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I funerali di Stato di Berlusconi: da Mattarella a Meloni, da Orban a Draghi e Schlein (ecco chi partecipa)

I funerali di Stato di Berlusconi: da Mattarella a Meloni, da Orban a Draghi e Schlein (ecco chi partecipa)Roma, 14 giu. (askanews) – Molti esponenti della politica italiana, ma anche internazionale, parteciperanno ai funerali di Stato di Silvio Berlusconi, alle 15 nel Duomo di Milano. Oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, saranno presenti 32 esponenti del governo, tra ministri, vice ministri e sottosegretari. Per quanto riguarda i partiti, saranno presenti la segretaria del Pd Elly Schlein, il leader di Iv Matteo Renzi, il segretario di Azione Carlo Calenda, il fondatore della Lega Umberto Bossi, il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova, Pierferdinando Casini. Presente anche l’ex presidente del Consiglio Mario Draghi, il senatore a vita ed ex premier Mario Monti, mentre non ci sarà naturalmente Romano Prodi, colpito ieri dalla morte della moglie Flavia. Assente anche il presidente M5s Giuseppe Conte, così come il leader di Si Nicola Fratoianni.

Molti gli ospiti attesi anche dall’estero, anche se la lista non viene diffusa per motivi di sicurezza. Dovrebbero però partecipare, tra gli altri, secondo quanto si apprende, l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad, il premier ungherese Viktor Orban, il presidente del Ppe Manfred Weber, il presidente dell’Iraq Abdul Latif Rashid, il commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni, in rappresentanza della Commissione Ue. Oltre a Tamim bin Hamad e ad Abdul Latif Rashid ci sarà un terzo capo di Stato, il capitano reggente della Repubblica di San Marino. Presenti anche ministri degli Esteri di vari Stati e ambasciatori da circa 50 Paesi. Alla cerimonia prenderanno parte anche rappresentanti del mondo dell’economia e della finanza, dello sport (a partire da rappresentanze del Milan e del Monza), dello spettacolo. Non è prevista, secondo quanto si apprende, una orazione funebre da parte di un rappresentante del governo. Per motivi di spazio (il Duomo ha una capienza di 2 mila posti) giornalisti, fotografi ed operatori non entreranno all’interno della chiesa ma staranno in due aree allestite sul sagrato.

Fi, ok nomine by Fascina. Malumori fronda (per ora) silenziosa

Fi, ok nomine by Fascina. Malumori fronda (per ora) silenziosaRoma, 13 giu. (askanews) – Non inganni l’unanimità, né il sostanziale silenzio che ha accompagnato il via libera alle decisioni. Che Forza Italia, senza il suo padre-padrone Silvio Berlusconi, sia in preda a una guerra tra bande, lo dimostra persino un passaggio sulla carta solo formale, come quello della convocazione del Comitato di presidenza. Anzi, delle convocazioni. Sta qui, infatti, il primo segnale delle malcelate tensioni.

Sono due e distinte, infatti, le riunioni fissate ieri dal commissario amministratore nazionale, Alfredo Messina: una per l’approvazione del “rendiconto dell’esercizio 2022”, l’altra per le “determinazioni in merito ai commissariamenti”. Se la prima si imponeva per legge, vista la necessità di approvare il bilancio entro il 15 giugno, l’altra aveva all’ordine del giorno la ratifica di una serie di nomine – effettuate nelle settimane scorse da Berlusconi stesso – tra cui il commissariamento di alcuni coordinamenti provinciali, ma anche designazioni nazionali come, per esempio, quella di Tullio Ferrante e Alessandro Battilocchio, rispettivamente a responsabile del tesseramento e dell’ufficio elettorale, nonché di Alessandro Cattaneo a vice coordinatore nazionale, ruolo che gli è stato assegnato dopo essere stato defenestrato da capogruppo alla Camera. Un giro di nomine che erano state volute e ‘benedette’ dalla quasi moglie del leader azzurro, Marta Fascina. Sebbene si trattasse di ratifica di decisioni già prese e note, alla minoranza del partito era parso comunque inopportuno che si procedesse a poche ore dalla morte del fondatore e alla vigilia del suo funerale. Per questo era stato chiesto un rinvio della decisione e oggi in molti si sono presentati convinti che ci si sarebbe occupati solo del bilancio. E invece, a sorpresa, una volta finita la prima pratica, mentre ci si accingeva a chiudere il collegamento via Zoom, ecco il ‘secondo tempo’.

