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Mattarella a Oporto, domani vertice Arraiolos su Ucraina ed Europee

Mattarella a Oporto, domani vertice Arraiolos su Ucraina ed EuropeeRoma, 4 ott. (askanews) – Domani e venerdì il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parteciperà al vertice dei paesi del Gruppo Arraiolos che si svolgerà a Oporto, in Portogallo. All’ordine del giorno dell’incontro ci sono l’Unione europea e la situazione in Ucraina e il percorso verso le prossime elezioni del Parlamento europeo e le altre sfide che l’Ue deve affrontare.

Il Gruppo Arraiolos o gruppo Uniti per l’Europa è la riunione multinazionale informale dei presidenti di alcuni degli Stati membri dell’Unione europea, (Italia, Bulgaria, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Croazia, Lettonia, Ungheria, Malta, Austria, Polonia, Portogallo, Slovenia e Finlandia), sia esecutivi sia non esecutivi, che si tiene generalmente una volta all’anno. Si tratta di un forum politico per i capi di stato delle repubbliche parlamentari e anche di alcune tra quelle semi-presidenziali (ne sono esclusi perciò quelli delle monarchie costituzionali o di stati governati da sistemi presidenziali) e si occupa di questioni e problemi riguardanti lo stato attuale e lo sviluppo futuro dell’Unione europea, del processo d’integrazione, ma anche di come affrontare le sfide della globalizzazione. Il nome deriva dalla cittadina portoghese di Arraiolos, dove si svolse il primo incontro nel 2003. Jorge Sampaio, allora presidente del Portogallo, aveva invitato i presidenti di Finlandia e Germania, insieme a quelli di tre Stati che avrebbero ben presto fatto parte dell’Unione (Ungheria, Lettonia e Polonia) per discutere delle conseguenze dell’allargamento dell’Unione europea ad est e dei piani per una Costituzione per l’Europa.

L’Italia prende parte agli incontri dal 2006, quando sono stati organizzati a Dresda, e ha ospitato a sua volta i Capi di Stato del Gruppo Arraiolos a Napoli nel giugno 2009, e poi a Roma nel 2021, in occasione del loro 16esimo incontro. L’incontro più recente del gruppo, il diciassettesimo, si è svolto a La Valletta il 6 ottobre 2022. I capi di Stato si incontreranno quest’anno a Oporto, giovedì 5, ottobre al Palacio do Freixo dove ci sarà la cena ufficiale. I lavori inizieranno la mattina seguente. Alle 10,15 la Prima sessione di lavoro ristretta su “L’Unione Europea e la situazione in Ucraina”.

  Alle 13 la Colazione di lavoro offerta dal Presidente della Repubblica portoghese in onore dei Capi di Stato.   Alle 14.30 la Seconda sessione di lavoro su “La strada verso le prossime elezioni del Parlamento Europeo e altre sfide dell’Unione Europea”. Infine alle 17,15 il vertice si concluderà con le Dichiarazioni congiunte dei capi di Stato.

Meloni incassa ok Patto migranti e accusa Pm: “Difesa corporativa”

Meloni incassa ok Patto migranti e accusa Pm: “Difesa corporativa”Granada, 4 ott. (askanews) – Sulle Ong “è passata la posizione italiana”. Alla vigilia del summit europeo di Granada, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni festeggia il ‘punto’ messo a segno nei confronti della Germania.

