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A causa del maltempo è stato annullato il Gran Premio di F1 a Imola

A causa del maltempo è stato annullato il Gran Premio di F1 a ImolaBologna, 17 mag. (askanews) – “Il Gran Premio di Imola” in programma il prossimo fine settimana “verrà annullato e vedremo quando sarà possibile recuperarlo, magari allungando il contratto”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, durante il punto sui danni per il maltempo nella sede della Protezione civile a Bologna assieme al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e al viceministro dei Trasporti, Galeazzo Bignami.

“Ho trovato vicinanza, solidarietà e grande buon senso da parte di chi guida il circus della Formula, l’imolese Stefano Domenicali, il presidente dell’Aci, Saverio Sticchi Damiani – ha detto Bonaccini -. Avete visto le dichiarazioni, molto opportune, del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, del sindaco di Imola, Marco Panieri, dell’Autodromo e si chi gestisce questo evento straordinario che rischiava di mettere in difficoltà un territorio già provato”. “Adesso non dobbiamo pensare alla Formula 1, ma dobbiamo pensare a ripartire – ha aggiunto il governatore -. Mi ha fatto molto piacere la comunanza della decisione che abbiamo immediatamente preso”.

Maltempo Emilia-R.,Piantedosi:ora priorità è salvare vite umane

Maltempo Emilia-R.,Piantedosi:ora priorità è salvare vite umaneRoma, 17 mag. (askanews) – “La priorità ora è sa portare avanti la complicata azione di soccorso”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nel corso della conferenza stampa sulla emergenza maltempo in Emilia Romagna alla quale partecipa anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini.

Il ministro ha sorvolato in elicottero le zone colpite dal maltempo e ha sottolineato che la sua presenza è un segno di vicinanza del governo alle comunità colpite. Sono circa 700 vigili del fuoco e 100 mezzi per soccorsi impegnati nelle operazioni di soccorso.

Findomestic: dopo 4 mesi intenzioni acquisto tornano in calo (-8,4%)

Findomestic: dopo 4 mesi intenzioni acquisto tornano in calo (-8,4%)Milano, 17 mag. (askanews) – Dopo quattro mesi di crescita consecutiva le intenzioni d’acquisto a tre mesi degli italiani tornano ai livelli di inizio anno con un calo dell’8,4% rispetto ad aprile. Secondo l’analisi dell’Osservatorio Findomestic di maggio realizzata in collaborazione con Eumetra, è il comparto casa a determinare quest’andamento negativo. Sembra finito l’effetto Superbonus: sfiorano una flessione del 20% (-19,4%) le intenzioni di ristrutturare casa, calano dell’11,8% gli impianti di isolamento termico e del 9,2% le caldaie a condensazione o biomassa. In calo anche i mobili (-12,7%) che, tuttavia, si confermano su livelli superiori alla media degli ultimi 12 mesi. In controtendenza solo gli impianti fotovoltaici (+11,9%) e gli infissi (+4,4%).