L’una e l’altra decisione, come recita il sintetico comunicato diramato alla fine, avvengono all’unanimità. In effetti, nessuno durante l’incontro ha battuto ciglio, nessuna protesta, nessuna lamentela o richiesta di chiarimento. E se è vero che non c’è stato il temuto blitz, quello che prevedeva la suddivisione del partito in tre macroregioni – Nord, Centro, Sud – da affidare rigorosamente a persone vicine a Fascina, nella minoranza dei cosiddetti ronzulliani il malumore resta sebbene, per ora, silenzioso: si parla di “forzatura” ma, viene spiegato, si è preferito non fare polemiche come segno di rispetto nei confronti del leader scomparso.

Per quanto tempo la polveriera Forza Italia riuscirà a evitare di esplodere è questione a cui anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, guarda interessata. La speranza è che la reggenza di Antonio Tajani riesca a tenere in vita il partito almeno fino alle Europee. Ma non sarà facile, soprattutto se è vero che nemmeno il fronte governista può più essere considerato un blocco unico. C’è chi racconta, infatti, che tra le nomine che Fascina stava perorando negli ultimi giorni di vita di Berlusconi, ci fosse anche quella di un suo fedelissimo come coordinatore nazionale, ruolo che attualmente è ricoperto proprio dal ministro degli Esteri. Che ora avrà, invece, il compito di una difficile pacificazione. C’è poi la questione nient’affatto secondaria delle casse del partito. “Il rendiconto di quest’anno ha portato un avanzo di un milione. Poi il presidente Berlusconi è creditore nei confronti di Forza Italia di circa 90 milioni di euro ma questo si è sempre saputo”, ha detto al termine della riunione Sestino Giacomoni. Crediti che, alla sua morte, passano ora ai figli. Nel suo intervento introduttivo Messina è poi tornato sull’annosa questione dei parlamentari morosi, circa un terzo infatti continua a non versare le quote dovute.

Da Mattarella e Meloni ad Orban, chi sarà ai funerali di Berlusconi

Da Mattarella e Meloni ad Orban, chi sarà ai funerali di BerlusconiRoma, 13 giu. (askanews) – Molti esponenti della politica italiana, ma anche internazionale, parteciperanno domani ai funerali di Stato di Silvio Berlusconi, alle 15 nel Duomo di Milano. Oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, saranno presenti 32 esponenti del governo, tra ministri, vice ministri e sottosegretari.

Per quanto riguarda i partiti, saranno presenti la segretaria del Pd Elly Schlein, il leader di Iv Matteo Renzi, il segretario di Azione Carlo Calenda, il fondatore della Lega Umberto Bossi, il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova, Pierferdinando Casini. Presente anche l’ex presidente del Consiglio Mario Draghi, il senatore a vita ed ex premier Mario Monti, mentre non ci sarà naturalmente Romano Prodi, colpito oggi dalla morte della moglie Flavia. Assente anche il presidente M5s Giuseppe Conte, così come il leader di Si Nicola Fratoianni. Molti gli ospiti attesi anche dall’estero, anche se la lista non viene diffusa per motivi di sicurezza. Dovrebbero però partecipare, tra gli altri, secondo quanto si apprende, l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad, il premier ungherese Viktor Orban, il presidente del Ppe Manfred Weber, il presidente dell’Iraq Abdul Latif Rashid, il commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni, in rappresentanza della Commissione Ue.

Milano e l’addio a Berlusconi, maxischermi sulla piazza e cerimonia a numero chiuso nel Duomo

Milano e l’addio a Berlusconi, maxischermi sulla piazza e cerimonia a numero chiuso nel DuomoMilano, 13 giu. (askanews) – Milano è pronta per tributare l’ultimo saluto a Silvio Berlusconi, morto a 86 anni nella mattinata di lunedì 12 giugno al San Raffaele. I funerali di Stato saranno celebrati in Duomo a partire dalle 15.00 ma la funzione officiata dall’Arcivescovo di Milano, Mario Delphini, sarà una cerimonia a numero chiuso.

