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Scuola, arriva la serie tv “Sei un mito”, l’epica a misura di gen Z

Scuola, arriva la serie tv “Sei un mito”, l’epica a misura di gen ZRoma, 19 nov. (askanews) – Virgilio Scuola presenta “Sei un mito”, serie tv in 20 episodi distribuita da Chili, diretta da Gabriele Lazzaro e co-prodotta da SkillShake. Il format ha l’obiettivo di far riscoprire l’epica attraverso una narrazione moderna e coinvolgente. La serie è ambientata nel Collegio Rotondi di Gorla (Varese) dove l’insegnante (e content creator) Roberta guida i ragazzi nei loro percorsi di vita, usando i miti classici come strumento di crescita e riflessione.


“Sei un mito”, novità nel panorama dell’edutainment, combina narrazione epica e temi contemporanei, con un focus su personaggi mitologici che – puntata dopo puntata – dialogano con l’emotività e la quotidianità degli adolescenti. La novità sta soprattutto nella convergenza tra due mondi – Gen Z e Classici – solo apparentemente distanti che si incontrano e si confrontano su temi di stretta attualità e molto sentiti da ragazze e ragazzi della Gen Z. L’idea del format risponde a una crescente attenzione per i contenuti educativi digitali tra i giovani: uno studio del Miur e, in particolare, il Report dell’Osservatorio Scuola Digitale 2023, che analizza i dati raccolti nell’anno scolastico 2022-2023, evidenzia una crescente integrazione delle tecnologie digitali nell’istruzione. Il report sottolinea il crescente interesse verso l’apprendimento attraverso piattaforme online: il 65% delle scuole italiane utilizza regolarmente materiali digitali a supporto dei programmi scolastici (il che riflette l’importanza crescente dei contenuti digitali per arricchire i percorsi educativi).


“Sei un mito” si rivolge, infatti, ad adolescenti e studenti delle scuole superiori ma anche a educatori e famiglie: insegnanti, genitori, educatori interessati a metodi innovativi per avvicinare i giovani alla cultura; e infine a media e piattaforme educative quali distributori di contenuti scolastici e formativi. “Con questo progetto festeggiamo il primo, entusiasmante anno di vita di Virgilio Scuola – ha dichiarato Barbara Del Pio, responsabile editoriale Italiaonline – l’ambizione di è avvicinare le ragazze e i ragazzi della Gen Z alle grandi storie del passato come chiavi per affrontare le sfide del presente. L’epica non è solo letteratura antica, ma un’incredibile fonte di suggestioni e ispirazioni per la vita quotidiana… . Il 24 novembre partirà da Modena una serie di appuntamenti che vedranno protagonisti cast, studenti e studentesse e il team di Virgilio Scuola. Vedremo insieme alcune puntate della serie e ne discuteremo a caldo. Ci metteremo in ascolto delle ragazze e dei ragazzi, in nome della Bellezza e del Sapere”.

Coppa Davis, Volandri: “Pronti a difendere il titolo”

Coppa Davis, Volandri: “Pronti a difendere il titolo”Roma, 19 nov. (askanews) – L’Italtennis è a Malaga e, in attesa di Jannik Sinner, mostra i requisiti giusti per sostenere grandi ambizioni. Da campioni in carica. “Siamo concentrati sull’obiettivo” dice il capitano Filippo Volandri nella conferenza stampa della vigilia al Palacio de Deportes José María Martín Carpena di Malagadove l’Italia debutterà giovedì contro l’Argentina. “Le condizioni sono diverse ma in Italia abbiamo giocatori che si abituano velocemente. Siamo felici di essere qui, e pronti. Anche Jannik, a giudicare dall’ultima settimana, lo è” aggiunge su Supertennis.


