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Dal Pd “solidarietà a Israele e ferma condanna di Hamas. Tajani riferisca in aula”

Dal Pd “solidarietà a Israele e ferma condanna di Hamas. Tajani riferisca in aula”Roma, 9 ott. (askanews) – “Sono ore di angoscia, a nome del Pd ci teniamo ad esprimere la massima solidarietà allo stato di Israele, vittima di un attacco terrorista” e “a chi vive ore di preoccupazione per gli ostaggi”. Lo ha detto, prendendo la parola nell’aula della Camera e intervenendo sull’ordine dei lavori, la deputata del Pd Lia Quartapelle.

“Condanniamo fermamente il terrorismo di Hamas di matrice islamista che ha colpito Israele senza scrupoli verso i civili” ha aggiunto la deputata Dem. “Chiediamo un’informativa urgente del ministro Tajani perchè spieghi cosa sta facendo il governo per evitare un’escalation regionale che ci preoccupa molto” ha concluso. Il Movimento Cinquestelle si è associato nella richiesta di una informativa del ministro degli Esteri.

Germania, ad agosto nuovo calo industria -0,2% mese -2% annuo

Germania, ad agosto nuovo calo industria -0,2% mese -2% annuoRoma, 9 ott. (askanews) – È stato più forte delle attese il calo della produzione dell’industria in Germania ad agosto: -0,2% rispetto al precedente e il 2% in meno nel paragone su base annua. Lo riporta Destatis, l’agenzia federale di statistica che ha anche rivisto i dati di luglio in cui si erano già verificati cali, pari allo 0,6% rispetto al mese precedente e all’1,7% su base annua.

La dinamica rafforza il timore dei rischi di recessione piena per la prima economia dell’area euro.

Pallavolo: Italia ko in Brasile, Parigi è più lontana

Pallavolo: Italia ko in Brasile, Parigi è più lontanaRoma, 8 ott. (askanews) – Nel preolimpico di Rio de Janeiro l’Italia (foto Federvolley.it) cede al tie-break contro i padroni di casa brasiliani con il punteggio di 3-2 (25-23, 23-25, 15-25, 25-17, 15-11) chiudendo così il suo torneo con 4 successi e tre sconfitte abbandonando così il sogno di conquistare il pass diretto per i Giochi Olimpici, qualificazione conquistata proprio dai verdeoro assieme alla Germania già qualificata da ieri dopo la vittoria sul Qatar. La strada verso Parigi ora dipenderà dalla posizione nel ranking post fase intercontinentale della VNL 2024. Le squadre che rimangono fuori al termine di questi tornei preolimpici, infatti, possono sperare nel ripescaggio tramite ranking Fivb, che al termine della fase preliminare della Nations League 2024 determinerà le ultime cinque formazioni qualificate alla prossima rassegna a cinque cerchi. In realtà, i posti scenderanno a quattro, perché bisognerà tenere conto dell’obbligo di rappresentanza continentale che prevede almeno un team di ogni continente: di fatto l’Egitto, al momento in 18ªposizione e distante dalla Tunisia 25ª è quasi sicuro di essere a Parigi in quota Africa All’ultimo aggiornamento del Ranking l’Italia si trova in terza posizione nel ranking mondiale. Considerando che le squadre che la precedono sono già qualificate per Parigi, così come quelle a ridosso della terza posizione, le possibilità che gli azzurri partecipino alle prossime Olimpiadi sono piuttosto alte. Polonia – 421.14 Stati Uniti – 390.91 ITALIA – 347.51 Giappone – 340.30 Brasile – 333.10 Argentina – 314.35 Slovenia – 307.12 Francia – 306.80

Con il Brasile, definito il quadro delle qualificate a Parigi attraverso i tornei preolimpici. Considerando la Francia, nazione ospitante, già tra le 12, ecco le squadre già sicure di andare ai Giochi Francia (nazione ospitante) Germania (1ª classificata pool A) Brasile (2ª classificata pool A) Stati Uniti (1ª classificata pool B) Giappone (2ª classificata pool B) Polonia (1ª classificata pool C) Canada (2ª classificata pool C)

