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Pd-M5s,Schlein: l’alleanza alternativa alle destre non è morta

Pd-M5s,Schlein: l’alleanza alternativa alle destre non è mortaRoma, 15 apr. (askanews) – “Il Pd da un anno ha l’obiettivo di costruire l’alternativa a queste destre. Non vorrei fosse un problema solo mio e solo nostro ma spero sia una responsabilità che anche altre forze di opposizione sentono alla stessa maniera avendo chiaro che l’avversario è questo governo”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, rispondendo a una domanda sull’alleanza con M5s di Giuseppe Conte che, ha osservato la leader dem, “non è morta”.


“E’ una questione di matematica: mettere insieme le forze di opposizione ha già oggi il potenziale di competere con l’alleanza di governo. Io non credo e spero che questa cosa interessa solo al Pd, non ce l’ha ordinato il dottore di lavorare alle alleanze ma ce lo chiede la gente per strada. L’atteggiamento unitario porta bene al Pd”, ha aggiunto. “Alleati, aumentiamo voti sia quando vinciamo che quando perdiamo. Gli elettori non si aspettano la rappresentanza ma l’alternativa al governo. Continuerò testardamente sulla strada unitaria, sicuramente qualche problema c’è, segnalo a chi dichiara morta l’alternativa che, al di là delle Europee dove ognuno va per sé e si vede, in 4 regioni su 5 in cui si vota da quando ci sono io si è fatta questa alleanza e in alcuni casi anche più ampia; su 27 comuni capoluoghi che vanno al voto in 22 o c’è già l’accordo o lo stiamo definendo. Non mi sembra così morta la costruzione di un’alternativa. Fortuntamente per l’Italia, continueremo a lavorare in questa direzione. Non ci interessa ingaggiare nella polemica con altre forze di opposizione”, ha concluso.

M.O, Renzi: è scontro interno a Islam non contro Occidente

M.O, Renzi: è scontro interno a Islam non contro OccidenteRoma, 15 apr. (askanews) – “Io spero di no”, che non siamo alla vigilia di una terza guerra mondiale, “lo vedo però non come il conflitto dell’Islam contro l’Occidente, come hanno detto alcuni osservatori” ma “è l’ennessima puntata di un conflitto che va avanti da quasi mezzo secolo nel mondo islamico. L’obiettivo dell’Iran non è solo colpire Israele o America ma il mondo mussulmano più moderato e riformista che fa parte da sempre della sfera occidentale in termini di influenze”. Lo ha detto il leader di Italia viva, Matteo Renzi, a ‘Il rosso e il nero’ su Rai Radio1.

Pd,Schelin:il partito è sano,in un anno abbiamo rialzato testa

Pd,Schelin:il partito è sano,in un anno abbiamo rialzato testaRoma, 15 apr. (askanews) – “In un anno dalle primarie abbiamo rialzato la testa, siamo tornati al 20%, non ho visto nessun altro partito crescere in questo modo”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein in conferenza stampa all’associazione stampa estera.


“Il numero di iscritti è aumentato di circa il 10%, il 2 per mille è aumentato. Siamo un partito sano. Per molto commentatori dopo le primarie eravamo alle porte di una inevitabile scissione. Oggi siamo il primo partito di opposizione, perno indispensabile per costruire qualsiasi alternativa alle destre”, ha aggiunto.

Europee, Schlein: nostro avversario la destra ma anche l’astensionismo. Su politica estera dialogo con governo

Europee, Schlein: nostro avversario la destra ma anche l’astensionismo. Su politica estera dialogo con governoRoma, 15 apr. (askanews) – “Il nostro avversario non sarà solo la destra ma anche l’astensionismo, ci batteremo per far alzare l’asticella delle persone” che vanno a votare alle prossime elezioni europee. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, in una conferenza stampa alla Stampa Estera.


In tema di politica estera, invece, Schlein rilancia il dialogo con il governo Meloni. “Credo che sia assolutamente fisiologico in un momento di crisi e grande preoccupazione chiamare il governo, interloquire immediatamente per uno scambio di prime informazioni e manifestare tutta la preoccupazione del Pd su quanto accade in Medio Oriente, non è la prima volta che lo facciamo, che offriamo collaborazione”, ha detto la segretaria del Pd. “Siamo allo scontro su praticamente tutto nella politica interna ma la situazione internazionale – ha osservato – è talmente grave che dialoghiamo sulla politica estera, anche in Parlamento durante passaggi significativi. Il Pd già da ottobre chiede con forza un cessate il fuoco, chiede di liberare gli ostaggi detenuti da Hamas e chiede di portare aiuti ai civili di Gaza. Siamo riusciti anche a fare votare il cessate il fuoco in Parlamento attraverso il dialogo che ha permesso al primo punto della nostra mozione di passare”.


