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Pnrr, Salvini: abbiamo dovere di spendere tutto e bene

Pnrr, Salvini: abbiamo dovere di spendere tutto e beneRoma, 23 ago. (askanews) – “Abbiamo il dovere di spendere tutto e bene, proprio perché non sono soldi regalati. Come Mit riteniamo siano una grande occasione, non solo: abbiamo confermato la disponibilità a spendere anche di più”. Così il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, al sussidiario.net.

“Vorrei rafforzare gli interventi di riqualificazione delle periferie e lanciare un rilevante piano casa per rispondere all’emergenza abitativa – dice – nuovo tunnel del Brennero significa galleria più lunga del mondo entro il 2032, società privata e partecipazione pubblica. Abbiamo rilanciato il progetto di Ponte sullo Stretto che porterà almeno 100mila posti di lavoro tra Calabria e Sicilia, e tra investimenti già concretizzati o in previsione, ci ha convinti a prevedere maxi interventi nelle due regioni da 75 miliardi complessivi tra strade e ferrovie. In Italia abbiamo già attivato 4mila cantieri per migliorare la circolazione di auto e treni. Solo in infrastrutture ferroviarie ci sono 125 miliardi di euro”. Sul ponte “contiamo che la prima pietra del ponte sullo Stretto possa essere posata tra un anno e siamo convinti che il progetto, che aveva già superato tutti i passaggi tecnici e burocratici, debba solo essere aggiornato – aggiunge – sarà un’opera green che consentirà di ripulire un tratto di mare dove oggi c’è un traffico pazzesco con relativo inquinamento e disagio dei cittadini”.

E sul nucleare. “Sì al nucleare senza se e senza ma. Ne ho parlato con i colleghi di Governo, ritengo indispensabile che l’Italia ragioni seriamente sul nucleare sicuro e pulito di ultima generazione. Non farlo significherebbe condannare i nostri figli e nipoti a vivere in un Paese costantemente in emergenza”.

Roccella: in prossima Finanziaria proporrò pacchetto secondo figlio

Roccella: in prossima Finanziaria proporrò pacchetto secondo figlioRimini, 22 ago. (askanews) – “Proporrò nella prossima finanziaria un pacchetto per il secondo figlio perché è importante che il desiderio del secondo figlio sia realizzabile e che quindi venga incoraggiato. Perché le donne desiderano figli, secondo le indagini e le statistiche, ma poi non li fanno. Noi dobbiamo togliere questi ostacoli alla libertà delle donne”. Lo ha detto la ministra della famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, a margine di un incontro al Meeting di Rimini.

Confagri, sviluppo turismo e agricoltura passa da sostenibilità

Confagri, sviluppo turismo e agricoltura passa da sostenibilitàRoma, 22 ago. (askanews) – Agricoltura, ambiente, sostenibilità: è il filo verde del territorio che ha permesso la crescita di aree collinari e montane dal punto di vista turistico. Ma occorre fare sistema e, soprattutto, avere una strategia comune. Lo dice Confagricoltura, impegnata in questa direzione favorendo il dialogo e la collaborazione tra tutti gli stakeholder, valorizzando al contempo il lavoro delle aziende agricole che sono presidio per eccellenza di queste zone.

Al meeting di Rimini, nell’agorà di Confagricoltura, si sono confrontate tre associazioni di riferimento su questi temi: Agriturist, la prima associazione del comparto agrituristico in Italia; la Fee, che con la confederazione ha avviato il programma “Spighe Verdi” per premiare i comuni rurali più virtuosi dal punto di vista della sostenibilità; e I Borghi più belli d’Italia, che associa 354 piccoli comuni italiani. “L’agriturismo italiano è un fenomeno studiato anche all’estero anche come modello economico che funziona – ha affermato Augusto Congionti, presidente di Agriturist – sono oltre 25mila le aziende operative nel comparto, che ha avuto uno sviluppo enorme negli ultimi tempi: oltre il 60% dei Comuni italiani ne ospita almeno una. Quasi la metà offre almeno tre servizi e più di una su tre è condotta da una donna. Fondamentale e il ruolo dei prodotti enogastronomici”.

