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Autonomia, La Russa: riforma va applicata con calma, senza correre

Autonomia, La Russa: riforma va applicata con calma, senza correreRoma, 30 ago. (askanews) – L’attuazione dell’autonomia regionale differenziata va fatta “con calma, senza correre, perché l’altra cosa che abbiamo sempre detto va fatta con uno Stato centrale forte. Non ci deve essere uno squilibrio: premierato e autonomia non è che sono un do ut des, ma la logica conseguenza di un progetto che vede un centro forte che consente alle realtà territoriale di avere più spazi”. Lo ha detto sul palco della Versiliana il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

Meloni sceglie Fitto in Ue. Su cantiere manovra bacchetta ministri

Meloni sceglie Fitto in Ue. Su cantiere manovra bacchetta ministriRoma, 30 ago. (askanews) – Giorgia Meloni chiude il capitolo del commissario Ue, annunciando la scelta di Raffaele Fitto, e apre il cantiere della manovra, non risparmiando una ‘bacchettata’ ai ministri per qualche fuga in avanti di troppo nelle dichiarazioni estive sulla legge di bilancio.


Quella di Fitto, ha spiegato la premier aprendo la seduta del Consiglio dei ministri seguita al vertice di maggioranza, è una scelta “dolorosa” ma “necessaria”, che comunque non cambia la “priorità assoluta” dell’attuazione del Pnrr. Adesso la ‘partita’ è quella delle deleghe da affidargli. La trattativa con Ursula von der Leyen ancora non ha portato a un accordo e la possibilità di avere una vicepresidenza esecutiva appare assai remota. Ma Meloni ribadisce la necessità, nonostante “molti italiani che tifano contro”, di un “ruolo adeguato” all’Italia, per il suo peso e “non per simpatia o antipatia verso il nostro governo”. Il confronto con Bruxelles andrà avanti ancora per qualche giorno, ma intanto c’è da impostare il lavoro sulla legge di bilancio. Di questo (ma non solo) ha parlato con i vice Antonio Tajani e Matteo Salvini e con Maurizio Lupi. La manovra dovrà fare i conti con le ristrettezze di bilancio e per questo – ha ribadito Meloni – sarà improntata al “buon senso e alla serietà”, ovvero senza grandi spazi per la spesa. “La stagione dei soldi gettati dalla finestra e dei bonus è finita”, ha assicurato, spiegando che “tutte le risorse disponibili devono continuare a essere concentrate nel sostegno alle imprese che assumono e che creano posti di lavoro e per rafforzare il potere di acquisto delle famiglie, con la solita attenzione particolare a quelle con bambini”. E qui è arrivato il ‘cartellino giallo’ per chi, nei giorni scorsi, si è avventurato a ipotizzare interventi (come Salvini sulle pensioni) per i quali non c’è budget: “Ricordo che la manovra è ancora da scrivere e per questo consiglio grande prudenza nel commentare misure e interventi di cui ha parlato finora la stampa ma che non sono mai neanche state proposte”.


Simile ‘bacchettata’, ma più velata, è sembrata rivolgerla a Tajani, a proposito della proposta sullo Ius Scholae: “Quello che dobbiamo fare – ha sottolineato la premier – è continuare a portare avanti il programma votato dagli italiani, che è una sintesi perfetta della nostra visione e del valore aggiunto di ogni partito nella coalizione”. Tornando alla manovra, Meloni ha nuovamente smentito le ipotesi di taglio dell’assegno unico, accusando l’Europa. “Fin quando ci sarà questo governo – ha assicurato – le famiglie italiane non avranno nulla da temere. Se c’è qualcuno che vorrebbe far saltare l’assegno unico” è “qualche zelante funzionario europeo che ha aperto una procedura di infrazione e ha chiesto all’Italia di cancellare il requisito della residenza in Italia per i percettori dell’assegno non lavoratori, il requisito della durata del rapporto di lavoro (attualmente di almeno 6 mesi) e addirittura di riconoscere l’assegno anche a chi ha figli residenti all’estero. Modifiche folli, ingiuste per le famiglie italiane e insostenibili per l’equilibrio dei conti dello Stato”.


