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Bari, Conte: non ci sono condizioni per primarie candidati sindaco

Bari, Conte: non ci sono condizioni per primarie candidati sindacoBari, 4 apr. (askanews) – “Alla prima inchiesta giudiziaria se ne aggiunge oggi una seconda in cui è coinvolto il voto di scambio, inquinamento del voto. Per il Movimento 5 stelle non ci sono le condizioni per svolgere seriamente le primarie. Le ragioni per sostenere il candidato Laforgia permangono anzi si rafforzano. Ci confronteremo con gli altri della coalizione, le altre forze politiche e civiche, per cercare di affrontare la campagna elettorale per Bari nel segno di un nuovo inizio, del rafforzamento dei presidi di legalità e massima trasparenza”. Lo ha detto il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, parlando a Bari dove è atteso al comizio di Michele Laforgia, candidato alle primarie del centrosinistra per la candidatura a sindaco.


“L’obiettivo della legalità, della trasparenza, del contesto di qualsiasi forma di corruzione e inquinamento del voto, lotta ai clan alle mafie sono la premessa indispensabile – ha sottolineato l’ex presidente del Consiglio – per poter dare un contributo politico. Se non c’è questa premessa noi non ci siamo, l’abbiamo detto sin dall’inizio. Quindi cercheremo di continuare a lavorare con le altre forze ma pretendendo queste garanzie”.

Covid, archiviato anche l’ultimo procedimento a carico di Speranza. L’ex ministro: ho sempre creduto nella verità

Covid, archiviato anche l’ultimo procedimento a carico di Speranza. L’ex ministro: ho sempre creduto nella veritàMilano, 4 apr. (askanews) – Il Tribunale dei ministri di Roma ha archiviato l’ultimo procedimento a carico dell’ex ministro della Salute, Roberto Speranza, che era stato aperto a seguito di alcune denunce relative alla campagna di vaccinazione. Lo ha scritto in una nota l’avvocato Danilo Leva, legale di Speranza. Secondo Leva nell’ordinanza, in sintonia con quanto già affermato nella richiesta di archiviazione della Procura della Repubblica, viene “riconosciuta la correttezza della condotta di Speranza volta esclusivamente alla difesa dell’interesse pubblico e del diritto alla salute dei cittadini”.


“Ho sempre creduto che la verità sarebbe emersa. In una situazione difficilissima, ho dato tutto me stesso per salvare la vita delle persone, seguendo le indicazioni della comunità scientifica. Questa è stata la mia esclusiva priorità, come è giusto che sia per chi ha giurato sulla Costituzione come Ministro della Salute”, ha scritto sui social l’ex ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo che il Tribunale dei ministri di Roma ha archiviato l’ultimo procedimento giudiziario ancora aperto a suo carico relativo alla campagna vaccinale contro il Covid. “Ho vissuto giorni non facili, anche per una vera e propria campagna d’odio, tuttora in corso, alimentata da alcuni organi di comunicazione. Oggi però voglio solo dire grazie dal profondo del cuore alle tante persone che mi hanno fatto sentire il loro sostegno” ha aggiunto.


Speranza ha infine citato le parole usate dal Tribunale per il provvedimento di archiviazione: “Roberto Speranza ha agito, all’interno delle proprie prerogative istituzionali, per l’esclusivo fine di tutelare la salute collettiva della popolazione e giammai per fini individualistici, specialmente dolosi”.

Primarie a Bari, sfida Conte-Schlein con l’ombra dei nuovi arresti

Primarie a Bari, sfida Conte-Schlein con l’ombra dei nuovi arrestiBari, 4 apr. (askanews) – A Bari si parla apertamente di un “terremoto” politico: la nuova ondata di arresti in una inchiesta per corruzione elettorale e voto di scambio ha lambito la Regione (è finito ai domiciliari il marito della reginetta delle preferenze Anita Maurodinoia, esponente di un movimento civico locale, anche lei indagata e che per questo ha fatto sapere di essersi dimessa dal Pd e dall’incarico di assessora ai Trasporti nella giunta presieduta da Michele Emiliano). Dopo le polemiche che hanno opposto il sindaco uscente di Bari, Antonio Decaro, al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha deciso la nomina della commissione di accesso che dovrà accertare se il Consiglio comunale debba essere sciolto per mafia, un nuovo colpo all’immagine del centrosinistra pugliese. Immagine già incrinata anche dai ricordi non del tutto coincidenti fra Decaro ed Emiliano a proposito di un episodio raccontato da quest’ultimo di una visita in casa di una famiglia legata ai clan mafiosi della città vecchia: per “affidare” l’allora assessore Decaro alla parente di un boss, secondo Emiliano che rivendicava la sua primogenitura nella lotta ai clan praticata anche con queste modalità informali; episodio negato pubblicamente dall’attuale sindaco, cosa sulla quale nei giorni scorsi è filtrata anche la voce di un acceso diverbio fra i due nel corso di una riunione del Pd.


