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Ue, Meloni: le minacce si moltiplicano, la sicurezza è la nostra priorità

Ue, Meloni: le minacce si moltiplicano, la sicurezza è la nostra prioritàSaariselka (Finlandia), 21 dic. (askanews) – “Noi abbiamo bisogno di più sicurezza e penso che mettere insieme nazioni del Nord e del Sud, che storicamente sulle questioni europee sono state spesso su fronti molto diversi, per parlare di quella che oggi è una priorità dell’Europa sia una scelta molto intelligente e ringrazio per questo il primo ministro finlandese. Dal tema dei migranti al tema della difesa al tema di uno scenario nel quale le guerre diventano ibride e le minacce si moltiplicano, dobbiamo mettere insieme gli sforzi. Questa è la nostra priorità”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti al suo arrivo al vertice Nord-Sud a Saariselka.


Meloni ha risposto alle domande dei giornalisti con un filo di voce, ancora afona come conseguenza dello stato influenzale che l’ha colpita nei giorni scorsi: “Rispondo volentieri alle vostre domande ma sono senza voce”, si è scusata.

Ue, Meloni: minacce si moltiplicano, sicurezza priorità

Ue, Meloni: minacce si moltiplicano, sicurezza prioritàSaariselka (Finlandia), 21 dic. (askanews) – “Noi abbiamo bisogno di più sicurezza e penso che mettere insieme nazioni del Nord e del Sud, che storicamente sulle questioni europee sono state spesso su fronti molto diversi, per parlare di quella che oggi è una priorità dell’Europa sia una scelta molto intelligente e ringrazio per questo il primo ministro finlandese. Dal tema dei migranti al tema della difesa al tema di uno scenario nel quale le guerre diventano ibride e le minacce si moltiplicano, dobbiamo mettere insieme gli sforzi. Questa è la nostra priorità”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti al suo arrivo al vertice Nord-Sud a Saariselka.


Meloni ha risposto alle domande dei giornalisti con un filo di voce, ancora afona come conseguenza dello stato influenzale che l’ha colpita nei giorni scorsi: “Rispondo volentieri alle vostre domande ma sono senza voce”, si è scusata.

Ue, al via vertice Nord-Sud in Lapponia con Meloni

Ue, al via vertice Nord-Sud in Lapponia con MeloniSaariselka (Finlandia), 21 dic. (askanews) – Al via a Saariselka, in Lapponia, il vertice Nord-Sud.


Presenti il padrone di casa, premier finlandese Petteri Orpo, i primi ministri di Svezia Ulf Kristersson e Grecia Kyriakos Mitsotakis, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, l’Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera e la sicurezza Kaja Kallas. Ad accogliere i leader in una baita della località turistica lo stesso Orpo e un Babbo Natale che ha intrattenuto i giornalisti che attendevano sotto la neve.


Sul tavolo del confronto i temi della sicurezza e dei migranti.

Open Arms, per Salvini un brivido lungo 30 secondi. Poi la gioia

Open Arms, per Salvini un brivido lungo 30 secondi. Poi la gioiaPalermo, 20 dic. (askanews) – “Quei 30 secondi, quando il giudice entra e legge il dispositivo, quando il confine tra la soluzione la condanna, fra colpevole e innocente, è sottile, io non li auguro agli avversari. Io a processo uno di sinistra non ce lo manderei, non glielo auguro”. Con queste parole, pronunciate sull’uscio dell’albergo di Palermo dove ha appena registrato la puntata di “Cinque minuti”, e con a fianco la fidanzata Francesca Verdini e in mano un bicchiere di vino rosso, il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini racconta ai cronisti che l’hanno intercettato cosa ha provato quando i giudici del Tribunale di Palermo sono entrati nell’aula bunker del carcere “Pagliarelli” di Palermo per pronunciare la sentenza del processo Open Arms, che lo vedeva imputato con l’accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.


