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M5S, Conte contro Repubblica: follia articolo su fascino del bunker

M5S, Conte contro Repubblica: follia articolo su fascino del bunkerRoma, 4 apr. (askanews) – Il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, apre un fronte polemico con il quotidiano la Repubblica, rilanciando sui suoi canali social un recente articolo pubblicato sul sito del quotidiano romano dal titolo “L’Italia scopre il fascino del bunker. ‘Così si vince la paura della guerra’”. “Questa – accusa l’ex presidente del Consiglio – è follia totale, alimentata da chi – fra kit di sopravvivenza e venti di guerra soffiati a reti unificate – crea apprensione per giustificare l’urgenza di un folle Piano di Riarmo, che non aumenterà certo la nostra sicurezza, ma farà crescere gli extraprofitti dell’industria militare”.


“Penso che il ‘fascino’ che gli italiani vorrebbero e dovrebbero riscoprire – spiega – è quello di fare un esame in ospedale senza aspettare mesi, altro che bunker a casa. Come scrive oggi La Stampa, nel 52% dei casi il Servizio sanitario nazionale non è in grado di rispettare i tempi massimi di attesa stabiliti per legge. Se ci si affida al privato, si fa presto: basta pagare tariffe fino a sei volte superiori rispetto a quelle massime fissate dallo Stato per le prestazioni in regime di convenzione. È la solita scelta: aspettare mesi o in alcuni casi anche anni, oppure indebitarsi per ottenere cure in tempi congrui. Ecco spiegato perché 4 milioni e mezzo di persone rinunciano a curarsi”. “Ai cittadini dobbiamo garantire più risonanze e tac piuttosto che moltiplicare carri-armati e bunker. Domani tutti in piazza a Roma contro questa follia”, conclude Conte.

Monito di Mattarella sulla democrazia: concentrare potere la indebolisce

Monito di Mattarella sulla democrazia: concentrare potere la indebolisceRoma, 4 apr. (askanews) – “Arbitrari criteri gerarchici, poteri separati dalla società o concentrazioni indeboliscono l’impianto democratico”. Sergio Mattarella lancia un monito sulla qualità della democrazia nel nostro paese ricordando che è fatta di “sostanza, non di mera forma”, e dunque necessita di “eguaglianza che si realizza rendendo effettivi i diritti sociali”. Il presidente della Repubblica ne parla nell’incontro al Quirinale con la Fondazione per la Sussidarietà presieduta da Giorgio Vittadini che gli ha tributato il “Premio Sussidarietà” per il contributo alla diffusione e alla crescita della cultura della sussidarietà, (un’opera realizzata dallo scultore Carlo Steiner).


La riflessione del capo dello Stato parte proprio dal ruolo della sussidarietà nella società: “Essa è strettamente connessa con due valori di grandissimo rilievo: la libertà della persona e la solidarietà che essa esprime”, dice Mattarella. Insomma la sussidiarietà è “espressione e garanzia di libertà per le persone e i corpi sociali che concorrono all’interesse generale e che si adoperano per rigenerare continuamente quei valori di umanità e di corresponsabilità che sono uno dei portati più preziosi del nostro modello sociale, del modello sociale europeo”. Mattarella ricorda come questo modello, nato sconfiggendo “le ideologie autoritarie del ‘900”, sia oggi lo strumento per contrastare “la verticalizzazione del potere e la prevalenza di quello finanziario”. Ecco perchè “è importante irrobustire il principio di sussidiarietà”, l’alternativa sarebbero – avverte – “arbitrari criteri gerarchici” che possono favorire “poteri separati dalla società o concentrazioni che indeboliscono l’impianto democratico”. Sono dunque i corpi intermedi, l’associazionismo, a tenere viva la democrazia e la libertà. Non a caso, ricorda il capo dello Stato, “libero associazionismo, organizzazioni sindacali e autonomie locali furono tra le prime vittime della dittatura che prese il sopravvento nel nostro Paese dopo la Prima guerra mondiale”. E l’”inibizione” delle organizzazioni sociali “è spesso la cartina al tornasole di un restringimento delle libertà”.


“Lo spazio pubblico non vive di polarizzazione tra il potere delle istituzioni da un lato e il singolo individuo dall’altro. Senza comunità intermedie anche il riconoscimento dei diritti viene messo a rischio”, avverte in conclusione Mattarella, che si congeda con un consiglio: “Per affrontare le sfide locali come quelle nazionali, come quelle globali, è indispensabile rilanciare la cultura che viene espressa dal ‘noi’. Noi come responsabilità comune, noi come volontà di partecipazione, noi come costruzione di comunità larghe e aperte”.

