Germania, ad agosto nuovo calo industria -0,2% mese -2% annuoRoma, 9 ott. (askanews) – È stato più forte delle attese il calo della produzione dell’industria in Germania ad agosto: -0,2% rispetto al precedente e il 2% in meno nel paragone su base annua. Lo riporta Destatis, l’agenzia federale di statistica che ha anche rivisto i dati di luglio in cui si erano già verificati cali, pari allo 0,6% rispetto al mese precedente e all’1,7% su base annua.
La dinamica rafforza il timore dei rischi di recessione piena per la prima economia dell’area euro.
Pnrr, Gentiloni: lavoriamo con governo per sbloccare quarta rataRoma, 8 ott. (askanews) – “Siamo quasi a metà strada se consideriamo che il via libera dell’Europa al Pnrr, insieme con la prima tranche di fondi, è arrivato nell’agosto 2021 e c’è tempo fino al 2026 per completare tutti i progetti. L’Europa ha già versato all’Italia circa 70 miliardi di euro, in questi giorni arriveranno anche i fondi della terza rata per altri 18,5 miliardi e mezzo e stiamo lavorando insieme con il Governo per riuscire a sbloccare la quarta rata da 16,5 miliardi. Questa quarta rata farebbe arrivare a una dotazione di 100 miliardi, quindi una cifra già senza precedenti che è una straordinaria occasione del Paese”. Così il commissario europeo degli Affari economici, Paolo Gentiloni, intervenendo al Festival del digitale popolare di Torino.
“Solo per il digitale e l’innovazione nel Pnrr ci sono 40 miliardi di investimenti – ha detto – si tratta di sviluppare la banda ultralarga su tutto il territorio, digitalizzare la pubblica amministrazione e di portare avanti il piano Transizione 4.0 per l’industria. Anche questa è un’opportunità unica. La grande sfida per l’Italia è tornare a crescere a ritmi più alti a quelli cui siamo stati abituati negli ultimi venti anni. Anche grazie al Pnrr negli ultimi due anni ne abbiamo avuto in qualche modo un assaggio. Abbiamo visto la forte ripresa del ’21 e ’22 quando l’Italia è cresciuta più della media europea. Gli investimenti pubblici sono tornati a salire dopo anni di austerità. Ma abbiamo bisogno di una crescita all’insegna della trasformazione digitale e anche della sostenibilità ambientale e sociale”.
Fmi-Banca Mondiale, al via le riunioni annuali a MarrakechRoma, 8 ott. (askanews) – Marrakech, la cui regione un mese fa è stata colpita da un devastante terremoto che ha provocato 3 mila vittime, si appresta a ospitare le riunioni annuali del Gruppo della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale (FMI), che per quattro anni non si sono tenute al di fuori di Washington a causa della pandemia di Covid-19. Per l’edizione 2023, questo vertice economico, uno dei più grandi a livello internazionale, riunirà 14.000 partecipanti provenienti da tutto il mondo.
Per sette giorni, dal 9 al 15 ottobre, gli attori dello sviluppo, tra cui banchieri centrali, ministri delle finanze (l’Italia sarà rappresentata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e dal governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco) investitori, accademici e rappresentanti delle organizzazioni della società civile, esamineranno le questioni contemporanee in un momento in cui i conflitti armati (Ucraina, Sudan, e nelle ultime ore Israele, il clima (lo scioglimento dei ghiacci polari nell’Artico, le spettacolari inondazioni in Libia nel settembre 2023) stanno rallentando l’economia globale. Il peso di questi eventi sta impattando sulla crescita globale anche con rilevanti pressioni inflazionistiche in tutto il mondo.
I temi più caldi che verranno affrontati sotto l’egida delle discussioni coordinate da Kristalina Georgieva, direttrice generale del Fondo monetario internazionale e Ajay Banga, presidente del gruppo della Banca mondiale sono almeno tre. Il primo riguarda la costruzione della resilienza economica: in un contesto di indebolimento dell’economia globale e di elevata incertezza, i politici devono costruire un futuro più resiliente rafforzando le reti di sicurezza sociale per proteggere i più vulnerabili, migliorando la governance e la responsabilità, rafforzando i quadri politici e affrontando il cambiamento climatico. Le preoccupazioni sulla sicurezza alimentare e il rischio di future pandemie si aggiungono all’urgenza di maggiori sforzi e collaborazione per costruire economie resilienti.
