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Cina, Banca Mondiale rialza stime Pil 2024 a +4,9% e a +4,5% in 2025

Cina, Banca Mondiale rialza stime Pil 2024 a +4,9% e a +4,5% in 2025Roma, 26 dic. (askanews) – La Banca Mondiale ha alzato le previsioni del PIL cinese per il 2024 e il 2025 rispettivamente al 4,9% dal precedente 4,8% e al 4,5% (+4,1%). L’istituzione di Washington ha comunque segnalato che, nella seconda economia del mondo persisteranno la debole fiducia delle famiglie e delle imprese, insieme ai venti contrari nel settore immobiliare.


Le difficiltà registrate dall’economia cinese nel 2024 prendono sapunto principalmente da una crisi immobiliare e di una domanda interna tiepida. Un aumento previsto dei dazi statunitensi sui suoi beni quando il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump entrerà in carica a gennaio potrebbero anche colpire la crescita. “Affrontare le sfide nel settore immobiliare, rafforzare le reti di sicurezza sociale e migliorare le finanze degli enti locali saranno essenziali per sbloccare una ripresa sostenuta”, ha affermato Mara Warwick, direttore nazionale della Banca Mondiale per la Cina. “È importante bilanciare il sostegno a breve termine alla crescita con le riforme strutturali a lungo termine”, ha aggiunto in una dichiarazione.


Grazie all’effetto del recente allentamento delle politiche e alla forza delle esportazioni a breve termine, la Banca Mondiale vede la crescita del prodotto interno lordo della Cina al 4,9% quest’anno, in aumento rispetto alle previsioni di giugno del 4,8%. Pechino ha fissato un obiettivo di crescita di “circa il 5%” quest’anno, un obiettivo che afferma di essere fiduciosa di raggiungere. Sebbene si preveda che la crescita per il 2025 scenderà al 4,5%, è comunque superiore alla precedente previsione della Banca Mondiale del 4,1%.


La crescita più lenta del reddito delle famiglie e l’effetto negativo sulla ricchezza dovuto ai prezzi delle case più bassi dovrebbero pesare sui consumi fino al 2025, ha aggiunto la Banca. Mentre l’ente regolatore dell’edilizia continuerà gli sforzi per arginare ulteriori cali nel mercato immobiliare cinese il prossimo anno, la Banca Mondiale ha affermato che un’inversione di tendenza nel settore non è prevista prima della fine del 2025.


La classe media cinese si è espansa in modo significativo dagli anni 2010, comprendendo il 32% della popolazione nel 2021, ma le stime della Banca Mondiale suggeriscono che circa il 55% rimane “economicamente insicuro”, sottolineando la necessità di generare opportunità.

Natale, a tavola le famiglie spenderanno in media 126 euro

Natale, a tavola le famiglie spenderanno in media 126 euroRoma, 24 dic. (askanews) – Per celebrare le festività a tavola, a casa o al ristorante, si spenderanno in media 126 euro a famiglia, per un totale di circa 3,5 miliardi di euro. È quanto emerge dal consueto sondaggio sui consumi alimentari del Natale Fiesa Confesercenti-Ipsos.