Dazi, Meloni: preoccupata ma attenzione all’allarmismo

Dazi, Meloni: preoccupata ma attenzione all’allarmismoRoma, 4 apr. (askanews) – “Preoccupa” più l’allarmismo che la questione dei dazi in sé perchè “dobbiamo ricordare che parliamo di un mercato importante, quello degli Stati Uniti, che vale circa il 10 per cento delle nostre esportazioni totali. Noi non smetteremo di esportare negli Stati Uniti, quindi è sicuramente un problema che dobbiamo risolvere, ma attenzione all’allarmismo che sto vedendo in queste ore”. Lo ha ribadito la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a margine della visita alla nave Vespucci a Ortona.


“Il governo – ha aggiunto – è a lavoro, sta facendo uno studio sull’impatto settore per settore. Vedrà la settimana prossima i rappresentanti di tutte le categorie produttive così possiamo anche confrontare le nostre valutazioni con le valutazioni che stanno facendo loro, ragionare insieme di quale debbano essere le soluzioni, a livello italiano, a livello europeo e in un dialogo che va aperto, in una trattativa che va aperta con gli Stati Uniti per cercare soluzioni. Secondo me dove dovrebbe arrivare la trattativa? A rimuovere tutti i dazi e non a moltiplicarli. Dopodiché queste sono ovviamente trattative che si fanno in due”.

Dl elezioni, La Russa: norma ballottaggi rischia di essere improponibile

Dl elezioni, La Russa: norma ballottaggi rischia di essere improponibileRoma, 4 apr. (askanews) – Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha invitato il presidente della commissione Affari costituzionali, Alberto Balboni, ad un attento esame dell’emendamento al Dl Elezioni che prevede la modifica delle norme sul ballottaggio per i Comuni sopra i 15mila abitanti. Secondo la presidenza, infatti, ci sarebbero seri rischi che questo emendamento possa essere considerato improponibile a norma di regolamento. È quanto si apprende da fonti della presidenza.

Dazi, Meloni: no allarmismi, Ue sospenda norme automotive e riveda Patto

Dazi, Meloni: no allarmismi, Ue sospenda norme automotive e riveda PattoRoma, 4 apr. (askanews) – Giorgia Meloni si dice più preoccupata dall’”allarmismo” che dai dazi, sostiene la possibilità di trattare con gli Usa e intanto invita l’Unione europea a fare “passi avanti”, come la sospensione delle norme del Green Deal sull’automotive e la valutazione di deroghe al Patto di Stabilità. La premier è tornata sull’argomento parlando con i giornalisti a Ortona, a margine della visita alla nave Amerigo Vespucci.


Per la presidente del Consiglio quel che “preoccupa più del fatto in sé” è “l’allarmismo”. “Noi – ribadisce dopo l’intervista di giovedì sera al Tg1 – dobbiamo ricordare che parliamo di un mercato importante, quello degli Stati Uniti, che vale circa il 10 per cento delle nostre esportazioni totali. Ma noi non smetteremo di esportare negli Stati Uniti, quindi è sicuramente un problema che dobbiamo risolvere, ma attenzione all’allarmismo che sto vedendo in queste ore. Il governo è a lavoro, sta facendo uno studio sull’impatto settore per settore, vedrà la settimana prossima i rappresentanti di tutte le categorie produttive così possiamo anche confrontare le nostre valutazioni con le valutazioni che stanno facendo loro, ragionare insieme di quale debbano essere le soluzioni a livello italiano, a livello europeo e in un dialogo che va aperto, in una trattativa che va aperta con gli Stati Uniti per cercare soluzioni. Secondo me dove dovrebbe arrivare la trattativa? A rimuovere tutti i dazi e non a moltiplicarli. Dopodiché queste sono ovviamente trattative che si fanno in due”. A chi le chiede se spera ancora nel dialogo con gli Stati Uniti la premier replica poi che “non è questione di speranza. Io credo che sia quello che va fatto per l’interesse nostro, per l’interesse della nostra economia, per l’interesse europeo, per l’interesse occidentale e quindi perseguo quello che ritengo sia più giusto. Non penso che in una fase come questa sia più utile divaricare ulteriormente, credo che la cosa utile da fare sia continuare a cercare delle soluzioni comuni perché alla fine altrimenti ci indeboliamo tutti. Poi, ripeto, sono valutazioni che si devono fare con altri interlocutori e vedremo anche qual è la posizione degli interlocutori. Continuo a credere e vi lascio che in ogni caso in questo momento noi possiamo intanto fare alcune cose a livello europeo che sono molto importanti perché ovviamente se abbiamo una difficoltà quella difficoltà deve portarci dall’altra parte a lavorare sulla competitività del nostro sistema produttivo, della nostra industria, delle nostre aziende”.