Nei giorni scorsi era calato il gelo tra Roma e Berlino: prima la notizia dei fondi del governo tedesco alle Ong impegnate nei salvataggi dei migranti in Italia, su cui la premier aveva chiesto “chiarimenti” a Olaf Scholz. Poi l’emendamento, sempre tedesco, a favore delle Ong nel Patto sulle migrazioni e l’asilo. Un “passo indietro”, lo aveva definito subito Meloni, chiedendo una pausa e minacciando un contro-emendamento. Se ufficialmente sono stati giorni di ‘muro contro muro’, sottotraccia le diplomazie hanno lavorato per cercare un compromesso e oggi è arrivata la svolta, con il ritiro dell’emendamento tedesco e la “soddisfazione” della premier. La ‘pace’ dovrebbe essere suggellata proprio a Granada, in un bilaterale tra Meloni e Scholz. Il tema dei migranti sarà uno di quelli al centro dei due incontri in Spagna dove domani si riunisce la Comunità politica europea e venerdì il Consiglio informale. Meloni, anche sulla scia del consenso registrato al Med9 di Malta, punta a fare passi avanti concreti. “Mi pare che si usino parole chiare quando si dice che i trafficanti di esseri umani non possono decidere chi entra in Europa, perché è una strada chiara quella che l’Europa vuole intraprendere”, ha detto oggi a SkyTg24, aggiungendo che adesso “si tratta di implementare velocemente gli strumenti effettivi, è poi nella velocità di realizzazione che l’Europa deve essere più brava”.

Altro tema al centro della Cpe di domani – a cui interverrà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky – sarà quello del sostegno a Kiev. “Io – ha ribadito Meloni – continuo ad essere convinta che sostenere l’Ucraina sia non solo giusto ma anche il modo migliore per difendere l’interesse nazionale italiano”. Il supporto continuerà anche con la fornitura di armi, “compatibilmente con le richieste e con la necessità di non sguarnire la nostra sicurezza”. Però, ha ammesso, la guerra porta “conseguenze” come l’inflazione, i costi dell’energia, le migrazioni, “che impattano fortemente sulle nostre società, e se non siamo bravi ad affrontare quelle conseguenze le opinioni pubbliche continueranno a scricchiolare”. Nel corso dell’intervista per i 20 anni di Sky, Meloni ha anche parlato di temi interni, come la polemica sulla sentenza di Catania – contro cui il governo prepara il ricorso – che ha portato alla liberazione di tre migranti tunisini dal Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Pozzallo, in provincia di Ragusa. La premier ha ribadito di ritenere “incomprensibile” la decisione e pur negando che ci sia un “fronte aperto con la magistratura” si è detta “preoccupata” per la “la difesa corporativa” della giudice Iolanda Apostolico.

La presidente del Consiglio è poi tornata a respingere le ipotesi di un governo tecnico, che vorrebbero “i soliti noti” che “hanno beneficiato di una politica debole” e la sinistra “allergica alla democrazia”. Una speranza vana, ha assicurato, perchè il governo continua a lavorare e mette in cantiere le riforme per il 2024: “Vorrei già nella legge di bilancio inserire una prima applicazione della riforma fiscale e immediatamente dopo la legge di bilancio portare la riforma costituzionale”. Infine un primo bilancio su un anno di governo: “Di errori ne avrò fatti diversi, perchè chi fa sbaglia” però l’operato “va valutato alla fine”.

Inflazione, Giorgetti: target 2% della Bce non è realistico

Inflazione, Giorgetti: target 2% della Bce non è realisticoRoma, 4 ott. (askanews) – “Questa regola aurea dell’inflazione al 2%, che è il target della Bce, non so quanto sia oggi realistica”. Lo ha detto il Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, intervistato da Skytg24.

Il Ministro ha ribadito che l’inflazione entro la fine dell’anno scenderà e questa previsione è incorporata nella Nadef. “Temo due fattori – ha aggiunto -: uno contingente, l’aumento del prezzo del petrolio; il secondo di dimensione globale, ossia il processo di deglobalizzazione in corso. La globalizzazione aveva tanti difetti ma ha anche introdotto nel mercato occidentale prodotti a basso costo dalla Cina e da altri Paesi. Oggi che i flussi commerciali non sono più quelli di prima, c’è la tendenza ad un innalzamento dei prezzi”.

Giorgetti, rischio rating? Dubito, spiegheremo nostre ragioni

Giorgetti, rischio rating? Dubito, spiegheremo nostre ragioniRoma, 4 ott. (askanews) – Ci sono rischi di declassamento del rating dell’Italia? “Ci sono titoli di giornale, voi come giornalisti giustamente ci credete. Io da politico ho un legittimo dubbio”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervistato da Skutg24.

