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”Now and Then”, l’ultima canzone dei Beatles mixata con IA

”Now and Then”, l’ultima canzone dei Beatles mixata con IARoma, 2 nov. (askanews) – È uscita su tutte le piattaforme digitali (e in formato fisico) “Now and Then”, l’ultima canzone dei Beatles. Il doppio lato A del singolo associa l’ultima canzone dei Beatles alla prima: il singolo UK di debutto della band del 1962, “Love Me Do”, completa perfettamente il cerchio. Entrambi i brani sono stati mixati in stereo e Dolby Atmos® mentre la copertina originale è stata realizzata dal rinomato artista Ed Ruscha.

Il nuovo videoclip musicale di “Now And Then” debutterà domani venerdì 3 novembre alle ore 15.00, diretto dal regista Premio Oscar Peter Jackson. Un film documentario della durata di 12 minuti, “Now And Then – The Last Beatles Song”, scritto e diretto da Oliver Murray è stato mandato in onda ieri sera su BBC. Il commovente corto racconta la storia dietro l’ultima canzone dei Beatles, attraverso materiale video esclusivo e parti commentate da Paul, Ringo, George, Sean Ono Lennon e Peter Jackson.

Il 10 novembre le raccolte dei Beatles, 1962-1966 (‘The Red Album’) e 1967-1970 (‘The Blue Album’), saranno pubblicate in nuove edizioni 2023 via Apple Corps Ltd./Capitol/UMe. Fin dalla prima apparizione 50 anni fa, questi album hanno introdotto la musica dei Beatles alle generazioni successive. Ora le tracklist di entrambe le raccolte sono state estese, con tutti i brani mixati in stereo e Dolby Atmos. 4 nuovi CD e una collezione di vinili 6LP da 180 grammi si aggiungono a “Red” e “Blue” in un cofanetto da collezione. La versione UK del singolo “Love Me Do” apre 1962-1966 (2023 Edition), mentre “Now And Then” è contenuta dentro 1967-1970 (2023 Edition) a completamento delle raccolte che coprono la loro intera carriera. La storia dietro “Now And Then” inizia alla fine degli anni ’70, quando John ha registrato una demo con voce e piano nella sua casa, il Dakota Building a New York. Nel 1994 sua moglie, Yoko Ono Lennon, ha consegnato la registrazione a Paul, George e Ringo, assieme ad altre demo di John, “Free As A Bird” e “Real Love”, che sono state successivamente completate come nuove canzoni dei Beatles e pubblicate come singoli rispettivamente nel 1995 e nel 1996, come parte del progetto The Beatles Anthology. Nel frattempo Paul, George e Ringo hanno anche registrato nuove parti e completato un primo mix di “Now And Then” con il produttore Jeff Lynne. All’epoca le limitazioni della tecnologia hanno impedito di separare la voce e il piano di John per ottenere un mix pulito e limpido necessario a completare la canzone. “Now And Then” è stata così scartata, nella speranza di poterla rivisitare un giorno.

Poi nel 2021 è uscita la docu-serie “The Beatles: Get Back”, diretta dal regista Peter Jackson, che ha sbalordito gli spettatori con l’acclamato lavoro di restauro della pellicola e dell’audio. Utilizzando la tecnologia audio MAL della WingNut Films, il team di Jackson ha ‘de-mixato’ la colonna sonora mono del film, riuscendo ad isolare gli strumenti e i vocals e tutte le singole voci all’interno delle conversazioni dei Beatles. Questo traguardo ha aperto le porte al nuovo mix di Revolver del 2022, tratto direttamente dai master tape originali a 4 tracce. Ciò ha portato alla domanda su cosa poter fare con la demo di “Now And Then”. Peter Jackson e i suoi tecnici del suono, guidati da Emile de la Rey, hanno applicato la stessa tecnologia alla registrazione originale casalinga di John, preservando la limpidezza e l’integrità della performance vocale originale, separandola dal pianoforte. Nel 2022 Paul e Ringo hanno incominciato a completare il brano. Oltre alla voce di John Lennon, “Now And Then” contiene la chitarra elettrica e acustica registrata nel 1995 da George, una nuova parte di batteria di Ringo e il basso, la chitarra e il piano di Paul, che si accorda alla suonata originale di John. Paul ha aggiunto un assolo di chitarra slide ispirato a George; lui e Ringo hanno anche contribuito al pezzo realizzando i cori nel ritornello.

