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La Russa: è un errore tornare alla leva obbligatoria ma capisco l’intento di Salvini

La Russa: è un errore tornare alla leva obbligatoria ma capisco l’intento di SalviniRoma, 22 mag. (askanews) – “Capisco l’intento” di Matteo Salvini che ha presentato una proposta di legge per la reintroduzione del servizio di leva (militare e civile) “ma non sono d’accordo sulla base obbligatoria”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha commentato con i cronisti a palazzo Madama, la notizia della presentazione della proposta di legge della Lega.


“Ha ragione Salvini – ha sottolineato – nel dire che il servizio militare forma i giovani, ma quello è un compito della scuola e della famiglia, non delle forze armate. Non è che il servizio militare era fatto per formare i giovani, era fatto per difendere la libertà e l’indipendenza. Era una conseguenza il fatto che fosse formativo, ma non è che oggi lo possiamo reintrodurre per ‘raddrizzare’ la testa dei giovani, ammesso che ci sia da raddrizzarla”. “Considero un errore – ha osservato il presidente del Senato – ritornare a immaginare un obbligo, non foss’altro perché chi ha proposto la base volontaria per primo è stato il Fronte della Gioventù (organizzazione giovanile del Msi, ndr) del quale sono stato dirigente nazionale. Capivamo che i tempi moderni presupponevano un esercito competente, e oggi i nostri militari a livello internazionale sono stimatissimi e hanno una preparazione che consente di poter interagire con gli eserciti più avanzati del mondo alla pari, nelle missioni internazionali. Con l’esercito di leva questo non sarebbe stato possibile”.


La Russa ha ricordato la sua passata iniziativa legislativa per un servizio volontario breve, “di 40 giorni o 60 giorni” per il quale “si incentivi chi vuole fare questa esperienza”, ad esempio con dei “benefit per entrare nelle forze armate, in polizia, nei vigili urbani o per avere benefit all’università o all’esame di maturità”.

Leva, La Russa: errore tornare a obbligo ma capisco intento Salvini

Leva, La Russa: errore tornare a obbligo ma capisco intento SalviniRoma, 22 mag. (askanews) – “Capisco l’intento” di Matteo Salvini che ha presentato una proposta di legge per la reintroduzione del servizio di leva (militare e civile) “ma non sono d’accordo sulla base obbligatoria”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha commentato con i cronisti a palazzo Madama, la notizia della presentazione della proposta di legge della Lega.


“Ha ragione Salvini – ha sottolineato – nel dire che il servizio militare forma i giovani, ma quello è un compito della scuola e della famiglia, non delle forze armate. Non è che il servizio militare era fatto per formare i giovani, era fatto per difendere la libertà e l’indipendenza. Era una conseguenza il fatto che fosse formativo, ma non è che oggi lo possiamo reintrodurre per ‘raddrizzare’ la testa dei giovani, ammesso che ci sia da raddrizzarla”. “Considero un errore – ha osservato il presidente del Senato – ritornare a immaginare un obbligo, non foss’altro perché chi ha proposto la base volontaria per primo è stato il Fronte della Gioventù (organizzazione giovanile del Msi, ndr) del quale sono stato dirigente nazionale. Capivamo che i tempi moderni presupponevano un esercito competente, e oggi i nostri militari a livello internazionale sono stimatissimi e hanno una preparazione che consente di poter interagire con gli eserciti più avanzati del mondo alla pari, nelle missioni internazionali. Con l’esercito di leva questo non sarebbe stato possibile”.


La Russa ha ricordato la sua passata iniziativa legislativa per un servizio volontario breve, “di 40 giorni o 60 giorni” per il quale “si incentivi chi vuole fare questa esperienza”, ad esempio con dei “benefit per entrare nelle forze armate, in polizia, nei vigili urbani o per avere benefit all’università o all’esame di maturità”.

Europee, Salvini sente Le Pen: punto su composizione gruppo Id

Europee, Salvini sente Le Pen: punto su composizione gruppo IdRoma, 22 mag. (askanews) – Videocollegamento tra Matteo Salvini e Marine Le Pen. “È stata l’occasione – fa sapere la Lega – per fare il punto della situazione in vista delle Europee, anche alla luce delle riflessioni condivise ieri sulla futura composizione del gruppo Id”.


