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Riforma della Giustizia, Nordio: il Parlamento è sovrano e deciderà come procedere

Riforma della Giustizia, Nordio: il Parlamento è sovrano e deciderà come procedereMilano, 19 giu. (askanews) – La riforma della giustizia “passa al Parlamento che nella sua sovranità deciderà come procedere”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo a una domanda sull’iter del pacchetto di norme approvato venerdì scorso dal consiglio dei ministri.

Il Guardasigilli partecipa oggi a un convegno alla Milano Luiss Hub organizzato dalla vicepresidente dell’ateneo Paola Severino sul sistema sanzionatorio nella riforma tributaria.

Pd, Bonaccini: con approcci minoritari non si batte la destra

Pd, Bonaccini: con approcci minoritari non si batte la destraRoma, 19 giu. (askanews) – “Non sarebbe con approcci minoritari che noi riporteremmo la destra all’opposizione. E voglio essere chiaro. Vocazione maggioritaria per noi è il contrario dell’autosufficienza, da soli non si vince mai”. Lo ha detto il presidente Pd Stefano Bonaccini, parlando in direzione. “Vorrei provassimo a far capire anche alle altre opposizioni che, certo, il Pd da solo non può farcela, ma senza il Pd né M5s, né il Terzo polo potranno mai essere alternativi a questa destra, sempre che vogliano davvero essere alternativi a questa destra”.

Ha aggiunto Bonaccini: “Con Elly al congresso avevamo convenuto su questo: un partito più grande attorno a cui costruire un centrosinistra nuovo e credibile. Io ho parlato allora di una traversata nel deserto, per dire che non sarà né facile né breve. Ma il Pd non può che essere – ecco la vocazione maggioritaria – il perno di un nuovo centrosinistra”. E, ha precisato, per ogni no al governo serve “una controproposta che sia convincente”.

Schlein apre direzione Pd: ok critiche, ma poi serve gioco di squadra

Schlein apre direzione Pd: ok critiche, ma poi serve gioco di squadraRoma, 19 giu. (askanews) – “Facciamo oggi una discussione leale, franca, profonda per tirare insieme una linea. Poi però lavoriamo tutti insieme in modo corale”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando in direzione: “Io credo in un gioco di squadra, in una leadership collettiva”, ovviamente “nella chiarezza della linea politica del congresso”.

Serve “un’orchestra capace di suonare il medesimo spartito”. Vanno bene “le critiche, ma accanto alla lealtà”. Alle amministrative il Pd ha perso, ha riconosciuto la leader dem, ma è nato una “specie di psicodramma attorno a questa sconfitta, alimentato soprattutto dai nostri avversari. Consiglierei di non attirarci noi queste cose…”.

“Quello che proponiamo è un’estate militante”, ha detto ancora Schlein. “È il momento di chiedere a tutto il partito di mobilitarci insieme su questa nostra agenda”. L’impegno deve cominciare dal Pnrr: “Chiedo a tutte e tutti di promuovere sul proprio territorio almeno un incontro sul Pnrr invitando cittadine e cittadini perché abbiano piena consapevolezza” di quello che si rischia di perdere “se il governo non si dà una mossa. Suoneremo dal basso un’enorme sfida per il governo”. “Sabato prossimo – ha anticipato Schlein – saremo al fianco della manifestazione indetta da Cgil e altre associazioni sulla sanità pubblica, noi saremo al loro fianco, a sostegno di importanti battaglie condivise. Dobbiamo mobilitarci sulla sanità pubblica – dice la segretaria del Pd -, scegliete quali forme preferite sui territori, alcuni hanno scelto la raccolta firme, altri i banchetti, l’importante è tenere alta l’attenzione su quello che il governo Meloni sta facendo, anzi su quello che non sta facendo, per privatizzare e smantellare basta stare fermi, come stanno facendo loro”.

