Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Gentiloni: sfida Italia è prudenza su bilancio e pieno uso Pnrr

Gentiloni: sfida Italia è prudenza su bilancio e pieno uso PnrrBruxelles, 15 mag. (askanews) – Proseguire il corso positivo che ha portata l’Italia ad avere la crescita più elevata fra le maggiori economie europee richiede “uno sforzo costante, prudenza nelle politiche di bilancio e pieno utilizzo dei fondi del Pnrr”, questa è “la sfida” per il Paese.

Lo ha detto oggi a Bruxelles il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, parlando con i giornalisti italiani al termine della sua conferenza stampa sulle Previsioni economiche di primavera dell’Esecutivo comunitario. “Le previsioni che abbiamo presentato oggi – ha indicato Gentiloni – danno all’economia europea una prospettiva migliore del previsto, sia pure se ancora circondata da grandi fattori di incertezza: però, in sostanza, quello che si temeva, cioè una recessione o addirittura una crisi provocata dalla questione energetica, non si è verificato; e avremo un livello di crescita leggermente più alto del previsto”.

“Questo – ha continuato il commissario – è vero in particolare per l’Italia che avrà una crescita quest’anno del 1,2%. Credo che sia un fatto significativo, anche perché è la crescita più elevata fra le tre maggiori economie europee”. “Certo – ha sottolineato Gentiloni -, la sfida di proseguire in questo corso positivo, che ha portato l’economia italiana negli ultimi tre anni a crescere del 12%, richiede uno sforzo costante, prudenza nelle politiche di bilancio e pieno utilizzo dei fondi del Pnrr, che anche, con grande evidenza, contribuiscono a questa prospettiva positiva”, ha concluso.

Inail: 2,3 mln lavoratori stranieri in Italia, infortuni in aumento

Inail: 2,3 mln lavoratori stranieri in Italia, infortuni in aumentoRoma, 15 mag. (askanews) – Sono quasi 2,3 milioni i lavoratori stranieri in Italia (gli italiani sono 20,3), di cui il 42% donne (circa 950mila), svolgono impieghi poco qualificati e con salari medi più bassi rispetto ai colleghi. Lo rileva l’Inail nel suo Focus sui lavoratori stranieri, evidenziando come “pur contribuendo in modo significativo al sistema produttivo nazionale, in molti casi si trovano in situazioni di irregolarità, incertezza e sfruttamento lavorativo. Le loro condizioni sono infatti mediamente peggiori rispetto a quelle degli italiani: svolgono lavori poco qualificati e con salari medi più bassi rispetto ai loro colleghi”.

Infatti in controtendenza rispetto al calo complessivo dell’1,4%, nel 2021 le denunce di infortunio dei lavoratori stranieri sono aumentate del 3,1% rispetto all’anno precedente, da 99.545 a 102.658. Oltre il 78% ha riguardato i lavoratori non comunitari (+8,4% rispetto al 2017) e la quota rimanente quelli dell’Unione europea (-13%). Concentrando l’attenzione sui casi mortali, quelli denunciati complessivamente nel 2021 sono stati 1.400, in aumento del 18,5% sul 2017. L’incremento ha riguardato sia i lavoratori italiani (+201 casi, da 988 a 1.189) sia gli stranieri (+18, da 193 a 211). Rispetto ai 1.695 decessi denunciati nel 2020, però, il numero è in calo sia tra gli italiani (-263) sia tra gli stranieri (-32). Prendendo in considerazione il quinquennio 2017-2021, emerge che gli infortuni denunciati dei nati all’estero, sia per il genere maschile che femminile, stanno ritornando ai livelli ante pandemia. Spesso i lavoratori stranieri sono anche impiegati in attività particolarmente pesanti, di tipo manuale e ripetitive, che li espongono a rischi maggiori. Il 42,4% degli uomini, in particolare, è occupato nell’industria e nelle costruzioni, il 38,2% delle donne nei servizi domestici e di cura. Manovali, braccianti, camerieri, facchini, trasportatori, addetti alle pulizie sono le professioni più frequenti (63,8% degli stranieri in professioni non qualificate o operaie, contro il 31,7% degli italiani).

