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Naufragio nel Mediterraneo: salvati 10 migranti, recuperati 6 cadaveri a Lampedusa

Naufragio nel Mediterraneo: salvati 10 migranti, recuperati 6 cadaveri a LampedusaRoma, 19 mar. (askanews) – Nuovo naufragio di migranti. La guardia costiera e la guardia di finanza hanno recuperato al largo dell’isolotto di Lampione a Lampedusa sei cadaveri e dieci superstiti (tra cui quattro donne) da un gommone trovato semi affondato.


Dopo essere stati visitati e rifocillati, i naufraghi sono stati accompagnati nell’hotspot dell’Isola, dove hanno ricostruito alle forze dell’ordine di essersi imbarcati domenica notte in 56 nella zona di Sfax, in Tunisia. Molti dei migranti sarebbero finiti in acqua durante il viaggio, prima che il gommone venisse intercettato dalle motovedette italiane.

La SpaceX rientra sulla terra: Williams e Wilmore finalmente a casa

La SpaceX rientra sulla terra: Williams e Wilmore finalmente a casaMilano, 18 mar. (askanews) – Sono finalmente tornati sulla terra, dopo oltre nove mesi, gli astronauti statunitensi Suni Williams e Barry “Butch” Wilmore. Si è infatti appena concluso al largo della costa della Florida l’ammaraggio della capsula Crew Dragon di SpaceX di proprietà di Elon Musk, con a bordo anche il loro collega della Nasa, Nick Hague, e il cosmonauta di Roscosmos, Aleksandr Gorbunov che li hanno recuperati sulla Stazione spaziale internazionale (ISS).


Il viaggio di rientro è durato 17 ore. Williams e Wilmore erano rimasti bloccati sulla ISS a causa di problemi tecnici alla Starliner, la navetta con la quale erano arrivati sulla Stazione spaziale il 6 giugno 2024.

Meloni sostiene Trump su Ucraina. E no a rappresaglie su dazi. “Manovra esclusa”

Meloni sostiene Trump su Ucraina. E no a rappresaglie su dazi. “Manovra esclusa”Roma, 18 mar. (askanews) – Sostegno agli “sforzi” di Donald Trump per una soluzione del conflitto in Ucraina; no a “rappresaglie” o reazioni “di istinto” sui dazi; sì a un aumento delle spese in difesa, ma senza “distogliere un solo euro dai fondi della coesione”. Queste le posizioni esposte nell’Aula del Senato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che esclude anche una “manovra correttiva”, che non è nei “radar” dell’esecutivo.


La premier tiene le sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo proprio mentre è in corso la lunga telefonata tra il presidente americano e Vladimir Putin. Conferma il suo appoggio all’iniziativa del tycoon e allo stesso tempo ribadisce che “il sostegno al popolo ucraino non è mai stato in discussione”, una posizione comune, ha assicurato, a tutta la coalizione. Però l’invio di truppe “non è mai stato all’ordine del giorno” e la proposta di Gran Bretagna e Francia è “molto complessa, rischiosa e poco efficace” perchè è “ingenuo” se non “folle” pensare di fare a meno della Nato. E chi “ripete ossessivamente che l’Italia dovrebbe scegliere tra Europa e Usa, lo fa strumentalmente per ragioni di polemica domestica o perché non si è accorto che la campagna elettorale americana è finita”. Piuttosto, questo sì per Meloni, l’Europa deve attrezzarsi per costruire il secondo “pilastro” della Nato e l’Italia farà la sua parte ma senza “tagliare i servizi, la scuola, le infrastrutture, la sanità o il welfare” o usare i fondi di coesione. Spetta all’Ue, dopo l’annuncio “roboante” di un piano da 800 miliardi che non prevede però “nuove risorse” di Bruxelles, trovare le modalità di finanziamento. Da parte sua l’Italia suggerisce “soluzioni alternative alla semplice creazione di nuovo debito ed è per questo che con il ministro Giorgetti abbiamo proposto un meccanismo di garanzie pubbliche europee”.


