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Conti pubblici, Bankitalia: a giugno il debito sale a 2.948,5 mld

Conti pubblici, Bankitalia: a giugno il debito sale a 2.948,5 mldRoma, 16 ago. (askanews) – A giugno il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 30,3 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.948,5 miliardi. Lo comunica la Banca d’Italia, sottolineando che l’incremento riflette il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (15,3 miliardi), la crescita delle disponibilità liquide del Tesoro (13,5 miliardi a 45,4), nonché l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (1,4 miliardi).


Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 30,4 miliardi, mentre quello delle amministrazioni locali è diminuito di 0,1 miliardi. Il debito degli enti di previdenza è rimasto pressoché invariato. La vita media residua è lievemente diminuita a 7,7 anni da 7,8 del mese precedente. La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è diminuita al 23,1 per cento (dal 23,3 del mese precedente), mentre a maggio (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quella detenuta dai non residenti si è collocata al 28,9 per cento (dal 28,8 per cento del mese precedente) e quella detenuta dagli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) al 14,3 per cento (dal 14,1 per cento del mese precedente). A giugno, riferisce ancora Bankitalia, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 42 miliardi, in aumento del 9,9 per cento (3,8 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2023. Nel primo semestre del 2024 le entrate tributarie sono state pari a 248,8 miliardi, in aumento del 7,5 per cento (17,5 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Cina, apre disputa al WTO contro dazi UE su auto elettriche

Cina, apre disputa al WTO contro dazi UE su auto elettricheRoma, 14 ago. (askanews) – La Cina ha avviato una disputa di fronte alla World Trade Organization nei cofronti dell’Unione Europea sui dazi provvisori imposti da Bruxelles sull’importazione di auto elettriche cinesi nell’ambito dell’indagine in corso su presunti sussidi illegali di Pechino.


La Cina, riferisce il WTO, “sostiene che le misure in questione sembrano essere incompatibili con l’articolo VI dell’Accordo generale sulle tariffe doganali e sul commercio del 1994 e con varie disposizioni dell’Accordo del WTO sulle sovvenzioni e sulle misure compensative”. La procedura inizia con la richiesta di consultazioni che avvia formalmente una controversia in seno al WTO. Se dopo 60 giorni le parti non trovano una soluzione soddisfacente di comune accordo, il ricorrente può richiedere la decisione di un collegio.

Usa, Prezzi al consumo luglio +0,2%, Cpi annuale +2,9%

Usa, Prezzi al consumo luglio +0,2%, Cpi annuale +2,9%New York, 14 ago. (askanews) – I prezzi al consumo negli Stati Uniti, in luglio sono saliti dello 0,2%, come da stime. A riportarlo è il Dipartimento del lavoro. Il dato “core”, ovvero quello depurato dalla componente dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, è cresciuto dello 0,2%, anche in questo caso come previsto dagli analisti.


Su base annuale, il dato è in aumento del 2,9, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il dato dell’inflazione “core” annuale è in crescita del 3,2%. I prezzi dell’energia sono rimasti invariati, mentre quelli del cibo sono cresciuti dello 0,2%. La media settimanale degli stipendi è scesa dello 0,2%. Gli economisti intervistati da Dow Jones si aspettavano rispettivamente letture dello 0,2% e del 3%.


Il tasso annuale è il più basso da marzo 2021, mentre quello di base è il più basso da aprile 2021, secondo il rapporto del Bureau of Labor Statistics. Gli analisti si aspettavano un dato annuale al 3%. L’indicatore di inflazione preferito dalla Fed, l’indice dei prezzi delle spese per consumi personali, Cpi, è sceso da un massimo del 7,1% di due anni fa al 2,5% a giugno, non troppo lontano dall’obiettivo del 2% della banca centrale. L’aumento del mese di luglio è legato ad una crescita dello 0,4% dei costi di alloggio, che è stato responsabile del 90% dell’aumento dell’inflazione di tutti gli articoli.

