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La Russa: l’Italia sostiene l’Ucraina fino alla vittoria

La Russa: l’Italia sostiene l’Ucraina fino alla vittoriaRoma, 28 set. (askanews) – Quello che sta succedendo in Ucraina “non riguarda soltanto l’Ucraina: riguarda tutti noi. Difendere l’Ucraina significa difendere non solo le sue frontiere e le frontiere europee ma significa anche difendere i valori di libertà e democrazia che sono alla base della nostra identità”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel suo intervento all’assemblea dei presidenti di Parlamento del Consiglio d’Europa, in corso a Dublino.

“Mi sento, lasciatemelo dire, li ho ascoltati prima, particolarmente vicino non solo – ha precisato – al popolo ucraino ma anche ai cittadini di tutti i Paesi baltici, alla Polonia, alla Moldavia, che avvertono ancor più di noi il pericolo di una eventuale – per fortuna che non c’è – acquiescenza all’azione militare di occupazione russa che li minaccia da vicino. Ma tutti i paesi europei devono essere consapevoli che chi lotta e muore per la libertà dell’Ucraina lo sta facendo anche per la libertà e l’indipendenza di tutti i popoli europei”. “E anche alla luce di questa convinzione, che l’Italia assicura il proprio sostegno al popolo ucraino, in ogni ambito, e fino a che sarà necessario: fino alla vittoria”, ha concluso La Russa.

Emergenza migranti, Meloni a Malta per il summit Med9 alla ricerca di “alleati” in Ue

Emergenza migranti, Meloni a Malta per il summit Med9 alla ricerca di “alleati” in UeLa Valletta (Malta), 28 set. (askanews) – Cercare “alleati” per sostenere in Europa le priorità dell’Italia a partire dalla questione dei migranti. E’ questo l’obiettivo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che domani arriva a Malta per il summit Med9 che riunisce i Paesi Ue dell’area del Mediterraneo: oltre all’Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Malta, Slovenia e Croazia. Saranno presenti anche la presidente della Commissione Ue Ursula von del Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Ottobre è un mese rilevante sui tavoli europei: prima al Consiglio informale di Granada del 6 ottobre e poi a quello formale in programma a Bruxelles, il 26 e 27, saranno sul tavolo dossier ‘caldi’ come, appunto, la questione dei migranti e la nuova governance europea. Temi su cui, tra i Paesi membri, ci sono distanze che il precoce avvio della campagna elettorale in vista del voto di giugno non contribuisce a ridurre. Sui migranti Meloni si gioca una partita fondamentale sul fronte interno, dove le ormai quotidiane critiche della Lega hanno fatto suonare l’allarme e infastidito non poco Palazzo Chigi. La soluzione al problema, però, è la convinzione della premier, non può che arrivare da un’intesa a livello comunitario. Per questo dopo le tensioni con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e dopo aver – almeno per il momento – ‘ricucito’ con Emmanuel Macron (con cui parlerà di nuovo domani) a Malta cercherà di trovare l’appoggio di altri leader. A loro la premier si è già rivolta in una lettera, inviata martedì sera, in cui – secondo quanto si apprende – sollecita a “lavorare” per “accelerare” la strategia multidimensionale” europea: da un lato occorre “combattere” i “traffici di esseri umani” e dall’altro trovare “soluzioni strutturali”. Il ‘modello’ per la presidente del Consiglio è quello dell’accordo con la Tunisia che però sta segnando il passo, con lentezze e resistenze alla sua attuazione. Per superarle, Meloni a Malta potrebbe chiedere anche un “sostegno” formale da inserire nella dichiarazione finale.

Per il resto, si parlerà naturalmente del supporto all’Ucraina ma anche e soprattutto degli aspetti economici. Sul tavolo c’è la revisione a medio termine del quadro finanziario pluriennale (che peraltro ai punti 4 e 6 vede i fondi per la dimensione interna ed esterna delle migrazioni) ma soprattutto il dibattito sulla competitività europea, con la risposta all’Ira americano, e sulla governance. Anche su questi due punti Meloni cerca di trovare affinità con i Paesi mediterranei per opporsi con efficacia all’impostazione dei Paesi del nord. La posizione italiana, sul nuovo Patto di stabilità e crescita – viene ricordato – resta quella di “puntare alla crescita in un quadro di finanza sostenibile”, quindi “invertendo il paradigma: crescita prima di stabilità”. Una posizione consolidata da tempo ma particolarmente interessata in un momento in cui a Bruxelles viene chiesta “comprensione” (parole del ministro Giancarlo Giorgetti) per lo sforamento del tetto del 3% con il ricorso nel 2024 a nuovo debito per 14 miliardi. Altro tema sul tavolo, l’allargamento a est. Entro dicembre la Commissione presenterà il suo report annuale e a dicembre il Consiglio si dovrà pronunciare sull’apertura o meno dei negoziati con Ucraina, Moldavia e Georgia. In Ue, sottolineano fonti diplomatiche, c’è ormai la consapevolezza che l’allargamento offre un vantaggio geopolitico ed economico come strumento per rafforzare l’autonomia strategica, ma occorre attrezzarsi per evitare ritardi e difficoltà. Per Roma c’è un generale favore al processo, anche se la priorità è l’apertura ai Paesi dei Balcani occidentali, come del resto confermato ieri dalla stessa Meloni al collega albanese Edi Rama.

