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Intesa Sanpaolo: al via Isybank, la banca digitale del gruppo

Intesa Sanpaolo: al via Isybank, la banca digitale del gruppoMilano, 15 giu. (askanews) – Intesa Sanpaolo presenta Isybank, la nuova banca digitale del gruppo, uno dei pilastri del piano d’impresa 2022-25, centrale nel modello di servizio alla clientela e nella strategia di sviluppo digitale.

Isybank si rivolge ai 4 milioni di clienti della banca che già non usano le filiali in quanto fruitori prevalentemente digitali dei servizi bancari e orientati al mobile banking. La nuova app Isybank sarà disponibile da oggi in versione sia iOS sia Android. Nell’arco del piano, per lo sviluppo e la crescita di Isybank sono previsti investimenti per 650 milioni: 128 milioni sono stati investiti nel 2022, altri 152 milioni sono stimati nel 2023, con un forte impatto sull’infrastruttura tecnologica dell’intero gruppo, e lancio operativo nel 2024 su un livello di clienti elevato. Ad oggi sono già 400 gli specialisti dedicati alla nuova banca digitale. “Sono orgoglioso di questa iniziativa che rappresenta un punto di forza non solo per il gruppo ma per l’Italia”, ha dichiarato il Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina. “E’ la dimostrazione che in questo Paese siamo capaci di far cose eccellenti a livello mondiale. La tecnologia è il futuro della forza di un’azienda, non è una minaccia per chi lavora in una banca ma è unga grandiosa opportunità”.

Al vertice della nuova banca digitale l’AD Antonio Valitutti e il presidente Mario Boselli. Nel board anche Virginia Borla, Giampio Bracchi, Donatella Busso, Renato Cerioli, Andrea Chioatto, Achille Galdini, Paola Papanicolaou. Il lancio della nuova realtà è avvenuto a Milano in Gioia 22 – la Scheggia di vetro – il grattacielo situato a Porta Nuova, che ospita la sede operativa di Isybank e altre divisioni del gruppo Intesa Sanpaolo.

La Fed segna una pausa sui rialzi dei tassi ma ne medita altri

La Fed segna una pausa sui rialzi dei tassi ma ne medita altriRoma, 14 giu. (askanews) – La Federal Reserve, la banca centrale statunitense ha come da attese segnato una pausa nella sua aggressiva manovra di rialzo dei tassi di interesse, ma al tempo stesso ha sorpreso gli operatori lanciando indicazioni che fanno presagire altri due aumenti entro la fine dell’anno. “Quasi tutti i partecipanti (al direttorio, il Fomc) hanno ritenuto che servirà qualche ulteriore inasprimento verso la fine dell’anno”, ha riferito il presidente, Jerome Powell nella conferenza stampa post Fomc.

Il segnale era già contenuto nelle nuove previsioni economiche, pubblicate contestualmente al comunicato del direttorio. Forniscono le attese degli esponenti del Fomc sul futuro dei tassi che essi stessi stabiliscono. E ora l’attesa mediana sul 2023 è di un picco al 5,6%, che implicherebbe altri due aumenti da 25 punti base. La Fed, poi, inizierebbe a tagliare i tassi già dal prossimo anno portandoli al 4,6% e poi al 3,4% nel 2025. A marzo queste stime interne indicavano, rispettivamente, 4,3% e 3,1% sui prossimi due anni. Attualmente i tassi sul dopllaro sono ad una forchetta del 5-5,25%. A più riprese oggi Powell ha spiegato che gli sforzi per far calare l’inflazione non sono finiti.

Intanto la Fed ha rivisto nettamente al rialzo le previsioni di crescita economica di quest’anno, ma ha limato al ribasso quelle dei due anni successivi. Ha limato l’attesa di inflazione per quest’anno al 3,2%, un decimale in meno rispetto alle previsioni di marzo, mentre ha confermato la stima sul 2024 al 2,5% e quella sul 2025 al 2,1%. Per l’economia Usa ora la Banca centrale statunitense prevede una espansione del Pil dell’1% quest’anno – una netta revisione al rialzo rispetto al +0,4% stimato a marzo – cui dovrebbe seguire un più 1,1% nel 2024 e un più 1,8% nel 2025. Sia il prossimo anno che quello successivo hanno visto le stime sul Pil ridotte di 0,1 punti percentuali rispetto a marzo.

