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Meloni: autonomia differenziata di pari passo con premierato

Meloni: autonomia differenziata di pari passo con premieratoRoma, 2 nov. (askanews) – “L’autonomia differenziata cammina di pari passo con il premierato, le due cose si tengono insieme”. Lo dice Giorgia Meloni a Bruno Vespa per il libro ‘Il rancore e la speranza’ (in uscita mercoledì 8 novembre) da Mondadori Rai Libri.

“Oggi il grande vulnus è dato dal fatto che le Regioni hanno un’autorevolezza e una stabilità che mancano al governo centrale, perché il presidente del Consiglio non è eletto direttamente. Se vuoi dare ulteriori poteri alle regioni virtuose, devi avere i giusti contrappesi. Noi potremo trasferire altre risorse e competenze nel rapporto bilaterale con le regioni che lo meritano, a patto di non togliere nulla alle altre. Perciò è indispensabile stabilire la soglia dei servizi essenziali sotto la quale nessuna regione può andare”, ha spiegato la premier. E sulle proteste delle regioni meridionali che dicono di essere penalizzate Meloni ha detto di non essere “stupita che le prime a scagliarsi siano quelle in fondo alla classifica della capacità di spendere i fondi europei di coesione”.

Aspi: stazioni di servizio alimentate con energia cinetica auto

Aspi: stazioni di servizio alimentate con energia cinetica autoRoma, 2 nov. (askanews) – Illuminare una stazione di servizio o far funzionare un casello in autostrada sfruttando l’energia cinetica delle auto. Questi sono solo alcuni dei risultati che saranno possibili grazie al progetto Kinetic energy harvesting from vehicles, la prima sperimentazione al mondo in autostrada che prevede l’utilizzo di una piattaforma tecnologica capace di trasformare l’energia cinetica dei veicoli in decelerazione in energia elettrica, altrimenti dissipata in calore ai freni.

Questa tecnologia è stata sviluppata da Movyon, centro di eccellenza per la ricerca e l’innovazione del Gruppo Autostrade per l’Italia e leader nello sviluppo e nell’integrazione di soluzioni avanzate di Intelligent Transport Systems e monitoraggio delle infrastrutture. I test sono partiti in A1 nell’area di servizio di Arno Est e proseguiranno nei prossimi mesi anche con la sperimentazione in una pista di esazione.

L’obiettivo di Autostrade per l’Italia è realizzare una piattaforma, integrata con i principali sistemi di gestione e monitoraggio dell’infrastruttura autostradale, che possa produrre energia pulita oltre a quella tipica del fotovoltaico.

Meloni al summit sull’intelligenza artificiale a Londra per ribadire la necessità di una governance globale

Meloni al summit sull’intelligenza artificiale a Londra per ribadire la necessità di una governance globaleLondra, 2 nov. (askanews) – L’Intelligenza artificiale porta con sé grandi “opportunità” ma anche notevoli “rischi” e per questo serve un sistema di “governance globale”. E’ questo il messaggio che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ribadirà oggi all’”AI Safety Summit” in programma a Bletchley Park, a circa 80 chilometri da Londra.

Il summit organizzato dal premier britannico Rishi Sunak, iniziato ieri, si svolge in un luogo simbolo dell’informatica moderna. Qui, nel corso della Seconda guerra mondiale, aveva sede il progetto guidato dal matematico Alan Turing che portò alla realizzazione della macchina per decrittare il sistema Enigma di cifratura dei messaggi, usato dalla Germania nazista. Al vertice sono invitati un gruppo selezionato di nazioni, organizzazioni internazionali, aziende leader nel settore, esperti accademici e della società civile. Ieri, per l’Italia, è intervenuto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. La giornata di oggi è riservata al confronto e alla discussione tra i leader delle nazioni invitate e i lavori si articoleranno in due sessioni, entrambe a porte chiuse. Nella prima sessione, i leader si confronteranno sulla visione da adottare nei prossimi cinque anni, sulle priorità legate allo sviluppo dell’intelligenza artificiale e sulle modalità attraverso le quali articolare la collaborazione internazionale sulla materia, con l’obiettivo di analizzare le opportunità e i rischi potenziali da questa nuova tecnologia. Nella seconda sessione, si confronteranno con i rappresentanti delle grandi aziende del digitale, dell’industria, della società civile e degli esperti del settore sulle modalità pratiche e operative di uno sviluppo sicuro e attento ai sistemi economici e sociali dell’IA. Il summit ambisce a gettare le basi per orientare l’agenda internazionale e avviare un processo di collaborazione per aumentare la sicurezza delle IA e sviluppare standard a sostegno della governance. In occasione del vertice, il Regno Unito proporrà alle nazioni invitate di realizzare insieme un Rapporto sullo stato della scienza per comprendere le capacità e i rischi dell’IA. Il rapporto sarà elaborato da un gruppo di accademici esperti indicati dalle nazioni e sarà presentato da Yoshua Bengio, uno dei principali esperti mondiali sull’intelligenza artificiale. Al termine del summit è prevista la pubblicazione di una Dichiarazione congiunta.

