Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Mattarella: la violenza contro le donne è un’intollerabile barbarie sociale

Mattarella: la violenza contro le donne è un’intollerabile barbarie socialeRoma, 8 set. (askanews) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un indirizzo di saluto al Tempo delle Donne pubblicato oggi sul Corriere della Sera, ha definito una “intollerabile barbarie sociale” i casi di violenza contro le donne e di femminicidi, richiedendo “un’azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante”.

Mattarella è partito nel suo ragionamento dal tema della libertà, che è al centro della riflessione quest’anno al Tempo della Donne, definendo questo diritto inalienabile della persona una “una scelta fondamentale – che caratterizza la nostra Repubblica dalla approvazione della nostra Costituzione – ma anche impegnativa”, perché “libertà e diritti non sono una conquista irreversibile, ma richiedono un continuo e lungimirante sforzo di tutela, di rinnovamento, di inclusione”. Il valore della libertà e l’aspirazione a svilupparla, ha continuato il Capo dello Stato, “si sono estesi negli anni, grazie anche al ruolo propulsivo delle donne, capaci di portare la loro specifica e concreta sensibilità sui temi dei diritti”. Tuttavia, ancora oggi, in tutto il mondo “la libertà è minacciata da discriminazioni, violenze, disuguaglianze”.

Il presidente ha citato inoltre il premio Nobel per la pace Nelson Mandela, il quale scriveva che essere liberi “non significa solo sbarazzarsi delle proprie catene, ma vivere in un modo che rispetta e valorizza la libertà degli altri”. E ha chiarito che non “vi è vera libertà quando una conquista si ottiene a scapito di altri, producendo esclusioni o emarginazioni”. Non vi è quindi libertà “in quei regimi che soffocano le naturali richieste delle donne a una effettiva parità, alla libertà nelle decisioni che riguardano la propria vita, che escludono parte rilevante della popolazione dal- l’istruzione e dal mondo del lavoro”, né c’è “completa libertà quando non sono garantiti a tutti i cittadini pari condizioni di crescita e di sviluppo” o, ancora, “quando una persona è vittima di molestie e violenze fisiche o morali”. In questo senso, ha detto ancora il presidente, “la violenza contro le donne in Italia, in questi ultimi mesi, ha continuato a manifestarsi con numerosi casi di assassinio e di stupri”. E ha proseguito: “Questa intollerabile barbarie sociale richiede un’azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante. A questa si deve affiancare, nell’intera società, un impegno educativo e culturale contro mentalità distorte e una miserabile concezione dei rapporti tra donna e uomo”.

Mattarella: violenza contro donne intollerabile barbarie sociale

Mattarella: violenza contro donne intollerabile barbarie socialeRoma, 8 set. (askanews) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un indirizzo di saluto al Tempo delle Donne pubblicato oggi sul Corriere della Sera, ha definito una “intollerabile barbarie sociale” i casi di violenza contro le donne e di femminicidi, richiedendo “un’azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante”.

Mattarella è partito nel suo ragionamento dal tema della libertà, che è al centro della riflessione quest’anno al Tempo della Donne, definendo questo diritto inalienabile della persona una “una scelta fondamentale – che caratterizza la nostra Repubblica dalla approvazione della nostra Costituzione – ma anche impegnativa”, perché “libertà e diritti non sono una conquista irreversibile, ma richiedono un continuo e lungimirante sforzo di tutela, di rinnovamento, di inclusione”. Il valore della libertà e l’aspirazione a svilupparla, ha continuato il Capo dello Stato, “si sono estesi negli anni, grazie anche al ruolo propulsivo delle donne, capaci di portare la loro specifica e concreta sensibilità sui temi dei diritti”. Tuttavia, ancora oggi, in tutto il mondo “la libertà è minacciata da discriminazioni, violenze, disuguaglianze”.

