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Fdi, svolta nella notte. Evitata al fotofinish la conta romana

Fdi, svolta nella notte. Evitata al fotofinish la conta romanaRoma, 23 mar. (askanews) – La liturgia che va in scena in pubblico, nella sala del Palazzo dei Congressi dell’Eur, vuole che a sbloccare l’impasse sia l’appello accorato all’unità del coordinatore regionale, Paolo Trancassini. La storia racconta, invece, di un accordo raggiunto all’una della notte, che ancora stamattina ha rischiato di saltare.


In extremis la federazione romana di Fratelli d’Italia, la culla del melonismo, riesce a evitare di essere dilaniata da una guerra fratricida tra le due anime del partito per la guida del coordinamento che da solo vale un quinto delle tessere complessive: da una parte i lolliani, rappresentati da Marco Perissa, e dall’altra i rampelliani, che puntavano su Massimo Milani che quel ruolo lo ha ricoperto per 10 anni prima di essere commissariato l’anno scorso. Finisce che a metà mattina il secondo prende la parola prima del previsto davanti ai delegati per annunciare la sua decisione di fare un passo indietro. “Tendo la mano a Marco Perissa e affido a lui la guida”, dice non senza una certa commozione. La ‘compensazione’ la rende pubblica poco dopo Giovanni Donzelli: Milani si va ad aggiungere a Luca Sbardella e Augusta Montaruli come suo vice all’Organizzazione del partito. E’ nei fatti la vittoria di Arianna Meloni e Francesco Lollobrigida. I rampelliani però non ci stanno a passare da sconfitti. “Possiamo tornare a via della Scrofa dalla porta principale”, dice un esponente di spicco. La loro versione è che non ci sia stata né una disfatta né una resa, ma anzi che la conclusione unitaria del congresso sia il primo passo di un percorso che può mettere fine ai dissidi interni, l’attesa dimostrazione di non essere considerati figli di un Dio minore da Giorgia Meloni. La stessa indicazione di Perissa, viene spiegato, doveva essere sin dall’inizio la soluzione che stava bene a tutti. Lo schema – viene raccontato – avrebbe dovuto vedere da una parte candidato Milani e dall’altra il consigliere capitolino Federico Rocca, poi entrambi si sarebbero dovuti fare da parte per lasciare spazio appunto all’ex presidente di Gioventù nazionale.


Ma com’è noto non è così che sono andate le cose. Allo scadere dei termini per la presentazione delle candidature è stata ufficializzata quella sfida rimasta in piedi fino a questa mattina. La mediazione, viene riferito, è stata condotta da una parte da Arianna Meloni, dall’altra da due pontieri dei ‘gabbiani’: Andrea De Priamo e Marco Scurria. L’intesa, oltre al ruolo nel partito per Milani, prevede – viene spiegato – anche la facoltà dell’ala rampelliana di decidere sul vertice di Eur Spa. In mattinata, quando l’accordo è stato a un passo dal saltare, sarebbe tornato in ballo anche il ruolo di coordinatore regionale, ma Arianna Meloni avrebbe ribadito il suo no. Sullo sfondo resta la grande partita per il prossimo sindaco di Roma. Un tema che ricorre nella maggior parte degli interventi dal palco. Che tra i partiti del centrodestra tocchi ancora una volta a Fratelli d’Italia esprimere quel candidato, da queste parti viene considerato pacifico. Che sia stato davvero oggetto delle trattative delle ultime ore è difficile a dirsi. “Mancano ancora due anni”, è la risposta all’unisono. Alla fine, tutti celebrano il fatto che si sia arrivati a una conclusione condivisa. A cominciare da Arianna Meloni: “Siamo soddisfatti, è stato un bel segnale di senso di responsabilità. È prevalsa la linea unitaria. Siamo un partito serio, di militanti, adesso lavoriamo”, dice.