IL secondo tema riguarda le riforme necessarie. L’impatto delle recenti crisi sulla situazione economica dei paesi ha aumentato la necessità di riforme strutturali per sostenere la crescita e garantire una trasformazione che promuova l’inclusione e la diversificazione, affronti la sfida esistenziale del cambiamento climatico e sostenga la digitalizzazione. Ultima, non certo in ordine di importanza, la necessità di rafforzare la cooperazione globale. Il mondo si trova ad affrontare il rischio di una frammentazione geoeconomica determinata dalle politiche, che potrebbe mettere a repentaglio i guadagni economici ottenuti nelle ultime generazioni. Per mitigare questo rischio sono necessari sforzi concertati per promuovere aree di interesse comune, come la lotta al cambiamento climatico, l’insicurezza alimentare e una maggiore preparazione alle pandemie. L’FMI può svolgere un ruolo importante nell’aiutare i paesi membri ad adattarsi alle sfide emergenti e ad aumentare la collaborazione. Le riunioni annuali del 2023 offriranno l’opportunità di rinvigorire la cooperazione globale.
Governo, Landini: siamo piazza che paga le tasse, non ci fermeremoRoma, 7 ott. (askanews) – La Cgil torna in piazza per indicare al Governo e a Cisl e Uil “La via maestra” per cambiare il Paese. Alla manifestazione nazionale, che secondo gli organizzatori avrebbe portato in piazza San Giovanni 100mila persone, che hanno sfilato per le strade del centro di Roma con due cortei partiti da piazza della Repubblica e piazzale dei Partigiani, hanno aderito più di cento associazioni e reti.
Il messaggio lanciato dalla confederazione guidata da Maurizio Landini è stato “unire le diversità, unire il Paese e chiedere che il mondo del lavoro che lo tiene in piedi sia messo nella condizione di poter discutere e definire il futuro facendo quelle riforme di cui c’è bisogno”. Landini ha chiesto al premier Giorgia Meloni di ascoltare i rappresentanti dei lavoratori, coloro che pagano le tasse e tengono in piedi il Paese. “Sia chiaro a tutti, non ci fermeremo – ha detto Landini – non ci fermeremo e andremo avanti fino a quando gli obiettivi non li avremo raggiunti”. Il numero uno della Cgil ha chiesto più risorse per la sanità, l’applicazione della Costituzione, una vera lotta all’evasione fiscale, investimenti per la sicurezza nei luoghi di lavoro, la lotta alla precarietà, il rinnovo dei contratti pubblici e privati. E, soprattutto, l’introduzione del salario minimo.
“E’ il momento di introdurre un salario orario minimo”, una soglia sotto la quale “nessuno possa essere pagato” perché “5-6 euro l’ora è una paga da fame. E’ inaccettabile”, ha affermato. Per la Cgil la priorità non è l’autonomia differenziata perché il Paese è già abbastanza diviso. “Ho avuto modo di dirlo al presidente del consiglio – ha aggiunto Landini – le ho detto con molta franchezza che continuiamo a pensare che la Costituzione l’abbiamo sempre difesa. Non diciamo queste cose perché c’è un nuovo governo. L’abbiamo difesa quando c’erano Berlusconi e Renzi. C’è una coerenza. Il tema non è fare l’autonomia differenziata. Il Paese è diviso, non c’è bisogno di aumentare le divisioni. I temi si chiamano salario, pensioni e reddito. Il Governo continua a tassare il lavoro dipendente e i pensionati, non tassa il profitto, non combatte l’evasione fiscale che è di 110 miliardi”. Il segretario generale della Cgil ha insistito sulla necessità di una svolta per “cambiare il Paese, una società che di fronte a leggi e scelte sbagliate ha aumentato le diseguaglianze. E’ il momento di uscire dalla rassegnazione, dall’idea che non si può cambiare, che dobbiamo subire quello che altri decidono. Noi siamo quelli che vogliono unire questo Paese, non dividerlo, e siamo quelli che con il loro lavoro lo tengono in piedi”. In piazza c’erano anche i leader della sinistra a partire dal segretario del Pd, Elly Schlein.