Il presidente ha citato inoltre il premio Nobel per la pace Nelson Mandela, il quale scriveva che essere liberi “non significa solo sbarazzarsi delle proprie catene, ma vivere in un modo che rispetta e valorizza la libertà degli altri”. E ha chiarito che non “vi è vera libertà quando una conquista si ottiene a scapito di altri, producendo esclusioni o emarginazioni”. Non vi è quindi libertà “in quei regimi che soffocano le naturali richieste delle donne a una effettiva parità, alla libertà nelle decisioni che riguardano la propria vita, che escludono parte rilevante della popolazione dal- l’istruzione e dal mondo del lavoro”, né c’è “completa libertà quando non sono garantiti a tutti i cittadini pari condizioni di crescita e di sviluppo” o, ancora, “quando una persona è vittima di molestie e violenze fisiche o morali”. In questo senso, ha detto ancora il presidente, “la violenza contro le donne in Italia, in questi ultimi mesi, ha continuato a manifestarsi con numerosi casi di assassinio e di stupri”. E ha proseguito: “Questa intollerabile barbarie sociale richiede un’azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante. A questa si deve affiancare, nell’intera società, un impegno educativo e culturale contro mentalità distorte e una miserabile concezione dei rapporti tra donna e uomo”.

Ustica, Meloni:se da Amato elementi oggettivi porrò tema a Macron

Ustica, Meloni:se da Amato elementi oggettivi porrò tema a MacronRoma, 7 set. (askanews) – “Non ho sentito Macron che vedrò domani e dopodomani al G20 di Nuova Dheli ma ho seguito il dibattito e non ho nessun problema a porre sul piano diplomatico questioni ai nostri partner, anzi ricordo quando mi veniva chiesto l’opposto, però questo si fa sulla base di elementi oggettivi che ho chiesto a Giuliano Amato”. Così Giorgia Meloni in conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri risponde a chi le chiede se ha parlato con il presidente francese delle rivelazioni sul caso Ustica.

“Quando si parla di istituzioni e governo servono elementi oggettivi – insiste la premier -, sto aspettando di averli, non si preoccupi che non ho problemi a porre questioni ai partner per difendere l’interesse nazionale. La desecretazione noi l’abbiamo fatta, ma c’è anche un tema di credibilità dei governi, spero di avere elementi oggettivi per fare una cosa credibile”. Gal

Ustica, Meloni: se da Amato elementi oggettivi porrò questione a Macron

Ustica, Meloni: se da Amato elementi oggettivi porrò questione a MacronRoma, 7 set. (askanews) – “Non ho sentito Macron che vedrò domani e dopodomani al G20 di Nuova Dheli ma ho seguito il dibattito e non ho nessun problema a porre sul piano diplomatico questioni ai nostri partner, anzi ricordo quando mi veniva chiesto l’opposto, però questo si fa sulla base di elementi oggettivi che ho chiesto a Giuliano Amato”. Così Giorgia Meloni in conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri risponde a chi le chiede se ha parlato con il presidente francese delle rivelazioni sul caso Ustica.

“Quando si parla di istituzioni e governo servono elementi oggettivi – insiste la premier -, sto aspettando di averli, non si preoccupi che non ho problemi a porre questioni ai partner per difendere l’interesse nazionale. La desecretazione noi l’abbiamo fatta, ma c’è anche un tema di credibilità dei governi, spero di avere elementi oggettivi per fare una cosa credibile”.

Dl Caivano, Meloni: non solo norme repressive, anche prevenzione

Dl Caivano, Meloni: non solo norme repressive, anche prevenzioneRoma, 7 set. (askanews) – “Non sono solo norme repressive, sono anche norme di prevenzione”. Così Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, nella conferenza stampa di presentazione delle norme del decreto Caivano ha difeso la linea scelta dal governo.

“Se l’uso dei minorenni si è allargato a dismisura in questi anni nelle pratiche criminali è anche perchè non ci sono conseguenze. Per tutelarli abbiamo finito per esporli di più – ha osservato -, si è fatto scudo dell’utilizzo di minori sempre più giovani e dobbiamo porre un freno. Così come sul ruolo dei genitori: se si scopre che un minore partecipa alla riunione dei capimafia o al confenzionamento di droga, penso che si deve segnalare al giudice minorile e togliere la potestà genitoriale a queste persone, come accade sulla dispersione scolastica”. “Il terzo grande filone riguarda l’educazione – ha proseguito Meloni -: offrire alternative, potenziare il ruolo degli educatori, dobbiamo compensare questa assenza ma funziona se i bambini a scuola ci vanno, a Caivano ho scoperto che in caso di violazione dell’obbligo scolastico la pena era pagare 30 euro: ora diventa delitto, ti fai fino a due anni di carcere e la revoca della potestà genitoriale”.

Infine la premier ha parlato del tema della dispersione scolastica sempre più elevata per le bambine che crescono in famiglie islamiche: “In Italia è previsto l’obbligo scolastico e deve essere garantito”.

