Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Cinema, dal 14 giugno torna il Figari International Short Film Fest

Cinema, dal 14 giugno torna il Figari International Short Film FestRoma, 10 giu. (askanews) – Dal 14 al 18 giugno a Golfo Aranci si terrà la quattordicesima edizione della kermesse dedicata ai cortometraggi e al mercato dell’audiovisivo, il Figari International Short Film Fest.


Quest’anno il Premio Beatrice Bracco, dedicato ai migliori interpreti nazionali di nuova generazione, che ha visto la presenza di attori come Alessandro Borghi, Linda Caridi e Salvatore Esposito, verrà consegnato al giovane talento Matteo Paolillo, protagonista della fortunata serie “Mare Fuori” e noto cantautore. Il Premio Guglielmo Marconi sarà invece assegnato al protagonista di altre fortunat serie tv tra le quali “DOC nelle tue mani” e “Blanca”: Pierpaolo Spollon attore eclettico, molto attivo sui social e autore anche del libro “Tutto non benissimo” edito Ribalta Edizioni. Protagonisti del Figari saranno poi i 30 titoli in concorso, selezionati fra gli oltre 1.500 pervenuti da tutto il mondo. Una selezione che prevederà delle sessioni di proiezione dal vivo, tutte le sere aperte al pubblico, per le quattro sezioni principali, Nazionale, Internazionale, Animazione, e Regionale. Fra i riconoscimenti più ambiti di quest’anno il Premio Rai Cinema ed il Premio France TV, che consentiranno a due cortometraggi di essere acquistati e poi trasmessi dalle due emittenti.


A giudicare i cortometraggi, come ogni anno, una giuria composta da importanti nomi del panorama cinematografico italiano e straniero fra cui Eduardo Scarpetta, vincitore del David di Donatello 2022 per il film “Qui rido io” di Mario Martone e protagonista anche delle serie “Le fate ignoranti”, “La legge di Lidia Poet” e “I leoni di Sicilia”. Michela De Rossi, giovane protagonista del film internazionale “I molti santi del New Jersey” spin off della fortunata serie “I Soprano” e protagonista delle serie tv “Briganti” e “Django” di recentissima uscita. Kenan Music, regista e produttore bosniaco direttore del festival internazionale Omladinsky Film Festival Sarajevo e del mercato di cinema breve Hvar Film Festival; Christian Aviles, giovane regista iberico vincitore del premio Short of the Year 2023 consegnato dalla Short Film Conference, per il cortometraggio “Daydreaming so vividly about our spanish holidays”. Il 17 ed il 18 giugno si terrà anche l’ottava edizione del Figari International Short Film Market l’evento dedicato ai professionisti dell’industria cinematografica breve che quest’anno vedrà i maggiori player confrontarsi sul futuro del cortometraggio in Italia e sulla sua competitività a livello internazionale. Progetto speciale del mercato sarà anche Looking 4, dove registi e produttori internazionali avranno la possibilità di presentare i propri progetti di cortometraggio in fase di sviluppo e distribuzione a un parterre di importanti decision maker, con la speranza di vedere un domani i propri film prodotti, distribuiti o acquistati da una delle società coinvolte. Sarà possibile accedere a tutti gli eventi professionali del festival attraverso un accredito professionale acquistabile sul sito della manifestazione, mentre per assistere alle proiezioni serali, gratuite e aperte al pubblico, sarà possibile accedere fino ad esaurimento posti.

Comunali, Funaro: a Firenze un dato straordinario, da domani si riparte

Comunali, Funaro: a Firenze un dato straordinario, da domani si riparteFirenze, 10 giu. (askanews) – “E’ un dato straordinario soprattutto se consideriamo il quadro da cui siamo partiti”. Così Sara Funaro commenta dal suo comitato elettorale l’andamento dello spoglio per l’elezione del sindaco di Firenze, dove lei, come candidata del Pd e di forze del centrosinistra, è avanti di circa 9 punti sull’avversario di centrodestra Eike Schmidt, intorno al 42,4% contro il 33,7%.


