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Euro digitale, Lagarde: non sarà né programmabile né “a tempo”

Euro digitale, Lagarde: non sarà né programmabile né “a tempo”


Euro digitale, Lagarde: non sarà né programmabile né “a tempo” – askanews.it



Euro digitale, Lagarde: non sarà né programmabile né “a tempo” – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – L’eventuale euro digitale non sarà “programmabile” o con un uso vincolato “a tempo”, non avrà il pieno anonimato dei contanti, anche se potrebbe esserne creata una versione con privacy rafforzata (che al momento la Bce chiama “cash plus”). La ha riferito la presidente della Bce, Christine Lagarde nel corso di un convegno della Banca dei regolamenti internazionali, in cui ha anche sostenuto che i timori sulla privacy e sull’ipotesi che la banca centrale possa trasformarsi in una specie di Grqnde Fratello sono “mal riposti”. E che andrebbero piuttosto indirizzati sulle big tech.

“La gente è particolarmente preoccupata per la sua privacy. C’è l’ansia per una Banca centrale Big Brother, non penso che siano preoccupazioni molto fondate. Una banca centrale – ha detto Lagarde – non ha nessun interesse a usare i dati personali dei clienti delle banche”. “Le banche sono gli intermediari naturali e con un euro digitale opererebbero sulla base di quello che sarebbe richiesto contro il riciclaggio il finanziamento al terrorismo e le regole in generale. La banca centrale non è interessata ai dati e non vuole monetizzarli. Invece ci sono alcune grandi compagnie che sono interessate nella raccolta, la gestione e l’analisi dei dati su vasta scala, per monetizzarli. Quindi penso che l’ansia sia mal riposta rispetto alla Banca centrale e dovrebbe essere più concentrata sull’uso che si fa dei dati personali da parte di alcune grandi compagnie tecnologiche”.

Quanto a alcuni aspetti chiave del contante, l’euro digitale “non sarà mai totalmente anonimo e la protezione della privacy non sarà mai come sul contante. Ed è la ragione per cui il contante ci sarà sempre, se la gente vuole usare il contante su alcune transazioni deve esserci. Ma sarà piuttosto vicino alla completa neutralità. Stiamo anche valutando opzioni come il ‘cash plus’ a cui, su somme limitate potremmo dare un anonimato simile al contante. Lo verificheremo prima di ottobre”, quando il Consiglio direttivo della Bce deciderà se portare avanti i preparativi per la valuta digitale. “Voglio però tracciare un confine chiaro sul concetto di programmabilità. Per noi l’emissione di una valuta digitale, che sarebbe valuta della Banca centrale non sarebbe programmabile: non sarebbe emessa con alcuna limitazione sull’uso e sulla tempistica”, ha affermato la presidente. “Quelli che possono fare questo sono gli intermediari, le banche commerciali. E’ la loro attività e lo sanno come fare. Un euro se è contante o digitale non può essere programmabile”, ha concluso.

Banche, Enria: nell’Ue redditività record e Npl a minimi storici

Banche, Enria: nell’Ue redditività record e Npl a minimi storici


Banche, Enria: nell’Ue redditività record e Npl a minimi storici – askanews.it



Banche, Enria: nell’Ue redditività record e Npl a minimi storici – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – Redditività da record e crediti deteriorati ai minimi storici nelle Banche dell’Ue. Mentre finora “complessivamente il settore si è mostrato molto resiliente allo shock causato dalla guerra, anche più di quanto ci attendessimo in una analisi di vulnerabilità lo scorso maggio”. Lo rileva Andrea Enria, presidente del ramo di Vigilanza bancaria della Bce nel rapporto sul 2022, che presenterà oggi al Parlamento Ue.

Va subito segnalato che le considerazioni di Enria, contenute in una sorta di auto intervista a inizio studio, risalgono al 28 febbraio scorso, secondo quanto precisa la Bce, ben prima quindi che si scatenasse la tempesta di Borse e banche delle ultime sedute. Il coefficiente di solidità patrimoniale per l’insieme del settore Cet1 “si è attestato al 14,7% alla fine del terzo trimestre del 2022, solo leggermente più basso – ha notato – del valore che si era visto a fine 2019”, prima della crisi causata dal lockdown e restrizioni imposte dai governi a motivo del Covid.