Nadef, Schlein: governo non riuscirà a mantenere le promesse

Nadef, Schlein: governo non riuscirà a mantenere le promesseRoma, 28 set. (askanews) – Il governo con la prossima manovra non riuscirà a mantenere le promesse. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein conversando con i giornalisti a margine dell’incontro con Antonio Costa, segretario del Ps portoghese e primo ministro del Portogallo. Quando le viene chiesto un giudizio sulla Nadef, Schlein ha risposto: “Non riusciranno a mantenere le promesse che hanno fatto”.

“Le priorità del Partito democratico sono molto chiare – ha aggiunto – da un lato la sanità pubblica, su cui siamo estremamente preoccupati perché se allungano i tempi delle liste d’attesa. Dall’altro naturalmente il potere d’acquisto delle famiglie e i salari e su questo consiglieremo anche la battaglia sul salario minimo per il rinnovo dei contratti. Il taglio del cuneo dovrebbe essere reso strutturale come chiediamo dall’inizio e accanto questo anche misure che accompagnano la crescita delle imprese e la transizione ecologica digitale. Queste sono le priorità che noi abbiamo formulato e che porteremo in questa discussione queste settimane”.

Meloni a Med9 Malta, cerca “alleati” in Ue su migranti

Meloni a Med9 Malta, cerca “alleati” in Ue su migrantiLa Valletta (Malta), 28 set. (askanews) – Cercare “alleati” per sostenere in Europa le priorità dell’Italia a partire dalla questione dei migranti. E’ questo l’obiettivo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che venerdì arriva a Malta per il summit Med9 che riunisce i Paesi Ue dell’area del Mediterraneo: oltre all’Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Malta, Slovenia e Croazia. Saranno presenti anche la presidente della Commissione Ue Ursula von del Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Ottobre è un mese rilevante sui tavoli europei: prima al Consiglio informale di Granada del 6 ottobre e poi a quello formale in programma a Bruxelles, il 26 e 27, saranno sul tavolo dossier ‘caldi’ come, appunto, la questione dei migranti e la nuova governance europea. Temi su cui, tra i Paesi membri, ci sono distanze che il precoce avvio della campagna elettorale in vista del voto di giugno non contribuisce a ridurre. Sui migranti Meloni si gioca una partita fondamentale sul fronte interno, dove le ormai quotidiane critiche della Lega hanno fatto suonare l’allarme e infastidito non poco Palazzo Chigi. La soluzione al problema, però, è la convinzione della premier, non può che arrivare da un’intesa a livello comunitario. Per questo dopo le tensioni con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e dopo aver – almeno per il momento – ‘ricucito’ con Emmanuel Macron (con cui parlerà di nuovo domani) a Malta cercherà di trovare l’appoggio di altri leader. A loro la premier si è già rivolta in una lettera, inviata martedì sera, in cui – secondo quanto si apprende – sollecita a “lavorare” per “accelerare” la strategia multidimensionale” europea: da un lato occorre “combattere” i “traffici di esseri umani” e dall’altro trovare “soluzioni strutturali”. Il ‘modello’ per la presidente del Consiglio è quello dell’accordo con la Tunisia che però sta segnando il passo, con lentezze e resistenze alla sua attuazione. Per superarle, Meloni a Malta potrebbe chiedere anche un “sostegno” formale da inserire nella dichiarazione finale.