“I prodotti tipici dell’enogastronomia tricolore sono l’elemento trainante del turismo nei piccoli comuni – ha confermato Fiorello Primi, presidente dell’associazione ‘I Borghi più belli d’Italia’ – un patrimonio riconosciuto a livello internazionale, che va accompagnato da adeguate politiche che permettano una crescita costante degli standard qualitativi per chi vive in queste realtà e chi le frequenta”. “L’Italia non ha tutta la stessa velocità: il programma ‘Spighe Verdi’, che la Fee ha avviato con Confagricoltura e che quest’anno ha premiato 72 comuni rurali, certifica l’impegno delle amministrazioni sotto vari punti di vista, da quello ambientale a quello ricettivo, fino a quello della partecipazione della comunità alla vita cittadina – ha detto il presidente della Fee, Claudio Mazza – il percorso intrapreso conferma che si tratta di una strada giusta, capace di attirare sempre più Comuni verso finalità condivise”.

Fisco, Leo: su delega vogliamo accelerare. Presto quadro completo

Fisco, Leo: su delega vogliamo accelerare. Presto quadro completoRoma, 22 ago. (askanews) – Sulla delega fiscale “vogliamo accelerare per fare in modo di consentire al Presidente del Consiglio e agli altri componenti del governo di avere un quadro di riferimento completo dell’intera manovra”. Lo ha detto il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, intervenendo in videocollegamento ad un dibattito sul fisco al Meetingg di Rimini.

“Quindi – ha aggiunto – a partire dall’imposta sui redditi, dall’Ires, dall’Iva e a seguire sui procedimenti e sui testi unici cui si dovranno accompagnare le risorse da mettere a terra per fare in modo che questi provvedimenti possano entrare in vigore”.

Fisco, Osnato(FdI): ragionare sul dare dignità fiscale a famiglie

Fisco, Osnato(FdI): ragionare sul dare dignità fiscale a famiglieRoma, 22 ago. (askanews) – “E’ è necessario che anche fiscalmente si cominci a ragionare di una dignità fiscale della famiglia”. Lo ha detto il presidente della Commissione finanze della Camera, Marco Osnato, intervenendo ad un dibattito sul fisco al Meeting di Rimini.

“Abbiamo approvato la delega partendo da una concezione politica diversa dagli ultimi 50 anni, in cui si è pensato che la società è composta da individui – ha detto – La società è più complessa, l’individuo ha una responsabilità che si rilflette nella comunità e la base della comunità, per noi, è la famiglia”. Secondo Osnato “è necessario che anche fiscalmente si cominci a ragionare di una dignità fiscale, non voglio ancora entrare nel tema della capacità fiscale, che la famiglia deve avere proprio perché le politiche di aiuto alla famiglia possano non essere una traversata nel deserto burocratico ma un diritto a costruire l’interesse nazionale grazie soprattutto alla famiglia, alla natalità e al lavoro”.

Ue, Fitto: allargamento? Serve riflessione su capacità finanziaria

Ue, Fitto: allargamento? Serve riflessione su capacità finanziariaRoma, 22 ago. (askanews) – “Ucraina, Moldova, Georgia e i Paesi dei Balcani hanno lo status di candidati ma, ipotizzare da oggi per i prossimi anni un’Europa così grande, non comporta solamente il lanciare il cuore oltre l’ostacolo ma anche una riflessione: le nozze non si fanno con i fichi secchi. Che capacità finanziaria e che modello immaginiamo noi per costruire questa dimensione?”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, intervenendo al Meeting di Rimini.

Secondo il ministro si tratta di “tematiche che vanno messe di fronte alle scelte da mettere in campo perchè, diversamente, rischiamo di aprire una riflessione più generale senza poi avere la capacità, i mezzi e le strutture per poterla realizzare”.