Atletica, Kelvin Kiptum record del mondo nella maratona: 2h00’35″

Atletica, Kelvin Kiptum record del mondo nella maratona: 2h00’35″Roma, 8 ott. (askanews) – Storico alla maratona di Chicago, il 23enne keniano Kelvin Kiptum, ne compirà 24 a dicembre, migliora il record del mondo sui 42.195km corsa in 2h00’35” e miglioarando il 2h01’09” corso da Eliud Kipchoge lo scorso anno a Berlino. Kiptum, che lo scorso aprile a Londra aveva sorpreso tutti vincendo in 2h01’25”, era solamente alla sua terza maratona in carriera dopo il clamoroso esordio al termine della passata stagione a Valencia, dove chiuse in 2h01’53”. Il record è stato costruito soprattutto nella strabiliante frazione di 5 km dal 35esimo al 40esimo chilometro, coperta da Kiptum in 14:01, un’ipoteca per il primato mondiale sul quale il vantaggio era sceso, a poco più di due chilometri dal traguardo, a 30 secondi

Con la prestazione odierna il non ancora 24enne entra nella storia anche per il fatto di aver corso al di sotto delle 2h02′ tutte le 42.195km che fin qui ha corso in carriera. Gara condotta dal duo Kiptum, Mateiko fino al 37esimo Km, dopodichè Kiptum rompe gli indugi ed inizia a spingere fino all’ultimo metro staccando di oltre 3 minuti il connazionale Kipruto (2:04:02) che giunge secondo, completa il podio il belga Abdi (2:04:32). L’olandese Sifan Hassan ha fatto tremare il primato mondiale femminile della Assefa fino al 30esimo chilometro, dove era largamente sotto i parziali dell’etiope a Berlino due settimane fa. Non ha concluso la gara come l’africana, cedendo leggermente sul ritmo e non chiudendo ancora in spinta, ma con 2h13:44 realizzando la seconda prestazione all-time ha migliorato di un’enormità il record europeo, il 2h15:25 di Paula Radcliffe che è stato anche record mondiale, ottenuto vent’anni fa a Londra.

Meloni posta un video di insulti sessisti nei suoi confronti: “Che ne pensa Landini?”

Meloni posta un video di insulti sessisti nei suoi confronti: “Che ne pensa Landini?”Roma, 8 ott. (askanews) – “Ho sempre rispetto del dissenso, ma mi piacerebbe sapere cosa pensano le esponenti della sinistra di questi ‘slogan politici’ di alcuni militanti della Cgil. E mi piacerebbe sapere cosa ne pensa il segretario Maurizio Landini, con la sua morale sempre pronta per gli altri”. Lo scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni su X, postando un video in cui diverse persone, presumibilmente partecipanti alla manifestazione della Cgil di ieri, intonano nei vagoni della metro di Roma cori di insulti sessisti indirizzati alla premier.

Fip Platinum Sardegna, festa grande per la coppia Chingotto-Yanguas

Fip Platinum Sardegna, festa grande per la coppia Chingotto-YanguasRoma, 8 ott. (askanews) – Hanno vinto i più forti, i più attesi, quelli con il ranking più alto. Il Fip Platinum Sardegna incorona Federico Chingotto e Mike Yanguas, in una domenica che rimarrà nella storia del padel italiano e dell’isola. In un TC Cagliari sold out, l’argentino e lo spagnolo hanno superato in due set (6-3 6-4 in un’ora e dieci minuti) Francisco Manuel Gil e Ramiro Moyano, che erano arrivati alla finale da teste di serie numero 5. Un dato ha fatto la differenza nel corso del match, quello relativo alle palle break: se Chingotto e Yanguas hanno tolto il servizio agli avversari nelle uniche due opportunità avute, Gil e Moyano non sono riusciti a trasformare quattro occasioni. E contro una coppia fortissima, per quanto inedita, come quella formata dal numero 9 e dal numero 22 del ranking (200 punti per entrambi con questa vittoria), è vietato sbagliare.

