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Naufragio migranti, Meloni: falso che causa sia decreto su Ong

Naufragio migranti, Meloni: falso che causa sia decreto su OngRoma, 27 feb. (askanews) – “Credo che quello che è accaduto” con il naufragio della nave di migranti “dimostri quello che diciamo da sempre perché tra le tante falsità che ho sentito in queste ore c’è quella secondo la quale queste persone sarebbero naufragate a causa dei provvedimenti del governo sulle Ong: solo che quella tratta non è coperta dalle organizzazioni non governative e questo dimostra, banalmente, che il punto è che più gente parte più gente rischia di morire”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella registrazione della puntata di “Cinque minuti” in onda stasera su Rai1.

Naufragio migranti, il Pd chiede informativa urgente Piantedosi

Naufragio migranti, il Pd chiede informativa urgente PiantedosiRoma, 27 feb. (askanews) – Il Partito democratico ha chiesto in aula alla Camera una informativa urgente del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sulla tragedia del naufragio dell’imbarcazione dei migranti nello Ionio. “Vorremmo chiedere – ha spiegato la presidente dei deputati democratici Debora Serracchiani prendendo la parola a fine seduta – di poter avere una informativa urgente del ministro Piantedosi sulla vicenda. Veramente lo dico senza tono polemico ma credo che fare chiarezza sia utile e importante, non soltanto per le tante persone che sono morte, ma credo che lo dobbiamo alla nostra comunità, alla comunità internazionale. E’ importante che sia fatta chiarezza, anche perché tutti insieme abbiamo chiesto un maggiore impegno da parte dell’Europa”.
“Noi – ha proseguito la capogruppo del Pd – abbiamo posizioni politicamente diverse, abbiamo contestato e continueremo a farlo il decreto approvato la scorsa settimana, il cosiddetto decreto Ong sui flussi migratori. Ma siamo di fronte a una tragedia immensa e crediamo che su questo debba essere fatta la massima chiarezza per capire cosa non abbia funzionato, cosa è successo, affinché non accada più, no accadano queste tragedie sulle nostre coste”.
“Ricordo – ha detto ancora Serracchiani rivolgendosi al presidente dell’assemblea Lorenzo Fontana – che avevamo già chiesto una informativa urgente del ministro Piantedosi sulla questione dell’allarme terroristico e del cosiddetto attacco allo Stato, le chiederemmo di poter estendere questa informativa, qualora vi fossero le condizioni per poterla fare insieme, e quando viene il ministro poter trattare questi due temi”.

Pd, Schlein: lavoro per unità partito, ma su linea chiara

Pd, Schlein: lavoro per unità partito, ma su linea chiaraRoma, 27 feb. (askanews) – Elly Schlein intende “lavorare per la massima unità di questo partito”. La neo-segretaria Pd lo ha detto parlando al Nazareno. “La responsabilità che sentiamo è quella di tenere insieme questa comunità democratica, avere cura della sua storia, dei suoi valori e di proiettarli al futuro. E mentre teniamo insieme questa storia teniamo insieme le culture che hanno forgiato questo spartito”.
“Io – ha ricordato – sono nativa democratica, riuscire a tenere insieme è per noi fondamentale oggi che c’è bisogno di lavorare tutte e tutti per il rilancio. Da questo punto di vista tenere insieme la comunità è fondamentale”. Tutto questo, ha precisato, “senza però rinunciare a una linea politica chiara, comprensibile, che è quella che le persone che sono venute a votare alle primarie hanno deciso di scegliere”.