Il nuovo colpo che arriva dalla magistratura inquirente si colloca nelle battute finali della corsa delle primarie del cosiddetto campo largo per la candidatura alla successione di Decaro: si dovrebbe votare l’8 e 9 giugno prossimi e domenica prossima, in sei hotel del capoluogo pugliese, si sfideranno preventivamente il candidato “civico” di sinistra Michele Laforgia (un avvocato penalista appoggiato dal M5S, da Sinistra italiana, da Italia viva, dai socialisti e da qualche esponente locale del Pd) e il candidato ufficiale del Pd, Vito Leccese, capo di gabinetto del sindaco uscente con un lontano passato di parlamentare dei Verdi, che conta su un pezzo di mondo “civico” e sull’appoggio del leader verde Angelo Bonelli. Non a caso, proprio il faccia a faccia previsto per oggi nello scenario del Teatro Forma di Bari fra i due sfidanti alle primarie è stata la prima vittima delle notizie di cronaca della giornata: “Si sarebbe parlato solo di quello, non avrebbe fatto bene ai due candidati e nemmeno alla città di Bari”, fanno notare in ambienti della coalizione di centrosinistra per spiegare perchè non ci sarà. La tensione in città è alta, tanto quanto la curiosità per il modo in cui i due rivali e i loro sponsor politici affronteranno la vicenda: proprio il rischio di “inquinamento” del voto nelle primarie è stato a lungo oggetto di un braccio di ferro fra le due ali della coalizione di centrosinistra, con Laforgia e il M5S che a lungo hanno cercato di evitarne la celebrazione, poi con l’avvocato barese che dopo averle accettate chiedeva regole e controlli preventivi più severi sui partecipanti e il Pd che caldeggiava una consultazione più “popolare”. I due eventi principali della campagna sono in programma oggi e domani: in piazza Prefettura con Laforgia questo pomeriggio ci saranno il leader del M5S, Giuseppe Conte, e il presidente di Sinistra italiana Nichi Vendola, predecessore di Emiliano alla guida della Regione Puglia; domani in piazza Umberto al fianco di Leccese è atteso l’arrivo della segretaria del Pd Elly Schlein (che già oggi ha parlato di vicenda “gravissima” rivendicando che il Pd “non accetta voti sporchi”), ma dovrebbero esserci anche Decaro ed Emiliano. Siccome il perdente, come da galateo delle primarie, dovrebbe essere il primo sostenitore del candidato vincente, difficilmente Laforgia, Conte e Vendola potranno incentrare i loro appelli finali solo sulla “questione morale” e sulle conseguenze delle inchieste giudiziarie. Ma d’altronde, è difficile immaginare che il tema possa essere ignorato nei comizi di queste due giornate. Ed è piuttosto facile prevedere che qualunque accento appena sopra le righe possa lasciare qualche strascico nei rapporti, tradizionalmente tormentati, fra le forze del cosiddetto campo largo.


Resta confermato, per ora, un ultimo confronto fra Laforgia e Leccese, che si dovrebbe tenere nella giornata di domani nella sede di una emittente televisiva. Ma nelle prossime ore lo scenario potrebbe cambiare: negli ambienti vicini a Leccese si teme che dal campo del concorrente arrivi, magari per bocca di Conte, una clamorosa richiesta di annullamento delle primarie. Mentre fra i sostenitori di Laforgia ci si limita per ora a suggerire che un “passo indietro” del candidato marchiato Pd, che pure con le inchieste giudiziarie non ha assolutamente nulla a che fare, sarebbe stato opportuno.

Bari, Schlein: vicenda gravissima, Pd non accetta voti sporchi

Bari, Schlein: vicenda gravissima, Pd non accetta voti sporchiRoma, 4 apr. (askanews) – “La vicenda di Triggiano, se le accuse saranno confermate, è gravissima”. Lo afferma la segretaria del Partito democratico Elly Schlein aggiungendo che il Pd “non accetta voti sporchi”.