La premier sorvola sulle tensioni dei giorni scorsi con la Lega, assicura la “compattezza” della maggioranza, ironizzando invece sulle divisioni nelle opposizioni, e al Carroccio strizza l’occhio – oltre che nelle aperture a Trump – anche quando assicura di non essere “d’accordo sulla maggiore cessione di sovranità” all’Ue, che deve “occuparsi di meno materie”. D’altro canto, però, la premier sembra punzecchiare senza nominarlo Matteo Salvini (oggi a Varsavia, assente giustificato) quando ricorda che la maggiore spesa nella difesa per la costituzione del pilastro europeo della Nato è “consacrato anche nel programma con il quale” la coalizione “si è presentata agli italiani” e che anche se sono “scelte difficili” è “il nostro lavoro mettere il destino degli italiani prima del nostro, la coscienza prima dei sondaggi, ciò che è necessario prima di ciò che è conveniente”. Sul tema la premier attacca anche le opposizioni e in particolare quel M5s che la accusa di deriva bellicista, mentre è stato Giuseppe Conte, da presidente del Consiglio, a sottoscrivere “l’impegno di arrivare al 2% del Pil in difesa” ma “se non eravate d’accordo perché lo avete sottoscritto? Per compiacere qualcuno?” Critica estesa anche a chi “oggi sventola le bandiere della pace contro le spese per la difesa” ma “si lamenta anche di una eccessiva ingerenza americana nelle nostre vicende” ignorando che “le due cose non stanno insieme”.


Tra i temi al centro dell’intervento di Meloni, pur se non all’ordine del giorno del Consiglio europeo, la questione dei dazi. Su questo, appare critica rispetto alla reazione dell’Unione europea, e invita a maggior cautela perchè “non sarebbe saggio cadere nella tentazione di rappresaglie che diventano circolo vizioso” e “in cui tutti perdono”. Non serve, per lei, una “reazione d’istinto” ma piuttosto “pragmatismo” per “cercare un possibile terreno di intesa”. Tra i temi al centro del summit ci saranno invece la competitività e i migranti. Sul primo punto la presidente del Consiglio chiede – tra le altre cose – “misure immediate” contro il caro energia, il completamento dell’unione del mercato di capitali, per evitare la ‘fuga’ fuori dall’Ue di 300 miliardi di investimenti, e un nuovo bilancio pluriennale in grado di “indirizzare meglio le risorse”. Sui migranti, garantisce che il governo “è determinato a portare avanti” il protocollo con l’Albania, su cui l’Italia è “apripista” in Europa e chiede di “anticipare il più possibile l’entrata in vigore di quanto previsto dal nuovo Patto migrazione e asilo” sull’indicazione dei Paesi sicuri.


Domani si replica alla Camera. Poi, dopo il consueto pranzo al Quirinale, Meloni partirà per Bruxelles, dove domani sera dovrebbe riunire a cena la pattuglia di Fratelli d’Italia.

Pd, Schlein tiene il punto su ‘Rearm Eu’, minoranza non la sfida

Pd, Schlein tiene il punto su ‘Rearm Eu’, minoranza non la sfidaRoma, 18 mar. (askanews) – Elly Schlein tiene il punto, nella risoluzione Pd viene inserito il giudizio fortemente critico sul piano di riarmo presentato da Ursula von der Leyen e la minoranza dà l’ok al testo, rivendicando i passaggi in cui si esprime però apprezzamento per il ‘Libro bianco’ sulla difesa della Commissione Ue. Il Pd stavolta riesce a trovare un punto di equilibrio con un documento in cui si dice un po’ di tutto ma che – appunto – tiene fermo il giudizio negativo su ‘Rearm Eu’ su cui si è schierata la leader democratica.