Nonostante ormai la grande partita della presidenza della federazione sia chiusa, il congresso va avanti e non è detto che non riservi qualche piccola sorpresa. Ci sono infatti ancora da votare i 13 membri elettivi che andranno ad affiancarsi ai sette di nomina di Perissa. Dei 21 candidati, 9 sono dell’area dei rampelliani e 12 di quella dei lolliani: gli equilibri che emergeranno potranno essere significativi. Le urne si chiudono domenica alle 20.

Ronzulli (Fi): innegabile Bari sia devastata, ma non approvo far west

Ronzulli (Fi): innegabile Bari sia devastata, ma non approvo far westMilano, 23 mar. (askanews) – “Da pugliese è innegabile che Bari fosse una città devastata, il sindaco Decaro è stato un buon amministratore, noi sicuramente sapremo fare meglio di lui e ci candideremo per guidare la città e per fare meglio dal punto di vista politico e amministrativo di quanto ha fatto il sindaco Decaro, ma da garantista e da antigiustizialista, come è stato sempre il presidente Berlusconi, mi interrogo sui modi che non approvo”. Lo ha detto la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli (Fi), dopo la conferenza stampa convocata ieri a Bari dal capogruppo al Senato, Maurizio Gasparri, sulle polemiche nate sul territorio in seguito all’invio da parte del Viminale di una commissione per valutare eventuali condizionamenti mafiosi all’interno del Comune di Bari.


“Se ci sono stati infiltrazioni mafiose sarà il ministero degli Interni a intervenire, ma questo far west non lo approvo: Forza Italia è un grande partito dove ci possono essere idee diverse, ma sono felice che siano stati rivisti nel corso della conferenza stampa alcuni modi” ha aggiunto a margine di un evento sulle elezioni europee con Letizia Moratti e Antonio Tajani.

Ucraina, Salvini attacca: Macron è un guerrafondaio, un pericolo per l’Europa

Ucraina, Salvini attacca: Macron è un guerrafondaio, un pericolo per l’EuropaRoma, 23 mar. (askanews) – “Lasciare anche solo intravedere che soldati italiani, francesi, tedeschi possano uscire dal proprio Paese per andare a fare la guerra penso sia pericoloso: Macron con le sue parole rappresenta un pericolo per il nostro paese e per il nostro continente. Il problema non sono mamma e papà ma i guerrafondai come Macron”. Lo ha detto Matteo Salvini, intervenendo all’evento ‘Wind of Changes’, organizzato a Roma dal partito europeo Identità e democrazia.


“Io non voglio lasciare ai nostri figli un continente pronto alla terza guerra mondiale, voglio un’Europa di pace”, ha aggiunto.

Ucraina, Salvini: Macron guerrafondaio, un pericolo per l’Europa

Ucraina, Salvini: Macron guerrafondaio, un pericolo per l’EuropaRoma, 23 mar. (askanews) – “Lasciare anche solo intravedere che soldati italiani, francesi, tedeschi possano uscire dal proprio paese per andare a fare la guerra penso sia pericoloso: Macron con le sue parole rappresenta un pericolo per il nostro paese e per il nostro continente. Il problema non sono mamma e papà ma i guerrafondai come Macron”. Lo ha detto Matteo Salvini, intervenendo all’evento ‘Wind of Changes’, organizzato a Roma dal partito europeo Identità e democrazia.


“Io non voglio lasciare ai nostri figli un continente pronto alla terza guerra mondiale, voglio un’Europa di pace”, ha aggiunto.

Bari, Decaro: vergogna, calpestano la città per calcolo elettorale.

Bari, Decaro: vergogna, calpestano la città per calcolo elettorale.Roma, 23 mar. (askanews) – “Oggi da questo palco ci sentiamo tutti un po’ baresi, anche i sindaci e i cittadini che sono venuti dal resto della nostra regione e del nostro paese. Bari oggi ha bisogno anche di voi, quello che stanno tentando di farci è una vergogna senza confini, non si calpesta una città solo per un calcolo elettorale, solo perché si ha paura di perdere come fanno da venti anni”. Lo ha detto il sindaco di Bari Antonio Decaro parlando a una manifestazione di protesta per la decisione del governo di valutare il commissariamento per mafia della città. A fianco di Decaro anche il governatore della Puglia Michele Emiliano.