Una finale, ma soprattutto una festa. Durante la partita non c’era un posto libero sulle tribune del Centrale del TC Cagliari. Dopo la premiazione, invece, tutti in campo a festeggiare Chingotto e Yanguas, presi d’assalto – come era accaduto ieri dopo la semifinale – per una foto ricordo o per un autografo. La promessa di Yanguas fa capire quanto i campioni abbiano vissuto una settimana speciale: “L’anno prossimo torneremo di sicuro”, dice colui che nel tour mondiale gioca con Fernando Belasteguin. “Sono felice di aver vinto con ‘Chingo’, è un giocatore straordinario. Voglio ringraziare il pubblico e la mia famiglia, è stata una settimana incredibile”. L’iscrizione di Chingotto e Yanguas, due top player del padel mondiale, a pochi giorni dall’inizio del Fip Platinum Sardegna, era stata una notizia straordinaria per il torneo promosso dalla Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, con il Patrocinio del Comune di Cagliari. E a chi si chiedeva quale potesse essere il feeling tra Chingotto e Yanguas, i due vincitori hanno risposto così. “Sono contento perché con Mike è nato tutto da pochissimo – dice Chingotto, abitualmente in coppia con Paquito Navarro -. Abbiamo vinto un torneo importante, venendo qui senza aspettarci troppo: per questo siamo ancora più felici. Ringrazio la mia famiglia e la mia fidanzata, che è stata con me durante tutta questa settimana”. E chissà che un giorno i protagonisti del Fip Platinum Sardegna non possano tornare a Cagliari da turisti. “Siamo felici di averli ospitati in questa settimana, speriamo di riaverli presto tra noi – le parole dell’Assessore del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna Gianni Chessa -. La Sardegna si è confermata l’isola dello sport. Abbiamo vissuto grandi momenti di padel, abbiamo creduto per primi in questo sport, lo abbiamo portato sull’isola già qualche tempo fa e qui in questi anni è cresciuto tantissimo, al punto che la Sardegna è la regione in cui si sono realizzati più impianti di padel in questa parte del 2023, siamo di fronte a una crescita del 23% rispetto al 20% della media nazionale. Un ringraziamento, a nome mio e di tutti i sardi, va alle giocatrici, ai giocatori e a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’evento”.

Grande soddisfazione anche nelle parole del presidente della Federazione Internazionale Padel, Luigi Carraro: “Normalmente, racchiudere un grande evento in una sola parola risulta impossibile. Tranne che nel caso del Fip Platinum Sardegna, che possiamo sintetizzare in un unico aggettivo: straordinario. Straordinario è stato il livello dei grandi campioni che hanno dato spettacolo qui a Cagliari per un pubblico altrettanto straordinario. E straordinaria è la location per uno dei tornei più belli della storia del circuito Cupra Fip Padel. Dal punto di vista tecnico, Chingotto e Yanguas, Lucia Sainz e Patty Llaguno e molti altri campioni hanno detto che vogliono tornare a giocare qui il prossimo anno e questo è il miglior termometro del grande successo di questo evento”.

Pnrr, Gentiloni: lavoriamo con governo per sbloccare quarta rata

Pnrr, Gentiloni: lavoriamo con governo per sbloccare quarta rataRoma, 8 ott. (askanews) – “Siamo quasi a metà strada se consideriamo che il via libera dell’Europa al Pnrr, insieme con la prima tranche di fondi, è arrivato nell’agosto 2021 e c’è tempo fino al 2026 per completare tutti i progetti. L’Europa ha già versato all’Italia circa 70 miliardi di euro, in questi giorni arriveranno anche i fondi della terza rata per altri 18,5 miliardi e mezzo e stiamo lavorando insieme con il Governo per riuscire a sbloccare la quarta rata da 16,5 miliardi. Questa quarta rata farebbe arrivare a una dotazione di 100 miliardi, quindi una cifra già senza precedenti che è una straordinaria occasione del Paese”. Così il commissario europeo degli Affari economici, Paolo Gentiloni, intervenendo al Festival del digitale popolare di Torino.

“Solo per il digitale e l’innovazione nel Pnrr ci sono 40 miliardi di investimenti – ha detto – si tratta di sviluppare la banda ultralarga su tutto il territorio, digitalizzare la pubblica amministrazione e di portare avanti il piano Transizione 4.0 per l’industria. Anche questa è un’opportunità unica. La grande sfida per l’Italia è tornare a crescere a ritmi più alti a quelli cui siamo stati abituati negli ultimi venti anni. Anche grazie al Pnrr negli ultimi due anni ne abbiamo avuto in qualche modo un assaggio. Abbiamo visto la forte ripresa del ’21 e ’22 quando l’Italia è cresciuta più della media europea. Gli investimenti pubblici sono tornati a salire dopo anni di austerità. Ma abbiamo bisogno di una crescita all’insegna della trasformazione digitale e anche della sostenibilità ambientale e sociale”.