Nella giornata di ieri il braccio destro di Le Pen, Jordan Bardella, ha annunciato la rottura con i tedeschi di AfD: “Non siederemo più nello stesso gruppo”, ha detto in seguito alle affermazioni di Maximilian Krah, capolista di AfD, secondo cui non tutte le SS possano essere considerati criminali di guerra.

Redditometro, Tajani: no fisco nemico, chiederò revoca in Cdm

Redditometro, Tajani: no fisco nemico, chiederò revoca in CdmRoma, 22 mag. (askanews) – “Il redditometro è uno strumento obsoleto, che genera solo contenziosi, non risolve i problemi della lotta all’evasione fiscale, è in contrasto con la filosofia della riforma fiscale, quella di un fisco amico e non oppressore. Quindi in Consiglio dei ministri chiederà di revocare questo provvedimento. Presenterò una proposta per abolirlo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando con i giornalisti in piazza Colonna.


“Ho apprezzato – ha aggiunto – le parole del presidente del Consiglio e venerdì ribadirò la posizione di Forza Italia, da sempre contraria al redditometro. Noi vogliamo un fisco amico non un fisco nemico e il redditometro è il simbolo del fisco nemico del cittadino, del fisco che opprime, che invade la vita, il grande fratello. Noi vogliamo fare l’esatto contrario: che il cittadino si possa confrontare, trovare un accordo e che si possano pagare le tasse senza evasione ma non con uno strumento superato e inutile”.

Europee, Salvini: da Krah parole fuori dal mondo ma si è dimesso

Europee, Salvini: da Krah parole fuori dal mondo ma si è dimessoMilano, 22 mag. (askanews) – “È la dichiarazione fuori dal mondo di uno che peraltro stamattina si è dimesso. Se uno arriva a dire che non tutte le SS sono delinquenti può avere poco a che fare con me”. Lo ha detto il vice premier e segretario della Lega Matteo Salvini a proposito delle dichiarazioni dell’esponente di Alternative fur Deutschland Maximilian Krah, che stamani ha lasciato il comitato esecutivo federale del suo partito e per le quali il partito di Marine Le Pen ha annunciato che non potranno più far parte dello stesso gruppo all’europarlamento, Identità e Democrazia, di cui fa parte anche la Lega.


Ospite di ‘Il rosso e il Nero’ su RadioUno, Salvini ha aggiunto: “Che poi AfD sia il secondo partito in Germania e che quindi in Germania sia pieno di nostalgici nazisti mi sembra strano. Noi siamo alleati col primo partito di Francia, col primo partito di Belgio, Olanda, Austria e semplicemente non guardiamo al passato, guardiamo al futuro. Sicuramente alcune dichiarazioni di nostalgici del nazismo o del comunismo sono fuori dal mondo”.

Crosetto ha avuto una nuova pericardite ma è “in netto miglioramento”

Crosetto ha avuto una nuova pericardite ma è “in netto miglioramento”Roma, 22 mag. (askanews) – Le condizioni di salute del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, sono in netto miglioramento. Lo annuncia il ministero in una nota. “Gli accertamenti clinici hanno confermato che si è trattato di un nuovo episodio di pericardite presentatosi in forma molto più dolorosa rispetto all’episodio precedente e, come allora, senza implicazioni cardiache. Passata la fase acuta di dolore, la pericardite viene trattata come una normale infezione, con terapia anti infiammatoria”, ha dichiarato il Primario di Cardiochirurgia del San Carlo di Nancy, Prof. Giuseppe Speziale. Il ministro ha trascorso tranquillamente la notte, sempre monitorato presso l’unità coronarica dell’Ospedale.