Non va in scena il ‘bis’ dello strappo avvenuto in Europa, col partito spaccato in due e la leader Pd che per un solo voto non è finita in minoranza, una ‘ferita’ che Schlein e i suoi fedelissimi hanno voluto sanare inserendo nella risoluzione il cuore dell’intervento che la segretaria aveva tenuto alla direzione Pd del 27 febbraio: “Sì alla difesa europea, no al riarmo dei singoli Stati” e, appunto, quel piano di riarmo da cambiare “radicalmente”. Il livello di scontro raggiunto nei giorni scorsi ha pesato, l’evocazione di un congresso anticipato ha probabilmente convinto la minoranza a non cercare un’altra rottura, che a questo punto rischiava di essere non sanabile. Tanto più che Antonio Decaro, il possibile candidato da opporre a Schlein, ieri sera è uscito con una dichiarazione in cui l’ha definita “segretaria autorevole, pienamente titolata a terminare il suo mandato”. Una precisazione, ha voluto chiarire, necessaria “perché da qualche giorno, come è successo in altre occasioni, si fa il mio nome come possibile candidato alla segreteria del partito”.


Fatto sta che la minoranza stavolta preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno, valorizza gli apprezzamenti al ‘Libro bianco’, come pure la sostanziale presa d’atto che ci saranno “aumenti” della spesa militare – nel passaggio in cui si precisa che i fondi di coesione non possono essere usati per questo scopo. E sul quel piano di riarmo da cambiare “radicalmente” si sorvola: “Un avverbio non si nega a nessuno”, minimizza un dirigente della minoranza. “Però non c’è scritto che impegniamo il governo a dire no”, aggiunge un altro. Qualcuno, a microfoni spenti, non nasconde l’insofferenza: “Abbiamo fatto quella sparata a Bruxelles e ora ci accontentiamo di questoà”, si sfoga un parlamentare. La maggioranza è soddisfatta, perché anche se il documento contiene un po’ di tutto alla fine la segretaria può rivendicare di avere mantenuto il passaggio che le stava più a cuore. “Per noi va bene. La minoranza ha capito che eravamo a un centimetro dalla rottura…”, commenta un esponente della maggioranza.


Si vedrà quanto reggerà la tregua. Resta il nodo della linea da tenere sulle mozioni degli altri partiti di opposizione. Il Pd darà indicazione di astenersi, ma diversi già fanno sapere che le cose non sono così semplici: tra i riformisti molti potrebbero votare no almeno su qualche passaggio del documento M5s e lo stesso potrebbe accadere tra le file della maggioranza sui testi di Azione e Iv.

Papa, Sala Stampa: notte scorsa non ha fatto uso ventilazione meccanica

Papa, Sala Stampa: notte scorsa non ha fatto uso ventilazione meccanicaCittà del Vaticano, 18 mar. (askanews) – Sembrano proseguire i piccoli miglioramenti nella salute di Papa Francesco. Secondo quanto riferito dalla Sala stampa del Vaticano, in assenza di un bollettino medico dal Gemelli che verrà, invece, reso noto domani pomeriggio intorno alle 19, nel corso della notte appena trascorsa il Papa non ha fatto uso della ventilazione meccanica che lo aveva aiutato in questi ultimi giorni. Ma ciò, si specifica subito, va inserito in un quadro di “prudenza” perchè, si specifica, “non significa che non se ne faccia uso nei giorni prossimi ma certamente che, pian piano, se ne fa meno uso”.


Insomma, resta “la grande prudenza da parte dell’equipe medica” che ha in cura il Pontefice dal 14 febbraio scorso per una polmonite bilaterale. Oggi, intanto, la giornata di Francesco è trascorsa tra le cure farmacologiche e la fisioterapia, respiratoria alternata e quella motoria. Il Papa viene alimentato “con una dieta preparata dai medici per queste situazioni e che comprende anche l’assunzione di cibo solido”. Per quanto riguarda, invece, le possibili dimissioni dall’ospedale, i medici che hanno in cura il pontefcie, proseguono a non fare previzsioni e men che meno a diffondere possibili date.