Altro capitolo quello delle riforme – autonomia, giustizia, premierato – su cui “dobbiamo andare avanti senza paura”, con “coraggio”, “unità” e “compattezza”, consapevoli che “saranno solo gli italiani, alla fine della legislatura, a giudicarci”. I risultati, rivendica la premier, al momento sono positivi, sia sul fronte economico (“L’Italia sta crescendo più di altre nazioni europee”) sia su una priorità come quella della lotta all’immigrazione clandestina. “Rispetto allo stesso periodo del 2023 gli sbarchi sono diminuiti del 64%” e “nelle prossime settimane saranno pienamente operativi” i centri in Albania, presi a “modello” dalla “maggioranza degli Stati membri Ue”. Alla viglia dell’anniversario “molto simbolico” della prima visita a Caivano, un tipo di intervento che sarà esteso ad altre periferie, se c’è una ‘pecca’ che Meloni rileva è nella comunicazione dei risultati raggiunti, contro la “narrazione distorta” della sinistra. Per questo il prossimo 22 ottobre, secondo anniversario del suo governo, sarà l’occasione per “raccontare i risultati che abbiamo raggiunto e che è giusto spiegare ai cittadini”.

Giorgetti sulla manovra: non ci sono soldi da buttare

Giorgetti sulla manovra: non ci sono soldi da buttareRoma, 30 ago. (askanews) – In questa legge di bilancio non ci saranno “soldi da buttare dal finestrino”. Il Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, a quanto si apprende da fonti ministeriali, si sarebbe espresso in questi termini nel suo intervento al Consiglio dei Ministri, durante il quale ha illustrato le procedure per il Piano strutturale di bilancio previsto dal nuovo Patto di stabilità europeo. Piano che ha come indicatore principale la traiettoria della spesa pubblica al netto degli interessi e degli effetti ciclici.


Una sollecitazione, quella di Giorgetti ai ministri, per far capire che le richieste di misure espansive vanno assolutamente limitate e che è necessario concentrarsi sulle priorità: la riduzione delle tasse, le famiglie con figli, le imprese che assumono. Il ministro, riferiscono le stesse fonti, avrebbe anche aggiunto che la situazione della finanza pubblica “è sotto controllo”. L’andamento delle entrate, sostenuto dalle ritenute sul lavoro, lascerebbe ben sperare per l’anno in corso e anche per il prossimo, trattandosi di gettito in buona parte strutturale.


Anche la spesa, non più gravata dal superbonus, non mostra un andamento senza sorprese. Ma il nuovo patto di stabilità, non permette più di approvare misure senza adeguata copertura. Il rientro del deficit in 7 anni sarà possibile solo con una correzione dello 0,5-0,6%, corrispondente a circa 12 miliardi l’anno. Infine un commento sulle indiscrezioni sulla manovra riportate in questi giorni sulla stampa. Secondo Giorgetti “sono per il 90% inventate”.

Lavoro, Conte: con tecnologie AI a rischio milioni di posti

Lavoro, Conte: con tecnologie AI a rischio milioni di postiRoma, 30 ago. (askanews) – “È notizia di questi giorni che Klarna, la nota azienda fintech svedese, si appresta a licenziare drasticamente i lavoratori sostituendoli con l’Intelligenza artificiale. L’amministratore delegato Sebastian Siemiatkowski ha detto senza troppi peli sulla lingua che ‘spetta ai governi gestire le ricadute occupazionali’”. Lo sottolinea in un post pubblicato sui suoi canali social il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.


“Ovvio – avverte l’ex premier – che non può e non deve funzionare così: verrebbe meno quella responsabilità sociale che le imprese, a ogni latitudine, devono assumersi. Ma le parole di Siemiatkowski anticipano un trend destinato ad affermarsi sempre più, in molteplici settori della produzione e dei servizi, dove robotica e intelligenza artificiale rischiano di cancellare centinaia di milioni di posti di lavoro in tutto il mondo, oltre 20 milioni solo in Europa”. “Non possiamo permetterci – dice ancora Conte – atteggiamenti solo difensivi, battaglie di retroguardia. Dobbiamo governare questi processi, programmando piani straordinari di investimento in programmi di formazione estendendo la portata degli ammortizzatori sociali, così da fronteggiare il rischio di nuove povertà”.