Secondo il capo della vigilanza bancaria della Bce la qualità degli attivi delle banche ha continuato a migliorare, mentre il volume complessivo dei crediti deteriorati “è calato in maniera rilevante a 349 miliardi di euro alla fine di settembre 2022, il valore più basso” da quando è iniziata la serie storica del monitoraggio della vigilanza Bce nel 2015. Intanto la redditività delle banche ha a sua volta segnato un record, in senso positivo con la media di Return on equity del 7,6% per le banche nel terzo trimestre del 2022.

Germania, crolla a marzo indice fiducia finanza Zew (-15 punti)

Germania, crolla a marzo indice fiducia finanza Zew (-15 punti)


Germania, crolla a marzo indice fiducia finanza Zew (-15 punti) – askanews.it



Germania, crolla a marzo indice fiducia finanza Zew (-15 punti) – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – Peggiora il clima di fiducia nel settore della Finanza in Germania, secondo l’ultima indagine condotta dall’Istituto Zew. A marzo l’indicatore sulle aspettative degli operatori è crollato di 15,1 punti rispetto al mese precedente, portandosi a quota 13 punti, secondo quanto riporta è un comunicato.

La componente sull’attuale situazione dell’economia della Germania ha invece segnato un deterioramento solo marginale, calando di 1,4 punti a quota -46,5 punti. “Attualmente i mercati finanziari internazionali sono sotto forti pressioni. Questo alto livello di incertezza si è riflesso anche su l’indicatore Zew. La valutazione sugli sviluppi degli utili delle banche si è deteriorata considerevolmente, sebbene rimanga positiva”, ha commentato il presidente dell’Istituto, Achim Wanbach.”Le stime l’industria delle assicurazioni sì sono a loro volta deteriorati in maniera rilevante”.

I dati sono ben peggiori delle aspettative medie degli analisti, che tuttavia erano presumibilmente state elaborate prima che si scatenasse la tempesta su mercati e banche la scorsa settimana. Sempre secondo la rilevazione dello Zew, le aspettative dei mercati sugli sviluppi dell’eurozona sono a loro volta calate in maniera rilevante, accadendo di 19,7 punti a quota 10 punti. Le valutazioni sulla situazione attuale dell’economia dell’eurozona sono calate di 3 punti a quota 44 ,6 meno punti.

Istat: in distribuzione persa acqua per fabbisogno 43 mln persone

Istat: in distribuzione persa acqua per fabbisogno 43 mln persone


Istat: in distribuzione persa acqua per fabbisogno 43 mln persone – askanews.it



Istat: in distribuzione persa acqua per fabbisogno 43 mln persone – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – In distribuzione persa l’acqua necessaria al fabbisogno di 43 milioni di persone. Nel 2020, rispetto al 2018, i volumi complessivi movimentati nelle reti comunali di distribuzione dell’acqua potabile diminuiscono di circa un punto percentuale, mentre le perdite in distribuzione (42,2%) non presentano variazioni significative (erano al 42%), confermando ancora lo stato di inefficienza di molte reti comunali di distribuzione dell’acqua potabile. Lo ha reso noto l’Istat.

Le perdite – ha rilevato l’Istituto – rappresentano uno dei principali problemi per una gestione efficiente e sostenibile dei sistemi di approvvigionamento idrico e, benché molti gestori del servizio idrico abbiano avviato iniziative per garantire una maggiore capacità di misurazione dei consumi, la quantità di acqua dispersa in rete continua a rappresentare un volume cospicuo, quantificabile in 157 litri al giorno per abitante. Stimando un consumo pro capite pari alla media nazionale, il volume di acqua disperso nel 2020 soddisferebbe, dunque, le esigenze idriche di oltre 43 milioni di persone per un intero anno.