Pd, Bardi: auguri a Schlein, ma centrodestra unico riferimento moderati

Pd, Bardi: auguri a Schlein, ma centrodestra unico riferimento moderatiRoma, 27 feb. (askanews) – “La vittoria di Elly Schlein segna una data spartiacque nella breve storia del Pd. Faccio gli auguri alla neo segretaria, rivolgo i complimenti al mio collega Bonaccini per il suo impegno, ma – come ho già detto in precedenza – la piattaforma di Elly Schlein è caratterizzata dal suo radicalismo, è espressione dei grandi centri urbani, soprattutto del Nord Italia e rappresenta una moda di importazione estranea alla cultura moderata del nostro paese e in particolare del Sud. Il centrodestra dopo ieri sera diventa il punto di riferimento della stragrande maggioranza degli italiani, dato lo spostamento del Pd verso sinistra e la coalizione di centrodestra si pone come il naturale interlocutore di chi non appartiene a una cultura politica radicale ed estremista. Giorgia Meloni da presidente del consiglio sta mostrando tutte le proprie qualità istituzionali e moderate, ponendosi come punto di riferimento di tutto il paese, sia in patria che all’estero e questo modello vogliamo replicarlo – con le dovute proporzioni – anche in Basilicata”. Lo afferma in una nota il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.

Schlein prima leader donna del Pd, oggi il passaggio di consegne

Schlein prima leader donna del Pd, oggi il passaggio di consegneMilano, 27 feb. (askanews) – Elly Schlein ribalta il voto dei circoli e diventa la prima donna segretaria nella storia del partito democratico. Con il 53,8 per cento dei voti, dato ancora non definitivo, ha staccato il suo rivale Stefano Bonaccini al 46.2 per cento, prevalendo soprattutto nelle grandi città e nelle Regioni del nord, come la Lombardia, dove ha raggiunto il 65%, e del Centro Italia, ma anche nella Sicilia. E’ la prima volta che il voto delle primarie ai gazebo, al quale partecipa anche chi non ha la tessera Pd, ribalta quello degli iscritti.
La vittoria di una donna giovane, 37 anni, che si definisce “ecologista, femminista e di sinistra”, ha le premesse per provocare un profondo cambiamento nel partito democratico. “Il popolo democratico è vivo, c’è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara”, sono state le prime parole della Schlein. Che ha aggiunto: “Saremo un bel problema per il governo Meloni”. L’elezione della nuova leader del pd, che si è iscritta al partito solo prima della sua candidatura alle primarie, viene considerata “un fatto politico di grande rilievo”, come ha detto lo storico dirigente del Pd Goffredo Bettini, che “dà il segno di una radicale innovazione”, è un “inequivocabile segnale” di una “spinta più a sinistra” del partito e che appare destinata ad avere ripercussioni nell’assetto dell’intero centrosinistra, sia nel Terzo Polo sia nel Movimento 5 Stelle.
E’ stato Stefano Bonaccini, battuto dal voto “aperto” degli elettori del pd, dopo la vittoria tra gli iscritti, a congratularsi con la sua avversaria nella corsa alla leadership: “Da domani tutti a dare una mano a Elly, per il rilancio del Pd”, ha detto, riconoscendo che “Elly è stata in grado di interpretare il cambiamento”.
Alla Schlein sono giunti già ieri sera gli auguri della premier Meloni: “Congratulazioni a Elly Schlein e complimenti al Pd per la mobilitazione dei suoi elettori nel congresso. Spero che l’elezione di una giovane donna alla guida di via del Nazareno possa aiutare la sinistra a guardare avanti e non indietro”.
Tra i suoi sostenitori, il primo a parlare è stato Dario Franceschini, ex segretario del partito e più volte ministro della Beni culturali, che ha parlato di “Un’onda travolgente cui nessuno credeva. Un’onda di speranze, di rabbia, di orgoglio, di entusiasmo” e dell’inizio “davvero una nuova storia”. Nel suo discorso dopo la vittoria alle primarie dal suo comitato elettorale, Schlein ha ribadito il suo programma di “difesa dei più poveri, dei lavoratori sfruttati, per difendere la scuola pubblica nel momento in cui il governo tace davanti a un’aggressione squadrista. Saremo qui a fare le barricate contro ogni taglio sulla sanità pubblica”.
In attesa del passaggio di consegne, dal segretario uscente Enrico Letta, che gli ha fatto gli auguri affermando che “Riuscirà laddove io non ce l’ho fatta”, Schlein ha chiamato il partito all’unità: “Da domani lavoreremo insieme, lavoreremo per l’unità, non possiamo permetterci altro”. “Il mio impegno – ha detto – sarà quello di essere la segretaria di tutte e di tutti, indistintamente. Questa è la responsabilità che abbiamo. Solo così lavoreremo insieme per tornare a vincere presto insieme. Questo chiedo anche a loro di fare. Mi spetta una grande responsabilità, quella di tenere insieme la nostra comunità”.

