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Le 2 nuove proposte della Commissione Ue sui prestiti all’Ucraina

Le 2 nuove proposte della Commissione Ue sui prestiti all’UcrainaBruxelles, 20 set. (askanews) – La Commissione europea ha proposto oggi un prestito eccezionale di assistenza macro finanziaria (Mfa) all’Ucraina che potrà arrivare fino a 35 miliardi di euro, con scadenze per il rimborso fino a 40 anni, e che dovrebbe essere erogato con una prima tranche entro la fine dell’anno, e poi con successive tranche regolari fino alla fine del 2025. La proposta dovrà essere approvata dal Consiglio Ue (a maggioranza qualificata) e dal Parlamento europeo.


La Commissione ha proposto anche un nuovo meccanismo di cooperazione per i prestiti all’Ucraina (“Ukraine Loan Cooperation Mechanism”) da 45 miliardi di euro (circa 50 miliardi di dollari), volto ad attuare l’accordo raggiunto dai paesi del G7 al vertice del 15 giugno scorso a Borgo Egnazia, in Puglia, e le conclusioni dell Consiglio europeo del 27 giugno. Quest’ultimo meccanismo da 45 miliardi di euro sarà finanziato in parte con i proventi (gli interessi, dai 2,5 a 3,5 miliardi di euro all’anno) degli asset russi congelati dall’Ue e dai paesi membri del G7 dopo l’invasione dell’Ucraina (190 miliardi di euro solo nell’Ue, 260 miliardi di euro in totale), e in parte con contributi dei paesi partecipanti.


I prestiti all’Ucraina del “Meccanismo di cooperazione” nel quadro del G7 potranno essere usati da Kiev per ripagare gli interessi (e più tardi il capitale) dell’altro nuovo prestito proposto oggi, quello per l’assistenza macro finanziaria (Mfa) da 35 miliardi di euro, che è stato annunciato stamattina dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, direttamente al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, durante la sua visita a Kiev. “Comprendiamo – ha detto von der Leyen rivolto a Zelensky durante il punto stampa oggi alla fine dell’incontro – le enormi necessità di finanziamento create dalla guerra. Dovete mantenere in funzione lo Stato e l’economia e allo stesso tempo rafforzare la vostra capacità di difesa contro l’aggressione russa. Vi abbiamo supportato in questo fin dall’inizio, con oltre 118 miliardi di euro dall’Europa fino ad oggi. Ma gli attacchi incessanti della Russia rendono necessario un ulteriore supporto. Ecco perché sono felice di annunciare che oggi la Commissione ha adottato proposte che consentiranno all’Ue di prestare 35 miliardi di euro nel quadro dell’impegno del G7. Questo è un enorme passo avanti”.


“Ora – ha continuato la presidente della Commissione – siamo fiduciosi di poter erogare questo prestito all’Ucraina molto rapidamente, un prestito sostenuto dai profitti inattesi (‘windfall profits’, ndr) derivanti dagli asset russi immobilizzati. Fondamentale è che questo prestito confluisca direttamente nel vostro bilancio nazionale. Ciò migliorerà la stabilità macro finanziaria dell’Ucraina e vi fornirà un margine di bilancio significativo e molto necessario. Deciderete voi come utilizzare al meglio i fondi, noi vi diamo la massima flessibilità per soddisfare le vostre esigenze. E questo libererà più risorse nazionali per rafforzare, ad esempio, le vostre capacità militari e per difendervi dall’aggressione russa”. Rispondendo alla stampa, poco dopo, von der Leyen ha aggiunto: “Sul prestito del G7, noi ora stiamo facendo la nostra parte, con questi 35 miliardi di euro. Sono assolutamente sicura che anche gli altri” membri del G7 “faranno la loro parte”.


“È importante che siamo rapidi. Perché l’urgenza è chiara. Questa mossa ora ci dà la possibilità di concludere le procedure, ovviamente con le decisioni del Consiglio Ue e il Parlamento europeo, entro la fine dell’anno”, ha concluso la presidente della Commissione.