Debolezza a Wall Street, che dopo una reazione iniziale tutta in ribasso ha visto tentativi di miglioramento in un quadro di volatilità. A fine scambi il Dow Jones perde lo 0,90%, mentre il Nasdaq ha guadagnato uno 0,39% e l’S&P è tornato leggermente positivo con un più 0,08%. Nette oscillazioni sul dollaro che in serata si attesta in parziale recupero, con l’euro a 1,0824 sul biglietto verde.

Tim: 9 consiglieri su 14 a favore di cooptazione in cda di Pansa

Tim: 9 consiglieri su 14 a favore di cooptazione in cda di PansaMilano, 14 giu. (askanews) – Nove consiglieri su 14 hanno votato a favore della cooptazione di Alessandro Pansa nel cda di Tim. Il voto, secondo quanto si apprende, non vuole rappresentare alcuna mossa ostile contro il primo socio Vivendi. Il gruppo francese aveva soltanto suggerito il nome dell’ex presidente di Leonardo, Luciano Carta, ma non lo aveva proposto ufficialmente come proprio rappresentante nel board, viene spiegato.

Pansa, presidente di Sparkle, è nel gruppo Tim dal 2019 ed è già informato sul dossier rete, argomento che sarà sul tavolo dei cda già convocati del 19 e 22 giugno. Pansa, 72 anni, nel 2013 è stato nominato Capo della Polizia e dal 2016 al 2018 è stato a capo del DIS (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza).

Tim: Alessandro Pansa cooptato nel cda

Tim: Alessandro Pansa cooptato nel cdaMilano, 14 giu. (askanews) – Il cda di Tim ha proceduto, a maggioranza, alla cooptazione di Alessandro Pansa come consigliere, in sostituzione del Ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, che si è dimesso lo scorso gennaio. Lo comunica una nota del gruppo.

Pansa, attuale presidente di Sparkle (Tim) e capo della Polizia dal 2013 al 2016, non detiene azioni Tim e si qualifica come amministratore non esecutivo, informa la nota. Il primo azionista di Tim, Vivendi, aveva proposto come consigliere l’ex presidente di Leonardo, Luciano Carta.

Google, Antitrust Ue avvia procedura sulla pubblicità online

Google, Antitrust Ue avvia procedura sulla pubblicità onlineRoma, 14 giu. (askanews) – Nuova procedura dell’Antitrust europeo contro Google. La Commissione ha annunciato di aver inviato una nuova comunicazione di addebiti al gigante Internet statunitense, in merito a presunte violazioni delle regole sulla concorrenza nel settore pubblicitario.

Con un comunicato, l’esecutivo comunitario spiega di aver effettuato una analisi preliminare secondo cui Google favorirebbe i propri sistemi e i propri servizi pubblicitari online, a danno di fornitori di servizi analoghi, degli editori che vendono spazi pubblicitari e degli stessi inserzionisti. Secondo la commissione Google dispone di una posizione dominante anche a livello europeo su una serie di segmenti chiave della pubblicità online. In particolare con il suo servizio destinato a editori e server “Dfp” e con i sistemi “Google Ads” e “DV360”.

Le obiezioni mosse dall’antitrust comunitario riguardano un periodo che inizia dal 2014. Secondo la commissione Google avrebbe abusato della sua posizione dominante favorendo la sua piattaforma pubblicitaria AdX in violazione dell’articolo 102 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea.

Strasburgo approva norme Ue per regolare Intelligenza artificiale

Strasburgo approva norme Ue per regolare Intelligenza artificialeBruxelles, 14 giu. (askanews) – Divieto assoluto dell’uso dell’intelligenza artificiale (AI) per attività di sorveglianza biometrica, riconoscimento delle emozioni e polizia predittiva Considerati ad alto rischio i sistemi di IA utilizzati per influenzare gli elettori nelle elezioni I sistemi di IA generativa come ChatGPT devono dichiarare come è stato generato il contenuto

Le norme mirano a promuovere un uso di IA affidabile e incentrato sull’essere umano e sulla tutela di salute, sicurezza, diritti fondamentali e democrazia dai suoi effetti dannosi. La plenaria de Parlamento europeo ha adottato oggi a Strasburgo la sua posizione sulla proposta di Regolamento Ue sull’Intelligenza Artificiale (IA), con 499 voti a favore, 28 contrari e 93 astensioni. Il testo votato costituisce ora la posizione negoziale per avviare, oggi stesso, i colloqui con il Consiglio Ue e la Commissione (“trilogo”) per trovare un accordo sul testo definitivo.

