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Lodi, Rä Di Martino a Platea: un set per un tramonto in vetrina

Lodi, Rä Di Martino a Platea: un set per un tramonto in vetrinaLodi, 12 mar. (askanews) – Un’opera ispirata al mondo del cinema, ma che crea una sorta di tramonto perpetuo in centro a Lodi. È il nuovo progetto di Platea – Palazzo Galeano che ha portato nella città lombarda l’installazione “Play” di Rä Di Martino.
“Io lavoro molto con il cinema e con tutto ciò che sono i mezzi che creano la finzione – ha detto l’artista ad askanews – e in questo caso i protagonisti sono le cose che stanno dietro le quinte, ossia gli attrezzi che creano l’atmosfera, la luce, la fotografia. Non c’è una storia, non c’è il film, ma ci sono solo le attrezzature”.
E quindi nella vetrina affacciata sul centro storico si trovano stativi, luci colorate e pellicole, quelle attrezzature che, alla fine, hanno lo scopo di creare un’atmosfera fittizia, che diventa vera nella proiezione del racconto. “La nostra riflessione in questi tre anni, l’input che è stato dato ai curatori e agli artisti come tema – ci ha spiegato Carlo Orsini, direttore artistico di Platea – è il rapporto tra natura e artificio. E l’opera di Ra di quest’anno centra precisamente questo nostro tema”.
Tipica del progetto lodigiano è anche la collocazione neutra, ossia lo sfruttare una vetrina che non ha particolari connotazioni museali e quindi gioca su più piani. “Chi passa – ha aggiunto Rä Di Martino – non è solo un pubblico di arte, ma è un pubblico anche casuale. Spero che, anche non capendo di cosa si tratta, ci sia il rimando di un’atmosfera, di un calore che ricorda qualcos’altro, ma che non sai cos’è. E allo stesso tempo può piacere anche esteticamente”.
L’esposizione a Platea è organizzata in collaborazione con la Galleria Valentina Bonomo di Roma.

Francia, dal Senato via libera a controversa riforma delle pensioni

Francia, dal Senato via libera a controversa riforma delle pensioniRoma, 12 mar. (askanews) – Il senato francese in tarda serata ieri ha approvato l’impopolare riforma delle pensioni, poche ore dopo le nuove manifestazioni di piazza contro uno dei pilastri del programma del secondo mandato presidenziale di Emmanuel Macron. I senatori hanno approvato le riforme con 195 voti a favore e 112 contrari. Ora una commissione redigerà il testo finale che andrà nuovamente votato dal senato e dall’assemblea nazionale.
“Un passo importante è stato compiuto questa sera con un ampio voto sul testo della riforma delle pensioni al Senato”, ha detto la premier, Elisabeth Borne, dopo il voto, aggiungendo di ritenere che il governo abbia la maggioranza parlamentare per far varare la riforma.
Se il governo di Macron non riuscisse a trovare i voti all’assemblea nazionale, Borne potrebbe utilizzare uno strumento costituzionale raramente utilizzato e molto controverso, noto come articolo 49/3, per far passare il testo senza voto.
I sindacati, che si sono ferocemente opposti alle misure, sabato speravano ancora di costringere Macron a fare marcia indietro, anche se le proteste della giornata contro la riforma sono state molto più contenute rispetto alle precedenti.
La tensione è divampata in serata, con la polizia di Parigi che ha affermato di aver effettuato 32 arresti dopo che alcuni manifestanti hanno lanciato oggetti contro le forze di sicurezza, con bidoni della spazzatura bruciati e finestre rotte. Questa settimana, Macron ha rifiutato due volte le chiamate urgenti dei sindacati per incontrarlo in un ultimo disperato tentativo di fargli cambiare idea.
Il ministero dell’Interno ha detto che 368.000 persone si sono presentate in piazza in tutta la Francia, meno della metà del milione che la polizia aveva previsto. A Parigi, 48.000 persone hanno preso parte alle manifestazioni, rispetto alle previsioni della polizia di circa 100.000. L’11 febbraio, sempre sabato, 963.000 persone avevano manifestato, secondo la polizia.
Nell’ultimo grande giorno di sciopero e protesta, martedì, la partecipazione è stata di poco inferiore a 1,3 milioni di persone secondo la polizia e più di tre milioni secondo i sindacati.
La misura principale della riforma è l’innalzamento dell’età minima di pensionamento a 64 anni, da 62 anni, considerata da molti ingiusta nei confronti delle persone che hanno iniziato a lavorare giovani. La riforma aumenta anche il numero di anni di contributi versati necessari per ricevere una pensione completa.
Un sondaggio d’opinione pubblicato dall’emittente BFMTV ha rilevato che il 63% dei francesi approva le proteste contro la riforma e il 54% è anche favorevole agli scioperi e ai blocchi in alcuni settori. Tuttavia, il 78% ha affermato di ritenere che Macron avrebbe finito per far approvare la riforma.