Meloni considera l’intelligenza artificiale una delle principali sfide dell’agenda internazionale e sarà infatti uno dei temi al centro del G7 italiano. Anche in occasione del suo intervento alle Nazioni Unite la premier aveva sottolineato l’urgenza di “meccanismi di governance globale”, “capaci di assicurare che queste tecnologie rispettino barriere etiche” e “che l’evoluzione della tecnologia rimanga al servizio dell’uomo e non viceversa”. Per Meloni la priorità è “dare applicazione pratica al concetto di algoretica, ovvero dare un’etica agli algoritmi”. In più occasioni la presidente del Consiglio ha ribadito come l’intelligenza artificiale e le sue innumerevoli applicazioni offrano straordinarie opportunità alle nostre società ma anche “enormi rischi”. Questo impone alle nazioni, come ricordato nel suo intervento all’Assemblea generale dell’Onu, il massimo impegno per “non commettere l’errore di considerare questo dominio una sorta di zona franca senza regole”.á In occasione del vertice, quindi, Meloni evidenzierà come non ci sia altra scelta se non quella di lavorare a un quadro normativo globale su questo tema.

Il Papa per la commemorazione dei defunti ricorda le vittime delle guerre: sono sempre sconfitte

Il Papa per la commemorazione dei defunti ricorda le vittime delle guerre: sono sempre sconfitteCittà del Vaticano, 2 nov. (askanews) – Papa Francesco torna ad invocare pace e a ripetere che le guerre “sono sempre una sconfitta”. Guerre che inghiottono tante vite, distrutte “senza coscienza”. Lo ha detto nell’omelia pronunciata a braccio durante la messa, nel giorno della Commemorazione di tutti i fedeli defunti, al Rome War Cemetery di Roma.

Papa Francesco ha rivelato ai presenti, durante la sua omelia, un pensiero che ha fatto all’ingresso del cimitero di guerra, guardando le tante tombe bianche che sono poste al suo interno. “Guardavo l’età di questi caduti, la maggioranza è tra i venti e i trenta anni. – ha detto Francesco – Vite troncate, vite senza futuro. Ed ho pensato ai loro genitori, alle mamme che ricevono quella lettera: ‘Signora, ho l’onore di dirle che lei ha un figlio eroe. Sì eroe, ma me lo hanno tolto…”, è stato il suo commento. “Tante lacrime in queste vite stroncate e non potevo non pensare alle guerre di oggi. – ha subito aggiunto Papa Francesco – Anche oggi succede lo stesso: tante persone giovani o non giovani (che perdono la vita) nelle guerre del mondo. Anche quelle più vicine a noi, nell’Europa o fuori: quanti morti!…”.

“Si distrugge la vita senza coscienza di questo. Oggi pensando ai morti, alla memoria dei morti, e avendo la speranza, preghiamo e chiediamo al Signore la Pace, perchè la gente non si uccida più nelle guerre. Tanti innocenti morti, tanti soldati che lasciano la vita lì, e questo perchè sempre le guerre sono una sconfitta, sempre… Non c’è mai vittoria totale. Sì uno vince su un altro ma dietro c’è la sconfitta del prezzo pagato. – ha concluso il Pontefice – Preghiamo il Signore per i nostri defunti, per tutti. Il Signore, abbia pietà di noi e ci dia la speranza per andare avanti e poterli ritrovare tutti insieme con Lui, quando Lui ci chiamerà”.

