Bankitalia, con più Npl cresce la conflittualità banche-clienti
Bankitalia, con più Npl cresce la conflittualità banche-clientiRoma, 10 feb. (askanews) – Di fronte al rischio di aumento della conflittualità tra banche o finanziarie, da una parte, e clienti, che siano consumatori o imprese, dall’altra, diventa ancor più rilevante il ruolo dell’Arbitro bancario e finanziario, su cui bisogna diffondere la conoscenza tra i clienti, nell’ambito della generale necessità di promuovere l’educazione finanziaria, e intanto adattarne le capacità di azione alle nuove tecnologie e alla digitalizzazione. Sono alcuni dei temi affrontati durante la conferenza “Gli strumenti di tutela individuale per la clientela bancaria e finanziaria” della Banca d’Italia, ospitato presso Palazzo Dolfin Manin, sede della Filiale di Venezia.
Al centro del dibattito il sovracitato sistema di risoluzione stragiudiziale, che è una autorità indipendente che decide secondo diritto, su ricorso del cliente, chi ha torto e chi ha ragione in tempi rapidi e con costi di accesso minimi. A livello logistico l’Arbitro si appoggia presso le sedi di Bankitalia di Bari, Bologna, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino.
“Tra banche e clienti è ancora molto elevata la conflittualità, e Bankitalia riceve molti reclami”, ha rilevato Pier Luigi Ruggiero, Capo della Sede di Venezia, Banca d’Italia. Inoltre “i crediti deteriorati (Npl o non performing loans-ndr) tipicamente hanno maggiori livelli di litigiosità” con una molteplicità di nodi di disputa, come il mancato preavviso della prima segnalazione sui mancati pagamenti o le frequenti difficoltà a individuare l’effettivo titolare del credito dopo cessioni plurime.
A rendere ulteriormente problematico il tutto, in un quadro di prospettive che potrebbero veder salire la conflittualità dato che, generalmente, le autorità di vigilanza si attendono un possibile aumento dei crediti deteriorati, “prolifera una pletora di soggetti che alletta clientela con prospettive di ricorsi” che poi si rivelano poco concreti, soggetti che “magari – ha avvertito Ruggiero – sono autori di segnalazioni seriali che spesso danno informazioni poco corrette. E’ possibile che questo si intensifichi”.
Secondo Magda Bianco, capo del Dipartimento tutela della clientela ed educazione finanziaria di Bankitalia “l’alta inflazione tocca naturalmente soprattutto le categorie basso reddito, mentre in generale c’è un grande rischio di esclusione finanziaria e economica, e quindi c’è l’esigenza di tutela e di sapere cosa fare”. Sul futuro peseranno “l’evoluzione della tecnologia del sistema finanziario con soggetti nuovi, la digitalizzazione e l’uso di masse di dati prima non disponibili”.
“Ma c’è anche un enorme rischio per chi non è attrezzato, per chi non capisce cosa significhi dare il consenso sui propri dati. Oppure – ha proseguito Bianco – per chi potrebbe venire potenzialmente discriminato dagli algoritmi o essere vittima di truffe. In questo contesto cresce l’esigenza di maggiori tutele, tutele mirate, e di maggiore consapevolezza. Bisogna attrezzare i cittadini e renderli più resilienti alle difficoltà e prepararli a affrontare l’innovazione e beneficiarne nel modo più ampio possibile”.
Per questo nel piano strategico della Banca d’Italia una delle azioni chiave “è la tutela dei clienti dei servizi bancari e finanziari e il dialogo con l’esterno, appunto per capire meglio il mercato e usare gli stessi sviluppi della per migliorare la tutela”.
Sugli esposti, Bianco ha rilevato oltre il 40% dei casi si risolvono a favore del cliente. “Essere conosciuti è sicuramente la sfida su cui dobbiamo fare di più”, in particolare sull’arbitro bancario e finanziario. Inoltre si conta di “iniziare a usare intelligenza artificiale a supporto dell’arbitro, non per sostituire le valutazioni – ha puntualizzato – ma per aiutare a ridurre gli errori”.