“Voglio chiarire innanzitutto una cosa, la linea del Partito Democratico è molto chiara: non accettiamo voti sporchi. Non tolleriamo voti comprati. Chi pensa che la politica sia un taxi per assecondare ambizioni personali senza farsi alcuno scrupolo non può trovare alcuno spazio nel partito che stiamo ricostruendo, qui deve trovare porte chiuse e sigillate”. (Segue)

Europee, Avs candida l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino nella circoscrizione centro

Europee, Avs candida l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino nella circoscrizione centroRoma, 4 apr. (askanews) – Ignazio Marino sarà candidato nelle liste dell’Alleanza Verdi-Sinistra alle europee. Lo hanno annunciato Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli in conferenza stampa, insieme all’ex sindaco di Roma. L’ex sindaco di Roma sarà capolista nella circoscrizione centro.


Per valutare il Pd di Elly Schlein conteranno i voti in Parlamento, più che le “dichiarazioni sui giornali”, a cominciare dal tema dell’aumento delle spese militari. Lo ha detto Ignazio Marino, candidato alle europee per Avs, parlando in conferenza stampa. “Io non è che ho nessun particolare sentimento (verso il Pd della Schlein, ndr), posso dire che non conosco, non ho mai incontrato Elly Schlein ma quando è stata eletta con le primarie mi sono incuriosito”. Ha aggiunto Marino: “Sono andato su Google, ho cercato l’intervista più lunga che aveva fatto, l’ho ascoltata tutta. Mi è sembrata una donna molto articolata nell’esprimere il proprio pensiero. Però poi conta come traduci le tue espressioni in voti. Con tutto il rispetto alla fine non contano le dichiarazioni sui giornali ma in Parlamento”. Insomma, “bisogna vedere come si porranno di fronte a temi come l’aumento del 2% del Pil per le armi”. “Le candidature di Ignazio Marino, Fiorella Belpoggi e Sergio Ulgiati sono la nostra risposta alla destra che è diventata imprenditrice della paura e delle fake news che non basa le proprie argomentazioni su evidenze scientifiche, soprattutto per ciò che concerne il cambiamento climatico. Contiamo di realizzare e avere un successo straordinario a queste elezioni”, così il deputato di Avs Angelo Bonelli, alla conferenza stampa per annunciare la candidatura alle elezioni europee di Ignazio Marino, sottolineando: “Un successo che vogliamo mettere a servizio di un’Europa che sia più forte e più centrale in temi come la pace, il clima e i migranti. La nostra è un’alleanza al servizio della costruzione di un nuovo centrosinistra”.

Santanchè: io assente alla Camera? Perché ho da fare per il turismo

Santanchè: io assente alla Camera? Perché ho da fare per il turismoNapoli, 4 apr. (askanews) – Perché non è andata alla Camera stamattina durante la discussione e il voto sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti?á”Perché ho da fare. Perché per il turismo c’è da fare molto in Italia”. Così la ministra del Turismo Daniela Santanchè, parlando a margine di un forum sul turismo sostenibile in corso a Pietrarsa (Napoli), ha risposto alla domanda di un cronista sulla sua assenza di questa mattina a Montecitorio.


“Dovrebbero pensare loro quando potevano fare molto per il turismo, invece in questa nazione poco si è fatto – ha continuato – Questo governo sta lavorando e stiamo lavorando per il turismo che, per quanto mi riguarda, deve diventare la prima industria di questa nazione, il lavoro da fare è tanto e bisogna assolutamente lavorare. Poi, se c’è chi vuole perdere tempo…”.

Meloni palleggia con le campionesse di volley a Palazzo Chigi

Meloni palleggia con le campionesse di volley a Palazzo ChigiRoma, 4 apr. (askanews) – Qualche palleggio nel cortile di Palazzo Chigi con le campionesse di pallavolo per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La premier, grande appassionata di questo sport, ha incontrato questa mattina una rappresentanza delle quattro squadre di volley femminile protagoniste delle coppe europee di quest’anno: Imoco Conegliano, Allianz Vero Volley Milano, Reale Mutua Fenera Chieri e Igor Gorgonzola Novara.