Dl Caivano, Meloni: non solo norme repressive, anche prevenzione

Dl Caivano, Meloni: non solo norme repressive, anche prevenzioneRoma, 7 set. (askanews) – “Non sono solo norme repressive, sono anche norme di prevenzione”. Così Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, nella conferenza stampa di presentazione delle norme del decreto Caivano ha difeso la linea scelta dal governo.

“Se l’uso dei minorenni si è allargato a dismisura in questi anni nelle pratiche criminali è anche perchè non ci sono conseguenze. Per tutelarli abbiamo finito per esporli di più – ha osservato -, si è fatto scudo dell’utilizzo di minori sempre più giovani e dobbiamo porre un freno. Così come sul ruolo dei genitori: se si scopre che un minore partecipa alla riunione dei capimafia o al confenzionamento di droga, penso che si deve segnalare al giudice minorile e togliere la potestà genitoriale a queste persone, come accade sulla dispersione scolastica”. “Il terzo grande filone riguarda l’educazione – ha proseguito Meloni -: offrire alternative, potenziare il ruolo degli educatori, dobbiamo compensare questa assenza ma funziona se i bambini a scuola ci vanno, a Caivano ho scoperto che in caso di violazione dell’obbligo scolastico la pena era pagare 30 euro: ora diventa delitto, ti fai fino a due anni di carcere e la revoca della potestà genitoriale”.

Infine la premier ha parlato del tema della dispersione scolastica sempre più elevata per le bambine che crescono in famiglie islamiche: “In Italia è previsto l’obbligo scolastico e deve essere garantito”.

Dl Caivano, Mantovano: è un modello che varrà anche per altre aree

Dl Caivano, Mantovano: è un modello che varrà anche per altre areeRoma, 7 set. (askanews) – Il cosiddetto Dl Caivano “prende spunto esattamente una settimana fa a Caivano” con la visita della premier Meloni “dopo gli episodi di cronaca che hanno sconvolto l’Italia” e “intende individuare un modello intervento che vale per l’immediato per Caivano e in epoca successiva per altre aree e individua un modulo intervento che prenda in considerazione non soltanto la piaga della criminalità minorile e lo sfruttamento criminale dei minori, ma anche l’offerta di qualcosa di positivo e di alternativo alla strada dello spaccio e dal crimine stesso”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Manotovano nella conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri.

“Queste misure sono state sollecitate in larga parte dagli attori del territorio, magistrati, da appartenenti alle forze di polizia, da Don Patriciello e da tutta la realtà sociale e civile sana di quel territorio”, ha aggiunto Mantovano.

Violenza sulle donne, ok della Camera alle nuove norme

Violenza sulle donne, ok della Camera alle nuove normeRoma, 7 set. (askanews) – L’aula della Camera ha approvato in via definitiva – con 200 voti favorevoli, 61 astenuti e nessun contrario – la proposta di legge C. 1135, già approvata dal Senato, per la prevenzione della violenza di genere. Si tratta di un provvedimento in materia di poteri del procuratore della Repubblica nei casi di violazione dell’articolo 362, comma 1-ter, del codice di procedura penale e in materia di assunzione di informazioni dalle vittime di violenza domestica e di genere.

“Velocità è quello che chiede allo Stato una donna che denuncia una violenza e il rafforzamento del Codice Rosso rappresenta in questo senso un importantissimo passo avanti. Adesso, se la vittima di violenza non viene ascoltata entro i tre giorni previsti dal Codice Rosso, il procuratore potrà revocare l’assegnazione del fascicolo, assegnandolo a chi è invece in grado di intervenire subito. Una risposta tardiva a una richiesta d’aiuto può avere conseguenze tragiche: il rafforzamento del Codice Rosso permetterà di agire tempestivamente e spero che incoraggerà le donne a rivolgersi con fiducia allo Stato”. Lo ha dichiarato in una nota la senatrice della Lega Giulia Bongiorno, presidente della commissione Giustizia a Palazzo Madama, e prima firmataria del disegno di legge.

Meloni al G20 diviso sull’Ucraina, l’impegno dell’Italia

Meloni al G20 diviso sull’Ucraina, l’impegno dell’ItaliaNuova Delhi, 7 set. (askanews) – E’ un G20 su cui pesano le divisioni sulla guerra in Ucraina quello in programma sabato e domenica a Nuova Delhi in India, a cui partecipa la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La presidenza indiana, con il motto ‘One Earth, One Family, One Future’, ha presentato un programma di lavoro vasto e vicino alle sensibilità dei Paesi in via di sviluppo e delle economie emergenti. I principali temi in agenda sono clima, energia, sicurezza alimentare, ‘empowerment’ femminile, salute, intelligenza artificiale e digitalizzazione.

