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Chico Forti, P. Chigi: risultato grazie ad autorevolezza governo

Chico Forti, P. Chigi: risultato grazie ad autorevolezza governoRoma, 18 mag. (askanews) – Il rientro in Italia di Chico Forti “è stato reso possibile grazie all’autorevolezza e alla riservatezza del Governo italiano che con il Dipartimento di Giustizia ha portato avanti un proficuo lavoro in stretta collaborazione con lo Stato della Florida e con il sostegno di tutte le Amministrazioni italiane coinvolte. Negli ultimi anni si erano intensificati i negoziati fra l’Italia e gli Usa senza tuttavia arrivare al risultato raggiunto oggi”. È quanto sottolineano fonti di Palazzo Chigi.


L’imprenditore trentino da tempo detenuto in Florida è atterrato questa mattina con volo dell’Aeronautica Militare all’aeroporto militare di Pratica di Mare, dove ha incontrato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che lo scorso marzo in occasione della sua missione dnegli Stati Uniti aveva ottenuto il consenso al trasferimento del connazionale, ai sensi della Convenzione di Strasburgo. Da qui – ricordano le fonti – è partito l’iter che si è concluso “in tempi record” mercoledì 15 maggio quando si è svolta l’udienza nella quale Forti ha firmato l’accordo con il giudice federale statunitense per scontare il resto della pena in Italia sulla base del diritto italiano. “Grazie all’ottima collaborazione delle autorità americane, i tempi di definizione della procedura – dal momento in cui è stato formalizzato il consenso al trasferimento da parte del Governatore della Florida lo scorso 13 marzo – sono da considerarsi eccezionali”, sottolineano le fonti, precisando che “mediamente, la sola fase giurisdizionale italiana si definisce in alcuni mesi (da 5 a 6 mesi), cui segue la fase della consegna da concordare con le autorità americane che, di regola, dopo l’udienza di verifica del consenso impegna un arco temporale compreso tra le 3 e le 6 settimane”.

Meloni a Pratica di Mare per l’arrivo di Chico Forti

Meloni a Pratica di Mare per l’arrivo di Chico FortiRoma, 18 mag. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata all’aeroporto di Pratica di Mare, dove è atterrato l’aereo che riporta in Italia Chico Forti, l’italiano condannato in Usa.


“Si ottengono questi risultati quando si lavora in silenzio, senza fare polemiche, con una grande azione del governo, certamente, ma anche della nostra diplomazia. È da quando ci siamo insediati che stiamo lavorando perché Chico Forti possa scontare la seconda parte della sua detenzione in un carcere italiano. Ci sembra una scelta giusta, è una scelta che tutela gli interessi di un cittadino italiano: sta avendo tra l’altro un comportamento ineccepibile come detenuto negli Stati Uniti, potrà continuare a essere un detenuto modello anche in un carcere italiano”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando del caso del il 65enne trentino che ha lasciato la prigione statale della Florida dopo dopo 24 anni e 6 mesi di carcere.Nel giugno 2000 Enrico “Chico” Forti, producer televisivo ed ex campione di windsurf, fu condannato all’ergastolo per l’omicidio, avvenuto nel 1998, di Dale Pike, cittadino australiano partito da Ibiza per andare a Miami, incontrare Forti e discutere di affari. Ron DeSantis, governatore della Florida, lo stato americano in cui ha commesso il delitto e dove è stato detenuto Forti, ha autorizzato in marzo il suo trasferimento in Italia a patto che l’uomo sconti in carcere la condanna all’ergastolo.


 

G7, Meloni: alleanze e autonomia strategica sono tornate centrali

G7, Meloni: alleanze e autonomia strategica sono tornate centraliRoma, 17 mag. (askanews) – “L’Italia ha assunto la responsabilità della Presidenza del G7 in un tempo storico particolarmente complesso. La pandemia prima e la guerra in Ucraina poi ci hanno mostrato le debolezze profonde delle catene di approvvigionamento globali e i limiti di una globalizzazione, che era stata preconizzata in maniera diversa da come si è materializzata”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento al Business 7.