Al termine della piccola cerimonia, Meloni si è cimentata in qualche colpo di bagher con le giocatrici Kaja Grobelna, Ofelia Malinov, Joanna Wolosz, Monica De Gennaro, Myriam Sylla e Paola Egonu, Cristina Chirichella e Anna Danesi. La premier ha ricevuto in dono – tra le altre cose – dei palloni autografati e ha regalato alle giocatrici un pallone bianco, rosso e verde su cui ha scritto: “Alle ragazze del volley, con stima. Giorgia Meloni”.

Meloni palleggia con campionesse volley a Palazzo Chigi

Meloni palleggia con campionesse volley a Palazzo ChigiRoma, 4 apr. (askanews) – Qualche palleggio nel cortile di Palazzo Chigi con le campionesse di pallavolo per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La premier, grande appassionata di questo sport, ha incontrato questa mattina una rappresentanza delle quattro squadre di volley femminile protagoniste delle coppe europee di quest’anno: Imoco Conegliano, Allianz Vero Volley Milano, Reale Mutua Fenera Chieri e Igor Gorgonzola Novara.


Al termine della piccola cerimonia, Meloni si è cimentata in qualche colpo di bagher con le giocatrici Kaja Grobelna, Ofelia Malinov, Joanna Wolosz, Monica De Gennaro, Myriam Sylla e Paola Egonu, Cristina Chirichella e Anna Danesi. La premier ha ricevuto in dono – tra le altre cose – dei palloni autografati e ha regalato alle giocatrici un pallone bianco, rosso e verde su cui ha scritto: “Alle ragazze del volley, con stima. Giorgia Meloni”.

Alla Camera si vota la mozione di sfiducia a Santanchè

Alla Camera si vota la mozione di sfiducia a SantanchèRoma, 4 apr. (askanews) – In corso alla Camera la discussione sulla mozione di sfiducia alla ministra del Turismo Daniela Santanchè presentata dal Movimento 5 stelle.


“Sono ormai noti i contenuti delle inchieste giornalistiche che hanno coinvolto la Ministra Santanchè già dal novembre 2022 e che hanno anticipato, in parte, i contenuti del recente avviso di chiusura delle indagini preliminari di uno dei filoni di inchiesta del gruppo Visibilia, notificato il 22 marzo 2024 alla stessa Ministra e ad altri soggetti, per l’ipotesi di truffa aggravata ai danni dello Stato; nel 2011 la Ministra, che all’epoca dei fatti ricopriva la carica di Sottosegretario, partecipa all’acquisizione del gruppo Ki Group spa, attivo nella distribuzione dell’alimentare biologico2”, si legge nella mozione di sfiducia. Per il M5s “le circostanze emerse sono assolutamente incompatibili con il ruolo di Ministro della Repubblica, tanto più incompatibili per un Ministro che vanta un ruolo attivo nell’imprenditoria del Paese e che riveste una funzione pubblica così rilevante nel tessuto produttivo; ferme restando le eventuali responsabilità che verranno in caso accertate nelle sedi opportune, i fatti esposti minano fortemente la credibilità della Ministra e pongono un grave pregiudizio sulle sue capacità di svolgere le delicate funzioni alle quali è chiamata, nonché sull’opportunità della sua permanenza a ricoprire una carica governativa di primo piano e di piena rappresentanza politica”. Per tali ragioni il M5s “esprime la propria sfiducia al Ministro del turismo, senatrice Daniela Garnero Santanchè, e lo impegna a rassegnare le proprie dimissioni”. “E’ venuto meno il rapporto di fiducia tra l’istituzione parlamentare e un elemento del governo”, “la ministra mente spudoratamente al Parlamento e al Paese, è urgente si dimetta” e su questo “in otto mesi la premier non ci ha regalato nemmeno una delle sue faccine, nemmeno una parola… La premier è costretta a schivare il coinvolgimento di più di un componente del suo governo in questioni giudiziarie… Qui stiamo affrontando una questione politica e morale, si è aperta una crepa nella fiducia verso l’esecutivo”. Lo ha detto la capogruppo del Pd alla Camera Chiara Braga intervenendo nell’aula della Camera sulla mozione di sfiducia alla ministra del Turismo Daniela Santanchè.