Schlein apre la direzione: il Pd non può essere tutto e il suo contrario (e stop allo “psicodramma”)

Schlein apre la direzione: il Pd non può essere tutto e il suo contrario (e stop allo “psicodramma”)Roma, 19 giu. (askanews) – “Questo partito è l’unico che si dà regolarmente sede di discussione ampia e democratica, facciamone buon uso”, lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein aprendo la direzione Pd. Alle amministrative il Pd ha perso, ma è nato una “specie di psicodramma attorno a questa sconfitta, alimentato soprattutto dai nostri avversari”, ha detto la segretaria democratica parlando in direzione: “Consiglierei di non attirarci noi queste cose…”.

Invece, il Pd deve “ricostruire un’identità chiara”, un profilo che “ci renda riconoscibili alle persone. Dobbiamo che diventi chiaro chi vogliamo rappresentare, se si tenta di essere tutto e il contrario di tutto non si è più riconoscibili”. Il Pd nei mesi scorsi ha ricreato una “connessione sentimentale” con il proprio elettorato, secondo Elly Schlein. Parlando alla direzione del partito la leader dem ha spiegato: “Sono stati mesi che ci hanno permesso di ritrovare una connessione sentimentale con la nostra gente, riallacciare fili con alcuni interlocutori importanti per noi – categorie economiche, sindacati, terzo settore – fino alle piazze”.

“Ora – ha aggiunto – è però il momento di mobilitare tutto il partito sulla nostra agenda per l’Italia e per l’Europa. Un’agenda che racchiude una visione di paese, che tiene conto del fatto che siamo all’opposizione senza sconti al governo Meloni”. L’agenda del Pd, ha chiarito, avrà come “punti cardine” innanzitutto tre temi: “Giustizia sociale, lavoro, conversione ecologica”.

M5S, Conte riunisce vertici dei gruppi ma “non si parla di Grillo”

M5S, Conte riunisce vertici dei gruppi ma “non si parla di Grillo”Roma, 19 giu. (askanews) – Riunione dei vertici del Movimento 5 stelle a due giorni dalla manifestazione contro il precariato che si è svolta a Roma e che ha lasciato qualche strascico polemico per le battute di Beppe Grillo sulle “brigate di cittadinanza” che dovrebbero agire mascherate per aggiustare strade e marciapiedi – il riferimento è al recente episodio di cronaca di un pensionato multato per aver riempito una buca – e per il discorso fortemente critico verso la Nato e la linea del governo espresse dall’attore e attivista pacifista Moni Ovadia. Il presidente del M5S, Giuseppe Conte, con capigruppo e vicecapigruppo parlamentari, però, fa sapere attraverso i canali ufficiali della comunicazione stellata che l’incontro “fa parte dei normali incontri di inizio settimana per un confronto sui temi dei lavori parlamentari” e che quindi “sono destituite di fondamento le indiscrezioni per cui la riunione sarebbe stata convocata per affrontare altri temi, fra cui le parole di Grillo, su cui il M5S si è già ampiamente pronunciato pubblicamente”.

Meloni a Parigi, domani l’incontro con Macron: sul tavolo i rapporti Italia-Francia e l’Ue

Meloni a Parigi, domani l’incontro con Macron: sul tavolo i rapporti Italia-Francia e l’UeParigi, 19 giu. (askanews) – Il presidente francese Emmanuel Macron vedrà domani all’Eliseo la premier Giorgia Meloni.

Meloni e Macron, informa l’Eliseo, discuteranno dei rapporti bilaterali tra Francia e Italia, e in particolare dell’attuazione del Trattato del Quirinale. Sul tavolo anche le questioni europee, in vista del Consiglio in programma a Bruxelles il 29 e 30 giugno, e il vertice Nato di Vilnius dell’11 e 12 luglio. L’incontro sarà anche l’occasione per riaffermare il comune sostegno all’Ucraina sugli aspetti militari, umanitari, economici, diplomatici e giudiziari.