Naufragio migranti, Piantedosi: traversate si rivelano tragiche

Naufragio migranti, Piantedosi: traversate si rivelano tragicheRoma, 26 feb. (askanews) – “Ho voluto portare una testimonianza simbolica sul posto” dove è accaduto il tragico naufragio davanti alle coste di Crotone, “mi chiedo come sia possibile che vengano organizzate traversate di questo tipo, come sia possibile spingersi fino al punto di coinvolgere donne e bambini in traversate che si rivelano tragicamente pericolose”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi al termine dell’incontro in prefettura a Crotone, dopo il tragico naufragio di migranti davanti alle coste calabresi.

Naufragio migranti, Meloni: impegno governo è impedire tragedie

Naufragio migranti, Meloni: impegno governo è impedire tragedieRoma, 26 feb. (askanews) – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime “il suo profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini”.
“E’ criminale – afferma il presidnete del Consiglio in una nota – mettere in mare una imbarcazione lunga appena 20 con ben 200 persone a bordo e con previsioni meteo avverse. E’ disumano scambiare la vita di uomini, donne e bambini col prezzo del ‘biglietto’ da loro pagato nella falsa prospettiva di un viaggio sicuro. Il Governo – conclude il premier – è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza. Si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di una immigrazione senza regole”.

Mattarella: bene Meloni su abuso decreti legge, generano confusione

Mattarella: bene Meloni su abuso decreti legge, generano confusioneRoma, 24 feb. (askanews) – “Ho apprezzato l’iniziativa che il Presidente del Consiglio dei ministri ha di recente assunto, in dialogo con i Presidenti delle Camere, sottolineando l’abuso della decretazione d’urgenza e la circostanza che i decreti-legge siano da tempo divenuti lo strumento di gran lunga prevalente attraverso il quale i Governi esercitano l’iniziativa legislativa”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella lettera con cui ha accompagnato la promulgazione del dl Milleproroghe.
“Come ha osservato il Presidente del Consiglio – continua – un’inversione di tendenza potrà aversi con il recupero di un’adeguata capacità di programmazione legislativa da parte del Governo e di una corrispondente attitudine del Parlamento a consentire l’approvazione in tempi ragionevoli dei disegni di legge ordinaria”.
“Rispetto a questa iniziativa del Governo – scrive ancora il capo dello Stato – auspico piena collaborazione istituzionale e invito tutte le forze politiche a valutarla con senso di responsabilità. Nel rimettermi alle determinazioni che il Parlamento e il Governo intenderanno assumere a questo riguardo, nella loro autonomia costituzionalmente garantita, mi limito a osservare come sia ormai evidente il carattere frammentario, confuso e precario della normativa prodotta attraverso gli emendamenti ai decreti-legge e come questa produca difficoltà interpretative e applicative. Tutto ciò acuisce i problemi e allunga i tempi dell’attività dell’amministrazione, disorientando amministratori, cittadini e imprese”.

Mattarella premia giovani Alfieri e stigmatizza il pestaggio alla scuola di Firenze

