Usa, Scende a 104,7 pt. fiducia consumatori dicembre Conf. BoardNew York, 23 dic. (askanews) – A dicembre, gli statunitensi si stanno dimostrando meno ottimisti sull’economia rispetto al mese precedente. L’indice sulla fiducia redatto mensilmente dal Conference Board, gruppo di ricerca privato, è sceso dai 111,7 punti di novembre a 104,7 punti di dicembre. Gli analisti attendevano un dato a 113 punti.
La componente che misura le aspettative per il futuro è scesa da 92,3 punti a 81,1; quella sulla situazione attuale è leggermente scesa da 140,9 punti a 140,2 punti.
Honda e Nissan: via a negoziati per creare terzo gruppo auto al mondoMilano, 23 dic. (askanews) – Per competere contro la concorrenza di Tesla e della cinese BYD nel mercato dei veicoli elettrici, le giapponesi Nissan e Honda uniscono le forze e avviano ufficialmente i negoziati per una fusione che porterà alla creazione della terza casa automobilistica al mondo per vendite, con un fatturato di oltre 191 miliardi di dollari.
Verrà costituita, attraverso un trasferimento di azioni, una holding congiunta che sarà la società madre di entrambe le società. E’ stato inoltre firmato con Mitsubishi – di cui Nissan è il maggiore azionista – un memorandum d’intesa per esplorare la possibilità di una sua partecipazione alla prospettata fusione. Mitsubishi deciderà entro la fine di gennaio sul suo coinvolgimento. La firma di un accordo definitivo per l’integrazione del business di Honda e Nissan è prevista invece per il prossimo giugno, mentre le assemblee generali straordinarie degli azionisti delle società per deliberare il trasferimento di azioni è prevista per aprile 2026. La nuova società madre sarà quotata alla Borsa di Tokyo entro agosto 2026.
Al momento della data effettiva del trasferimento delle azioni, è previsto che Honda nomini la maggioranza di tutti gli amministratori interni ed esterni della holding congiunta, così come il presidente. Inoltre, le società prevedono di continuare a coesistere e a sviluppare i marchi detenuti in modo paritario. Nelle dichiarazioni ufficiali, viene sottolineato il “contesto di drammatici cambiamenti che hanno interessato entrambe le aziende e l’industria automobilistica”. In una conferenza stampa, l’amministratore delegato di Honda Toshihiro Mibe ha dichiarato che le aziende hanno bisogno di maggiori dimensioni per competere nello sviluppo di nuove tecnologie nei veicoli elettrici e nella guida intelligente.
Honda-Nissan: atteso oggi annuncio accordo, closing fusione a giugnoMilano, 23 dic. (askanews) – Le principali case automobilistiche giapponesi, Honda e Nissan, dovrebbero raggiungere oggi un accordo di base per avviare colloqui completi su una fusione. Secondo le fonti, l’obiettivo è quello di concludere le trattative nel giugno 2025. Lo riferisce l’emittente pubblica giapponese NHK.
Honda e Nissan hanno in programma una riunione dei consigli di amministrazione prima dell’atteso accordo. Le fonti, spiega NHK, affermano che entrambe le parti stanno prendendo in considerazione una fusione sotto una holding pianificata. Il gruppo risultante sarebbe il terzo più grande al mondo in termini di unità di veicoli venduti. Una terza casa automobilistica giapponese, la Mitsubishi Motors, starebbe studiando una possibile partecipazione alla fusione. Secondo le fonti, è probabile che il presidente della holding sia un amministratore nominato da Honda.
Bce, Lagarde: molto vicini a raggiungimento obiettivo inflazioneMilano, 23 dic. (askanews) – La zona euro si sta avvicinando “molto” al raggiungimento dell’obiettivo di inflazione a medio termine della banca centrale. Lo ha dichiarato, in un’intervista pubblicata dal Financial Times, la presidente della Bce Christine Lagarde.
“Ci stiamo avvicinando molto a quella fase in cui potremo dichiarare di aver portato l’inflazione in modo sostenibile al nostro obiettivo di medio termine del 2%”, ha detto, esortando comunque a continuare a vigilare sull’inflazione dei servizi. “L’ultima lettura dell’inflazione che abbiamo è del 2,2%, quella dei servizi è ancora al 3,9% e non si sta muovendo molto. Si aggira intorno al 4%. Ora è in leggero calo”. Parlando, infine, della minaccia dazi del futuro presidente degli Stati Uniti Donald Trump, la Lagarde ha osservato: “le ritorsioni sono un approccio sbagliato, perché penso che le restrizioni commerciali complessive seguite da ritorsioni e questo modo conflittuale di affrontare il commercio sia negativo per l’economia globale in generale”.
