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Meloni terrà la conferenza stampa di fine anno il 4 gennaio alle 11

Meloni terrà la conferenza stampa di fine anno il 4 gennaio alle 11Roma, 28 dic. (askanews) – La conferenza stampa di bilancio 2023 e previsioni per il 2024 della presidente del Consiglio Giorgia Meloni si terrà giovedì 4 gennaio alle 11. Lo ha comunicato l’Ordine dei Giornalisti, che organizza l’appuntamento di fine anno insieme all’associazione della stampa parlamentare, dopo i due rinvii per influenza della premier delle prime due date concordate: 21 e 28 Dicembre.

La conferenza stampa si terrà dunque all’indomani della conferenza dei cdr convocata dall’Fnsi per esprimersi sulla possibilità di sciopero nazionale dei giornalisti contro la delega al governo per rendere non pubblicabili le ordinanze di custodia cautelare dopo il rinvio a giudizio approvata dalla Camera. Per protesta contro questa norma la Fnsi aveva annunciarto disertare l’incontro stampa di Meloni di fine anno sia il 21 che il 28 Dicembre.

Conferenza stampa di fine anno Meloni il 4 gennaio alle 11

Conferenza stampa di fine anno Meloni il 4 gennaio alle 11Roma, 28 dic. (askanews) – La conferenza stampa di bilancio 2023 e previsioni per il 2024 della presidente del Consiglio Giorgia Meloni si terrà giovedì 4 gennaio alle 11. Lo ha comunicato l’Ordine dei Giornalisti, che organizza l’appuntamento di fine anno insieme all’associazione della stampa parlamentare, dopo i due rinvii per influenza della premier delle prime due date concordate: 21 e 28 Dicembre.

La conferenza stampa si terrà dunque all’indomani della conferenza dei cdr convocata dall’Fnsi per esprimersi sulla possibilità di sciopero nazionale dei giornalisti contro la delega al governo per rendere non pubblicabili le ordinanze di custodia cautelare dopo il rinvio a giudizio approvata dalla Camera. Per protesta contro questa norma la Fnsi aveva annunciarto disertare l’incontro stampa di Meloni di fine anno sia il 21 che il 28 Dicembre.

Forza Italia avverte: non ricandideremo chi non è in regola con il pagamento delle quote

Forza Italia avverte: non ricandideremo chi non è in regola con il pagamento delle quoteRoma, 28 dic. (askanews) – Forza Italia “nell’ approssimarsi delle prossime elezioni europee e regionali ha ribadito la assoluta necessità che i parlamentari europei e regionali che vogliono essere ricandidati devono necessariamente mettersi in regola con i pagamenti dei contributi dovuti al movimento in forza del regolamento approvato dal consiglio nazionale del 1 ottobre scorso”. Lo riferisce una nota del partito guidato dal ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani.

“Chiaramente è stato ribadito a tutti – sottolinea Forza Italia- che non vi saranno deroghe anche a costo di perdere personaggi, di cui anche oggi si parla sulla stampa, che hanno sempre avuto atteggiamenti opportunistici e che hanno già dimostrato di concepire l’impegno politico solo per fini personalistici”.

Forza Italia avverte: non ricandidabile chi non è in regola

Forza Italia avverte: non ricandidabile chi non è in regolaRoma, 28 dic. (askanews) – Forza Italia “nell’ approssimarsi delle prossime elezioni europee e regionali ha ribadito la assoluta necessità che i parlamentari europei e regionali che vogliono essere ricandidati devono necessariamente mettersi in regola con i pagamenti dei contributi dovuti al movimento in forza del regolamento approvato dal consiglio nazionale del 1 ottobre scorso”. Lo riferisce una nota del partito guidato dal ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani.

“Chiaramente è stato ribadito a tutti – sottolinea Forza Italia- che non vi saranno deroghe anche a costo di perdere personaggi, di cui anche oggi si parla sulla stampa, che hanno sempre avuto atteggiamenti opportunistici e che hanno già dimostrato di concepire l’impegno politico solo per fini personalistici”.