“Avevamo una situazione all’interno del centrosinistra con tante candidature. I cittadini – ha proseguito Funaro – hanno dato una proiezione chiara e netta, rispetto ai sondaggi che abbiamo visto circolare nelle ultime settimane, è un dato straordinario. E’ chiaro che stiamo aspettando i risultati finali e li commenteremo, ma è chiaro che da domani si tira una riga e si riparte da zero. Da domani la sfida è tra noi e la destra, come abbiamo sempre sostenuto. La sfida è tra i nostri valori, la nostra identità e la peggior destra che stiamo vedendo ormai da troppo tempo. Dobbiamo fare un appello a tutti i fiorentini e ricominciare a girare strada per strada a raccontare le nostre idee, la nostra visione di città. La sfida è tra questa destra e la possibilità di avere a Firenze la prima sindaca donna e io penso che Firenze sia pronta”. “Con la segretaria Elly Schlein ci siamo sentite ieri sera, le ho fatto le congratulazioni per lo straordinario risultato alle Europee, dove peraltro è stato premiato il lavoro del partito e del nostro sindaco Dario Nardella”, ha concluso Funaro, rispondendo ad una domanda dei giornalisti.

Europee, Salis eletta con Avs. E’ scontro con il governo sull’immunità

Europee, Salis eletta con Avs. E’ scontro con il governo sull’immunitàRoma, 10 giu. (askanews) – Ilaria Salis, agli arresti domiciliari in Ungheria, ha vinto un seggio all’europarlamento con Avs ma è scontro con il governo Meloni su tempi e modalità della sua liberazione. Nella notte il padre Roberto insieme ad Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni si sono rivolti subito ai ministri Tajani e Piantedosi sollecitandoli ad un’azione immediata: comunicare immediatamente l’elezione all’esecutivo ungherese per far scattare l’immunità e permettere il rientro di Ilaria in Italia. Al momento senza successo: il ministro degli Esteri intende aspettare la “proclamazione ufficiale”.


E’ “Ponzio Pilato” replicano da Avs. “Tajani – sostiene il padre della giovane ex insegnante – ha sempre ignorato le esigenze di Ilaria durante questi sedici mesi, ora è più grave perché Ilaria è stata legittimata da 176mila italiani che hanno scritto il suo nome sulla scheda”. A sollevare ulteriori polemiche è il presidente del Senato Ignazio La Russa che sentenzia che “essendo stata eletta bisogna consentirle di partecipare quantomeno ai lavori del Parlamento quando è in seduta” aggiungendo però di considerare “una candidatura per far scarcerare una persona qualcosa che non appartiene alla democrazia”.


Così mentre Bonelli accusa Tajani di fare “Ponzio Pilato” e esprime preoccupazione per l’incolumità di Salis “già minacciata da gruppi di neo-nazisti in Ungheria”, Fratoianni definisce una “battutaccia” quella di La Russa: “democrazia è presentarsi alle elezioni con un programma, con le proprie idee, con i propri candidati e con le proprie candidate. E i cittadini e le cittadine di questo Paese hanno ritenuto giusto ed utile mandare Ilaria all’Europarlamento”. Secondo quanto riferito dall’avvocato di Ilaria Salis, ha spiegato il padre Roberto, il giudice è “informato di quanto successo e attende” che il ministro degli esteri ungherese gli fornisca il pezzo di carta affinché possa disporre l’immunità. Basterebbe che la Farnesina rilasci la dichiarazione richiesta” all’omologo ungherese con l’evidenza dei dati sui risultati elettorali “per procedere, sospendere il processo e rilasciarla”.


Il governo deve smettere di “trincerarsi dietro dei formalismi e andare alla sostanza”, affermano con forza Bonelli e Fratoianni: attendere può significare “ulteriori settimane di detenzione”. Memori di quanto accaduto dopo le europee del 2019 quando la Cassazione proclamò gli eletti diverse settimane dopo. Dal gruppo dei futuri colleghi della Sinistra europea, il portavoce David Lundy annuncia che contatteranno Salsi “nei prossimi giorni. E se ci fossero difficoltà” per applicare, nel suo caso, l’immunità parlamentare, “faremo pressione al Parlamento europeo per assicurare che possa esercitare il suo mandato democratico fin dall’inizio” della nuova legislatura.


Nel frattempo la vice portavoce capo dell’Europarlamento, Delphine Colard, puntualizza che l’immunità è regolata dalle leggi nazionali che devono rispettare il ‘Protocollo su privilegi e immunità’ e dunque i giornalisti sono invitati a rivolgere eventuali domande alle autorità italiane.