A Los Angeles, Paul ha supervisionato una sessione di registrazione ai Capitol Studios per un arrangiamento d’archi nostalgico e squisitamente Beatles, scritto da Giles Martin, Paul e Ben Foster. Paul e Giles hanno anche aggiunto un ultimo, meraviglioso tocco: i backing vocals provenienti dalle registrazioni originali di “Here, There And Everywhere”, “Eleanor Rigby” e “Because”, intessuti nella nuova canzone utilizzando le tecniche perfezionate durante la lavorazione dello show e dell’album LOVE. La traccia finita è prodotta da Paul e Giles e mixata da Spike Stent. Paul ha raccontato: “Ed eccola lì, la voce di John, chiara e limpida. È molto emozionante. E suoniamo tutti, è un’autentica registrazione dei Beatles. Penso che sia una cosa eccitante essere ancora al lavoro su musica dei Beatles nel 2023 e stare per pubblicare una nuova canzone che il pubblico non ha sentito”. Ringo ha affermato: “È stata l’esperienza che più ci ha avvicinato ad averlo di nuovo nella stanza con noi, è stato davvero emozionante per tutti. È stato come se John fosse lì, capite. È fantastico”. Olivia Harrison ha detto: “Nel 1995, dopo diversi giorni trascorsi in studio a lavorare alla traccia, George sentiva che le difficoltà tecniche con la demo erano insormontabili e ha concluso che non era possibile completare la traccia con uno standard sufficientemente elevato. Se fosse qui oggi, Dhani ed io sappiamo che si sarebbe unito a Paul e Ringo mettendoci tutto il cuore per completare la registrazione di ‘Now And Then’”. Sean Ono Lennon ha raccontato: “È stato incredibilmente toccante ascoltarli lavorare assieme dopo tutti gli anni trascorsi dalla morte di mio padre. È l’ultima canzone che mio papà, Paul, George e Ringo hanno avuto modo di fare insieme. È come una capsula del tempo ed è come se tutto fosse predestinato ad essere così”. C’è stato fermento e attesa per “Now And Then” fin da giugno, quando Paul ha annunciato per la prima volta una nuova canzone dei Beatles in un’intervista. Giovedì 2 novembre “Now And Then” sarà finalmente svelata al mondo. Quest’ultimo capitolo nella storia discografica dei Beatles sarà seguito dalle nuove edizioni dei due album-compilation da sempre viste come l’introduzione definitiva al loro lavoro. Fin dal loro debutto nel 1973, le raccolte 1962-1966 (‘The Red Album’) e 1967-1970 (‘The Blue Album’) hanno avvicinato innumerevoli ascoltatori di tutte le età e da tutte le parti del mondo alla storica fanbase dei Beatles. Disponibili in versione estesa nelle nuove pubblicazioni 2023 (dal 10 novembre), le raccolte abbracciano l’intera carriera dei Beatles con le 75 migliori tracce, dal primo singolo “Love Me Do”, all’ultimo “Now And Then”. Si aggiungono 21 tracce (12 dentro “Red” e 9 dentro “Blue”), che mettono in risalto ancora di più il meglio del repertorio dei Beatles. Negli anni recenti, diverse canzoni dell’arco 1967-1970 e alcune dell’arco temporale 1962-1966 sono state mixate in stereo e Dolby Atmos per le edizioni speciali degli album pubblicati dai Beatles, tra cui Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band (2017), The Beatles (‘White Album’) (2018), Abbey Road (2019), Let It Be (2021) e Revolver (2022) e in nuovi mix stereo all’interno di 1 (2015). Tutte le tracce che non erano incluse in queste pubblicazioni sono state re-mixate in stereo e/o Dolby Atmos da Giles Martin e Sam Okell agli Abbey Road Studios, con l’aiuto della tecnologia audio di de-mixing della WingNutFilms. Entrambe le raccolte includono nuovi scritti del giornalista e autore John Harris.

