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Europee, Schlein: somma opposizioni supera forze di maggioranza

Europee, Schlein: somma opposizioni supera forze di maggioranzaRoma, 10 giu. (askanews) – “Sentiamo ancora più forte la responsabilità di costruire l’alternativa a questo governo. Il voto delle forze di opposizione supera quello delle forze di maggioranza al governo. Noi continueremo ad essere testardamente unitari e a sentire la responsabilità, da questa sera, di costruire l’alternativa”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando al Nazareno per commentare i dati del voto per le Europee.


“E’ un risultato per noi straordinario”, ha sottolineato, spiegando che il Pd è “il partito che cresce di più dalle politiche, la distanza con Fdi e Giorgia Meloni si restringe – era uno dei nostri obiettivi – la campagna palmo a palmo sul territorio e una squadra forte e plurale hanno premiato”. “A livello europeo il Pse tiene, come era nostro obiettivo non è possibile alcuna maggioranza senza il gruppo socialista e democratico al Parlamento europeo. Vedremo in queste ore se saremo la prima o la seconda delegazione al Parlamento europeo”, ha detto Schlein.

Europee, l’astensione cresce ancora: mancato l’obiettivo del 50%

Europee, l’astensione cresce ancora: mancato l’obiettivo del 50%Roma, 10 giu. (askanews) – Era un dato atteso ma la sua misura era in discussione: l’astensionismo degli elettori italiani è cresciuto ancora, in occasione di queste elezioni europee e delle altre consultazioni, regionali ed amministrative, dell’8 e 9 giugno: meno 6,5 per cento di elettori alle urne per le europee, meno 5 per cento alle comunali, meno 8 per cento alle regionali in Piemonte. In definitiva, meno di metà degli elettori italiani si è recata effettivamente alle urne per eleggere i suoi rappresentanti nell’europarlamento.


I dati non sono ancora definitivi, mentre scriviamo mancano le percentuali dei votanti di meno di mille sezioni in tutta Italia ma di fatto il dato non potrà discostarsi se non per qualche decimale. Sul sito del Viminale l’affluenza misurata a livello nazionale, 61.047 sezioni su 61.650 totali, è ferma al 49,65 per cento. Il dato precedente, quello delle elezioni europee del 2019, era il 56,02 per cento. Il 63,9 invece quello dell’affluenza nelle elezioni politiche del mese di settembre del 2022. Molto significativi anche i dati divisi per circoscrizione, che fanno registrare, pur nel comune calo dell’interesse dei cittadini italiani per l’esercizio del diritto di voto, significative differenze geografiche. L’affluenza minore alle urne si conferma quella dell’Italia insulare, ferma al 37,31 per cento ma paradossalmente in leggerissima crescita rispetto al 2019 (37,04). Maggiore partecipazione al voto si registra tra gli elettori del Nord: è il 55,14 per cento l’affluenza nel Nord-Ovest, del 53,95 del Nord-Est. Ma proprio in queste due circoscrizioni si registra il calo maggiore rispetto al 2019, quando nel Nord-Ovest si recò alle urne il 63,57 per cento degli aventi diritto, nel Nord-Est il 63,93, qui si sfiora il 10 per cento in meno. Nella circoscrizione Centro, invece, ha votato ieri e ieri l’altro il 52,55% (il 59,34 cinque anni fa), nell’Italia meridionale il 43,73 (era il 48,32% alle precedenti euroee).


La tendenza delle europee è confermata dall’esito delle altre consultazioni: l’affluenza in Piemonte per le regionali è passata dal 63,27 del 2019 al 55,31% dell’8 e 9 giugno 2024. Anche qui dati praticamente definitivi: 4.697 sezioni su 4.795. Nelle elezioni comunali (3.700 Comuni al voto, 6 capoluoghi di regione, 23 capoluoghi di provincia) la percentuale è più alta, ma è comunque in calo, e si ferma al 62,67 per cento: negli stessi comuni l’ultima affluenza registrata era del 67, 73 per cento. Questo sulla base delle cifre raccolte in 19.157 sezioni su 19.578.