Reati commessi, secondo la procura di Palermo, nell’agosto 2019, quando Salvini – all’epoca ministro dell’Interno del primo governo Conte – impedì lo sbarco a Lampedusa di 147 migranti soccorsi nel Mediterraneo dalla ong spagnola Open Arms e rimasti e bordo della nave per 19 giorni. Salvini, assistito dall’avvocata e senatrice della Lega Giulia Bongiorno, rischiava sei anni di carcere: a tanto ammontava la richiesta di pena formulata per lui dai pm di Palermo. “Dopo tre anni ha vinto il buon senso, ha vinto la Lega, ha vinto l’Italia, ha vinto il concetto che difendere i confini e difendere la patria, contrastare scafisti, trafficanti, Ong straniere, e proteggere i nostri figli non è un reato ma è un diritto. Ci abbiamo messo un po ma ci siamo arrivati, Quindi vado avanti ancora più determinato di prima”, aveva cantato vittoria il vicepremier subito dopo la sentenza, non prima di aver lungamente abbracciato i suoi avvocati e gli altri esponenti della lega presenti in sala, in primis Bongiorno, mentre la sua fidanzata Francesca, seduta qualche fila più indietro, molto commossa alla lettura della sentenza, si alzava e correva anche lei ad abbracciare il vicepremier.


“Questa sentenza non assolve solo Matteo Salvini ma assolve un’idea di Paese. Entrare in Italia – aveva sottolineato il leader della Lega – prevede delle regole, dei limiti, dei controlli e chi usa gli immigrati per fare battaglie politiche oggi ha perso. Oggi torna in Spagna con le mani in saccoccia. Mi spiace tanto per loro”. “Abbiamo rischiato, sì – aveva ammesso Salvini -, d’altronde, chi nella vita non rischia non va da nessuna parte” ma “oggi il tribunale di Palermo ha detto che abbiamo fatto il nostro dovere, che contrastare l’immigrazione di massa, contrastare l’invasione organizzata e finanziata non è un reato ma un diritto”. Una vittoria piena, totale, delle ragioni della difesa, come sottolineato anche da Giulia Bongiorno. “E’ una sentenza di assoluzione con il primo comma dell’articolo 530, che è l’assoluzione piena. In genere viene data l’assoluzione col secondo comma, quando la prova è contraddittoria, invece tra le formule assolutorie è stata scelta quella più piena, non c’è una prova contraddittoria ma c’è una prova piena che non sussiste alcun reato. Non si tratta di una assoluzione con qualche se e con qualche però, ma di una sentenza di grandissima assoluzione”. “Non è una sentenza contro i migranti – aveva poi rimarcato Bongiorno -, è una sentenza contro chi sfrutta i migranti”.


Tuttavia la decisione del Tribunale di Palermo non cancella, a detta di Salvini, i problemi dela giustizia italiana. “Ringrazio questi tre giudici del tribunale di Palermo”, però “non mi dimentico dei 30mila italiani che sono stati ingiustamente carcerati e quindi una profonda riflessione, cioè una riforma, sul sistema giustizia, e lo dico da assolto e felice, va fatta.Perché io poi ho la fortuna di avere un bravissimo avvocato e le spalle larghe”, ma “se qualcuno finisce in quel tritacarne è un problema”. E quando andrebbe fatta?, gli hanno chiesto i cronisti. “Il prima possibile”, ha tagliato corto il vicepremier.

Open arms, Salvini: da oggi contrastare l’immigrazione non è reato

Open arms, Salvini: da oggi contrastare l’immigrazione non è reatoRoma, 20 dic. (askanews) – “Oggi è stato sancito il principio che difendere i confini, contrastare l’immigrazione di massa, arginare le ong non era reato ma mio dovere”. Così Matteo Salvini a Cinque minuti da Bruno Vespa commenta la sentenza che lo vede assolto nel processo Open Arms.


“Penso ai tanti italiani che mi hanno detto non mollare, io ero tranquillo – ha spiegato il leader della Lega -. Anche se quando il giudice si alza in piedi e decide se sei una persona per bene no, un processo la sinistra mi ha regalato per processo non lo auguro a nessuno”.