Eshkol Nevo: il terrorismo islamico non è solo un problema di Israele

Eshkol Nevo: il terrorismo islamico non è solo un problema di IsraeleMilano, 8 ott. (askanews) – Ha chiesto al pubblico un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell’attacco di Hamas in Israele. Lo scrittore israeliano Eshkol Nevo, autore di romanzi di successo tra i quali “Tre Piani” e “La simmetria dei desideri”, è ospite del Wired Next Fest al Castello Sforzesco di Milano. Invitato per un talk dal titolo “La democrazia in Israele”, sulla contestata riforma della giustizia voluta dal governo israeliano, Nevo ha parlato dell’attacco di Hamas contro la sua terra: “Beh, a dire il vero sono devastato – ha esordito – mi sono svegliato stamattina e ho ricevuto un messaggio in cui era scritto che il figlio di un mio caro amico è rimasto ucciso nella notte. Lo conoscevo da quando era bambino. Ho pensato a lui per tutta la giornata. Dopo aver finito di piangere, ho chiamato mia figlia. Mia figlia è nell’esercito israeliano adesso. Ha 19 anni. E piangeva anche lei perché una delle sue amiche è stata rapita nella Striscia di Gaza. Quindi è una giornata molto dura con sentimenti molto pesanti. Preoccupante, anche triste. È così che mi sento in questo momento”, ha raccontato Nevo, visibilmente commosso.

“Proprio ieri – ha aggiunto Nevo – mia moglie e le altre mie figlie, che erano con me a Torino per i miei impegni con la Scuola Holden, dovevano tornare in Israele, ma il loro volo per Tel Aviv è stato deviato a Cipro. Da lì sono state riportate a Torino”. “Non sono un analista politico, sono uno scrittore e un padre – ha sottolineato – Questa forma di terrorismo islamico estremo non è solo un problema di Israele. Lo abbiamo visto accadere l’11 settembre negli Stati Uniti. L’abbiamo visto accadere a Londra. L’Isis, Al-Qaeda e Hamas fanno parte di questo Islam estremo e crudele. Un’ondata spietata e questo sicuramente non contribuisce alla pace perché ora mentre parliamo si verificano dei traumi e poi si verificano post-traumi e per superarli e arrivare a un accordo pacifico o anche solo per discuterne è necessario guarire le ferite e più ferite hai, più occorre guarire. Forse l’intera azione è stata un tentativo di interferire o di impedire la possibilità di una sorta di accordo di pace tra Arabia Saudita e Israele. Non lo so, come ho detto, non sono un politico, ma questo è il male, è il male puro”, ha concluso.

Meloni sente Netanyahu: piena solidarietà per gli attacchi

Meloni sente Netanyahu: piena solidarietà per gli attacchiRoma, 8 ott. (askanews) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il premier dello Stato d’Israele, Benjamin Netanyahu. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi. Meloni ha ribadito la piena solidarietà del Governo italiano per gli attacchi subiti e la vicinanza ai familiari delle vittime, agli ostaggi e ai feriti. Il Governo lavorerà con i partner internazionali per coordinare il sostegno. L’Italia è al fianco del popolo israeliano in questo difficile momento, aggiunge il comunicato.

Prorogata fino al 7 gennaio 2024 la mostra NERO Perugino Burri

Prorogata fino al 7 gennaio 2024 la mostra NERO Perugino BurriRoma, 8 ott. (askanews) – Forte di un grande successo di pubblico e critica, la mostra NERO Perugino Burri organizzata da Fondazione Perugia in collaborazione con Fondazione Burri in corso a Palazzo Baldeschi a Perugia, è stata prorogata fino al 7 gennaio 2024.

Continuano dunque le celebrazioni per il Cinquecentenario dalla morte di Pietro Vannucci, detto il Perugino, con un’importante novità in mostra: l’arrivo dalle Gallerie degli Uffizi della Santa Maria Maddalena,considerata fra i capolavori assoluti del Meglio Maestro d’Italia. A metà ottobre l’opera arriverà nel capoluogo umbro direttamente da Shangai, dove è stata esposta insieme ad altri dipinti del museo fiorentino. Si tratta di una delle meraviglie della pittura da cavalletto di Perugino, che qui risulta più vicino alle atmosfere leonardesche. Confermata poi la presenza in mostra della Madonna con Bambino tra San Giovanni e Santa Caterina, un prestito d’eccezione dal Museo del Louvre di Parigi e per la prima volta esposta in Italia.

La mostra NERO Perugino Burri, nata da un’idea della Fondazione Perugia e realizzata in collaborazione con Fondazione Burri, è curata dalla storica dell’arte Vittoria Garibaldi e dal Presidente di Fondazione Burri Bruno Corà, che hanno accolto con entusiasmo la sfida di far interagire le opere di Perugino con quelle di Alberto Burri, due artisti così lontani nel tempo, ma solo apparentemente distanti, e accomunati dal profondo legame verso la loro terra natia, l’Umbria. La mostra, infatti, composta da circa venti opere, mette in dialogo due tra i più grandi artisti umbri attraverso il comune denominatore del nero: un colore problematico, spesso evitato dagli artisti, ma usato sapientemente da entrambi, che rappresenta una grande innovazione per l’epoca del Perugino ed uno dei tratti più ricorrenti nell’opera di Burri.