“Ogni sei mesi abbiamo incontri con le agenzie di rating. Come in tutti gli esami universitari ci si prepara, si studia e poi si va all’esame e si spiegano le buone ragioni di un’economia forte, la seconda economia manifatturiera d’Europa, un Paese ricco di creativita che merita di essere liberata. Ma ha un grande debito pubblico e deve essere consapevole di non fare svarioni.

Meloni: sentenza Catania incomprensibile, è difesa corporativa

Meloni: sentenza Catania incomprensibile, è difesa corporativaRoma, 4 ott. (askanews) – “Io sono persona di destra, chi è di destra come me ha rispetto della separazione dei poteri e dei servitori dello Stato. Non c’è nessun fronte aperto con la magistratura ma, se secondo me una sentenza è incomprensibile, posso dire che è incomprensibile”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, tornando sulla sentenza di Catania in un’intervista a Sky TG24, nell’ambito delle celebrazioni ‘Sky 20 anni’.

Se “non la condivido, perchè le motivazioni della sentenza, che si occupa di un migrante già con un provvedimento di espulsione”, mostrano “tesi incomprensibili, devo dire che non sono d’accordo. Piuttosto la difesa corporativa mi preoccupa: come un magistrato può dire che è illegittimo un provvedimento, un governo può dire di non essere d’accordo” senza per questo “attaccare una categoria”.

Pd, Schlein prepara piazza di novembre: tappa per alternativa

Pd, Schlein prepara piazza di novembre: tappa per alternativaRoma, 4 ott. (askanews) – La mobilitazione continua, Elly Schlein riunisce la segreteria per preparare la direzione Pd di giovedì ed esorta tutti al massimo sforzo in vista dell’autunno “di piazza” annunciato alla festa dell’Unità a Ravenna e che troverà il suo momento clou nella manifestazione di inizio novembre, probabilmente sabato 11, anche se è stato preso in considerazione pure il fine-settimana successivo. Una manifestazione che, secondo quanto emerso dalla riunione di questa mattina, vedrà nella sanità uno dei punti centrali, ma affronterà in generale “tutte le grandi questioni economiche e sociali”, dice uno dei partecipanti. Soprattutto, nelle intenzioni della leader Pd quella data dovrà essere una “tappa” di un “paziente” percorso di costruzione dell’alternativa. Perché Schlein ha ribadito che il Pd, nonostante le polemiche e gli attacchi che arrivano da M5s e Azione, intende lavorare con costanza e, appunto, pazienza alla ricomposizione di un fronte da contrapporre a quello della destra.

Un concetto che Schlein espone anche in pubblico, parlando all’evento che celebra i 20 anni di Sky: “Abbiamo un governo che si è abbattuto sulle fasce più povere anziché aumentare la povertà. Abbiamo la responsabilità come opposizioni di costruire un’alternativa alla destra. Io sento questa responsabilità e quindi sono massimamente unitaria, nelle nostre differenze”. E se Conte e Calenda mettono in discussione praticamente ogni giorno l’idea del “campo largo”, la leader Pd invita tutti i suoi a non reagire alle polemiche, spiegando che sono fibrillazioni fisiologiche in vista delle europee. E, sempre a SkyTg24, aggiunge: “Per noi va avanti (la costruzione dell’alternativa, ndr) e deve andare avanti. Basta incontrare per strada le persone che ci hanno votato. Ci chiedono di costruire convergenze per aiutare l’Italia in questo momento”. Come spiega uno dei membri della segreteria “sappiamo che sarà così nei prossimi mesi, e forse anche dopo le Europee. Tocca a noi trovare gli argomenti sui quali portare tutte le opposizioni, come abbiamo fatto col salario minimo. Certo, Conte e Calenda forse stanno sottovalutando il fatto che una metà dell’elettorato, quella che guarda a noi, comincia a porsi il problema di vedere un’alternativa a questo governo”. Uno degli argomenti è ovviamente la sanità, come ribadisce anche Schlein: “Ci batteremo perché ci siano più risorse per il diritto alla salute delle persone. Continueremo ad insistere e stiamo dialogando anche con le altre forze di opposizione, mentre portiamo avanti anche la battaglia sul salario minimo”.