Giustizia, Cantone: inopportuno divieto pubblicazione ordinanze

Giustizia, Cantone: inopportuno divieto pubblicazione ordinanzeRoma, 28 dic. (askanews) – “Quando leggo che il divieto di pubblicazione dell’ordinanza rafforzerebbe la presunzione di innocenza dell’arrestato, non capisco il collegamento. La presunzione d’innocenza è fornire una informazione corretta per evitare che si formino pregiudizi. Quindi è il contrario: un’informazione incompleta potrebbe produrre danni all’indagato, impedendo di riferire elementi utili alla sua difesa, al contesto in cui ha agito. La completezza dell’informazione è la migliore garanzia per tutti: per l’opinione pubblica, per l’indagato, per le parti offese”. Così il procuratore della Repubblica di Perugia, Raffaela Cantone, intervistato dal Fatto quotidiano, giudica la norma introdotta alla Camera nella legge di delegazione europea, che vieta la pubblicazione dei contenuti delle ordinanze di custodia cautelare.

“Va detto con chiarezza – precisa il magistrato – che stiamo parlando di una legge che non c’è ancora. Se è quella di prevedere il divieto di pubblicazione integrale, ma delle ordinanze si può scrivere, come già prima della riforma Orlando, non ho dubbi che sarà possibile continuare a rilasciarle, sia pure con le dovute cautele, come quelle a tutela delle parti offese. Ad esempio non rilascerei mai una ordinanza su un ca- so di violenza sessuale”. A giudizio di Cantone questa legge “non è né utile né opportuna. Nessuna emergenza la giustifica in questo momento storico. Il Garante della Privacy in più occasioni ha ricordato che siamo tornati a livelli di ordinarietà, che non ci sono più eccessi. Questa legge è un passo indietro rispetto a meccanismi di trasparenza innestati con il rilascio di atti ai giornalisti da parte degli uffici giudiziari. Se qualcuno inizierà a negarle, dovranno procurarsele al mercato parallelo di chi ne ne ha disponibilità”.

Delors, Draghi: è stato il padre dell’Europa moderna

Delors, Draghi: è stato il padre dell’Europa modernaRoma, 27 dic. (askanews) – “Jacques Delors è stato il padre dell’Europa moderna. Dal Trattato di Maastricht agli Accordi di Schengen, ha presieduto a cambiamenti epocali che ancora oggi definiscono l’Unione Europea, il suo potenziale, le sue aspirazioni. Delors ha mostrato a generazioni di europei come si possano combinare idealismo e concretezza per costruire un’Europa più forte, più prospera, più giusta. Questo metodo, fatto di visione e pragmatismo, deve continuare a guidarci nelle sfide sempre più complesse che abbiamo davanti. Ai suoi cari, le mie più sentite condoglianze”. Lo afferma in una dichiarazione l’ex premier ed ex presidente della Bce Mario Draghi.

Delors, Prodi: piango con forte rimpianto un amico e un consigliere

Delors, Prodi: piango con forte rimpianto un amico e un consigliereRoma, 27 dic. (askanews) – “Provo un sincero a grande dolore per la scomparsa di Jacques Delors, straordinario Presidente della Commissione Europea. Delors è stato un protagonista della storia dell’Europa che egli ha saputo guidare nella stagione della sua costruzione, operando con Kohl e Mitterrand in un clima di profonda intesa tra Francia e Germania. Ho sempre nutrito nei suoi confronti una profondissima stima e un’autentica amicizia e quando fui indicato come Presidente della Commissione Europea ho avuto in lui non solo un amico, ma un prezioso consigliere. Ripensando al suo operato provo un forte rimpianto per quegli anni così importanti poichè le condizioni di oggi sono profondamente mutate e ci troviamo dinanzi ad una drammatica frammentazione”. Lo dichiara l’ex premier ed ex presidente della Commissione Ue Romano Prodi.

“Oggi – aggiunge Prodi- abbiamo perso un testimone della migliore storia europea che ci lascia un grande insegnamento: la ricerca dell’unità, la sola che ci consentirà di realizzare in modo compiuto il grande sogno europeo.Il mio pensiero commosso va alla sua famiglia e ai suoi cari”

