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Europee, M5s: falso Conte abbia vietato santini e volti su manifesti

Europee, M5s: falso Conte abbia vietato santini e volti su manifestiRoma, 30 apr. (askanews) – L’articolo comparso oggi sul quotidiano Il Tempo, dal titolo “Conte proibisce i manifesti, niente facce dei candidati”, riporta notizie false, totalmente prive di fondamento. Ai candidati alle elezioni europee non sono mai stati vietati né l’utilizzo dei c.d. santini, né manifesti elettorali, né sponsorizzazioni sui social”. Lo afferma l’Ufficio Stampa del Movimento Cinque Stelle


“Nell’incontro di ieri – proseguono i Cinque Stelle- sono state fornite informazioni pratiche per la campagna elettorale. Sempre nella giornata di ieri i candidati hanno potuto scattare delle foto da utilizzare anche per santini e manifesti.Le indicazioni e i suggerimenti dati sono quelli già adottati nelle precedenti elezioni europee (2019) e nelle scorse elezioni politiche (2022)”.

Rai,Pd: Agcom conferma sorpasso Mediaset: è servizio pubblico o TeleMeloni?

Rai,Pd: Agcom conferma sorpasso Mediaset: è servizio pubblico o TeleMeloni?Roma, 30 apr. (askanews) – “Per giorni la governance della Rai ha cercato di nascondere le indiscrezioni uscite sulla stampa secondo cui Mediaset aveva superato la Rai. L’Agcom conferma la notizia e pubblica dei dati. A questo punto vorremmo sapere da tutta la dirigenza Rai come mai smentire notizie dell’Autorità garante? La Rai è prima di tutto un’azienda italiana, al servizio dei cittadini o è teleMeloni?”. Lo affermano in una nota i parlamentari Pd della commissione di Vigilanza sulla Rai.

Europee, fonti palazzo Chigi: no riduzione firme per liste

Europee, fonti palazzo Chigi: no riduzione firme per listeMilano, 30 apr. (askanews) – Salta la riduzione ulteriore del numero delle firme necessarie per presentare le liste alle prossime Europee: nonostante la richiesta di Marco Rizzo fosse “ragionevole”, altre “formazioni minori” hanno espresso la ferma contrarietà e il governo ha dunque ritenuto “opportuno non accoglierla”. Lo fanno sapere fonti di palazzo Chigi, sottolineando anche “le accuse da più parti al governo di voler varare un provvedimento per qualche astruso secondo fine”. Tra questi la lista Libertà, che stamattina ha protestato davanti paalzzo Chigi accusando il governo di voler favorire “l’amico di Giorgia Meloni, Marco Rizzo”.


Fonti di palazzo Chigi spiegano: “Ieri il coordinatore di Democrazia sovrana e popolare Marco Rizzo ha chiesto e ottenuto un incontro a Palazzo Chigi. Come detto, Rizzo è stato ascoltato senza alcuna preclusione, c’era da parte del governo la disponibilità a venire incontro alla richiesta avanzata che appare in ogni caso ragionevole. Ciò con spirito collaborativo per favorire la partecipazione alla competizione elettorale e con l’aspettativa che la richiesta sarebbe stata condivisa in modo trasversale da tutte le forze politiche senza generare polemiche”. Tuttavia, “a fronte della ferma contrarietà di altre formazioni politiche minori e per di più con accuse da più parti al governo di voler varare un provvedimento per qualche astruso secondo fine, l’esecutivo ha valutato opportuno non accogliere la richiesta”.

1 maggio, Mattarella: Repubblica fondata su lavoro tutti, non è merce

1 maggio, Mattarella: Repubblica fondata su lavoro tutti, non è merceRoma, 30 apr. (askanews) – “Domani è Primo maggio. Festa del Lavoro. Dunque Festa della Repubblica, che i costituenti hanno voluto fondare proprio sul lavoro. Come disse all’Assemblea Costituente il primo tra i proponenti di questa formula, Fanfani, ‘fondata non sul privilegio, non sulla fatica altrui’: è fondata sul lavoro di tutti. E’ un elemento base della nostra identità democratica”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando dopo la sua visita a un’azienda di Castrovillari, nell’ambito della sua giornata in Calabria.


“Non si tratta soltanto di un richiamo ai valori di libertà e di eguaglianza ma dell’indicazione di un modello sociale vivo, proiettato verso la coesione e la solidarietà. Capace, quindi, di rimuovere continuamente, nel corso del tempo, gli ostacoli che sottraggono opportunità alle persone e impediscono il pieno esercizio dei diritti. Il lavoro è legato, in maniera indissolubile, alla persona, alla sua dignità, alla sua dimensione sociale, al contributo che ciascuno può e deve dare alla partecipazione alla vita della società. Il lavoro non è una merce”, ha rilanciato il capo dello Stato.

