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Migranti, Conte: Meloni si riveda in video, offusca immagine Paese

Migranti, Conte: Meloni si riveda in video, offusca immagine PaeseRoma, 10 mar. (askanews) – “Suggerisco alla presidente Meloni di rivedere questo estratto della sua conferenza di ieri, curato da Fanpage.it: si renderebbe conto che non sono le richieste di chiarimenti ma la sua superficialità e confusione a offuscare l’immagine del nostro Paese”. Lo ha scritto il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, rilanciando su Facebook il filmato prodotto dalla testata giornalistica on line.
“Ha annunciato – ha sottolineato l’ex premier – una caccia per decreto agli scafisti ‘per tutto il globo terracqueo’ (proprio così) quando a largo di Cutro non siamo riusciti nemmeno a raggiungere una barca che a bordo aveva scafisti e a salvare 72 persone. Non ci ha spiegato ancora il perché di quanto accaduto, ha confuso la dinamica degli eventi, non è neppure sembrata informata sul fatto che la Guardia di finanza sia uscita in mare prima del naufragio e non dopo come ha detto in conferenza stampa”.
A giudizio di Conte “è arrogante, offensivo e disonorevole che il Governo si presenti sul luogo di una tragedia in pompa magna senza che il presidente del Consiglio abbia approfondito preventivamente le circostanze di fatto, in modo da fornire i doverosi chiarimenti”.

Migranti, Meloni difende governo e lancia caccia globale a scafisti

Migranti, Meloni difende governo e lancia caccia globale a scafisti

Via libera al decreto in Cdm a Cutro. Inviterà familiari vittime a Chigi

Cutro (Kr), 9 mar. (askanews) – Giorgia Meloni respinge le accuse al governo di non aver fatto abbastanza per evitare il naufragio di Cutro e rilancia, annunciando la volontà di voler dare la caccia ai trafficanti “in tutto il globo terraquo”. La premier ha riunito il Consiglio dei ministri nel Palazzo Comunale della cittadina calabrese (12 mila abitanti, frazioni comprese) per dare un segnale “simbolico”, con un “compatto cordoglio”, ma anche “concreto”, dopo la tragedia del 26 febbraio in cui sono morti almeno 72 migranti, tra cui molti bambini.
Il segnale concreto sta nel decreto che il Cdm ha approvato all’unanimità e che prevede, in primo luogo, un inasprimento delle pene per i trafficanti, con reclusione fino a 30 anni in caso di morte di più persone. Non solo. “Il reato – ha spiegato – verrà perseguito dall’Italia anche se commesso al di fuori dei confini nazionali. Siamo abituati all’Italia che si occupa di cercare migranti in tutto il Mediterraneo quello che vuol fare il governo è cercare gli scafisti in tutto il globo terraqueo”. Certo la norma non è di semplice applicazione e per questo l’Italia punterà su accordi bilaterali con i Paesi da cui partono, con una sorta di “premialità”: “Più tu mi aiuti a combattere la tratta e uniformi la tua giurisdizione alla mia più io ricambio quello sforzo con maggiori flussi legali” ma anche con più investimenti in cooperazione.
Quello dei flussi legali è un altro punto del decreto: “Il decreto flussi viene ripristinato e viene fatto a livello triennale, prevede delle corsie preferenziali per gli stranieri che in patria hanno fatto corsi di formazione riconosciuti”. Il messaggio che il governo intende dare è che “non conviene entrare illegalmente, pagare gli scafisti e rischiare di morire”. Per questo “intendiamo fare una campagna nei Paesi di origine di queste persone”. Allo stesso tempo viene anche “ristretta la protezione speciale”, cosa che era prevista anche dai decreti Salvini. Del resto “diverse norme della proposta della Lega sono comprese in questo provvedimento”, ha sottolineato. Esce invece la misura che dava maggior potere alla Marina militare per la sorveglianza in mare (che secondo indiscrezioni non sarebbe stata gradita da Matteo Salvini), che sarebbe stata ritirata dallo stesso ministro della Difesa Guido Crosetto.
Tutti questi interventi però, ha ribadito ancora una volta la premier, non possono risolvere un problema che deve essere affrontato sul piano europeo. Se l’ultimo Consiglio europeo ha fatto segnare “un importante cambio di passo”, dal prossimo summit del 23 e 24 marzo devono uscire “atti concreti”.
La conferenza stampa (presenti anche i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, i ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e il sottosegretario Alfredo Mantovano) è stata però caratterizzata anche da un vivace e ripetuto botta e risposta tra Meloni e i giornalisti sulla ricostruzione delle ore precedenti al naufragio. La presidente del Consiglio ha assicurato che “non abbiamo avuto alcuna segnalazione, dalla partenza in Turchia all’arrivo, di una nave in difficoltà di navigazione” e che “c’è una strumentalità nel tentativo di dimostrare che l’Italia non ha fatto qualcosa che poteva fare” per salvare i migranti. Alcuni cronisti hanno però vivacemente contestato la ricostruzione fatta dal governo. “Qualcuno – ha chiesto allora Meloni – ritiene che le autorità italiane non abbiano fatto qualcosa che potevano fare? In questo momento ci sono 20 imbarcazioni che qualcuno sta soccorrendo in acque italiane: voi parlate, giustamente, di un caso in cui non siamo riusciti, ma nessuno si occupa degli altri. Se qualcuno dice o lascia intendere, che le istituzioni si girano dall’altra parte, è molto grave non per me o per il governo ma per la nazione che rappresento e non accetto queste ricostruzioni”.
Il confronto è poi continuato anche al termine della conferenza stampa. Mentre stava per lasciare il Comune, infatti, alcuni cronisti le hanno chiesto perchè non sia andata a incontrare i familiari delle vittime. “Vado volentieri”, ha detto Meloni prima di infilare la porta, uscire dal Palazzo e ripartire per Roma. Poco dopo lo staff ha fatto sapere che “nelle prossime ore” inviterà i familiari a Palazzo Chigi.