Antitrust avvia istruttoria su Tik Tok per sfida cicatrice francese

Antitrust avvia istruttoria su Tik Tok per sfida cicatrice franceseRoma, 21 mar. (askanews) – La sfida della ‘cicatrice francese’ finisce nel mirino dell’Antitrust. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti della società irlandese TikTok Technology Limited, attiva nel settore dei social media attraverso la piattaforma TikTok, e responsabile per i rapporti con i consumatori europei. Il procedimento coinvolge anche la società inglese e quella italiana.
L’Autorità ha deciso di avviare l’istruttoria a seguito della presenza sulla piattaforma di numerosi video di ragazzi che adottano comportamenti autolesionistici; da ultimo, è diventata virale la sfida “cicatrice francese”. La piattaforma TikTok gode di ampia popolarità, in costante crescita, soprattutto presso i minori. La sua fruizione è semplice e immediata, sia per caricare e pubblicare video sia per visionarne i contenuti, che sono proposti tramite una profilazione delle abitudini di navigazione degli utenti, dei like, delle pagine seguite, sulla base di un processo di elaborazione algoritmica.
L’Antitrust ha contestato a TikTok la mancata predisposizione di adeguati sistemi di monitoraggio per vigilare sui contenuti pubblicati dai terzi, secondo i parametri di diligenza richiesti, e soprattutto in presenza di fruitori del servizio particolarmente vulnerabili quali i minori.
Secondo l’Autorità, inoltre, le società non avrebbero applicato le proprie Linee Guida, che contemplano la rimozione di contenuti pericolosi relativi a sfide, suicidio, autolesionismo e alimentazione scorretta. Infine, si è contestato lo sfruttamento di tecniche di intelligenza artificiale suscettibili di provocare un indebito condizionamento dell’utenza. Il riferimento è, in particolare, all’algoritmo sotteso al funzionamento della piattaforma che, adoperando i dati degli utenti, personalizza la visualizzazione della pubblicità e ripropone contenuti simili a quelli già visualizzati e con cui si è interagito attraverso la funzione like.
Inoltre l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, ha svolto un’ispezione nella sede italiana di TikTok.

Insurtech e broker: Insoore stringe partnership con Acrisure Italia

Insurtech e broker: Insoore stringe partnership con Acrisure ItaliaRoma, 21 mar. (askanews) – Insoore e Acrisure Italia annunciano la firma di una partnership strategica. Grazie all’accordo, le soluzioni di Insoore, realtà insurtech che si occupa di rendere più efficiente e digitale la gestione dei sinistri, saranno disponibili per i clienti di Acrisure Italia, uno dei principali broker assicurativi retail che negli anni ha dimostrato di essere particolarmente attento all’evoluzione digitale del mercato.
L’intesa prevede che Insoore supporti Acrisure Italia nell’introduzione di soluzioni tecnologicamente avanzate per la customer satisfaction degli assicurati, offrendo una maggiore efficienza, trasparenza e velocità nella gestione dei processi. In particolare, Acrisure Italia sarà il primo cliente di Insoore a testare la nuova piattaforma sviluppata dall’insurtech per i broker, confermando così il proprio impegno nell’essere un’azienda all’avanguardia sul mercato.
“La collaborazione con Acrisure Italia è un passo fondamentale nella nostra strategia di crescita”, ha dichiarato Enrico Scianaro, CEO di Whoosnap, società proprietaria di Insoore. “Siamo entusiasti di lavorare con un partner così importante e attento alle trasformazioni in atto nel settore assicurativo, come è Acrisure Italia. Abbiamo lavorato intensamente per creare uno strumento di gestione automatizzata dei sinistri dedicato ai broker, con l’idea di sfruttare al meglio le tecnologie che stiamo sviluppando in ambito AI. Siamo entusiasti di vederlo approdare sul mercato con un partner lungimirante come è Acrisure Italia”.
“Questa alleanza strategica con Insoore è un ulteriore passo avanti in una relazione già consolidata che ci permetterà di rafforzare la nostra offerta congiunta sul mercato”, ha dichiarato Francesco Sardara, CFO e COO di Acrisure Italia S.p.A.. “Il mio team ed io siamo entusiasti di lavorare a stretto contatto con Insoore e di testare la loro nuova piattaforma sviluppata per i broker che renderà ancora più efficiente la gestione dei sinistri. Queste nuove tecnologie ci permetteranno di cercare soluzioni sempre più efficienti e innovative.”
L’accordo tra Insoore e Acrisure Italia ha il potenziale per avere un respiro internazionale e portare il modello anche all’estero, confermando così che l’Italia può rappresentare un mercato di avanguardia e innovazione.