Il regolamento mira a garantire che l’IA sviluppata e utilizzata in Europa sia conforme ai diritti e ai valori dell’Ue, ad esempio in materia di supervisione umana degli algoritmi, di sicurezza, privacy, trasparenza, non discriminazione e benessere sociale e ambientale. Il testo adotta un approccio basato sul rischio e stabilisce obblighi per fornitori e operatori dei sistemi di IA a seconda del livello di rischio che può generare. In linea di principio, saranno vietati i sistemi di IA che presentano un livello di rischio inaccettabile per la sicurezza delle persone, come quelli utilizzati per il punteggio sociale (ovvero classificare le persone in base al loro comportamento sociale o alle loro caratteristiche personali, come certi casi in Cina).

Gli eurodeputati hanno ampliato l’elenco delle pratiche vietate che era stato incluso nella proposta originaria della Commissione, per includere divieti sugli usi intrusivi e discriminatori dell’IA, come: 1) l’uso di sistemi di identificazione biometrica remota “in tempo reale” e “a posteriori” in spazi accessibili al pubblico; 2) i sistemi di categorizzazione biometrica basati su caratteristiche sensibili (ad esempio genere, razza, etnia, cittadinanza, religione, orientamento politico); 3) i sistemi di “predittivi” usati nell’attività delle forze dell’ordine (basati su profilazione, ubicazione o comportamenti criminali passati); 4) i sistemi di riconoscimento delle emozioni utilizzati dalle forze dell’ordine, nella gestione delle frontiere, nel luogo di lavoro e negli istituti d’istruzione; 4)l’estrazione non mirata di dati biometrici da Internet o da filmati di telecamere a circuito chiuso per creare dei database di riconoscimento facciale (in violazione dei diritti umani e del diritto alla privacy). Gli emendamenti approvati dal Parlamento europeo chiedono poi che la classificazione delle applicazioni “ad alto rischio” includa anche i sistemi di IA che comportano danni significativi per la salute, la sicurezza, i diritti fondamentali delle persone o l’ambiente. In particolare, sono stati aggiunti alla lista “ad alto rischio” i sistemi di intelligenza artificiale utilizzati per influenzare gli elettori e l’esito delle elezioni e i sistemi di raccomandazione utilizzati dalle piattaforme dei social media (quelli con oltre 45 milioni di utenti).

Gli eurodeputati hanno aggiunto un intero capitolo che mancava nella proposta originaria della Commissione, presentata nell’ormai lontano aprile 2021, riguardo ai nuovi, sorprendenti e anche inquietanti sviluppi dell’IA “generativa”, utilizzata dai sistemi come ChatGPT, che sono in rapida evoluzione con continui progressi. Chiedono che i fornitori di “foundation models” alla base dell’IA generativa, siano obbligati a valutare e mitigare i possibili rischi (alla salute, alla sicurezza, ai diritti fondamentali, all’ambiente, alla democrazia e allo stato di diritto) e a registrare i loro modelli nella banca dati dell’Ue prima della loro immissione sul mercato europeo. Il Parlamento europeo chiede che ai sistemi di IA generativa che si basano su questi modelli, come ChatGPT, sia imposto il rispetto dei requisiti di trasparenza, dichiarando che il contenuto è stato generato dall’IA, quando è il caso, e rendendo possibile la distinzione delle cosiddette immagini “deep-fake” da quelle reali. Secondo gli eurodeputati, inoltre, dovrebbero essere previste delle salvaguardie per evitare la generazione di contenuti illegali, ed essere pubblicate le sintesi dettagliate dei dati protetti dal diritto d’autore utilizzati per il “training” dei sistemi di IA generativa. Per stimolare l’innovazione nel campo dell’IA e sostenere le Pmi, gli emendamenti del Parlamento europeo prevedono esenzioni per le attività di ricerca e le componenti dell’IA fornite con licenze “open-source”. Il regolamento promuove i cosiddetti spazi di sperimentazione normativa, o ambienti di vita reale, creati dalle autorità pubbliche per testare l’IA prima che venga messa in opera. Infine, gli eurodeputati sostengono che va rafforzato il diritto dei cittadini di presentare reclami sui sistemi di IA e di ricevere spiegazioni sulle decisioni basate su sistemi ad alto rischio con un impatto significativo sui loro diritti fondamentali, e chiedono di riformare il ruolo del nuovo Ufficio Ue per l’IA, che la proposta prevede di istituire, e che avrà il compito di monitorare l’attuazione di queste norme. “Oggi tutti gli occhi sono puntati su di noi. Mentre le Big Tech lanciavano l’allarme per le loro creazioni, l’Europa è andata avanti e ha proposto una risposta concreta ai rischi che l’IA sta iniziando a rappresentare”, ha dichiarato dopo il voto il correlatore Brando Benifei (Pd), aggiungendo che “durante i negoziati con il Consiglio Ue ci batteremo per proteggere la nostra posizione e contrastare i pericoli per la democrazia e la libertà” che potrebbero comportare certe applicazioni dei sistemi di intelligenza artificiale, in particolare quella generativa.