Migranti, Berlusconi: dl non risolutivo ma è giusta direzione

Migranti, Berlusconi: dl non risolutivo ma è giusta direzioneRoma, 9 mar. (askanews) – “Il decreto predisposto dal governo di centrodestra va nella giusta direzione. Non potrà forse essere risolutivo, ma dimostra, ancora una volta, che un grande Paese democratico come il nostro deve ritrovare la capacità di organizzarsi per fermare la ormai continuativa tratta di esseri umani. Può farlo ritrovando l’autorevolezza internazionale necessaria per coinvolgere tutti i Paesi dell’Unione europea nella sacrosanta difesa dei confini meridionali del nostro continente e stipulando come Ue, con tutti i Paesi africani che si affacciano sul Mediterraneo, dei trattati che li impegnino a una rigorosa sorveglianza delle loro coste per impedire le partenze dei migranti”. Lo scrive il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, su Instagram.

Migranti, Meloni: conviene entrare legalmente, ripristiniamo dl flussi

Migranti, Meloni: conviene entrare legalmente, ripristiniamo dl flussiRoma, 9 mar. (askanews) – “Credo che un altro modo per combattere i trafficanti di essere umani sia dare il messaggio che non conviene entrare illegalmente, pagare gli scafisti e rischiare di morire”, per cui “noi ripristiniamo i decreti flussi che negli ultimi anni sono stati praticamente azzerati” perché c’erano troppi immigrati irregolari. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri che si è tenuto a Cutro.
“Il decreto flussi viene ripristinato e viene fatto – ha aggiunto – a livello triennale, prevede delle corsie preferenziali per gli stranieri che in patria hanno fatto corsi di formazione riconosciuti. Io ritengo che non è solidarietà far entrare chiunque arrivi e poi tenerli ai semafori delle strade, per me solidarietà è dare le stesse possibilità dei cittadini italiani”.

Migranti, Meloni: con nuove norme caccia ai trafficanti nel mondo

Migranti, Meloni: con nuove norme caccia ai trafficanti nel mondoCutro, 9 mar. (askanews) – Nel decreto approvato oggi a Cutro c’è una fattispecie di reato, punibile fino a 30 anni, in caso di morte di migranti e i trafficanti potranno essere perseguibili anche fuori dall’Italia. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa a Cutro.
“La norma principale – ha spiegato – riguarda le pene e i reati legati alla tratta di esseri umani: il decreto prevede un aumento delle pene per il traffico dei migranti e nuova fattispecie di reato per morte e lesioni gravi in conseguenza del traffico, con una pena fino a 30 anni di reclusione, nel caso in cui muoiano delle persone durante una di queste traversate. Il reato verrà perseguito dall’Italia anche se commesso al di fuori dei confini nazionali: chi si rende responsabile di lesioni gravi e morte è perseguibile con un reato che consideriamo reato universale: non solo quelli che troviamo sulle barche, anche i trafficanti che ci sono dietro. Per me questo elemento è molto importante perchè cambia completamente l’approccio del governo. Siamo abituati all’Italia che si occupa di cercare migranti in tutto il Mediterraneo quello che vuol fare il governo è cercare gli scafisti in tutto il globo”.