Come evidenzia il Centro Studi e Ricerche Idos, tra loro è inoltre molto frequente il fenomeno della “sovra-qualificazione”, ovvero la condizione in cui una persona svolge un lavoro che richiede una preparazione intellettuale o tecnica inferiore a quella posseduta. Un terzo degli stranieri, infatti, ha un titolo di studio più alto rispetto al lavoro svolto, mentre tra gli italiani la stessa quota scende a meno di un quarto.

Commercio, Confesercenti: dal 2019 spariti 52mila negozi vicinato

Commercio, Confesercenti: dal 2019 spariti 52mila negozi vicinatoRoma, 15 mag. (askanews) – Dal 2019 ad oggi sono spariti oltre 52mila negozi di vicinato (-7%). Un’accelerazione del processo di desertificazione su cui incide la doppia crisi vissuta dal comparto che, dopo lo stop imposto dalla pandemia, ha visto interrompersi la ripresa a causa degli effetti di inflazione e caro-energia, che hanno eroso la capacità di spesa delle famiglie. E’ quanto rileva uno studio di Confesercenti (“Il Commercio oggi e domani”) realizzato insieme con Ipsos.

Negli ultimi due anni il potere d’acquisto degli italiani è calato di 14,7 miliardi di euro, oltre 540 euro in meno per nucleo familiare. Un vero e proprio crollo che pesa sul tessuto dei negozi di vicinato più della concorrenza dell’online.

Eurozona, Commissione alza stime di crescita, 2023 +1,1%, 2024 +1,6%

Eurozona, Commissione alza stime di crescita, 2023 +1,1%, 2024 +1,6%Roma, 15 mag. (askanews) – La Commissione europea ha rivisto in meglio le previsioni di crescita economica di tutta l’eurozona, per cui ora si attende una espansione dell’1,1% quest’anno e dell’1,6% nel 2024. Guardando all’intera Unione europea, nelle previsioni economiche primaverili viene indicata una crescita 2023 all’1%, a fronte dello 0,8% stimato tre mesi fa, mentre sul 2024 si prevede un più 1,7%, un decimale di punto in più rispetto alle precedenti previsioni.

Secondo la commissione la disoccupazione media dell’eurozona resterà al minimo storico del 6,8% quest’anno e si ridurrà ulteriormente al 6,7% il prossimo.

Exor: James Anderson entra in Lingotto, George Osborne presidente

Exor: James Anderson entra in Lingotto, George Osborne presidenteMilano, 15 mag. (askanews) – Lingotto – società di gestione di investimenti posseduta da Exor – annuncia due nomine di alto profilo che rafforzano ulteriormente il proprio team e aumentano i servizi offerti. Lo comunica una nota della holding della famiglia Agnelli.

James Anderson entra a far parte di Lingotto portando la sua esperienza specializzata nell’investimento in aziende che presentano un potenziale di innovazione esponenziale in termini di tecnologie e modelli di business. Anderson, spiega Exor, è stato in precedenza partner di Baillie Gifford, dove il suo approccio di lungo termine e basato sulla ricerca lo ha visto diventare uno dei primi finanziatori di società del calibro di Amazon, ByteDance e Tesla. Ha attivamente gestito quello è diventato il più grande fondo di investimento del Regno Unito, facendo registrare un rendimento pari a 1155% nel periodo tra aprile 2000 e marzo 2022. George Osborne è stato nominato presidente non esecutivo di Lingotto e lavorerà a stretto contatto con l’AD di Lingotto, Enrico Vellano. Negli ultimi cinque anni Osborne ha presieduto il Partners’ Council di Exor, una posizione da cui si dimetterà una volta assunto il suo nuovo incarico. È partner della banca d’affari Robey Warshaw ed è stato in precedenza Cancelliere dello Scacchiere del Regno Unito tra il 2010 e il 2016.