Open Arms, Salvini: sono felice, avanti così più determinato di prima

Open Arms, Salvini: sono felice, avanti così più determinato di primaPalermo, 20 dic. (askanews) – “Sono felice, dopo tre anni ha vinto il buon senso, ha vinto la Lega, ha vinto l’Italia, ha vinto il concetto che difendere i confini e difendere la patria, contrastare scafisti, trafficanti, Ong straniere, e proteggere i nostri figli non è un reato ma è un diritto. Ci abbiamo messo un po’ ma ci siamo arrivati, Quindi vado avanti ancora più determinato di prima”.Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini in un breve punto stampa dopo la sentenza sul processo Open Arms che lo ha visto assolto da tutti i capi d’accusa, perché il fatto non sussiste.

Roma, Calenda: Roma oggi non è in condizioni da città civilizzata

Roma, Calenda: Roma oggi non è in condizioni da città civilizzataRoma, 20 dic. (askanews) – “Adesso dedicherò un giorno a settimana a lavorare su Roma. Abbiamo bisogno che i cittadini romani abbiano condizioni di vita vivibili. Oggi Roma continua ad avere una situazione di decoro urbano e vivibilità che non è da città civilizzata”. Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda durante una conferenza stampa alla Camera. “Il tema centrale di Roma è la vivibilità e il decoro urbano e questo non è migliorato minimamente. Ed è sorprendente, perché Gualtieri ha i poteri e ha i soldi”.


Ha aggiunto Calenda: “Penso ci sia stata una pianificazione sbagliata nell’ordine delle priorità: sono stati aperti in contemporanea tantissimi cantieri, molti dei quali non finiranno nel Giubileo anche se sarebbero per il Giubileo. Non è ammissibile. La sensazione perenne di insicurezza, di stare tra lo sporco, di non funzionamento delle cose…”. (segue)

Auto, colloquio von der Leyen e Meloni: cruciale dialogo strategico con industria

Auto, colloquio von der Leyen e Meloni: cruciale dialogo strategico con industriaBruxelles, 20 dic. (askanews) – Nell’incontro svoltosi stamattina a Bruxelles tra la presidente della Commissione europea von der Leyen e la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, uno dei temi su cui si è discusso secondo Palazzo Chigi è stato quello delle “prospettive del settore automobilistico nel contesto del percorso di transizione ambientale”.


Su questo punto, ieri la Commissione aveva pubblicato un comunicato stampa in cui annunciava che un “dialogo strategico sul futuro dell’industria automobilistica in Europa” sarà avviato ufficialmente da gennaio, “con l’obiettivo di proporre e attuare rapidamente le misure di cui il settore ha urgente bisogno”. Il comunicato riportava anche una dichiarazione di von der Leyen in cui si sottolineava che “l’industria automobilistica è un orgoglio europeo ed è fondamentale per la prosperità dell’Europa. Promuove l’innovazione, sostiene milioni di posti di lavoro ed è il più grande investitore privato in ricerca e sviluppo”. La Commissione, aggiungeva von der Leyen, ha “la responsabilità creare soluzioni su misura che siano allo stesso tempo pulite e competitive. Dobbiamo sostenere questo settore nella transizione profonda e dirompente che ci aspetta. E dobbiamo garantire che il futuro dell’auto rimanga saldamente radicato in Europa. Questo è il motivo per cui ho chiesto un dialogo strategico sul futuro dell’industria automobilistica europea”, che “lanceremo già a gennaio, per dare forma insieme al nostro futuro condiviso”.


Durante il briefing quotidiano della Commissione per la stampa, un giornalista, facendo riferimento all’incontro tra von der Leyen e Meloni, ha chiesto se non sia già troppo tardi per lanciare il “dialogo strutturato” con l’industria, visto che è stata già adottata ed è entrata in vigore la nuova legislazione sulla drastica riduzione della emissioni di CO2 dai veicoli, con nuovi obiettivi già nel 2025 e fino all’azzeramento previsto nel 2035.   “Non direi che è troppo tardi, direi che è importante, è cruciale”, ha risposto il portavoce della Commissione Stefan de Keersmaecker. “E questo è esattamente il motivo per cui abbiamo annunciato il dialogo strategico ieri. Servirà per consentire a tutti noi e al settore auto in particolare di concentrarci su una serie di sfide molto importanti: come dare impulso all’innovazione e alla digitalizzazione, come sostenere meglio la decarbonizzazione del settore, come mantenere posti di lavoro di alta qualità, come garantire le competenze necessarie nel settore, come semplificare il quadro normativo, eccetera. Queste sono sfide estremamente importanti, che richiedono davvero un dialogo con le numerose parti interessate”, e questa iniziativa, ha rilevato il portavoce, “dimostra l’importanza che la Commissione europea e il presidente in particolare attribuiscono a questo lavoro”.


