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Migranti, Meloni: difficile rispettino regole se vanno risarciti

Migranti, Meloni: difficile rispettino regole se vanno risarcitiRoma, 19 mar. (askanews) – “Diceva la collega Carfagna che è importante che se” un migrante “rimane in Europa rispetti le nostre leggi una volta che entrato in Europa, ma questo è un problema che io cerco di porre da tempo nel senso il problema è che quando entri illegalmente già non le hai rispettate le nostre regole, e difficilmente possiamo spiegare a queste persone che entrano illegalmente in che vogliamo che vengano rispettate le nostre regole, quando addirittura siamo chiamati a risarcire chi entra illegalmente in Italia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in sede di replica al dibattito nell’aula della Camera sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue del 20 e 21 marzo.

Meloni: Trump è un leader forte, può imporre una pace giusta in Ucraina

Meloni: Trump è un leader forte, può imporre una pace giusta in UcrainaRoma, 19 mar. (askanews) – “Sosteniamo gli sforzi di Trump, è un leader forte e autorevole che può imporre le condizioni per una pace giusta e duratura. Credo non vedremo le scene di debolezza occidentale che abbiamo visto in Afghanistan, la questione si gioca sulle garanzie di sicurezza”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le repliche alla Camera sulle comunicazioni in vista del Consiglio Ue del 20-21 marzo. “Ieri c’è stata una lunga conversazione” tra Trump e Putin, “da quello che apprendiamo finora c’è una ipotesi di cessate il fuoco parziale limitato a infrastrutture strategiche, è un primissimo spiraglio nel senso di quanto concordato a monte tra Trump e Zelensky”, ha anche affermato, tra le altre cose, Meloni.

Ue, Meloni: ha voluto regolamentare tutto, oggi si corre a ripari

Ue, Meloni: ha voluto regolamentare tutto, oggi si corre a ripariRoma, 19 mar. (askanews) – “Io continuo a ripetere ormai come un mantra in quest’aula da molto tempo, che ritengo che l’Europa debba occuparsi meglio di meno cose, che penso che si debba applicare il principio della sussidiarietà, penso che la pretesa di cedere all’Europa qualsiasi materia di riferimento, comprese le materie sulle quali gli stati nazionali, che sono più prossimi ai cittadini e che possono difendere le specificità che sono un valore aggiunto all’interno dell’Unione Europea, sia un errore”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in sede di replica al dibattito nell’aula della Camera sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue del 20 e 21 marzo.


“Penso – ha proseguito Meloni – che questa volontà di regolamentare tutto, di occuparsi di tutto, alla fine ci abbia impedito di occuparci delle questioni fondamentali sulle quali oggi, come si vede, si sta correndo ai ripari, ma se si fosse fatto prima probabilmente noi oggi avremmo degli Stati nazionali più forti che riescono a difendere meglio il loro valore aggiunto e un’Europa molto più efficace nelle risposte che deve dare rispetto ai tanti grandi competitor che ha oggi nel mondo, quindi il tema non è un tema che si taglia con l’accetta, è un tema sul quale si deve partire da quali sono le grandi materie sulle quali gli stati nazionali da soli non possono fare la differenza e invece la può fare la costruzione europea”.

Ue, Fratoianni in aula: piano Ursula Bomber Leyen è suicidio Unione

Ue, Fratoianni in aula: piano Ursula Bomber Leyen è suicidio UnioneRoma, 19 mar. (askanews) – “L’Europa si suicida con il piano” di riarmo proposto da “Ursula Bomber Leyen da 800 miliardi di euro”. Lo ha affermato il deputato di Avs Nicola Fratoianni, storpiando il nome della presidente della Commissione Ue, nel corso del dibattito in aula sulle comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue del 20 e 21 marzo. “Le è piaciuta” la battuta, “ho visto, e forse è anche d’accordo, so che non lo può dire, ma lo dica se vuole”, ha aggiunto Fratoianni rivolgendosi alla premier Meloni, presente in aula.


