Meloni e l’Emiro del Qatar Al Thani: fermo sostegno a Unifil, garantire sicurezza della missioneRoma, 21 ott. (askanews) – Il colloquio di oggi a a Villa Doria Pamphilj tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e l’Emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad al-Thani, “ha permesso di ribadire il comune fermo sostegno a Unifil e la necessità di garantire in ogni momento la sicurezza del suo personale, lavorando per una piena applicazione della risoluzione 1701 anche attraverso il necessario sostegno internazionale alle forze armate libanesi”. Lo fa sapere una nota di Palazzo Chigi diffusa al termine dell’incontro, svoltosi nel quadro della visita di Stato che l’Emiro sta compiendo in Italia.
Meloni: finchè c’è sostegno cittadini al lavoro senza pauraRoma, 21 ott. (askanews) – “Finché avremo il sostegno dei cittadini, continueremo a lavorare con determinazione, a testa alta, per realizzare il nostro programma e aiutare l’Italia a crescere, diventare forte, credibile e rispettata. Lo dobbiamo agli italiani, a chi ci ha scelto e a chi, pur non avendo votato per noi, spera che facciamo bene il nostro compito. Al lavoro, senza sosta, senza paura”. E’ quanto scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla vigilia dell’anniversario dei due anni del suo giuramento in Quirinale e dell’avvio del governo di centrodestra.
Mattarella: le Istituzioni devono sempre collaborare fra loroBari, 20 ott. (askanews) – “Tra le istituzioni e all’interno delle istituzioni la collaborazione, la ricerca di punti comuni, la condivisione delle scelte sono essenziali per il loro buon funzionamento e per il servizio da rendere alla comunità”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo discorso di saluto al Festival delle Regioni e delle Province autonome che si apre oggi a Bari.
“Vi sono, in particolare, dei momenti nella vita di ogni istituzione in cui non è possibile limitarsi ad affermare la propria visione delle cose – approfondendo solchi e contrapposizioni – ma occorre saper esercitare capacità di mediazione e di sintesi. Questo è parte essenziale della vita democratica poiché le istituzioni appartengono e rispondono all’intera collettività e tutti devono potersi riconoscere in esse”.
Mattarella a Regioni: affrontare transizione ecologica come i giovaniBari, 20 ott. (askanews) – “Vorrei dire che tutti dovremmo affrontare il tema della transizione ecologica con la determinazione che caratterizza l’approccio dei più giovani, cui è chiaro come la natura non possa più essere considerata soltanto un deposito di beni da utilizzare e da sfruttare e come le risorse del pianeta non siano illimitate e non possano riprodursi all’infinito”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del suo intervento al Festival delle Regioni e delle Province autonome.
“Da qui l’urgenza di intervenire attraverso politiche lungimiranti e responsabili che stabiliscano obiettivi e favoriscano gli investimenti necessari. Politiche coerenti e stabili nel tempo che creino un clima di fiducia e promuovano, con strumenti efficaci,quei cambiamenti dei comportamenti e degli stili di vita richiesti da un processo così impegnativo”.
Giustizia, Santalucia(Anm): le toghe non cercano contrapposizioneRoma, 20 ott. (askanews) – “Nessun magistrato né l’Associazione nazionale magistrati ha mai detto di voler ‘porre rimedio’ all’azione del presidente del Consiglio. Non cerchiamo alcuna contrapposizione con l’esecutivo, ma viviamo una grande preoccupazione per gli attacchi rivolti ad alcuni uffici giudiziari per il semplice fatto di aver deciso secondo legge e diritto”. Lo dichiara il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia.
“I magistrati italiani – sottolnea- intendono soltanto poter onorare, nel quotidiano esercizio delle loro delicate funzioni, il mandato costituzionale di effettiva garanzia dei diritti delle persone. Rispetto alla mail di un collega diffusa dagli organi di stampa è opportuno sottolineare che quel messaggio poneva in evidenza la necessità di porre rimedio alle sole divisioni interne per difendere le prerogative della magistratura e della stessa giurisdizione. Indulgere in altre maliziose interpretazioni non contribuisce al rasserenamento del clima istituzionale”.
Giustizia, Donzelli (Fdi): le toghe rosse non fermeranno Meloni nè riformeRoma, 20 ott. (askanews) – – “Oggi Il Tempo pubblica una mail tra magistrati dal contenuto inequivocabile contro la Meloni e le riforme in programma: ‘Dobbiamo porre rimedio’. Alle 18 e 32 del 19 ottobre il sostituto procuratore della Cassazione, Marco Patarnello, esponente di spicco di Magistratura Democratica – la corrente di sinistra dei magistrati, presieduta da Silvia Albano, balzata agli onori delle cronache per aver sentenziato contro il trattenimento dei migranti in Libia- scrive una mail in cui lancia l’allarme ai colleghi sulle difficoltà che riscontrano a condizionare l’esecutivo”. Lo afferma in un video sui social il responsabile organizzazione di Fdi Giovanni Donzelli di Fdi in un video sui social.
“Meloni è un problema per le toghe rosse perchè non è ricattabile, non insegue interessi personali e vuole riformare la giustizia. E secondo Patarnello, i magistrati non sono abbastanza compatti nel combatterla.’Dobbiamo porre rimedio’. Care toghe rosse, il compito dei magistrati è quello di fermare mafiosi e criminali, non governi democratici.Ci hanno dato dei complottisti: nemmeno nei nostri incubi peggiori avremmo mai immaginato”. Donzelli auspica quindi che l’Anm si dissoci dal magistrato e he tutte le forze politiche siano solidali con Meloni: “Si tratta delle basi della nostra democrazia che non prevede scorciatoie giudiziarie rispetto a elezioni democratiche”, dichiara.
