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Confindustria Nautica: bene il ddl made in Italy sui motori marini

Confindustria Nautica: bene il ddl made in Italy sui motori mariniRoma, 24 nov. (askanews) – La Commissione Attività produttive della Camera ha votato ieri sera l’emendamento che istituisce un fondo per la rottamazione dei motori destinati alla nautica e l’acquisto di propulsori elettrici.

Si tratta di una misura molto attesa dal settore, poiché il precedente governo aveva approvato una analoga disposizione a carico del Ministero dell’Ambiente, mai entrata in vigore perché non era stato emanato il decreto attuativo. L’emendamento depositato dall’On. Ilaria Cavo, Vicepresidente della Commissione per Noi moderati, accogliendo la proposta di Confindustria Nautica ha rimesso in moto la questione per giungere, attraverso un grande lavoro di tessitura, a una riformulazione dei due relatori, on. Alberto Luigi Gusmeroli (Lega) e Silvio Giovine (FdI), e allo stanziamento delle risorse necessarie da parte del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

L’emendamento interviene sull’art. 9 del DDL “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy” (C1341) e ha visto convergere anche il voto delle opposizioni. La prossima settimana il testo è atteso in Aula per poi passare all’esame del Senato. Criteri e modalità di erogazione dei contributi saranno stabiliti con decreto dello stesso MIMIT. “Le imprese del settore e l’Associazione nazionale di categoria della nautica da diporto non possono che apprezzare un così bel lavoro di squadra”, commenta il Presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi. “Ringrazio calorosamente il Ministro Urso e tutta la sua struttura, che sempre più si sta spendendo a tutela della nautica, l’on. Ilaria Cavo, che da Genova ha portato a Roma i temi della rappresentanza delle filiere del mare, e i relatori che hanno condotto in porto, è il caso di dirlo, la misura in Parlamento”.

Il provvedimento si caratterizza anche per la disposizione inserita nel testo dal Ministro Urso che prevede l’accorciamento a 7 giorni dei termini per l’immatricolazione delle imbarcazioni e navi da diporto al fine di rendere più competitiva la bandiera italiana.

Cgil e Uil: contro la manovra oggi scioperano le regioni del Nord

Cgil e Uil: contro la manovra oggi scioperano le regioni del NordRoma, 24 nov. (askanews) – Prosegue la mobilitazione promossa da Cgil e Uil contro la legge di bilancio. Dopo gli scioperi e le manifestazioni del 17 e del 20 novembre, oggi incrociano le braccia per 8 ore o per l’intero turno i lavoratori delle regioni del Nord (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Val d’Aosta e Veneto). Sono in programma 40 manifestazioni in varie città.

Al corteo di Brescia, partito alle 9.30 da piazza Garibaldi per giungere in piazza Vittoria, partecipa il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, al quale saranno affidate le conclusioni. Il leader della Cgil, Maurizio Landini, è invece a Torino. Il corteo è partito alle 9.30 da Porta Susa per giungere in piazza Castello, dove Landini terrà il comizio conclusivo. La protesta di Cgil e Uil è stata indetta per alzare i salari, estendere i diritti e contrastare una legge di bilancio che “non ferma il drammatico impoverimento di lavoratori e pensionati e non offre futuro ai giovani”. Proseguirà con scioperi e manifestazioni il 27 novembre in Sardegna e il primo dicembre nelle regioni del Sud.

Bonomi: si rischia di rompere il mercato unico senza fondi comuni

Bonomi: si rischia di rompere il mercato unico senza fondi comuniMilano, 24 nov. (askanews) – “Senza fondi europei nel giro di 3-5 anni c’è il rischio di rompere il mercato unico. E’ sbagliato credere di poter vincere le sfide globali basandosi sui sistemi fiscali dei singoli paesi e sugli aiuti di Stato, come fanno Francia e Germania con sostegni all’economia che l’Italia non può permettersi per l’alto debito”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi al Lombardia World Summit 2023. Sulle riforme istituzionali “non condividiamo il rilancio dello scontro nord-sud sul tema dell’autonomia delle regioni”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, al Lombardia World Summit 2023.