Landini (Cgil): la priorità non è l’autonomia ma salari e pensioniRoma, 7 ott. (askanews) – La priorità del Paese non è l’autonomia differenziata perché è già diviso. Ma bisogna concentrare gli sforzi su salari e pensioni, lotta all’evasione fiscale e alla precarietà. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, concludendo la manifestazione nazionale in piazza San Giovanni.
“Ho avuto modo di dirlo al presidente del consiglio – ha affermato – le ho detto con molta franchezza che continuiamo a pensare che la Costituzione l’abbiamo sempre difesa. Non diciamo queste cose perché c’è un nuovo governo. L’abbiamo difesa quando c’erano Berlusconi e Renzi. C’è una coerenza. Il tema non è fare l’autonomia differenziata. Il Paese è diviso, non c’è bisogno di aumentare le divisioni. I temi si chiamano salario, pensioni e reddito. Il Governo continua a tassare il lavoro dipendente e i pensionati, non tassa il profitto, non combatte l’evasione fiscale che è di 110 miliardi. Questi temi sono centrali. Significa rinnovare i contratti, poi lotta alla precarietà”.
Corteo della Cgil, gli organizzatori: siamo 100mila. Landini: contateciRoma, 7 ott. (askanews) – Il leader della Cgil, Maurizio Landini, dice “contateci, noi non diamo numeri”. In piazza in tanti parlano di 100mila manifestanti ai due cortei partiti da piazzale dei Partigiani e piazza della Repubblica e che stanno confluendo in piazza San Giovanni, dove intorno alle 17 Landini prenderà la parola. E’ guerra dei numeri tra le oltre cento associazioni, che stanno sfilando insieme con la Cgil per le strade della capitale, e le voci che trapelano da ambienti ufficiali che parlerebbero di 35mila presenze.
Landini in piazza: condanna esplicita per l’attacco di HamasRoma, 7 ott. (askanews) – “Questa manifestazione parla assolutamente anche di pace. Per quanto ci riguarda condanniamo in modo esplicito quello che ha fatto Hamas contro il popolo israeliano. Ribadiamo la nostra contrarietà a qualsiasi forma di guerra e colgo l’occasione per esprimere la vicinanza e il cordoglio alle famiglie delle vittime di questo attacco”. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, arrivando in piazzale dei Partigiani.
“La pace va costruita – ha aggiunto – crediamo sia necessario sviluppare un negoziato e che tutta la comunità internazionale affronti il tema di due popoli, due Stati. Per quello che ci riguarda questa logica di guerra che torna essere lo strumento che regola i rapporti tra gli Stati e le nazioni è una cosa che oggi avrà voce ed è una delle ragioni per cui siamo in piazza”.
Al Cern un Science Gateway per connettere scienza e istruzioneGinevra, 7 ott. (askanews) – Un ponte per connettere scienza e istruzione che permetterà al Cern di Ginevra di triplicare il numero di visitatori e aprirsi a 500mila persone all’anno. Il Science Gateway è stato inaugurato oggi, da domani via libera ai tour: “Non è un museo, non è una scuola, non è un centro di ricerca, ma è un po’ di tutte queste cose”, ha detto Renzo Piano, l’archistar che ha firmato il progetto da 100 milioni di franchi svizzeri arrivati tutti da privati.
Il Science Gateway è su cinque edifici alimentati a energia solare, tra cui un laboratorio didattico e un auditorium modulare dedicato a Sergio Marchionne, ex ceo di Fca scomparso prematuramente nel 2018. Un ponte lungo 210 metri e sospeso a 6 metri dal suolo collega gli spazi, un bosco con 400 alberi e la piazza centrale completano il progetto realizzato con cemento e vetro al piano terra e acciaio e vetro al primo piano. “Vogliamo stimolare la curiosità, la creatività e il pensiero critico”, ha detto Fabiola Gianotti, direttrice generale del Cern, ideatrice del progetto che ha visto la posa della prima pietra nel 2021. “Il Science Gateway sarà un luogo in cui scienziati e pubblico potranno interagire quotidianamente. Per me, personalmente, è un sogno che è diventato realtà e sono profondamente grata a tutte le persone che hanno contribuito al progetto, a partire dai nostri generosi donatori”.
