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Tensione alla manifestazione contro gli Stati Generali della Natalità

Tensione alla manifestazione contro gli Stati Generali della NatalitàRoma, 10 mag. (askanews) – Gli Stati Generali della Natalità ancora nel mirino. Dopo i fischi e le polemiche contro la ministra Eugenia Roccella di ieri mattina, oggi studenti e studentesse dell’assemblea Aracne sono scesi in piazza in un corteo partito da piazzale degli Eroi, dove si sono verificati momenti di tensione tra polizia e manifestanti.


Circa 250 manifestanti hanno cercato di arrivare a piazza Risorgimento per raggiungere la sede degli Stati Generali della Natalità, in corso all’Auditorium Conciliazione e che questa mattina ha visto la partecipazione anche di Papa Francesco. Per gli organizzatori degli Stati Generali della Natalità “si è verificata una carica da parte della polizia” ma “al momento la situazione è tranquilla ed è tornata alla normalità”.

Europee, Cateno De Luca (ScN) dimesso oggi: pronto a ricominciare

Europee, Cateno De Luca (ScN) dimesso oggi: pronto a ricominciareRoma, 9 mag. (askanews) – Cateno De Luca, leader del movimento ‘Sud chiama Nord’ e federatore della lista ‘Libertà’, sarà dimesso oggi dal Policlinico di Messina, dove è stato ricoverato il 29 aprile scorso a seguito di un malore accusato durante un comizio. Successivamente è stata diagnosticata una polmonite acuta.


“Desidero esprimere la mia profonda gratitudine all’Uoc Medicina Interna, diretta dal Prof. Giovanni Squadrito, per l’eccezionale professionalità e l’attenzione dedicata durante il mio ricovero. Ringrazio di cuore tutto il personale medico e paramedico che si è preso cura di me in questi 10 giorni di degenza, alcuni dei quali per nulla semplici. Ancora una volta ho potuto constatare di persona un esempio di buona sanità e mi congratulo per il lavoro instancabile che svolgete ogni giorno”, ha detto De Luca. “Un in bocca al lupo speciale agli studenti tirocinanti che hanno scelto la cura del prossimo come missione di vita e che ringrazio per il supporto anche morale in questi giorni di ricovero. La costante vigilanza e gli accertamenti continui, uniti alla terapia corretta, mi hanno aiutato nella mia guarigione. Adesso sono pronto con le dovute cautele a ricominciare”, ha concluso.

Toti, Conte: ditemi voi se può restare, aspettiamo dieci anni?

Toti, Conte: ditemi voi se può restare, aspettiamo dieci anni?Roma, 9 mag. (askanews) – “Ditemi voi se un presidente di Regione agli arresti domiciliari con un’inchiesta che si sta allargando sempre più e sta denunciando quello che diciamo da tempo, contaminazioni affari e politica, sistemi di finanziamento a dir poco allegri, addirittura il rischio di infiltrazioni mafiose negli affari regionali, ditemi se può rimanere a fare il presidente della Regione”. Così il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ha risposo, nel corso di un punto stampa a Cuisano Milanino, a una domanda sulle possibili conseguenze politiche dell’inchiesta che ha portato all’arresto di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria.


“Aspettiamo il terzo grado di giudizio, aspettiamo una decina d’anni e poi ne traiamo le conseguenze… ditemi voi, è così che si amministra la res publica? E’ questo – ha concluso Conte – che ci viene proposto?”.

Natalità, Roccella: me ne sono andata per far proseguire panel

Natalità, Roccella: me ne sono andata per far proseguire panelRoma, 9 mag. (askanews) – “Me ne sono andata per far proseguire quel panel del convegno” perché a differenza di quanto successo “a Torino, dove la contestazione era rivolta solo a me”, qui “non era solo nei confronti del Governo, ma al tema della natalità”. Lo avrebbe detto, secondo quanto si apprende, la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella prima di lasciare gli Stati Generali della Natalità.


“L’ho fatto – avrebbe spiegato la ministra – per rispetto nei confronti degli altri pensando che in mia assenza i contestatori se ne sarebbero andati e infatti così è successo”.

Meloni: ignobile la contestazione a Roccella, è ora dire basta

Meloni: ignobile la contestazione a Roccella, è ora dire bastaRoma, 9 mag. (askanews) – “Piena e incondizionata solidarietà a Eugenia Roccella. Lo spettacolo andato in scena questa mattina agli Stati Generali della Natalità è ignobile. Ancora una volta è stato impedito ad un Ministro della Repubblica di intervenire e di esprimere le proprie idee”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


“Responsabile – aggiunge – un gruppo di contestatori che si riempiono la bocca delle parole libertà, rispetto e autodeterminazione delle donne, ma poi amano la censura e impediscono ad una donna di parlare perché non ne condividono le idee. Mi auguro che tutte le forze politiche abbiano il coraggio di esprimere solidarietà al Ministro Roccella e di condannare, senza se e senza ma, i fatti di oggi. È ora di dire basta”.

Natalità,Meloni: ignobile contestazione Roccella, è ora dire basta

Natalità,Meloni: ignobile contestazione Roccella, è ora dire bastaRoma, 9 mag. (askanews) – “Piena e incondizionata solidarietà a Eugenia Roccella. Lo spettacolo andato in scena questa mattina agli Stati Generali della Natalità è ignobile. Ancora una volta è stato impedito ad un Ministro della Repubblica di intervenire e di esprimere le proprie idee”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


“Responsabile – aggiunge – un gruppo di contestatori che si riempiono la bocca delle parole libertà, rispetto e autodeterminazione delle donne, ma poi amano la censura e impediscono ad una donna di parlare perché non ne condividono le idee. Mi auguro che tutte le forze politiche abbiano il coraggio di esprimere solidarietà al Ministro Roccella e di condannare, senza se e senza ma, i fatti di oggi. È ora di dire basta”.