Bce, Lagarde: obiettivi chiave politica monetaria non cambino

Bce, Lagarde: obiettivi chiave politica monetaria non cambinoRoma, 20 set. (askanews) – La presidente della Bce, Christine Lagarde si schiera contro l’ipotesi di modificare il mandato dell’istituzione monetaria. Durante il tradizionale appuntamento annuale organizzato dal Fondo monetario internazionale, la lettura in onore dell’ex direttore Michel Camdeussus, ha rivendicato come “notevole” il rientro dell’inflazione nell’eurozona verso l’obiettivo del 2%, atteso per la metà del prossimo anno che attribuisce “alla determinazione delle azioni monetarie” intraprese.


“Mantenere questa forte ancora per i prezzi sarà essenziale – ha detto – se entriamo in un’era in cui l’inflazione sarà più volatile e la trasmissione monetaria più incerta”. “Gli obiettivi chiave della politica monetaria devono restare immutati – ha affermato Lagarde -. Invece di forzare dolorosi scambi, come avvenuto un secolo fa – il lungo discosrso di Lagarde partiva da parallelismi tra i mutamenti nell’economia negli anni ’20 del XX secondo e il decennio attuale – la (nostra-ndrt) strategia monetaria si è mostrata efficace nel mitigare le ricadute tra inflazione e occupazione”.


Ma al tempo stesso, ha aggiunto, mentre subiamo gli effetti della frammentazione globale e della digitalizzazione sulla trasmissione monetaria “dobbiamo continuamente rivalutare i nostri sistemi analitici. Come nelle epoche precedenti, la stabilità non deve significare rigidità”. Secondo Lagarde grazie “alla sua politica monetaria determinata” la Bce è riuscita con successo “a mantenere ancorate le aspettative di inflazione e ora l’inflazione è prevista tornare al 2% nella seconda metà del prossimo anno”.


“Ma l’incertezza è ancora profonda. L’economia sta attualmente attraversando cambiamenti e trasformazioni e dobbiamo analizzarne e capire il loro impatto”. E sui parallelismi con quanto avvenuto un secolo fa, “il mio messaggio principale è che dobbiamo essere pronti ai cambiamenti e preparare a usare la flessibilità del nostro quadro operativo come necessario. Per assicurare stabilità in futuro il nostro approccio deve continuare a prevedere stabilità senza rigidità, consentendoci di aggiustarci rapidamente quando l’economia si trasforma”.

Assicurazioni, Farina (Ania): cruciali i programmi pubblico-privati

Assicurazioni, Farina (Ania): cruciali i programmi pubblico-privatiRoma, 20 set. (askanews) – Nonostante l’aumento delle catastrofi naturali, “molti individui, organizzazioni e governi sono ancora poco preparati e gli investimenti in strategie di resilienza e prevenzione sono in gran parte in ritardo e insufficienti”. Il tra le perdite economiche totali e la copertura assicurativa, “risulta di ampia entità e in crescita, lasciando centinaia di milioni di persone e decine di milioni di aziende esposte. Cosa si può fare quindi?”. Secondo la presidente dell’Ania la risposta passa dal coinvolgimento dei programmi assicurativi pubblico-privati (Ppip).


“La chiave sta nel ridurre le perdite potenziali facendo leva sui punti di forza del settore pubblico e di quello privato, vale a dire l’attuazione di misure di riduzione del rischio, la promozione dell’adattamento e della resilienza, l’incentivazione della mitigazione del rischio e il miglioramento della raccolta e della modellazione dei dati”, ha affermato Maria Bianca Farina aprendo la conferenza su “Finanziamento e ruolo delle assicurazioni sui rischi catastrofali per una nuova partnership pubblico-privato”, organizzata a Roma dall’associazione nell’ambito delle iniziative del G7. “Combinando gli sforzi di entrambi i settori, possiamo sviluppare strategie complete per gestire e mitigare i rischi associati alle catastrofi naturali. Le autorità di vigilanza assicurativa svolgono un ruolo importante in questo senso – ha proseguito – fornendo consulenza e supervisione normativa, sfruttando la conoscenza dei mercati assicurativi e le capacità di raccolta dati”.