Per il resto, si parlerà naturalmente del supporto all’Ucraina ma anche e soprattutto degli aspetti economici. Sul tavolo c’è la revisione a medio termine del quadro finanziario pluriennale (che peraltro ai punti 4 e 6 vede i fondi per la dimensione interna ed esterna delle migrazioni) ma soprattutto il dibattito sulla competitività europea, con la risposta all’Ira americano, e sulla governance. Anche su questi due punti Meloni cerca di trovare affinità con i Paesi mediterranei per opporsi con efficacia all’impostazione dei Paesi del nord. La posizione italiana, sul nuovo Patto di stabilità e crescita – viene ricordato – resta quella di “puntare alla crescita in un quadro di finanza sostenibile”, quindi “invertendo il paradigma: crescita prima di stabilità”. Una posizione consolidata da tempo ma particolarmente interessata in un momento in cui a Bruxelles viene chiesta “comprensione” (parole del ministro Giancarlo Giorgetti) per lo sforamento del tetto del 3% con il ricorso nel 2024 a nuovo debito per 14 miliardi. Altro tema sul tavolo, l’allargamento a est. Entro dicembre la Commissione presenterà il suo report annuale e a dicembre il Consiglio si dovrà pronunciare sull’apertura o meno dei negoziati con Ucraina, Moldavia e Georgia. In Ue, sottolineano fonti diplomatiche, c’è ormai la consapevolezza che l’allargamento offre un vantaggio geopolitico ed economico come strumento per rafforzare l’autonomia strategica, ma occorre attrezzarsi per evitare ritardi e difficoltà. Per Roma c’è un generale favore al processo, anche se la priorità è l’apertura ai Paesi dei Balcani occidentali, come del resto confermato ieri dalla stessa Meloni al collega albanese Edi Rama.

Firmato il patto anti-inflazione, Meloni: mostra che in Italia c’è una guida

Firmato il patto anti-inflazione, Meloni: mostra che in Italia c’è una guidaRoma, 28 set. (askanews) – Il patto anti-inflazione, firmato oggi nella Sala Verde di Palazzo Chigi, “è un’iniziativa frutto di un lungo lavoro, di un confronto durato diverse settimane che ha portato a un risultato concreto e che dimostra al governo che noi non siamo soli quando ci sono problemi da affrontare che coinvolgono la nazione e forse dimostra anche al ceto produttivo che in questa nazione c’è una guida, c’è un governo che sa ascoltare, che anche lui dà una mano quando si deve affrontare una situazione complessa come nel caso della spirale inflazionistica”. Lo ha affermato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla firma del Patto Inflazione a Palazzo Chigi.

Il post di Barbara Berlusconi dedicato al padre

Il post di Barbara Berlusconi dedicato al padreRoma, 28 set. (askanews) – “Caro papà, domani sarebbe stato il tuo compleanno. Quando chiudo gli occhi, vedo ancora il tuo sorriso rassicurante e sento il calore della tua mano nella mia. Avevi un cuore grande e un’anima nobile”. Lo scrive sui social Barbara Berlusconi, pubblicando una foto con il padre, in cui reggono insieme una maglia del Milan con il numero uno e la scritta ‘presidente’.

“Sebbene molti ti conoscano per i tuoi successi imprenditoriali e per il tuo carisma politico, io – aggiunge – ho avuto il privilegio di vedere l’uomo dietro al leader: amorevole, premuroso e profondamente umano. La tua assenza ha lasciato nel mio cuore un vuoto incolmabile, ma i ricordi e i tuoi insegnamenti sono il mio faro”. “Con ogni gesto hai plasmato la mia crescita insegnandomi il valore della determinazione e del coraggio. Hai sempre creduto nella libertà come diritto inalienabile di ogni individuo e nel rispetto come pilastro di ogni relazione. Il mio cuore si riempie di gratitudine ogni volta che penso a te, all’uomo che eri e all’incredibile padre che sono stata fortunata ad avere. Mentre il tempo passa e il mondo cambia, ci sono cose che rimarranno per me immutabili: il tuo ottimismo, la tua esemplare etica del lavoro, la tua generosità e la capacità di realizzare sogni ritenuti impossibili”, conclude.

Patto anti-inflazione, Meloni: va al di là del valore economico

Patto anti-inflazione, Meloni: va al di là del valore economicoRoma, 28 set. (askanews) – La firma del Patto anti-inflazione è “un’iniziativa che mi rende particolarmente orgogliosa, uno strumento attraverso il quale lavoriamo insieme per calmierare i prezzi sui principali beni di largo consumo” ma è un’”iniziativa che va al di là del valore economico che ha” perché “dimostra la capacità che l’Italia ha ancora di lavorare insieme, di cercare di muoversi come una comunità per raggiungere gli obiettivi, è un messaggio estremamente prezioso”. Lo ha affermato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla firma del Patto Inflazione a Palazzo Chigi.

Qatargate, Cozzolino: io sospeso dal Pd in modo indecente

Qatargate, Cozzolino: io sospeso dal Pd in modo indecenteRoma, 28 set. (askanews) – Ad oltre 9 mesi dall’inizio del Qatargate, Andrea Cozzolino non ha ancora chiaro cosa gli sia contestato al di là di una generica accusa di associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio. Il Pd lo ha sospeso. “Comunicandomelo via stampa e senza che avessi ricevuto un avviso di garanzia. Mi attendevo più rispetto per un parlamentare che ha sempre svolto la sua attività con disciplina ed onore. È stato disumano, indecente”, ha spiegato in un’intervista al Corriere della Sera.