Mafia, Mattarella ricorda La Torre e Di Salvo: esempio dei valori di giustizia e legalità

Mafia, Mattarella ricorda La Torre e Di Salvo: esempio dei valori di giustizia e legalitàRoma, 30 apr. (askanews) – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato alla Presidente del Centro di studi e iniziative culturali “Pio La Torre”, Loredana Introini ed al Presidente Emerito, Vito Lo Monaco, un messaggio in occasione del “42° anniversario dell’uccisione per vile mano mafiosa di Pio La Torre e Rosario Di Salvo” sottolineando che “le Istituzioni e la società civile si uniscono nell’esprimere sentimenti di grande riconoscenza alla loro memoria”.


“La fermezza e l’abnegazione nel contrastare la criminalità organizzata ne fanno figure emblematiche dei valori di giustizia e legalità che sono a fondamento di una convivenza civile basata sullo Stato di diritto”, aggiunge il Capo dello Stato. “La lotta alle mafie necessita soprattutto dell’acuta consapevolezza della loro pervasività, in particolare da parte delle giovani generazioni, al fine di consolidare quei principi alla base di una società costruita sul rispetto della dignità di tutti i cittadini e libera da ogni forma di intimidazione. In questo spirito, esprimo apprezzamento per il Progetto Educativo Antimafia che si prefigge di promuovere tra gli studenti i valori che Pio La Torre e Rosario Di Salvo hanno testimoniato con tenacia e sacrificio. La Repubblica li ricorda con rispetto”, conclude Mattarella.

Fisco, Meloni: domani in Cdm bonus 100 euro per dipendenti

Fisco, Meloni: domani in Cdm bonus 100 euro per dipendentiMilano, 29 apr. (askanews) – “Domani porteremo in Consiglio dei ministri, nell’ambito dell’attuazione della delega fiscale, un decreto legislativo che ci permetterà di erogare, nel mese di gennaio 2025, un’indennità di 100 euro a favore dei lavoratori dipendenti, con reddito complessivo non superiore a 28.000 euro con coniuge e almeno un figlio a carico, oppure per le famiglie monogenitoriali con un unico figlio a carico”. Lo ha detto Giorgia Meloni, secondo quanto si apprende, al tavolo con i sindacati.


Un provvedimento, ha aggiunto Meloni, che “rientra nel più ampio lavoro che il Governo ha portato avanti finora per difendere il potere d’acquisto delle famiglie e dei lavoratori, segnatamente quelli più esposti. In questi sedici mesi di governo, infatti, abbiamo scelto di concentrare le risorse che avevamo a disposizione per interventi di carattere redistributivo”.

Meloni: in dl Coesione riduzione oneri contributivi neo assunti

Meloni: in dl Coesione riduzione oneri contributivi neo assuntiMilano, 29 apr. (askanews) – Il decreto per la riforma delle politiche di coesione, che approderà domani in Consiglio di ministri, conterrà anche la riduzione degli oneri contributivi, per due anni, per i nuovi assunti. Lo ha specificato la presidente del COnsiglio Giorgia Meloni, nell’incontro a palazzo Chigi con le organizzazioni sindacali, secondo quanto si apprende.


“Nel dettaglio – ha spiegato Meloni – sono previste, misure per sostenere l’occupazione dei giovani, delle donne e di alcune categorie di lavoratori svantaggiati. Tali misure prevedono la riduzione degli oneri contributivi per i nuovi assunti per due anni. Accanto alle misure per sostenere il lavoro dipendente sono previste specifiche disposizioni per favorire l’avvio di nuove attività distinte per il centro nord e il Mezzogiorno”. A queste misure di sostegno all’occupazione “si accompagnano azioni per riqualificare i lavoratori di grandi imprese in crisi per favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Nello specifico intendiamo sostenere la nascita di nuove imprese nel mezzogiorno e nel centro nord attraverso una misura dedicata ai soggetti attualmente disoccupati. L’obiettivo è quello di continuare a sostenere la crescita dell’occupazione, la riduzione della disoccupazione e degli inattivi. La nostra linea di azione è chiara: sosteniamo chi cerca un lavoro, chi assume e chi intende mettersi in proprio partendo dalle categorie che oggi più difficilmente trovano lavoro”, ha concluso sul punto Meloni.

Polemica su Emiliano in Antimafia, l’audizione fissata per giovedì

Polemica su Emiliano in Antimafia, l’audizione fissata per giovedìRoma, 29 apr. (askanews) – Michele Emiliano sarà giovedì 2 maggio alle 10.30 in commissione Antimafia per l’audizione sui rischi di infiltrazione mafiosa a Bari. La decisione è arrivata dopo una mattinata di polemiche dopo che il presidente della Puglia aveva inviato una lettera alla commissione per chiedere il rinvio dell’appuntamento, inizialmente previsto per la prossima settimana tra il 7 e l’8 maggio.