“Credo sia importante che sulla politica internazionale si trovi terreno di dialogo. Chiediamo al governo di fare tutto il possibile con ogni strumento politico e diplomatico per contribuire al cessate il fuoco”, ha concluso Schlein.

Aborto,Schlein: destra ostacola legge 194 in Regioni in cui governa

Aborto,Schlein: destra ostacola legge 194 in Regioni in cui governaRoma, 15 apr. (askanews) – “L’aborto è un diritto fondamentale, ancora troppo negato in questo paese nonostante ci sia la legge 194. Ovunque governa la destra ostacola la 194 calpestando i diritti di donne e ragazze che cercano di entrare nel percorso di interruzione volontaria di gravidanza. Bisogna riuscire a garantire in ogni struttura una percentuale di medici che non siano obiettori”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, in una conferenza stampa alla Stampa Estera, definendo “significativa” la decisione del Parlamento europeo di riconoscere il diritto all’aborto tra i diritti fondamentali.

Conte: noi generosi e leali con il Pd, ma non scendiamo a compromessi

Conte: noi generosi e leali con il Pd, ma non scendiamo a compromessiRoma, 14 apr. (askanews) – “Noi non siamo quelli che vanno da soli per orgoglio, noi siamo quelli che si sono assunti grandi responsabilità, anche nel momento più duro della pandemia. In questa tornata di elezioni amministrative, quanti nostri candidati saranno appoggiati dal Pd e dalle altre forze? Nessuno. Stiamo lottando perché un fior di sindaco che abbiamo a Caltanissetta possa avere l’appoggio del Pd che ancora non ci viene confermato. E invece noi appoggiamo quasi dappertutto sindaci uscenti del Pd: noi siamo generosi e leali ma abbiamo un’asticella sotto la quale non scendiamo a compromessi”. Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte, a Corigliano-Rossano in Calabria per un incontro fra il M5S e il territorio alla presenza dei gruppi territoriali del Movimento, degli amministratori regionali e dei parlamentari, dei giovani del Network degli under 36.

Salvini risponde ai dissidenti: nel 2012 rischiavamo la fine

Salvini risponde ai dissidenti: nel 2012 rischiavamo la fineVarese, 14 apr. (askanews) – Ringrazia Umberto Bossi, che “ha iniziato tutto” e quindi “lui può dire tutto”. Ma ringrazia anche Roberto Maroni, che ha preso la Lega “nel momento più difficile, quando rischiavamo davvero la fine”. Ed è in questa frase la risposta di Matteo Salvini alla fronda che ieri a Gemonio si è radunata intorno al fondatore, e alle critiche severe rivoltegli dal Senatur. Sul palco di Varese, sotto le finestre della sezione storica del Carroccio, inaugurata nel 1987, al fianco del segretario c’è tutto lo stato maggiore della Lega: i capigruppo Romeo e Molinari, i 5 ministri. Con Giancarlo Giorgetti che assicura: “La storia della Lega ha regole anche non scritte e io le continuo a rispettare: gerarchia e disciplina, senza che diventi servilismo perché quello sarebbe un errore”.


Al raduno di Gemonio, Salvini risponde dunque tornando in un altro luogo del cuore della Lega Lombarda. E sul balcone della sezione, uno striscione che vuole segnare la continuità del percorso leghista: “Capo, Bobo e Matteo, una storia ci Lega”. Tre segretari in grado di “interpretare al meglio i tempi”, dice ancora Giorgetti, in un percorso fatto di “grandi intuizioni ma anche di errori, poi corretti e dai quali abbiamo imparato”. E anche adesso chiede “testa e coraggio sempre”, Giorgetti, evitando – spiegano i suoi – di “dire per comodità sempre sì”. Un racconto, quello del percoso leghista, che anche Salvini declina: “Umberto Bossi ha costruito tutto”, ma poi – dopo la malattia e con il ‘Cerchio magico’ che circondava il leader – è servita la ‘Notte dello scope’ guidata da Bobo Maroni, per evitare “la fine” del movimento, che rischiava di essere travolto dagli scandali dei diamanti e della gestione delle casse del partito. Un messaggio chiaro, spiegano da via Bellerio, a coloro che “esclusi dalle ricandidature oggi raccontano a Bossi una situazione diversa da quella reale”. E un messaggio anche a chi prova a prendere voti ‘leghisti’ in altre liste, come l’ex capogruppo Marco Reguzzoni candidato alle Europee con Fi, che del ‘cerchio magico’ faceva parte. Sono loro il bersaglio, non Bossi che “può dire quello che vuole, per me sono sempre consigli utili”, anche quando indica in Giorgetti un leader potenzialmente migliore, risponde un diplomatico Salvini.