L’accesso all’interno della Cattedrale milanese è stato infatti contingentato sulla base dei (pochi) posti disponibili: circa 1.800 persone, duemila al massimo, numero che comprende non solo rappresentati del governo, autorità e istituzioni, ma anche familiari, parenti e amici stretti dell’ex premier, oltre che giornalisti. Gli esponenti del governo italiano dovrebbero essere più di una trentina. Le massime autorità – il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier Giorgia Meloni e altri ministri dell’esecutivo – beneficeranno di un ingresso riservato lungo via dell’Arcivescovado. Altri due accessi riservati sono invece stati predisposti sul retro del Duomo: uno assegnato a familiari, amici e parenti dell’ex premier, l’altro ad autorità politiche, rappresentanti dei partiti e personaggi istituzionali. Sono questi alcuni dei “paletti” fissati nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocata in mattinata dal prefetto Renato Saccone. Per gli ultimi dettagli bisognerà attendere il secondo vertice della giornata, previsto in serata in Prefettura dopo i sopralluoghi previsti nel pomeriggio in Piazza Duomo.

I molti che non riusciranno a trovare posto all’interno della Cattedrale milanese dovranno accontentarsi di seguire la celebrazione dai due maxischermi che saranno allestiti in piazza, all’ombra della Madonnina. Difficile prevedere in quanti parteciperanno alle esequie. In occasione di concerti e altri grandi eventi, piazza Duomo è in grado di contenere circa 20mila persone, numero che questa volta potrebbe essere anche dimezzato. L’accesso alla piazza sarà possibile soltanto attraverso varchi presidiati dalle forze dell’ordine con metal-detector. All’interno dell’area “blindata” saranno ricavate alcune isole per telecamere e giornalisti, separate dagli spazi destinati al pubblico. Sono infine stati predisposti alcuni “corridoi” per assicurare l’accesso di auto blu e mezzi delle forze dell’ordine. Il feretro di Berlusconi sarà prima trasportato sul sagrato e, dopo una sosta di qualche minuto, posizionato all’interno della Cattedrale davanti all’altare maggiore. In mattinata l’area sarà bonificata dagli specialisti dell’antiterrorismo mentre a presidiare la cerimonia ci saranno anche alcuni tiratori scelti.

E’ morta Flavia Franzoni, la moglie di Romano Prodi. L’ex premier: “Enorme dolore”

E’ morta Flavia Franzoni, la moglie di Romano Prodi. L’ex premier: “Enorme dolore”Roma, 13 giu. (askanews) – E’ morta Flavia Franzoni, la moglie di Romano Prodi. La scomparsa all’improvviso, all’età di 76 anni. “Con enorme dolore, il Presidente Romano Prodi, insieme ai suoi figli Giorgio, Antonio e a tutta la sua famiglia, annuncia che oggi, all’improvviso, si è spenta sua moglie, Flavia Franzoni”, si legge in una nota diffusa dall’ufficio stampa dell’ex premier.

Numerosi e trasversali i messaggi di cordoglio, “profondamente colpito dalla morte di Flavia Franzoni Prodi, mi stringo con un forte abbraccio a Romano e ai suoi figli, nel ricordo di una donna straordinaria”, lo ha dichiarato Pier Luigi Bersani. “Profondamente colpito dalla notizia della improvvisa scomparsa di Flavia Franzoni, donna forte e sempre presente nelle storie comuni di questi decenni. Abbraccio Romano Prodi e tutta la sua famiglia”, così il commissario europeo agli Affari economici, Paolo Gentiloni, sul suo profilo Twitter.