L’astensione cresce ancora: mancato l’obiettivo del 50%

L’astensione cresce ancora: mancato l’obiettivo del 50%Roma, 10 giu. (askanews) – Era un dato atteso ma la sua misura era in discussione: l’astensionismo degli elettori italiani è cresciuto ancora, in occasione di queste elezioni europee e delle altre consultazioni, regionali ed amministrative, dell’8 e 9 giugno: meno 6,5 per cento di elettori alle urne per le europee, meno 5 per cento alle comunali, meno 8 per cento alle regionali in Piemonte. In definitiva, meno di metà degli elettori italiani si è recata effettivamente alle urne per eleggere i suoi rappresentanti nell’europarlamento.


I dati non sono ancora definitivi, mentre scriviamo mancano le percentuali dei votanti di meno di mille sezioni in tutta Italia ma di fatto il dato non potrà discostarsi se non per qualche decimale. Sul sito del Viminale l’affluenza misurata a livello nazionale, 61.047 sezioni su 61.650 totali, è ferma al 49,65 per cento. Il dato precedente, quello delle elezioni europee del 2019, era il 56,02 per cento. Il 63,9 invece quello dell’affluenza nelle elezioni politiche del mese di settembre del 2022. Molto significativi anche i dati divisi per circoscrizione, che fanno registrare, pur nel comune calo dell’interesse dei cittadini italiani per l’esercizio del diritto di voto, significative differenze geografiche. L’affluenza minore alle urne si conferma quella dell’Italia insulare, ferma al 37,31 per cento ma paradossalmente in leggerissima crescita rispetto al 2019 (37,04). Maggiore partecipazione al voto si registra tra gli elettori del Nord: è il 55,14 per cento l’affluenza nel Nord-Ovest, del 53,95 del Nord-Est. Ma proprio in queste due circoscrizioni si registra il calo maggiore rispetto al 2019, quando nel Nord-Ovest si recò alle urne il 63,57 per cento degli aventi diritto, nel Nord-Est il 63,93, qui si sfiora il 10 per cento in meno. Nella circoscrizione Centro, invece, ha votato ieri e ieri l’altro il 52,55% (il 59,34 cinque anni fa), nell’Italia meridionale il 43,73 (era il 48,32% alle precedenti euroee).


La tendenza delle europee è confermata dall’esito delle altre consultazioni: l’affluenza in Piemonte per le regionali è passata dal 63,27 del 2019 al 55,31% dell’8 e 9 giugno 2024. Anche qui dati praticamente definitivi: 4.697 sezioni su 4.795. Nelle elezioni comunali (3.700 Comuni al voto, 6 capoluoghi di regione, 23 capoluoghi di provincia) la percentuale è più alta, ma è comunque in calo, e si ferma al 62,67 per cento: negli stessi comuni l’ultima affluenza registrata era del 67, 73 per cento. Questo sulla base delle cifre raccolte in 19.157 sezioni su 19.578.

Europee, terza proiezione Rai: Fdi al 28,9%, Pd al 24,5%

Europee, terza proiezione Rai: Fdi al 28,9%, Pd al 24,5%Roma, 10 giu. (askanews) – Fratelli d’Italia al 28,9%. Consolida il suo primato il partito di Giorgia Meloni stando alla terza proiezione di Opinio per Rai sulle elezioni europee con una copertura del 29%. Il Pd sale al 24,5%, M5s scende al 10,4%. Forza Italia-Noi Moderati cala al 9,4% restando comunque sopra alla Lega che è all’8,5%. Alleanza Verdi Sinistra stabile al 6,7%.


Sotto lo sbarramento del 4% sia Stati Uniti d’Europa (3,9%) che Azione – Siamo Europei (3,3%), Pace Terra e Libertà al 2,3%, Libertà all’1,1%, Alternativa Popolare allo 0,4%.