Il 59% delle famiglie inviterà ospiti per il 24 e il 58% per il 25, e più di otto italiani su dieci trascorreranno le festività a casa propria o di parenti, l’83% per la Vigilia e l’81% per il pranzo di Natale. C’è anche, però, un 8% che festeggerà a casa di amici, in entrambe le occasioni. Saranno invece oltre 4,5 milioni le presenze al ristorante: 1,9 milioni per la sera della Vigilia, cui si aggiungono altri 2,6 milioni circa in occasione del pranzo del 25 dicembre, per una spesa complessiva intorno ai 500 milioni di euro. Per la giornata di Natale, si assiste ad una lieve riduzione della quota di chi festeggia in un ristorante o in un altro pubblico esercizio, quest’anno al 7% contro il 9% dello scorso anno. Resta stabile, invece, al 2% chi celebra in una location affittata per l’occasione. “Gli acquisti di Natale si concentrano, ormai, sempre più negli ultimi giorni: le vendite di prodotti legate alle festività sono ripartite sabato e tra ieri e oggi ci sarà la massima affluenza. Una boccata d’ossigeno per le imprese dopo un novembre e un inizio dicembre negativi – afferma Daniele Erasmi, presidente di Fiesa Confesercenti, la federazione di categoria che rappresenta le imprese della distribuzione alimentari Confesercenti -. Gli italiani non rinunciano alla buona tavola per festeggiare il Natale, ma le difficoltà si sentono. Si spenderà soprattutto per la cena della Vigilia, scegliendo menu di pesce; si punta però sui pesci di allevamento, con un abbassamento dello scontrino medio nonostante l’inflazione. Per quanto riguarda invece, i dolci, si assiste ormai all’affermazione dei prodotti locali – più o meno in ogni territorio – e comunque sui dolci classici della tradizione nazionale, preferibilmente artigianali. Si cerca sempre meno, invece, il prodotto ‘industriale’. Complessivamente, però, si percepisce l’incertezza delle famiglie, che frena i consumi e taglia le vendite. A confermare le difficoltà delle famiglie, il fatto che gli acquisti sono guidati sempre di più da promozioni e sconti: si compra soprattutto ciò che è in offerta. Una caratteristica che prima era della sola grande distribuzione, ma che ormai si è diffusa in tutti i canali di vendita”.

Usa, Ordini beni durevoli di novembre -1,1%, stime a -0,3%

Usa, Ordini beni durevoli di novembre -1,1%, stime a -0,3%New York, 23 dic. (askanews) – Gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti, in novembre, hanno registrato un dato in ribasso dell’1,1% dello 0,2% rispetto al mese precedente a 286,6 miliardi di dollari, secondo quanto comunicato dal dipartimento al Commercio; le attese erano per un ribasso dello 0,3%. Il dato di ottobre è stato rivisto da +0,2% a -0,1%.


Escludendo gli ordini del settore trasporti, il dato è sceso dello 0,1%, dopo il +0,2% di ottobre. Escludendo la difesa, il dato si è mostrato in calo dello 0,3%. Una misura chiave per gli investimenti aziendali, i nuovi ordini per beni capitali non nel settore della difesa, escludendo il settore aereo, ha registrato un dato in rialzo dello 0,5%.

Usa, Scende a 104,7 pt. fiducia consumatori dicembre Conf. Board

Usa, Scende a 104,7 pt. fiducia consumatori dicembre Conf. BoardNew York, 23 dic. (askanews) – A dicembre, gli statunitensi si stanno dimostrando meno ottimisti sull’economia rispetto al mese precedente. L’indice sulla fiducia redatto mensilmente dal Conference Board, gruppo di ricerca privato, è sceso dai 111,7 punti di novembre a 104,7 punti di dicembre. Gli analisti attendevano un dato a 113 punti.


La componente che misura le aspettative per il futuro è scesa da 92,3 punti a 81,1; quella sulla situazione attuale è leggermente scesa da 140,9 punti a 140,2 punti.

Honda e Nissan: via a negoziati per creare terzo gruppo auto al mondo

Honda e Nissan: via a negoziati per creare terzo gruppo auto al mondoMilano, 23 dic. (askanews) – Per competere contro la concorrenza di Tesla e della cinese BYD nel mercato dei veicoli elettrici, le giapponesi Nissan e Honda uniscono le forze e avviano ufficialmente i negoziati per una fusione che porterà alla creazione della terza casa automobilistica al mondo per vendite, con un fatturato di oltre 191 miliardi di dollari.