Domani Meloni vede Macron a Parigi, temi Ue e rapporti Italia-Francia

Domani Meloni vede Macron a Parigi, temi Ue e rapporti Italia-FranciaParigi, 19 giu. (askanews) – Il presidente francese Emmanuel Macron vedrà domani all’Eliseo la premier Giorgia Meloni.

Meloni e Macron, informa l’Eliseo, discuteranno dei rapporti bilaterali tra Francia e Italia, e in particolare dell’attuazione del Trattato del Quirinale. Sul tavolo anche le questioni europee, in vista del Consiglio in programma a Bruxelles il 29 e 30 giugno, e il vertice Nato di Vilnius dell’11 e 12 luglio. L’incontro sarà anche l’occasione per riaffermare il comune sostegno all’Ucraina sugli aspetti militari, umanitari, economici, diplomatici e giudiziari.

Mattarella: no ad organismi terzi “certificatori” di informazione

Mattarella: no ad organismi terzi “certificatori” di informazioneRoma, 19 giu. (askanews) – “Nel mondo libero, l’esercizio della democrazia si basa anzitutto sulla responsabilità di ogni protagonista dell’informazione nel saper distinguere i fatti dalle opinioni, nella libertà di accesso a un sistema di diffusione sempre più articolato. Si tratta di un tema di particolare delicatezza che non trova limite, criterio e misura nella semplice moltitudine ed eterogeneità dei contenuti propalati dalle piattaforme. La autenticità dell’informazione è affidata, dalle leggi, alla professionalità e deontologia di ciascun giornalista. Sarebbe fuorviante e contraddittorio con le stesse disposizioni costituzionali immaginare che organismi terzi possano ricevere incarico di certificatori della liceità dei flussi informativi”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al segretario generale dell’Uspi, Francesco Saverio Vetere.

“Il 70° anniversario della costituzione dell’Unione Stampa Periodica Italiana rappresenta un traguardo importante per una associazione alla quale aderiscono oltre mille testate edite da medie e piccole imprese e da enti e realtà no-profit, espressione di una dimensione che vede nei media locali e specializzati una risorsa vitale e un presidio irrinunciabile del sistema dell’informazione”, ha evidenziato il capo dlelo Stato. “Il pluralismo che alimenta la vita democratica e le libertà degli italiani, garantito dalla Carta Costituzionale, è arricchito – ha proseguito Mattarella – dalla presenza di un numero significativo di voci indipendenti che offrono ai cittadini la possibilità di soddisfare il diritto fondamentale di essere informati. Ed è certamente compito della Repubblica sostenere le iniziative editoriali che si caratterizzano in questo senso, a partire dalla garanzia di parità delle condizioni di impresa e accesso al mercato”.

“Ai giornalisti, testimoni e certificatori della corrispondenza tra i fatti e la loro rappresentazione, agli editori e ai soggetti chiamati a dare il massimo impegno nel dispiegamento dei principi sanciti nel nostro Patto fondativo, viene affidata – ha detto – una grande responsabilità, tanto più in una stagione di rilevanti trasformazioni che mutano radicalmente il panorama delle fonti e pongono in discussione la loro affidabilità, questione opportunamente affrontata anche in sede di Unione Europea”. “Il Convegno promosso per celebrare la nascita dell’Uspi, avvenuta nel 1953, gli anni della costruzione dell’Italia repubblicana, potrà rappresentare, nel 75esimo anniversario dell’entrata in vigore della nostra Costituzione, l’occasione più proficua per affrontare con rinnovata fiducia le nuove sfide, avendo come faro la corretta informazione basata sul rispetto reciproco e sulla affermazione dei diritti della persona e delle comunità, valori su cui si fonda la nostra convivenza civile”, ha concluso.

Corteo M5s, Grillo: fermatevi, la mia era una boutade

Corteo M5s, Grillo: fermatevi, la mia era una boutadeMilano, 19 giu. (askanews) – “Per favore fermatevi, era una boutade. Ma è possibile che prendiate tutto sul serio? Anche i giornali hanno esagerato un po’, fermatevi”. Lo ha detto il cofondatore del M5s, Beppe Grillo, in un video pubblicato sui social, riferendosi alle reazioni al proprio intervento di sabato su “brigate” e “passamontagna” che ha concluso la manifestazione pentastellata contro la precarietà.