Volkswagen, accordo con sindacati evita chiusura stabilimenti GermaniaRoma, 20 dic. (askanews) – Volkswagen, la più grande casa automobilistica tedesca e la seconda del mondo, ha raggiunto un accordo con il suo sindacato, ponendo fine a una situazione di stallo che da tre mesi scuoteva il paese. In base all’accordo, scaturito dopo oltre 70 ore di trattative, l’azienda ha accettato di tenere aperte tutte le 10 fabbriche in Germania e di garantire i posti di lavoro dei lavoratori fino alla fine del 2030. In cambio, il sindacato, IG Metall, che rappresenta la maggior parte dei lavoratori della Volkswagen, ha ritirato la sua richiesta di aumenti salariali fino al 2031.
“Nessun sito verrà chiuso, nessuno verrà licenziato e il nostro accordo salariale aziendale sarà garantito a lungo termine”, ha affermato Daniela Cavallo, capo del consiglio di fabbrica della Volkswagen in una dichiarazione che annunciava l’accordo. In gioco – riporta il New York Times – non c’erano solo i salari, ma anche le basi su cui Volkswagen intende risolvere il problema di troppi lavoratori e troppi pochi ordini, in un contesto di domanda in calo in Europa e all’estero e di crescente concorrenza da parte delle case automobilistiche cinesi. Alla fine, le due parti hanno raggiunto un compromesso.
Le lotte hanno messo a dura prova i forti legami dell’azienda, che ha 87 anni, con i suoi circa 120.000 lavoratori in Germania, che hanno affermato che la dirigenza aveva tradito il patto sociale del tradizionale sistema di contrattazione collettiva del paese, in cui il benessere dell’azienda e dei suoi dipendenti hanno lo stesso peso. Il sindacato IG Metall ha organizzato brevi scioperi a dicembre, ma aveva minacciato di iniziare scioperi più lunghi a partire da gennaio se non fosse stato raggiunto un accordo. Tale pressione, unita al crollo del prezzo delle azioni Volkswagen, che è sceso di oltre un terzo negli ultimi 12 mesi, è stata sufficiente a costringere l’azienda a fare marcia indietro dalle sue minacce di chiudere fino a tre stabilimenti. Volkswagen aveva anche chiesto un taglio salariale del 10 percento ai suoi circa 120.000 lavoratori in Germania.
Ita, ok assemblea ad aumento capitale 325 mln per ingresso LufthansaMilano, 20 dic. (askanews) – L’assemblea straordinaria degli azionisti di Ita Airways ha deliberato oggi l’aumento di capitale per 325 milioni di euro riservato a Lufthansa, che dovrà essere sottoscritto dalla stessa entro il 15 gennaio 2025. Tale passaggio, riporta un comunicato, consentirà alla compagnia tedesca il suo ingresso in Ita Airways con una partecipazione del 41% del capitale.
L’assemblea ha altresì approvato il nuovo Statuto sociale, che prevede una serie di prerogative e diritti tipici in operazioni straordinarie di tale tipologia destinati ai due azionisti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e Lufthansa, in relazione alla gestione congiunta di Ita Airways. Il nuovo Statuto sociale diverrà efficace alla sottoscrizione dell’aumento di capitale da parte di Lufthansa, a seguito del quale si svolgerà una riunione dell’assemblea ordinaria degli azionisti di Ita Airways, nel corso della quale i due azionisti procederanno alla nomina del nuovo Cda della compagnia, dando corso agli accordi stipulati a giugno 2023 e alla nuova governance della compagnia.
La conclusione di queste formalità, sottolinea la nota, “segnerà l’inizio di una nuova era per il trasporto aereo nazionale e continentale, che vedrà Ita Airways integrarsi nel più grande gruppo europeo di trasporto aereo civile”.
Manovra, tante micromisure e un fondo da 102 mln per “esigenze” parlamentariRoma, 20 dic. (askanews) – Un contributo di 100.000 euro ad un’associazione per la promozione del gelato artigianale, 500.000 euro l’anno per tre anni a favore degli oratori, che produce un beneficio minimale per ciascuna struttura. E’ infarcita di micromisure la legge di bilancio per il 2025 che, per definizione, dovrebbe definire a grandi capitoli di spesa per attuare la politica economica del governo.