La mostra “Manibus Experience” fino al 19 novembre a Copertino (Le)

La mostra “Manibus Experience” fino al 19 novembre a Copertino (Le)Roma, 2 nov. (askanews) – Il Premio Internazionale Manibus, l’evento cofinanziato dall’Unione Europea, Repubblica italiana, Regione Puglia, Assessorato regionale all’Industria Turistica con l’Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione, fa tappa a Copertino (Lecce) con la mostra “Manibus Experience”. Fino a domenica 19 novembre il Castello Angioino di Copertino ospiterà sette storie di eccellenza della comunità artigiana di Puglia: una comunità operosa e silenziosa che costantemente produce capolavori di manualità, frutto di tradizioni antiche e innovazione, sintesi di storia e futuro. “Manibus Experience è un format che racconta le storie degli artigiani di Puglia, pensato come archivio digitale per documentare la comunità operosa che è linfa vitale per l’economia della nostra terra e custode del patrimonio di saperi scolpito nel nostro Dna”, ha spiegato il direttore artistico Nicola Miulli.

“Manibus Experience” è un circuito dedicato allo storytelling di alcuni progetti di artigianalità del mondo produttivo pugliese. In primo piano tecniche, materiali, strumenti, curiosità e storie delle personalità più esemplari che caratterizzano i prodotti e il design di botteghe e aziende affermate sul mercato locale e globale. Sette i nomi selezionati per questa prima edizione, importanti per storia, tradizione e visione dei processi creativi e di lavorazione, per un viaggio attraverso gli antichi saperi pugliesi: Domenico Arbues, confettaio di Barletta (Bt), Celeste Capurso, calzolaio di Bari, Giuseppe Fasano, ceramista di Grottaglie (Ta), Peppino Campanella, artigiano del vetro di Polignano a mare (Ba), Denichiloinox, fabbri di Molfetta (Ba), il cartapestaio Luigi Baldari e l’artista Roberto Miglietta, entrambi di Lecce. A ricevere il Premio Manibus sono stati lo chef patron de La Madonnina del Pescatore, Anikò e Il Clandestino Moreno Cedroni, la presidente e ceo del gruppo Artemide Carlotta de Bevilacqua, l’ad del gruppo Kiton Antonio De Matteis, l’attore Neri Marcorè, il maestro trabucchista Giuseppe Marino, il maestro trullaro Giuseppe Palmisano, la liutaia Ester Passiatore, la presidente de Le Costantine Maria Cristina Rizzo, l’ad di Ratti Spa Società Benefit Sergio Tamborini, lo stilista Jamal Taslaq e il regista Edoardo Winspeare.

“Manibus non è solo celebrazione, ma anche programmazione – ha concluso Miulli – nella serata di premiazione è emersa l’urgenza di un ricambio generazionale e di nuovi orizzonti di mercato per la comunità e le produzioni fabrili Made in Italy. Da qui l’idea di scommettere sull’alta formazione come chiave di un successo ancora più ampio, valorizzando al massimo la perfezione e l’unicità dell’intelligenza manuale”.

Roma, al Teatro di Documenti in scena “Sinfonia d’autunno”

Roma, al Teatro di Documenti in scena “Sinfonia d’autunno”Roma, 2 nov. (askanews) – Grande successo per la prima della versione teatrale di un capolavoro di Ingmar Bergman, “Sinfonia d’autunno”, in scena fino al 5 novembre 2023 al Teatro di Documenti (via Nicola Zabaglia 42). In scena Evelina Nazzari e Arianna Ilari, la regia è curata da Rosario Tronnolone.

Un dialogo intenso tra madre e figlia, ma con un linguaggio differente che non permette, almeno in apparenza di potersi comprendere tra loro. Charlotte la madre, sa esprimere sentimenti autentici solo attraverso la musica, non si permette e non permette a nessuno di portare le parole ad un livello emozionale coinvolgente. E Eva la figlia, cresciuta, tra le belle parole, ma quando queste sono contraddette dall’atteggiamento o dall’enfasi non sono apertura, ma chiusura; non porte, ma barriere. Sono proprio le loro voci, quelle di una madre e di una figlia, a volte allegre, altre gravi e dolorose, a dare il titolo a “Sonata d’autunno”. La traduzione esatta del titolo originale, Höstsonaten, è Sonata d’autunno, e non Sinfonia, infatti la maggiore enfasi strumentale del titolo italiano fu dovuta alla scarsa considerazione da parte dei distributori italiani per la cultura musicale del pubblico. Bergman struttura il suo testo riferendosi con precisione alla composizione musicale a carattere strumentale scandita in tre movimenti detta Sonata, e lo definisce “una sonata a due voci. Due violoncelli, perché il timbro è grave”. “La realizzazione di questo spettacolo per me è veramente la realizzazione di un sogno – racconta il regista Rosario Tronnolone – Intanto per l’immensa ammirazione che nutro verso l’autore di questa sceneggiatura e per le due interpreti originali, infatti i ruoli di Charlotte ed Eva nel 1978 furono interpretate da due leggende del cinema, Ingrid Bergman e Liv Ullmann. Ma anche per l’amicizia e l’ammirazione che mi lega alle due attrici che hanno lavorato con me, Evelina Nazzari e Arianna Ilari, due interpreti di un enorme talento, generosità e sensibilità, che hanno saputo comprendere e esprimere i drammi di queste due donne”.