“Siamo innamorati di questa città – ha sottolineato Decaro in un video pubblicato da L’edicola del Sud – e noi la difenderemo, cari onorevoli, potrete sciogliere il Consiglio comunale ma non scioglierete mai il legame che ci tiene tutti insieme in questa piazza. Siete la migliore risposta a questo attacco ignobile, difenderò, insieme a voi, la città fino all’ultimo giorno in cui sarò sindaco” ha concluso Decaro. “Giù le mani da Bari”, “Antonio, Antonio”: così piazza del Ferrarese a Bari ha accolto, con striscioni e slogan, il sindaco Antonio Decaro.


“Io non sono venuto a fare polemiche, in tanti mi hanno detto dai una risposta a quel parlamentare o a quall’altro, io non rispondo, la migliore risposta è qui davanti a me, in questa piazza, la risposta più efficace e più vera siete voi. La migliore risposta a chi vuole utilizzare questa città per fare una campagna elettorale, questa città non è sotto il ricatto di nessuno, nè della mafia nè della politica. La città è cresciuta, si è rialzata, è orgogliosa di essere quello che è diventata e non ci vergogniamo più, siamo baresi e siamo fieri di esserlo”, ha detto Decaro in un video pubblicato su L’edicola del Sud. Decaro, postando sui social la foto della manifestazione, ha scritto: “Questa è la risposta più bella che la città potesse dare a chi vuole colpirla. Grazie Bari”.

Bari, Decaro: vergogna, calpestano città per calcolo elettorale

Bari, Decaro: vergogna, calpestano città per calcolo elettoraleRoma, 23 mar. (askanews) – “Oggi da questo palco ci sentiamo tutti un po’ baresi, anche i sindaci e i cittadini che sono venuti dal resto della nostra regione e del nostro paese. Bari oggi ha bisogno anche di voi, quello che stanno tentando di farci è una vergogna senza confini, non si calpesta una città solo per un calcolo elettorale, solo perchè si ha paura di perdere come fanno da venti anni”. Lo ha detto il sindaco di Bari Antonio Decaro parlando a una manifestazione di protesta per la decisione del governo di valutare il commissariamento per mafia della città. A fianco di Decaro anche il governatore della Puglia Michele Emiliano.


“Siamo innamorati di questa città – ha sottolineato Decaro in un video pubblicato da L’edicola del Sud – e noi la difenderemo, cari onorevoli, potrete sciogliere il Consiglio comunale ma non scioglierete mai il legame che ci tiene tutti insieme in questa piazza. Siete la migliore risposta a questo attacco ignobile, difenderò, insieme a voi, la città fino all’ultimo giorno in cui sarò sindaco” ha concluso Decaro.

Bari, Decaro: la città si è rialzata, non è più sotto ricatto né di mafia né di politica

Bari, Decaro: la città si è rialzata, non è più sotto ricatto né di mafia né di politicaRoma, 23 mar. (askanews) – “Giù le mani da Bari”, “Antonio, Antonio”: così piazza del Ferrarese a Bari ha accolto, con striscioni e slogan, il sindaco Antonio Decaro per una manifestazione dopo la decisione del governo di valutare il commissariamento del Comune per mafia.


“Io non sono venuto a fare polemiche, in tanti mi hanno detto dai una risposta a quel parlamentare o a quell’altro, io non rispondo, la migliore risposta è qui davanti a me, in questa piazza, la risposta più efficace e più vera siete voi. La migliore risposta a chi vuole utilizzare questa città per fare una campagna elettorale, questa città non è sotto il ricatto di nessuno, né della mafia nè della politica. La città è cresciuta, si è rialzata, è orgogliosa di essere quello che è diventata e non ci vergogniamo più, siamo baresi e siamo fieri di esserlo”, ha detto Decaro in un video pubblicato su L’edicola del Sud. Decaro, postando sui social la foto della manifestazione, ha scritto: “Questa è la risposta più bella che la città potesse dare a chi vuole colpirla. Grazie Bari”.

