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Generali, strategia sarà ambiziosa anche nel nuovo piano

Generali, strategia sarà ambiziosa anche nel nuovo pianoMilano, 9 ago. (askanews) – Bocche cucite del top management di Generali circa le guidance che conterrà il nuovo piano strategico del gruppo che verrà presentato a Venezia il 30 gennaio 2025. La strategia del gruppo, ha comunque anticipato il Group Ceo Philippe Donnet nella call con i giornalisti sui risultati del primo semestre dell’esercizio, sarà comunque “altrettanto ambiziosa” di quella del piano in corso, che si conclude a fine 2024.


“Stiamo lavorando con tutta la squadra per presentare un nuovo piano strategico ambizioso che proseguirà il percorso strategico intrapreso ormai da 9 anni. Costruiremo sui successi e sulla trasformazione che abbiamo portato a casa in questi 9 anni. Ma dovrete aspettare il 30 gennaio per saperne di più”, ha affermato Donnet.

Balneari, Codacons: sciopero degli ombrelloni è stato un ‘flop’

Balneari, Codacons: sciopero degli ombrelloni è stato un ‘flop’Roma, 9 ago. (askanews) – “Un ‘flop’ lo sciopero dei balneari indetto per oggi da alcuni sindacati di categoria, con adesioni al di sotto delle attese e organizzazioni totalmente divise sulla serrata”. Lo afferma il Codacons in una nota.


“Il numero dei lidi che hanno chiuso nelle due ore di sciopero è inferiore alle aspettative, e la protesta non ha raggiunto i risultati sperati – aggiunge il Codacons -. Al di là delle istanze della categoria, che chiede giustamente certezze sul proprio futuro, proclamare scioperi nel bel mezzo della stagione estiva si conferma una scelta sbagliata, bocciata sia dai consumatori sia dagli stessi gestori”. E proprio in tema di stabilimenti balneari il Codacons, ricorda come “le tariffe di lettini, sdraio, ombrelloni, cabine, ecc. abbiano subito costanti rincari nel corso degli ultimi anni, al punto che oggi il business dei lidi produce un giro d’affari di circa 10 miliardi di euro all’anno”.


“In linea generale – conclude l’associazione dei consumatori – per affittare un ombrellone e due lettini durante il weekend in uno stabilimento standard, la spesa media in Italia si attesta tra i 32 e i 35 euro al giorno, con forti differenze sul territorio: in alcune spiagge del Lazio si va dai 20 ai 25 euro ma se ci si sposta di pochi chilometri, arrivando ad esempio a Sabaudia, servono dai 45 euro ai 65 euro, che arrivano a 90 euro a Gallipoli e toccano i 120 euro in alcune località della Sardegna. In Toscana prezzi molto diversificati: per due lettini e un ombrellone in uno stabilimento medio si spende da un minimo di 27 euro a un massimo di 70 euro al giorno”.

Generali, cala a 2 miliardi utile netto primo semestre 2024

Generali, cala a 2 miliardi utile netto primo semestre 2024Milano, 9 ago. (askanews) – Generali ha chiuso il primo semestre 2024 con un risultato netto di Gruppo in calo a 2,052 miliardi di euro da 2,243 miliardi del primo semestre 2023 (-8,5%). L’utile netto normalizzato, rende noto un comunicato della compagnia, è stato pari a 2.025 milioni, con un calo del 13,1% dovuto in particolare a utili non ricorrenti realizzati e altri one-off del primo semestre 2023. Escludendo tali effetti, l’utile netto normalizzato risulterebbe stabile (2,33 mld nei primi sei mesi 2023). In continuo aumento, invece, il risultato operativo, che si è attestato a 3,7 miliardi (+1,6%), principalmente grazie al contributo dei segmenti Vita e Asset & Wealth Management.