In ogni caso, “non ci fermeranno: non siamo ricattabili. Andremo avanti – conclude Donzelli- fino al termine del nostro mandato e poi ci faremo giudicare ma dal popolo italiano”.
Giustizia,Bonelli: Governo Meloni porta Italia verso autoritarismoRoma, 20 ott. (askanews) – “Un governo che decide multe per i giornalisti che pubblicano notizie, che abolisce l’abuso d’ufficio compromettendo inchieste delicate come quelle sulla corruzione, che demolisce lo strumento delle intercettazioni, facendo un grande favore a corrotti e mafiosi, e che manda in carcere studenti e lavoratori che protestano per la perdita del lavoro o per il degrado della scuola. Ora il governo vuole neutralizzare la magistratura, colpevole di aver applicato una sentenza della Corte di Giustizia UE, mentre il ministro della Giustizia minaccia provvedimenti contro i giudici,”. Lo dichiara il leader Avs Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde.
“La televisione di Stato si è trasformata nel megafono di questo governo, come dimostrato drammaticamente dal servizio del Tg1 di ieri sera con Salvini e come denunciato dal CDR della testata. Abbiamo superato ogni limite e siamo oltre al modello Orban: è necessaria una mobilitazione per difendere le nostre istituzioni democratiche,” conclude Bonelli.
M.O.,Meloni: serve sforzo Israele per accettare cessate il fuocoRoma, 20 ott. (askanews) – “Da parte libanese c’è stata adesione” per una proposta di cessate-il-fuoco in Medio Oriente, su cui adesso Israele “deve fare uno sforzo” e a tale riguardo “una finestra per provare a costruire una storia nuova” può essere rappresentata dall’uccisione del leader di Hamas, Yahya Sinwar. Lo ha affermato la presidente del Consiglio, Giorgia Melon, in alcune dichiarazioni raccolte da “In mezz’ora” su Rai3 durante la missione della premier in Libano e Giordania di ieri.
“Non ho fatto mistero di essere preoccupata dalla situazione mediorientale, di essere molto preoccupata. Ed è per questo credo che ciascuno di noi, chiunque può fare qualcosa, debba fare i massimi sforzi”, ha detto la premier, “Chiaramente noi abbiamo solo l’arma della diplomazia, però la diplomazia parte dal fatto che intanto devi sapere ascoltare gli altri, devi saperti fare ascoltare: per questo io sono venuta qui a parlare con il primo ministro libanese, parlo con Netanyahu molto spesso e con tutti i leader della regione. Ho parlato con Abdullah II di Giordania, con i Paesi del Golfo nell’ambito dell’incontro tra Unione Europea e Gcc”. “Io penso che la proposta di un cessate-il-fuoco, anche temporaneo, che l’Italia ha portato avanti insieme ad altri attori della comunità internazionale possa essere una chiave di volta”, ha sottolineato Meloni, “Noi sappiamo che da parte libanese c’è stata adesione per questa proposta, credo che adesso uno sforzo debba farlo Israele. E penso che quello che è accaduto con l’uccisione di Sinwar – e quindi del simbolo degli attacchi a Israele dello scorso 7 ottobre – oggettivamente possa offrire una finestra per provare a costruire una storia nuova”.
Giustizia, il presidente dell’Anm “basito” dalle parole di NordioRoma, 20 ott. (askanews) – “Personalmente, sono basito che il Ministro della Giustizia ricorra a questa categoria della abnormità che per i tecnici richiama possibili responsabilità disciplinari. Come se il ministro avesse inteso dire ai colleghi del tribunale di Roma ‘se non provvedete secondo i desiderata del governo, i miei desiderata, sono pronto a un’azione disciplinare’. Questo è richiamare la categoria della abnormità”. Lo ha affermato, intervenendo a Sky Tg24, Giuseppe Santalucia, il presidente dell’Anm (Associazione nazionale magistrati), che ha risposto al Guardasigilli Carlo Nordio.
Il ministro della Giustizia ha detto che “la sentenza della Corte Ue (che ha imposto il rientro degli immigrati dal centro di accoglienza in Albania, ndr) non è stata disapplicata da noi, ma male interpretata dai nostri giudici”. In un clima definito “accesissimo”, Santalucia si è detto “fortemente preoccupato” perché “noto toni di aggressione al lavoro giudiziario che non hanno precedenti; faccio un appello a tutti perché si ritorni a usare la ragione. E qui la ragione è che il diritto va applicato dai giudici, la magistratura non ha compiti di ausilio governativo ma di rispetto dei diritti e delle garanzie della persona, delle persone. Non solo dei cittadini, ma di tutti gli individui che entrano in contatto con la nostra comunità politica e giuridica senza occuparsi dei programmi politici del governo di turno”.
Giustizia, Salvini: i magistrati politicizzati devono dimettersiRoma, 19 ott. (askanews) – “Io nutro stima e ho rispetto per la stragrande maggioranza dei magistrati. In Italia ce ne sono più di nove mila. Di questi ce ne è una piccola parte che fa politica e usa i tribunali come centri sociali, contrastando anzichè far rispettare le leggi con cui non sono d’accordo. Non possono farlo. Se vogliono fare politica devono prima lasciare la toga e poi candidarsi con Rifondazione Comunista. Ma finchè vestono la toga devono applicare e far rispettare le leggi che il Parlamento approva e non contrastarle e devono avere rispetto per tutti gli italiani e non solo quelli della propria parte politica” . , . Una piccola parte di questi fanno politica, usano il tribunale come un centro sociale Lo ha ripetuto al Tg1 il vicepremier Matteo Salvini, segretario della Lega.