Volandri ha ringraziato anche chi è rimasto a casa. “Siamo nel mezzo di un percorso iniziato quattro anni fa. Ho sempre chiesto ai ragazzi disponibilità. E ormai mi hanno abituato a darmela. Ho cinque ragazzi straordinari qui, e anche tanti a casa. Mi vorrei soffermare su chi non è qui oggi e mi hanno dato piena disponibilità ad esserci fino all’ultimo, per ogni evenienza. Bisogna riconoscere alla squadra, che non è fatta solo da me e dai cinque ragazzi qui, ma da tutti quelli che ne hanno fatto parte e ne faranno parte, un grande senso di appartenenza” ha detto. “Abbiamo lavorato tanto per essere qui, fortunatamente la nostra è una delle squadre più lunghe che ci siano – ha detto Berrettini -. Per me è una grandissima vittoria anche solo essere qui. Siamo concentrati sull’obiettivo, che è intanto vincere contro l’Argentina e come sempre fare gruppo”.

Rai, dal 19 novembre su RaiPlay “Chi vuole parlare d’amore?”

Rai, dal 19 novembre su RaiPlay “Chi vuole parlare d’amore?”Roma, 19 nov. (askanews) – Qual è la verità sull’amore e sul sesso tra i ragazzi? Quali sono i loro desideri e i loro timori? Da martedì 19 novembre, in esclusiva su RaiPlay, la nuova docuserie “Chi vuole parlare d’amore?” – scritta Isabel Achaval e Chiara Bondì con Chiara Cordelli, e prodotta da Panamafilm in collaborazione con Rai Contenuti digitali e Transmediali – racconta quello che le madri immaginano, e quella che è invece la realtà sentimentale dei figli. Come ha spiegato oggi Chiara Bondì nella conferenza stampa di presentazione, l’idea della docuserie nasce dal fatto che “noi prima di essere due registe siamo due madri di figlie adolescenti. Nasce quindi da un desiderio proprio quotidiano di sapere qualcosa di più della loro vita, delle loro storie che a casa non raccontano. Nasce da una urgenza di superare un muro in casa e dal fatto che il mondo dei ragazzi, degli adolescenti, ci sta accanto e ci ha sempre affascinato molto. Abbiamo deciso così di fare questa indagine, grazie ai nostri produttori che ci hanno sostenuto”.


Gli stessi produttori, ha aggiunto Isabel Achaval, “hanno avuto l’idea che noi andassimo in giro a incontrare i ragazzi e apparissimo in video, noi inizialmente non volevamo”, ma alla fine “ci siamo divertite tantissimo. Dovevamo ingegnarci per incontrare i ragazzi, farli parlare, non è stato facile. Andavamo con la pizza, perché uscivano alle due, affamati, con i pasticcini, i biscotti, i cartelloni, i megafoni, e stato un po’ imbarazzante però alla fine le interviste sono arrivate”. “Chi vuol parlare d’amore”, ha spiegato a sua volta Alessio Rocchi, vice direttore Contenuti Digitali e Transmediali, “è una docuserie in cinque puntate della durata di circa 30 minuti l’una, ed è un viaggio nelle emozioni e nei sentimenti di questa generazione, di questi ragazzi, effettuato dalle nostre due registe, Isabel e Chiara, che non sapevano bene cosa pensavano i loro figli e le loro figlie adolescenti e quindi hanno deciso di prendere uno scooter, inforcare una vespa di morettiana memoria, e di andare in giro per i quartieri di Roma a parlare con questi ragazzi. Sono andate nei quartieri bene, nei quartieri più ricchi, ma anche nelle periferie, sono andate fuori dalle scuole, nei bar, nei luoghi di aggregazione, e hanno parlato con loro, hanno parlato di tutto, di amore, di sessualità, dei sentimenti, di amicizia, di relazioni”.