Nel primo semestre 20204, i premi lordi di Generali sono risultati “in significativo aumento” a 50,1 miliardi di euro (+20,4%), grazie al forte sviluppo dei segmenti Vita (+26,6% a 32,722 miliardi) e Danni (+10,5% a 17,419 miliardi). La raccolta netta Vita si è attestata a 5,1 miliardi, “interamente guidata dalle linee puro rischio e malattia e unit-linked”. Il New Business Value è cresciuto a 1,289 miliardi (+3,7%). Il risultato operativo del segmento Vita è salito a 1,955 miliardi (+7,8%), mentre quello del segmento Danni è sceso a 1,728 miliardi (-6,7%). Il Combined Ratio si è attestato a 92,4% (+0,8 p.p.); il Combined Ratio non attualizzato è migliorato a 94,9% (-0,1 p.p.).


Gli Asset Under Management del Gruppo hanno raggiunto 821 miliardi (+25,2%), principalmente grazie al consolidamento di Conning Holdings. “Solida” la posizione di capitale, con il Solvency Ratio a 211% (da 220% a fine 2023) che comprende in particolare l’acquisizione di Liberty Seguros e il lancio del buyback da 500 milioni di euro annunciato questa mattina.

Unipol: utile semestre a 555mln, raccolta sale del 10% a 8,2mld

Unipol: utile semestre a 555mln, raccolta sale del 10% a 8,2mldMilano, 9 ago. (askanews) – Il gruppo Unipol archivia il primo semestre 2024 con un utile netto consolidato pari a 555 milioni di euro, “considerando il contributo del consolidamento con il metodo del patrimonio netto di BPER e BPSO limitatamente al primo trimestre 2024”. Lo fa sapere il gruppo guidato dal presidente Carlo Cimbri in una nota. Nel 2023 l’utile consolidato era stato pari a 517 milioni di euro. Il risultato a periodo omogeneo al 30 giugno 2024 del gruppo, comprensivo del contributo delle partecipazioni in Bper e Banca Popolare di Sondrio alla stessa data si attesta a 632 milioni di euro (+22,2%).


Nei primi sei mesi del 2024 la raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si è attestata a 8,165 miliardi di euro, in crescita, a perimetro omogeneo, del 10,4% rispetto ai 7,393 miliardi registrati al 30 giugno 2023. Il comparto danni ha toccato quota 4,6 miliardi, +7,8% in un anno, mentre il settore vita sale a 3,6 miliardi, +14%. Il solvency ratio del gruppo è al 221%, contro un Solvency ratio del settore assicurativo al 276%. Nel dettaglio, il gruppo Unipol evidenzia per il comparto danni “positive performance di raccolta dei tre ecosistemi”. L’Ecosistema Mobility ha registrato 2,398 miliardi di euro di raccolta (+9,5%), con “il forte sviluppo registrato da UnipolMove nel segmento del telepedaggio che al 30 giugno 2024 ha superato 1,5 milioni di clienti”. L’Ecosistema Welfare ha riportato una raccolta pari a 927 milioni di euro (+10,6%3 ), con un incremento di UniSalute (517 milioni di euro, +27,7%); mentre l’Ecosistema Property segna una crescita del 3% con una raccolta pari a 1,257 miliardi di euro.


Per quanto riguarda il comparto vita, il gruppo Unipol ha realizzato una raccolta diretta di quasi 3,6 miliardi di euro, in crescita del 14% in un anno. “La produzione si è concentrata su prodotti tradizionali in una logica di ottimizzazione dei flussi netti delle gestioni separate”, viene fatto sapere. In questo contesto, si legge nella nota, “UnipolSai ha realizzato una raccolta diretta pari a 1.779 milioni di euro (-7,2% sul primo semestre 2023 che beneficiava di un apporto straordinario derivante da alcuni nuovi mandati su fondi pensione chiusi), mentre nel canale di bancassicurazione Arca Vita, unitamente alla controllata Arca Vita International, ha segnato una raccolta diretta pari a 1.783 milioni di euro (+48,2% rispetto ai 1.203 milioni del primo semestre 2023)”. Per la fine dell’anno, il gruppo conferma “un andamento reddituale della gestione consolidata per l’anno in corso in linea con gli obiettivi fissati nel Piano Strategico 2022-2024”, in assenza di eventi non prevedibili legati ad un eventuale aggravarsi del contesto di riferimento.