(segue)

Meloni: non voglio far saltare l’assegno unico, il problema è l’Ue, chieste modifiche folli

Meloni: non voglio far saltare l’assegno unico, il problema è l’Ue, chieste modifiche folliRoma, 30 ago. (askanews) – “Voglio essere chiarissima su questo punto: fin quando ci sarà questo Governo le famiglie italiane non avranno nulla da temere. Se c’è qualcuno che vorrebbe far saltare l’assegno unico, non è certo questo Governo di centrodestra (che anzi lo ha aumentato e ne ha corretto alcune criticità), ma qualche zelante funzionario europeo che ha aperto una procedura di infrazione e ha chiesto all’Italia di cancellare il requisito della residenza in Italia per i percettori dell’assegno non lavoratori, il requisito della durata del rapporto di lavoro (attualmente di almeno 6 mesi) e addirittura di riconoscere l’assegno anche a chi ha figli residenti all’estero”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, aprendo la seduta del Consiglio dei ministri.


“Modifiche folli, ingiuste per le famiglie italiane e insostenibili per l’equilibrio dei conti dello Stato – ha aggiunto -. Noi continueremo a difendere l’assegno unico e mi sarebbe piaciuto riscontrare unità e sostegno anche da parte dell’opposizione su questa battaglia. Unità che abbiamo più volte chiesto ma che non è arrivata. Confidiamo che prima o poi arrivi”.

Manovra, Giorgetti a ministri: estrema attenzione su spesa

Manovra, Giorgetti a ministri: estrema attenzione su spesaRoma, 30 ago. (askanews) – Estrema attenzione sull’utilizzo delle risorse pubbliche e stretto monitoraggio sull’andamento della spesa. Questa la raccomandazione che il ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, ha rivolto ai colleghi di governo nel corso del Consiglio dei Ministri.


Giorgetti è intervenuto per illustrare le procedure previste dal nuovo Patto di stabilità europeo, sottolineando come la traiettoria di discesa della spesa netta delle pubbliche amministrazione sia la base di valutazione da parte della Commissione europea del nuovo Piano strutturale di bilancio di medio termine, che dovrà essere trasmesso a Bruxelles entro il 20 settembre. Il Piano, ha spiegato Giorgetti, conterrà l’indicazione del deficit, ma la novità è che la variabile di riferimento per la valutazione di conformità da parte della Commissione è rappresentata, appunto, dall’aggregato della spesa netta, ossia la spesa non finanziata da nuove entrate o risorse europee, senza contare gli interessi passivi sul debito e gli effetti ciclici di particolari tipologie di spesa.


L’individuazione ex ante della traiettoria di spesa netta del Piano strutturale di medio termine, ha quindi ribadito il ministro, richiede estrema attenzione nel programmare l’utilizzo delle risorse pubbliche nonché l’esigenza di attuare un efficace monitoraggio sull’effettiva dinamica dell’aggregato di spesa, in corso d’anno e per l’intera durata del Piano.

Manovra, Meloni: buonsenso e serietà, no soldi gettati e bonus

Manovra, Meloni: buonsenso e serietà, no soldi gettati e bonusRoma, 30 ago. (askanews) – “È fondamentale rafforzare e consolidare il quadro economico anche con le scelte che faremo nella prossima manovra economica. Sarà una legge di bilancio ispirata, come quelle precedenti, al buon senso e alla serietà. La stagione dei soldi gettati dalla finestra e dei bonus è finita e non tornerà fin quando ci saremo noi al governo. Tutte le risorse disponibili devono a mio avviso continuare a essere concentrate nel sostegno alle imprese che assumono e che creano posti di lavoro e per rafforzare il potere di acquisto delle famiglie, con la solita attenzione particolare a quelle con bambini”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, aprendo il Consiglio dei ministri.

Meloni: andiamo avanti senza paura, la maggioranza è compatta

Meloni: andiamo avanti senza paura, la maggioranza è compattaRoma, 30 ago. (askanews) – “Come sempre, e su tutto, la nostra forza principale è l’unità e la compattezza della maggioranza di governo”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo in apertura del primo Consiglio dei ministri dopo la pausa estiva.