Auto, Acea: a febbraio vendite Ue +11,5%, bene Spagna e Italia

Auto, Acea: a febbraio vendite Ue +11,5%, bene Spagna e Italia

In crescita bev e ibride. Quota mercato Stellantis 19,1% (-1,9pp)

Milano, 20 mar. (askanews) – Prosegue la crescita del mercato auto Ue: a febbraio le immatricolazione sono aumentate dell’11,5% a 802.763 unità. Lo rende noto l’Acea, l’Associazione dei produttori di auto europei, ricordando la bassa base di confronto dovuta alla crisi dei chip a inizio 2022. Fra i principali mercati, Spagna e Italia hanno registrato gli aumenti più significativi (+19,2% e +17,4% rispettivamente).
Nei primi due mesi dell’anno, il mercato Ue ha raggiunto quasi 1,6 milioni di immatricolazioni (+11,4%). Guardando ai quattro principali mercati, la Spagna (+32,1%) e l’Italia (+18,2%) hanno registrato i maggiori rialzi, seguite dalla Francia (+9,1%). Stabile nel bimestre il mercato tedesco (+0,2%).
A febbraio si è registrato un aumento delle auto elettriche e ibride, che ora rappresentano rispettivamente il 12,1% e il 25,5% del mercato. Tuttavia, la benzina è ancora la prima scelta nell’Ue, con una quota di mercato del 36,9%.
Il mese scorso, le nuove immatricolazioni di veicoli elettrici (Bev) nell’Ue sono aumentate del 39,7% raggiungendo 97.300 auto, con una quota di mercato del 12,1%, rispetto al 9,7% di febbraio 2022. Ad eccezione della Repubblica Ceca (-3,2%) e Slovacchia (-28,2%), tutti i mercati della regione hanno contribuito a questa crescita con incrementi percentuali a doppia e tripla cifra, compresi i tre maggiori: Germania (+14,7%), Francia (+45,7%) e Paesi Bassi (+88,9%).
Anche le vendite di veicoli ibridi (Hev) sono aumentate del 22,3% a 204.883 unità pari a una quota di mercato del 25,5% (+2,2 pp). La crescita è stata sostenuta da aumenti a doppia cifra nei quattro mercati chiave della regione: Spagna (+31,8%), Francia (+24,6%), Germania (+24,2%) e Italia (+23,9%). Al contrario, le immatricolazioni di veicoli ibridi plug-in (Phev) sono diminuite del 7,4% a 57.569 auto vendute, principalmente a causa della flessione in Germania (-44,8%), a causa della fine dei sussidi.
A febbraio 2023 le immatricolazioni di auto a benzina sono aumentate dell’11,1%, pari a una quota di mercato del 36,9%, in linea con quella registrata nel 2022. Spagna (+19,0%), Italia (+16,3%), Germania (+8,9%) e Francia (+7,7%) hanno tutte contribuito alla crescita. Continua invece la flessione delle auto diesel (-8,4%) pari a una quota di mercato del 15% (-3,2 pp), nonostante aumenti in alcuni mercati dell’Europa centrale come Polonia (+18,9%) e Repubblica Ceca (+12,4%), oltre che in Italia (+2,2%).
A livello di gruppi auto, Volkswagen a febbraio registra una quota di mercato del 26% (+1,5 pp) con 208.503 auto immatricolate (+18,2%). Al secondo posto Stellantis con una quota di mercato del 19,1% (-1,9 pp) e 153.684 immatricolazioni (+1,6%). Terza Renault con una quota di mercato del 10,8% (+1,3 pp) e 86.779 auto venute (+26,3%). A seguire Hyundai all’8,4% (-0,9 pp) e 67.764 auto vendute (+1,4%) e Toyota al 7,3% (+0,2 pp) e 58.329 auto vendute (+14,6%).