“La cosa che mi ha colpito di più – ha aggiunto Rocchi – è stato il loro atteggiamento: non si sono poste come si pongono spesso gli adulti con l’idea di imporre un loro punto di vista, bensì con un atteggiamento di ascolto perché volevano davvero capire chi erano questi ragazzi, e questo ha fatto in modo che entrassero in sintonia con loro e facessero delle scoperte. La prima – e lo dicono nella prima puntata – è che questi ragazzi sanno parlare delle emozioni e dei sentimenti come forse noi non sapevamo fare alla loro età, e ci sono alcuni di questi racconti che sono belli, sono molto toccanti, perché questi ragazzi dicono cose semplici ma straordinarie. Secondo me la cosa bella di questa docuserie è che bastato saperli ascoltare questi ragazzi, ci hanno detto tante cose, tante cose importanti, tante cose vere, belle, soprattutto a noi adulti”.

Il tour di Irama nei palazzetti registra il tutto esaurito

Il tour di Irama nei palazzetti registra il tutto esauritoMilano, 19 nov. (askanews) – E’ tutto esaurito il tour di Irama nei più importanti palazzetti italiani che patirà giovedì 21 novembre dal Nelson Mandela Forum di Firenze. Un successo di pubblico iniziato con il sold out all’Arena di Verona lo scorso 15 maggio che ha dato il via al tour estivo a cui si sono aggiungono il doppio disco di platino di “Tu no” e il disco di platino di “Galassie”, che conferma Irama come uno degli artisti più seguiti e amati dell’attuale panorama musicale italiano.


Per questo atteso tour nei palazzetti, prodotto e distribuito da Vivo Concerti, l’artista ha preparato uno show coinvolgente, con una messa in scena nuova e con una scaletta ricca di sorprese. Oltre ai grandi successi del suo repertorio, Irama farà ascoltare in anteprima alcuni brani inediti del suo nuovo progetto discografico di prossima uscita, un regalo annunciato ai fan sui social con la foto di un foglio scritto a mano con i titoli che comporranno la scaletta. Dopo Firenze (giovedì 21 novembre 2024 al Nelson Mandela Forum) sarà la volta di Roma (sabato 23 novembre 2024 al Palazzo dello Sport), Milano (lunedì 2 e martedì 3 dicembre 2024 all’ Unipol Forum) e a Torino (venerdì 6 dicembre 2024 all’Inalpi Arena).

Scherma, Di Francisca-Vezzali: scintille alla festa delle Fiamme Oro

Scherma, Di Francisca-Vezzali: scintille alla festa delle Fiamme OroRoma, 19 nov. (askanews) – Botta e risposta tra Elisa Di Francisca e Valentina Vezzali in occasione delle celebrazione per i 70 anni delle Fiamme oro. Sul palco del Palazzo dei Congressi all’Eur a Roma ancora scintille. Chiamata sul palco insieme a ex atleti, su sollecitazione del presentatore Stefano Pantano Elisa Di Francisca prova ad offrire i calumet della pace: “Come parlo faccio danni quindi è meglio che sto zitta. Siete d’accordo? – dice – Ma oggi vorrei cogliere l’occasione per dire una cosa al settantesimo delle Fiamme Oro, vorrei mandare un messaggio di pace alla mia collega Valentina Vezzali e chiederle una pace ecco, se facciamo pace”. La Vezzali incassa e contrattacca: : “Guarda Elisa dal punto di vista sportivo io ti stimo perché sei stata una grandissima campionessa e un grandissimo talento, però per quanto riguarda il livello umano diciamo che non sei proprio il massimo. Quando imparerai a rispettare le persone…” Alla fine dell’evento, la Vezzali aggiunge: “Non ho nulla da chiarire, abbiamo visioni della vita diverse, ognuna vive la propria come crede. Lo sport ci accomuna perché sono valori trasversali e universali ma la prima cosa che lo sport mi ha insegnato è il rispetto verso sé stessi e gli altri, quindi questo deve portare a riflettere”. Di Francisca: “Non dobbiamo uscire a cena, pensavo fosse una cosa giusta da fare. Il mio stato d’animo? Davvero triste, non so se pranzerò o cenerò” sorride.