Meloni elenca quindi alcune proposte: “Io penso che ad esempio al tema delle norme del Green Deal in tema di automotive. Sappiamo che l’automotive oggi è un settore colpito dai dazi in maniera importante, quindi forse dovremmo ragionare di sospendere le norme del Green Deal relativi al settore dell’automotive. C’è un tema aperto rispetto al patto di stabilità: c’è una norma che si chiama clausola generale di salvaguardia, che prevede una . C’è una materia energetica che è fondamentale: la riforma del mercato elettrico per esempio è una cosa importante ma bisogna accelerare, sull’energia forse bisogna essere un po’ più decisi e coraggiosi. Quindi intanto ragioniamo anche di che cosa noi possiamo fare sfruttando una difficoltà per farla diventare anche un modo per fare passi avanti importanti in una fase che lo richiede”.

Dazi, Meloni: l’Ue faccia passi avanti e valuti una deroga al Patto di stabilità

Dazi, Meloni: l’Ue faccia passi avanti e valuti una deroga al Patto di stabilitàRoma, 4 apr. (askanews) – A fronte dei dazi “possiamo sfruttare la difficoltà per passi avanti importanti in una fase che lo richiede”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a margine della visita alla nave Vespucci nel porto di Ortona (Chieti).


“Dobbiamo lavorare sulla competitività delle nostre imprese”, ha aggiunto, sottolineando che c’è “un tema aperto rispetto al Patto di stabilità, c’è una norma che si chiama clausola generale di salvaguardia che prevede una sospensione, una deroga al Patto di stabilità. Forse dovremmo ragionare di quello, o di fare una valutazione ulteriore su come è stato indicato il Patto di stabilità”. “C’è una materia energetica – ha concluso Meloni – che è fondamentale, la riforma del mercato elettrico per esempio è una cosa importante ma bisogna accelerare. Sull’energia forse bisogna essere un po’ più decisi e coraggiosi”.

Mattarella: sussidiarietà esplica il disegno della Costituzione

Mattarella: sussidiarietà esplica il disegno della CostituzioneRoma, 4 apr. (askanews) – “La nostra, come altre Costituzioni nate dalla Liberazione del continente dal nazifascismo, viene definita Costituzione ‘personalista’, perché colloca la dignità della persona e non la ragione di Stato, al centro dell’azione della Repubblica”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’incontro al Quirinale la Fondazione per la sussidiarietà.


Il capo dello Stato ha spiegato che sono “il principio personalistico e quello comunitario a farci dire che la sussidiarietà – sussidiarietà verticale ma, a maggior ragione, sussidiarietà orizzontale – è, dalle origini, pienamente dentro il disegno costituzionale, anzi ne è una sua esplicazione”.

Dazi, Schlein: basta ambiguità Meloni, agisca insieme a Ue

Dazi, Schlein: basta ambiguità Meloni, agisca insieme a UeRoma, 4 apr. (askanews) – Contro i dazi di Donald Trump “chiediamo subito al governo delle risposte e di farlo in una cornice unitaria europea”. Lo ha detto la segreteria Pd Elly Schlein parlando all’assemblea di Ali.


“Siamo preoccupati dalla guerra commerciale annunciata dal presidente degli Stati uniti Donald Trump”, ha spiegato. “Un paese come il nostro rischia di pagare un prezzo altissimo. Spiace dover notare come l’ambiguità del governo Meloni ci faccia trovare completamente impreparati di fronte a questa sfida. Il governo spagnolo guidato da Pedro Sanchez ha immediatamente messo in campo 14 miliardi di euro. Qui hanno continuato a minimizzare, anche ieri”.

Mattarella: la Protezione civile concorre alla solidarietà e coesione sociale

Mattarella: la Protezione civile concorre alla solidarietà e coesione socialeRoma, 4 apr. (askanews) – “L’esperienza esemplare sviluppata nei decenni dal sistema della Protezione Civile italiana merita di essere sottolineata in occasione di questa edizione degli Stati Generali della Protezione civile. Negli anni, le diverse componenti del Servizio Nazionale, le strutture operative, gli enti e Istituzioni che, con le preziose esperienze di volontariato della società civile vi concorrono, hanno sostenuto le comunità territoriali nella gestione e nel superamento di delicate emergenze, affinando gli strumenti di previsione e prevenzione. Professionalità e spirito di servizio connotano l’intervento delle diverse componenti, concorrendo ad attuare i principi costituzionali di solidarietà e di coesione sociale, garantendo un’essenziale cornice di sicurezza rispetto alle sfide correlate alla vulnerabilità dei territori, alle implicazioni del cambiamento climatico, alle esigenze di tutela del patrimonio ambientale. Nell’auspicare ogni migliore successo per l’incontro, rinnovo a tutti i partecipanti i sentimenti di gratitudine della Repubblica per l’opera prestata a servizio del bene comune, insieme all’augurio di buon lavoro”. E’ quanto afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci.