Meloni: esercito unico europeo non è all’ordine del giorno. No a maggiore cessione di sovranità all’Ue

Meloni: esercito unico europeo non è all’ordine del giorno. No a maggiore cessione di sovranità all’UeRoma, 18 mar. (askanews) – “L’esercito unico europeo non è all’ordine del giorno”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nella replica in Senato in merito alle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio Ue, sottolineando però che “sono una patriota e metterò questa nazione in sicurezza, perché, come dice la Costituzione, difendere la patria è un sacro dovere di ogni cittadino”. “Noi – ha poi aggiunto – non siamo d’accordo sulla maggiore cessione di sovranità” all’Unione europea, “noi continuiamo a pensare che l’Europa debba occuparsi di meno materie e di quelle delle quali gli stati nazionali non possono occuparsi da soli”. “Io penso, ma è uno studio che adesso devo ancora fare – ha proseguito la premier -, che se andassimo a fare una verifica ci accorgeremmo che le competenze che ha la Commissione Europea sono maggiori di quelle che ha il Presidente degli Stati Uniti d’America, che ha otto competenze di massima. Allora io penso che più sono le materie che tu cerchi di condividere e più sarà difficile trovare un accordo su tutto, perché gli Stati Nazionali hanno le loro diversità che sono un valore aggiunto nell’Europa di oggi, per cui io penso che l’Unione Europea dovrebbe concentrarsi sulle materie sulle quali l’Unione Europea fa la differenza e lasciare alla competenza degli Stati Nazionali le materie sulle quali gli Stati nazionali possono fare meglio perché sono più prossimi ai cittadini. Si chiama principio di sussidiarietà, è scritto nei trattati e io continuo a credere che sia uno dei principi più importanti scritti nei trattati dell’Unione Europea e anche forse l’unico principio che non è stato mai veramente attuato all’interno dell’Unione Europea”, ha sottolineato Meloni.


Rispondendo al leader di Italia Viva Matteo Renzi, durante le repliche Meloni ha anche chiarito: “La manovra correttiva non è nei radar del governo”.

M.O., Conte: Ue si limita a chiedere “moderazione”, incomprensibile

M.O., Conte: Ue si limita a chiedere “moderazione”, incomprensibileRoma, 18 mar. (askanews) – “Netanyahu rafforza la sua coalizione di governo con il ritorno del partito di estrema destra di Ben-Gvir e lo fa sulla pelle dei palestinesi, grazie al vergognoso blitz che ha segnato la ripresa delle operazioni dell’esercito israeliano di sistematico sterminio della popolazione. Oltre 400 morti, tante donne e bambini innocenti. E l’Europa che fa? Invita Netanyahu alla ‘moderazione’. Questa Europa è incomprensibile”. Lo dichiara in una nota Giuseppe Conte, leader del M5S.


“Cosa vuol dire – aggiunge l’ex premier – moderazione? Diluire le uccisioni in più giorni e non arrivare a provocarne oltre 400 in un solo giorno? Chiudere i rifornimenti umanitari solo a giorni alterni? Servono azioni, come quelle che mancano da troppo tempo: embargo sulle armi e sanzioni a Israele”, conclude Conte.

In arrivo “Libertà negli occhi” il nuovo album di Niccolò Fabi

In arrivo “Libertà negli occhi” il nuovo album di Niccolò FabiMilano, 18 mar. (askanews) – Venerdì 16 maggio esce “Libertà negli occhi” il nuovo album di inediti di Niccolò Fabi, in uscita per BMG. Decimo album di inediti della carriera del cantautore, “Libertà negli occhi” sarà disponibile negli store fisici e online in due esclusive versioni, entrambe in edizione limitata e numerata; la versione in formato vinile e la versione in formato CD, quest’ultima accompagnata da un libretto di 56 pagine, conteranno oltre ai testi delle canzoni, uno scritto inedito a firma del cantautore e una serie di fotografie che raccontano e trasportano nell’atmosfera intima della baita in cui il disco è stato registrato e prodotto.