In quei giorni, avrebbe spiegato Emiliano nella missiva, ci sarebbe stato un problema di “inopportunità” per il concomitante voto di sfiducia alla sua giunta in consiglio regionale. Risposta che innescato le critiche del centrodestra: “Di inopportuno in questa vicenda c’è solo il comportamento del presidente della Regione”, ha detto il vice-presidente della commissione Pietro Pittalis(Fi). “Da Emiliano ci aspettiamo un atteggiamento di massimo supporto e collaborazione, non certo ostile e contrario alle regole istituzionali”. Simili i toni di Riccardo De Corato, capogruppo Fdi in Antimafia: “Trovo indegna la scelta del Presidente Emiliano di non volersi presentare in audizione Antimafia perché secondo lui ‘inopportuno’. Un maldestro tentativo di mettere le mani avanti”.


Contro il presidente pugliese si è espressa anche Raffaella Paita, Iv: “Il tentativo di Emiliano di sviare dalla convocazione in commissione antimafia è quantomeno inopportuno. Non provi quindi a sollevare un polverone mediatico”. Dopo ulteriori contatti tra la commissione e il presidente della Puglia, però, si è arrivati ad un compromesso: l’audizione fissata per il 2 maggio, appunto.


Replica il Pd con Walter Verini(capogruppo del partito in Antimafia) e Anthony Barbagallo(segretario della commissione). “La commissione Antimafia viene usata dai commissari della maggioranza come una clava e a fini elettoralistici. L’audizione è stata fissata tra tre giorni. In un dibattito politico corretto qualcuno di questi signori chiederebbe scusa. Ma dubitiamo che lo faranno”.

Europee, Schlein: ci metto la faccia, non per me ma per il partito

Europee, Schlein: ci metto la faccia, non per me ma per il partitoRoma, 29 apr. (askanews) – “Ci metto la faccia e tutto il mio impegno” ma non “per me, per il partito”, e “per dare una mano anche io a trascinare la squadra” e “a mobilitarsi come il fiume di speranza che si è visto alle primarie”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein spiegando a Sky Tg24 i motivi della sua candidatura alle elezioni Europee. “Essere in campo anche io vuol dire rafforzare il Pd per continuare il lavoro che abbiamo intrapreso” anche a livello nazionale. “Non metto asticelle, l’asticella porta jella. Sopra il 20%? No, il nostro obiettivo è riportare al voto tanti elettori che non votano, abbiamo vinto in Sardegna ma avevo comunque la preoccupazione del 47% di persone che non andate a votare… Se mio impegno diretto (alle elezioni europee, ndr) può aiutare sono felice”. “Lo ascolto sempre Prodi, è sempre stato un punto di riferimento fin da quando gli portai la maglietta con scritto “siamo più di 101″, però credo che sia sempre meglio essere francamente non d’accordo piuttosto che dire sempre sì a tutto e pugnalare alle spalle come purtroppo è accaduto spesso nel nostro partito”.


Anche Schlein è stata pugnalata? “Per fortuna no – ha risposto la segretaria – sono ancora viva, vegeta e combattiva”. “Ascolto tutti e poi devo assumermi la responsabilità di prendere scelte, siamo l’unico partito che discute per davvero e per fortuna discutiamo ma non c’è una capa unica che decide per tutti e mette il suo nome”, ha concluso. Quindi ha aggiunto che “non abbiamo mai smesso di parlare” con il Movimento Cinquestelle, “siamo testardamente unitari ma pretendiamo rispetto”.

Salvini: la candidatura di Vannacci è una scelta di libertà

Salvini: la candidatura di Vannacci è una scelta di libertàMilano, 29 apr. (askanews) – La candidatura del generale Vannacci con la Lega è “una scelta di libertà: se a sinistra candidano una ragazza detenuta in un carcere straniero con accuse pesantissime non vedo perché non si possa candidare un generale che ha difeso l’Italia”. Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, intervistato da Giù la maschera a Rai Radio1. Le parole del generale Vannacci sugli studenti disabili “sono state volutamente fraintese: chi le ha lette le ha capite, noi lavoriamo per includere” ha poi detto il segretario della Lega. “A
settembre con il ministro leghista alla scuola e alla disabilità abbiamo assunto 13mila insegnanti di sostegno. E stiamo lavorando per l’abbattimento delle barriere architettoniche”, ha ricordato Salvini. “Occorre includere, se ci sono disabilità gravissime vanno assistite e non basta un insegnante di sostegno. Ma avere in classe ragazzi speciali in classe è un valore aggiunto se c’è l’insegnante di sostegno. Mi sembra una tempesta sul nulla su parole che sono state volutamente fraintese”, ha rimarcato.


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