Spunta poi un fondo di 102 milioni di euro in tre anni per finanziare interventi indicati dai gruppi di maggioranza negli ordini del giorno. Nel fondo è confluita parte delle risorse a disposione dei gruppi e non utilizzate per coprire emendamenti, da destinare, appunto, a interventi indicati negli ordini del giorno. L’emendamento dei relatori che ha istituito il fondo presso il Ministero dell’economia (somma che va poi distribuita con decreti del presidente del consiglio) indica come finalità “misure in favore degli enti locali” per la realizzazione di interventi in materia sociale, e socio-sanitaria assistenziale, infratsrutture, sport, cultura, conservazione del patrimonio artistico, infrastrutture stradali, sportive, scolastiche, ospedaliere, di mobilità e riqualificazione ambientale.
A leggere gli odg si scopre uno spezzatamento degli interventi richiesti verso misure localistiche e microsettoriali che dall’opposizione definiscono “marchette” e “legge mancia”. La Lega, nei suoi odg, chiede, tra l’altro: 5 milioni di euro in due anni per la provincia di Alessandria come contributo per la realizzazione del progetto di fattibilità della nuova circonvallazione dell’abitato di Gavi; 6 milioni di euro in tre anni al comune di Soncino (CR) per interventi di manutenzione, risanamento conservativo su immobili a carattere storico; un contributo di 100.000 euro per l’anno 2025 a favore del Teatro Marrucino di Chieti (CH) per il finanziamento della stagione di prosa; 30.000 euro per l’anno 2026 a favore dell’Istituto Nazionale Tostiano di Ortona (CH) per il recupero e la conservazione del patrimonio storico e artistico; un contributo di 50.000 euro per il 2025, al Comune di Asti per iniziative correlate alla celebrazione del 750° anniversario del Palio Astese.
Tra le richieste di Forza Italia, nei suoi odg, figurano un contributo di 400.000 euro per tre anni a favore dell’Associazione Locanda del samaritano O.D.V. di Catania; 300.000 euro per tre anni in favore del Ministero dell’interno da destinare alle città metropolitane per iniziative inerenti la celebrazione della giornata nazionale delle periferie urbane; un contributo di 1 milione di euro per l’anno 2027 in favore della Parrocchia Santa Maria Assunta di Brignano – Gera d’Adda (Bergamo) per la ristrutturazione del teatro parrocchiale; un contributo 300.000 euro in tre anni in favore della Fondazione Goldoni di Livorno per la realizzazione del Mascagni Festival; 50.000 euro all’Accademia delle belle arti di Reggio Calabria per la realizzazione dell’opera ‘Monumento al carabiniere’. Le richiste di Fratelli d’Italia comprendono: un contributo di 130.000 euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027, in favore del comune di Carmagnano (TO) per il pagamento del canone di locazione da corrispondere all’INAIL; un contributo di 3 milioni di euro in tre anni da destinare all’incremento dell’autorizzazione di spesa per lo svolgimento delle attività istituzionali del Club Alpino Italiano (CAI); un contributo di 75.000 euro per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027, da destinare all’incremento dell’autorizzazione di spesa in favore dell’Associazione vittime civili di guerra; 300.000 euro per tre anni in favore dell’Accademia Vivarium novum di Frascati; 500.000 euro per l’anno 2025 e 1 milione di euro per l’anno 2026 in favore dell’ANAS per la realizzazione di svincoli sulla SS 1 Aurelia nel comune di Grosseto, in località Banditella e Cupi; un contributo di 250.000 euro per l’anno 2027 in favore del comune di Mentana (RM) per la riqualificazione di Via G. Amendola; un contributo di 150.000 euro per l’anno 2027, in favore del comune di Gorga (RM) per il restauro della fontana storica La Pastorella.