“Siamo estremamente felici di essere riusciti a garantire il prolungamento della mostra, un traguardo auspicabile anche per aprirci al mondo della scuola” commentano Cristina Colaiacovo, presidente di Fondazione Perugia, e Bruno Corà, presidente di Fondazione Burri: “La positiva accoglienza del nostro progetto, ambizioso e unico nel suo genere, dà ragione dell’intuizione di far dialogare in maniera inedita due protagonisti dell’arte mondiale, valorizzando entrambi e consentendo ai visitatori di immergersi in un’atmosfera intima ed emozionale, capace di annullare il tempo e far trionfare la bellezza e i colori, a partire dal nero. Sempre nel segno dell’idea, posta alla base del percorso, per cui tutta l’arte ci è contemporanea, perché siamo noi a fruirne”. L’idea della mostra è nata dall’opera del Perugino la Madonna col Bambino e due cherubini, una pregiata tavola dal sapore intimo e familiare conservata proprio nella collezione permanente di Fondazione Perugia. Il capolavoro ritrae la Vergine con il bambino che si stagliano su uno sfondo completamente nero, permettendo agli incarnati e ai colori delle vesti di risaltare in un modo assolutamente innovativo per l’epoca. Sono questi gli anni più belli del percorso del maestro, quando, attivo a Firenze, conosce e assorbe la pittura fiamminga e la luce di Leonardo, ma è anche coinvolto dall’atmosfera di Venezia dove si reca più volte nel corso degli anni Novanta.

Da qui la volontà di indagare l’uso dello sfondo nero in alcune opere del Perugino, tutte di piccolo formato e datate a cavallo tra il XV e il XVI secolo, dove non c’è nessun paesaggio ideale o preso in prestito da una suggestione visiva, nessuna architettura prospettica, solo il profondo nero su cui si stagliano i protagonisti della scena, come mai si era visto prima. Questa ricerca ha permesso di ottenere importanti prestiti, come lo splendido Ritratto di Francesco delle Opere, probabilmente dipinto a Venezia, e il Ritratto di giovinetto, provenienti dalla Galleria degli Uffizi, e ancora la Madonna con Bambino tra San Giovanni e Santa Caterina del Museo del Louvre. E da ultimo è arrivata in mostra anche la Santa Maria Maddalena della Galleria Palatina, uno dei capolavori della pittura da cavalletto di Perugino in cui risulta più vicino alle atmosfere leonardesche. In dialogo con le tavole di Perugino ci sono una decina di opere di Alberto Burri, in cui si può ritrovare il medesimo interesse per il nero inteso sempre non come mancanza di colore, ma come buio che permette alla luce di emergere. Burri è stato un grande ammiratore e conoscitore dell’arte italiana del Rinascimento, come racconta la curatrice Vittoria Garibaldi: “Ho avuto l’onore di conoscere, ma soprattutto di frequentare Alberto Burri negli anni Ottanta. Era solito ripercorrere le vie del Rinascimento dell’Italia centrale insieme ai suoi più cari amici come Nemo Sarteanesi. È questo un dialogo dalle radici lontane e che trova conferma nelle linee, nelle forme e nelle sensibilità cromatiche che uniscono i due grandi artisti”. In particolare l’Umbria, terra amata, animata da Piero della Francesca, da Raffaello e ovviamente da Perugino, ha lasciato radici indissolubili in Burri che si rivelano e trovano conferma nelle forme, nei colori e nelle composizioni delle sue opere, da Catrame del 1949 e Nero Cellotex del 1968. Qui la materia emerge prepotente dalla tela e l’attenzione è posta tutta sull’equilibrio tra forma e colore, con una predilezione per il nero e lo scuro, tratto diventato emblematico dell’artista tanto da essere soprannominato “il maestro dei neri”. Le opere di Burri così possono essere considerate una ideale dialettica proposizione con le tavole del Perugino: se nel Quattrocento il fondo nero serviva a far risaltare il soggetto principale dell’opera, in Burri il nero è protagonista e diventa materia viva che si espande ed emerge. Per l’occasione è stato effettuato un totale restyling del piano nobile di Palazzo Baldeschi, creando un’atmosfera immersiva e un suggestivo gioco di luci, in un percorso emotivamente coinvolgente. A corredo della mostra è presente il catalogo curato da Vittoria Garibaldi e Bruno Corà, edito da Fabrizio Fabbri Editore. Il progetto grafico dell’allestimento della mostra è a cura di Giuseppe Trivellini.