Verrà costituita, attraverso un trasferimento di azioni, una holding congiunta che sarà la società madre di entrambe le società. E’ stato inoltre firmato con Mitsubishi – di cui Nissan è il maggiore azionista – un memorandum d’intesa per esplorare la possibilità di una sua partecipazione alla prospettata fusione. Mitsubishi deciderà entro la fine di gennaio sul suo coinvolgimento. La firma di un accordo definitivo per l’integrazione del business di Honda e Nissan è prevista invece per il prossimo giugno, mentre le assemblee generali straordinarie degli azionisti delle società per deliberare il trasferimento di azioni è prevista per aprile 2026. La nuova società madre sarà quotata alla Borsa di Tokyo entro agosto 2026.


Al momento della data effettiva del trasferimento delle azioni, è previsto che Honda nomini la maggioranza di tutti gli amministratori interni ed esterni della holding congiunta, così come il presidente. Inoltre, le società prevedono di continuare a coesistere e a sviluppare i marchi detenuti in modo paritario. Nelle dichiarazioni ufficiali, viene sottolineato il “contesto di drammatici cambiamenti che hanno interessato entrambe le aziende e l’industria automobilistica”. In una conferenza stampa, l’amministratore delegato di Honda Toshihiro Mibe ha dichiarato che le aziende hanno bisogno di maggiori dimensioni per competere nello sviluppo di nuove tecnologie nei veicoli elettrici e nella guida intelligente.

Honda-Nissan: atteso oggi annuncio accordo, closing fusione a giugno

Honda-Nissan: atteso oggi annuncio accordo, closing fusione a giugnoMilano, 23 dic. (askanews) – Le principali case automobilistiche giapponesi, Honda e Nissan, dovrebbero raggiungere oggi un accordo di base per avviare colloqui completi su una fusione. Secondo le fonti, l’obiettivo è quello di concludere le trattative nel giugno 2025. Lo riferisce l’emittente pubblica giapponese NHK.


Honda e Nissan hanno in programma una riunione dei consigli di amministrazione prima dell’atteso accordo. Le fonti, spiega NHK, affermano che entrambe le parti stanno prendendo in considerazione una fusione sotto una holding pianificata. Il gruppo risultante sarebbe il terzo più grande al mondo in termini di unità di veicoli venduti. Una terza casa automobilistica giapponese, la Mitsubishi Motors, starebbe studiando una possibile partecipazione alla fusione. Secondo le fonti, è probabile che il presidente della holding sia un amministratore nominato da Honda.

Bce, Lagarde: molto vicini a raggiungimento obiettivo inflazione

Bce, Lagarde: molto vicini a raggiungimento obiettivo inflazioneMilano, 23 dic. (askanews) – La zona euro si sta avvicinando “molto” al raggiungimento dell’obiettivo di inflazione a medio termine della banca centrale. Lo ha dichiarato, in un’intervista pubblicata dal Financial Times, la presidente della Bce Christine Lagarde.


“Ci stiamo avvicinando molto a quella fase in cui potremo dichiarare di aver portato l’inflazione in modo sostenibile al nostro obiettivo di medio termine del 2%”, ha detto, esortando comunque a continuare a vigilare sull’inflazione dei servizi. “L’ultima lettura dell’inflazione che abbiamo è del 2,2%, quella dei servizi è ancora al 3,9% e non si sta muovendo molto. Si aggira intorno al 4%. Ora è in leggero calo”. Parlando, infine, della minaccia dazi del futuro presidente degli Stati Uniti Donald Trump, la Lagarde ha osservato: “le ritorsioni sono un approccio sbagliato, perché penso che le restrizioni commerciali complessive seguite da ritorsioni e questo modo conflittuale di affrontare il commercio sia negativo per l’economia globale in generale”.