Certo, riconosce il dirigente Pd, “il problema è politico e una spinta positiva può arrivare anche dall’elettorato, come accaduto per la destra. Lì è apparso chiaro che chi sceglie un percorso solitario – vedi Fini – non va lontano. Speriamo accada anche qui, devono capire tutti che chi rompe agevola l’altro campo”. Di certo la segretaria si muove con attenzione, cercando di evitare discussioni interne al partito. Le battaglie scelte – dal salario minimo alla sanità, passando per il Pnrr e la lotta alle nostalgie fasciste – sono condivise da tutte le anime Pd. Sull’Ucraina anche oggi Schlein ha ribadito una linea di continuità e per la manifestazione di novembre si cercherà di accentuare la presenza del partito appunto su quei temi economici che vengono sollecitati dalla minoranza ma anche da quella parte di Pd che viene dai Ds e che ha nel proprio Dna le battaglie per il lavoro.

A tenere tutto insieme, ovviamente, l’opposizione al governo Meloni che “sui migranti fa solo demagogia” e che “cerca un nemico al giorno per nascondere i problemi che non riesce a risolvere”. La segretaria annuncia anche un’interrogazione Pd sugli scontri di Torino tra polizia e manifestanti e presenta due proposte di legge per contrastare la propaganda fascista e la tentazione revanscista di intitolare strade e luoghi pubblici a personaggi del Ventennio. “Con questa proposta – spiega Andrea De Maria, uno dei firmatari – nessuna strada potrebbe essere intitolata a Giorgio Almirante”. Per quanto riguarda il Pd, Schlein ripete il suo mantra: ok il pluralismo, ma “c’è tanto da cambiare, abbiamo vinto le primarie con una promessa di cambiamento che non intendiamo tradire. E non si fa il cambiamento in pochi mesi. Era troppo tempo che il partito aveva smarrito una sua identità. Andando per strada, battendoci per il salario minimo, per il lavoro di qualità, per la salute pubblica, per il diritto alla casa, il Pd è compatto”. Di sicuro, aggiunge, “il Pd non si smobilita, dopo un’estate militante che ci ha visti impegnati in tutto il paese. Nell’autunno dobbiamo proseguire, stiamo mettendo a punto le battaglie”.

M5S, Conte: Castaldo? Il limite dei due mandati vale anche per lui

M5S, Conte: Castaldo? Il limite dei due mandati vale anche per luiRoma, 4 ott. (askanews) – “Ieri una intervista di un nostro europarlamentare al Corriere della sera ha posto delle questioni di cui è bene discutere, per esempio sul ruolo del Consiglio nazionale”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, replicando nel corso di una diretta social alle dichiarazioni dell’eurodeputato stellato Fabio Massimo Castaldo.

“Il Consiglio nazionale si è riunito più volte, ma basta leggere il nostro statuto: non è – ha affermato Conte – un organo che gestisce il day by day, ma serve per l’indirizzo politico, quindi non è che possiamo riunirci tutti i giorni. Comunque possiamo anche riunirci anche ogni giorno ma se poi succede quello che è successo, per esempio abbiamo fatto tante riunioni per definire la linea politica sul conflitto russo ucraino e poi il nostro europarlamentare si smarca a titolo personale quando c’è da votare all’europarlamento sul regolamento europeo sulla produzione di munizioni, il cosiddetto Asap, è inutile che facciamo un consiglio nazionale al giorno. Questo non vale al rispetto delle regole interne, non è leale nei confronti degli altri europarlamentari e delle decisioni prese all’unanimità nel Consiglio nazionale”. “Quindi bene tutte le discussioni interne, dobbiamo creare una comunità che discute, una comunità che si interroga. Una comunità che ha troppe certezze non funziona. Quindi – ha proseguito l’ex premier – mi raccomando: critiche costruttive, soprattutto quando ci si avvicina alla scadenza del doppio mandato. L’ho chiarito anche all’interessato in un colloquio personale che la regola che gli ho dovuto chiarire vale anche per l’europarlamento. Lui aveva una interpretazione basata sul valore delle preferenze, ma quello riguarda la legge elettorale, per poter candidare qualcuno dobbiamo rispettare le nostre regole interne. Ma come abbiamo già dimostrato troveremo il modo per valorizzare competenze ed esperienze, anche l’interessato: siamo ben felici di poterci avvalere della sua esperienza, sarà sempre il benvenuto”, ha concluso Conte.