“I primi mesi del 2023 sono stati contraddistinti da una ripresa della propensione al consumo – dichiara Gilles Zeitoun, amministratore delegato e direttore generale Findomestic – che ha trovato riscontro negli effettivi acquisti di beni durevoli, in crescita ma ancora frenati da un contesto che resta di forte preoccupazione. Il fenomeno dell’inflazione rimane la prima preoccupazione nel Paese (6 risposte su 10 nella nostra rilevazione) e continua a influenzare i comportamenti di spesa che restano improntati alla prudenza. Non a caso, con i redditi che crescono meno dei prezzi dei beni di consumo, al secondo posto tra le preoccupazioni più avvertite (39% di preferenze) troviamo quella relativa al progressivo calo del potere d’acquisto familiare”. Il settore casa soffre la fine dell’effetto Superbonus, ma non è l’unico a subire un ripiegamento delle intenzioni d’acquisto: senza una prospettiva concreta di incentivi nuovi o rivisti nei parametri anche le auto nuove cedono il 7% (tengono meglio le elettrificate a -1,4%) e le usate l’11%. I motoveicoli, un mercato in forte crescita dal 2021 ad oggi, fanno rilevare ancora intenzioni d’acquisto in positivo: +8,6%. Torna a sorridere il settore della tecnologia dopo il calo generalizzato della propensione all’acquisto (e delle vendite) registrato nel primo trimestre dell’anno. L’intenzione di dotarsi di un tablet raggiunge i livelli massimi da un anno a questa parte (+15,8% nell’ultimo mese). Lo stesso vale per le fotocamere (+18,8%) e la telefonia (+11,1%). Anche le TV, come rileva l’Osservatorio Findomestic di maggio, guadagnano il 6,3%, mentre le intenzioni d’acquisto di PC rimangono stabili. Andamenti contrapposti per i due segmenti degli elettrodomestici con i piccoli in flessione del 6,3% e i grandi in crescita del 10,4%. L’arrivo della bella stagione sembra non offrire un ulteriore impulso ad attrezzature per lo sport e fai da te, che rimangono sostanzialmente stabili (in lieve calo dell’1,4% il fai da te) su livelli comunque elevati e superiori ad un anno fa. Piccolo ridimensionamento per le intenzioni di acquistare un’e-bike (-4,3%) dopo 3 mesi di crescita consecutiva. Per l’estate in molti hanno già organizzato e acquistato il proprio pacchetto vacanze: nella rilevazione condotta a fine aprile, infatti, le intenzioni d’acquisto di viaggi arrestano la propria ascesa (-2,9%).

Ue propone riforma dell’Unione doganale: più IA e autorità unica

Ue propone riforma dell’Unione doganale: più IA e autorità unicaRoma, 17 mag. (askanews) – La Commissione europea ha presentato una serie di proposte di riforma dell’Unione doganale, istituita nel 1968, che prevedono un ampio utilizzo dell’intelligenza artificiale, anche sui controlli, una nuova autorità europea, un portale unico per le imprese e una revisione delle regole sul commercio elettronico, mentre viene eliminata l’esenzione dai dazi doganali dei pacchi con merci di valore inferiore ai 150 euro.

Con un comunicato, l’esecutivo comunitario sostiene che le misure proposte “illustrano una visione all’avanguardia a livello mondiale basata sui dati per le dogane dell’Ue, che semplificherà notevolmente le procedure doganali per le imprese, in particolare per gli operatori commerciali più affidabili”. Le dichiarazioni tradizionali verranno sostituite “con un approccio più intelligente alla vigilanza sulle importazioni basato sui dati”, si legge. Bruxelles rileva che le dogane subiscono pressioni dovute a un enorme incremento dei volumi commerciali, in particolare nel commercio elettronico, ma anche per il rapido aumento delle norme dell’Ue che devono essere verificate alle frontiere e l’evoluzione delle realtà e delle crisi geopolitiche. Inoltre la Commisione vuole un quadro doganale “adatto a un’era più verde”, oltre che digitale.

Bruxelles propone innanzittto una nuova autorità doganale europea, cui spetterebbe il compito di “presiedere un centro doganale digitale europeo che fungerà da motore del nuovo sistema. Il centro dati – si legge – sostituirà l’infrastruttura informatica doganale esistente negli Stati membri dell’Ue”, con risparmi stimati per 2 miliardi di euro l’anno. Le imprese che intendano introdurre merci nell’Unione “potranno registrare tutte le informazioni sui prodotti e sulle catene di approvvigionamento in un unico ambiente online: il nuovo centro doganale digitale europeo. Questa tecnologia all’avanguardia raccoglierà i dati forniti dalle imprese e, attraverso l’apprendimento automatico, l’intelligenza artificiale e l’intervento umano, fornirà alle autorità una visione a 360 gradi delle catene di approvvigionamento e della circolazione delle merci”.