Migranti, maggioranza fa quadrato su pdl Lega, scontro alla Camera

Migranti, maggioranza fa quadrato su pdl Lega, scontro alla CameraRoma, 9 mar. (askanews) – Mentre la premier Giorgia Meloni era in viaggio verso Cutro per riunire il Consiglio dei ministri dopo il naufragio di dieci giorni fa, è andato in scena alla Camera lo scontro tra maggioranza e opposizione sulla proposta di legge della Lega che punta a ripristinare le misure dei decreti sicurezza di Salvini (governo Conte I). Le opposizioni hanno deciso di abbandonare i lavori della commissione Affari costituzionali per protestare contro “l’accelerazione” impressa su un tema su cui sono in arrivo novità dall’esecutivo.
“La Lega tiene in scacco il governo”, hanno protestato, aggiungendo: “Ci aspettiamo che l’esecutivo ci dica qual è il suo pensiero. Se quello della Lega che vuole una stretta sui permessi o le misure del governo che sembrano allargare i criteri”.
Sul tavolo, due proposte della Lega: la prima, a firma Simona Bordonali, per negare il rinnovo del permesso di soggiorno allo straniero che viola norme in materia fiscale o contributiva. E la seconda, il casus belli, a firma Igor Iezzi, che punta a reintrodurre i decreti sicurezza sul tema delle protezioni speciali per i migranti, restringendo la casistica dei motivi per i quali non si può far scattare l’espulsione o il respingimento per le categorie vulnerabili (ad esempio verrebbe soppressa la previsione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere tra le cause di persecuzione per i quali non si può disporre l’espulsione o il respingimento) o anche sopprimendo la possibilità di un permesso di soggiorno per protezione speciale per i vulnerabili, nei casi di rigetto della domanda di protezione internazionale.
All’avvio della seduta, Pd, M5S, +Europa e Avs, hanno chiesto di rinviare l’incardinamento delle proposte della Lega alla prossima settimana, in attesa delle deliberazioni dell’esecutivo e per poter abbinare la proposta Magi dal titolo “Ero straniero” (sostenuta anche da Pd, az-Iv e Avs) e due Pdl annunciati dai Cinque stelle. Il presidente della commissione, Nazario Pagano (Fi), ha rimesso la decisione del rinvio a Igor Iezzi (Lega), relatore e firmatario della proposta di legge, il quale ha insistito e, dopo un acceso dibattito e un ufficio di presidenza, i lavori sono andati avanti, una scelta condivisa da tutti i gruppi di maggioranza.
“C’è stata una forzatura. Perché il Parlamento deve cominciare a esaminare un provvedimento sullo stesso argomento su cui in questi minuti il Cdm sta emanando un decreto?”, ha sottolineato il segretario di +Europa, Riccardo Magi.
“Il governo in commissione – ha aggiunto Simona Bonafè del Pd – non ha risposto su questa fretta” e la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento, Giuseppina Castiello, ha affermato che “il lavoro del governo è in itinere e non era possibile dare anticipazioni”.
“Possibile che la mano destra non sappia cosa fa la mano sinistra? C’è anche un problema politico”, ha evidenziato Filiberto Zaratti di Avs, perché a “Cutro viene discusso in queste ore un provvedimento sugli stessi argomenti ed è del tutto evidente che per l’ordinato svolgimento dei lavori della Camera dobbiamo partire dal decreto che approverà l’esecutivo”.
Un “primo passo” è “compiuto”, è stato il commento di Iezzi, il quale ha proseguito: “Nonostante il tentativo goffo, ridicolo e triste dell’opposizione, la proposta di legge che reintroduce i decreti Salvini sul tema delle protezioni speciali è stata incardinata. Stupisce sempre la volontà della sinistra di non mettere mano a un tema che tanto dolore anche negli ultimi giorni ha provocato”.
“Ci sarà la richiesta di abbinamento che dovrebbe essere accolta”, ha poi riferito il presidente Pagano (Fi) uscendo dalla commissione, aggiungendo che non era stato possibile accogliere la richiesta di rinvio “perché era già stato fissato il calendario e non si è voluto creare un precedente”.
“Dopo l’abbandono da parte del Pd e del M5s dei lavori della Commissione affari costituzionali, dove oggi è stata incardinata la proposta di legge della Lega che punta a ripristinare alcune norme sull’immigrazione contenute nei ‘decreti Salvini’, ci corre l’obbligo ricordare che quei decreti vennero firmati quando al governo c’erano proprio i grillini. Alle giravolte del Movimento 5 Stelle eravamo abituati, un po’ meno ai salti mortali del trasformismo”, ha tenuto a puntualizzare il vicecapogruppo vicario di Fratelli d’Italia Manlio Messina.