“Non c’è alcuna contrapposizione nord-sud. Solo traendo il meglio dalle regioni che hanno avuto successo contribuiremo alla crescita del paese”, ha aggiunto “A riguardo rivolgo un appello alla politica nazionale: ascoltate la società lombarda, esempio di coesione, capacità di innovazione e proiezione verso il mondo. Il territorio lombardo è un esempio di coesione sociale e di sostegno ai giovani Chiedetevi se si può fare di più e meglio, unendo pubblico e privato”, ha concluso

Manovra, Sbarra: domani in piazza, sindacato non può vendere sogni

Manovra, Sbarra: domani in piazza, sindacato non può vendere sogniRoma, 24 nov. (askanews) – La Cisl domani scende in piazza in piazza Santi Apostoli a Roma “per chiedere di migliorare la manovra e lanciare la sfida di un nuovo patto sociale da negoziare, costruire, per mettere al centro crescita, sviluppo, rilancio degli investimenti pubblici e privati, qualità e stabilità del lavoro”. Lo ha detto il segretario generale Luigi Sbarra a “Coffee Break”.

Gli obiettivi tra Cgil, Cisl e Uil “rimangono comuni – ha aggiunto – abbiamo piattaforme unitarie sui temi della previdenza, salute e sicurezza, politiche fiscali, attuazione del Pnrr. Quello che rende un po’ diversa l’azione sindacale è il giudizio sulle conquiste e sui risultati. Il sindacato deve valorizzare quando acquisisce risultati per le persone che rappresenta. Il sindacalista non può vendere sogni, ma deve fare i conti con la realtà. E nella difficile realtà deve conquistare risultati per le persone che rappresenta. Obiettivi comuni, diverse sensibilità sui giudizi e i risultati”.

Riforme, Bonomi: no a rilancio scontro nord-sud con autonomia regioni

Riforme, Bonomi: no a rilancio scontro nord-sud con autonomia regioniMilano, 24 nov. (askanews) – Sulle riforme istituzionali “non condividiamo il rilancio dello scontro nord-sud sul tema dell’autonomia delle regioni”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, al Lombardia World Summit 2023.

“Non c’è alcuna contrapposizione nord-sud. Solo traendo il meglio dalle regioni che hanno avuto successo contribuiremo alla crescita del paese”, ha aggiunto “A riguardo rivolgo un appello alla politica nazionale: ascoltate la società lombarda, esempio di coesione, capacità di innovazione e proiezione verso il mondo. Il territorio lombardo è un esempio di coesione sociale e di sostegno ai giovani Chiedetevi se si può fare di più e meglio, unendo pubblico e privato”, ha concluso

Germania, il clima di fiducia delle imprese risale lentamente

Germania, il clima di fiducia delle imprese risale lentamenteRoma, 24 nov. (askanews) – Nuovo lieve miglioramento, il terzo consecutivo del clima di fiducia delle imprese in Germania, misurato dall’indice Ifo che a novembre ha segnato 87,3 punti, a fronte di 86,9 punti nel mese precedente. Secondo l’istituto di ricerca le imprese valutano “in qualche misura migliorata” la loro situazione attuale e le aspettative per i mesi a venire sono “meno pessimistiche”.

“L’economia tedesca si sta stabilizzando, sebbene a un livello basso”, afferma con una nota il presidente dell’Ifo, Clemens Fuest. Sul manifatturiero il miglioramento è stato più marcato mentre nel settore dei servizi si è verificato un leggero peggioramento. Miglioramenti anche sul clima di fiducia nel commercio e nelle costruzioni. La risalita dell’indice Ifo è stata marginalmente inferiore a quanto attendessero in media gli analisti.