Lagarde rassicura: banche Ue poco esposte ai bond falcidiati

Lagarde rassicura: banche Ue poco esposte ai bond falcidiatiRoma, 20 mar. (askanews) – La Banca centrale europea torna rassicurare sulla tenuta delle banche nell’Unione. E in una audizione al Parlamento europeo, calendarizzata da mesi ma che giunge all’indomani del piano di salvataggio approntato in tutta fretta dalle autorità elvetiche sul Credit Suisse, la presidente Christine Lagarde ha avvertito che, ove fosse necessario, l’istituzione è pronta a intervenire per salvaguardare la stabilità finanziaria. Innanzitutto avendo a disposizione tutti gli strumenti che servissero per garantire liquidità, ed eventualmente riattivando sistemi che non usa da molto tempo.
Lagarde ha ripetuto che le banche dell’Ue dispongono di margini solidi, sia sui livelli patrimoniali che sugli strumenti di liquidità abbondanti. E’ poi intervenuta su un aspetto del salvataggio di Credit Suisse, tramite l’acquisizione di Ubs che ha fatto drizzare i capelli a diversi investitori osservatori: l’azzeramento del valore di alcuni tipi di obbligazioni (At1).
Innanzitutto affermando che l’esposizione delle banche Ue a questi specifici titoli “è molto limitata, parliamo non di miliardi ma di milioni”, ha detto. “Potrete chiedere meglio domani a Andrea Enria”, il presidente del Meccanismo unico di Vigilanza bancaria della Bce, che terrà a sua volta una doppia audizione al Parlamento Ue. “Ma non sono totalmente disiteressata alla questione e ho chiesto di investigare e un primo feedback indica che l’esposizone è molto limitata – ha aggiunto – in particolare sulle emissioni At1”.
Poi richiamandosi a un chiarimento fornito già questa mattina da Vigilanza della Bce, Eba (Autorità bancaria europea) e Single Resolution Board: e cioè che nella Ue le regole impongono che prima di intaccare il valore di qualunque bond si debbano esaurire quelli di azioni e altri strumenti di “common equity”.
In sostanza il caso Credit Suisse non farà da precedente per eventuali situazioni simili che dovessero verificarsi nell’Unione. “Le decisioni prese dalle autorità svizzere ieri sono state prese sulla base delle leggi svizzere e sulla base degli accordi contrattuali che sono stati presi da queste entità svizzere, in particolare sui bond At1. Ma la Svizzera non fissa standard per l’Unione Europea: gli standard per l’Ue sono fissati dal Parlamento europeo”, ha detto.
Più in generale, guardando alle due vicende che, separatamente (apparentemente) hanno scosso Borse e banche in queste ultime sedute, Lagarde ha affermato che la Silicon Valley Bank e Credit Suisse sono “casi molto diversi” tra loro. “Quello di Svb è l’esempio perfetto di un bank run. Invece Credit Suisse è un caso di problemi di molto lungo termine: non penso che siamo in presenza della stessa diagnosi e delle stesse cause”.
Ad ogni modo alla Bce “stiamo monitorando gli sviluppi di mercato attentamente e siamo pronti a rispondere se necessario per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell’aria euro”, ha assicurato.
Lagarde ha chiarito che non vi saranno compromessi tra le misure per la stabilità finanziaria e queste, restrittive, per combattere l’alta inflazione, asserendo che su questi versanti la Bce opererebbe con strumenti diversi tra loro.
Tuttavia ha anche rimarcato che la prudenza con cui la Bce sta procedendo nella progressiva riduzione del bilancio e degli stock di titoli (prevalentemente di Stato) in portafoglio è stata decisa in modo da “assicurare che l’Eurosistema mantenga una continua presenza di mercato”. Inoltre ha ribadito che la manovra di inasprimento quantitativo “non è lo strumento primario” per perseguire il ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2%: per questo invece l’intervento numero uno è focalizzato sui tassi di interesse.
“Chiaramente – ha ammesso – le tensioni sulla stabilità finanziaria possono avere un impatto sulla domanda, che al momento è incerto ma bisognerà tenerne conto nelle valutazioni sulle prospettive economiche. Lo si vedrà nelle nostre prossime previsioni” (che verranno aggiornate fra tre mesi).