Renzi: sì al sindaco d’Italia ma i senatori a vita non sono priorità

Renzi: sì al sindaco d’Italia ma i senatori a vita non sono prioritàRoma, 2 nov. (askanews) – Italia Viva voterà a favore di un sistema che introduce il “sindaco d’Italia” ma è scettica sull’abolizione dei senatori a vita. Lo scrive Matteo Renzi nella sua enews.

“Attendiamo di vedere che cosa ha messo la Casellati nel disegno di legge costituzionale sulle riforme. Se ci sarà un sistema simile al Sindaco d’Italia noi voteremo sì. Non cambiamo idea per fare un dispetto a Meloni. Noi non tradiamo gli elettori del Terzo Polo che il 25 settembre hanno votato per l’elezione diretta del premier”. Aggiunge Renzi: “A chi dice: ma così potrebbe essere eletto un Salvini o un Di Maio, rispondo: si chiama democrazia. Se eleggete un Sindaco incapace, dopo cinque anni lo cambiate. Ma l’idea che si debba evitare di eleggere qualcuno perché la maggioranza potrebbe scegliere un populista significa rifiutare il concetto stesso di democrazia. Ovviamente se la maggioranza fa una proposta semplice, noi ci siamo”.

“Ma – sottolinea – spero che la maggioranza non faccia pasticci ingarbugliando una riforma che è semplice. Leggo che vogliono eliminare i senatori a vita. Si può discutere di tutto, per carità, noi stessi siamo sempre stati aperti a parlarne. Ma davvero oggi è la priorità mandare a casa Liliana Segre per tenere Claudio Lotito? Concentriamoci sull’elezione diretta del Premier: quella sì che sarebbe la svolta per l’Italia”.

”Una nessuna centomila”, il 4 maggio concerto contro violenza donne

”Una nessuna centomila”, il 4 maggio concerto contro violenza donneRoma, 2 nov. (askanews) – Il concerto contro la violenza sulle donne “Una Nessuna Centomila – in Arena”, inizialmente previsto il 26 settembre 2023, si terrà sabato 4 maggio 2024 all’Arena di Verona. L’appuntamento vedrà come protagonisti grandi nomi della musica italiana che saliranno sul palco con l’obiettivo di raccogliere fondi destinati ai centri antiviolenza: Fiorella Mannoia, Alessandra Amoroso, Samuele Bersani, Annalisa, Brunori Sas, Elodie, Niccolò Fabi, Emma, Achille Lauro, Francesca Michielin, Giuliano Sangiorgi, Tananai, Noemi, Ermal Meta, Paola Turci, Ornella Vanoni, Anna Foglietta, Massimiliano Caiazzo e con la partecipazione speciale di Carlo Conti.

I biglietti precedentemente acquistati per la data del 26 settembre 2023, restano validi per il 4 maggio 2024. È possibile chiedere eventuale rimborso, su Ticketone e gli altri circuiti di vendita utilizzati in fase di acquisto, fino al 2 dicembre 2023. I proventi del concerto verranno erogati a strutture individuate sulla base di criteri di trasparenza e tracciabilità, grazie al lavoro di selezione effettuato dalla Fondazione Una Nessuna Centomila, nata dall’evento live del 2022, da cui prende il nome, per il contrasto alla violenza sulle donne, grazie alla volontà delle quattro fondatrici: Fiorella Mannoia (Presidente Onoraria), Giulia Minoli (Presidente), Celeste Costantino e Lella Palladino (Vicepresidenti). I proventi saranno destinati al sostegno dei centri antiviolenza, assicurando la continuità nel tempo delle attività da loro realizzate e fornendo un supporto solido e duraturo alle donne.

Meloni vede Sunak: focus su Medio Oriente e gestione imigrazione

Meloni vede Sunak: focus su Medio Oriente e gestione imigrazioneBletchley Park, 2 nov. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto questa mattina un incontro bilaterale con il primo ministro britannico Rishi Sunak, a margine del vertice sulla sicurezza dell’intelligenza artificiale in corso a Bletchley Park, nel Regno Unito.