Black Friday, oltre 16 milioni faranno acquisti: 217 euro il budget

Black Friday, oltre 16 milioni faranno acquisti: 217 euro il budgetRoma, 24 nov. (askanews) – Sono più di 16 milioni gli italiani certi di fare acquisti durante il Black Friday. A questi se ne aggiungono altri 14,5 milioni che ritengono probabile l’acquisto, anche se finalizzeranno la decisione in base alle offerte. In media, i consumatori dedicano al Black Friday un budget di 216,8 euro, per un giro di affari di oltre 3,5 miliardi. E la spesa potrebbe aumentare.

A stimarlo è Confesercenti, sulla base del tradizionale sondaggio sul Black Friday condotto con IPSOS su un panel di consumatori maggiorenni italiani e integrato con una survey alle imprese proprie associate. Anche quest’anno, il Black Friday non è un’esclusiva online: sono infatti 195mila le imprese del commercio di vicinato che aderiscono all’evento promozionale, in calo rispetto ai 235mila del 2022. La strada per gli imprenditori fisici, però, è in salita: il 71% dei consumatori è orientato infatti ad acquistare su una piattaforma di eCommerce, mentre solo l’11% in un negozio di vicinato, il 27% in un negozio multimarca, il 20% in un negozio monomarca, il 14% in un supermercato o ipermercato.

Tra le fasce d’età, l’investimento più alto nella giornata di sconti si rileva tra i 35 ed i 65 anni (228 euro), anche se le persone tra i 18-34 presentano un tasso di partecipazione più alto: il 50% dei più giovani ha infatti deciso di comprare durante il Black Friday. Se la maggior parte assoluta degli acquisti è concentrata nella giornata di venerdì 24 novembre, il 70% degli intervistati ha già approfittato delle promozioni nei giorni scorsi. Per il Black Friday 2023 vince la moda: quest’anno il 49% si dichiara interessato all’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature o accessori, una quota superiore – per la prima volta – a quella orientata verso un prodotto informatico o elettronica (47%). Al terzo posto tra i più ricercati, i prodotti per la bellezza e la cura della persona, indicati dal 34%. Seguono elettrodomestici (29%), libri (24%), giocattoli (21%) e mobili e prodotti per la casa (18%).

È un vero e proprio anticipo dei regali di Natale con 3 italiani su 4 che approfittano del Black Friday per acquistare doni da mettere sotto l’albero tra un mese. Il 22% dichiara di aver intenzione di comprare più del 50% dei regali di Natale, il 31% tra il 25 ed il 50%, il 21% solo qualche dono. “Questo genere di promozioni, sviluppate soprattutto per favorire il commercio online, e il Black Friday in particolare che ‘taglia’ gli acquisti nel periodo natalizio, vede i negozi reali nettamente sfavoriti, anche per i maggiori oneri fiscali e costi che sostengono rispetto al web. È necessario intervenire per garantire concorrenza e pluralismo e tutelare i negozi italiani, anche questi un patrimonio del Made in Italy”.

Benzina, Mimit: prezzo medio a 1,81 euro-litro, minimi da inizio anno

Benzina, Mimit: prezzo medio a 1,81 euro-litro, minimi da inizio annoRoma, 24 nov. (askanews) – Oggi il prezzo medio alla pompa della benzina ha raggiunto il minimo storico per l’anno in corso. Lo rileva il ministero delle Imprese e del Made in Italy, che quotidianamente determina il prezzo medio dei carburanti ai sensi della legge 23 luglio 2009, n. 99, a partire dai dati comunicati dagli esercenti operanti lungo la rete stradale e autostradale italiana.