Ue, Fitto: interrogarsi su priorità e costruire nuovo modello

Ue, Fitto: interrogarsi su priorità e costruire nuovo modelloRoma, 22 ago. (askanews) – “Dentro la questione istituzionale, certamente fondamentale, esiste un tema collegato alle grandi priorità sulle quali bisogna interrogarsi e dare delle risposte concrete. Il tema della difesa, il tema della politica estera, il tema collegato ai grandi flussi migratori, il tema collegato alle politiche industriali sono i pilastri su cui è necessario oggi interrogarsi per dare all’Europa questa funzione, evitando che l’Europa, talvolta, occupandosi di tanto altro rischi di entrare in contrasto nel rapporto con i singoli Stati membri”. In questa direzione “servirebbe un nuovo modello e, da qui al prossimo anno, bisognerà lavorare molto per costruire un progetto che sia in grado di tenere dentro queste grandi priorità e soprattutto di definire un contesto europeo non tanto in grado di guardarsi al proprio interno, ma cercando di guardare al proprio esterno, in grado di confrontarsi con tutti gli altri giganti. Questa è la sfida che abbiamo davanti”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, intervenendo al Meeting di Rimini.

S&P: tasso default società europee verso il 3,75% entro giugno 2024

S&P: tasso default società europee verso il 3,75% entro giugno 2024

Milano, 22 ago. (askanews) – Il tasso di default delle aziende europee degli ultimi 12 mesi con rating di grado speculativo potrebbe salire al 3,75% entro giugno 2024, dal 3% di giugno 2023. Sono le previsioni contenute in un report di S&P Global Ratings che analizza l’andamento del tasso di default delle società europee di grado speculativo.

I tassi d’interesse più elevati spingono le imprese a destinare una quota maggiore delle proprie vendite in calo al servizio del debito, mentre l’economia resiste, ma rallenta. Nello scenario pessimistico di S&P un rallentamento prolungato della crescita o una recessione potrebbero far salire il tasso di default al 5,5%. Ciò potrebbe verificarsi se l’inflazione core dovesse rimanere elevata e le banche centrali fossero costrette ad aumentare i tassi ancora più a lungo. Nonostante S&P ritenga che le probabilità di una recessione siano più basse, il rischio principale è rappresentato dalla capacità delle imprese di servire il debito in uno scenario di flussi di cassa già in calo. Sebbene molte aziende abbiano ancora la possibilità di ricorrere a saldi di cassa elevati o di liberare liquidità attraverso tagli alle assunzioni o alle spese in conto capitale, riacquisti di azioni o dividendi, queste opzioni sono generalmente meno disponibili per la maggior parte degli emittenti con rating inferiore.

Molti degli emittenti più deboli provengono da settori legati al consumo, come i beni di consumo, i media e l’intrattenimento, e si basano su una spesa di consumo resiliente. È probabile che questi settori contribuiscano maggiormente alle future insolvenze.

Colosso minerario BHP segna una battuta d’arresto nei profitti

Colosso minerario BHP segna una battuta d’arresto nei profittiRoma, 22 ago. (askanews) – Il colosso minerario australiano BHP ha presentato i suoi conti annuali oggi, segnalando un crollo del 37% dei profitti a 13,4 miliardi di dollari (20,9 miliardi di dollari) dovuto a un calo delle entrate, in doscesa di 11,3 miliardi di dollari prevalentemente a causa del calo dei prezzi del minerale di ferro, dei prodotti metallurgici del carbone e del rame.

Questi risultati hanno portato a un taglio per gli azionisti del dividendo finale di 80 centesimi, portando il totale dell’intero anno a 1,70 dollari per azione, al di sotto delle aspettative degli analisti di 1,72 dollari per azione. Il pagamento per l’intero anno è sceso del 48% rispetto al dividendo dello scorso anno di 3,25 dollari per azione, pur restando il quarto più alto nella storia di BHP, a quanto segnala il Sidney Morning Herald. BHP è alle prese con costi di inflazione più elevati e prezzi delle materie prime più bass,i mentre il suo business chiave del minerale di ferro si trova ad affrontare due grandi incertezze: la crisi immobiliare in corso in Cina e i potenziali tagli alla produzione di acciaio da parte della centrale asiatica.