Volkswagen, accordo con sindacati evita chiusura stabilimenti Germania

Volkswagen, accordo con sindacati evita chiusura stabilimenti GermaniaRoma, 20 dic. (askanews) – Volkswagen, la più grande casa automobilistica tedesca e la seconda del mondo, ha raggiunto un accordo con il suo sindacato, ponendo fine a una situazione di stallo che da tre mesi scuoteva il paese. In base all’accordo, scaturito dopo oltre 70 ore di trattative, l’azienda ha accettato di tenere aperte tutte le 10 fabbriche in Germania e di garantire i posti di lavoro dei lavoratori fino alla fine del 2030. In cambio, il sindacato, IG Metall, che rappresenta la maggior parte dei lavoratori della Volkswagen, ha ritirato la sua richiesta di aumenti salariali fino al 2031.


“Nessun sito verrà chiuso, nessuno verrà licenziato e il nostro accordo salariale aziendale sarà garantito a lungo termine”, ha affermato Daniela Cavallo, capo del consiglio di fabbrica della Volkswagen in una dichiarazione che annunciava l’accordo. In gioco – riporta il New York Times – non c’erano solo i salari, ma anche le basi su cui Volkswagen intende risolvere il problema di troppi lavoratori e troppi pochi ordini, in un contesto di domanda in calo in Europa e all’estero e di crescente concorrenza da parte delle case automobilistiche cinesi. Alla fine, le due parti hanno raggiunto un compromesso.


Le lotte hanno messo a dura prova i forti legami dell’azienda, che ha 87 anni, con i suoi circa 120.000 lavoratori in Germania, che hanno affermato che la dirigenza aveva tradito il patto sociale del tradizionale sistema di contrattazione collettiva del paese, in cui il benessere dell’azienda e dei suoi dipendenti hanno lo stesso peso. Il sindacato IG Metall ha organizzato brevi scioperi a dicembre, ma aveva minacciato di iniziare scioperi più lunghi a partire da gennaio se non fosse stato raggiunto un accordo. Tale pressione, unita al crollo del prezzo delle azioni Volkswagen, che è sceso di oltre un terzo negli ultimi 12 mesi, è stata sufficiente a costringere l’azienda a fare marcia indietro dalle sue minacce di chiudere fino a tre stabilimenti. Volkswagen aveva anche chiesto un taglio salariale del 10 percento ai suoi circa 120.000 lavoratori in Germania.

Ita, ok assemblea ad aumento capitale 325 mln per ingresso Lufthansa

Ita, ok assemblea ad aumento capitale 325 mln per ingresso LufthansaMilano, 20 dic. (askanews) – L’assemblea straordinaria degli azionisti di Ita Airways ha deliberato oggi l’aumento di capitale per 325 milioni di euro riservato a Lufthansa, che dovrà essere sottoscritto dalla stessa entro il 15 gennaio 2025. Tale passaggio, riporta un comunicato, consentirà alla compagnia tedesca il suo ingresso in Ita Airways con una partecipazione del 41% del capitale.


L’assemblea ha altresì approvato il nuovo Statuto sociale, che prevede una serie di prerogative e diritti tipici in operazioni straordinarie di tale tipologia destinati ai due azionisti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e Lufthansa, in relazione alla gestione congiunta di Ita Airways. Il nuovo Statuto sociale diverrà efficace alla sottoscrizione dell’aumento di capitale da parte di Lufthansa, a seguito del quale si svolgerà una riunione dell’assemblea ordinaria degli azionisti di Ita Airways, nel corso della quale i due azionisti procederanno alla nomina del nuovo Cda della compagnia, dando corso agli accordi stipulati a giugno 2023 e alla nuova governance della compagnia.


La conclusione di queste formalità, sottolinea la nota, “segnerà l’inizio di una nuova era per il trasporto aereo nazionale e continentale, che vedrà Ita Airways integrarsi nel più grande gruppo europeo di trasporto aereo civile”.

Manovra, tante micromisure e un fondo da 102 mln per “esigenze” parlamentari

Manovra, tante micromisure e un fondo da 102 mln per “esigenze” parlamentariRoma, 20 dic. (askanews) – Un contributo di 100.000 euro ad un’associazione per la promozione del gelato artigianale, 500.000 euro l’anno per tre anni a favore degli oratori, che produce un beneficio minimale per ciascuna struttura. E’ infarcita di micromisure la legge di bilancio per il 2025 che, per definizione, dovrebbe definire a grandi capitoli di spesa per attuare la politica economica del governo.