Un unico portale, quindi, per la presentazione delle informazioni doganali. Viene poi prevista la suddivisione tra processi operativi e catene di approvvigionamento ritenute “completamente trasparenti” con operatori commerciali giudicati “più affidabili”, (operatori “Trust and Check”, Fiducia e Controllo”) che potranno mettere le loro merci in circolazione nell’Ue senza alcun intervento doganale attivo. Secondo le proposte, il centro digitale sarà operativo per le spedizioni del commercio elettronico a partire dal 2028; seguiranno (su base volontaria) gli altri importatori nel 2032. Gli operatori Trust and Check (Fiducia e Controllo) potranno inoltre sdoganare tutte le loro importazioni presso le autorità doganali dello Stato membro in cui hanno sede, indipendentemente dal luogo in cui le merci entrano nell’Unione. Un riesame nel 2035 valuterà l’opportunità di estendere tale possibilità a tutti gli operatori commerciali, aggiunge la Commissione, quando il centro diventerà obbligatorio a partire dal 2038.

Le proposte prevedono poi che l’intelligenza artificiale venga utilizzata “per analizzare e monitorare i dati e prevedere i problemi perfino prima che le merci abbiano iniziato il loro viaggio verso l’Unione. Le autorità doganali dell’Ue – si legge – potranno in tal modo concentrare i loro sforzi e le loro risorse dove sono più necessari: per impedire l’ingresso nell’Unione di merci pericolose o illegali e far rispettare il numero crescente di leggi dell’Unione che vietano determinate merci contrarie ai valori comuni, ad esempio nel settore dei cambiamenti climatici, della deforestazione e del lavoro forzato”. Ma il sistema basato sulla IA contribuirà anche “a garantire una corretta riscossione dei dazi e delle imposte, a vantaggio dei bilanci nazionali”, sostiene la Commissione.

“Le informazioni e le competenze saranno messe in comune e valutate a livello dell’Unione attraverso la nuova autorità doganale dell’Ue – riporta ancora il comunicato – che agirà sulla base dei dati forniti tramite il centro doganale digitale europeo”.

La riforma ha poi un altro elemento chiave nel puntare a che le merci vendute online nell’Ue rispettino tutti gli obblighi doganali. “Si tratta di un’importante innovazione rispetto all’attuale sistema doganale, che attribuisce la responsabilità al singolo consumatore e ai singoli vettori. Le piattaforme – dice la Commissione – avranno la responsabilità di garantire che i dazi doganali e l’Iva siano pagati al momento dell’acquisto”.

Nel contempo la riforma elimina l’attuale soglia in base alla quale le merci di valore inferiore a 150 euro sono esenti dai dazi doganali, che secondo Bruxelles è “ampiamente sfruttata dagli autori di frodi: fino al 65% di tali pacchi che entrano nell’Ue è attualmente sottovalutato al fine di evitare i dazi doganali all’importazione”.

La riforma semplifica inoltre il calcolo dei dazi doganali per le merci di modesto valore più comuni acquistate da paesi terzi, “riducendo a quattro le migliaia di possibili categorie di dazi doganali”. Il nuovo regime, secondo l’Ue, apporterà entrate doganali supplementari dell’ordine di 1 miliardo di euro l’anno.

Governo, Sbarra (Cisl): riannodi fili del dialogo con i sindacati

Governo, Sbarra (Cisl): riannodi fili del dialogo con i sindacatiGenova, 17 mag. (askanews) – “Ormai da un mese e mezzo abbiamo attivato una forte mobilitazione unitaria nei luoghi di lavoro, abbiamo già sostenuto due grandi manifestazione interregionali a Bologna, a Milano e sabato saremo a Napoli. Il nostro obiettivo è convincere il governo a riannodare i fili del dialogo e del confronto con le parti sociali e con il sindacato. La stagione delle grandi riforme, degli investimenti, del rilancio in qualità e in quantità del lavoro e dell’occupazione può determinarsi attraverso il dialogo, la condivisione e il confronto tra governo e organizzazioni sindacali”. Lo ha detto il segretario della Cisl Luigi Sbarra, parlando con i giornalisti a margine del convegno “La partecipazione al lavoro” organizzato dal sindacato a Genova.