I due leader – informa Palazzo Chigi – hanno discusso delle principali tematiche bilaterali e internazionali. Hanno, in particolare, “condiviso l’impegno su come superare la grave crisi in Medio Oriente e l’urgenza di una gestione ordinata della questione migratoria”. Meloni ha confermato, inoltre, che l’Intelligenza artificiale sarà uno dei temi al centro della Presidenza italiana del G7 del prossimo anno.

Scarlett Johansson fa causa all’intelligenza artificiale

Scarlett Johansson fa causa all’intelligenza artificialeRoma, 2 nov. (askanews) – Scarlett Johansson ha deciso di fare causa all’intelligenza artificiale. Nello specifico l’attrice americana ha deciso di adire le vie legali contro una app che utilizza l’AI e non ha chiesto alcuna liberatoria per poter utilizzare la sua immagine sfruttata senza consenso per una pubblicità online. La Johansson, secondo Variety, è apparsa in un breve video di 22 secondi pubblicato sul social X da un’app che genera immagini modellate con l’intelligenza artificiale chiamata Lisa AI: 90s Yearbook & Avatar.

L’avvocato che rappresenta l’attrice, Kevin Yorn, ha fatto sapere che, assieme alla sua assistita “affronteremo la questione con tutti i rimedi legali a nostra disposizione”. Non appena appresa la notizia, i vertici dell’app hanno prontamente rimosso il video-annuncio. Lo spot, recensito da Variety, mostra un vecchio video-clip della Johansson mentre si trova dietro le quinte di “Black Widow” della Marvel. “Che succede ragazzi? Sono Scarlett e voglio che tu venga con me…” , direbbe l’attrice prima di coprirsi la bocca e avvenga il passaggio con fotografie generate dall’intelligenza artificiale che sembrano identiche all’attrice. Una falsa voce imita la Johansson che nel video promuove l’app in questione e l’intelligenza artificiale. “Non si limita agli avatar. Puoi anche creare immagini con testi e persino i tuoi video AI. Penso che non dovreste perderlo”, afferma una voce che si spaccia per quella dell’attrice.

A nulla è servita la scritta sotto la pubblicità che recitava “Immagini prodotte da Lisa AI. Non hanno niente a che fare con questa persona. Molteplici app Lisa AI, create da Convert Software, rimangono su App Store e Google Play”. La Johansson non è l’unica attrice ad aver avuto problemi con l’AI che ha rubato l’immagine senza consenso anche a Tom Hanks per la pubblicità di un piano dentale finito in rete “Attenzione! … Non c’entro niente”, aveva scritto ai propri follower su Instagram. Recentemente anche la comica Sarah Silverman si è scagliata conto ChatGpt sviluppato da OpenAI e dalla società madre di Facebook, Meta, per aver violato il copyright sostenendo che “i loro modelli di intelligenza artificiale sarebbero stati addestrati sul loro lavoro ” ma senza alcun consenso da parte della diretta interessata.

IA, Meloni: enormi rischi, da produzione armi ad attacchi hacker

IA, Meloni: enormi rischi, da produzione armi ad attacchi hackerBletchley Park, 2 nov. (askanews) – Le applicazioni dell’intelligenza artificiale possono portare “grandi opportunità” in molti campi ma anche “enormi rischi” con meccanismi decisionali “opachi”, “discriminazioni e intrusioni” nella vita privata, fino ad arrivare ad “atti criminali”, perché gli LLM-Large Language Model potrebbero essere utilizzati per “produrre armi, danni biologici a bassa tecnologia, attacchi informatici, facilitare la personalizzazione del phishing”. Lo ha detto, secondo quanto si apprende, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’AI Safety summit in corso a Bletchley Park.

Per la premier si tratta di una “nuova frontiera” del progresso che però “per la prima volta” rischia “seriamente” di mettere a repentaglio il principio stesso della “centralità dell’uomo”. Infatti, rispetto alle rivoluzioni del passato, essa “prefigura un mondo in cui il progresso non ottimizza più le capacità umane, ma rischia di sostituirle”. E se in passato questa sostituzione riguardava soprattutto il “lavoro fisico” ora è l’intelletto che rischia di essere sostituito, impattando anche sui lavoratori “altamente qualificati”.