Ue, nel II trimestre occupazione nell’area dell’euro +0,2%

Ue, nel II trimestre occupazione nell’area dell’euro +0,2%Roma, 14 ago. (askanews) – Crescita dell’occupazione nell’area dell’euro e nell’Ue. Nel secondo trimestre dell’anno, stima Eurostat, il numero di occupati è aumentato dello 0,2% sia nell’area dell’euro che nell’Ue rispetto al trimestre precedente. Nel primo trimestre del 2024 l’occupazione era cresciuta dello 0,3% in entrambe le zone.


Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente l’occupazione è aumentata dello 0,8% nell’area dell’euro e dello 0,7% nell’Ue dopo il +1% nell’area dell’euro e il +0,9% nell’Ue nel primo trimestre del 2024. Vis

Ue, nel II trimestre Pil dell’Eurozona +0,3%, Italia +0,2%

Ue, nel II trimestre Pil dell’Eurozona +0,3%, Italia +0,2%Roma, 14 ago. (askanews) – Nel secondo trimestre dell’anno, il Pil destagionalizzato è aumentato dello 0,3% sia nell’area dell’euro che nell’Ue rispetto al trimestre precedente. E’ quanto stima Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea. Nel primo trimestre del 2024 il Pil era cresciuto anche dello 0,3% in entrambe le zone.


Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente il Pil destagionalizzato è aumentato dello 0,6% nell’area dell’euro e dello 0,8% nell’Ue, dopo il +0,5% nell’area dell’euro e il +0,6% nell’Ue nel trimestre precedente. Per l’Italia, Eurostat stima una crescita dello 0,2% congiunturale e dello 0,9% tendenziale. Vis

Nel II trimestre il Pil dell’Eurozona a +0,3%. Italia a +0,2%

Nel II trimestre il Pil dell’Eurozona a +0,3%. Italia a +0,2%Roma, 14 ago. (askanews) – Nel secondo trimestre dell’anno il Pil destagionalizzato è aumentato dello 0,3% sia nell’area dell’euro che nell’Ue rispetto al trimestre precedente. E’ quanto stima Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea. Nel primo trimestre del 2024 il Pil era cresciuto anche dello 0,3% in entrambe le zone.


Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente il Pil destagionalizzato è aumentato dello 0,6% nell’area dell’euro e dello 0,8% nell’Ue, dopo il +0,5% nell’area dell’euro e il +0,6% nell’Ue nel trimestre precedente. Per l’Italia, Eurostat stima una crescita dello 0,2% congiunturale e dello 0,9% tendenziale.

Per il Ponte di Ferragosto prenotato il 91% delle disponibilità

Per il Ponte di Ferragosto prenotato il 91% delle disponibilitàRoma, 14 ago. (askanews) – Per il ponte di Ferragosto, tra il 15 ed il 18 agosto, sono attese 14,8 milioni di presenze nelle strutture ricettive, di cui il 56% di turisti italiani, con il 91% dell’offerta disponibile nelle strutture ricettive già prenotato, circa un punto in più rispetto al 2023, anche se – per la coincidenza del calendario – il ponte dello scorso anno è stato un giorno più lungo. A stimarlo è il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, sulla base di un monitoraggio realizzato sulle principali piattaforme di prenotazione online.


Per le località marine il tasso medio di occupazione delle strutture è del 95%, in aumento di circa 2 punti; anche per le località dei laghi sale al 95% con un punto in più rispetto al 2023. Le strutture delle aree rurali/collina registrano una sostanziale stabilità, così come quelle delle aree del termale, mentre aumenta di 3 punti il volume delle prenotazioni registrato dalle strutture delle località di montagna. Per le città d’arte l’occupazione media si ferma all’83%, contro l’82% dello scorso anno, nonostante le alte temperature. Un andamento differenziato emerge dai tassi di occupazione rilevati per le macro-aree del Paese. A fronte di una saturazione più elevata per le regioni del Sud e Isole, emergono valori sostanzialmente allineati alla media nazionale per tutte le altre aree. In particolare, tra le regioni del Nord Est si distingue il Trentino-Alto Adige con un tasso di occupazione del 97%. Per le regioni del Nord Ovest spicca il dato della Valle d’Aosta e della Liguria, rispettivamente con il 95% e il 97%.