Bonomi: industria italiana è forte, possiamo superare questo momento

Bonomi: industria italiana è forte, possiamo superare questo momentoRoma, 4 ott. (askanews) – Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, è pienamente fiducioso sulla capacità dell’industria italiana di superare un momento definito “complesso”.

“Strutturalmente l’industria italiana e’ forte quindi se noi facciamo i compiti a casa e li facciamo bene io credo che l’Italia puo’ tranquillamente superare questo momento complesso a livello mondiale”, ha dichiarato Bonomi, ospite a «Sky 20 anni» su Sky Tg24. “Io – ha spiegato – non ero così ottimista prima e non sono così pessimista adesso. Io credo che c’è un rallentamento che è dovuto principalmente a fattori esterni, al rallentamento del commercio mondiale e sappiamo quanto è importante per l’economia italiana l’export. Abbiamo una congiunzione inflazione-tassi-spread piuttosto complessa e nonostante ciò è previsto che l’Italia crescerà del +0,8% del Pil”.

“Vengo – ha ricordato il presidente di Confindustria – da una due giorni a Berlino con i miei omologhi francesi e tedeschi. In quei giorni il governo tedesco annunciava una recessione, con la discesa del Pil del -0,8%. Noi facciamo 16 punti (decimali, ndr) più della Germania, per un punto noi di solito avremmo firmato”. (in passato, ndr).

Meloni: governo tecnico? Sinistra allergica a democrazia

Meloni: governo tecnico? Sinistra allergica a democraziaRoma, 4 ott. (askanews) – “I soliti noti sono tutti quelli che hanno beneficiato di una politica debole. E che oggi con una politica forte che non si fa dettare la linea possono vedere perdere terreno sotto i piedi. Dopodiché, la sinistra che è allergica alla democrazia: hanno cominciato ad attaccare persino Elly Schlein, non gli va bene neanche il segretario loro se è eletto, faranno il segretario ‘tecnico’”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a proposito di chi vorrebbe un governo tecnico, in un’intervista a Sky TG24 nell’ambito delle celebrazioni ‘Sky 20 anni’, che andrà in versione integrale alle 19.

“Questo dibattito sul governo tecnico – ha aggiunto – è molto divertente, me li immagino mentre di notte loro sognano e fanno la lista dei loro ministri tecnici per governare di nuovo l’Italia avendo perso le elezioni. Tranquillizziamoli e aiutiamoli ad attraversare questa fase difficile della loro vita, facciano pure. Intanto, noi governiamo”.

Dl asset, governo ottiene fiducia Camera con 202 voti a favore

Dl asset, governo ottiene fiducia Camera con 202 voti a favoreRoma, 4 ott. (askanews) – Il governo ha ottenuto alla Camera la fiducia posta sul decreto asset, nello stesso testo già approvato dal Senato. I voti a favore sono stati 202, quelli contrari 128 e 4 le astensioni.

L’Aula di Montecitorio prosegue nel pomeriggio i lavori sul decreto con l’esame degli ordini del giorno, mentre il voto finale sul provvedimento è previsto per domani. Il decreto contiene una varietà di norme tra cui la tassa sugli extraprofitti delle banche, le misure contro il caro-voli nei collegamenti con le isole attribuendo maggiori poteri all’Antitrust, le disposizioni per far fronte alle carenze dei taxi. Sono confluite nel decreto asset anche le norme che consentono al Ministero dell’Economia di acquisire una partecipazione fino al 20% della società Netco della rete fissa di Tim, in precedenza approvate dal Consiglio dei Ministri con un decreto ad hoc.