Il prezzo medio nazionale della benzina rilevato questa mattina sulla rete stradale è di 1,81 euro/litro, lo stesso valore registrato dal 17 al 19 maggio, il più basso dall’inizio dell’anno. Negli ultimi due mesi, il costo per litro della benzina è diminuito di quasi 20 centesimi di euro (19 cent tra il 22 settembre e il 22 novembre). Anche il prezzo medio del gasolio ha riscontrato nell’ultimo bimestre una sensibile contrazione di circa 15 centesimi di euro al litro, non raggiungendo però i valori minimi del maggio scorso quando le quotazioni internazionali del gasolio erano sensibilmente più basse di quelle attuali. Un risultato “a cui ha contribuito anche l’esposizione del prezzo medio, che ha portato a un contenimento del margine di distribuzione (un delta di circa 8-9 centesimi al litro se si confronta l’estate 2023 con quella precedente) e, di conseguenza, del prezzo industriale della benzina. Grazie ai contenuti margini di distribuzione, in Italia il prezzo industriale del carburante risulta oggi stabilmente più basso di Germania, Francia e Spagna”, ha concluso il Mimit.

Manovra, Landini non va a Palazzo Chigi: siamo impegnati (insieme alla Uil) con le manifestazioni per lo sciopero

Manovra, Landini non va a Palazzo Chigi: siamo impegnati (insieme alla Uil) con le manifestazioni per lo scioperoRoma, 23 nov. (askanews) – Domani i leader di Cgil e Uil saranno impegnati nelle manifestazioni per lo sciopero generale al Nord Italia e non avranno “la possibilità fisica” di essere a Palazzo Chigi alle 15,30, per rispondere alla convocazione del governo. Lo ha detto il leader della Cgil Maurizio Landini a Sky Tg24. “Il dono dell’ubiquità non è ancora possibile. Per noi domani è impossibile essere in presenza. Non possiamo fermare i treni” ha detto Landini. Ma “se il governo volesse cambiare orario o anche data noi ci siamo, anche sabato, anche alla sera”. “Prendiamo però atto – ha detto Landini – che il governo è passato dalla precettazione alla convocazione”.

Patto stabilità, pressing Bce per riforma: si rischia “un vuoto”

Patto stabilità, pressing Bce per riforma: si rischia “un vuoto”Roma, 23 nov. (askanews) – La Bce spinge per la revisione del Patto di stabilità e di crescita, ritenendo che le regole attuali potrebbero finire per creare interferenze con la sua politica monetaria. All’ultimo Consiglio direttivo monetario, che si è svolto a fine ottobre, i banchieri centrali dell’area euro hanno mostrato crescenti “preoccupazioni” sul fatto che i governi non raggiungano un accordo sulla revisione del Patto di stabilità e di crescita europeo per la fine dell’anno. Questo rischierebbe di lasciare “un vuoto”, per il 2024, dato che il vecchio Patto non è stato ancora rimpiazzato da nuove normative.

In assenza di un accordo resterebbero semplicemente in vigore le regole attuali, mentre scadrà la clausola generale di sospensione delle stesse. Secondo i verbali del Consiglio Bce, pubblicati oggi dall’istituzione, i banchieri centrali ritengono che “un quadro disciplinato sulle politiche di bilancio sia di importanza primaria anche per il raggiungimento della stabilità dei prezzi”, che è l’obiettivo e il compito della Banca centrale.

E alla riunione è stato rilevato “che l’attuale linea delle regole di bilancio rischierebbe di spingere nella direzione opposta, anche tramite misure che altererebbero i costi di finanziamento che potrebbero essere viste – si legge – come una interferenza diretta con la trasmissione della politica monetaria”. Questa posizione non è nuova ma forse non è mai stata espressa in maniera così esplicita dalla Bce. E negli anni passati l’istituzione non ha sollevato problemi in questi termini.

Sempre al consiglio direttivo Bce di ottobre, è stato anche osservato che un inasprimento di bilancio “senza riforme strutturali sarebbe di scarso aiuto e che l’economia richiede supporto anche dal lato della domanda”, recitano ancora i verbali.