Europee, ILaria Salis: non riesco ancora a crederci, grazie del coraggio

Europee, ILaria Salis: non riesco ancora a crederci, grazie del coraggioRoma, 10 giu. (askanews) – “Non riesco ancora a crederci né a descrivere la mia emozione. Non potrò mai ringraziare abbastanza tutte le persone che mi hanno sostenuto con il loro voto”. Così Ilaria Salis, eletta europarlamentare, su Instagram.


“Il mio primo pensiero va a tutte le persone detenute in Italia e all’estero e ai loro diritti. A chiunque combatte per la libertà e l’uguaglianza e si trova a subire ingiustizie. L’antifascismo, oltre che un valore umano e una prospettiva politica, è anche una comunità resistente e solidale”, scrive. “Abbiamo dimostrato che la solidarietà non è uno slogan vuoto, ma qualcosa di concreto e tangibile. Una potenza che, se ci crediamo e se vogliamo, può davvero migliorare il mondo”, sottolinea.


“Mentre le destre radicali avanzano in tutta Europa è necessario battersi per cambiare radicalmente lo stato di cose presenti. Io sono pronta per fare la mia parte. Questa forza collettiva e coraggiosa che si è manifestata nei miei confronti, dobbiamo essere capaci di rafforzarla e diffonderla ovunque, in Italia, in Europa e nel mondo intero!”, prosegue Ilaria Salis precisando di aver usato l’immagine della chiusura della campagna elettorale di Avs a Torino (“oggi troppe occhiaie, non stavo sveglia fino a quell’ora da un sacco di tempo”).

Europee, ecco la nuova squadra dei 76 europarlamentari italiani eletti

Europee, ecco la nuova squadra dei 76 europarlamentari italiani elettiRoma, 10 giu. (askanews) – Fuori Vittorio Sgarbi (Fdi), quasi fuori Marco Tarquinio (Pd), in stand by Susanna Ceccardi (Lega). E’ pressochè definita, al netto di imprevisti, contestazioni e opzioni da esercitare nei prossimi giorni da chi eletto in più circoscrizioni, la squadra dei 76 nuovi europarlamentari italiani. – FRATELLI D’ITALIA, con 25 eletti che si iscriveranno all’eurogrupppo Ecr, avrà la compagine più numerosa. Dando per scontata la rinuncia di Giorgia Meloni, saranno: Carlo Fidanza, Mario Mantovani, Giovanni Crosetto, Lara Magoni, Pietro Fiocchi, Mariateresa Vivaldini, Paolo Inselvini, Elena Donazzan, Stefano Cavedagna, Sergio Berlato, Alessandro Ciriani, Daniele Polato, Piergiacomo Sibiano, Nicola Procaccini, Marco Squarta, Carlo Ciccioli, Antonella Sberna, Francesco Torselli, Alberico Gambino Francesco Ventola,Denis Nesci, Michele Picaro, Chiara Gemma, Giuseppe Milazzo, Ruggero Razza.


– PD, al gruppo PSE-SD si iscriveranno i 21 eletti dem, senza Elly Schlein che manterrà il suo seggio alla Camera: Cecilia Strada, Giorgio Gori, Alessandro Zan (eletto in nord ovest e nord est, dalla cui opzione dipende l’elezione di Pierfrancesco Maran o Annalisa Corrado), Irene Tinagli, Brando Benifei, Stefano Bonaccini, Alessandra Moretti, Elisabetta Gualmini, Dario Nardella, Matteo Ricci, Nicola Zingaretti, Camilla Laureti, Antonio Decaro, Lucia Annunziata, Raffaele Topo, Giuseppina Picierno, Sandro Ruotolo, Georgia Tramacere, Giuseppe Lupo. E, con ogni probabilità, Alessia Morani, salvo ripescaggio al suo posto di Marco Tarquinio che dista meno di 4.000 preferenze grazie al risultato nei seggi romani non ancora acquisiti dalla piattaforma del Viminale. – I CINQUE STELLE CONTANO 8 ELETTI: Gaetano Pedullà, Sabrina Pignedoli, Carolina Morace, Pasquale Tridico, Valentina Palmisano, Mario Furore, Giuseppe Antoci. L’ottavo dovrebbe essere Ginaluca Ferrara, salvo ripescaggio al suo posto di Dario Tamburrano che dista 800 preferenze, grazie al risultato nei seggi romani non ancora acquisiti dalla piattaforma del Viminale.