Gli asset under management al 31 marzo 2023 ammontavano a circa 3 miliardi di dollari, che sono stati conferiti da Exor e Covéa.

Bankitalia: a marzo debito aumenta a 2.789,8 miliardi (+17,8 mld)

Bankitalia: a marzo debito aumenta a 2.789,8 miliardi (+17,8 mld)Milano, 15 mag. (askanews) – Lo scorso marzo il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 17,8 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.789,8 miliardi. Lo comunica la Banca d’Italia. Il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (31,3 mld) e l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (0,4 mld) hanno più che compensato la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (13,9 mld, a 29,4).

Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 18 miliardi, mentre quello delle Amministrazioni locali è diminuito di circa 0,1 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto invece sostanzialmente stabile. Alla fine di marzo la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia era pari al 25,8% (dal 26,2% del mese precedente); quella detenuta dai non residenti era pari a febbraio (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) al 26,6%. A marzo la vita media residua del debito è rimasta stabile a 7,7 anni.

Gentiloni: crescita Italia 2023 la più alta tra grandi economie Ue

Gentiloni: crescita Italia 2023 la più alta tra grandi economie UeRoma, 15 mag. (askanews) – Sulle prospettive di crescita dell’Italia “possiamo vedere il lato positivo o il lato negativo. Io sottolineo anche quello positivo: credo che per l’Italia sia interessante che nell’anno in corso noi proiettiamo per l’Italia la crescita più alta tra le tre maggiori economie europee, credo che questo non avvenisse da molto”. Lo ha affermato il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni rispondendo ad una domanda sull’Italia nella conferenza stampa sulle previsioni economiche.

Complessivamente “l’Italia ha avuto una crescita negli ultimi due o tre anni pari al 12%, molto significativa e che certamente era successiva a una crisi del 9% durante la pandemia. La crescita è stata molto significativa e il rallentamento che noi prevediamo per l’anno prossimo, che è diverso dalla proiezione del governo, dipende fondamentalmente dal fatto che alcuni aspetti di politica espansiva che il governo considera non sono ancora definiti nei loro contorni, e quindi noi non possiamo tenerne conto. In secondo luogo – ha proseguito – dal fatto che noi prevediamo un livello di investimenti meno favorevole rispetto alle previsioni italiane. Ma complessivamente penso che non possiamo dare una connotazione negativa a queste previsioni, che sono tutto sommato molto incoraggianti per quest’anno e, vedremo, per l’anno prossimo”.

Ferrovie,Ferraris:ripresa lavori AV Firenze con entusiamo e ottimismo

Ferrovie,Ferraris:ripresa lavori AV Firenze con entusiamo e ottimismoFirenze, 15 mag. (askanews) – “Oggi riprendiamo un percorso interrotto troppe volte e troppo a lungo, con entusiamo e ottimisamo”. Lo ha Luigi Ferraris, Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Italiane, illustrando l’avvio dei lavori del passante e della stazione Alta Velocità di Firenze, alla presenza del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.

Si tratta, ha spiegato Ferraris, di “un anello cruciale per la mobilità fiorentina, toscana e nazionale. Qui confluisce un significativo numero di treni. Qualunque inconveniente si verifica a Firenze rischia di produrre effetti sulla circolazione nazionale”. Grazie al nuovo nodo AV, saranno “seperati gli itinerari e i flussi dei treni, per quanto possibile, perché -ha osservato Ferraris- avere tracciati e itinerari distinti” assicurerà una migliore circolazione dei treni e una diversificazione dell’offerta”. “Il passante di 7 chilometri recherà questi benefici. Firenze Belfiore sarà una stazione gioiello, ideata da Norman Forster”.”, ha precisato Ferraris, convinto che sarà possibile anche raggiungere un aumento del 50% del traffico regionale. L’obietto è realizzare “un hub ferroviario integrato con altri sistemi di mobilità, come il people mover e la tranvia”, ha concluso Ferraris.

