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Serracchiani: sulla giustizia la premier Meloni usa la doppia morale

Serracchiani: sulla giustizia la premier Meloni usa la doppia moraleRoma, 12 dic. (askanews) – “Lo Stato si governa con disciplina e onore. Se l’onore cade si deve andar via”. Lo afferma Debora Serracchiani, la responsabile Giustizia dei Dem, in un’intervista a Repubblica. “Noi abbiamo già presentato atti in Parlamento e assunto posizioni nette. E non è una questione solo etica, ma politica e istituzionale. Riguarda l’adeguatezza della persona a svolgere un ruolo che richiede requisiti e comportamenti tali da non intaccare l’autorevolezza e la credibilità delle istituzioni. Il Pd ha saputo preservare tutto questo e ogni volta che un’ombra ha toccato suoi esponenti di governo ha subito sgomberato il campo da possibili equivoci, anche a costo di scelte dolorose”, precisa.

Quanto al governo, invece, “lascia stupefatti la posizione della premier, di cui ricordiamo all’opposto le tante volte in cui ha chiesto le dimissioni quand’era all’opposizione”, spiega Serracchiani. “Solo per citare alcune ‘vittime’: Idem, Guidi, Cancellieri, Lotti, Boschi, Azzolina, Lamorgese, Bonafede. Di fronte ai ‘suoi’ applica il solito due pesi e due misure che a parole contrastava”, sottolinea l’esponente del Pd.

Fdi, Bonelli ritira partecipazione ad Atreju: non vado dove sta Abascal

Fdi, Bonelli ritira partecipazione ad Atreju: non vado dove sta AbascalRoma, 11 dic. (askanews) – Dopo la segretaria del Pd Elly Schlein anche il co-portavoce dei Verdi Europei Angelo Bonelli rifiuta la partecipazione ad Atreju 2023, a causa dell’annunciata presenza del leader di Vox Jose Abascal

“Avevo accettato l’invito da parte di Fratelli d’Italia a partecipare al dibattito di Atreju sul tema della transizione ecologica insieme al ministro Pichetto Fratin e ad altri esponenti del partito di Giorgia Meloni. Ovviamente ero consapevole delle enormi distanze ma avevo deciso di confrontarmi civilmente anche con chi aveva posizione diverse dalle mie in una dialettica democratica.Apprendo oggi – annuncia Bonelli- che il leader di Vox Jose Abascal ha evocato per il Premier spagnolo Sanchez lo scenario simile a quello di ‘Piazzale Loreto’, affermando ‘ci sarà un dato momento in cui il popolo lo vorrà impiccare per i piedi’. A queste gravi parole non solo non ci sono state prese di distanza da parte di Giorgia Meloni ma proprio Abascal é stato invitato a concludere la festa Atreju. Questo é assolutamente inammissibile e indecente e pertanto comunico che declinerò l’invito a partecipare venerdí al dibattito.” +

La replica di Schlein a Meloni sul Mes

La replica di Schlein a Meloni sul MesRoma, 11 dic. (askanews) – “Giorgia Meloni fa il gioco delle tre carte. È troppo occupata a difendere una manovra economica indifendibile e dimentica i fatti. Primo: quello di cui discute non è l’attivazione del MES ma la ratifica del trattato che lo modifica. Secondo: 26 Paesi su 27 hanno già ratificato le modifiche. Sono Paesi governati da coalizioni di ogni colore politico. Terzo fatto: rimane solo l’Italia, perché la destra è prigioniera della sua propaganda ideologica. Governare implica assumersi delle responsabilità. Ratificare le modifiche al Mes non significa chiederne l’attivazione, ma non impedire agli altri Paesi di accedervi”. Lo dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein.

“Se non è in grado nemmeno di spiegare questa differenza – aggiunge Schelin- non è adatta al suo mestiere. Noi siamo comunque convinti che anche questa pantomima finirà e Giorgia Meloni si rimangerà anche questa promessa elettorale, come è finita per le accise sulla benzina, sui tagli alle pensioni e alla sanità”.

Mes, Schlein: Meloni fa il gioco delle tre carte

Mes, Schlein: Meloni fa il gioco delle tre carteRoma, 11 dic. (askanews) – “Giorgia Meloni fa il gioco delle tre carte. È troppo occupata a difendere una manovra economica indifendibile e dimentica i fatti. Primo: quello di cui discute non è l’attivazione del MES ma la ratifica del trattato che lo modifica. Secondo: 26 Paesi su 27 hanno già ratificato le modifiche. Sono Paesi governati da coalizioni di ogni colore politico. Terzo fatto: rimane solo l’Italia, perché la destra è prigioniera della sua propaganda ideologica. Governare implica assumersi delle responsabilità. Ratificare le modifiche al Mes non significa chiederne l’attivazione, ma non impedire agli altri Paesi di accedervi”. Lo dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein.