Redditometro, Meloni: mai nessun grande fratello fiscale

Redditometro, Meloni: mai nessun grande fratello fiscaleRoma, 22 mag. (askanews) – “Mai nessun ‘grande fratello fiscale’ sarà introdotto da questo Governo. Sono sempre stata contraria a meccanismi invasivi di redditometro applicati alla gente comune. L’attuazione della delega fiscale, portata avanti in particolare dal vice ministro dell’Economia Leo, è fino ad ora andata nella direzione di migliorare il rapporto tra Stato e cittadino, tutelare i lavoratori onesti e contrastare la grande evasione, quella, per intenderci, dei sedicenti nullatenenti con ville, barca e supercar. Continueremo in questa direzione, sempre dalla parte dei cittadini”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo le tensioni in maggioranza sul ritorno del ‘redditometro’.


“Sull’ultimo decreto recentemente varato dal Mef, che negli intendimenti delimita l’azione di verifica dell’amministrazione finanziaria – aggiunge – mi confronterò personalmente con il vice ministro Leo, al quale ho chiesto anche di venirne a riferire al prossimo Consiglio dei Ministri. E se saranno necessari cambiamenti sarò io la prima a chiederli”.

M.O. Consiglio difesa: cessate fuoco, applicare diritto umanitario

M.O. Consiglio difesa: cessate fuoco, applicare diritto umanitarioRoma, 21 mag. (askanews) – Il Consiglio supremo di difesa, riunito oggi al Quirinale, “ha condannato nuovamente l’aggressione del movimento terroristico Hamas a Israele, che ha innescato pericolose spirali di violenza, rischiando di compromettere ogni tentativo di dialogo tra i Paesi della regione”.


“Lo scenario che si è delineato, con la reazione militare di Israele e il conseguente impatto sulla popolazione civile – prosegue il comunicato – rende sempre più grave la situazione umanitaria nei territori della Striscia di Gaza, con spostamenti forzati di ingenti masse di popolazione in condizioni molto critiche. La Repubblica italiana è impegnata a contribuire nel fornire aiuto alla popolazione coinvolta, con gli attori istituzionali e della società civile, e invoca l’applicazione del diritto umanitario e in particolare delle Convenzioni di Ginevra relative alla protezione dei malati e dei feriti, del personale medico e degli ospedali”. Il Consiglio, si legge ancora nella nota, “reputa indispensabile l’immediato rilascio di tutti gli ostaggi ancora detenuti da Hamas, la cessazione delle ostilità da ambo le parti e la ricerca di percorsi di dialogo e di convivenza lungo l’unica strada ragionevole: la soluzione dei ‘due popoli, due Stati’”.


“Particolare attenzione – sottolinea la nota – è stata rivolta alla situazione lungo la Linea Blu che separa il Libano da Israele, presidiata dai militari della missione Unifil delle Nazioni Unite”.

Sul redditometro crisi di nervi maggioranza, Meloni cerca di tamponare

Sul redditometro crisi di nervi maggioranza, Meloni cerca di tamponareRoma, 21 mag. (askanews) – “Inquisizione”, “ritorno al passato”, “giustizialismo fiscale”. Il ritorno del ‘redditometro’ manda la maggioranza in crisi di nervi. Questa mattina sulla Gazzetta ufficiale è stato pubblicato il decreto firmato dal vice ministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo (Fdi) che riattiva lo strumento, aggiornato negli indicatori di spesa, che era stato sospeso nel 2018. In sostanza il redditometro consente di mettere a confronto le spese sostenute dal contribuente e la loro congruità con i redditi dichiarati e riguarderà tra le altre cose, i consumi di generi alimentari, l’abbigliamento e le calzature, le spese per l’abitazione, quelle sanitaie, per l’auto e gli apparecchi telefonici, per l’istruzione.