Migranti, decreto al via in Senato. Chigi: “Improcrastinabili azioni Ue”

Migranti, decreto al via in Senato. Chigi: “Improcrastinabili azioni Ue”

Mantovano: “Rivedere la Bossi-Fini”. Iezzi: ‘Su protezione speciale fare di più’

Roma, 11 mar. (askanews) – Dall’inasprimento delle pene per gli scafisti alla stretta sulla protezione speciale. E’ entrato oggi in vigore, dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, il decreto varato dal governo nel Consiglio dei ministri che si è svolto a Cutro a dieci giorni dalla tragedia del naufragio dei migranti. Intanto Palazzo Chigi ha diffuso una nota dove si sottolinea la “piena sintonia” con il Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, su un “impegno comune a una risposta adeguata” e si sollecita la “ancora più improcrastinabile attuazione di quanto deciso al Consiglio europeo di febbraio”.
Il provvedimento varato dal governo è atteso in Senato dove si avvierà l’iter di conversione. Il testo pubblicato in Gazzetta ha registrato alcune modifiche rispetto alle precedenti versioni, in particolare sulle disposizioni per la protezione speciale per le “categorie vulnerabili”, per le quali si conferma la stretta ma salvaguardando da questa, in parte, chi la protezione l’ha già chiesta e chi l’ha già ottenuta.
Il percorso in Parlamento rischia di essere in salita e non solo perché tema divisivo tra maggioranza e opposizione. I partiti che sostengono l’esecutivo puntano a mostrare compattezza, tanto che la Lega ha espresso apprezzamento per le misure entrate nel decreto-legge. Ma le sensibilità sul tema non sono identiche. Oggi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha definito la legge Bossi-Fini un “Arlecchino” e ha puntualizzato: “Un conto è un decreto urgente, altro è rimettere mano all’intera legge sull’immigrazione che ha fatto il suo tempo. Bisognerà fare qualcosa di nuovo, ma con calma e in maniera articolata”.
Quanto alla decisione dell’ultimo momento di non introdurre nel decreto la norma che attribuiva un ruolo di primo piano alla Marina Militare, e dunque al ministero della Difesa guidato da Guido Crosetto, nella gestione degli sbarchi, Mantovano ha precisato che non c’è “nessun mistero. Ragionando ci siamo resi conto che sarebbe stato un intervento spot. Quindi abbiamo rimandato la decisione ad un momento successivo”.
“I soccorsi in mare che in queste ore vengono svolti dalla nostra Marina Militare e i trasferimenti effettuati dall’Aeronautica Militare per decongestionare gli hotspot di Lampedusa sono l’ennesima dimostrazione della altissima professionalità e generosità delle nostre Forze Armate”, ha poi commentato in una nota il ministro della Difesa Crosetto.
Mentre Igor Iezzi, capogruppo della Lega in commissione Affari costituzionali della Camera, e primo firmatario di una Pdl che punta ad un inasprimento delle norme che riguardano la concessione della protezione speciale, afferma di essere “contentissimo” che nel decreto-legge sia “entrato il tema” e “al Senato sicuramente qualche emendamento per cose che non ci sono lo presenteremo, per ritornare sulla strada dei decreti sicurezza di Salvini”.