“Se non è in grado nemmeno di spiegare questa differenza – aggiunge Schelin- non è adatta al suo mestiere. Noi siamo comunque convinti che anche questa pantomima finirà e Giorgia Meloni si rimangerà anche questa promessa elettorale, come è finita per le accise sulla benzina, sui tagli alle pensioni e alla sanità”.

Mes, Meloni: Schlein si chieda perché nessuno vuole attivarlo

Mes, Meloni: Schlein si chieda perché nessuno vuole attivarloRoma, 11 dic. (askanews) – Alcune “dichiarazioni” sul Mes “fanno anche abbastanza sorridere. Leggevo la segretaria del partito democratico Elly Schlein che diceva che non possiamo tenere ferma tutta l’Europa. Forse non sa che esiste, chi vuole lo può tranquillamente attivare e semmai bisognerebbe interrgarsi sul perché nessuno vuole attivarlo”. Così la Premier Giorgia Meloni.

“L’altra grande domanda che ho da fare ai partiti di opposizione è: ‘siete stati al governo 4 anni, ma perché non lo avete ratificato se era così fondamentale farlo in tempi rapidi’, ha aggiunto.

Da giovedì Atreju 2023 con Rama, Abascal, Concia e Mister X

Da giovedì Atreju 2023 con Rama, Abascal, Concia e Mister XRoma, 11 dic. (askanews) – Ministri ed esponenti di maggioranza, il premier albanese Edi Rama e il leader di Vox. Paola Concia, Matteo Renzi, Carlo Calenda e Luciano Spalletti. Ma anche un mister X, che sarà svelato nelle prossime ore, e due leader internazionali di cui saranno resi i nomi più avanti. Sono gli ospiti attesi ad Atreju 2023 che si svolgerà a Castel Sant’Angelo dal 14 al 17 dicembre con il titolo ‘Bentornato orgoglio italiano’. Il momento clou sarà ovviamente quello del discorso della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, previsto per domenica mattina. Nella stessa giornata ci sarà anche l’intervento del leader di Vox, Santiago Abascal e dei due vice premier, Matteo Salvini e Antonio Tajani.

L’appuntamento è stato presentato nel corso di una conferenza stampa. Oltre a esponenti del governo – “sono stati invitati tutti i ministri” – ci saranno anche esponenti dell’opposizione come Ivan Scalfarotto di Italia viva, Angelo Bonelli di Avs, il governatore della Puglia, Michele Emiliano, oltre a Matteo Renzi che partecipa a un dibattito sulla Giustizia con il ministro Carlo Nordio e Carlo Calenda che parlerà di Made in Italy con il ministro, Adolfo Urso. “Atreju vuole essere una festa di confronto, di parte ma non di partito, in cui cerchiamo di confrontarci con chi ha idee diverse dalle nostre. E’ sempre stato così, fin dal 98, una festa di confronto a prescindere dalle appartenenze. Sara così anche quest’anno”, ha detto Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fdi.

Fdi, da giovedì Atreju 2023 con Rama, Abascal, Concia e Mister X

Fdi, da giovedì Atreju 2023 con Rama, Abascal, Concia e Mister XRoma, 11 dic. (askanews) – Ministri ed esponenti di maggioranza, il premier albanese Edi Rama e il leader di Vox. Paola Concia, Matteo Renzi, Carlo Calenda e Luciano Spalletti. Ma anche un mister X, che sarà svelato nelle prossime ore, e due leader internazionali di cui saranno resi i nomi più avanti. Sono gli ospiti attesi ad Atreju 2023 che si svolgerà a Castel Sant’Angelo dal 14 al 17 dicembre con il titolo ‘Bentornato orgoglio italiano’. Il momento clou sarà ovviamente quello del discorso della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, previsto per domenica mattina. Nella stessa giornata ci sarà anche l’intervento del leader di Vox, Santiago Abascal e dei due vice premier, Matteo Salvini e Antonio Tajani.