“Esprimo da parte mia e di tutta Azione le più sentite condoglianze al Presidente Romano Prodi e alla sua famiglia per l’improvvisa scomparsa della signora Flavia Franzoni”, così, in una nota, il leader di Azione Carlo Calenda. “Un dolore profondo e acuto per l’improvvisa scomparsa di Flavia Prodi, una donna solare ed intelligente animata da una grande passione civile. Le condoglianze più sentite a Romano e ai suoi figli”: il messaggio di Andrea Orlando, esponente del Pd. “Siamo tutte e tutti sconvolti di fronte alla morte improvvisa di Flavia Franzoni. E in questo momento di enorme dolore vogliamo stringerci attorno a Romano Prodi e a tutta la loro famiglia con il grande affetto mio personale e di tutta la comunità democratica”, così la segretaria del Partito democratico Elly Schlein. “E’ impossibile riassumere lo spessore intellettuale, le qualità e la passione civile di Flavia Franzoni, sempre così attenta alle fragilità sociali e impegnata a fianco degli ultimi, grande innovatrice delle politiche sociali. Ci mancheranno, tanto, la sua capacità di analisi e la sua profondità di pensiero, il suo consiglio sempre prezioso”, ha concluso la segretaria dem.

“Attonito nell’apprendere della scomparsa di Flavia, mi stringo a Romano Prodi e ai suoi figli in questo momento di grande dolore. È stata senz’altro una donna speciale che lascerà un vuoto immenso; penso in queste ore a quanto Romano e Flavia siano stati una coppia esemplarmente unita in tutti i momenti della loro vita”: è il messaggio di Pier Ferdinando Casini sulla scomparsa di Flavia Franzoni. “Le mie sincere condoglianze e la mia vicinanza al Presidente Romano Prodi e alla sua famiglia per la tragica e improvvisa scomparsa della moglie Flavia Franzoni”, ha dichiarato il Ministro per le Riforme Istituzionali Elisabetta Casellati. Tra i primi messaggi di cordoglio, anche quello di Matteo Salvini: “Sono giorni di profonda tristezza. Condoglianze a Romano Prodi, che oggi ha perso l’amata moglie Flavia. Ci stringiamo al suo dolore e a quello dei suoi cari”, scrive su Twitter il vicepremier e leader della Lega.

Milano e l’addio a Berlusconi: massimo 2 mila dentro Duomo

Milano e l’addio a Berlusconi: massimo 2 mila dentro DuomoMilano, 13 giu. (askanews) – Milano è pronta per tributare l’ultimo saluto a Silvio Berlusconi, morto a 86 anni nella mattinata di lunedì 12 giugno al San Raffaele. I funerali di Stato saranno celebrati in Duomo a partire dalle 15.00 ma la funzione officiata dall’Arcivescovo di Milano, Mario Delphini, sarà una cerimonia a numero chiuso.

L’accesso all’interno della Cattedrale milanese è stato infatti contingentato sulla base dei (pochi) posti disponibili: circa 1.800 persone, 2 mila al massimo, numero che comprende non solo rappresentati del governo, autorità e istituzioni, ma anche familiari, parenti e amici stretti dell’ex premier, oltre che giornalisti. Gli esponenti del governo italiano dovrebbero essere più di una trentina. Le massime autorità – il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il premier Giorgia Meloni e altri ministri dell’esecutivo – beneficeranno di un ingresso riservato lungo via dell’Arcivescovado. Altri due accessi riservati sono invece stati predisposti sul retro del Duomo: uno assegnato a familiari, amici e parenti dell’ex premier, l’altro ad autorità politiche, rappresentanti dei partiti e personaggi istituzionali. Sono questi alcuni dei “paletti” fissati nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocata in mattinata dal prefetto Renato Saccone. Per gli ultimi dettagli bisognerà attendere il secondo vertice della giornata, previsto in serata in Prefettura dopo i sopralluoghi previsti nel pomeriggio in Piazza Duomo.