“800 miliardi di euro – ha continuato Fratoianni – per aumentare la spesa in armamenti nazionale. Di questo si tratta. Lasciamo stare la discussione. Siamo tutti per la difesa comune. Noi ce l’abbiamo nel programma, siamo anche per l’esercito comune. Ma non è questa la discussione”, perché nel piano “c’è qualche timida raccomandazione a fare qualche acquisto insieme, ma per il resto nulla. Non è un caso che Trump, Putin e le destre nazionaliste populiste odiano l’Europa, la odiano perché l’Europa è il continente delle libertà ma è anche quello che ha fondato la sua coesione su un welfare inclusivo, sui diritti del lavoro, sui salari, sulle pensioni, sul diritto alla salute per tutti. Quegli 800 miliardi, checché ne dica lei o il ministro Giorgetti, saranno soldi tolti ad altri investimenti”, ha concluso il leader di SI.

Meloni alla Camera per il dibattito sul Consiglio Ue, assenti i ministri leghisti. Pd: governo lacerato

Meloni alla Camera per il dibattito sul Consiglio Ue, assenti i ministri leghisti. Pd: governo laceratoRoma, 19 mar. (askanews) – In aula alla Camera la discussione generale sulle comunicazioni rese ieri dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del consiglio europeo di domani e dopodomani. La premier è presente. Gli iscritti a parlare sono 18, il dibattito andrà avanti per due ore quindi ci sarà la replica di Meloni e a seguire le dichiarazioni di voto sulle risoluzioni (90 minuti circa) e il voto. A differenza di quanto avvenuto in Senato, dove l’approvazione della risoluzione di maggioranza ha precluso il voto sulle altre, l’assemblea di Montecitorio voterà su tutti i documenti presentati.


Sono presenti anche diversi ministri in aula alla Camera tra i banchi del governo insieme alla premier Giorgia Meloni. Ad ascoltare il dibattito sulle comunicazioni rese ieri dalla presidente del Consiglio in vista del consiglio Ue di domani e dopodomani, ci sono il ministro della Difesa, Guido Crosetto, il ministro per gli Affari Europei, Tommaso Foti, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, il ministro dell’ambiente Pichetto Fratin. In apertura di seduta è stato presente anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Assenti i ministri leghisti. Il Pd ha subito sottolineato le divisioni in maggioranza: “Potete star sicuri presidente Meloni che in quest’aula continueremo a far parlare la realtà invece delle vostre favolette…. il suo governo è diviso, anzi lacerato sulla politica estera”, ha detto la deputata del Pd Anna Ascani, prendendo la parola nell’aula della Camera per la discussione sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni sul Consiglio Ue. “Il vice premier Salvini anche lui assente oggi ha pronunciato lo slogan ‘meno europa più libertà… Capiamo il desiderio di Meloni di evitare di mettere in piazza le differenze all’interno del governo” ma “prenda posizione, ritrovi il coraggio che aveva, invece di vederla ora alternare silenzi e mezze parole nei consessi internazionali”, ha concluso Ascani.


“Consegnare una cambiale in bianco a Commissione europea che ha dimostrato la sua incapacità non andava per noi, la Lega è quell’anima scomoda che dice quando le cose non vanno, avendone consapevolezza. Presidente Meloni dobbiamo essere consapevoli del nostro ruolo di ponte tra Europa e Stati Uniti”, ha detto, prendendo la parola nell’aula della Camera per la discussione sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni sul Consiglio Ue, il deputato della Lega Stefano Candiani. “Non siamo noi a mettere in crisi l’Europa ma è l’Ue che si mette in crisi per i suoi attori” ha aggiunto Candiani ribadendo che “indicare i problemi significa essere più europeisti di quelli che poi prendono i fondi da Soros”. “Abbiamo – ha infine sottolineato Candiani – una sola risoluzione di maggioranza convidisa e l’opposizione ne ha cinque tutte diverse, quindi respingiamo la narrazione delle divisioni nella maggioranza e anche quella delle assenze e delle presenze”.

Naufragio migranti a Lampedusa:40 dispersi, 6 morti, 10 salvati

Naufragio migranti a Lampedusa:40 dispersi, 6 morti, 10 salvatiRoma, 19 mar. (askanews) – “Un altro drammatico naufragio si è verificato ieri 18 marzo a 18 miglia nautiche da Lampedusa. Secondo fonti di organizzazioni non governative, dieci sopravvissuti sarebbero stati tratti in salvo e sbarcati sull’isola dalla Guardia Costiera e dalla Guardia di Finanza. Dopo l’allaerme Frontex sono state tratte in salvo 10 persone, mentre 6 corpi esamini sono stati tratti dalle onde, purtroppo all’appello mancano 40 persone, perché i superstitti dicono che sulla barca c’erano 56 persone”.