Regeni, un testimone: l’ho visto sfinito dalla tortura, bendato e ammanettato

Regeni, un testimone: l’ho visto sfinito dalla tortura, bendato e ammanettatoRoma, 19 nov. (askanews) – “Ho visto Giulio Regeni che usciva dall’interrogatorio, sfinito dalla tortura. Era tra due carcerieri che lo portavano a spalla. Lo stavano riportando alle celle. Non era nudo, indossava degli abiti. Ho visto un altro detenuto con segni di tortura sulla schiena. A volte davano ai prigionieri altri vestiti, indossati da altri”. Così ha detto un ex detenuto palestinese in un video di Al Jazeera e acquisito agli atti nel processo per l’omicidio del giovane ricercatore universitario.


Nel corso dell’udienza, davanti ai giudici della corte d’assise di Roma, parte del reportage è stato trasmesso in aula. “Ho visto Giulio Regeni il 29 gennaio 2016, tra il pomeriggio e la sera – ha detto il testimone – Mentre usciva dalla palazzina del carcere e dalla palazzina dove sono le celle. Passando nel corridoio, diretto al luogo dove avveniva l’interrogatorio. C’erano anche ufficiali che non avevo mai visto prima. Giulio era ammanettato con le mani indietro, con gli occhi bendati. Era a circa 5 metri da me. Indossava una maglietta bianca, pantalone larghi e blue scuro”. Secondo quanto spiegato dal palestinese chi interrogava Giulio, oltre a diversi ufficiali, c’era anche un colonnello specializzato in psicologia. “Insistevano molto con la domanda ‘Giulio dove hai imparato a superare le tecniche per affrontare l’interrogatorio’. Ricordo più volte questo interrogativo, pure in dialetto egiziano. Non so se Giulio ha risposto a meno. Insistevano molto su questo punto, erano nervosi. Usavano la scossa elettrica e lo torturavano con la corrente elettrica. La lingua usata per interrogare Giulio era l’arabo od il dialetto egiziano”.


“Dove hai conseguito il corso anti interrogatorio?”. Quella domanda non è stata dimenticata dal palestinese. “La continuavano a ripetere. Non c’era nessun contatto con il mondo esterno: la sensazione era quella di stare in una specie di sepolcro. Siamo stati sequestrati, detenuti e poi liberati senza un perché. Non ho mai avuto un processo”.

Regionali, AVS: Renzi incompatibile con programmi coalizione

Regionali, AVS: Renzi incompatibile con programmi coalizioneRoma, 19 nov. (askanews) – “Questo paese è interessato alla proposta politica, come ogni paese normale, le persone sono interessate a questo, a come risolvere i loro problemi: di questo vogliamo parlare, la discussione sulla geometria delle alleanze interessa poco o niente”. Così Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, ha commentato le parole di Matteo Renzi a proposito della necessità che Italia viva non sia esclusa dalla coalizione di centrosinistra, altrimenti a suo giudizio destinata alla sconfitta come in Liguria.


Nel corso di una conferenza stampa con il suo partner in Alleanza Verdi Sinistra, il portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli, Fratoianni ha spiegato, parlando del risultato delle elezioni regionali in Emilia Romagna e Umbria, che “sui temi su cui si è vinto, come la sanità, o il fatto che su un bando regionale si indichi che il vincitore non possa pagare salari inferiori a 9 euro l’ora, sulla messa in sicurezza del territorio, sulla politica energetica, i profili programmatici che mette in campo il senatore Renzi sono molto diversi. Questo fa testo, per noi questa discussione finisce qui, è una discussione ombelicale in cui ognuno parla di se stesso ma non parla al Paese”. “Ho visto – ha commentato dal canto suo Bonelli – che Calenda ha chiesto un confronto sui numeri a proposito del nucleare. Siamo pronti a confrontarci sui numeri ma il piano programmatico di chi era contrario al ponte sullo Stretto e poi ha cambiato idea, contrario al nucleare, contrario alle trivellazioni e poi ha cambiato idea, è un impianto programmatico incompatibile col nostro. Non è un problema di veti”.