Un atto, quello del viceministro, che potrebbe essere legato all’apertura, il 15 giugno, dei termini per il concordato preventivo: con il governo che in vista della legge di bilancio ha un enorme bisogno di risorse fresche la prospettiva del redditometro potrebbe costituire un ‘incentivo’ ad aderire. Comunque sia, da un punto di vista politico la pubblicazione a tre settimane dalle europee appare a molti quantomeno uno “scivolone”. In realtà l’irritazione va anche oltre. “Ancora una volta – sottolinea un esponente di governo – vengono prese decisioni senza condividerle con gli alleati”. Quando nel corso della giornata la protesta monta – tra messaggini e telefonate – Giorgia Meloni decide di intervenire, inizialmente con una nota in cui lo stesso Leo garantisce che con il decreto vengono messi “finalmente dei limiti al potere discrezionale dell’Amministrazione finanziaria di attuare l’accertamento sintetico, ovvero la possibilità del Fisco di contestare al contribuente incongruenze fra acquisti, tenore di vita e reddito dichiarato”. Gli alleati però non si fidano e quindi è direttamente Palazzo Chigi, intorno alle 16.30, a far filtrare che Leo “ha concordato con la Presidenza del Consiglio di relazionare al prossimo Consiglio dei Ministri”, che dovrebbe tenersi venerdì, sul decreto che comunque punta non al ritorno ma al “superamento del cosiddetto redditometro introdotto dal Governo Renzi nel 2015”.


Un doppio intervento – seguito da una ‘batteria’ di dichiarazioni di parlamentari Fdi – che non fa tornare il sereno, dato che alle due notizie di agenzia seguono reazioni pubbliche e durissime. “La Lega è sempre stata contraria al redditometro. L’inquisizione è passata da tempo e non tornerà di certo con la Lega al governo”, fanno sapere fonti del Carroccio evocando una “modalità Grande fratello”. Anche Forza Italia prende le distanze da Leo: “Fi è sempre stata in prima linea nella lotta contro l’evasione fiscale, ma fermamente contraria al cosiddetto redditometro. Non casualmente non ha mai votato a favore della misura in passato. Coerentemente con l’opposizione fatta ai tempi della sua istituzione, quando era un partito dell’opposizione, oggi non ha condiviso la scelta di renderlo esecutivo”, chiarisce il capogruppo alla Camera Paolo Barelli. In questo clima, quel che è certo è che non sarà un Cdm tranquillo quello di venerdì (e ci dovrebbe essere anche il Piano Casa di Matteo Salvini).

IA, Meloni: inciderà su geopolitica, rischio tensioni e conflitti

IA, Meloni: inciderà su geopolitica, rischio tensioni e conflittiRoma, 21 mag. (askanews) – “L’intelligenza artificiale è destinata ad incidere anche sugli scenari geopolitici e sugli equilibri attuali, perché può garantire a chi la gestisce e la utilizza un vantaggio competitivo. La storia ci ha insegnato che dalla competizione per procurarsi quel vantaggio competitivo e dalle differenze tra chi ha raggiunto quel vantaggio e chi resta indietro possono nascere tensioni, se non addirittura conflitti. Per questo, è necessario costruire insieme, nel rispetto della differenza di approcci tra le diverse realtà nazionali, dei meccanismi di governance globali”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un videomessaggio al Summit di Seoul sull’intelligenza artificiale.


“È una sfida per tutti – aggiunge – per i Governi, chiamati a concordare nei contesti multilaterali un approccio comune; ma anche e soprattutto per le imprese e il settore privato, che devono concentrarsi sulla gestione del rischio, sulla responsabilità e sulla trasparenza. È fondamentale che Governi e imprese, pubblico e privato, lavorino insieme e sappiano creare un’alleanza per garantire che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sia a misura d’uomo, controllata dall’uomo e che abbia l’uomo come suo fine. Anche per questo, la Presidenza italiana del G7 ha messo l’intelligenza artificiale tra le sue priorità. E al Vertice dei Leader in Puglia saremo onorati di ospitare, nella sessione ‘outreach’ dedicata a questo tema, Papa Francesco. È la prima volta nella storia che un Pontefice parteciperà ai lavori del Gruppo dei Sette e io sono convinta che la sua presenza darà un contributo decisivo alla definizione di un quadro regolatorio, etico e culturale all’intelligenza artificiale”. Meloni ricorda anche l’impegno a “lanciare, sempre in ambito G7, anche un piano di azione sull’uso dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, perché è una tecnologia che investirà, prima o poi e con accenti diversi, tutto il mondo del lavoro, dell’impresa e della produzione, e non sarà limitato ai profili di eccellenza tecnologica. Innovazione, regolamentazione e sicurezza devono camminare di pari passo”.