Addio a Giordano Riello, il padre dei condizionatori

Addio a Giordano Riello, il padre dei condizionatoriMilano, 14 mag. (askanews) – E’ morto a 97 anni Giordano Riello, l’imprenditore veneto che rivoluzionò il mercato internazionale della climatizzazione fondando nel 1961 la Riello Condizionatori a cui due anni dopo seguirà la nascita del marchio Aermec, oggi parte integrante della Giordano Riello international group, un gruppo da 461 milioni di euro di fatturato aggregato, oltre 1.800 dipendenti e 7 stabilimenti produttivi.

“Il tuo ricordo rimarrà eterno, caro nonno, nei tuoi insegnamenti. Ci hai guidato con il tuo esempio sin da bambini, facendoci diventare oggi degli uomini – lo ricorda in un post sui social il nipote che porta il suo nome, Giordano Riello, fondatore di NPlus – Guardandoti abbiamo imparato il significato più profondo della parola lavoro”. E poi ancora: “Nelle tue fabbriche hai costruito benessere e sviluppo per le comunità. Il nostro compito sarà quello di mantenere vivo ed eterno il tuo ricordo attraverso tutti quei valori che sono stati guida, riferimento e punto fermo nel cammino della tua vita”.

Se il “sultano” Erdogan rischia la sconfitta alle urne

Se il “sultano” Erdogan rischia la sconfitta alle urneRoma, 14 mag. (askanews) – Si vota oggi in Turchia per elezioni presidenziali e legislative, con gli occhi puntati sulla sfida tra il presidente Recep Tayyip Erdogan e il leader di una coalizione di opposizone, Kemal Kilicdaroglu. Una chiamata alle urne per 64 milioni di elettori turchi che promette un serratissimo testa a testa tra i due principali sfidanti e una possibile svolta epocale per il Paese anatolico dopo un ventennio di accentramento del potere, gestione personalistica della politica interna ed estera del Paese, e di repressione del dissenso e delle minoranze da parte di Erdogan, prima premier e da quasi dieci anni presidente. “Il Sultanno” ora appare per la prima volta vulnerabile.

I sondaggi lo danno in un serrato testa a testa con Kemal Kilicdaroglu, il leader del Partito Repubblicano del Popolo (Chp) a cui fa riferimento una coalizione di sei partiti. Qualche rilevamento ha segnalato la possibilità di un vittoria del candidato di opposizione già oggi, al primo turno, ma i più puntano a un probabile ballottaggio il 28 maggio. Erdogan alla vigilia del voto ha detto che è arrivato in modo democratico alla presidenza e in modo democratico lascerà se perderà le elezioni, ma ci sono dubbi sulla sua volontà di mollare senza tentare vie traverse in caso di sconfitta.Una riconferma di Erdogan, personale e del suo partito, non sembra comunque a portata di mano, complici un’inflazione galoppante oltre il 50% (per gli esperti al 100%) con conseguente erosione del potere d’acquisto – di cui molti elettori accusano il presidente per la sua politica poco ortodossa di rifiuto di innalzamento dei tassi di interesse – e il terribile terremoto che ha causato la morte di oltre 50mila persone e ha lasciato milioni di turchi senza casa in 11 province, tra cui i feudi dello stesso Erdogan.

Per quanto riguarda le elezioni politiche, in Turchia vige un sistema di rappresentanza strettamente proporzionale con un a soglia di sbarramento abbassata dal 10% al 7%. I seggi sono stati aperti alle ore 8 locali (le 7 in Italia) e chiuderanno alle 17 (le 16 in Italia). I risultati sono attesi dopo le 21 ora locale (le 20 in Italia) ma gli exit poll, dopo la chiusura delle urne, potranno dare le prime indicazioni.