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Meloni: grave la fuga di Artem Uss, fare chiarezza sulle anomalie

Meloni: grave la fuga di Artem Uss, fare chiarezza sulle anomalieAddis Abeba, 15 apr. (askanews) – La fuga di Artem Uss è “sicuramente un fatto abbastanza grave” su cui occorre “fare chiarezza” perchè ci sono state “anomalie”. A margine della visita ad Addis Abeba, in Etiopia, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni spiega la linea del governo sul caso dell’uomo d’affari russo, ricercato dagli Usa, evaso dagli arresti domiciliari a Milano nel pomeriggio di mercoledì 22 marzo.

Quanto avvenuto, ha ammesso Meloni rispondendo ai giornalisti, è “sicuramente un fatto abbastanza grave e al rientro mi riservo di parlarne con Nordio per capire come sono andate le cose. Sicuramente ci sono state anomalie e la principale è la decisione della Corte di Appello di offrire i domiciliari con motivazioni discutibili e mantenerla anche quando c’era una iniziativa di estradizione con un rischio di fuga più evidente. Il ministro Nordio ha fatto bene ad avviare un’azione disciplinare perchè bisogna fare chiarezza”. Comunque, sottolinea, tra gli alleati c’era stato un deficit di informazione. “Noi – sottolinea – non eravamo stati informati a livello di intelligence dalle altre intelligence sulla natura della figura. Noi sapevamo che c’era una richiesta del Dipartimento di giustizia americano legata a una questione di frode fiscale, un’altra materia. Naturalmente un’approfondimento va fatto su questa vicenda”.

Sul caso, però, le opposizioni vanno ancora all’attacco. “Il governo la smetta di fare lo scaricabarile: Nordio venga la prossima settimana in Parlamento a riferire perché è inammissibile che, di fronte al Paese e alla comunità internazionale, nessuno si assuma la responsabilità di quanto accaduto. Ed è imbarazzante lo scaricabarile del governo a cui stiamo assistendo”, accusa il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli. Per Riccardo Magi di +Europa deve essere invece la stessa premier a spiegare al Parlamento “come sia stata possibile l’incredibile fuga del cittadino russo ai domiciliari in attesa della estradizione negli Usa, che ha esposto l’Italia ad una figuraccia”.

Il legale: il più assoluto sdegno per le accuse infondate mosse a Berlusconi

Il legale: il più assoluto sdegno per le accuse infondate mosse a BerlusconiMilano, 15 apr. (askanews) – “Non posso che manifestare il mio più assoluto sdegno per quanto è stato pubblicato oggi da varie testate. Sono accuse infondate e offese gravissime che calpestano la storia di un uomo che, oltre ad essere uno dei più grandi imprenditori italiani, ha ricoperto per ben quattro volte il ruolo di Presidente del Consiglio”. Lo fa sapere in una nota l’avvocato di Silvio Berlusconi, Giorgio Perroni, in relazione a quanto apparso su alcune testate a proposito di una presunta foto di Berlusconi con boss mafiosi che sarebbe stata vista dal giornalista Massimo Giletti. “Tutto questo avviene perché la stampa ha in mano documenti che non potrebbero circolare in quanto coperti da segreto istruttorio, senza che peraltro la magistratura si attivi in modo deciso per mettere fine a una fuga di notizie che va avanti da troppo tempo. A tal proposito, ci riserviamo di adire tutte le competenti sedi giudiziarie contro questo uso indegno di informazioni riservate” ha sottolineato l’avvocato Perroni, commentando le indiscrezioni da ambienti giudiziari comparse in questi giorni su alcuni giornali. “Del resto da almeno un quarto di secolo tutte le più assurde accuse di presunta mafiosità contro Silvio Berlusconi si sono sempre dimostrate false e strumentali, tant’è vero che ogni volta gli stessi inquirenti hanno dovuto ammettere che erano infondate, disponendo l’archiviazione di tutti i vari procedimenti penali”, aggiunge il legale. “Ora viene riattivato il circo mediatico, questa volta attorno a una foto spuntata all’improvviso dopo trent’anni, la cui esistenza è smentita dal diretto interessato”.

L’avvocato Perroni sottolinea che “questa fuga di notizie e il clamore mediatico che ne consegue sono ancor più intollerabili – e lo dico in questo caso non solo da avvocato di Silvio Berlusconi, ma anche da cittadino – perché si verificano proprio nei giorni in cui il Presidente è ricoverato e sta combattendo una battaglia molto delicata”. Quanto, si chiede, “dovremo continuare a tollerare un sistema in cui i processi si fanno prima sui giornali che nei tribunali, in violazione della legge e senza alcun rispetto per le persone?”, ha concluso.