Vodafone e CK Hutchison fondono le loro attività nel mobile in UK

Vodafone e CK Hutchison fondono le loro attività nel mobile in UKMilano, 14 giu. (askanews) – Vodafone e CK Hutchison uniscono le loro attività di telefonia mobile nel Regno Unito in un’operazione da 15 miliardi di sterline che crea il più grande operatore del Paese e una delle reti 5G leader in Europa.

L’accordo prevede la fusione delle attività britanniche di Vodafone con Three UK di CK Hutchison, creando una società con 28 milioni di clienti. Vodafone deterrà il 51% e CK Hutchison, con sede a Hong Kong, il 49% del nuovo gruppo (MergeCo). Si prevede che l’operazione si concluderà entro la fine del 2024, previa approvazione delle autorità e degli azionisti. Vodafone e CKHGT dispongono di opzioni call e put che, se esercitate, porterebbero all’acquisizione da parte di Vodafone della partecipazione del 49% di CKHGT. MergeCo avrà un board di sei persone, composto da tre amministratori nominati da Vodafone e tre amministratori nominati da CK Hutchison. L’attuale Ceo di Vodafone UK, Ahmed Essam, diventerà Ceo di MergeCo, mentre l’attuale Cfo di Three UK Darren Purkis assumerà il ruolo di Cfo del nuovo gruppo.

“La fusione è ottima per i clienti, per il Paese e per la concorrenza”, ha dichiarato Margherita Della Valle, Ceo del gruppo Vodafone. “È trasformativa perché creerà una rete 5G migliore della categoria, anzi migliore in Europa, offrendo ai clienti un’esperienza superiore. Come Paese, il Regno Unito beneficerà della creazione di un operatore sostenibile, fortemente competitivo e di terza scala, con un chiaro piano di investimenti nella rete da 11 miliardi di sterline, che promuoverà la crescita, l’occupazione e l’innovazione. Per Vodafone, questa transazione rappresenta una svolta nel nostro mercato nazionale. È un voto di fiducia nel Regno Unito e nelle sue ambizioni di essere un centro per la tecnologia del futuro”.

Istat: quasi 1 su 4 a rischio povertà-esclusione sociale nel 2022

Istat: quasi 1 su 4 a rischio povertà-esclusione sociale nel 2022Roma, 14 giu. (askanews) – Nel 2022 poco meno di un quarto della popolazione (24,4%) è a rischio di povertà o esclusione sociale, quasi come nel 2021 (25,2%). E’ quanto emerge dal report Istat “Condizioni di vita e reddito delle famiglie, anni 2021-2022”.

La popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale, nel 2022, interessa circa 14 milioni 304mila persone. Questo andamento “sintetizza la sensibile riduzione della popolazione in condizione di grave deprivazione materiale e sociale, grazie alla ripresa economica, con una quota di popolazione a rischio di povertà uguale all’anno precedente”. Nel 2022, il 20,1% delle persone residenti in Italia risulta a rischio di povertà, circa 11 milioni e 800mila individui. A livello nazionale la quota di popolazione a rischio di povertà rimane uguale all’anno precedente (20,1%).