“Abbiamo costruito una nostra piattaforma – ha sottolineato Sbarra – abbiamo declinato le nostre priorità e, sulla base della forza della mobilitazione, chiediamo al governo di aprire una grande stagione di confronto e di dialogo per affrontare insieme il tema dell’inflazione che va contrastato con una nuova politica dei redditi per salvaguardare il potere di acquisto di retribuzioni, salari e pensioni, il tema del rinnovo dei contratti, dell’accelerazione dei processi di attuazione del Pnrr, della salute e della sicurezza sul luoghi di lavoro, della sanità, della non autosufficienza e di una visione nuova delle politiche industriali”.  

Imprese, Giorgetti: ruolo Stato resta fondamentale per favorire crescita

Imprese, Giorgetti: ruolo Stato resta fondamentale per favorire crescitaMilano, 17 mag. (askanews) – “Resta fondamentale il ruolo dello Stato italiano, quale azionista capace a seconda dei casi di presidiare settori strategici e favorire la crescita di aziende come investitore paziente, come nel caso della Cdp”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in un collegamento video tenuto in occasione della presentazione a Milano del volume dedicato a “La fusione Montecatini-Edison (1965-1971) di Giorgio La Malfa e Taddeo Molino Lova.

Bce, Tajani: continuare ad alzare i tassi sarebbe un errore

Bce, Tajani: continuare ad alzare i tassi sarebbe un erroreRoma, 17 mag. (askanews) – Continuare ad alzare i tassi di interesse ufficiali “sarebbe un errore” da parte della Bce, perché nell’area euro l’inflazione “non ha una origine interna, quindi il problema non si risolve alzando i tassi”. Lo ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani rispondendo una domanda al termine della sua vista all’Abi, in occasione del Comitato esecutivo.

La Bce ha manifestato l’intenzione di aumentare ancora il costo del danaro. “Mi auguro che questo non accada – ha detto Tajani – perché sarebbe un errore. L’ho detto più volte. Nella sua libertà la Banca centrale può fare quello che vuole. Però già essere passati da 0,50 a 0,25 è un passo in avanti”. Il riferimento è al fatto che l’ultimo aumento deciso dalla Bce ha marcato una moderazione del ritmo della stretta, con 25 punti in base in più sui tassi invece dei 50 punti base dei precedenti rialzi.

“L’inflazione italiana ed europea è un’inflazione che non ha una origine interna, come quella americana, quindi il problema non si risolve alzando i tassi di interesse. Poi, alla fine – ha concluso Tajani – ne fanno le spese solo le famiglie e le imprese”.

Maltempo in Emilia-Romagna, il ministro Musumeci: cinquemila persone evacuate, ma potrebbero essere di più

Maltempo in Emilia-Romagna, il ministro Musumeci: cinquemila persone evacuate, ma potrebbero essere di piùRoma, 17 mag. (askanews) – “Tutto quello che andava fatto è stato fatto, 6 colonne mobili regionali sono presenti in Emilia Romagna, circa 5 mila sono le persone evacuate alcune per prevenzione altre per evacuazione coatta altre volontaria. Ma potrebbero anche essere di più. Siamo pronti a intervenire come governo. Già abbiamo deliberato 10 milioni per le prime spese e le prime urgenze. Poi va fatta una ricognizione attenta sugli argini da ricostruire e il sistema idraulico da modificare”. Così a 24 Mattino su Radio 24 il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci.