– FORZA ITALIA ISCRIVE AL PPE 7 ELETTI oltre a Herbert Dorfmann, entrato in quota SVP a seguito dell’intesa raggiunta fra le due forze politiche. E non calcolato Tajani che resterà vicepremier e ministro. Ovvero: Letizia Moratti, Massimiliano Salini, Salvatore De Meo, Fulvio Martusciello, Giuseppina Princi, Edmondo Tamajo, Marco Falcone. – GLI 8 ELETTI DELLA LEGA che dovrebbero iscriversi con Marine Le Pen all’eurogruppo Identità e Democrazia sono certamente Roberto Vannacci (eletto ovunque come primo tranne isole), Silvia Sardone, Isabella Tovaglieri, Anna Maria Cisint, Raffaele Stancanelli e tre sui quattro primi dei non eletti dove Vannacci è entrato (uno di loro non sarà europarlamentare dove Vannacci eserciterà l’opzione): Susanna Ceccardi, Angelo Ciocca, Paolo Borchia, Aldo Patriciello a seconda dell’opzione che effettuerà Vannacci.


– I 6 EUROPARLAMENTARI AVS – alcuni destinati a iscriversi al gruppo dei Green ed altri a quello della Linke – sono sicuramente Ilaria Salis (eletta in nord ovest e isole), Mimmo Lucano (eletto in tutte le circoscrizioni) e Ignazio Marino. Con loro, a partire per Bruxelles saranno in tre fra i quattro primi dei non eletti fra Benedetta Scuderi, Cristina Guarda, Francesco Borrelli, Leoluca Orlando. A seconda delle scelte che Salis e Lucano dovranno esercitare uno di loro resterà in Italia.

In Piemonte Cirio (53,67%) subito in vantaggio su Pentenero (35,82%)

In Piemonte Cirio (53,67%) subito in vantaggio su Pentenero (35,82%)Torino, 10 giu. (askanews) – Quando sono state scrutinate 49 sezioni su 4.795, poco più dell’1 per cento, il presidente uscente della Regione Piemonte e ricandidato per il centrodestra, Alberto Cirio, è in vantaggio con il 53,67% sulla sfidante di centrosinistra Gianna Pentenero al 53,67%. I primi risultati dello spoglio, cominciato alle 14, vedono come terza classificata la candidata del M5s Sarah Disabato con il 8,15%. La candidata di Piemonte Popolare Francesca Frediani è al 1,47%, mentre il candidato lista della lista Libertà di Cateno De Luca Alberto Costanzo ha lo 0,89%.

Europee, ‘effetto Toti’ in Liguria: il campo largo sorpassa il centrodestra

Europee, ‘effetto Toti’ in Liguria: il campo largo sorpassa il centrodestraGenova, 10 giu. (askanews) – Il terremoto giudiziario che ha sconvolto la Liguria, con il presidente Giovanni Toti agli arresti domiciliari da più di un mese con l’accusa di corruzione, non si è trasformato in un vero e proprio terremoto elettorale per il centrodestra, anche se alle Europee Pd e Alleanza Verdi Sinistra hanno fatto un bel balzo in avanti rispetto alle Politiche del 2022.


Fratelli d’Italia, infatti, resta il primo partito a livello regionale con il 26,77% dei consensi, in crescita di oltre 2 punti percentuali rispetto al 2022, tallonato dal Pd che si ferma al 26,29% ma guadagna ben 4 punti rispetto alle ultime Politiche. Al terzo posto si piazza il M5s con il 10,19%, circa 2,5 punti in meno delle Politiche del 2022, seguito dalla Lega all’8,88% (mezzo punto in meno rispetto al 2022). Forza Italia, insieme a Noi Moderati, tra i cui leader c’è anche il governatore Toti, conquista invece l’8,43% delle preferenze, un risultato sostanzialmente in linea con le Politiche del 2002 in cui Forza Italia aveva ottenuto il 6,56% e Noi Moderati il 2,13%. A crescere di più rispetto al 2022, oltre al Pd, è stata l’Alleanza Verdi Sinistra che raggiunge un ottimo 7,68%, oltre 3 punti in più rispetto alle ultime Politiche.