I molti che non riusciranno a trovare posto all’interno della Cattedrale milanese dovranno accontentarsi di seguire la celebrazione dai due maxischermi che saranno allestiti in piazza, all’ombra della Madonnina. Difficile prevedere in quanti parteciperanno alle esequie. In occasione di concerti e altri grandi eventi, piazza Duomo è in grado di contenere circa 20 mila persone, numero che questa volta potrebbe essere anche dimezzato. L’accesso alla piazza sarà possibile soltanto attraverso varchi presidiati dalle forze dell’ordine con metal-detector. All’interno dell’area “blindata” saranno ricavate alcune isole per telecamere e giornalisti, separate dagli spazi destinati al pubblico. Sono infine stati predisposti alcuni “corridoi” per assicurare l’accesso di auto blu e mezzi delle forze dell’ordine. Il feretro di Berlusconi sarà prima trasportato sul sagrato e, dopo una sosta di qualche minuto, posizionato all’interno della Cattedrale davanti all’altare maggiore. In mattinata l’area sarà bonificata dagli specialisti dell’antiterrorismo mentre a presidiare la cerimonia ci saranno anche alcuni tiratori scelti.

Silvio Berlusconi, Bindi: i funerali di Stato sono previsti, il lutto nazionale è inopportuno

Silvio Berlusconi, Bindi: i funerali di Stato sono previsti, il lutto nazionale è inopportunoRoma, 13 giu. (askanews) – “I funerali di Stato sono previsti ed è giusto che ci siano ma il lutto nazionale per una persona divisiva com’è stato Berlusconi secondo me non è una scelta opportuna”. A dirlo, ospite di Un Giorno da Pecora su Rai Radio1, è Rosy Bindi, ex ministra ed esponente del Partito Democratico.

La volta in cui Berlusconi mi disse in tv ‘lei è più bella che intelligente’? “Io gli risposi ‘non sono una donna a sua disposizione’. Fu una reazione non pensata, sono parole che escono perché le hai dentro. Dopo quella volta non ho mai fatto pace né ho parlato di nuovo con Berlusconi, lui non mi ha mai più chiesto scusa ma io non ho rimpianti: non so se quelle scuse le avrei accettate”, ha ricordato Bindi. Come si vive la scomparsa di un avversario politico? “In questo momento siamo nella fase della santificazione a parte qualche eccezione e questo non va bene. I conti col berlusconismo non sono stati fatti quando era vivo spero che verranno fatti ora. Berlusconi – ha proseguito a Un Giorno da Pecora Bindi – non è stato solo un politico, ha fatto l’imprenditore in un certo modo, porta con sé tanti misteri e non riesco ad esaltarlo nelle sue capacità imprenditoriali”. Come mai? “Se non avesse avuto la protezione della politica non sarebbe stato un grande imprenditore”.

Poi, Rosy Bindi, parlando successivamente su La7 a Tagadà ha detto: “Condivido” la scelta del rettore dell’Università per Stranieri di Siena (UniStraSi), Tomaso Montanari, di non esporre le bandiere a mezz’asta per la morte di Silvio Berlusconi. “Questo avviene – prosegue Bindi – perché al governo c’è la destra”. “Il lutto nazionale è fuori luogo, inopportuno. Il lutto nazionale è per le persone che hanno unito il Paese, non per quelle che lo hanno diviso – ha ribadito Bindi – per persone che si sono distinte per particolare risultati, personalità dell’arte e della cultura, per chi ha sacrificato la vita per il Paese”. Mentre il lutto nazionale per un presidente del Consiglio “che è stato tanto amato ma anche capace di non farsi amare da altre persone, che è stato seduttivo per una parte di Italia ma anche un elemento di divisione su questioni fondamentali, il senso delle Istituzioni, il rispetto della Costituzione, nei confronti delle donne. Per quale motivo tutte le Istituzioni del Paese dovrebbero avere una bandiera a mezz’asta. Poi un Parlamento che si ferma, francamente questa fase di santificazione non credo faccia bene all’Italia”.

“Gli auguro di riposare in pace e credo di comprendere il dolore dei figli, degli amici”, afferma Bindi, la quale però aggiunge: “la santificazione che in questo momento le sue televisioni ma anche la Rai gli stanno facendo” non “corrisponde” alla “verità per la vita di questo Paese” perché “ha fatto tanto e lo ha cambiato ma non lo ha cambiato in meglio”.