Meloni: dazi problema ma non catastrofe. E “frena” su risposta Ue

Meloni: dazi problema ma non catastrofe. E “frena” su risposta UeRoma, 3 apr. (askanews) – I dazi decisi dal presidente americano Donald Trump sono un “problema” ma non una “catastrofe”. Al termine di una giornata al lavoro sul dossier, insieme a una ‘task force’ di ministri, Giorgia Meloni rilascia un’intervista al Tg1 per rassicurare cittadini e imprese. E il messaggio è anche quello di una ‘frenata’ alle contromisure che sta mettendo a punto l’Unione europea.


La premier, dopo un primo commento a caldo ieri sera su Facebook, questa mattina ha annullato gli impegni della giornata (era attesa alle 17 in provincia di Vibo Valentia per l’inaugurazione della stazione dei carabinieri di Limbadi) per “poter concentrare la propria attività sulle azioni da intraprendere”. Subito dopo ha convocato a Palazzo Chigi una riunione a cui hanno partecipato i ministri dell’Economia Giancarlo Giorgetti, dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, degli Affari europei Tommaso Foti, delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso e i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, quest’ultimo collegato da Bruxelles. Proprio il ministro degli Esteri ha relazionato i colleghi sull’incontro che aveva appena avuto con il commissario europeo al Commercio Maros Sefcovic, che domani discuterà con il proprio omologo americano, in videoconferenza, sui dazi Usa e sulla risposta dell’Ue. Per la premier, quella degli Usa è una scelta “sbagliata” che danneggia sia l’economia europea che quella americana ma non sarà una “catastrofe” perchè “non smetteremo di esportare negli Stati Uniti”. Dunque no all’”allarmismo” delle opposizioni che – accusa – “fanno il loro lavoro però da loro attualmente non è arrivata neanche una proposta”. Il governo, spiega, farà uno “studio sull’impatto reale” delle nuove tariffe settore per settore e la prossima settimana si confronterà con le categorie produttive per “cercare le soluzioni migliori”. Poi le scelte vanno “condivise” con i partner europei (magari con un Consiglio europeo straordinario) e per lei “rispondere ai dazi con altri dazi” non è “la scelta migliore” perché “l’impatto potrebbe essere maggiore sulla nostra economia rispetto a quello che accade fuori dai nostri confini”. Dunque serve un dibattito “franco” con gli americani con l’obiettivo “di arrivare a rimuovere i dazi, non a moltiplicarli”.


Ma da parte sua l’Ue può fare anche altro ovvero “rimuovere i ‘dazi’ che si è autoimposta”. Quindi rivedendo un Grean Deal “ideologico” in particolare sull’automotive; procedendo con la semplificazione perchè “siamo soffocati dalle regole”; agendo con “più coraggio” sull’energia e aprendo a una “revisione” del Patto di stabilità. A Bruxelles, rimarca, “il ruolo dell’Italia è portare gli interessi italiani”. La premier è consapevole che “è possibile” che le sue proposte “non siano perfettamente sovrapponibili con i partner ma abbiamo il dovere di farlo”. Nella maggioranza, anche per Tajani “bisogna evitare una guerra dei dazi” e “andare avanti nella trattativa con gli Stati Uniti”. Certo, ammette, “è chiaro che poi dovrà essere presa una decisione con delle scelte di imporre dazi ad alcuni prodotti americani per rispondere ai dazi che sono stati imposti”. La Lega, come Meloni, auspica a un ripensamento profondo dell’Ue (“prima di pensare a guerre commerciali o contro-dazi che sarebbero un suicidio, l’Unione Europea tagli burocrazia, vincoli e regole europee che soffocano le imprese italiane, azzerando il Green Deal e il tutto elettrico”, afferma il Carroccio in una nota) ma si spinge anche oltre, ventilando l’ipotesi di aprire anche trattative ‘separate’. Questa mattina, Matteo Salvini ha avuto un confronto con il ‘gruppo economico’ del partito, ribadendo “che se gli Stati Uniti hanno deciso di tutelare le proprie imprese, è necessario che l’Italia continui a difendere con determinazione il proprio interesse nazionale anche alla luce dei troppi limiti dell’Europa”. Un invito a ‘fare da soli’ che non piace a Forza Italia: “Dobbiamo rimanere compatti e uniti come Unione europea – avverte il vice ministro azzurro del Mimit Valentino Valentini – perché singolarmente non ce la facciamo. Ci può essere la volontà di singoli di utilizzare rapporti privilegiati ma coscienti del fatto che noi siamo dentro l’Ue, non possiamo distaccarci, nessun paese può pensare di farcela da solo”.


Del tema Meloni parlerà sicuramente con J.D. Vance, che proprio oggi ha definito “necessari” i dazi. Il vice presidente Usa è atteso a Roma nei giorni della Pasqua. Le diplomazie sono al lavoro per preparare il faccia a faccia, che potrebbe portare anche a un contatto con Ursula von der Leyen.