Migranti, Meloni a Cutro per Cdm, applausi e protesta con peluche

Migranti, Meloni a Cutro per Cdm, applausi e protesta con pelucheCutro (Kr), 9 mar. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata poco prima delle 16 in Comune a Cutro, dove presiederà il Consiglio dei ministri. All’odg, un decreto sui flussi regolari e il contrasto ai trafficanti di migranti.
Al termine Meloni terrà una conferenza stampa. Con lei parteciperanno i due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, i ministri interessati dal decreto, Matteo Piantedosi e Carlo Nordio, e il sottosegretario Alfredo Mantovano.
L’arrivo della presidente del Consiglio al Palazzo Comunale di Cutro è stato accolto dagli applausi delle persone presenti, tenute a distanza dalle forze dell’ordine, che la premier ha ricambiato con un saluto prima di entrare in Comune.
Prima che il corteo arrivasse a destinazione, passando lungo la via centrale del paese, alcuni manifestanti hanno lanciato dei peluche contro le auto.

Autonomia, Pais: da Calderoli apertura a principio insularità

Autonomia, Pais: da Calderoli apertura a principio insularitàRoma, 9 mar. (askanews) – “Un incontro assolutamente proficuo quello di oggi tra il ministro Calderoli e la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. Il ministro si è mostrato assolutamente aperto al confronto e si è detto completameNte favorevole alla integrazione del disegno di legge sull’autonomia differenziata con il principio di insualità, stabilito dall’articolo 119, sesto comma, della costituzione. Un’integrazione che, naturalmente, dovrà avvenire in sede di approvazione parlamentare ma che, comunque, avrà il parere favorevole del ministro”. Così il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais, commenta l’incontro di oggi a Roma tra i presidenti di tutti i Consigli regionali ed il ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli.
“Abbiamo affrontato anche il tema del collegio europeo per la Sardegna. Il ministro è disponibile ad avviare un processo condiviso, che potrebbe partire dalla Conferenza delle Regioni, per fare in modo che ci sia una legge che consenta la rappresentanza certa della Sardegna a Bruxelles”, ha spiegato.
“Il ministro si è reso disponibile ad incontrare regolarmente la Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali per discutere e approfondire le istanze e gli argomenti che verranno portati dalle Assemblee legislative regionali sul tema dell’Autonomia differenziata. Questo consentirà ai singoli Consigli regionali di affrontare il tema, così come farà la Sardegna nei prossimi giorni”, ha concluso.

Pnrr, Decaro (Anci): a Fitto chieste ulteriori semplificazioni

Pnrr, Decaro (Anci): a Fitto chieste ulteriori semplificazioniRoma, 9 mar. (askanews) – “Questa mattina abbiamo incontrato il il ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Pnnr, Raffaele Fitto, per chiedere ulteriori semplificazioni sul Pnrr. C’è stato già un impegno del governo a dare alcune soluzioni a delle semplificazioni che abbiamo chiesto”. Così il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, a margine di un incontro con il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.
“Oggi abbiamo ribadito la necessità dui poter fare assunzioni di personale legato all’alta professionalità per il Pnrr fino al 2026, abbiamo chiesto di semplificare con un’unica procedura l’iter autorizzativo”, ha spiegato.
“Questo decreto semplifica le procedure per l’ambiente, per il paesaggio, per la sovrintendenza ma non c’è una semplificazione complessiva, abbiamo chiesto un’unica procedura in analogia a quella che già esiste per l’edilizia scolastica. C’è l’impegno da parte del ministro Fitto e del governo in sede parlamentare a fare le modifiche a questo decreto”, ha detto ancora.

Pnrr, Decaro (Anci): con Confindustria rapporto antico, opportunità

Pnrr, Decaro (Anci): con Confindustria rapporto antico, opportunitàRoma, 9 mar. (askanews) – “Con Confindustria c’è un rapporto antico c’è un protocollo d’intesa che abbiamo fatto qualche tempo fa proprio sul tema del Pnrr. Per noi è una straordinaria occasione, imperdibile, sono 40 miliardi di euro destinati ai Comuni, 12 miliardi di euro sono a disposizione dei comuni capoluogo delle Città Metropolitane per temi legati all’ambiente, alla mobilità sostenibile, alla rigenerazione urbana”. Lo ha detto il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, nel corso di un punto stampa prima dell’incontro con il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.
I fondi del Pnrr “non sono tabelle, non sono solo numeri, sono migliori condizioni di vita per i nostri concittadini: 268mila posti di asilo nido in più, sono alloggi popolari in più, sono tremila autobus elettrici per i comuni capoluogo delle Città Metropolitane, reti di linee metropolitane, di tram per migliorare anche le condizioni della mobilità delle nostre città”, ha sottolineato Decaro. “Sono opportunità per la nostra Comunità ma sono anche opportunità per le aziende del territori”, ha detto ancora.