In particolare “la globalizzazione senza regole – ha sostenuto Meloni – ha indebolito le democrazie e rafforzato i sistemi che democratici non erano, ha verticalizzato la ricchezza nelle nostre società, in particolare a svantaggio della classe media, ha allungato talmente tanto le catene del valore da renderle incapaci di reggere agli shock esterni. E quando quegli shock sono arrivati – ha sottolineato Meloni riferendosi alla pandemia e alla guerra in Ucraina -, le catene del valore si sono spezzate e abbiamo scoperto che non controllavamo più nulla e che dipendevamo, sull’energia, sulle materie prime critiche, su tanti settori strategici, da attori tutt’altro che amici. Con le pesanti conseguenze che i nostri sistemi economici e produttivi hanno vissuto, e che stanno vivendo ancora”. E’ un “quadro molto complesso, che ha rimesso al centro due cose: la questione geopolitica e delle alleanze, fondamentale sia dal punto di vista politico che economico; l’importanza dell’autonomia strategica e industriale delle nostre Nazioni. Autonomia strategica che non può prescindere, necessariamente, dal lavoro in termini di de-risking, re-shoring, e friendly-shoring delle catene del valore che dobbiamo portare avanti insieme. Questa – ha assicurato la premier – è una priorità della Presidenza italiana, che ha bisogno, come giustamente sottolineate nella Dichiarazione, di una maggiore cooperazione tra le economie del G7 e tra i loro sistemi produttivi e industriali e di una maggiore apertura verso quelle Nazioni che ne condividono la stessa visione”.

Corte europea: verificare se il Rosatellum lede il diritto a libere elezioni

Corte europea: verificare se il Rosatellum lede il diritto a libere elezioniRoma, 17 mag. (askanews) – Il Rosatellum lede il diritto dei cittadini italiani a libere elezioni? È quanto chiede la Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) al governo italiano in seguito al ricorso dell’ex segretario dei Radicali Italiani Mario Staderini presentato dopo le elezioni politiche del 2022. La richiesta all’esecutivo, resa nota dallo stesso Staderini, risale a febbraio. Il governo deve presentare la propria memoria difensiva entro il 29 luglio.


Sotto accusa il meccanismo della legge elettorale che prevede l’impossibilità di operare un voto disgiunto tra parte maggioritaria e parte proporzionale: il Rosatellum, infatti, prevede che un terzo del Parlamento sia eletto con sistema maggioritario e due terzi con sistema proporzionale ma all’elettore viene fornita una sola scheda per la Camera e una sola per il Senato e non è possibile votare per un candidato uninominale e una lista se tra loro non sono collegati. Domanda la Cedu: vietando agli elettori di votare nel sistema proporzionale una lista o una coalizione diversa da quella scelta col maggioritario la legge “lede il diritto dei ricorrenti di esprimere liberamente la propria opinione sulla scelta del Corpo legislativo in libere elezioni, ai sensi dell’articolo 3 della Protocollo 1 Cedu” sul diritto a libere elezioni?


Non solo. La Corte chiede anche se non “minino il rispetto e la fiducia dei ricorrenti nell’esistenza di garanzie di libere elezioni” anche tre leggi approvate prima delle ultime elezioni politiche del 25 settembre 2022: la legge costituzionale che ha ridotto il numero dei parlamentari, il conseguente decreto sulla redistribuzione dei seggi elettorali e la legge che, a pochi mesi dal voto, nel mese di giugno, ha esentato alcuni partiti dall’obbligo di raccolta delle firme per la presentazione delle liste a livello nazionale. L’ultima questione che la Cedu pone al governo è se i ricorrenti disponevano della possibilità di presentare un ricorso dinanzi a un organismo nazionale per verificare il rispetto dell’articolo 3 del Protocollo.

L.Elettorale, il Governo lavora a sua memoria difensiva per Cedu

L.Elettorale, il Governo lavora a sua memoria difensiva per CeduRoma, 17 mag. (askanews) – “Il ricorso presentato alla Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) sulla legge elettorale italiana non è stato accolto, come erroneamente riportato da alcuni organi di stampa, ma soltanto dichiarato ammissibile. Le udienze sul merito del ricorso saranno calendarizzate nei prossimi mesi e, pertanto, il Governo italiano sta elaborando una memoria difensiva, come previsto dalla normativa italiana e dalle Convenzioni internazionali in materia”. È quanto precisano fonti di Palazzo Chigi.

Europee, Salvini chiude in piazza Duomo il 1 Giugno con Vannacci

Europee, Salvini chiude in piazza Duomo il 1 Giugno con VannacciRoma, 17 mag. (askanews) – Matteo Salvini chiuderà sabato 1 Giugno la campagna elettorale della Lega in piazza Duomo a Milano insieme al Generale Roberto Vannacci. L’appuntamento è alle 15. Un’ora soltanto più tardi della manifestazione in piazza del Popolo a Roma con cui Giorgia Meloni chiuderà la campagna elettorale di Fratelli d’Italia. Entrambi a ridosso del tradizionale discorso del Presidente della Repubblica al Quirinale in occasione del ricevimento al tramonto sul Colle per celebrare la festa della Repubblica del 2 Giugno.