“Il quadro – ha sottolineato – è complicato e difficile, la speranza è che nel pomeriggio possa attenuarsi il flusso delle piogge. Sono 14 i fiumi coinvolti anche, in parte, nelle Marche. Oltre 400 i vigili del fuoco che stanno operando a cui si aggregheranno altre 100 unità. Tre elicotteri nella notte hanno lavorato per soccorrere persone che non potevano essere raggiunte. Abbiamo allertato i sindaci dal pomeriggio di ieri: l’evacuazione preventiva è l’unico rimedio, soprattutto per chi abita a piano terra e vicino ai fiumi. Il soccorso acquatico entrerà in azione a minuti. Stiamo monitorando il sistema delle dighe: alcune sono particolarmente tenute sotto controllo, prevediamo una riduzione del flusso delle loro acque, naturalmente”. Per Musumeci “bisogna rivedere tutto il territorio, l’antropizzazione ha determinato un concorso di responsabilità. E’ un lavoro serio, affidato essenzialmente alle Regioni per il quale serviranno diversi milioni di euro, serve un impegno di spesa straordinario. Non esiste in Italia un territorio a rischio zero, gli alvei vanno tenuti costantemente puliti. Spero ci sia una nuova coscienza civica, non abbiamo più alibi”, ha concluso.

Commercio estero, Istat: a marzo surplus 7,541 mld

Commercio estero, Istat: a marzo surplus 7,541 mldRoma, 17 mag. (askanews) – A marzo, il saldo commerciale 2023 è pari a +7.541 milioni di euro (era -757 milioni a marzo 2022). Il deficit energetico (-5.328 milioni) è inferiore rispetto a un anno prima (-8.269 milioni), mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, pari a 12.869 milioni, è elevato e in forte aumento rispetto a marzo 2022 (7.512 milioni). Lo rende noto l’Istat. Nel mese di marzo 2023 i prezzi all’importazione diminuiscono dell’1,4% su base mensile e del 2,6% su base annua (da +1,3% di febbraio), si tratta della prima volta da febbraio 2021 e riflettono soprattutto i persistenti ribassi dei prezzi dei prodotti energetici nell’area non euro.

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Il Papa ricorda i missionari e dice: oggi lasciamo morire le persone nel Mediterraneo

Il Papa ricorda i missionari e dice: oggi lasciamo morire le persone nel MediterraneoCittà del Vaticano, 17 mag. (askanews) – Anche oggi esistono tanti missionari, sia religiosi che laici, guidati dallo “zelo apostolico” e dal coraggio dell’annuncio e dell’incontro con gli altri. A ricordarlo è stato Papa Francesco nel corso della sua catechesi durante l’udienza generale in piazza San Pietro, nella quale ha tratteggiato la figura di San Francesco Saverio. Un santo missionario, ha ricordato Francesco, che “a buon diritto è considerato il più grande missionario dei tempi moderni” ma, ha poi aggiunto Papa Francesco, “sono tanti i missionari nascosti che anche oggi fanno tanto, anche più di Francesco Saverio. Tanti, tanti sacerdoti, tanti laici, che anche dall’Italia vanno. Uscire dalla patria per predicare il Vangelo – ha aggiunto parlando a braccio – è lo zelo evangelico. Impariamo da queste persone”.

Ricordando la missione di Francesco Saverio verso i popoli di Oriente, il Papa ha ricordato che quella del santo missionario è stata la prima “di una numerosa schiera di missionari appassionati, pronti a sopportare fatiche e pericoli immensi, a raggiungere terre e incontrare popoli di culture e lingue del tutto sconosciute, spinti solo dal fortissimo desiderio di far conoscere Gesù Cristo e il suo Vangelo”. “I viaggi in nave a quel tempo erano durissimi e pericolosi. – ha aggiunto Francesco – Molti morivano in viaggio per naufragi o malattie. Oggi muoiono perché li lasciamo morire nel Mediterraneo. – ha quindi detto parlando ancora a braccio. Saverio passa sulle navi oltre tre anni e mezzo, un terzo dell’intera durata della sua missione”. “Il Santo Francesco Saverio ci dia a noi un po di questo zelo per annunciare il vangelo. – ha concluso Francesco parlando sempre a braccio – Tanti giovani oggi non sanno che fare con la loro inquietudine, guardate tanta gente che soffre, tanti popoli e andate. Anche oggi ci sono tanti giovani coraggiosi, che sono andati ad evangelizzare. Che il Signore ci faccia scoprire questo messaggio tanto bello”.