Chiunque acquisterà il disco in formato fisico – CD o VINILE – avrà la possibilità tramite QrCode di scaricare la versione digitale dell’album, che sarà disponibile su tutte le piattaforme streaming solo a partire dal 13 giugno. Da oggi, martedì 18 marzo, è disponibile il pre-order dell’album al seguente link: https://NiccoloFabi.lnk.to/libertanegliocchiPR


Il nuovo album di Niccolò Fabi si compone di 9 nuove canzoni, scritte tra Roma e il Lago dei Caprioli di Pellizzano (TN). Da sempre molto legato al Trentino Alto Adige e alle sue montagne, Niccolò ha scelto il Lago dei Caprioli (località Fazzon, val di Sole) come luogo in cui vestire le sue canzoni e giocare a sperimentare insieme ai 6 compagni di viaggio che ha voluto al suo fianco per la realizzazione di questo nuovo progetto: Roberto Angelini, cantautore e suo ventennale compagno di musica; il cantautore Alberto Bianco e il batterista Filippo Cornaglia, con cui condivide il palco e collabora da quasi 10 anni; Emma Nolde, nuova perla del cantautorato italiano; Cesare Augusto Giorgini, cantautore e producer conosciuto grazie all’esperienza presso Officina delle Arti Pierpaolo Pasolini; e Riccardo Parravicini, sound engineer a cui si accompagna da più di 15 anni. Tutti insieme, lontani dalla frenesia, dai doveri e le responsabilità del quotidiano, «con il desiderio unico di fotografare un momento di felicità, un momento in cui la libertà si cristallizza in un tempo presente, puro e senza scelte, come quello dei bambini».


“Libertà negli occhi” è il risultato di una vera e propria residenza artistica. Un modo antico, ma abbastanza inusuale di questi tempi, di pensare alla creazione di un disco; trascorrendo 10 giorni in un luogo sperduto tra le montagne, di fronte ad un lago ghiacciato circondato dalla neve, e trasformando un grande sala, tutta in legno con una vetrata immensa, in uno studio di registrazione con un universo di strumenti con cui sperimentare e divertirsi creando e suonando insieme. «Libertà è anche un modo di guardare le cose e indirizzare la propria esistenza. Parafrasando quello che pensano i motociclisti prima di entrare in curva, la vita va dove va il tuo sguardo».


Qui la tracklist di “Libertà negli occhi”: Alba, L’amore capita, Acqua che scorre, Nessuna battaglia, Casa di gemma, Chi mi conosce meglio di te, Custodi del fuoco, Libertà negli occhi e Al cuore gentile. Ad ottobre Niccolò Fabi presenterà i brani del nuovo album e le canzoni del suo repertorio nella tournée teatrale “Libertà negli occhi Tour 2025”.

Alessandra Amoroso ha annunciato che diventerà mamma

Alessandra Amoroso ha annunciato che diventerà mammaMilano, 18 mar. (askanews) – Poche ore fa Alessandra Amoroso ha annunciato attraverso i suoi social che diventerà mamma per la prima volta, condividendo con il suo pubblico la gioia e l’emozione per l’arrivo di Penelope, che nascerà a settembre.