Stellantis Foundation è il più grande donatore singolo del progetto, con 45 milioni di franchi svizzeri. Alla raccolta hanno partecipato, tra gli altri, Rolex, Carla Fendi Foundation e Lego. Il presidente di Stellantis, John Elkann, ha evidenziato la volontà di “promuovere la scienza e la ricerca per il bene di tutti, celebrando il Science Gateway, un ponte che collega questo Centro al mondo. Un luogo – ha aggiunto – in cui l’umanità può scoprire il Cern dove si collabora per risolvere, con ingegno e intelligenza, alcune delle più grandi sfide del nostro tempo”. Tra chi “avrebbe apprezzato il significato di questa giornata”, ha aggiunto Elkann, c’è Sergio Marchionne, al quale è stato dedicato l’auditorium da 900 posti. “Sergio credeva soprattutto nei giovani, li spronava ad avere coraggio e a non adagiarsi nelle facili consuetudini. Chi l’ha conosciuto ricorda bene il suo amore per la fisica, la sua curiosità, il suo costante desiderio di imparare e approfondire le sue conoscenze”.
Le attività del Science Gateway saranno aperte ai bambini fin dai 5 anni. Una novità per il Cern che, fino ad ora, prevedeva un’età minima per le attività di 16 anni. “Il nostro auspicio – ha chiosato Eliezer Rabinovici, presidente del consiglio del Cern – è che tra gli scienziati di domani vi sia qualcuno dei bambini curiosi che riempiranno di gioia questo luogo meraviglioso nei prossimi anni”.
Juventus, Elkann: è anno zero, club riparte da basi più realiGinevra, 7 ott. (askanews) – “La stagione 2023-2024 da una parte celebra il legame di 100 anni che la mia famiglia ha con la Juventus, e che la Juventus ha con la mia famiglia, ed è anche un anno zero. È un anno zero perché è l’anno in cui la Juventus riparte su delle basi più reali”. Lo ha detto il ceo di Exor, John Elkann, parlando della Juventus all’indomani dell’approvazione dei conti e del via libera del board alle linee guida per l’aumento di capitale da 200 milioni di euro.
“La solidità che questo aumento di capitale dà permette alla Juventus di progettare un futuro che è un futuro forte in campo e anche fuori campo”, ha aggiunto Elkann a Ginevra (Svizzera) per l’inaugurazione del Science Gateway del Cern, il nuovo centro per l’educazione scientifica e la cultura finanziato anche da Stellantis Foundation. “Quello che sappiamo – ha sottolineato – è che se uno è forte in campo lo è anche fuori dal campo”. Il ceo di Exor, azionista al 63,8% della Juventus che sottoscriverà pro-quota l’aumento, ha spiegato che “questo aumento di capitale accompagna un piano prospettico: l’importante è accompagnare la solidità fuori dal campo con la solidità in campo”.
Stellantis, Elkann: obiettivo è mobilità inclusiva e sostenibileGinevra, 7 ott. (askanews) – “Stellantis è un gruppo ancora giovane, creato meno di tre anni fa e ha radici profonde, che affondano nel 19esimo secolo. È stato un pioniere dell’industria dell’auto e ha obiettivi ambiziosi per il futuro: costruire la mobilità di domani, inclusiva e sostenibile”. Lo ha detto il presidente di Stellantis, John Elkann, a Ginevra per l’inaugurazione del Science Gateway del Cern, il nuovo centro per l’educazione scientifica e la cultura finanziato anche da Stellantis Foundation. “La nostra principale forza – ha aggiunto Elkann – è la nostra diversità”.
Parlando a margine dell’inaugurazione con i cronisti, Elkann ha detto che “da parte di Stellantis c’è una grande volontà e sforzo di portare avanti in Italia e nel mondo questo difficile e complicato processo di trasformazione”. Da quando Stellantis è nata due anni e mezzo fa, ha chiosato il presidente Elkann, “è stato un succedersi di impegni molto concreti, già avviati oggi a Torino a Mirafiori e negli altri nostri stabilimenti italiani”.