Schlein: nessuno provi a riscrivere la storia antifascista

Schlein: nessuno provi a riscrivere la storia antifascistaRoma, 15 apr. (askanews) – “Mancano pochi giorni al 25 aprile vorrei dire con forza a questo governo, a questa maggioranza e anche alle più alte istituzioni che non permetteremo a nessuno di riscrivere la storia e di cancellare la memoria antifascista della resistenza al fascismo e alla privazione di libertà che qualcuno oggi ancora cerca di rispolverare facendo del negazionismo”. Lo ha detto Elly Schlein durante un’iniziativa elettorale a Siena.

“Saremo il 25 aprile con tutta la nostra energia perchè abbiamo ancora bisogno di ricordare chi si è sacrificato prima di noi per costruire le basi dello stare insieme e la nostra Costituzione che noi dobbiamo presidiare”, ha aggiunto la segretaria del Pd. Parlando poi del Dl Cutro, la segretaria Pd ha detto “ne abbiamo sentite di ogni sulle politiche migratorie ma è una vergogna che vogliano cancellare la protezione speciale, ci avevano già provato e si era espressa la Corte Costituzionale: vogliono smantellere l’accoglienza diffusa che è l’ unica buona accoglienza perchè coinvolge le comunità locali”.

Quindi parlando del salario minimo “checchè ne dica Giorgia Meloni serve un salario minimo nel nostro paese. In Italia i salari sono troppo bassi. Serve sforzarsi di aumentare i salari lavorare con i sindacati. Saremo lì su questa frontiera” ha detto la segretaria del Pd. Quindi, a proposito del Pnrr ha detto che “ogni giorno c’è un tentativo di distrarre su altri temi da parte della destra di Giorgia Meloni, ma noi ogni giorno li inchioderemo alle responsabilità. Hanno fatto passare sei mesi solo sulla governance del Pnrr mentre rischiamo di perdere soldi che arrivano dall’Ue” ha detto Elly Schlein. “Noi tifiamo Italia e siamo a disposizione per collaborare però dobbiamo segnalare ci preoccupa molto l’andazzo che hanno preso”, ha aggiunto ricordando che “da molti mesi il governo è in carica e manca il del Pnrr che così rischiano di farci sprecare. Stiamo chiedendo chiarezza e al ministro Fitto di venire in aula perchè ci sono grandi ritardi e se non riusciamo ad attuare bene il Pnrr non è solo la credibilità dell’Italia ma è in gioco anche quella dell’Ue che ha fatto una scelta con quegli investimenti”.

Renzi: chiedo scusa, io ho fatto di tutto per evitare il patatrac nel Terzo Polo

Renzi: chiedo scusa, io ho fatto di tutto per evitare il patatrac nel Terzo PoloRoma, 15 apr. (askanews) – Matteo Renzi nella e-news “chiede scusa a tutti gli amici che credono nel riformismo e nel Terzo Polo per l’indecoroso spettacolo di questa settimana. Ho fatto di tutto per evitare di giungere a questo epilogo. Ci ho creduto ma non ci sono riuscito. Penso che chi ha avuto responsabilità in questo fallimento debba chiedere scusa. E io lo faccio, per la mia quota parte, con la consapevolezza che ho fatto di tutto fino all’ultimo per evitare il patatrac”, assicura il leader di Italia viva a proposito della rottura con Carlo Calenda.

“In queste ore Carlo Calenda sta continuando ad attaccarmi sul piano personale, con le stesse critiche che da mesi usano i giustizialisti. Sono post e tweet tipici dei grillini, non dei liberal democratici. Tuttavia io non replico” scrive Matteo Renzi nella e-news. “Se sono un mostro oggi, lo ero anche sei mesi fa quando c’era bisogno del simbolo di Italia Viva per presentare le liste. Se sono un mostro oggi, lo ero anche quando ho sostenuto Calenda come leader del Terzo Polo, come sindaco di Roma, come membro del Parlamento europeo. O addirittura quando l’ho nominato viceministro, ambasciatore, ministro”, aggiunge il leader di Italia viva.