Meloni: al lavoro per completare il Piano strategico nazionale per l’intelligenza artificiale

Meloni: al lavoro per completare il Piano strategico nazionale per l’intelligenza artificialeBletchley Park, 2 nov. (askanews) – L’Intelligenza artificiale è tra le “priorità strategiche” dell’agenda del governo italiano che sta lavorando per “completare” il Piano strategico nazionale per l’IA. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’Ai Safety summit a Bletchley Park.

Meloni ha anche annunciato la costituzione di un “Fondo specifico per sostenere le start-up italiane che operano nel settore” ricordando che sono già stati istituiti comitati per studiare l’impatto nei vari settori. L’Italia – ha detto ancora – sostiene e collabora con l’Unione Europea verso l’approvazione dell’Artificial Intelligence Act, con il quale l’Unione Europea si è assunta responsabilmente il compito di garantire un “uso attento del bene pubblico” ed evitare “usi distorti” a fini commerciali o di sicurezza.

Da Spielberg a Battiato,”Vite in Musica” al Teatro Palladium di Roma

Da Spielberg a Battiato,”Vite in Musica” al Teatro Palladium di RomaRoma, 2 nov. (askanews) – Scoprire la musica attraverso il racconto di grandi vite a essa dedicate, scoprire grandi storie personali e il grande cinema attraverso la musica: sul palco del Teatro Palladium di Roma con “Vite in Musica” – progetto nato da un’idea di Luca Aversano ed Enrico Carocci – sarà possibile seguire i passi di Mia Martini, Beethoven e non solo, guidati da alcuni ciceroni di eccellenza e “in compagnia” di grandi registi attraverso la proiezione e il racconto di film come “Io sono Mia” di Riccardo Donna (6 novembre), “West Side Story” di Steven Spielberg il 13 novembre e “Musikanten” di Franco Battiato (27 novembre).

Il viaggio dentro le “vite in musica” – tra biopic musicali e proiezioni – proposto dal Teatro Palladium, aperto al territorio e introdotto per ogni occasione da esperti di settore, autori, registi e docenti, dopo il primo appuntamento dedicato a Elvis, prosegue con “Io sono Mia” del 2019, diretto da Riccardo Donna. Sarà il film protagonista dell’incontro del 6 novembre alle 16:30, con l’introduzione di Marta Perrotta e Giovanni Vacca. Prosegue così la rassegna all’insegna delle storie dei grandi personaggi della musica con il racconto biografico della vita di Mia Martini, per entrare ancor di più nella mente e nel vissuto di una grande artista. Per esplorare il complesso rapporto tra cinema e musica Steven Spielberg è al centro del terzo appuntamento, il 13 novembre alle 16:30, con Paola Besutti e Lino Damiani che introdurranno parlando di “West Side Story” del 2021. Spielberg non solo rende la colonna sonora un elemento fondamentale dei suoi film, ma fa sì che quest’ultima diventi una vera e propria attrice, con un proprio ruolo, un’incidenza che non può essere sostituita da nient’altro. West Side Story si allontana dalla narrazione delle storie dei grandi personaggi della musica contemporanea, ma riprende in qualche modo il genere del musical, vero primo approccio comunicativo tra musica e cinema, in una biografia “immaginaria” di questo straordinario rapporto.

“Vite in Musica” si chiude con “Musikanten” di Franco Battiato, con l’introduzione di Matteo Giuggioli e Vito Zagarrio, il 27 novembre alle 16:30. Non solo musica contemporanea, anche grandi personaggi del passato come Ludwig van Beethoven trovano spazio nella rassegna musicale del Teatro Palladium, a partire dalla pellicola del 2006 di Franco Battiato, personaggio che incarna perfettamente entrambe le anime di “Vite in Musica” grazie ai suoi contributi in ambito musicale e cinematografico. Attraverso una serie di quattro incontri trasversali ai diversi generi della storia musicale e altrettante proiezioni, la rassegna propone un percorso che muove dai protagonisti classici fino ai divi del rock, con un particolare risalto alle relazioni tra regia e composizione, tra genere e profilo musicale, con riferimento sia alla specificità dei film stessi, sia alle vicende che hanno legato grandi registi e grandi compositori. Ogni proiezione è preceduta da un seminario aperto al pubblico, offrendo una prospettiva approfondita fornita da autori audiovisivi, compositori e critici cinematografici e musicali: un’opportunità per celebrare l’armonia tra due arti straordinarie, il cinema e la musica, e unirsi in una ricerca collettiva di conoscenza e ispirazione.