Tabacco, JTI rafforza il suo impegno con la filiera italiana

Tabacco, JTI rafforza il suo impegno con la filiera italianaRoma, 20 mar. (askanews) – Rafforzare il proprio impegno con la filiera italiana, investire nel territorio e sostenere la filiera. È stato firmato oggi l’accordo tra JTI, secondo player nel mercato italiano, e il Masaf, finalizzato all’acquisto da parte dell’azienda di tabacco italiano per i prossimi tre anni.
L’intesa, siglata alla presenza del Sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, delle associazioni di categoria rappresentative degli agricoltori Confagricoltura e Cia, del Presidente e Amministratore Delegato di JTI Italia, Didier Ellena, e del Corporate Affairs & Communications Director dell’azienda, Lorenzo Fronteddu, rafforza la volontà di JTI di investire sul territorio italiano.
Da oltre 10 anni, infatti, la società sostiene attivamente la filiera del tabacco con investimenti crescenti e con un supporto concreto all’innovazione e alla sostenibilità del comparto.
“Il futuro della filiera italiana del tabacco passa attraverso due concetti imprescindibili: sostenibilità e innovazione”, ha commentato il Sottosegretario al Masaf, Sen. Patrizio La Pietra. “Le centinaia di aziende italiane e le migliaia di lavoratori del settore, distribuite principalmente sul territorio di Umbria, Campania e Veneto, vogliono rimanere competitive sul mercato e per affrontare le sfide future che attendono il mondo dell’agricoltura, impegnato nella produzione di tabacco, sono necessari investimenti importanti e mirati. Il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste è al fianco delle nostre aziende produttrici e dell’intera filiera in questo processo di innovazione e sostenibilità. Una vicinanza evidenziata dall’evento odierno, nel quale, presso la sede del Masaf, sono state convocate tutte le principali manifatture, per la sigla di un accordo foriero di investimenti che avranno una durata triennale, in grado quindi di garantire una progettualità di lunga durata alle aziende impegnate nella filiera tabacchicola italiana””.
L’accordo, infatti, di durata triennale, sarà in grado garantire ancor più progettualità alle aziende impegnate nella filiera tabacchicola italiana e, di conseguenza, alle migliaia di lavoratori in essa impiegate. Da sempre, JTI è attenta alle richieste provenienti dai produttori: un appello raccolto anche con la messa a punto di questa intesa, che consentirà loro una programmazione strategica di lungo periodo e una maggior stabilità economica.
L’accordo siglato, finalizzato a dare continuità agli investimenti nel comparto italiano del tabacco, si inserisce nel solco di una strategia più ampia da parte della società, che mira a coniugare sostenibilità economica, sociale e ambientale all’interno dei territori nei quali opera.
“JTI è da sempre accanto alla filiera e ne ascolta le criticità anche nei momenti più complessi”, ha infatti dichiarato Didier Ellena, Presidente e Amministratore Delegato della divisione italiana del Gruppo JTI. “Nel 2022 abbiamo contribuito a creare un contratto innovativo, con la finalità di attutire i rincari dei prezzi dell’energia sui produttori e i coltivatori. Oggi, con questo nuovo accordo, puntiamo ad offrire ulteriore stabilità al comparto e alle sue maestranze, assicurando loro progettualità e una sostenibilità economica di lungo respiro. La filiera italiana del tabacco è un settore di grande storia e tradizione, nota in tutto il mondo per la qualità della sua materia prima e per la modernità delle sue tecniche produttive. E la firma di questa intesa è l’ennesima dimostrazione di quanto JTI voglia continuare a crescere in Italia e insieme all’Italia, nella speranza che essa rappresenti un passo ulteriore all’interno di un percorso ancora più ampio, fatto di sostenibilità, crescita e sviluppo per la nostra azienda e per tutto il comparto”.

Moschino: dopo 10 anni lascia il direttore creativo Jeremy Scott

Moschino: dopo 10 anni lascia il direttore creativo Jeremy ScottMilano, 20 mar. (askanews) – Jeremy Scott lascia dopo 10 anni la direzione creativa della maison Moschino. Lo comunica Aeffe, società del lusso quotata a Piazza Affari, che opera con marchi, tra cui Alberta Ferretti, Philosophy di Lorenzo Serafini, Moschino, Pollini.
Nell’ambito del nuovo corso della controllata Moschino, si legge, Scott lascia il ruolo di direttore creativo, che ricopriva dall’ottobre 2013. In vista della scadenza del contratto di collaborazione, la maison ha convenuto con il designer un nuovo percorso di sviluppo per il brand, che negli ultimi 10 anni ha accresciuto significativamente la propria distintività e visibilità a livello internazionale. Con decorrenza da aprile, l’ufficio stile interno di Moschino si occuperà della direzione creativa della maison.
“Sono fortunato ad aver avuto l’opportunità di lavorare con una forza creativa quale è Jeremy Scott”, ha dichiarato Massimo Ferretti, presidente esecutivo di Aeffe. “Voglio ringraziarlo per il suo impegno decennale nei confronti della maison Moschino e per aver lanciato una visione distintiva e gioiosa che sarà per sempre parte della storia di Moschino”.