Confcommercio: chiusure festivi? Sì a confronto ma finora modello efficaceMilano, 20 dic. (askanews) – Confcommercio sottolinea “la crescente importanza dei fatturati registrati nei punti di vendita nelle giornate domenicali e festive” per esprimere la sua posizione sulla proposta di legge di Fratelli d’Italia di chiudere le attività commerciali in almeno sei giorni festivi dell’anno: Natale e Santo Stefano, Pasqua, Primo Maggio, Ferragosto e Capodanno. “Come sempre – scrive in una nota – siamo pronti al confronto su tutto. Ma, al contempo, riteniamo che, in termini di metodo e di merito, sia indispensabile tenere in adeguato conto quanto è stato realizzato attraverso regole sobrie che hanno accompagnato le trasformazioni del commercio italiano: regole e trasformazioni che, oggi più che mai, andrebbero supportate attraverso robuste politiche attive e con la tutela del principio ‘stesso mercato, stesse regole’”.
Cofcommercio richiama la norma del 2006 sulla liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali “nel rispetto dei principi costituzionali di tutela della concorrenza e di utilità sociale” per affermare che “il modello italiano di pluralismo distributivo, caratterizzato da una vitale compresenza di piccole, medie e grandi superfici di vendita, ha mostrato sul campo la capacità di costruire una risposta di servizio che fa sintesi, anche in materia di aperture nelle giornate domenicali e festive, delle ragioni e delle esigenze di imprese, lavoratori e consumatori”. E, aggiunge, “la contrattazione collettiva di qualità, quella, cioè, esercitata da chi realmente rappresenta il mondo delle imprese e il mondo del lavoro, ha, per parte sua, efficacemente regolato le maggiorazioni retributive per il lavoro festivo, oltre che domenicale, nonché, nel rispetto delle disposizioni di legge, il diritto al riposo settimanale”. Tutto ciò, aggiunge la confederazione “ha mostrato di giovare anche in termini di impulso all’attrattività territoriale di grandi città e di piccoli comuni e di parziale mitigazione dell’asimmetria regolatoria tra commercio fisico e commercio online. Ne rende oggettiva testimonianza la crescente importanza dei fatturati registrati nei punti di vendita nelle giornate domenicali e festive”.
Anas: attese 2 mln di persone in viaggio su strade e autostradeRoma, 20 dic. (askanews) – Anas stima che, per le festività natalizie, oltre 2 milioni di persone si metteranno in viaggio sulle strade e autostrade gestite dalla società del gruppo Fs. L’azienda, per facilitare la circolazione sulla propria rete, ha mobilitato 2.350 risorse di cui 1.650 unità di personale di esercizio e su strada, 460 tecnici, 240 di personale delle Sale Operative Territoriali e della Sala Situazioni Nazionale per assicurare la gestione della viabilità e il monitoraggio del traffico in tempo reale h24. L’obiettivo è offrire in occasione delle festività natalizie un viaggio ancora più confortevole e sicuro non solo per spostamenti di breve e medio ma anche di lungo raggio. Sono oltre 13 milioni i transiti (+8%) di oggi venerdì 20 dicembre e 12 milioni (+6%) per lunedì 23 dicembre.
“Come per l’esodo estivo – ha spiegato l’ad di Anas Aldo Isi – anche nel periodo delle festività natalizie siamo impegnati a garantire una circolazione più fluida e scorrevole. È sempre operativo, come previsto dal nostro piano neve, il presidio delle squadre Anas h24 per monitorare la rete stradale e intervenire subito in caso di condizioni meteorologiche avverse e intense precipitazioni nevose. Da sempre siamo in prima linea, insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le Forze dell’Ordine, per tutelare la sicurezza stradale dei cittadini lungo la rete: maggiore prevenzione e vigilanza in caso di pericolo e un soccorso più tempestivo in caso di incidente o di altra emergenza. Con il nostro lavoro – ha concluso l’ad – vogliamo assicurare a chi si mette in viaggio un esodo natalizio sereno con la raccomandazione di avere sempre un comportamento corretto alla guida come ricordiamo nelle nostre campagne di sensibilizzazione Guida e basta”.
Luiss, Orsini: Fossa nuovo presidente, esce GubitosiRoma, 20 dic. (askanews) – “Ringrazio Luigi Gubitosi per l’ottimo lavoro fatto in così poco tempo e per i risultati raggiunti che testimoniano il primato della Luiss nel mondo accademico del nostro Paese. Auguro buon lavoro a Giorgio Fossa che sarà il prossimo Presidente della Luiss”. Così il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, esprime apprezzamento per l’operato del presidente uscente Luigi Gubitosi e annuncia l’arrivo di Giorgio Fossa alla guida dell’Ateneo.