In merito alle multe (si stima che potrebbero superare i 16 miliardi di euro, complessivamente) che dovrebbero pagare la case automobilistiche dell’Ue che non raggiungeranno la riduzione delle emissioni prevista con i nuovi obiettivi del 2025 (-20% rispetto al 2021), e alle pressanti richieste dell’industria di rivedere o ritardare il nuovo target, il portavoce ha aggiunto: “Non credo che abbiamo annunci da fare su questo, né ulteriori commenti al riguardo. Non possiamo pregiudicare quale sarà la situazione di mercato che ci sarà nel 2025, quando inizieranno ad applicarsi i nuovi obiettivi. Quindi nessun annuncio specifico su questo per ora”, ha concluso.

Ue, Meloni a vertice Nord-Sud Lapponia. Focus sicurezza-migranti

Ue, Meloni a vertice Nord-Sud Lapponia. Focus sicurezza-migrantiSaariselka (Finlandia), 20 dic. (askanews) – Lasciata Bruxelles dopo l’incontro con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni (ancora convalescente per un attacco influenzale) arriva oggi a Saariselka, in Lapponia, per partecipare al primo vertice Nord-Sud.


La cittadina turistica finlandese – 250 chilometri oltre il Circolo polare artico, in questo periodo temperature intorno ai -20 con zero ore di luce – non è lontana dal confine russo, che per la Finlandia ha la lunghezza di oltre 1.300 chilomentri. Ed è proprio il confine che ispira il vertice che oltre a Meloni vede la partecipazione del primo ministro finlandese Petteri Orpo; dei premier greco Kyriakos Mitsotakis e svedese Ulf Kristersson; dell’Alto Rappresentante dell’Unione Europeo per gli Affari Esteri e la politica di sicurezza Kaja Kallas. I quattro Paesi, infatti, si vedono accomunati dall’essere, a Nord e a Sud, le frontiere dell’Ue e della Nato: nel primo caso il problema da affrontare è quello russo, nel secondo le migrazioni. L’obiettivo, sottolineano dunque fonti diplomatiche, è quello di discutere – in un formato “innovativo” e capace di riflettere “sensibilità trasversali” a livello europeo – le principali sfide di sicurezza con cui si confronta l’Unione Europea nell’attuale quadro internazionale, anche in preparazione di un possibile Consiglio Europeo straordinario dedicato ai temi della sicurezza e della difesa nella prima metà del 2025.


Il programma dei lavori inizia questa sera con una cena di benvenuto mentre domani sono previste due sessioni: la prima, in mattinata, dedicata al contesto di sicurezza europeo, la seconda, dalle ore 13, al fenomeno migratorio. Domenica mattina è prevista un’ultima sessione di lavoro per discutere dei possibili seguiti operativi del Vertice e dell’eventualità di sviluppare ulteriormente il formato Nord-Sud. Al termine dei lavori è previsto un incontro con la stampa.

Migranti, Meloni e Von der Leyen: rafforzare Piano Mattei per l’Africa e Strategia Ue Global Gateway

Migranti, Meloni e Von der Leyen: rafforzare Piano Mattei per l’Africa e Strategia Ue Global GatewayRoma, 20 dic. (askanews) – Il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, ha incontrato ha incontrato al palazzo Berlaymont a Bruxelles la presidente della commissione Europea Ursula von der Leyen per un primo scambio di opinioni dopo l’insediamento del nuovo esecutivo europeo.


“Particolare attenzione – si legge in una nota di Palazzo Chigi – è stata inoltre riservata alla politica migratoria europea, facendo il punto sui risultati raggiunti e su quanto resta ancora da fare per disporre di strumenti efficaci di gestione del fenomeno migratorio”. Le due leader hanno “concordato di rafforzare ulteriormente la collaborazione e la complementarietà tra il Piano Mattei italiano per l’Africa e la Strategia europea Global Gateway”, conclude la nota.