Generali, Donnet: in linea con target piano, Investor Day 30 gennaio

Generali, Donnet: in linea con target piano, Investor Day 30 gennaioMilano, 9 ago. (askanews) – “A pochi mesi dalla conclusione del piano ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’, siamo pienamente in linea per raggiungerne tutti gli ambiziosi obiettivi, grazie all’impegno di tutti i nostri colleghi e agenti”. Lo afferma il Group Ceo di Generali, Philippe Donnet, nella nota a commento dei risultati del primo semestre 2024.


“Nei prossimi mesi, continuerò a lavorare insieme al nostro top management alla nuova strategia di Gruppo, che presenteremo all’Investor Day del 30 gennaio 2025 a Venezia”, aggiunge Donnet. Bos

Delta chiede mezzo miliardo di danni per blackout informatico

Delta chiede mezzo miliardo di danni per blackout informaticoRoma, 8 ago. (askanews) – La compagnia aerea statunitense Delta Airlines ha annunciato che intende perseguire azioni legali contro la società di sicurezza informatica Crowdstrike e contro Microsoft, puntando a risarcimenti danni per almeno mezzo miliardo di dollari. Con una comunicazione, il vettore afferma che il blocco informatico causato lo scorso 19 luglio da un aggiornamento dei software Crowdstrike, che ha creato problemi sulle piattaforme Windows di MS, ha determinato la cancellazione di circa 7.000 voli nell’arco di cinque giorni.


“Un danno di questa portata è inaccettabile – afferma l’amministratore di Delta, Ed Bastian nel comunicato -. Procediamo alla via legali contro CrowdStrike e Microsoft per i danni causati che ammontano ad almeno 500 milioni di dollari”. Il vettore lamenta una perdita diretta di fatturato stimata a 380 milioni di dollari, tra voli cancellati e rimborsi, a cui si aggiungono 170 milioni di risarcimenti danni e costi supplementari per il personale. (fonte immagine: Delta Airlines).

Petrolio torna a rincarare, barile Brent sopra 79 dollari

Petrolio torna a rincarare, barile Brent sopra 79 dollariRoma, 8 ago. (askanews) – Tornano a rincarare nel pomeriggio i prezzi del petrolio. In serata il Brent, il greggio del mare del Nord guadagna oltre lo 0,86% e si riporta sopra quota 79 dollari. A New York il West Texas Intermediate sale dell’1,14% a 76,09 dollari. In piena stagione dei trasferimenti estivi queste dinamiche rischiano di invertire i cali dei prezzi dei carburanti, a sostenere le quotazioni del greggio contribuisce il clima di tensione in Medioriente con l’atteso attacco dell’Iran contro Israele.

Banche, Dbrs: da utili I sem Big italiane buono slancio per 2024

Banche, Dbrs: da utili I sem Big italiane buono slancio per 2024Roma, 8 ago. (askanews) – Le maggiori banche italiane hanno chiuso la prima metà del 2024 con aumenti a due cifre degli utili e si profila uno slancio positivo anche per il resto dell’anno. È la fotografia scattata da Morningstar Dbrs con una nota di analisi sul comparto.


L’agenzia di rating rileva che complessivamente le maggiori banche italiane – Intesa SanPaolo, UniCredit, Bpm, Bper e Mps -hanno realizzato utili netti per 6,6 miliardi di euro nel secondo trimestre, in crescita del 15% su base annua o del 10% se si escludono le poste una tantum. I primi sei mesi dell’anno si sono chiusi con un aggregato complessivo di utili netti pari a 12,6 miliardi di euro, in crescita del 20% su base annua o del 16% escluse le poste una tantum. Il rafforzamento degli introiti dai margini sui tassi e dalle commissioni hanno sostenuto i ricavi, mentre il controllo dei costi ha aiutato a bilanciare le pressioni inflazionistiche e l’impatto dei rinnovi contrattuali di categoria, oltre alle spese per investimenti su information technology e i costi di ristrutturazione. Secondo Morningstar Dbrs gli indicatori di qualità degli attivi sono rimasti stabili nonostante la crescita a rilento dei prestiti, mentre i livelli di finanziamento liquidità restano solidi.