Europee, Fratoianni: Ilaria Salis da stasera è europarlamentare

Europee, Fratoianni: Ilaria Salis da stasera è europarlamentareRoma, 9 giu. (askanews) – “Una cosa possiamo dirla ora: si sono sentite molte cose, ci hanno accusato di di avere usato candidature a fini strumentali. Credo che possiamo dire che abbiamo fatto bene a agire, Ilaria Salis da stasera è una europarlamentare”. Lo ha dichiarato il leader di Avs Nicola Fratoianni, nel quartier generale dell’Alleanza a Roma.


“Sappiamo che Ilaria ci sta ascoltando e vedendo”, ha sottolineato Angelo Bonelli. Nel quartier generale di Avs c’è il padre di Ilaria, Roberto.

Europee, fonti Fi: dal voto nessuna conseguenza sul governo

Europee, fonti Fi: dal voto nessuna conseguenza sul governoRoma, 10 giu. (askanews) – In Forza Italia si registra un “clima sereno”, di “fiducia”, segnato da “moderazione” e “calma”, già con un occhio all’Europa per la formazione del nuovo esecutivo. E’ quanto trapela da fonti del partito azzurro dopo i primi exit poll, anche se i dirigenti vogliono aspettare dati più consolidati prima di commentare.


Il clima sereno, viene spiegato, è dato dalla positiva conclusione della ‘cavalcata’ partita il 12 giugno dell’anno scorso con la morte di Silvio Berlusconi, durante la quale Antonio Tajani ha consolidato l’assetto del partito. Se i primi dati verranno confermati, con il possibile sorpasso di Forza Italia sulla Lega, proseguono le fonti, non ci saranno conseguenze per il governo, anche perché il distacco sarebbe in ogni caso contenuto.


Il lavoro politico infatti, spiegano, andrà fatto a Bruxelles, dove si registra una forte crescita dei Conservatori di Giorgia Meloni: se c’è una che può fare un asse con i Popolari, quella è la premier, ma ci vorrà tempo. In ogni caso non ci sono stati contatti né con altri leader italiani né a livello europeo.

Europee, primo exit Opinio per Rai: Santoro De Luca Bandecchi out

Europee, primo exit Opinio per Rai: Santoro De Luca Bandecchi outRoma, 9 giu. (askanews) – “Pace terra e dignità” di Michele Santoro, “Libertà” di Cateno De Luca e “Alternativa Popolare” di Stefano Bandecchi non avranno rappresentanti nel nuovo Europarlamento non avendo superato lo sbarramento del 4%. Lo rileva a chiusura seggi alle 23 il primo exit poll condotto dal Consorzio Opinio per la Rai sui risultati delle elezioni europee che ferma la lista di Santoro fra 1 e 3% , quella di De Luca tra 0 e il 2% e quella di Bandecchi tra 0 e 1%.

Europee, Viminale: alle 12 affluenza in calo al 24,5%

Europee, Viminale: alle 12 affluenza in calo al 24,5%Milano, 9 giu. (askanews) – Affluenza in calo alle elezioni europee: secondo quanto emerge dai primi dati pubblicati dal Viminale sul portale ‘Eligendo’, alle ore 12 (46.829 sezioni su 61.650) ha votato il 24,56% degli aventi diritto, contro il 26,74% registrato alla stessa ora di domenica 7 giugno 2009, ultima tornata elettorale europea che ha visto il voto ‘splamato’ su due giorni.


La partecipazione maggiore è stata registrata nella Circoscrizione Nord Ovest (che comprende Piemonte, Lombardia, Liguria e Val d’Aosta) con il 28,93%. Segono le Circoscrizioni del Nord Est (Trentino Alto Adige Friuli Venezia Giulia Veneto Emilia Romagna) con 27,28%, del Centro (Toscana, Umbria, Marche e Lazio) con il 26,65% e del Sud (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria) con il 20,32%. Affluenza bassa, sotto quota 20%, nella Circoscrizione Isole (Sardegna e Sicilia) dove si è recato alle urne il 16,84% degli aventi diritto al voto.