“Renzi dice sì al nucleare e sì al ponte? Mi pare evidente che si tratta di un impianto programmatico non compatibile non solo con AVS ma anche con Pd e M5S”, ha ribadito Bonelli.

Meloni: Musk ha costretto la sinistra a difendere la sovranità

Meloni: Musk ha costretto la sinistra a difendere la sovranitàRio de Janeiro, 19 nov. (askanews) – “Penso che le parole del presidente Mattarella” su Musk “siano state importanti, sono sempre contenta quando sento difendere la sovranità contro le ingerenze e mi sorridere la sinistra che si straccia le vesti contro le ingerenze quando ha campagne elettorali chiedendo a Scholz di dire come votare o chiedendo all’Ue di aprire una procedura di infrazione. Tra le tante imprese che Elon Musk ha a casa c’è anche quella di costringere la sinistra a difendere la sovranità nazionale”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Rio de Janeiro.

Violenza donne, Meloni: immigrazione illegale incide, come la cultura

Violenza donne, Meloni: immigrazione illegale incide, come la culturaRio de Janeiro, 19 nov. (askanews) – “Il tema della violenza sulle donne è un tema che siamo purtroppo di là da risolvere. Le cause di questa violenza che continua vanno affrontate tutte quante. Ci sono sicuramente dei dati che parlano anche di un’incidenza significativa dell’immigrazione illegale di massa su questa materia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, rispondendo ai giornalisti che le chiedevano un commento sulle parole del ministro Valditara.


“E’ una delle ragioni – ha aggiunto – per le quali l’Italia lavora per fermare l’immigrazione illegale di massa e continuerà a lavorare per fermare l’immigrazione illegale di massa. Credo che ci siano anche delle ragioni culturali che noi dobbiamo continuare a combattere, che per paradosso aumentano la violenza sulle donne mentre le donne acquisiscono più spazio. Questo è qualcosa che deve sicuramente farci riflettere, però sicuramente il governo è impegnato a 360 gradi per combattere una piaga rispetto alla quale non possiamo indietreggiare minimamente o girarci dall’altra parte”.

Eurozona, si conferma la risalita dell’inflazione al 2% a ottobre

Eurozona, si conferma la risalita dell’inflazione al 2% a ottobreRoma, 19 nov. (askanews) – Si conferma la risalita dell’inflazione media nell’eurozona al 2% annuo ad ottobre, a fronte dell’1,7% cui era calata a settembre. Lo riporta Eurostat, secondo cui nell’intera Unione Europea l’inflazione è risalita al 2,3%, dal 2,1% di settembre.


Nella zona euro, i maggiori contributi alla crescita dei prezzi al consumo sono arrivati dai servizi, seguiti da alimentari, alcolici e tabacchi e dai beni industriali non energetici. Secondo l’ente di statistica comunitario l’inflazione di fondo, l’indice depurato da alimentari, alcolici e tabacchi e dall’energia ha mostrato una dinamica stabile al 2,7%. Tra settembre e ottobre i prezzi sono aumentati dello 0,3%.


Eurostat segnala che nei servizi l’inflazione è risalita al 4% a ottobre, dal 3,9% annuo di settembre. Questa risalita dell’indice generale era attesa a causa di effetti paragone su base statistica ma secondo la Banca centrale europea il carovita dovrebbe tornare ad attenuarsi nel prossimo anno. Dalla Bce è atteso un nuovo taglio dei tassi di interesse al direttorio che si svolgerà il prossimo 12 dicembre.


Oggi su queste tematiche è intervenuto il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta secondo cui il freno monetario all’economia andrebbe completamente rimosso, portando i tassi a livello di neutralità.