Conte vs Meloni sui social: la pacchia è finita ma per l’Italia

Conte vs Meloni sui social: la pacchia è finita ma per l’ItaliaRoma, 27 dic. (askanews) -“In campagna elettorale, parlando di Europa, Meloni aveva detto che con lei al Governo la pacchia a Bruxelles sarebbe sicuramente finita. In molti le hanno creduto. Oggi sono sicuramente loro i più delusi. Mai avrebbero immaginato che con lei al Governo la pacchia sarebbe finita per l’Italia.Avevano creduto a un sano e verace patriottismo. Si sono ritrovati con un governo che alza la voce alle feste di partito ma quando mette il naso fuori dai confini si genuflette dappertutto”. Lo afferma sui suoi profili social il presidente M5s Giuseppe Conte in un post dal titolo “Avete visto Giorgia Meloni?” corredato dalla foto al bar in notturna della premier italiana con Scholz e Macron a Bruxelles, in cui contesta alla premier di essersi “genuflessa dappertutto” al cospetto degli altri leader Ue sul patto di stabilità

“Un tedesco, un francese e un’italiana si ritrovano seduti al tavolo di un bar. Sembra – attacca Conte la premier- l’inizio di una barzelletta. Ne girano tante costruite su questo schema. Di solito terminano con il nostro connazionale che – grazie a un colpo di ingegno o a una trovata furba – riesce ad avere la meglio sugli altri. Purtroppo non è andata così nella realtà. A quel tavolo si è consumato il fallimento europeo di Giorgia Meloni. Il suo sì al nuovo Patto di stabilità – secondo una stima dell’Istituto Bruegel, uno dei più autorevoli a livello europeo e mondiale – si traduce in oltre 12 miliardi di tagli l’anno per l’Italia. Tagli che ricadranno, è facile prevederlo, su sanità, scuola, lavoro e che comporteranno nuove tasse. Un incredibile fallimento di fronte al quale Giorgia Meloni non ha avuto neanche il coraggio di metterci la faccia, di spendere una parola di spiegazione per i cittadini italiani. Ha annullato per due volte la conferenza stampa di fine anno perché influenzata e ha trovato solo il tempo per un video social con l’albero di Natale per farci gli auguri”. “Degli auguri – prosegue l’attacco di Conte–abbiamo sicuramente tanto bisogno, visto che oggi lo stesso Giorgetti ha dovuto ammettere che il Patto negoziato in Europa è peggiore della proposta iniziale della Commissione europea. Addirittura Mario Monti aveva suggerito a Meloni “cuor di leone” di farsi sentire in Europa e porre il veto dell’Italia. La Presidente del Consiglio ha però preferito chinare il capo e arrendersi al ritorno dell’austerità”.

Delors,condoglianze Mattarella a Macron: l’Europa perde un suo artefice

Delors,condoglianze Mattarella a Macron: l’Europa perde un suo arteficeRoma, 27 dic. (askanews) – “Con la scomparsa di Jacques Delors l’Europa tutta perde uno dei principali artefici degli storici progressi compiuti alla fine dello scorso secolo dal processo di integrazione europea, culminati con la firma del Trattato di Maastricht e la nascita della moneta unica.Figura eminente della vita politica francese, in qualità di Presidente della Commissione Europea Jacques Delors ha rappresentato un modello di europeismo sensibile a valori essenziali come la solidarietà, capace di portare avanti con razionalità e con passione grandi progetti che potessero unire e far progredire la costruzione comunitaria”. Lo scrive il Presidente della Repubblica,Sergio Mattarella, in messaggio di cordoglio inviato al Presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron.

“Nel ricordarne il contributo fondamentale, desidero porgere a Lei, al popolo francese e alla famiglia Delors le più sincere condoglianze del popolo italiano e mie personali”, ha concluso il capo dello Stato. Roma, 27 dicembre 2023

Giorgetti, Calend: è sfiduciato da sua maggioranza, deve lasciare

Giorgetti, Calend: è sfiduciato da sua maggioranza, deve lasciareRoma, 27 dic. (askanews) – “Giorgetti dopo aver detto “Il MES era positivo per l’Italia da un punto di vista economico e finanziario” e averlo visto bocciare in aula senza colpo ferire, su iniziativa del suo partito, dovrebbe dimettersi. È chiaro che il Ministro non gode più della fiducia della sua maggioranza e dunque non può godere di quella dei suoi interlocutori internazionali. Per un paese fortemente indebitato la fiducia e l’accountability sono valori che non posso venir meno. Per molto meno nella storia repubblicana Ministri hanno compiuto questo atto anche a tutela della propria dignità personale.’ Lo dichiara via social il leader di Azione Carlo Calenda.