IA, Meloni: al lavoro per completare Piano strategico Italia

IA, Meloni: al lavoro per completare Piano strategico ItaliaBletchley Park, 2 nov. (askanews) – L’Intelligenza artificiale è tra le “priorità strategiche” dell’agenda del governo italiano che sta lavorando per “completare” il Piano strategico nazionale per l’IA. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’Ai Safety summit a Bletchley Park.

Meloni ha anche annunciato la costituzione di un “Fondo specifico per sostenere le start-up italiane che operano nel settore” ricordando che sono già stati istituiti comitati per studiare l’impatto nei vari settori. L’Italia – ha detto ancora – sostiene e collabora con l’Unione Europea verso l’approvazione dell’Artificial Intelligence Act, con il quale l’Unione Europea si è assunta responsabilmente il compito di garantire un “uso attento del bene pubblico” ed evitare “usi distorti” a fini commerciali o di sicurezza.

Piano Mattei, domani in Consiglio dei ministri il decreto legge che delinea strategie e governance

Piano Mattei, domani in Consiglio dei ministri il decreto legge che delinea strategie e governanceRoma, 2 nov. (askanews) – Il cosiddetto Piano Mattei approda domani, salvo sorprese, in Consiglio di ministri. Un decreto legge con cui il governo Meloni vuole sottolineare l’urgenza di dare concretezza, definendo strategie e governance, alla collaborazione annunciata nei mesi scorsi tra Italia e Stati del Continente africano. Una collaborazione che punta, secondo quanto si legge in una bozza del dl, da una parte a “promuovere lo sviluppo economico e sociale” dell’Africa e dall’altra a “prevenire le cause profonde delle migrazioni irregolari” su cui la Premier è tornata ieri nella telefonata-tranello dei due comici russi criticando anche l’inazione dell’Ue.

Il Piano, secondo quanto si legge, guarda al “coordinamento” delle iniziative, oltreché pubbliche, “private, anche finanziate o garantite dallo Stato italiano, rivolte a Stati del Continente africano” e mira a inserirsi nella “più ampia strategia italiana di tutela e promozione della sicurezza nazionale in tutte le sue dimensioni, inclusa quella economica, energetica, climatica, alimentare e del contrasto ai flussi migratori irregolari”. Il Piano Mattei avrà durata quadriennale e potrà essere aggiornato anche prima della scadenza. Tra gli ambiti di intervento fa riferimento ai seguenti settori: “cooperazione allo sviluppo, promozione delle esportazioni e degli investimenti, istruzione e formazione professionale, ricerca e innovazione, salute, agricoltura e sicurezza alimentare, approvvigionamento e sfruttamento sostenibile delle risorse naturali, incluse quelle idriche ed energetiche, tutela dell’ambiente e adattamento ai cambiamenti climatici, ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture anche digitali, valorizzazione e sviluppo del partenariato energetico anche nell’ambito delle fonti rinnovabili, sostegno all’imprenditoria e in particolare a quella giovanile e femminile, promozione dell’occupazione, prevenzione e contrasto dell’immigrazione irregolare”.

Viene istituita una cabina di regia “presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri e composta dal ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, con funzioni di vicepresidente, e dagli altri ministri, dal Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome, dal direttore dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, dai presidenti dell’ICE-Agenzia italiana per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, della Cdp e della società Sace”. Della cabina di regia, che sarà convocata e presieduta dal vicepresidente su delega del premier, faranno pure parte “rappresentanti di imprese a partecipazione pubblica, del sistema dell’università e della ricerca, della società civile e del terzo settore, rappresentanti di enti pubblici o privati, esperti nelle materie trattate, individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, adottato entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto”.