Complessivamente il centrodestra ligure si attesta quindi al 44,08% dei consensi e viene sorpassato di poco dal campo largo progressista (Pd, M5s e Alleanza Verdi Sinistra) che ottiene il 44,16% delle preferenze. Stati Uniti d’Europa si ferma invece al 3,74%, Azione al 3,53% e Pace Terra Dignità al 3,05%. L’affermazione del centrosinistra è stata molto più schiacciante nel Comune di Genova, dove il Pd con il 31,09% distacca di quasi 10 punti percentuali Fratelli d’Italia, che raggiunge appena il 21,56%, seguito dal M5s al 12%, Alleanza Verdi Sinistra al 9,56%, Forza Italia-Noi Moderati-Ppe al 6,54% e Lega al 6,33%. In grande calo, ma in linea con la media nazionale, è stata l’affluenza al voto, su cui potrebbe aver pesato anche l’”effetto Toti”. In Liguria, infatti, ha votato appena il 50,61% degli elettori, quasi 5 punti in meno della media del Nord Ovest (55,09%), 8 punti in meno rispetto alle ultime Europee e quasi 14 punti in meno delle Politiche del 2022.

Europee, Schlein a Meloni: ridotta la distanza, stiamo arrivando. E agli alleati: stop veti

Europee, Schlein a Meloni: ridotta la distanza, stiamo arrivando. E agli alleati: stop vetiRoma, 10 giu. (askanews) – “La distanza con Giorgia Meloni e Fdi si è accorciata in modo significativo: da 2 milioni di voti a 1 milione di voti rispetto alle politiche. Il messaggio è chiaro: Giorgia Meloni, stiamo arrivando”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando al Nazareno.


“Dopo la sconfitta delle politiche di un anno e mezzo fa c’era chi dava il Pd per morto, mi sembra che sia più vivo che mai”, ha rivendicato Schlein, aggiungendo: “Il risultato mi sembra renda più credibile l’alternativa a queste destre”. La segretaria Pd Elly Schlein al Nazareno ha anche affrontato il nodo dei rapporti con le altre forze di opposizione: “Il tempo dei veti è finito. Noi non ne poniamo, ma non intendiamo neanche subirne”. “Io continuo a pensare che sulla scuola pubblica, su un lavoro dignitoso, sui diritti. Sono tutti temi – ha concluso – su cui con le altre forze alternative alle destre si possono creare ampie convergenze che costituiscano la base di un programma alternativo”.

Europee, Tajani: risultato straordinario di FI. Governo? Avanti d’amore e d’accordo

Europee, Tajani: risultato straordinario di FI. Governo? Avanti d’amore e d’accordoRoma, 10 giu. (askanews) – “Le impressioni che avevamo ieri sera sono state confermate dai dati reali. Ci eravamo fissati un obiettivo e abbiamo costruito in questi mesi un risultato straordinario a cui nessuno degli osservatori esterni credeva”. Lo ha detto il leader di Forza Italia Antonio Tajani in conferenza stampa.


“Arrivare alle cifre che abbiamo raggiunto – ha detto ancora – non è stato facile ma eravamo convinti che quel risultato era alla nostra portata. E’ la prima tappa di una strategia che vuole farci essere protagonisti di quello spazio politico che va da Meloni a Schlein. Lo abbiamo occupato e vogliamo continuare ad allargare il nostro consenso, l’obiettivo è il 20% alle politiche”. “Questi – ha sottolineato Tajani – sono voti per il Parlamento europeo, da parte nostra non ci sarà alcun problema per quanto riguarda la tenuta della maggioranza, che anzi si rafforza. Massima lealtà quindi. Ho sentito Meloni stamattina e ci siamo fatti le congratulazioni. Continueremo a lavorare d’amore e d’accordo”.

Europee, colloquio Schlein-Meloni: “congratulazioni reciproche”

Europee, colloquio Schlein-Meloni: “congratulazioni reciproche”Roma, 10 giu. (askanews) – “Si ci siamo sentite, come è normale fare tra leader di forze politiche per un riconoscimento reciproco del risultato”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein in conferenza stampa, rispondendo a chi le chiedeva se avesse avuto contatti con Giorgia Meloni. Ha aggiunto la Schlein: “E’ vero che sono cresciuti in termini percentuali, non sono cresciuti in termini assoluti. Non li abbiamo ancora fermati, ma di certo li abbiamo rallentati. Il voto delle europee di solito rafforza chi sta al governo, la soglia del 30% non è arrivata”.