“Come assicuratori italiani, crediamo fermamente che i Ppip per i rischi naturali svolgano un ruolo fondamentale. Ovviamente non esiste un modello ideale, uguale per tutti, poiché le caratteristiche peculiari di ogni Paese, tra cui il contesto istituzionale, le dimensioni del mercato assicurativo e l’esposizione a diversi rischi, sono tutti fattori critici – ha detto – che influiscono sulla configurazione di un Ppip per le catastrofi naturali”. “Per questo motivo – ha proseguito Farina – il G7 si riferisce a un Quadro di riferimento di alto livello, per guidare i responsabili politici. Oggi presenteremo tale quadro in modo più dettagliato”. La presidente ha voluto sottolineare tre aspetti particolarmente importanti. “In primo luogo, i Ppip incoraggiano la riduzione del rischio e l’adattamento. Come già detto, la gestione degli impatti del cambiamento climatico richiede una forte attenzione a queste aree”.


“Un recente rapporto del World Resources Institute – ha detto – afferma che ogni dollaro investito nella resilienza climatica può far risparmiare da 2 a 10 dollari in perdite future evitate. Il settore pubblico dovrebbe garantire investimenti adeguati in infrastrutture resilienti e promuovere l’adozione di misure di riduzione del rischio, mentre gli assicuratori privati potrebbero fornire incentivi agli assicurati che adottano misure preventive”. Nel suo recente rapporto sulla competitività, lex premier Mario Draghi tra le varie raccomandazioni “auspica anche una revisione dei requisiti di Solvency II al fine di liberare il capitale delle compagnie assicurative per gli investimenti privati. Cari colleghi, questo è un punto chiave – ha detto Farina -. Abbiamo bisogno di una maggiore possibilità di investire, anche in progetti di transizione energetica e di adattamento al clima. In secondo luogo, i PPIP possono migliorare la disponibilità e l’accessibilità alle coperture, aspetto fondamentale in vista dell’accelerazione delle perdite dovute ai cambiamenti climatici”.


In alcune aree, poi “le perdite sono così gravi da diventare ingestibili per i singoli e le imprese e in tali situazioni, potrebbe essere necessaria una forma di sostegno da parte del settore pubblico. In generale – ha sottolineato Farina – i governi dovrebbero sfruttare le risorse delle assicurazioni private, delle riassicurazioni e dei mercati dei capitali per gestire le calamità naturali, garantendo la solvibilità degli assicuratori e prevenendo un’eccessiva concentrazione del rischio”. “Da ultimo, ma non per questo meno importante, vorrei sottolineare il ruolo chiave che le tecnologie digitali e l’innovazione avranno nell’affrontare i problemi di cui stiamo discutendo oggi. L’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico hanno il potenziale per migliorare la valutazione del rischio, semplificare la sottoscrizione e la distribuzione e perfezionare i modelli di tariffazione. Ania riconosce questo potenziale e si impegna a incoraggiare e promuovere l’uso di queste tecnologie in tutti i settori e in particolare nell’assicurazione CatNat. Ania riconosce anche il ruolo centrale che i dati svolgeranno in questi ambiti. È quindi naturale ricordare oggi che una delle priorità principali dei Ppip – ha concluso – dovrebbe essere la promozione dell’innovazione e la definizione di meccanismi di condivisione e integrazione dei dati”.

Assicurazioni, Signorini: più conoscenza rischi e chiarezza polizze

Assicurazioni, Signorini: più conoscenza rischi e chiarezza polizzeRoma, 20 set. (askanews) – L’introduzione dell’obbligo di assicurazione a carico delle imprese contro le catastrofi naturali rappresenta un passo positivo su cui ora “i dettagli tecnici dovranno essere definiti da un decreto dei ministeri dell’Economia e di Imprese e Made in Italy”. Questi aspetti andranno curati attentamente per assicurare una adeguata attuazione. Ma intervenendo oggi alla conferenza organizzata dall’Ania – su “Finanziamento e ruolo delle assicurazioni sui rischi catastrofali per una nuova partnership pubblico-privato”, a Roma nell’ambito delle iniziative del G7 – il presidente dell’Ivass, Luigi Federico Signorini, direttore generale della Banca d’Italia, ha parlato di “altri due ingredienti chiave” per ridurre l’insufficienza di coperture assicurative in questo ambito.