“Non è un caso – ha aggiunto – che ogni giorno si raccontino teorie che hanno come obiettivo proprio minare quella compattezza, e che l’opposizione cerchi ogni escamotage per cercare di divaricarci. Ma noi sappiamo che sono tentativi inutili. Perché con tutte le sfumature che distinguono i partiti della maggioranza, e che io considero una ricchezza, noi stiamo insieme da trent’anni non per interesse, ma per compatibilità di visione”. “Mi auguro che siate riusciti a ricaricare un po’ le batterie – ha aggiunto Meloni rivolgendosi ai ministri – perché è una energia che ci servirà per affrontare la stagione e un’agenda particolarmente fitta. Non che quella che ci siamo lasciati alle spalle sia stata da meno, e penso che dobbiamo essere orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto fin qui – a partire dalle grandi riforme che abbiamo messo in cantiere – autonomia, giustizia, premierato, la cui capacità di cambiare le cose è direttamente proporzionale all’opposizione che stanno facendo quelli che vogliono conservare lo status quo. Dobbiamo andare avanti senza paura, perché abbiamo promesso che avremmo lasciato un’Italia migliore di come l’abbiamo trovata e se questo è l’obiettivo dobbiamo entrare a fondo nei problemi e risolverli con coraggio. Cambieremo le cose che non funzionano e faremo quello che va fatto”.


“Saranno solo gli italiani, alla fine della legislatura, a giudicarci – ha aggiunto -. E mi pare sia anche la linea che stamattina abbiamo condiviso in una bella riunione di maggioranza con Matteo (Salvini, ndr), Antonio (Tajani, ndr) e Maurizio Lupi. Dobbiamo essere orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto ma non abbastanza da non darci l’obiettivo di farlo ancora meglio”. “Quello che dobbiamo fare è continuare a portare avanti il programma votato dagli italiani, che è una sintesi perfetta della nostra visione e del valore aggiunto di ogni partito nella coalizione. Come ho detto altre volte, sono i risultati di governo l’unico vero metro per giudicare la compattezza di una maggioranza. E noi stiamo facendo il nostro lavoro”, ha concluso.

Meloni: non voglio far saltare assegno unico, problema è Ue

Meloni: non voglio far saltare assegno unico, problema è UeRoma, 30 ago. (askanews) – “Voglio essere chiarissima su questo punto: fin quando ci sarà questo Governo le famiglie italiane non avranno nulla da temere. Se c’è qualcuno che vorrebbe far saltare l’assegno unico, non è certo questo Governo di centrodestra (che anzi lo ha aumentato e ne ha corretto alcune criticità), ma qualche zelante funzionario europeo che ha aperto una procedura di infrazione e ha chiesto all’Italia di cancellare il requisito della residenza in Italia per i percettori dell’assegno non lavoratori, il requisito della durata del rapporto di lavoro (attualmente di almeno 6 mesi) e addirittura di riconoscere l’assegno anche a chi ha figli residenti all’estero”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, aprendo la seduta del Consiglio dei ministri.


“Modifiche folli, ingiuste per le famiglie italiane e insostenibili per l’equilibrio dei conti dello Stato – ha aggiunto -. Noi continueremo a difendere l’assegno unico e mi sarebbe piaciuto riscontrare unità e sostegno anche da parte dell’opposizione su questa battaglia. Unità che abbiamo più volte chiesto ma che non è arrivata. Confidiamo che prima o poi arrivi”.

Ue, Fitto: pronto a dare mio contributo nella Commissione

Ue, Fitto: pronto a dare mio contributo nella CommissioneRoma, 30 ago. (askanews) – “Ringrazio il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Consiglio dei Ministri per la fiducia accordata nell’indicarmi a ricoprire il ruolo di membro della Commissione europea”. Lo ha affermato il Ministro per gli affari europei, Raffaele Fitto, designato oggi in Cdm per l’incarico di Commissario europeo. Fitto si è dichiarato pronto a dare il proprio contributo per raggiungere gli obiettivi della nuova Commissione.


“Attendo adesso con fiducia i prossimi passaggi previsti dai Trattati per il completamento del processo di nomina. Nei prossimi cinque anni – ha spiegato Fitto in una nota – la Commissione guidata da Ursula Von der Leyen avrà un ruolo fondamentale per il rafforzamento dell’Unione europea, del benessere e della sicurezza dei suoi cittadini nonché per favorire la soluzione delle maggiori crisi internazionali. Sono pronto a dare il mio contributo per raggiungere questi obiettivi”.