Ingmar Bergman definiva questo dramma una storia d’amore, proprio sulla mancanza e sul bisogno d’amore ma anche sulla sofferenza e sul riconoscimento che amare è davvero l’unica possibilità che abbiamo di sopravvivere. “Interpretare Charlotte è eccitante – spiega l’attrice Evelina Nazzari – perché è un personaggio di una donna estremamente fragile, terrorizzata al pensiero di andare a fondo della sua psiche. In tutto questo diciamo che è riuscita però a sopravvivere, forse proprio grazie al fatto che tutte le sue emozioni si sono incanalate nell’arte. Lei è una pianista e nella sua musica, ha gettato tutti i suoi dolori, le sue difficoltà e contraddizioni. Non è assolutamente una persona risolta nella vita, ma mettendo questa corazza riesce a farcela, però nel momento in cui la figlia la mette davanti alle sue responsabilità, crolla. E questo mettere la corazza per affrontare la vita, anche se non come Charlotte, è una cosa che anch’io conosco, e quindi è bellissimo poterlo rendere sul palcoscenico”.

La scena chiave della doppia esecuzione del preludio, diventa così metafora del rapporto che lega e separa madre e figlia, e prima esplosione silenziosa e latente del conflitto che le dilania; perché se le parole si limitano ad accampare deboli scuse, a cercare ansiosamente un cenno d’approvazione e a rassicurare frettolosamente, la musica rivela bisogni e insicurezze, rievoca astio e rimozioni, denuncia egoismo, invidia, paura, sopraffazione, amore. È metafora di un dolore represso, incessante, di cui è inadeguata espressione una voce incerta. È il ritratto di entrambe. “Misurarsi con un autore immortale come Bergman e con delle attrici che sono diventate dei “mostri sacri” nel cinema è al tempo stesso una responsabilità ed un onore ma anche una grande gioia – sottolinea l’attrice Arianna Ilari – perché sono proprio queste figure che ci hanno ispirato ad intraprendere questa carriera. Tra noi tre, Rosario, Evelina ed io, si è creato un clima di lavoro davvero molto bello, e insieme abbiamo costruito un lavoro si fedele al testo originale ma anche personale, dove siamo noi ad essere in scena e non stiamo tentando di imitare il film di Bergman. E il piacere di creare qualcosa di tuo, di originale, dà una grande soddisfazione. Misurarmi con un lavoro del genere mi ha portato a specchiarmi con delle mie fragilità magari nascoste, e il pubblico questo lo percepisce”.

La pierce teatrale andrà in scena fino al prossimo 5 novembre. Alcuni dei costumi dello spettacolo sono stati indossati da grandi attrici del passato – Ingrid Bergman, Greta Garbo, Katharine Hepburn – e provengono dalla collezione privata del regista.

Svizzera avvia sperimentazione su franco digitale con sistemi Dlt

Svizzera avvia sperimentazione su franco digitale con sistemi DltRoma, 2 nov. (askanews) – La Banca Nazionale Svizzera lancia una sperimentazione sull’uso all’ingrosso di moneta digitale di banca centrale con 6 diverse banche commerciali, utilizzando sistemi basati su tecnologie a registro distribuito (Dlt). Con un comunicato, l’istituzione riferisce che dal primo dicembre il progetto pilota verrà avviato sulla piattaforma regolamentata di Six Digital Exchange (Sdx).

In questa fase pilota, denominata Helvetia Phase III, la Bns emetterà per la prima volta una vera e propria moneta digitale all’ingrosso in franchi svizzeri su un’infrastruttura del mercato finanziario basata sulla tecnologia di registro distribuito, si legge. “In tal modo la banca centrale trasferisce in un ambiente produttivo reale i lavori condotti finora negli ambienti di prova e mette a disposizione una Cbdc (central bank digital coin) all’ingrosso per il regolamento di effettive operazioni in obbligazioni”. Le banche partecipanti eseguiranno le transazioni sulla piattaforma Dlt in qualità di intermediari fra emittenti e investitori. Le obbligazioni tokenizzate saranno regolate contro Cbdc all’ingrosso secondo il principio “consegna contro pagamento”. Il programma pilota andrà avanti fino a giugno 2024.