## Regione Lazio, Rocca è pronto. Domani presenta la Giunta

## Regione Lazio, Rocca è pronto. Domani presenta la GiuntaRoma, 11 mar. (askanews) – C’è la squadra e ci sono le deleghe e domattina a Roma, nella sede della Presidenza della Regione Lazio, il Presidente Francesco Rocca presenterà la sua Giunta. Alle 11 calerà il sipario sul palco che, per oltre un mese, ha visto protagonisti gli attori che, dopo dieci anni di giunta di centrosinistra a guida Nicola Zingaretti, andranno a sedere nelle stanze del comando del territorio laziale.
Erano giorni che si attendeva l’ufficializzazione della squadra che affiancherà Rocca tra rumors di litigi, attriti, accordi falliti. Sarà una giunta a trazione Fratelli d’Italia, forte del risultato elettorale schiacciante delle urne. Il neo presidente terrà nelle sue mani la delicatissima delega alla sanità. Dai primi giorni della sua discesa in campo l’ex presidente della Croce rossa internazionale lo aveva detto chiaramente: “voglio intervenire sulla sanità” stritolata dal nodo delle liste d’attesa, dalla carenza del personale sanitario, dalle difficoltà post covid. Rocca è sempre stato chiaro sul tema spiegando di doverlo ai cittadini, una questione di dignità.
Fratelli d’Italia al timone con sei assessorati. A Giancarlo Righini e Fabrizio Ghera potrebbero andare rispettivamente Bilancio e Agricoltura, e Trasporti e Rifiuti, la vicepresidente potrebbe essere Roberta Angelilli, Elena Palazzo allo Sport, Massimiliano Maselli all’Urbanistica e Michele Nicolai alle Politiche sociali. Due assessorati alla Lega, con Pasquale Ciacciarelli alla Cultura e Cinzia Bonfrisco al Turismo. Due assessorati a Forza Italia, con Giuseppe Schiboni che potrebbe andare all’Ambiente e Luisa Regimenti alla Scuola.
Fondamentali per gli equilibri politici le cariche pesanti alla Pisana. La presidenza del Consiglio regionale sarebbe nelle mani di Antonello Aurigemma di Fratelli d’Italia. E lunedì la cerimonia di insediamento del nuovo Consiglio regionale, una due giorni decisiva per tracciare il futuro della Regione.

Cirque Du Soleil, arriva a Roma il Grand Chapiteau

Cirque Du Soleil, arriva a Roma il Grand ChapiteauRoma, 11 mar. (askanews) – Cirque du Soleil è tornato in Italia e ha alzato il suo Grand Chapiteau a Tor di Quinto, a Roma. Tutto è pronto per ospitare, il 21 marzo, il debutto italiano dello spettacolo “KURIOS – Cabinet of Curiosities”, uno degli show più imponenti della celebre compagnia canadese, prodotto dai partner italiani Show Bees e Vivo Concerti.
Oltre 120 lavoratori hanno contribuito ad innalzare il Grand Chapiteau, costituito per la prima volta in Italia da una tela gialla e blu che, in corrispondenza dei quattro alberi principali, arriva a misurare un’altezza superiore ai 25 metri e dominerà la skyline della capitale fino al 29 aprile. Intorno al tendone, che è in grado di ospitare circa 2.500 persone, sono stati issati più di 100 pali necessari a completare, entro sei giorni, questo villaggio straordinario dalla superficie di 48.000 metri quadrati.
“KURIOS – Cabinet of Curiosities” vanta un cast di 49 artisti provenienti da 17 paesi diversi, alcuni dei quali sono in tournée con il Cirque du Soleil da oltre 15 anni. Più di 8.000 costumi e 426 oggetti di scena sono stati realizzati per questa produzione, la 35esima dal 1984.
Lo show di Cirque du Soleil Entertainment Group, dopo le date di Roma a Tor di Quinto, si sposterà a Milano a Piazzale Cuoco da mercoledì 10 maggio 2023 a domenica 25 giugno.

Mikaela Shiffrin vince ancora, con 87 successi supera Stenmark

Mikaela Shiffrin vince ancora, con 87 successi supera StenmarkRoma, 11 mar. (askanews) – Mikaela Shiffrin completa la scalata e mette definitivamente la freccia nei confronti di Ingemar Stenmark con la vittoria numero 87 della carriera in Coppa del mondo nello slalom femminile di Are, ultima gara prima delle finali di soldeu previste settimana prossima. La campionessa statunitense diventa in solitaria la sciatrice più vincente nella storia con la consueta dimostrazione di superiorità, in cui ha distanziato la concorrenza in una prima manche vicina alla perfezione, e nella seconda ha controllato la situazione, fino a tagliare il traguardo con il tempo complessivo di 1’42”. alle sue spalle si è piazzata Wendy Holdener con un distacco di 92 centesimi, completa il podio la padrona di casa Anna Swenn Larsson a 96 centesimi.
La squadra italiana mette una atleta a punti con la buona prestazione di Marta Rossetti. La ventiquattrenne bresciana delle Fiamme Oro Moena, ventisettesima a metà gara, ha recuperato sette posizioni nella seconda, per un ventesimo posto che rappresenta il quinto piazzamento a punti della stagione, insufficiente però ai fini della qualificazione per l’atto conclusivo di settimana prossima in Andorra, che vedrà la sola partecipazione delle migliori 25 dell’anno.