“Maggiore consapevolezza dei rischi, e degli strumenti disponibile per la tutela dei rischi, dal versante pubblico e costante miglioramento di chiarezza e trasparenza dal lato dell’industria”, ha spiegato. “Se cittadini e imprese sono ben informati sui rischi è probabile che siano meglio attrezzati per cercare protezioni – ha osservato – e adottare misure di mitigazione, per ridurre i rischi di perdite al tempo stesso migliorare le condizioni in cui vengono offerte le assicurazioni”.


“Per parte loro le assicurazioni dovrebbero costantemente migliorare la struttura e il linguaggio dei contratti, così come gli aspetti delle politiche di distribuzione. Assicurare che i contratti siano il più possibile chiari, semplici e leggibili – ha detto il numero uno dell’Ivass – e che i potenziali clienti siano in grado di posizione per capirne prezzi e coperture e altre condizioni importanti, è importante non solo per l’equità, ma anche per garantire che la competizione dei mercato funzioni efficacemente. L’Ivass – ha concluso – è impegnata a contribuire a educazione e trasparenza sulle assicurazioni”.

Manovra, Sangalli: confermare taglio cuneo e ridurre il carico fiscale

Manovra, Sangalli: confermare taglio cuneo e ridurre il carico fiscaleRoma, 20 set. (askanews) – “Occupazione in crescita e inflazione sotto controllo ci dicono che la nostra economia è in buona salute. Ma preoccupano il clima di incertezza e la debolezza dei consumi. Con la nuova legge di bilancio occorre confermare il taglio del cuneo fiscale, l’accorpamento delle aliquote Irpef e ridurre progressivamente, e in modo strutturale, il carico fiscale su famiglie e imprese”. Così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha commentato la congiuntura dell’Ufficio Studi della Confederazione.

Confcommercio: consumi deboli in estate, Pil fermo nel III trimestre

Confcommercio: consumi deboli in estate, Pil fermo nel III trimestreRoma, 20 set. (askanews) – Consumi deboli in estate e Pil fermo nel terzo trimestre. Difficile, in questo scenario, raggiungere il target di una crescita 2024 attorno o poco superiore all’1%, salvo aggiustamenti statistici o sorprese legate all’imminente revisione dei conti da parte dell’Istat. L’inflazione, a settembre, dovrebbe registrare una variazione nulla su base mensile e una crescita dello 0,9% su base annua. Il rallentamento, seppur contenuto, è in linea con le attese e consolida le stime di una variazione prossima all’1% nella media del 2024. E’ questo il quadro tracciato dall’Ufficio Studi di Confcommercio nella congiuntura economica. Non c’è pessimismo, ma fiducia nella possibilità di recuperare il trimestre perso.


“I mesi estivi – ha osservato Confcommercio – più che diradare le ombre sembrano aver consolidato il clima d’incertezza sulle prospettive a breve dell’economia, con l’emergere di alcuni segnali di rallentamento”. La stima del Pil del terzo trimestre, dunque, “è di una variazione congiunturale nulla, corrispondente a una crescita dello 0,6% rispetto a un anno prima. Questa valutazione “è sintesi di una riduzione a luglio, lievemente superiore alle nostre stime preliminari anche per un andamento del turismo meno favorevole, e di un modesto recupero ad agosto, a cui è seguita una stagnazione a settembre”. Le oscillazioni mensili degli indicatori congiunturali “tradiscono la mancanza di una chiara direzione di marcia dell’economia italiana. Intanto, il terzo trimestre è andato perso. Si punta sul quarto”. In questo modo “si complicherebbe la possibilità di una crescita del Pil per il 2024 attorno o poco superiore all’1%, salvo poi la probabile correzione al rialzo della stima per l’anno nel complesso dovuta al fatto che il 2024 ha 4 giornate lavorative in più del 2023. Si spera, inoltre, che l’imminente revisione dei conti da parte dell’Istat procuri sorprese favorevoli non solo sui livelli correnti del prodotto ma anche sui profili trimestrali a valori reali”. In attesa della revisione dell’Istituto nazionale, attesa per lunedì, la stima di Confcommercio per il 2024 resta quella di una crescita a +0,9%.