A partecipare, si legge, sono Banque Cantonale Vaudoise, Basler Kantonalbank, Commerzbank, Hypothekarbank Lenzburg, Ubs e Zürcher Kantonalbank. Nei sistemi di prova di Six Repo ed Sdx saranno testati inoltre la negoziazione e il regolamento di operazioni pronti contro termine con una Cbdc all’ingrosso. La Dlt e la tokenizzazione di valori patrimoniali sono già impiegate occasionalmente nel sistema finanziario regolamentato, aggiunge la Banca centrale svizzera, e promettono guadagni di efficienza nonché una maggiore trasparenza. Qualora la Dlt dovesse affermarsi nel sistema finanziario, per le banche centrali si porrebbe la questione di come regolare in moneta di banca centrale le operazioni in token tra le istituzioni finanziarie. Questa moneta, che è priva di rischio di controparte, potrebbe così continuare a svolgere il suo ruolo centrale per la stabilità e l’efficienza del sistema finanziario.

L’istituzione precisa che con sperimentazione “non si impegna in alcun modo a emettere in via permanente una Cbdc all’ingrosso” ma che “intende piuttosto valutare i diversi approcci per il regolamento dei valori patrimoniali tokenizzati”.

Telefonata-tranello a Meloni: su siti russi la “stanchezza da guerra”

Telefonata-tranello a Meloni: su siti russi la “stanchezza da guerra”Roma, 2 nov. (askanews) – La stampa e i siti russi si interessano alla telefonata-tranello alla premier Giorgia Meloni fatta dai comici Vova e Lexus, al secolo Vladimir Kuznetsov e Alexey Stolyarov, autori di una serie di conversazioni rubate a politici e figure di spicco internazionali. Diversi media – dal quotidiano Izvestia al governativo Rossiiskaja Gazeta – mettono in primo piano le dichiarazioni della presidente del Consiglio sulla “stanchezza” per la guerra in Ucraina che circola in Europa. Ampiamente ripreso un lancio di Ria Novosti che riporta i commenti del leader M5S Giuseppe Conte sullo stesso passaggio. Stamattina il quotidiano Rbk titola: “La Presidenza del Consiglio italiano ha individuato il responsabile dello scherzo telefonico proveniente dalla Russia”, riprendendo la stampa italiana per argomentare che la responsabilità della conversazione con il finto politico africano sarebbe ricondotta da Palazzo Chigi al consigliere diplomatico Francesco Talo.

Vladimir Kuznetsov e Aleksej Stoljarov, che prima di Meloni hanno preso di mira il premier spagnolo Pedro Sanchez, l’ex cancelliera tedesca Angela Merkel, ma anche Elton John, si sono presentati come rappresentanti dell’Unione africana, riuscendo a parlare al telefono con la presidente del Consiglio. Il fatto risale al 18 settembre ma è emerso ieri. Nella conversazione con i due comici – che negano di lavorare per i servizi russi o il Cremlino, malgrado i loro scherzi telefonici siano collegati agli interessi di politica estera russa – Meloni parla della guerra in Ucraina, evocando sue idee per arrivare a una via d’uscita, che saranno messe sul piatto al momento opportuno. La premier si interessa anche al golpe in Niger, chiedendo ai finto alti diplomatici africani se si sia trattato di un’azione mirata contro la Francia. E critica l’Ue per l’inazione sul problema dei migranti.

Da Palazzo Chigi l’ufficio del consigliere diplomatico ha espresso rammarico per ” essere stato tratto in inganno da un impostore che si è spacciato per il Presidente della Commissione dell’Unione Africana e che è stato messo in contatto telefonico con il Presidente Meloni”. Da Mosca l’unico commento vicino all’ufficialità è arrivato ieri dalla portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, che sul suo canale Telegram non presta attenzione alle parole di Meloni sulla “stanchezza” e la necessità di trovare una via d’uscita al conflitto in Ucraina, ma si scaglia contro il passaggio in cui la premier italiana commenta l’elevazione ad eroe di Stepan Bandera, nazionalista ucraino, collaborazionista durante la Seconda guerra mondiale. “Penso che stiano facendo quello che dovrebbero fare ed è giusto che noi cerchiamo di aiutarli”, dice Meloni. Per Zakharova, “o siamo di fronte all’eterno problema dei politici occidentali, una cattiva istruzione, oppure si tratta di nazionalismo”.