Sanità, Fnopi: “Allarme per casi sommersi di violenze su infermieri”

Sanità, Fnopi: “Allarme per casi sommersi di violenze su infermieri”Roma, 11 mar. (askanews) – Gli infermieri sono la categoria più colpita dalle aggressioni mentre svolgono il proprio lavoro. Purtroppo, però le cifre sono ben peggiori di quelle emerse pubblicamente anche negli ultimi giorni.
Una rilevazione effettuata da otto università, capofila Genova, effettuata sugli infermieri che hanno subito violenze fisiche o verbali mette in luce che rispetto ai circa 5mila casi denunciati in un anno ce ne sono 26 volte di più, circa 125.000, non registrati. Ancora più grave è che per il 75% sono violenze che coinvolgono donne e che nel 40% circa dei casi si è trattato di violenze fisiche. Vere e proprie aggressioni che hanno lasciato il segno: il 33% delle vittime è caduto in situazioni di burnout e il 10,8% presenta danni permanenti a livello fisico o psicologico.
Lo scrive Fnopi in occasione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, che si celebra domani.
“Molti colleghi, non solo infermieri ma tutte le professioni sanitarie che sono a contatto con l’utenza, non stanno denunciando soprattutto le aggressioni verbali, perché sembra quasi sia diventata una modalità relazionale con cui fare i conti quotidianamente”, ha detto la presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), Barbara Mangiacavalli.
“Il vissuto di un infermiere, di un professionista che in qualche modo è aggredito – ha affermato ancora – è un vissuto che fa fatica ad essere elaborato. Ci sono studi internazionali che ci parlano di episodi di burnout, stress, disaffezione rispetto al lavoro e alla professione, tanto è vero che in questi anni stiamo registrando moltissimi abbandoni della professione.”
“L’aggressione – spiega – è l’effetto di una serie di cause anche importanti che affondano le radici in diversi contesti, tra cui i modelli organizzativi e alcune mancate risposte che i cittadini patiscono. I bisogni dei cittadini spesso non vengono convogliati verso i luoghi più adeguati, ad esempio molti accessi al Pronto Soccorso non sono legati a situazioni di criticità vitali. Emergono invece bisogni di ascolto, necessità di presa in carico di situazioni complesse, che sfiorano la sfera socioassistenziale. Si aspettano quindi una risposta da un servizio, da una struttura, che spesso non è quella corretta. Occorre quindi investire affinché vi siano servizi territoriali sempre più capillari e conosciuti”.

## Regione Lazio, la squadra di Francesco Rocca è pronta

## Regione Lazio, la squadra di Francesco Rocca è prontaRoma, 11 mar. (askanews) – La squadra è pronta. Ad un mese e più dalle elezioni regionali che hanno portato Francesco Rocca a conquistare per il centrodestra la Regione Lazio, la Giunta che affiancherà il presidente Rocca nel governo del territorio è stata definita.
Ci sono volute settimane per raggiungere l’accordo tra i partiti che hanno sostenuto la candidatura di Rocca presidente. Fratelli d’Italia si presentava al tavolo delle trattative con l’ampio margine elettorale conquistato alle urne, e Forza Italia e la Lega hanno trattato fino a questa mattina per limare dettagli e incarichi anche in Consiglio regionale. C’è attesa per l’ufficializzazione che potrebbe arrivare o nel tardo pomeriggio di oggi o domattina.
Venendo ai possibili nomi dei futuri assessori, Fratelli d’Italia ne avrà sei e la delega alla sanità sarà in mano a Rocca, come annunciava da tempo lo stesso governatore. Due assessorati andranno alla Lega e altri due a Forza Italia. Per FdI, da quel che si apprende, a Giancarlo Righini e Fabrizio Ghera andranno rispettivamente Bilancio e Agricoltura, e Trasporti e Rifiuti. La vicepresidenza sarà in mano ad un’esponente di grande esperienza, Roberta Angelilli, che potrebbe avere la delega allo Sviluppo economico e alle attività produttive. Elena Palazzo potrebbe essere il nuovo assessore allo Sport, mentre Massimiliano Maselli all’Urbanistica, e Michele Nicolai dovrebbe avere l’incarico di guidare le Politiche sociali.
Per la Lega, Pasquale Ciacciarelli avrà la Cultura e Cinzia Bonfrisco il Turismo. Per Forza Italia, Giuseppe Schiboni potrebbe andare all’Ambiente e Luisa Regimenti alla Scuola.
Sul fronte del Consiglio regionale la presidenza dovrebbe essere nelle mani di Antonello Aurigemma di Fratelli d’Italia. E proprio lunedì è in calendario la cerimonia di insediamento del nuovo Consiglio regionale. La regione per dieci anni nelle mani del centrosinistra si avvia ad una nuova stagione.