In vista della manovra economica il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, considerando il clima d’incertezza e la debolezza dei consumi chiede al governo di “confermare il taglio del cuneo fiscale, l’accorpamento delle aliquote Irpef e ridurre progressivamente, e in modo strutturale, il carico fiscale su famiglie e imprese”.

Fisco, Leo: bonus Natale 100 euro netti

Fisco, Leo: bonus Natale 100 euro nettiRoma, 19 set. (askanews) – Il bonus Natale sarà anticipato al 2024 e la cifra di 100 euro “sarà netta”. Lo ha annunciato il viceministro dell’economia, Maurizio Leo, intervenendo a Telefisco del Sole 24 ore. Leo ha confermato che la misura sarà introdotta in un emendamento nel dl omnibus all’esame del Senato. Il viceministro ha poi aggiunto che per la prossima manovra il governo sta valutando ipotesi di riduzione delle tasse a favore del ceto medio, ma tutto dipenderà dalle risorse di copertura che sarà possibile individuare. Quello dell’alleggerimento dell’Irpef sul ceto medio “è un tema che ci sta molto a cuore. Bisognerà trovare risorse tra 2,5 e 4 miliardi” ha detto Leo precisando che le ipotesi prevedono l’abbassamento dal 35% al 33 % per il secondo scaglione tra 28.000 e 50.000 euro. “Se possibile – ha detto – vediamo di andare più in là, allargando lo scaglione a 60.000 euro e togliendo così 10.000 euro all’aliquota maggiore del 43%”. Leo ha tenuto a precisare che “serve prudenza” e che gli interventi saranno commisurati alle risorse disponibili.

Pnrr, Panetta: nel Mezzogiorno rapidità progetti non mini efficacia

Pnrr, Panetta: nel Mezzogiorno rapidità progetti non mini efficaciaRoma, 19 set. (askanews) – Nel Mezzogiorno progetti e Pnrr vanno portati avanti “non tanto ‘per farli, per spendere i soldi’ ma se servono a rafforzare e potenziare le capacità produttive dell’economia”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta che nel suo intervento all’evento organizzato oggi a Catania dall’istituzione di via Nazionale – alla 17esima tappa dell’iniziativa “In viaggio con la Banca d’Italia – ha anche avvertito che se dovessero crearsi “conflitti” tra efficacia e rapidità di esecuzione su un progetto, per le Regioni del Mezzogiorno si può pensare alla possibilità di “concordare un allungamento dei tempi di realizzazione”.


Secondo Panetta “l’accumulazione di capitale nel Mezzogiorno sta ora beneficiando dell’attuazione del Pnrr, dell’utilizzo dei fondi strutturali e della ripresa degli investimenti delle Amministrazioni locali. Nell’ambito del Pnrr è stato opportunamente fissato l’obiettivo di destinare il 40 per cento delle risorse al Sud”. “È essenziale realizzare i progetti speditamente, per stimolare l’economia meridionale in una fase di debolezza del ciclo internazionale. Ma non al costo di pregiudicarne l’efficacia – ha avvertito il governatore -. Qualora a causa dell’ingente ammontare degli investimenti insorgesse un conflitto tra i due obiettivi (efficacia e rapidità) sarebbe preferibile salvaguardare il primo e valutare la possibilità di concordare, per queste regioni, un allungamento dei tempi di realizzazione dei progetti”, ha detto.


“La mia interpretazione, la mia visione – ha poi spiegato a braccio – è che i progetti vanno fatti bene. Non dobbiamo farli per farli, ma (solo) se servono a rafforzare, potenziare la capacità produttiva. Allora sono utili. Se li facciamo per spendere i soldi ci illudiamo, vedremo una fiammata, magari in termini produttivi, e poi ricominceremo a fare i convegni per spiegare perché il Sud non cresce. E questo – ha concluso – non deve succedere”.