Friends and Partners si unisce alla gioia di questa splendida notizia e comunica un aggiornamento del calendario del “Fino a qui summer tour” che debutterà l’11 giugno con una data speciale alle Terme di Caracalla e vedrà Alessandra protagonista nel corso dell’estate con concerti in location uniche. Queste le date del tour (prodotto e organizzato da Friends and Partners):


11 giugno – Roma – Terme di Caracalla 26 giugno 2025 – Ferrara – “Ferrara Summer Festival” – Piazza Ariostea 3 luglio 2025 – Marostica (VI) – “Marostica Summer Festival Volksbank” 5 luglio 2025 – Trento – “Trento Live Fest”, Trentino Music Arena 12 luglio 2025 – Taormina (ME) – “Sotto Il Vulcano Fest” – Teatro Antico 18 luglio 2025 – Asti – Astimusica, Piazza Alfieri 20 luglio 2025 – Cernobbio (CO) – “Lake Sound Park”, Villa Erba (Ex Galoppatoio) 23 luglio 2025 – Codroipo (UD) – Villa Manin 26 luglio 2025 – Marsciano (PG) – Musica Per I Borghi 2 agosto 2025 – Forte dei Marmi (LU) – Villa Bertelli 5 agosto 2025 – Lanciano (CH) – Parco Villa Delle Rose 7 agosto 2025 – Lecce – “Oversound Music Festival” – Cave Del Duca I biglietti sono disponibili in prevendita su Ticketone e punti vendita abituali.


Per info: www.friendsandpartners.it Vengono invece cancellati gli ultimi tre appuntamenti del tour:


18 agosto a Roccella Ionica (rc) · Roccella summer festival – Teatro al Castello 6 settembre a Macerata – Sferisterio 24 settembre a Napoli – in Piazza del Plebiscito. Per coloro che hanno acquistato i biglietti per una di queste tre date sarà possibile chiedere il rimborso entro il 18 aprile 2025.

Arte, una micro-moneta per omaggiare il genio di Bernini

Arte, una micro-moneta per omaggiare il genio di BerniniRoma, 18 mar. (askanews) – Uno dei capolavori più maestosi del Barocco nella moneta più piccola della Collezione italiana Numismatica 2025. La micro-moneta dedicata alla Fontana dei Quattro Fiumi, emessa oggi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, è stata realizzata dall’artista-incisore Uliana Pernazza.


Sul dritto della moneta si apprezza al centro un particolare della fontana con le sculture del Danubio a sinistra e del Gange a destra, separati dall’obelisco. In giro il motivo geometrico che adorna il bordo della vasca esterna. La fontana, realizzata tra il 1648 ed il 1651 da un gruppo di artisti e maestranze guidate da Gian Lorenzo Bernini, fonde l’architettura e la scultura. Sul rovescio della moneta si possono ammirare al centro il particolare di due dei quattro fiumi: la statua del Nilo e la statua del Rio de la Plata, separati dall’obelisco. Il conio fa parte della serie “Fontane d’Italia” caratterizzata da micro-monete d’oro (dal diametro di 13,85 mm), inaugurata nel 2022 con la rappresentazione di una delle fontane più conosciute in tutto il mondo: la Fontana di Trevi. Nel 2023 e nel 2024, sono state raffigurate la Fontana di Diana e Atteone nella Reggia di Caserta e la Fontana Pretoria di Palermo.


DESCRIZIONE TECNICA Sul dritto della moneta: Al centro è rappresentato un particolare della fontana con le sculture del Danubio a sinistra e del Gange a destra, separati dall’obelisco. In giro, la scritta “REPUBBLICA ITALIANA” è divisa da un particolare del motivo geometrico che adorna il bordo della vasca esterna. In esergo, la firma dell’autore “U.PERNAZZA”.


Sul rovescio della moneta: Riprodotto al centro il particolare di due dei quattro fiumi ovvero, a sinistra la statua del Nilo ed a destra la statua del Rio de la Plata, separati dall’obelisco. Nel giro, in alto la scritta “FONTANA DEI QUATTRO FIUMI” è separata da un pallino dalla scritta “ROMA”. In basso al centro, il valore nominale “10 EURO”, a sinistra l’anno di emissione “2025” mentre a destra “R” identificativo della Zecca di Roma.