Rai,Soldi:procedimento disciplinare Bortone non fa bene ad azienda

Rai,Soldi:procedimento disciplinare Bortone non fa bene ad aziendaRoma, 9 mag. (askanews) – “Non credo che il procedimento disciplinare contro Serena Bortone faccia giustizia della vicenda, né tantomeno faccia bene alla Rai”. LO ha affermato la presidente della Rai, Marinella Soldi. “Quanto riferito dall’AD in Commissione di Vigilanza racconta in modo parziale quanto accaduto, non citando aspetti di rilievo. Ferme restando le policy aziendali, il cosiddetto caso Scurati è ancora oggetto di verifiche da parte della direzione Internal Audit aziendale, per la quale la Presidente ha le deleghe. Le risultanze in bozza di tale audit sono state visionate sia da me sia dall’Ad ed evidenziano una situazione molto più complessa di quella descritta dall’AD, che richiede un approccio più completo”.

Rai,opposizioni unite chiedono audizione Bortone-Corsini in Vigilanza

Rai,opposizioni unite chiedono audizione Bortone-Corsini in VigilanzaRoma, 9 mag. (askanews) – “I capigruppo di opposizione Stefano Graziano (Pd), Dario Carotenuto (M5s), Maria Elena Boschi (Iv), Mariastella Gelmini (Azione), Angelo Bonelli e Peppe De Cristoforo (Avs) hanno richiesto che la Commissione di Vigilanza Rai si attivi per convocare l’audizione della giornalista Serena Bortone e del direttore dell’approfondimento Rai, Paolo Corsini, al fine di ‘fare chiarezza sul caso Scurati’. In una lettera indirizzata alla presidente della commissione di vigilanza Rai, Barbara Floridia, hanno sottolineato che “durante l’audizione dei vertici Rai di ieri sera è emersa una ricostruzione dei fatti molto distante da quella nota senza che i vertici Rai fornissero la documentazione necessaria che dimostrasse la veridicità di quanto da loro sostenuto come peraltro sottolineato questa mattina dalla presidente Soldi che li smentisce parlando di omissioni e racconti parziali”. Le opposizioni esprimono quindi “preoccupazione riguardo alla possibilità che l’amministratore delegato e il direttore generale Rai abbiano fornito informazioni non veritiere alla commissione di vigilanza. Pertanto – aggiungono – chiediamo l’immediata audizione di Bortone e Corsini. Il caso Scurati – concludono – non può essere archiviato in modo superficiale, anche solo l’ipotesi di censura nei confronti di uno scrittore non è compatibile con il concetto di servizio pubblico e con i principi fondamentali della democrazia”.

La Russa: vigiliamo su possibili scintille di terrorismo nelle università

La Russa: vigiliamo su possibili scintille di terrorismo nelle universitàRoma, 9 mag. (askanews) – Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, prendendo la parola in aula a palazzo Madama nel corso della celebrazione del Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice, ha rivolto “un deferente pensiero” alle “recenti vittime del terrorismo in ogni parte del mondo e di quello di marca o di matrice religiosa. Penso ai tanti che hanno perso la vita a Parigi, a Berlino, a Londra, in Europa e non solo. Cambiano gli scenari internazionali, cambiano i nemici della democrazia e cambiano anche gli obiettivi dei terroristi; quello che non deve cambiare, che non può cambiare, è il nostro impegno contro un nemico spesso invisibile ma riconoscibile dai modi, dai metodi dalla barbarie”.


“Prestiamo attenzione – ha proseguito – anche agli avvenimenti dell’attualità, non vorremmo che un tentativo di soffocare la libera espressione di pensiero, come avviene in alcune località, in alcune università, per esempio, possa essere una scintilla che genera episodi drammatici. Noi vigiliamo anche se oggi il pericolo non appare vicino ma occorre vigilare in questa direzione”, ha concluso La Russa.

Meloni ricorda Moro, Impastato e Livatino: non dimentichiamoli

Meloni ricorda Moro, Impastato e Livatino: non dimentichiamoliRoma, 9 mag. (askanews) – “Quella di oggi è una data che ha segnato profondamente la memoria e la coscienza della nostra Nazione. Era il 9 maggio 1978 quando il corpo di Aldo Moro, barbaramente assassinato dalle Brigate Rosse, veniva rinvenuto nel bagagliaio di un’automobile in via Caetani a Roma. Lo stesso giorno cadeva, per mano mafiosa, Peppino Impastato. Ed era il 9 maggio del 2021 il giorno in cui veniva proclamata la beatificazione di Rosario Livatino, magistrato ucciso dalla Stidda. Un uomo di Stato, un attivista coraggioso e un Giudice, i cui sacrifici non devono essere dimenticati e non devono essere vani”. E’ quanto scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sui social.


“Non a caso nel 2007 il Parlamento italiano ha istituito per il #9maggio il “Giorno della memoria” dedicato al ricordo di tutte le vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice. Non dimentichiamoli e facciamo tesoro dei loro insegnamenti. Lo dobbiamo a tutte le vittime innocenti, a chi ha sacrificato la propria vita per la nostra libertà. Lo dobbiamo a noi stessi, alla nostra storia, alla nostra Patria e ai nostri figli, a chi c’era prima di noi e a chi ci sarà dopo di noi. Lo dobbiamo all’Italia e ai valori che amiamo”, conclude la premier.