Europee,Conte: Meloni-Schlein volevano duello escludente gli altri

Europee,Conte: Meloni-Schlein volevano duello escludente gli altriRoma, 17 mag. (askanews) – “Qui c’è una autorità indipendente che si chiama Agcom, indipendente dai partiti, che ha ricordato semplicemente le regole della par condicio. A me sorprende che Meloni e Schlein si siano affaticate per mesi a costruire un confronto diretto tra di loro escludendo tutti gli altri, in un contesto in cui c’è una legge proporzionale pura per cui ognuno corre per sé”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, nel corso di un punto stampa a Foligno (Pg).


“Peraltro è un duello tv molto singolare – ha sottolineato l’ex presidente del Consiglio – fra due leader che sono candidati finti, si propongono agli elettori ma già hanno dichiarato, già sanno che non potranno andare a Bruxelles”. “A questo punto – ha proseguito – visto che queste regole sono state ricordate perché esistevano già, perché piuttosto Meloni vuole sfuggire a un confronto anche con il sottoscritto? Non è che sono aggressivo, non sono una persona che insulta, avremmo un confronto civile e le chiederei ad esempio perché non vuole il salario minimo per i sottopagati, le chiederei perché fa favori alle banche e invece non ai cittadini. Le chiederei tutte quelle cose che a me appaiono incomprensibili”, ha concluso Conte.

Dl Superbonus, Conte: indegno scaricabarile da chi lo ha prorogato

Dl Superbonus, Conte: indegno scaricabarile da chi lo ha prorogatoRoma, 17 mag. (askanews) – “Sul Superbonus si sta consumando un super-alibi al 110 per cento per il Governo. E’ una cosa inaccettabile”. Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Guseppe Conte, nel corso di un punto stampa a Foligno (Pg).


“Giorgetti – ha sottolineato l’ex premier – lo ha gestito da tre anni, Meloni da diciotto mesi: dovrebbero affrontare questi temi con chiarezza, con linguaggio di verità, portando i dati non solo dei costi ma anche degli investimenti e di tutti i benefici; e poi ovviamente questo scaricabarile è veramente indegno, abbiamo esponenti di Fratelli d’Italia, della Lega che hanno fatto a gara per estenderlo sul piano applicativo e prorogarlo. Adesso quale è il risultato vero, al di là delle polemiche? Che questo governo con questo decreto abbandona famiglie, imprese in difficoltà e viene meno agli impegni che esso stesso ha assunto e tutto questo è deprecabile. Non si governa così”, ha concluso Conte.

Omofobia, Meloni: governo in prima linea contro discriminazioni

Omofobia, Meloni: governo in prima linea contro discriminazioniRoma, 17 mag. (askanews) – “La tutela e la difesa della dignità di ogni persona è sancita dalla nostra Costituzione. È una priorità per tutte le Istituzioni, ad ogni livello, combattere ogni forma di discriminazione, violenza e intolleranza e investire sulla prevenzione e sul supporto alle vittime”. Lo dichiara la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in occasione della Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Transfobia e la Bifobia.


“È nostro compito, inoltre – prosegue – tenere alta l’attenzione della comunità internazionale sulle persecuzioni e sugli abusi che in molte Nazioni del mondo, come ricordato anche oggi dal Presidente della Repubblica, vengono ancora perpetrati in base all’orientamento sessuale. Discriminazioni e violenze inaccettabili, che ledono la dignità delle persone e sulle quali i riflettori non devono mai spegnersi. Anche su questo fronte, il Governo è, e sarà, sempre in prima linea”.

Omofobia,Mattarella:Italia non immune, non si rassegni a brutalità

Omofobia,Mattarella:Italia non immune, non si rassegni a brutalitàRoma, 17 mag. (askanews) – “L’intolleranza per il diverso, l’indifferenza di fronte alle compressioni delle altrui libertà, costituiscono lacerazioni alla convivenza democratica. L’Italia non è immune da episodi di omotransfobia: persone discriminate, schiacciate da pregiudizi, che spesso sfociano in inaccettabili discorsi d’odio, aggredite verbalmente e fisicamente”. Lo dichiara il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Transfobia e la Bifobia. “Non è possibile – aggiunge – accettare di rassegnarsi alla brutalità. La violenza dei giudizi, di cui tanti cittadini sono vittime solo per il proprio orientamento sessuale, rappresenta un’offesa per l’intera collettività”.


“L’impegno delle Istituzioni – esorta Mattarella – deve essere orientato a fornire, soprattutto alle nuove generazioni, gli strumenti per comprendere le diversità delle esistenze e delle diverse esperienze umane, per una società inclusiva e rispettosa delle identità”. “I principi di eguaglianza e non discriminazione, sanciti dalla nostra Costituzione – sottolinea il capo dello Stato – sono un presupposto imprescindibile per il progresso di qualsiasi società democratica e per la piena realizzazione di ogni persona umana. Sono più di sessanta i Paesi nel mondo in cui l’omosessualità viene punita con la reclusione, in alcuni ancora si rischia persino la pena di morte”.


Luc