“Mi sono arrivate delle notizie drammatiche: è stato avvistato un pensionato di 74 anni, un idraulico, che stava aggiustando sei tombini di notte con un passamontagna. Fermatevi. Un altro, un albanese di 64 anni, con cazzuola, ha messo a posto otto marciapiedi durante la notte col passamontagna. Non si può andare avanti così, fermatevi, ci vuole anche una legge, il governo deve agire, abolire l’abuso d’ufficio e mettere l’abuso di lavori socialmente utili” ha ironizzato. “Finitela, siate coerenti con voi stessi e con il governo e con la politica, uscite e applaudite la città, non metterla a posto. Dovete dire ‘guarda che bel tombino devastato, guarda che marciapiede meraviglioso rotto, guarda che piante ammuffite’. Questo dovete fare, smettetela se no scoppia veramente un casino ottimale” ha concluso.

Sciarra (Consulta) ricorda la supremazia del diritto comunitario

Sciarra (Consulta) ricorda la supremazia del diritto comunitarioMilano, 18 giu. (askanews) – “Sono animata da uno spirito positivo e non voglio vedere derive autoritarie”. Così la presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra, commenta in un’intervista a “La Repubblica” le tensioni tra maggioranza di governo e autorità di controllo come Upb, Anac e Corte dei Conti.

“Non spetta a me esprimere giudizi politici – evidenzia Sciarra – parlo da un punto di vista tecnico, che riflette anche la posizione della dottrina. Facciamo l’esempio dell’ufficio parlamentare di bilancio: è un’istituzione attiva in altri paesi europei, in osservanza del Trattato. In Italia è originata da una legge costituzionale del 2012 che introduce il pareggio di bilancio in Costituzione. Nasce con una funzione di controllo, come organo indipendente. L’indipendenza, infatti, come criterio guida, vale non solo per le magistrature, ma anche per le autorità di garanzia, con le quali ci vuole un dialogo e un confronto. È il cuore della separazione dei poteri su cui si basano gli equilibri democratici. C’è solo da guadagnare nell’ascolto e nella collaborazione”. Sull’elezione di quattro membri della Consulta prevista l’anno prossimo, “il fatto che la Costituzione suggerisca un quorum così alto – tre quinti dopo la terza votazione, quorum che non scende mai nelle votazioni successive – è evidentemente un’indicazione. Significa che i giudici devono essere scelti per la loro ‘rappresentatività trasversale’. Vuol dire che non devono appartenere ad alcuna componente politica del Parlamento che li esprime, ma dovrebbero portare nel collegio un patrimonio di competenza, di indipendenza e di professionalità. Comunque la Costituzione prevede, come è noto, una composizione mista, dove solo cinque giudici sono di nomina parlamentare. Quindi già la composizione mista è una garanzia di pluralismo”. Pluralismo, precisa la presidente della Consulta, che significa “pluralismo delle personalità, dei punti di vista. Come cittadina, oltre che come presidente della Corte, io mi augurerei che questo equilibrio di competenze, professionalità e di indipendenza fosse assicurato anche in futuro. È la grande ricchezza di un organo di garanzia”.

Sciarra si sofferma anche sull’importanza della supremazia del diritto europeo su quello dei singoli Stati membri: “La nostra è un’unione di Stati e deve reggersi su questo collante. Se viene meno questo viene meno la stessa Unione. L’altro pilastro è il riconoscimento del ruolo della Corte di giustizia di Lussemburgo, che è sovrana nell’interpretazione del diritto dell’Unione. La corte polacca ha messo in discussione questi punti e il contrasto con la Corte di Lussemburgo non si è ancora concluso. Un problema simile si pone anche per l’Ungheria”.