“Se non ci è arrivata da sola la presidente del Consiglio avrebbe dovuto suggerirglielo: Daniela Santanchè lasci il ministero del Turismo” ha attaccato Braga confermando che il Pd voterà a favore della mozione di sfiducia. “Ovunque chi commette una leggerezza lascia, ovunque tranne che qui, anche se le accuse sono gravi… Nel luglio scorso la ministra Santanchè cercò di dimostrare di essere vittima di una assurda macchinazione, negando un coinvolgimento personale, dopo otto mesi le accuse si sono fatte più circostanziate e precise”, “bisogna impedire che le istituzioni siano coinvolte in una vicenda in cui si accusa una ministra di aver sottratto finanziamenti pubblici” in un momento difficile per il Paese come la pandemia da Covid, ha concluso Braga.

Santanchè, cosa dice la mozione di sfiducia del M5s

Santanchè, cosa dice la mozione di sfiducia del M5sRoma, 4 apr. (askanews) – “Sono ormai noti i contenuti delle inchieste giornalistiche che hanno coinvolto la Ministra Santanchè già dal novembre 2022 e che hanno anticipato, in parte, i contenuti del recente avviso di chiusura delle indagini preliminari di uno dei filoni di inchiesta del gruppo Visibilia, notificato il 22 marzo 2024 alla stessa Ministra e ad altri soggetti, per l’ipotesi di truffa aggravata ai danni dello Stato; nel 2011 la Ministra, che all’epoca dei fatti ricopriva la carica di Sottosegretario, partecipa all’acquisizione del gruppo Ki Group spa, attivo nella distribuzione dell’alimentare biologico2”. E’ quanto si legge nella mozione di sfiducia presentata dal M5s nei confronti della ministra del Turismo Daniela Santanchè, all’esame oggi dell’aula della Camera.


“Secondo quanto evidenziato nell’inchiesta, la Ministra ha incassato per le cariche sociali 2 milioni e mezzo di euro e il suo socio, Canio Mazzaro, circa 6 milioni di euro; le testimonianze degli ex dipendenti di Ki Group sono desolanti – si legge ancora nel documento parlamentare -: l’ammontare complessivo delle liquidazioni che devono essere ancora pagate è di circa 800 mila euro e sono centinaia i dipendenti che aspettano ancora il versamento del trattamento di fine rapporto; nelle inchieste si dà conto anche di alcune chat tra la Ministra e uno degli ultimi dipendenti rimasti, che dimostrano il suo diretto coinvolgimento nella direzione della società fino a buona parte del 2022 e, quindi, anche nel periodo in cui sono avvenuti i licenziamenti e i mancati versamenti dei trattamenti di fine rapporto; sarebbero emerse irregolarità e operazioni finanziarie fumose anche nella gestione di un’altra delle società di cui è socia la Ministra, la Visibilia Editore s.p.a., proprietaria di numerose riviste; anche in questo caso, i bilanci sono in costante passivo e anche in questo caso viene sottolineata la prassi già adottata di celare le perdite mediante la costituzione di nuove società, con operazioni finanziarie spregiudicate e artifizi contabili”. Nella ricostruzione del M5s si ricorda anche che “sarebbe emerso che un ex dipendente Visibilia con ruoli di responsabilità sia stato posto in cassa integrazione a zero ore a sua insaputa, avvalendosi delle misure straordinarie messe in capo dal Governo per sostenere imprenditori e lavoratori durante l’emergenza pandemica e che avrebbe, invece, continuato a svolgere il proprio lavoro; dai successivi controlli dell’Inps sarebbero poi emersi altri dipendenti di Visibilia che avrebbero lavorato nonostante fossero in cassa integrazione a zero ore. Appare utile ricordare che la Ministra, che raramente perde occasione di evidenziare il suo ruolo di imprenditrice, ha più volte pubblicamente dichiarato, smentita dalle testimonianze dei dipendenti delle sue società, di aver anticipato la cassa integrazione”.


Per il M5s “le circostanze emerse sono assolutamente incompatibili con il ruolo di Ministro della Repubblica, tanto più incompatibili per un Ministro che vanta un ruolo attivo nell’imprenditoria del Paese e che riveste una funzione pubblica così rilevante nel tessuto produttivo; ferme restando le eventuali responsabilità che verranno in caso accertate nelle sedi opportune, i fatti esposti minano fortemente la credibilità della Ministra e pongono un grave pregiudizio sulle sue capacità di svolgere le delicate funzioni alle quali è chiamata, nonché sull’opportunità della sua permanenza a ricoprire una carica governativa di primo piano e di piena rappresentanza politica”. Per tali ragioni il M5s “esprime la propria sfiducia al Ministro del turismo, senatrice Daniela Garnero Santanchè, e lo impegna a rassegnare le proprie dimissioni”.