Questo evento grave e drammatico ci deve fare riflettere anche sul silenzio mediatico che ormai circonda i naufragi nel Mediterraneo, infatti a darne per primi l’annucio sono stati volontari che ogni giorno operano per salvare vite umane in mare”. Lo riferisce l’associazione Don Bosco 2000 “Ancora una volta – afferma l’associazione no profit- il Mediterraneo si trasforma in una tomba silenziosa per decine di persone in cerca di salvezza. Ci indigniamo di fronte all’indifferenza con cui questi eventi vengono trattati, come se le vite umane perse in mare non avessero più rilevanza. I migranti stanno scomparendo non solo nelle acque del Mediterraneo, ma anche dalla narrazione pubblica e dall’attenzione dei media. Chiediamo trasparenza, informazione e un’assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni. Ogni vita conta e ogni naufragio è un fallimento collettivo dell’Europa.” E per tantop “Don Bosco 2000 rinnova l’appello per un’azione immediata e strutturata a livello europeo per prevenire queste tragedie, garantire soccorsi tempestivi e fornire canali sicuri di migrazione per chi fugge da guerre, persecuzioni e miseria”.

Esce a sorpresa “Una parte di me” singolo inedito di Pino Daniele

Esce a sorpresa “Una parte di me” singolo inedito di Pino DanieleMilano, 19 mar. (askanews) – A sorpresa oggi, mercoledì 19 marzo, giorno del 70° compleanno, del suo onomastico e della Festa del Papà, esce in digitale “Una parte di me” (Warner Music Italy), brano inedito di Pino Daniele(https://bio.to/PinoDaniele_Unapartedime).


“Una parte di me” è una toccante dedica di Pino Daniele a Francesco, il suo figlio più piccolo. Nella foto di copertina, scattata dal secondogenito Alessandro, sono ritratti Pino e Francesco che si guardano negli occhi. Con un gesto che sottolinea ancora una volta l’intimità del brano, è stato lo stesso Francesco a scrivere il titolo della canzone nella cover.


Il brano è stato composto nel 2009, in un periodo di passaggio tra la produzione di un disco acustico e l’idea di un album di remake arricchito con qualche inedito. Pino Daniele produsse l’accompagnamento di chitarra, registrando anche un paio di take di voce. Successivamente provò a incidere una chitarra solista che, però, non venne mai completata. Per motivi discografici, il pezzo fu messo momentaneamente da parte. Oggi il brano è stato recuperato, grazie al ritrovamento dei multitraccia, e portato a termine attraverso un delicato lavoro di coproduzione che ha rispettato in pieno le intenzioni di Pino Daniele: in particolare, desiderava che il M° Gianluca Podio scrivesse un arrangiamento per organico orchestrale, idea che è stata ripresa e concretizzata nella produzione definitiva.


Prodotto dallo stesso Pino Daniele, autore del testo e della musica, e co-prodotto da Alessandro Daniele e Fabrizio Bianco, “Una parte di me” è stato suonato da Pino Daniele (chitarre e voci), Alfredo Golino (batteria e percussioni), Fabrizio Bianco (basso), Prisca Amori (1° violino), Mariana Dudnic (2° violino), Gisella Horvat (viola) e Rossella Zampiron (violoncello). Gli archi, arrangiati e diretti dal M° Gianluca Podio, sono stati registrati presso il Mob Studios di Roma. Fonico di ripresa e supervisione tecnica a cura di Jurij Gianluca Ricotti. Il brano è stato mixato e masterizzato da Pino “Pinaxa” Pischetola.


L’inedito porta il sigillo del “70/10 Anniversary”, il marchio distintivo ideato dalla Fondazione Pino Daniele, che garantisce l’autenticità e l’ufficialità delle iniziative dedicate a Pino Daniele, in occasione dei 10 anni dalla sua scomparsa e dei 70 anni dalla sua nascita.