Da domani Mattarella in Polonia e Slovacchia, al centro l’Ucraina e l’Ue

Da domani Mattarella in Polonia e Slovacchia, al centro l’Ucraina e l’UeRoma, 15 apr. (askanews) – Sicurezza, Ucraina e Unione europea saranno i temi al centro della prossima visita del Presidente della Repubblica in Polonia e Slovacchia dal 16 al 20 aprile. Oltre agli incontri istituzionali Sergio Mattarella si recherà anche ad Auschitwz-Birkenau dove, in occasione della tradizionale “Marcia dei vivi”, visiterà il museo insieme ad alcuni studenti italiani e alle sorelle Andra e Tatiana Bucci, sopravvissute alla Shoah. Il Capo dello Stato, accompagnato in questa visita dalla figlia Laura e dal viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, incontrerà a Varsavia il Presidente della Repubblica di Polonia, Andrezej Duda, il primo ministro, Mateusz Maorawiecki e i presidenti di Camera e Senato. Con la guerra in Ucraina la Polonia ha assunto un ruolo di punta e di grande sostegno a Kiev, questo ha rafforzato i rapporti con gli Usa e mitigato anche l’atteggiamento sovranista in Europa cosa che dà nuovi margini per un più ampio dialogo e una cooperazione. Ma la solidarietà verso l’Ucraina comincia a incrinarsi nell’opinione pubblica a causa della crisi economica e delle ingenti spese militari (la Polonia ha destinato il 4% del Pil, il doppio rispetto agli altri paesi Nato), inoltre accoglie un milione e mezzo di profughi ucraini. Tema sul quale cì identità di veduta con l’Italia sulla necessità di un intervento europeo.

In Europa però la Polonia ha una posizione sovranista, recentemente il presidente polacco, Andrezej Duda espressione di un partito di destra, parlando in Germania ha ribadito la sua contrarietà a ulteriori integrazioni in Ue e non va dimenticato che c’è un contenzioso aperto con Bruxelles sui fondi europei a causa delle leggi contro lo stato di diritto. Mattarella parlerà anche all’università di Varsavia nel corso della sua visita e lì non potrà che ribadire la posizione italiana di fedeltà ai valori e di appartenenza all’Ue e l’importanza del dialogo malgrado i diversi punti di vista. Tra Italia e Polonia comunque i rapporti bilaterali sono solidi e c’è una grande presenza di imprese italiane.

Martedì 18 Mattarella si sposterà a Cracovia e da lì ad Auschwitz dove visiterà il museo insieme agli studenti italiani del Liceo Leonardo da Vinci di Terracina, del Liceo Classico Rinaldini di Ancona e del Liceo G.A. Pujati, Sacile (Pordenone) e alle sorelle Bucci. Subito dopo il capo dello Stato parteciperà alla cerimonia conclusiva della Marcia dei vivi dove farà un intervento di saluto. Il giorno seguente Mattarella parlerà all’università Jagellonica prima di partire alla volta di Bratislava per la visita uficiale in Slovacchia, una visita fortemente richiesta e che avrà al centro il tema della sicurezza.

Oltre ai colloqui con la presidente della Repubblica e il primo ministro il capo dello Stato visiterà la base aerea di Malackj-Kuchjna dove è presente un contingente italiano della Nato, presenti la Presidente della Repubblica slovacca Zuzana Caputova, il ministro della Difesa slovacco, Jaroslav Nad e il comandante di vertice interforze Gen. Francesco Paolo Figliuolo. In Slovacchia si trovano le unità militari della Nato che schierano il sistema di difesa aerea e contro i missili balistici e da crociera Patriot. Anche la Slovacchia, come la Polonia dove si voterà in autunno, vive una fase pre-elettorale, il governo è stato sfiduciato ed è in carica per gli affari correnti, inoltre c’è una situazione economica difficile a causa della guerra in Ucraina. La Slovacchia presiede inoltre il gruppo Visegrad ma in modo moderato tanto che in questa fase i toni polemici verso l’Ue sono stati mitigati.

Energia, Confcommercio: dal pre-crisi bolletta gas è ancora +116%

Energia, Confcommercio: dal pre-crisi bolletta gas è ancora +116%Milano, 15 apr. (askanews) – Per le imprese del terziario a marzo si registra una “timida” riduzione del prezzo dell’energia elettrica e del gas, ma gli importi in bolletta continuano a essere “elevati” rispetto ai valori pre-crisi: +36% per le forniture elettriche e +116% per il gas. Lo rileva l’Osservatorio Confcommercio Energia.

Secondo l’associazione, “è necessario ridurre gli oneri generali di sistema per il settore elettrico, la cui incidenza sul costo della fornitura è di oltre il 25% (voce che pesa circa 13,1 miliardi di euro all’anno sulla spesa energetica degli italiani). Inoltre, anche se è certamente positiva la proroga fino a giugno 2023 dei crediti d’imposta ‘energetici’, la percentuale di detrazione prevista, per il secondo trimestre 2023, è assolutamente insufficiente”. A fine marzo 2023, ha ricordato l’Osservatorio, il prezzo del gas all’ingrosso è sceso sotto i 50 euro al MWh ed è evidente la forte diminuzione se si considera che, in media, nel corso del 2022, è stato di circa 130 euro. Ma nel quinquennio precedente a questa crisi energetica il prezzo del gas in Europa non aveva mai superato i 30 euro al megawattora. Un andamento non diverso per il prezzo dell’energia elettrica che ha registrato negli ultimi due anni valori del tutto straordinari (fino a 700 euro per megawattora), per poi diminuire e avvicinarsi ai 100 euro nei giorni finali di marzo 2023. “Nonostante ciò – ha concluso Osservatorio Confcommercio Energia – questo livello supera di oltre il doppio i prezzi pre-crisi”.