Costruzioni, nasce Condotte 1880 Academy per la formazione giovani

Costruzioni, nasce Condotte 1880 Academy per la formazione giovaniRoma, 19 set. (askanews) – Nasce Condotte 1880 Academy, nuova Business Unit targata Condotte, che punta a condividere saperi, valori, ed esperienza per la formazione di nuovi talenti. Una nuova sfida per Condotte 1880 che crede nei giovani, nel loro entusiasmo e nella loro voglia di imparare. La nuova Academy di Condotte 1880 intende offrire, a studenti e studentesse che hanno da poco concluso il loro percorso scolastico o universitario, l’opportunità di acquisire le competenze e l’esperienza necessarie per entrare nel team di un’azienda leader del settore delle costruzioni.


Formazione è la parola chiave: formazione delle competenze per affrontare le sfide dei mercati in continua trasformazione, formazione per i diversi ruoli nei cantieri, per sperimentare le tecniche e le modalità di costruzione delle opere infrastrutturali e civili, per scoprire da vicino i progetti a cui lavora Condotte 1880 ed entrare nel “core” di un’Azienda leader nel settore delle costruzioni, partecipando ai progetti di rilievo di Condotte 1880 in Italia e all’estero. “Trasferire alle nuove leve il know how per costruire grandi opere infrastrutturali come strade, autostrade, metro, linee ferroviarie, gallerie, ponti e viadotti, è la mission di Condotte 1880 Academy; – ha dichiarato il Presidente, Prof. Valter Mainetti – con questa Academy puntiamo ad offrire opportunità ai giovani, preparandoli alle sfide globali dei mercati internazionali, formando una nuova generazione di talenti. E proprio questa settimana ha avuto inizio il primo corso di formazione destinato ai giovani geometri”. Condotte 1880 Accademy si mette al fianco dei giovani per avviarli ad una professione che va costruita anche sul campo, attraverso i suoi i consiglieri di amministrazione, manager e professionisti aziendali che rappresentano il corpo docenti dei Corsi di Condotte 1880 Academy: Dott. Ugo Cozzani, Ing. Enzo Reggiani, Avv. Roberto Battista, Dott.ssa Mariangela Di Pietro, Ing. Carlo Fioretti, Ing. Ernesto Guerrieri, Ing. Stefano Loreti, Ing. Antonio Masci, Geom. Massimo Mencarelli, Dott. Michele Menichelli, Ing. Sergio Oliva, Geom. Antonio Maria Parente, Geom. Daniele Schievano, Geom. Antonio Tromboni e Geom. Fulvio Tugni. La Dott.ssa Serena Manni ha invece coordinato l’intero progetto dell’Academy.Condotte 1880 Academy segna così un’importante tappa di rilancio per la storica Azienda di grandi opere e infrastrutture, nata 144 anni fa.

Terna: ad agosto consumi elettrici +8,1%, è record per il mese

Terna: ad agosto consumi elettrici +8,1%, è record per il meseMilano, 19 set. (askanews) – Secondo i dati di Terna nel mese di agosto il fabbisogno di energia elettrica in Italia è stato pari a 27,5 miliardi di kWh, in crescita dell’8,1% su base annua. Si tratta – spiega la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale – del dato più alto di sempre in termini di consumi per il mese di agosto: le temperature eccezionalmente alte hanno causato un utilizzo sempre più massiccio degli impianti di climatizzazione. Questo, unito all’aumento dei consumi del settore dei servizi, ha determinato una crescita sostanziale della domanda elettrica.


La variazione positiva, in netta controtendenza con il dato leggermente negativo di agosto dello scorso anno (-0,6%), è stata raggiunta con un giorno lavorativo in meno (21 vs 22) e una temperatura media mensile di ben 2 gradi superiore a quella di agosto 2023, sottolinea Terna. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti contrapposti di calendario e temperatura, porta la variazione a +4,8% rispetto ad agosto 2023. A livello territoriale, la variazione tendenziale di agosto è risultata ovunque positiva: +7,9% al Nord, +8,6% al Centro e +8,4% al Sud e nelle Isole.


Complessivamente, nei primi otto mesi dell’anno, il fabbisogno nazionale è in crescita del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2023 (+2,2% il valore rettificato).