Seggi riaperti fino alle 23. Pochi alle urne il sabato per l’Europa: 14,6%

Seggi riaperti fino alle 23. Pochi alle urne il sabato per l’Europa: 14,6%Roma, 9 giu. (askanews) – Seggi di nuovo aperti in tutta Italia fino alle 23 in tutta Italia per il secondo e ultimo giorno di votazione per l’elezione dei 76 nuovi europarlamentari che rappresentano l’Italia nel Parlamento dell’Unione Europea.


Alle urne sono chiamati 51,7 milioni di elettori maggiorenni che votano con il sistema proporzionale: all’Europarlamento entrano i candidati più votati delle liste che superano il 4% dei consensi. Lo scrutinio avverrà stanotte, a chiusura seggi senza soluzione di continuità. Gli elettori del Piemonte votano anche per l’elezione del Presidente della Regione e del nuovo Consiglio Regionale. Quelli di 3768 Comuni anche per la scelta del loro nuovo Sindaco e Consiglio Comunali. Di questi Comuni al voto, sei sono capoluoghi di Regione: Firenze, Bari, Cagliari, Perugia Potenza e Campobasso. E 23 sono capoluoghi di Provincia :Avellino, Ascoli Piceno, Bergamo, Biella, Caltanissetta, Cesena, Cremona, Ferrara, Forlì, Lecce, Livorno, Modena, Pavia, Pesaro, Pescara, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Sassari, Urbino, Verbania, Vercelli, Vibo Valentia. L’affluenza alle urne nel primo giorno di votazione di ieri con i seggi aperti otto ore dalle 15 alle 23, è stata decisamente bassa: 14,64% per le Europee. Un pò maggiore è stata la presenza alle urne per le Regionali in Piemonte: 17,5%. E ancora più alta alle Comunali: 20,6%.Nel 2009, ultimo anno di elezioni europee in due giorni, la prima giornata si era conclusa con una partecipazione maggiore alle urne di 4 punti rispetto a ieri: 20,5%.


Per spingere l’affluenza, tutti i leader politici hanno votato nelle prime ore di apertura dei seggi: la premier e leader di Fdi Giorgia Meloni come la segretaria del Pd Elly Schlein. I vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, leader di Lega e Forza Italia, come i presidenti di Cinque Stelle Italia Viva PiùEuropa e Noi Moderati Giuseppe Conte, Matteo Renzi Emma Bonino e Maurizio Lupi. Idem, infine il segretario di Azione Carlo Calenda e i due leader di Alleanza Verdi Sinistra Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Fra le cariche istituzionali, come loro si è recato al seggio a Milano ieri il presidente del Senato Ignazio La Russa. Mentre il presidente della Camera Lorenzo Fontana lo farà oggi a Verona all’ora di pranzo. E il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si recherà a votare oggi pomeriggio nel suo seggio a Palermo. I dati affluiti al Viminale sulla partecipazione alle urne di ieri pomeriggio e sera fotografano che gli italiani ieri hanno votato di più nelle Circoscrizioni di Nord Ovest (comprendente Piemonte Lombardia Liguria e Val d’Aosta) con il 16,7%, del Centro (Toscana Umbria Marche Lazio): 15,7% e Nord Est (Trentino Alto Adige Friuli Venezia Giulia Veneto Emilia Romagna): 15,5%. Mentre hanno votato meno nella circoscrizione Sud (Abruzzo Molise Campania Basilicata Puglia Calabria) (12,5%) e pochissimi nelle Isole (Sardegna e Sicilia): 10,6%.