L’altra risposta è nei fatti, in quell’Autonomia che “dopo 40 anni arriva al passaggio finale”, rivendica Salvini. E in una dimensione più ampia: “Era l’anelito solo di alcuni territori ma ora può essere occasione di riscatto per tante regioni”, sottolinea il segretario, confermando così la necessità e l’utilità del passaggio alla Lega nazionale. Che ha portato il Carroccio addirittura al 34% delle Europee 2019, ricorda il lombardo Cecchetti, e che “ha fatto crescere una classe dirigente – rivendica Salvini – fatta di 500 sindaci, anche al Sud”, dice citando il sindaco di Potenza e il candidato leghista per Bari. E allora rinserra le fila il Carroccio, consapevole che la percentuale delle Europee sarà sotto la doppia cifra, e col timore di veder sfumare all’ultimo l’Autonomia: “Già altre volte ci eravamo andati vicini, per poi restare disillusi”, avverte Giorgetti, che invita – bossianamente – a “non mollare mai”.

Lega, Salvini: tutto è iniziato con Bossi, ora arriva l’Autonomia

Lega, Salvini: tutto è iniziato con Bossi, ora arriva l’AutonomiaVarese, 14 apr. (askanews) – “Ringrazio colui che tutto ha cominciato. Senza Umberto Bossi non saremmo qui. Ringrazio chi ha preso in mano il testimone quando rischiavamo davvero la fine, Roberto Maroni. Io faccio il segretario da oltre 10 anni con anima e cuore, e sono contento di aver fatto crescere una classe dirigente fatta di 500 sindaci in tutta Italia” e di aver portato quasi in porto l’Autonomia: “Dopo 40 anni l’Autonomia arriva al passaggio finale. Era l’anelito solo di alcuni territori ma ora può essere occasione di riscatto per tante regioni”. Lo ha rivendicato Matteo Salvini, da palco della festa di Varese per i 40 anni della Lega Lombarda.

Giorgetti: rispetto regole Lega, gerarchia e disciplina

Giorgetti: rispetto regole Lega, gerarchia e disciplinaVarese, 14 apr. (askanews) – “Quella della Lega e’ una storia sempre con un obiettivo finale che non si raggiunge con una strada in discesa, ma con una strada tortuosa e di tornanti che arriva in cima a una vetta. Una storia di grandi intuizioni e anche di errori, ma noi dagli errori abbiamo capito e corretto e siamo migliorati. Per questo dopo 40 anni siamo qui a festeggiare”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in piazza a Varese.


“Abbiamo avuto persone che ci hanno insegnato come arrivare in vetta, persone incredibili nella capacità di interpretare i tempi. Oggi l’Autonomia sembra vicina, ma è successo anche altre volte e siamo rimasti disillusi. Certe volte bisogna urlare, altre volte stare zitti, certe volte reagire altre sopportare. Questa è la storia della Lega, con regole anche non scritte e io le continuo a rispettare: gerarchia e disciplina senza che diventi servilismo perché quello sarebbe un errore. Questo è il modo in cui raggiungeremo i nostri obiettivi”, ha aggiunto.

Fontana: faccio appello alla responsabilità e alla prudenza per la pace in Medio oriente

Fontana: faccio appello alla responsabilità e alla prudenza per la pace in Medio orienteMilano, 14 apr. (askanews) – “Non possiamo che iniziare con una riflessione perché questa notte è stata una notte difficile, e mai come in questo momento si è portati a fare un appello alla responsabilità, alla prudenza e al lavoro di tutte le istituzioni nazionali e internazioali per la pace. Ringrazio il governo che si sta attivando e mi auguro che anche da qui, che è una manifestazione con una grande valenza internazionale, si possa lavorare da questo punto di vista perché penso che sia dovere di tutti noi, indipendentemente da qualunque cosa, sia donare ai nostri figli e alle future generazioni un mondo di pace, un mondo dove si possa stare stare in armonia assieme, dove l’amicizia tra i popoli regni”. Lo ha detto il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, aprendo la cerimonia di inaugurazione della 56esima edizione di Vinitaly a Veronafiere, facendo riferimento all’attacco iraniano contro Israele della notte scorsa.