Europee, Moratti: mi candido per FI. Tajani: non punto a sorpasso Lega, c’è grande spazio

Europee, Moratti: mi candido per FI. Tajani: non punto a sorpasso Lega, c’è grande spazioMilano, 23 mar. (askanews) – “Oggi questa conferenza stampa è per sciogliere la riserva, intendo candidarmi alle elezioni europee”. Lo ha detto la presidente della Consulta di Forza Italia, Letizia Moratti, a margine di un incontro con la stampa insieme al segretario Antonio Tajani. “È stata una lunga riflessione, ma penso che siano molto importanti” ha aggiunto. “Stiamo lavorando sulle liste” e non sarò capolista “se si candiderà il segretario Tajani, altrimenti sì” ha concluso.


“Spero che tutte le forze del centrodestra prendano tanti voti. Il mio obiettivo non è superare la Lega o togliere voti ai partiti di centrodestra. Lo spazio che deve occupare Fi è quello tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. È talmente grande questo spazio che non c’è bisogno di cercare voti a casa degli alleati. Mi preoccupo che Fi faccia un ottimo risultato, cosa che non sarà facile dopo la morte del nostro leader Berlusconi”, ha detto il segretario di Fi e vicepremier, Antonio Tajani.Quanto alla sua eventuale candidatura per l’Europarlamento, ha spiegato: “Deciderò il da farsi nell’interesse di Forza Italia e della maggioranza”. “Il mix tra sondaggi e risultati a livello amministrativo ci dicono che Fi è in buona salute e continua a crescere. Vogliamo offrire ai cittadini italiani sicurezza, tranquillità in un momento in cui ci sono di fatto tre guerre all’orizzonte, Ucraina, Gaza e la quasi guerra nel Mar Rosso. Agli italiani che sono preoccupati dobbiamo dire ci sono persone al governo che hanno la testa sulle spalle” ha concluso Tajani.


 

Europee, Tajani: non punto a sorpasso Lega, c’è grande spazio

Europee, Tajani: non punto a sorpasso Lega, c’è grande spazioMilano, 23 mar. (askanews) – “Spero che tutte le forze del centrodestra prendano tanti voti. Il mio obiettivo non è superare la Lega o togliere voti ai partiti di centrodestra. Lo spazio che deve occupare Fi è quello tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. È talmente grande questo spazio che non c’è bisogno di cercare voti a casa degli alleati. Mi preoccupo che Fi faccia un ottimo risultato, cosa che non sarà facile dopo la morte del nostro leader Berlusconi”. Lo ha detto il segretario di Fi e vicepremier, Antonio Tajani, a margine di un evento del partito a Milano.


Quanto alla sua eventuale candidatura per l’Europarlamento, ha spiegato: “Deciderò il da farsi nell’interesse di Forza Italia e della maggioranza”. “Il mix tra sondaggi e risultati a livello amministrativo ci dicono che Fi è in buona salute e continua a crescere. Vogliamo offrire ai cittadini italiani sicurezza, tranquillità in un momento in cui ci sono di fatto tre guerre all’orizzonte, Ucraina, Gaza e la quasi guerra nel Mar Rosso. Agli italiani che sono preoccupati dobbiamo dire ci sono persone al governo che hanno la testa sulle spalle” ha detto Tajani.

Fdi, Lollobrigida: partito è casa, vengo da Msi e non me ne vergogno

Fdi, Lollobrigida: partito è casa, vengo da Msi e non me ne vergognoRoma, 23 mar. (askanews) – “Quelli come noi considerano questo partito come una casa”, “io vengo dal Msi e non me ne vergogno”, c’è stata una “evoluzione importante della destra italiana” che ha avuto anche “una contaminazione con altre culture che contrastano la cultura che ha devastato il nostro Paese che è quella del Pci. Anche tra i nostri avversari qualcuno è rimasto nostalgico dell’Unione sovietica”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, nel suo intervento al congresso romano di Fdi.