La domanda di materie prime è ancora relativamente robusta in Cina e India, ma il rallentamento economico globale sta colpendo i prezzi del minerale di ferro a causa dell’aumento dei costi, ha affermato la società nei suoi risultati per l’intero anno. I costi per gestire le miniere sono aumentati del 10% nel corso dell’anno finanziario, anche se la società ritiene di aver superato il picco e i costi stanno iniziando a stabilizzarsi.

“La domanda di materie prime è rimasta relativamente robusta in Cina e India anche se le economie dei paesi sviluppati hanno subito un sostanziale rallentamento”, ha affermato l’amministratore delegato Mike Henry. Le vendite di minerale di ferro della società mineraria australiana sono strettamente legate alla gestione all’andamento della crisi immobiliare cinese, visto che il principale sbocco di questo materiale è la produzione in Cina di acciaio destinato a questo settore.

La Cina produce mediamente un miliardo di tonnellate di acciaio all’anno e le autorità della seconda economia del mondo potrebbero imporre restrizioni entro pochi mesi per mantenere i livelli di produzione entro gli obiettivi ed evitare un eccesso di offerta, perché il 35% della produzione di acciaio del paese viene assorbita dal settore immobiliare e le nuove costruzioni sono crollate drasticamente.

Tecnologia e tempo libero segnano un boom: come sono cambiati i consumi in 30 anni

Tecnologia e tempo libero segnano un boom: come sono cambiati i consumi in 30 anniRoma, 22 ago. (askanews) – E’ la tecnologia, con i pc e i prodotti audiovisivi e multimediali, ma soprattutto i telefoni, a segnare un vero e proprio boom nei consumi degli italiani negli ultimi 30 anni: i primi, con un aumento della spesa pro capite in termini reali del 786%, i secondi con un incremento addirittura del 5.339%; in forte crescita, all’interno del comparto del tempo libero, anche i servizi ricreativi e culturali (+93%); in calo i pasti in casa (-11,2%), mobili ed elettrodomestici (-5,1%) e il consumo di elettricità e gas (-12,2%), anche in virtù della riduzione degli sprechi e delle politiche di risparmio energetico. Quanto ai consumi complessivi, nel 2022 – con 20.810 euro pro capite – la spesa delle famiglie è ancora inferiore ai livelli del 2019 (20.914 euro) e nel 2024 non saranno recuperati i livelli di picco del 2007 (21.365 euro contro i 21.569 euro); il 2023, tuttavia, si può definire come l’anno del ritorno alla normalità grazie soprattutto al consistente contributo della filiera turistica che, rispetto all’anno scorso, registra aumenti consistenti per viaggi, vacanze e alberghi (+23,6%), servizi ricreativi e culturali (+9,7%), bar e ristoranti (+8%). In attesa della ripresa della manifattura esportatrice, sono questi i pilastri del terziario di mercato da cui può derivare una maggiore crescita economica auspicabilmente sostenuta anche da riforme e investimenti del Pnrr. E’ la fotografia scattata da un’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio sui consumi delle famiglie italiane tra il 1995 e il 2023.

I dati sintetici di lungo periodo “evidenziano chiaramente come nel 2022 la spesa pro capite reale non sia ancora tornata ai livelli del 2019. Tale recupero si completerebbe nella media dell’anno in corso. Tuttavia, nel 2024 non si sarebbero ancora recuperati i livelli del picco del 2007: oltre duecento euro di spesa a testa in meno”. Per il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, “la crescita dei servizi e del turismo potrebbe riportare quest’anno i consumi a un livello di normalità. Consumi che, peraltro, valgono il 60% del Pil. L’economia, però, è in fase di rallentamento e alcuni nodi sono ancora irrisolti. Mancano, infatti, all’appello un piano di rilancio del Sud, la piena realizzazione di riforme e investimenti del Pnrr e una profonda riforma fiscale in tempi rapidi”.