Tra le regioni del Centro Italia il valore più elevato è quello delle Marche. Infine, per le regioni del Sud e Isole i tassi di saturazione più alti sono stati rilevati per l’Abruzzo e la Sardegna.

Ferragosto, per il Ponte prenotato il 91% delle disponibilità

Ferragosto, per il Ponte prenotato il 91% delle disponibilitàRoma, 14 ago. (askanews) – Per il ponte di Ferragosto, tra il 15 ed il 18 agosto, sono attese 14,8 milioni di presenze nelle strutture ricettive, di cui il 56% di turisti italiani, con il 91% dell’offerta disponibile nelle strutture ricettive già prenotato, circa un punto in più rispetto al 2023, anche se – per la coincidenza del calendario – il ponte dello scorso anno è stato un giorno più lungo. A stimarlo è il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, sulla base di un monitoraggio realizzato sulle principali piattaforme di prenotazione online.


Per le località marine il tasso medio di occupazione delle strutture è del 95%, in aumento di circa 2 punti; anche per le località dei laghi sale al 95% con un punto in più rispetto al 2023. Le strutture delle aree rurali/collina registrano una sostanziale stabilità, così come quelle delle aree del termale, mentre aumenta di 3 punti il volume delle prenotazioni registrato dalle strutture delle località di montagna. Per le città d’arte l’occupazione media si ferma all’83%, contro l’82% dello scorso anno, nonostante le alte temperature. Un andamento differenziato emerge dai tassi di occupazione rilevati per le macro-aree del Paese. A fronte di una saturazione più elevata per le regioni del Sud e Isole, emergono valori sostanzialmente allineati alla media nazionale per tutte le altre aree. In particolare, tra le regioni del Nord Est si distingue il Trentino-Alto Adige con un tasso di occupazione del 97%. Per le regioni del Nord Ovest spicca il dato della Valle d’Aosta e della Liguria, rispettivamente con il 95% e il 97%.


Tra le regioni del Centro Italia il valore più elevato è quello delle Marche. Infine, per le regioni del Sud e Isole i tassi di saturazione più alti sono stati rilevati per l’Abruzzo e la Sardegna.

Gran Bretagna, l’inflazione sale a luglio al 3,1%

Gran Bretagna, l’inflazione sale a luglio al 3,1%Roma, 14 ago. (askanews) – Brusco rialzo dell’inflazione a luglio in Gran Bretagna. Secondo l’ufficio di statistica nazionale, l’indice dei prezzi al consumo ha mostrato un incremento del 3,1%, rispetto al 2,8% registrato a giugno.


Su base congiuntirale, i prezzi al consumo si sono mostrati poco mossi, rispetto a un calo dello 0,3% nel mese precedente. Il maggiore contributo al rialzo dei prezzi è venuto dai servizi per l’edilizia abitativa e per le famiglie, dove i prezzi del gas e dell’elettricità sono scesi meno rispetto all’anno scorso. Il maggiore contributo al ribasso è venuto da ristoranti e hotel, dove i prezzi degli hotel sono scesi quest’anno dopo essere aumentati lo scorso anno.

Starbucks, vola il titolo a Wall Street dopo il cambio di Ceo

Starbucks, vola il titolo a Wall Street dopo il cambio di CeoMilano, 13 ago. (askanews) – Vola il titolo Starbucks al Nasdaq di Wall Street dopo l’annuncio del cambio di Ceo ala guida della nota catena di caffetterie. Il Ceo Laxman Narasimhan, che aveva assunto la carica di amministratore delegato a marzo 2023, è stato estromesso oggi con effetto immediato. Al suo posto subentrerà il 9 settembre il Ceo di Chipotle Brian Niccol. Il mercato ha accolto molto positivamente la notizia, con il titolo che a circa un paio d’ore dall’avvio degli scambi vola, in progresso di oltre 20,4% a 92,74 Usd.