L’appuntamento è stato presentato nel corso di una conferenza stampa. Oltre a esponenti del governo – “sono stati invitati tutti i ministri” – ci saranno anche esponenti dell’opposizione come Ivan Scalfarotto di Italia viva, Angelo Bonelli di Avs, il governatore della Puglia, Michele Emiliano, oltre a Matteo Renzi che partecipa a un dibattito sulla Giustizia con il ministro Carlo Nordio e Carlo Calenda che parlerà di Made in Italy con il ministro, Adolfo Urso. “Atreju vuole essere una festa di confronto, di parte ma non di partito, in cui cerchiamo di confrontarci con chi ha idee diverse dalle nostre. E’ sempre stato così, fin dal 98, una festa di confronto a prescindere dalle appartenenze. Sara così anche quest’anno”, ha detto Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fdi.

Ue, Meloni: vedo spiragli su patto stabilità, tema Italia investimenti

Ue, Meloni: vedo spiragli su patto stabilità, tema Italia investimentiRoma, 11 dic. (askanews) – “L’Italia chiede che gli investimenti che vengono fatti, anche incentivati dall’Ue su alcune materie strategiche vengano riconosciuti nelle regole della governance. Dopodichè non possono scendere troppo nel concreto perché la trattativa, come sapete, è aperta. Noi stiamo portando avanti un approccio molto pragmatico. L’unica cosa che non ci si può chiedere di fare è dire di sì a un patto di stabilità che nessun governo italiano potrebbe rispettare perchè non sarebbe serio da parte nostra. Io vedo spiragli, siamo al lavoro per una soluzione seria che tenga conto del contesto in cui operiamo”. E’ quanto ha detto la Premier Giorgia Meloni partecipando alla presentazione di una mostra al Maxxi.

“Penso – ha proseguito – che la posizione italiana è chiara e che tra l’altro viene compresa e rispettata”.

Meloni: il Mes non è un totem, quando il contesto sarà chiaro saprò cosa fare

Meloni: il Mes non è un totem, quando il contesto sarà chiaro saprò cosa fareRoma, 11 dic. (askanews) – Sul Mes “vedo un dibattito molto italiano e anche molto ideologico. Testimonia la strumentalità di certe posizioni”. E’ quanto ha detto la Premier Giorgia Meloni partecipando alla presentazione di una mostra al Maxxi e ribadendo che “non si può parlare di Mes se non si conosce il contesto”.

Strumentalizzazione, ha sottolineato Meloni, che “non tiene conto di un eventuale danno che si arreca all’Italia. Un governo serio tiene conto del contesto e in quel contesto fa calare gli strumenti, perché parliamo di strumenti e non di totem ideologici. Quando saprò qual è il contesto in cui mi muovo saprò anche cosa bisogna fare del Mes”. Alcune dichiarazioni, ha proseguito “fanno anche abbastanza sorridere. Leggevo la segretaria del partito democratico Schlein che diceva che non possiamo tenere ferma tutta l’Europa. Forse non sa che esiste, chi vuole lo può tranquillamente attivare e semmai bisognerebbe interrgarsi sul perché nessuno vuole attivarlo”. “L’altra grande domanda che ho da fare ai partiti di opposizione è: ‘siete stati al governo 4 anni, ma perché non lo avete ratificato se era così fondamentale farlo in tempi rapidi’, ha aggiunto.

Mes.Meloni:non è un totem,quando contesto chiaro saprò cosa fare

Mes.Meloni:non è un totem,quando contesto chiaro saprò cosa fareRoma, 11 dic. (askanews) – Sul Mes “vedo un dibattito molto italiano e anche molto ideologico. Testimonia la strumentalità di certe posizioni”. E’ quanto ha detto la Premier Giorgia Meloni partecipando alla presentazione di una mostra al Maxxi e ribadendo che “non si può parlare di Mes se non si conosce il contesto”.

Strumentalizzazione, ha sottolineato Meloni, che “non tiene conto di un eventuale danno che si arreca all’Italia. Un governo serio tiene conto del contesto e in quel contesto fa calare gli strumenti, perché parliamo di strumenti e non di totem ideologici. Quando saprò qual è il contesto in cui mi muovo saprò anche cosa bisogna fare del Mes”. Alcune dichiarazioni, ha proseguito “fanno anche abbastanza sorridere. Leggevo la segretaria del partito democratico Schlein che diceva che non possiamo tenere ferma tutta l’Europa. Forse non sa che esiste, chi vuole lo può tranquillamente attivare e semmai bisognerebbe interrgarsi sul perché nessuno vuole attivarlo”. “L’altra grande domanda che ho da fare ai partiti di opposizione è: ‘siete stati al governo 4 anni, ma perché non lo avete ratificato se era così fondamentale farlo in tempi rapidi’, ha aggiunto.