Al centro del vertice ci sarà però, naturalmente, il conflitto in Ucraina, tema sul quale il G20 (a cui non parteciperanno né il leader cinese Xi Jinping né quello russo Vladimir Putin) resta diviso sul linguaggio da adottare. Sulla questione, sottolineano fonti diplomatiche italiane, i Paesi G7 sono pronti a lavorare sul linguaggio contenuto nella dichiarazione finale del Vertice G20 di Bali dell’anno scorso, ma non a costo di alterarne la sostanza. Il mancato invito a Zelensky da parte della presidenza indiana sembra riflettere la volontà di evitare contrasti insuperabili sulla dichiarazione. Differenze di opinioni vi sono anche sui temi della riforma dell’architettura finanziaria internazionale (Banca Mondiale, Fondo Monetario e Banche Multilaterali di Sviluppo). Sulla riforma dell’architettura finanziaria internazionale, il negoziato è incentrato su un possibile aumento di capitale della Banca Mondiale, con posizioni differenziate su un’eventuale revisione della governance. L’Italia, sottolineano le fonti, ritiene opportuno concentrare le risorse a dono sulle nazioni più povere e in particolare in Africa, allocando in maniera più efficace le risorse già disponibili.

Durante il vertice sarà affrontato anche il tema delle migrazioni: cause profonde del fenomeno, lotta contro l’immigrazione illegale e il traffico di migranti, percorsi di migrazione legale e qualificata, collaborazione tra Stati di origine, transito e destinazione, impegno ad affrontare l’argomento anche in futuro, a partire dal prossimo anno con la presidenza brasiliana. In questo quadro, il rischio è quello di far saltare il format G20, come “vittima collaterale” della guerra. Un rischio da evitare. Infatti, sottolineano le fonti diplomatiche, il G20, pur con i suoi limiti, rimane l’unica sede di confronto con India, Brasile e Cina sui grandi temi dell’agenda globale. L’obiettivo è quindi evitare che il vertice si concluda senza una dichiarazione finale, come successo nelle ultime riunioni ministeriali tematiche che, in assenza di un testo condiviso, si sono chiuse con un testo di sintesi della presidenza indiana. L’Italia, concludono le fonti, è impegnata affinché la presidenza indiana abbia successo. Una posizione che la presidente Meloni ha già espresso apertamente lo scorso marzo durante l’incontro con il premier Narendra Modi, al quale ha garantito la “piena collaborazione” dell’Italia per la riuscita del vertice.

L’agenda del Vertice prevede tre sessioni tematiche, sui temi ‘One Earth’ (sabato mattina); ‘One Family’ (pomeriggio); e ‘One Future’ (domenica mattina). Ciascun Leader è previsto intervenire in due sessioni e Meloni parlerà nella prima e nella terza sessione. La prima è dedicata a clima, energia, ambiente e sviluppo sostenibile. Nella terza si dibatterà di transizione digitale, riforma delle istituzioni multilaterali e intelligenza artificiale. Per l’Italia è importante sviluppare meccanismi di governance globale, che assicurino la centralità della persona e il rispetto di standard etici, evitando che un uso distorto delle nuove tecnologie abbia un impatto negativo sul mondo del lavoro. Il summit sarà anche l’occasione per tenere incontri bilaterali.

Dl Caivano, Tajani: minori paghino per reati, ma serve rieducazione

Dl Caivano, Tajani: minori paghino per reati, ma serve rieducazioneRoma, 7 set. (askanews) – “Se a 14 anni hai la pistola carica e ammazzi qualcuno devi essere trattato come un assassino, non possiamo non considerare un 14enne che gira armato un criminale: deve pagare per le sue colpe”. Così il vice presidente del Consiglio e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, a margine della presentazione della proposta di legge per la prevenzione della violenza di genere, commentando il dl contro le baby gang. “Detto questo, ci sono le carceri minorili che devono lavorare per la rieducazione. Bisogna individuare un percorso che riduca il numero dei criminali se si interviene da giovani forse c’è qualche speranza in più”, ha aggiunto Tajani.