Il messaggio di Mattarella a Papa Francesco: grazie per il servizio costante a tutta l’umanità

Il messaggio di Mattarella a Papa Francesco: grazie per il servizio costante a tutta l’umanitàRoma, 19 mar. (askanews) – “Santità, è con sentimenti di particolare, affettuosa vicinanza che mi dirigo a Lei per porgerLe i migliori auguri nella lieta ricorrenza del solenne inizio del Pontificato. Insieme a me, il popolo italiano Le è riconoscente per questi dodici anni nei quali ha offerto la più autentica testimonianza dei valori evangelici, in un servizio costante non soltanto alla Chiesa cattolica ma all’Umanità tutta”. E’ quanto scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in un messaggio inviato a sua santità Papa Francesco.


“Di questo afflato – sottolinea Mattarella – la lettera enciclica Dilexit nos offre un esempio luminoso, con l’invito a ogni donna e ogni uomo e di buona volontà a varcare i confini del personale tornaconto e a riconoscersi legati agli altri da quel vincolo di umana fratellanza che prescinde da considerazioni di prossimità geografica o di affinità culturale”. “Mentre al livello internazionale
sembrano affievolirsi le ragioni del Diritto e di una corretta articolazione della convivenza tra gli Stati, la Sua voce è e resta più che mai necessaria”, sottolinea il presidente della Repubblica nel messaggio inviato al Papa. “Desidero richiamare gli spunti inediti di riflessione che il Suo alto Magistero ha posto al centro del dibattito in seno a importanti consessi multilaterali: alla Conferenza delle parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, al Vertice G7 presieduto dall`Italia, al G20, Vostra Santità ha portato un vibrante richiamo alla riscoperta della speranza, all`accantonamento di logiche di forza e di prevaricazione, a quelle istanze di rinnovamento dischiuse da un uso etico delle nuove tecnologie” ha ricordato Mattarella nel suo messaggio a Papa Francesco.  “L`apertura della Porta Santa presso il carcere romano di Rebibbia all`inizio dell`anno giubilare, nonché la decisione di innalzare nei prossimi mesi agli onori degli altari Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati – figure molto amate, anche dalle giovani generazioni – ispirano nei miei concittadini viva gratitudine nei confronti del Vescovo di Roma, di cui tutti avvertiamo la particolare sollecitudine per l`Italia – ha concluso -. In questo spirito, Padre Santo, Le rinnovo sinceri auguri di ogni benessere nella prosecuzione del Pontificato cui aggiungo quelli – vieppiù sentiti – di pronto ristabilimento”.(foto archivio)


 

Mattarella a Papa Francesco: grazie per servizio costante a Chiesa ma a tutta l’ umanità

Mattarella a Papa Francesco: grazie per servizio costante a Chiesa ma a tutta l’ umanitàRoma, 19 mar. (askanews) – “Santità, è con sentimenti di particolare, affettuosa vicinanza che mi dirigo a Lei per porgerLe i migliori auguri nella lieta ricorrenza del solenne inizio del Pontificato. Insieme a me, il popolo italiano Le è riconoscente per questi dodici anni nei quali ha offerto la più autentica testimonianza dei valori evangelici, in un servizio costante non soltanto alla Chiesa cattolica ma all’Umanità tutta”. E’ quanto scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in un messaggio inviato a sua santità Papa Francesco.


“Di questo afflato la lettera enciclica Dilexit nos offre un esempio luminoso, con l’invito a ogni donna e ogni uomo e di buona volontà a varcare i confini del personale tornaconto e a riconoscersi legati agli altri da quel vincolo di umana fratellanza che prescinde da considerazioni di prossimità geografica o di affinità culturale”.

Ue, al via discussione Camera su comunicazioni Meloni, premier in aula

Ue, al via discussione Camera su comunicazioni Meloni, premier in aulaRoma, 19 mar. (askanews) – E’ iniziata in aula alla Camera la discussione generale sulle comunicazioni rese ieri dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del consiglio europeo di domani e dopodomani. La premier è in aula. Gli iscritti a parlare sono 18, il dibattito andrà avanti per due ore quindi ci sarà la replica di Meloni e a seguire le dichiarazioni di voto sulle risoluzioni (90 minuti circa) e il voto. A differenza di quanto avvenuto in Senato, dove l’approvazione della risoluzione di maggioranza ha precluso il voto sulle altre, l’assemblea di Montecitorio voterà su tutti i documenti presentati.