Silvio Berlusconi, Camera e Senato si fermano. La settimana prossima la commemorazione in Parlamento

Silvio Berlusconi, Camera e Senato si fermano. La settimana prossima la commemorazione in ParlamentoRoma, 13 giu. (askanews) – Camera e Senato fermano l’attività per alcuni giorni. La morte di Silvio Berlusconi e la partecipazione di tanti parlamentari ai funerali che si svolgeranno domani a Milano hanno portato alla decisione, nel corso delle due conferenze dei capigruppo che si sono tenute oggi a Montecitorio e Palazzo Madama, di interrompere i lavori di Aule e commissioni. La settimana prossima il Senato ha già previsto la commemorazione dell’ex premier, martedì 20 alle 15. Poi ci sarà anche alla Camera ma la data è ancora in via di definizione.

Già da ieri era stato il gruppo di Forza Italia a Montecitorio a chiedere che venisse sospesa la convocazione dell’assemblea. Oggi è stato stabilito che non si terranno votazioni fino alla prossima settimana, anche se giovedì la seduta è prevista per la discussione generale di alcune mozioni in materia di pensioni minime. Anche le commissioni si fermeranno per due giorni. A Palazzo Madama invece sospensione dell’Aula fino alla prossima settimana, mentre la commissione Affari sociali tornerà a riunirsi giovedì per completare l’esame del dl lavoro atteso in Aula martedì prossimo.

Berlusconi, Camere si fermano. Commemorazione la prossima settimana

Berlusconi, Camere si fermano. Commemorazione la prossima settimanaRoma, 13 giu. (askanews) – Camera e Senato fermano l’attività per alcuni giorni. La morte di Silvio Berlusconi e la partecipazione di tanti parlamentari ai funerali di Stato che si svolgeranno domani a Milano hanno portato alla decisione, nel corso delle due conferenze dei capigruppo che si sono tenute a Montecitorio e Palazzo Madama, di interrompere i lavori di Aule e commissioni. La settimana prossima il Senato ha già previsto la commemorazione dell’ex premier, martedì 20 alle 15. Poi ci sarà anche alla Camera ma la data è ancora in via di definizione.

Già dal giorno della morte dell’ex premier e leader di Fi era stato il gruppo azzurro a Montecitorio a chiedere che vennisse sospesa la convocazione dell’assemblea. Ora è stato stabilito che non si terranno votazioni fino alla prossima settimana, anche se giovedì la seduta è prevista per la discussione generale di alcune mozioni in materia di pensioni minime. Anche le commissioni si fermeranno per due giorni. A Palazzo Madama invece sospensione dell’Aula fino alla prossima settimana, mentre la commissione Affari sociali tornerà a riunirsi giovedì per completare l’esame del dl lavoro atteso in Aula martedì prossimo.

Il Financial Times: Forza Italia lotta per la sopravvivenza dopo la scomparsa di Berlusconi

Il Financial Times: Forza Italia lotta per la sopravvivenza dopo la scomparsa di BerlusconiRoma, 13 giu. (askanews) – Forza Italia (Fi) lotta per la sopravvivenza dopo la scomparsa di Berlusconi. Così titola il Financial Times un articolo in cui sottolinea che l’ex premier ha governato il suo partito come suo feudo personale, senza mai gettare le basi per una successione.

Gli analisti, argomenta il quotidiano economico britannico, prevedono che la morte di Berlusconi possa innescare feroci lotte intestine tra i partiti. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, incaricato della gestione quotidiana di Fi durante i recenti ricoveri del suo fondatore, ha insistito sul fatto che il partito ha ancora un futuro. L’ex presidente dell’Europarlamento – prosegue Ft – è descritto come “privo del carisma e dell’istinto omicida necessari per tenere insieme un partito diviso da fazioni in guerra”, tra cui una guidata dall’ultima compagna di Berlusconi, Marta Fascina, e un’altra dalla sua ex infermiera, Ronzulli. La maggior parte si aspetta che il partito si divida gradualmente man mano che diverse fazioni si allineano con Meloni, o con l’altro suo partner di coalizione, il leader della Lega Matteo Salvini, conclude il Financial Times.