Artom Uss, Meloni: fatto grave, ne parlerò con ministro Nordio

Artom Uss, Meloni: fatto grave, ne parlerò con ministro NordioAddis Abeba, 15 apr. (askanews) – La fuga di Artom Uss è “sicuramente un fatto abbastanza grave e al rientro mi riservo di parlarne con Nordio per capire come sono andate le cose. Sicuramente ci sono state anomalie e la principale è la decisione della Corte di Appello di offrire i domiciliari con motivazioni discutibili e mantenerla anche quando c’era una iniziativa di estradizione con un rischio di fuga piu evidente”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti ad Addis Abeba.

Alcune delle cose che ha detto Meloni ad Addis Abeba

Alcune delle cose che ha detto Meloni ad Addis AbebaAddis Abeba, 15 apr. (askanews) – “Io ho come obiettivo l’eliminazione della protezione speciale, perchè si tratta di un’ulteriore protezione rispetto a quello che accade nel resto d’Europa. C’è una proposta di maggioranza nel suo complesso, non è un tema su cui ci sono divergenze. E’ una questione complessa ed è normale che ci siano diversi emendamenti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti ad Addis Abeba. Meloni ha poi detto che la fuga di Artom Uss è “sicuramente un fatto abbastanza grave e al rientro mi riservo di parlarne con Nordio per capire come sono andate le cose. Sicuramente ci sono state anomalie e la principale è la decisione della Corte di Appello di offrire i domiciliari con motivazioni discutibili e mantenerla anche quando c’era una iniziativa di estradizione con un rischio di fuga piu evidente”. Quindi, parlando del centrodestra e del partito unico, Meloni ha detto “io sono sempre stata convinta che la pluralità anche all’interno del centrodestra sia un arricchimento più che un problema. Il punto è la volontà di camminare insieme, quella volontà io la vedo e fermo restando quella volontà ci sono anche sfumature diverse, questo è più facile oggi farlo con i partiti, quello che succederà domani nessuno è in grado di dirlo”.

A proposito del Pnrr, Meloni ha affermato che “la prescrizione della Commissione Ue” per le modifiche al Pnrr è “agosto e noi ci atteniamo. Vogliamo fare nostro del meglio per spendere le risorse e per le modifiche ci prendiamo il tempo necessario per il vero obiettivo che non è essere i primi della classe ma usare al meglio le risorse”. “Non è – ha aggiunto – un lavoro facile, stabilire cosa sia più difficile secondo il piano iniziale e con il contesto che abbiamo oggi spendere entro il 2026 o piuttosto quali siano le alternative che ci consentano di fare arrivare a terra queste risorse ma è un lavoro che stiamo facendo quotidianamente con grande serietà non so darle una data precisa ma posso dire che noi rispettiamo le prescrizioni che ci vengono fornite” dall’Europa.

Dl Cutro, Meloni: obiettivo eliminare protezione speciale

Dl Cutro, Meloni: obiettivo eliminare protezione specialeAddis Abeba, 15 apr. (askanews) – “Io ho come obiettivo l’eliminazione della protezione speciale, perchè si tratta di un’ulteriore protezione rispetto a quello che accade nel resto d’Europa. C’è una proposta di maggioranza nel suo complesso, non è un tema su cui ci sono divergenze. E’ una questione complessa ed è normale che ci siano diversi emendamenti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti ad Addis Abeba a proposito delle modifiche introdotte al Dl Cutro sui migranti.

Meloni: l’Italia sostiene la Somalia nel creare istituzioni stabili e forti

Meloni: l’Italia sostiene la Somalia nel creare istituzioni stabili e fortiAddis Abeba, 15 apr. (askanews) – “Ad Addis Abeba ho avuto il piacere di incontrare anche il presidente somalo Hassan Mohamud. La Somalia troverà sempre nell’Italia un partner privilegiato e solido nel sostenere gli sforzi volti a rafforzare le istituzioni somale e la stabilità dell’intero Corno d’Africa”. Lo scrive su Twitter la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel secondo giorno di visita ad Addis Abeba.

Proprio con il presidente somalo e con il primo ministro etiope Abiy Ahmed Ali, Meloni avrà, tra pochi minuti, un incontro trilaterale.Alle 12.10 ora locale (le 11.10 in Italia) Meloni visiterà poi la scuola italiana Galileo Galilei, il più grande istituto scolastico italiano all’estero, con 900 iscritti. Poi ripartirà per Roma.