Migranti,Palazzo Chigi: improcrastinabili scelte Consiglio Ue febbraio

Migranti,Palazzo Chigi: improcrastinabili scelte Consiglio Ue febbraioRoma, 11 mar. (askanews) – “Palazzo Chigi esprime sentito apprezzamento per le parole rivolte all’Italia dal Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Quanto affermato dal Presidente Michel è in piena sintonia con l’azione del governo italiano in Europa volta a una migliore gestione della migrazione e al contrasto del traffico di migranti”. E’ quanto si legge in una nota.
“Dopo la terribile tragedia di Cutro, l’impegno comune a una risposta europea adeguata al complesso fenomeno della migrazione rende ancora più improcrastinabile l’attuazione di quanto deciso al Consiglio europeo di febbraio”, prosegue la nota.
“Come sottolineato dal Presidente Michel, occorre realizzare misure concrete di aumentata azione esterna, una cooperazione rafforzata in materia di rimpatri e riammissioni, il controllo delle frontiere esterne dell’Ue e la lotta al traffico di esseri umani, utilizzando tutte le politiche e gli strumenti necessari da parte dell’Ue”.

Migranti, con dl governo arriva stretta sulla protezione speciale

Migranti, con dl governo arriva stretta sulla protezione specialeRoma, 11 mar. (askanews) – Arriva la stretta sulla protezione speciale per i migranti con il decreto varato dal Governo nel Cdm in Calabria. Con un paracadute per coloro che hanno già presentato domanda. Secondo quanto si apprende, Palazzo Chigi avrebbe recepito su quest’ultimo punto le indicazioni del Quirinale così da salvaguardare le persone già presenti nel nostro Paese.
Il decreto dell’esecutivo Meloni cambia l’articolo 19 del testo unico sull’immigrazione che riguarda le disposizioni in materia di “categorie vulnerabili”. Resta in vigore la protezione speciale che prevede il divieto di espulsione e respingimento della persona migrante “qualora esistano fondati motivi di ritenere che essa rischi di essere sottoposta a tortura o a trattamenti inumani o degradanti”. Ma saltano due periodi dello stesso comma.
In primo luogo, viene cancellato il passaggio dove si stabiliva che non erano ammessi respingimento o espulsione qualora esistessero “fondati motivi di ritenere che l’allontanamento dal territorio nazionale” potesse comportare una “violazione del diritto al rispetto della sua vita privata e familiare” e, in secondo luogo, viene soppressa anche la parte che teneva conto, nella valutazione del “rischio” della “natura e della effettività dei vincoli familiari dell’interessato, del suo effettivo inserimento sociale in Italia, della durata del suo soggiorno nel territorio nazionale nonche dell’esistenza di legami familiari, culturali o sociali con il suo Paese d’origine”.
Dalla stretta, contenuta nel decreto uscito in Gazzetta, si salvaguarda però, dicevamo, chi ha già presentato domanda o già ottenuto il permesso di soggiorno per motivi di protezione speciale. Si legge infatti che: “per le istanze presentate fino alla data di entrata in vigore del presente decreto, ovvero nei casi in cui lo straniero abbia già ricevuto l’invito alla presentazione dell’istanza da parte della Questura competente, continua ad applicarsi la disciplina previgente” anche se “i permessi di soggiorno già rilasciati, in corso di validità, sono rinnovati per una sola volta e con durata annuale, a decorrere dalla data di scadenza. Resta ferma la facoltà di conversione del titolo di soggiorno in motivi di lavoro se ne ricorrono i requisiti di legge”.