Il 4,5% della popolazione, circa 2 milioni e 613mila individui, si trova in condizioni di grave deprivazione materiale e sociale, ossia presenta almeno sette segnali di deprivazione dei tredici individuati dal nuovo indicatore (Europa 2030). Rispetto al 2021 (la quota era del 5,9%) “vi è una decisa riduzione delle condizioni di grave disagio, grazie alla ripresa dell’economia dopo la crisi pandemica e l’incremento dell’occupazione e dei redditi familiari”. Nel 2022 la riduzione della popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale interessa tutte le ripartizioni ad eccezione del Mezzogiorno, che rimane l’area del paese con la percentuale più alta di individui a rischio (40,6%, come nel 2021). In questa ripartizione l’indicatore composito rivela un aumento della quota di individui a rischio di povertà (33,7% rispetto al 33,1% del 2021) e il segnale positivo della riduzione della quota di individui che vivono in famiglie a bassa intensità di lavoro (17,1% rispetto al 19,5% del 2021). A livello regionale si osserva un deciso miglioramento per la Campania e la Sicilia, con la riduzione del rischio di povertà o esclusione sociale, trainato da una sensibile riduzione di tutti e tre gli indicatori (rischio di povertà, grave deprivazione e bassa intensità di lavoro). Tuttavia, il rischio di povertà o esclusione sociale aumenta in Puglia, Sardegna e Calabria; in queste ultime due regioni peggiorano i tre indicatori e soprattutto aumentano la bassa intensità di lavoro e la grave deprivazione.

Nel 2021 il reddito medio delle famiglie (33.798 euro) è tornato a crescere sia in termini nominali (+3%) sia in termini reali (+1%). Nel 2021 il reddito totale delle famiglie più abbienti è 5,6 volte quello delle famiglie più povere (rapporto sostanzialmente stabile rispetto al 2020). Tale valore sarebbe stato più alto (6,4) in assenza di interventi di sostegno alle famiglie.

Mlp

Nvidia a Wall street raggiunge capitalizzazione 1000 miliardi dollari

Nvidia a Wall street raggiunge capitalizzazione 1000 miliardi dollariRoma, 14 giu. (askanews) – Nvidia Corp. è entrata ufficialmente a far parte del club borsistico più esclusivo martedì, diventando la settima società pubblica statunitense a terminare una sessione di contrattazioni capitalizzando almeno 1.000 miliardi di dollari.

Il gigante dei chip ha realizzato qualcosa che non era riuscito a fare alla fine del mese scorso, chiudendo ufficialmente con una capitalizzazione di mercato superiore a 1 trilione. Le azioni di Nvidia hanno guadagnato il 3,9% nelle negoziazioni di martedì, chiudendo con una capitalizzazione di mercato di 1,01 trilioni. Solo Apple, Amazon, Alphabet, Tesla, Meta Platforms e Microsoft Corp. hanno precedentemente superato la soglia di $ 1 trilione alla chiusura di una giornata di negoziazione. La pietra miliare della capitalizzazione di mercato arriva in mezzo a uno straordinario rialzo da inizio anno per le azioni Nvidia, aumentate del 181% in tale arco di tempo tra l’ottimismo sulla capacità dell’azienda di beneficiare di una crescente corsa tra le aziende per addestrare e implementare l’intelligenza artificiale.

Nvidia è “posizionata in modo univoco con un intero stack di silicio AI, software, scalabilità, fornitura e ecosistema di sviluppatori per trasformare il mercato dei data center tradizionali da quasi 1 trilione di dollari”, ha scritto l’analista di BofA Securities Vivek Arya in una nota di fine maggio ai clienti.

Borsa,Wall Street chiude in rialzo in vista della riunione della Fed

Borsa,Wall Street chiude in rialzo in vista della riunione della FedRoma, 13 giu. (askanews) – La Borsa di Wall Street ha chiuso in rialzo la seduta di martedì dopo che gli operatori hanno ostentato ottimismo sul fatto che gli ultimi dati sull’inflazione potrebbero convincere la Federal Reserve a evitare un rialzo dei tassi a giugno.

Il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato 146 punti, o lo 0,4%, chiudendo a 34.212,12. L’S&P 500 ha guadagnato lo 0,7% chiudendo a 4.369,01 e il Nasdaq Composite è salito dello 0,8% a 13.573,32. L’indice dei prezzi al consumo Usa ha evidenziato che l’inflazione è aumentata dello 0,1% a maggio, in calo rispetto allo 0,4% del mese precedente, e ha guadagnato il 4% su base annua. La Fed deciderà la sua prossima mossa sulla politica mercoledì.