Mattarella premia giovani Alfieri e stigmatizza il pestaggio alla scuola di FirenzeRoma, 24 feb. (askanews) – Trenta storie di solidarietà, di coraggio, di semplicità, di convivenza civile. Trenta ragazzi e ragazze, dai 14 ai 18 anni, a cui stamani il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato gli attestati d’onore di Alfiere della Repubblica riconoscendoli come “modelli positivi di cittadinanza”. Un’occasione che il Capo dello Stato ha colto sia per ricordare – dopo “un lungo anno di guerra” in Ucraina – il valore della pace e l’impegno, anche di tanti giovani nella storia e nel presente, contro “comportamenti aggressivi”, sia per spendere qualche parola sulla violenza che si manifesta in vari contesti, privati e pubblici. Compreso quanto avvenuto giorni fa a Firenze con il pestaggio di alcuni studenti davanti al liceo Michelangiolo ad opera di sei giovani di Azione studentesca.
Su quei fatti e sulla lettera della preside del liceo Leonardo Da Vinci, Annalisa Savino, che ha condannato la violenza e messo in guardia sui rischi di un ritorno al fascismo, si è scatenato un dibattito nel quale è intervenuto il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, attaccando la docente mentre nessuna dichiarazione è giunta dalla premier Giorgia Meloni. Oggi il Capo dello Stato è tornato su quanto accaduto con parole nette: “La violenza la vediamo purtroppo sovente: violenza nelle famiglie, violenza nelle abitazioni, violenza contro le donne, violenza in tante circostanze per strada, e in tante altre circostanze, addirittura nei giorni scorsi davanti a una scuola contro ragazzi”, ha ricordato Mattarella. Per poi aggiungere che “vi sono episodi di violenza contro i quali però la vera diga è fatta naturalmente dagli interventi delle pubbliche autorità ma è fatta in maniera prevalente soprattutto dai comportamenti positivi che nella società si realizzano, vengono fuori, si manifestano, come quelli che voi avete messo in campo”.
Tra i trenta premiati c’è Tommaso Zotti, un ragazzo di 15 anni, che, dopo il malore del conducente di uno scuolabus, ha aiutato tutti a mettersi in salvo. C’è Aniello Capuano, 14 anni, che affronta la malattia che lo ha colpito da bambino, impegnandosi anche per fare conoscere la distrofia facio-scapolo-omerale e per sostenere la ricerca scientifica. E ci sono Francesca Di Sabatino, 18 anni, che si impegna come volontaria a favore dei bambini e delle persone più deboli e Maria Grazia Fragale, 17 anni, che si è spesa per l’integrazione di una ragazza ucraina in classe aiutando alcuni rifugiati ucraini ad apprendere la lingua italiana.
Ragazzi non ancora ventenni che hanno scelto da che parte stare. Come lo fecero i giovani tedeschi che si opposero, pagando con la vita, al nazismo. Mattarella ha voluto ricordarli soffermandosi sull’anniversario dell’aggressione russa all’Ucraina. “L’ambito internazionale non è separato da quello interno ai singoli paesi, c’è una grande reciproca influenza” e “oggi è un giorno particolare, per voi e per me, per la consegna di questi riconoscimenti ma anche perchè oggi – ha spiegato il presidente – si compie un lungo anno della guerra di aggressione della Russia all’Ucraina. Nella nostra Europa non si vedeva una guerra” così “dagli eventi drammatici che hanno condotto alla seconda guerra mondiale” e “allora molti si opponevano a comportamenti aggressivi”. Come Hans e Sophie Scholl della Rosa Bianca che “seminarono per il futuro”, ragazzi “poco più che ventenni” che rifiutarono “la violenza”, “i comportamenti aggressivi” e pagarono “con la vita”. Da qui, dalla difesa di questi valori, ha concluso Mattarella, “è nata la nuova Europa che dopo essersi per secoli lacerata in guerre devastanti e sanguinose ha costruito una condizione di pace che oggi, un anno fa, è stata posta in pericolo”.

Ucraina, Mattarella: aggressione mai vista da II guerra mondiale

Ucraina, Mattarella: aggressione mai vista da II guerra mondialeRoma, 24 feb. (askanews) – “L’ambito internazionale non è separato da quello interno ai singoli paesi, c’è una grande reciproca influenza” e “oggi è un giorno particolare, per voi e per me, per la consegna di questi riconoscimenti ma anche perchè oggi si compie un lungo anno della guerra di aggressione della Russia all’Ucraina. Nella nostra Europa non si vedeva una guerra” così “dagli eventi drammatici che hanno condotto alla seconda guerra mondiale” e “allora molti si opponevano a comportamenti aggressivi”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricevendo in Quirinale i giovani Alfieri della Repubblica.
“Da un anno la pace è stata posta in pericolo, serve una grande opera per conseguirla, ripristinarla” ma “non è frutto solo di accordi tra i governi ma di sentimenti tra i popoli”, ha concluso.