Altri siti russi ricordano come di recente Vova e Lexus abbiano tratto in inganno, sempre spacciandosi per politici africani, anche il ministro degli Esteri olandese Rasmussen, che ha condiviso commenti su “incontri riservati” sul conflitto in Ucraina, sostenendo che dato il quadro nel teatro bellico il presidente ucraino Zelensky dovrà presto correggere la sua posizione di assoluta indisponibilità a trattare con la Russia.

IntesaSp, indagine Antitrust su trasferimento correntisti Isybank

IntesaSp, indagine Antitrust su trasferimento correntisti IsybankRoma, 2 nov. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha annunciato di aver avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Intesa Sanpaolo S.p.A. e di Isybank S.p.A., la banca digitale del gruppo Intesa Sanpaolo, con riferimento alla cessione di diverse centinaia di migliaia di correntisti da Intesa Sanpaolo a Isybank.

Con un comunicato, l’autorità riferisce che sono pervenute circa 2.000 segnalazioni relative al piano di cessione che prevede il trasferimento di clienti che Intesa Sanpaolo definisce, nella comunicazione a loro inviata, come “prevalentemente digitali”, ossia i clienti che “hanno familiarità con i servizi e i canali digitali, nonché i clienti consumatori che, in ogni caso, fanno un utilizzo nullo o limitato della filiale”. Nello stesso documento, prosegue l’Antitrust, ai clienti è stata data la mera facoltà di dichiararsi “non prevalentemente digitali”. Sotto la lente sono finite le modalità con cui le due società hanno comunicato e realizzato il trasferimento.

Secondo l’Autorità la comunicazione inviata ai correntisti coinvolti nel trasferimento “appare ambigua e diffusa con modalità che non sembrano coerenti con l’importanza della questione trattata. I consumatori hanno lamentato che la comunicazione è stata recapitata nell’internet banking o nell’app di Intesa Sanpaolo senza alcuna particolare evidenza e in un periodo dell’anno in gran parte coincidente con le ferie estive. Pertanto, i correntisti non avrebbero avuto piena contezza del trasferimento del proprio conto presso un altro operatore e anzi spesso ne sono venuti a conoscenza soltanto dopo la data ultima fissata da Intesa Sanpaolo per poter esprimere il proprio diniego al passaggio. La stessa facoltà di opporsi al trasferimento risulta non esser stata indicata con sufficiente chiarezza”. Inoltre, il passaggio al nuovo operatore bancario comporterebbe importanti modifiche delle condizioni contrattuali in essere con Intesa Sanpaolo e delle modalità di fruizione del servizio: non ci saranno sportelli fisici cui rivolgersi, essendo un operatore completamente digitale con cui si potrà interagire soltanto attraverso smartphone e non anche tramite browser del proprio personal computer come invece avveniva con Intesa Sanpaolo; mancheranno alcune funzionalità e servizi (ad esempio, le cosiddette carte virtuali) presenti in Intesa Sanpaolo e assenti in Isybank. Secondo l’Autorità ciò comporterebbe, almeno per alcuni correntisti, un aumento dei costi di tenuta del conto.

Tennis, Sinner vince alle 2.36 di notte e va agli ottavi a Parigi

Tennis, Sinner vince alle 2.36 di notte e va agli ottavi a ParigiRoma, 2 nov. (askanews) – Jannik Sinner vola agli ottavi al “Rolex Paris Masters”, ultimo ATP Masters 1000 stagionale che si sta disputando sul veloce indoor del Palais Omnisport di Parigi-Bercy. Il 22enne di Sesto Pusteria, n.4 del ranking e del seeding, reduce dal quarto titolo stagionale conquistato a Vienna ha superato in rimonta lo statunitense Mackenzie McDonald, n.42 ATP, sconfitto 6-7, 7-5, 6-1 al termine di un match che si è chiuso alle 2.36 di mattina. Il match è cominciato ben oltre la mezzanotte a causa della folle programmazione di Bercy (6 match sul Centrale) e un paio di maratone precedenti. Sinner tornerà in campo tra poche ore (quarto incontro dalle 11) per affrontare Alex De Minaur, 13 del mondo, con cui ha vinto tutti e cinque i precedenti.