L’ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri dice ch Cozzolino ha preso soldi. “Se fosse vero, dovrebbe saper dire anche dove, come, quando e perché”, replica lo stesos Cozzolino. “È una volgare falsità per rendere credibile il suo racconto. La mia storia finanziaria è trasparente, ho sempre condotto una vita molto sobria”, sottolinea.

Decreto migranti, tutte le donne andranno in strutture di maggior tutela. Accertamento rapido per l’età dei minori

Decreto migranti, tutte le donne andranno in strutture di maggior tutela. Accertamento rapido per l’età dei minoriRoma, 27 set. (askanews) – Tutte le donne, non solo le madri o quelle in gravidanza, avranno accesso nelle strutture di maggiore tutela. E’ quanto prevede, secondo quanto si apprende, il nuovo decreto migranti del governo.

Finora – spiegano fonti di governo – solo le donne in stato di gravidanza o le madri con minori venivano inserite subito nel sistema di accoglienza di secondo livello. Per tutte le altre, la normativa prevedeva lo stesso trattamento degli uomini adulti. “Il decreto corregge questa grave anomalia e garantisce a tutte le donne migranti, dunque non più solo a quelle in stato di gravidanza, l’accesso nelle strutture di maggiore tutela”, concludono le fonti. Sarà inoltre possibile svolgere più rapidamente gli accertamenti per verificare l’età dei minori straniero non accompagnati. Gli accertamenti sono autorizzati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni. Se l’età dichiarata non corrisponde al vero, lo straniero è condannato per falsa attestazione. La condanna per il reato di false dichiarazioni al pubblico ufficiale può essere sostituita dall’espulsione dal territorio nazionale.

Espulsioni, invece, più facili per i migranti irregolari. Se lo straniero presenta una nuova domanda di protezione internazionale (domanda reiterata) durante l’esecuzione di un provvedimento di espulsione – spiegano le fonti – il presidente della Commissione territoriale, in composizione monocratica, valuta preliminarmente e immediatamente l’eventuale inammissibilità della domanda reiterata di protezione internazionale. In questo modo si contrasta la pratica delle domande di asilo pretestuose e dilatorie. Dall’altro lato, aumenta il personale di Polizia da destinare presso le Ambasciate e i Consolati per potenziare le attività di controllo e di verifica del rilascio dei visti di ingresso. Il personale delle Forze armate dell’operazione ‘Strade sicure’ è incrementato dal primo ottobre al 31 dicembre 2023 di ulteriori quattrocento unità.

Nadef, deficit 2023 sale al 5,3% per “effetto del Superbonus”. Confermati aiuti alle famiglie e taglio cuneo

Nadef, deficit 2023 sale al 5,3% per “effetto del Superbonus”. Confermati aiuti alle famiglie e taglio cuneoRoma, 27 set. (askanews) – Il rapporto deficit/Pil nel 2023 nella nota di aggiornamento del Def sale dal 4,3% al 5,3% “interamente per l’effetto del Superbonus 110%”. E’ quanto riferiscono fonti di governo a margine del Consiglio dei ministri.

In assenza dei bonus edilizi, spiegano le stesse fonti, “il debito sarebbe sceso di un punto percentuale all’anno”. I bonus edilizi “comportano un sostanziale incremento del fabbisogno pubblico nel corso dell’intera legislatura, riducendo gli spazi di manovra per finanziare interventi a favore dell’economia reale e delle famiglie”. In ogni caso, la Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef) consente “una impostazione di bilancio all’insegna della serietà e del buon senso”, spiegano fonti di governo mentre il Consiglio dei Ministri sta esaminando la Nadef Sarebbero confermati gli aiuti alle famiglie con redditi medio bassi, il taglio del cuneo fiscale e avvio dell’applicazione della delega fiscale per proseguire nella politica di riduzione delle tasse.

La Nadef predisposta dal Governo “tiene in considerazione la complessa situazione economica internazionale, l’impatto della politica monetaria restrittiva con l’aumento dei tassi d’interesse (che sottrae risorse dell’ordine di 14-15 miliardi agli interventi attivi a favore dell’economia e delle famiglie), le conseguenze della guerra in Ucraina”, spiegano ancora fonti di governo mentre è in corso il Cdm per l’esame della Nota. “Il Governo ha scelto un’impostazione di bilancio seria e di buon senso. Confermati – spiegano le stesse fonti – l’aiuto ai redditi medio bassi, la decontribuzione già decisa l’anno scorso, gli interventi a favore delle famiglie con figli e l’attuazione della prima fase della riforma fiscale per proseguire nella politica di riduzione delle tasse e della pressione fiscale. Prevista la prosecuzione dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego con particolare riferimento alla sanità”.