La Regione italiana che ha visto nel primo giorno di elezioni la maggiore affluenza alle urne è stata il Piemonte dove si vota anche per il Governatore: 17,9%. Quella dove si è votato di meno la Sardegna: 10%. Nelle Regionali del Piemonte, la Provincia con maggiore presenza ai seggi è stata Biella con il 19,6% mentre quella con meno votanti Verbania-Cusio-Ossola con il 15,6%. Alle Comunali, infine, fra i sei Capoluogo di Regione alle urne per rinnovare i Sindaci, a Bari si è votato più che negli altri: il 23,2%. A Cagliari meno di tutti: il 17,9%. In mezzo, a decrescere, gli altri: a Firenze ha votato il 22,5%,a Perugia il 21,7%, a Potenza il 20,6% a Campobasso il 20,14%, a Cagliari il 17,9%,

Seggi aperti in tutta Italia, si vota per Europee, Piemonte e 3700 Sindaci

Seggi aperti in tutta Italia, si vota per Europee, Piemonte e 3700 SindaciRoma, 8 giu. (askanews) – Seggi aperti in tutta Italia fino alle 23 e poi di nuovo domani dalle 7 alle 23 per eleggere i 76 nuovi europarlamentari italiani fra i 720 della nuova assemblea Ue, il Governatore del Piemonte ed il suo nuovo Consiglio Regionale e 3698 Sindaci in tutta Italia con relativi Consigli Comunali. Fra i quali 6 capoluoghi di Regione: (Bari, Cagliari, Campobasso, Firenze, Perugia, Potenza). E anche 23 capoluoghi di Provincia :Avellino, Ascoli Piceno, Bergamo, Biella, Caltanissetta, Cesena, Cremona, Ferrara, Forlì, Lecce, Livorno, Modena, Pavia, Pesaro, Pescara, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Sassari, Urbino, Verbania, Vercelli, Vibo Valentia.


Per le Europee si possono esprimere fino a tre preferenze, alternando generi maschile e femminile. Gli elettori italiani per l’Europarlamemnto sono 51,7 milioni gli italiani chiamati al voto. Per votare bisogna avere compiuto 18 anni. Per la prima volta e solo per le elezioni europee di quest’anno gli studenti “fuori sede” potranno votare per le liste e i candidati della propria circoscrizione territoriale di origine, senza la necessità di rientrare nel comune di residenza. La nuova modalità di voto interessa 23.734 tra ragazzi e ragazze che hanno avanzato regolare istanza nel termine previsto del 5 maggio scorso. A pesare su tutti i risultati la percentuale di affluenza alle urne che sarà rilevata oggi a chiusura seggi e domani alle 12 e alle 19 prima del verdetto finale sull’astensionismo che sarà registrato domani sera a chiusura seggi. Nella notte di domani sono previsti exit poll e proiezioni sia sulle elezioni europee che per le Regionali del Piemonte che per i maggiori Comuni capoluogo di Regione (Firenze Bari Cagliari Perugia Campobasso) al voto per i Sindaci. Mentre in notturna avverrà solo lo scrutinio delle europee. Quello delle Regionali e delle Comunali avrà inizio alle 14 Tutte le emittenti televisive nazionali prinicipali pubbliche e private (Rai, Mediaset, La7, Skytg24) e le principali testate on line di informazione trasmetteranno domani sera maratone elettorali con risultati e commenti.


Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella vota domani pomeriggio a Palermo, quello della Camera Lorenzo Fontana all’ora di pranzo a Verona. Le altre cariche istituzionali – il presidente del Senato Ignazio La Russa a Milano, la premier e segretaria Fdi Giorgia Meloni a Roma- come tutti i leader dei partiti in corsa alle elezioni europee (la segretaria del Pd Elly Schlein a Bologna , il presidente Cinque Stelle Giuseppe Conte a Roma, i segretari di Lega Matteo Salvini a Milano, Forza Italia Antonio Tajani a Fiuggi, Alleanza Verdi Sinistra Nicola Fratoianni a Foligno e Angelo Bonelli a Rovereto, di Noi Moderati Maurizio Lupi a Milano, di Pace Terra e Dignità Michele Santoro a Roma) votano questo pomeriggio per dare esempio e invitare a non disertare le urne in questo inedito week end elettorale con seggi aperti anche il sabato, per allineamento con il resto della Ue.