Spunta poi un fondo di 102 milioni di euro in tre anni per finanziare interventi indicati dai gruppi di maggioranza negli ordini del giorno. Nel fondo è confluita parte delle risorse a disposione dei gruppi e non utilizzate per coprire emendamenti, da destinare, appunto, a interventi indicati negli ordini del giorno. L’emendamento dei relatori che ha istituito il fondo presso il Ministero dell’economia (somma che va poi distribuita con decreti del presidente del consiglio) indica come finalità “misure in favore degli enti locali” per la realizzazione di interventi in materia sociale, e socio-sanitaria assistenziale, infratsrutture, sport, cultura, conservazione del patrimonio artistico, infrastrutture stradali, sportive, scolastiche, ospedaliere, di mobilità e riqualificazione ambientale.


A leggere gli odg si scopre uno spezzatamento degli interventi richiesti verso misure localistiche e microsettoriali che dall’opposizione definiscono “marchette” e “legge mancia”. La Lega, nei suoi odg, chiede, tra l’altro: 5 milioni di euro in due anni per la provincia di Alessandria come contributo per la realizzazione del progetto di fattibilità della nuova circonvallazione dell’abitato di Gavi; 6 milioni di euro in tre anni al comune di Soncino (CR) per interventi di manutenzione, risanamento conservativo su immobili a carattere storico; un contributo di 100.000 euro per l’anno 2025 a favore del Teatro Marrucino di Chieti (CH) per il finanziamento della stagione di prosa; 30.000 euro per l’anno 2026 a favore dell’Istituto Nazionale Tostiano di Ortona (CH) per il recupero e la conservazione del patrimonio storico e artistico; un contributo di 50.000 euro per il 2025, al Comune di Asti per iniziative correlate alla celebrazione del 750° anniversario del Palio Astese.


Tra le richieste di Forza Italia, nei suoi odg, figurano un contributo di 400.000 euro per tre anni a favore dell’Associazione Locanda del samaritano O.D.V. di Catania; 300.000 euro per tre anni in favore del Ministero dell’interno da destinare alle città metropolitane per iniziative inerenti la celebrazione della giornata nazionale delle periferie urbane; un contributo di 1 milione di euro per l’anno 2027 in favore della Parrocchia Santa Maria Assunta di Brignano – Gera d’Adda (Bergamo) per la ristrutturazione del teatro parrocchiale; un contributo 300.000 euro in tre anni in favore della Fondazione Goldoni di Livorno per la realizzazione del Mascagni Festival; 50.000 euro all’Accademia delle belle arti di Reggio Calabria per la realizzazione dell’opera ‘Monumento al carabiniere’. Le richiste di Fratelli d’Italia comprendono: un contributo di 130.000 euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027, in favore del comune di Carmagnano (TO) per il pagamento del canone di locazione da corrispondere all’INAIL; un contributo di 3 milioni di euro in tre anni da destinare all’incremento dell’autorizzazione di spesa per lo svolgimento delle attività istituzionali del Club Alpino Italiano (CAI); un contributo di 75.000 euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027, da destinare all’incremento dell’autorizzazione di spesa in favore dell’Associazione vittime civili di guerra; 300.000 euro per tre anni in favore dell’Accademia Vivarium novum di Frascati; 500.000 euro per l’anno 2025 e 1 milione di euro per l’anno 2026 in favore dell’ANAS per la realizzazione di svincoli sulla SS 1 Aurelia nel comune di Grosseto, in località Banditella e Cupi; un contributo di 250.000 euro per l’anno 2027 in favore del comune di Mentana (RM) per la riqualificazione di Via G. Amendola; un contributo di 150.000 euro per l’anno 2027, in favore del comune di Gorga (RM) per il restauro della fontana storica La Pastorella.