“Il primo trimestre suggerisce un buono slancio per continuare il 2024 con margini di interesse netti resilienti, un buon contributo dalle entrate per commissioni, mentre i minori costi di approvvigionamento sul credito che bilanceranno i probabili aumenti dei costi dalle spese per il personale e sugli investimenti digitali”, commenta Andrea Costanzo, vicepresidente per i rating sulla finanza europea di Morningstar Dbrs. “A questo stadio, se la qualità degli attivi non dovesse deviare materialmente dalla traiettoria attuale, ci attendiamo il 2024 si definisca altrettanto buono o migliore del 2023”. (fonte immagine: Morningstar Dbrs).

Casa, prezzi stabili nel II trimestre, offerta e domanda deboli

Casa, prezzi stabili nel II trimestre, offerta e domanda deboliRoma, 8 ago. (askanews) – Nel secondo trimestre tra gli agenti immobiliari in Italia continuano a prevalere largamente i giudizi di stabilità dei prezzi delle abitazioni, mentre la quota di operatori che hanno riportato un aumento delle quotazioni rimane minoritaria e in leggero calo. La domanda di abitazioni si conferma debole: le indicazioni sul numero dei potenziali acquirenti nel trimestre di riferimento sono tornate lievemente a peggiorare rispetto alla precedente indagine.


Lo riporta il “Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia”, condotto congiuntamente dalla Banca d’Italia, da Tecnoborsa e dall’Agenzia delle Entrate. L’indagine è stata effettuata presso un campione di agenti immobiliari dal 17 giugno al 17 luglio del 2024 e secondo l’analisi anche l’offerta resta fiacca: i nuovi incarichi a vendere sono rimasti pressoché invariati rispetto al I trimestre. Per contro, il numero di transazioni è cresciuto rispetto sia al trimestre precedente sia a quello corrispondente del 2023, a fronte di uno sconto medio sui prezzi richiesti dai venditori e di tempi di vendita che rimangono entrambi in prossimità dei livelli minimi dall’inizio della rilevazione.


Invece il mercato dei canoni di locazione resta vivace: al calo dell’offerta di abitazioni, in parte dovuta alle preferenze dei proprietari per affitti brevi, si affianca una domanda robusta, ascrivibile secondo gli operatori anche alle difficoltà di acquistare immobili per alcune categorie di affittuari, in particolare nelle aree urbane del Nord. Le attese sul mercato nazionale e su quello proprio di riferimento restano negative, ma il pessimismo degli agenti si è attenuato rispetto a un anno prima.

Bce, per Banche Ue meno redditività e salgono crediti deteriorati

Bce, per Banche Ue meno redditività e salgono crediti deterioratiRoma, 8 ago. (askanews) – Continua ad aumentare consistentemente il valore complessivo degli attivi delle banche con sede nell’Unione europea, mentre si ridimensionano i livelli di redditività e i crediti deteriorati segnano un marginale aumento, ma i coefficienti di solidità patrimoniale risultano stabili a livelli consistenti. E’ la fotografia scattata dall’ultimo resoconto pubblicato dalla Banca centrale europea, relativo al primo trimestre.


A fine marzo di quest’anno il valore aggregato di tutti gli attivi delle banche nell’Ue ha raggiunto quota 32.620 miliardi di euro, a fronte di 31.920 miliardi registrati a dicembre e il 4,09% in più dei 31.340 miliardi dello stesso periodo di un anno prima. Sempre a fine marzo, secondo la Bce il tasso di crediti deteriorati (Non performing loans) per l’insieme delle banche nella Unione europea è aumentato di 0,10 punti percentuali all’1,93%.


Si è nel frattempo drasticamente ridimensionata una misura della redditività, il valore aggregato del ritorno sul capitale delle banche nell’Ue si è attestato al 2,49% a fine marzo, a fronte del 9,29% registrato alla fine del dicembre 2023. Infine, il coefficiente di solidità patrimoniale (Common equity tier 1 ratio) è invece rimasto invariato al 16,07%, riporta ancora la Bce.