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Fitto: ritardi nel Pnrr? Noi siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni

Fitto: ritardi nel Pnrr? Noi siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni


Fitto: ritardi nel Pnrr? Noi siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni – askanews.it



Fitto: ritardi nel Pnrr? Noi siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni – askanews.it




















Pisa, 30 mar. (askanews) – “Stiamo lavorando di concerto con la Commissione europea, altri paesi hanno avuto sulla verifica del raggiungimento degli obiettivi delle proroghe concordate di uno o due mesi. Noi siamo al governo da quattro mesi e non da quattro anni, non lo dico per fare polemica… Dobbiamo dire le cose come stanno”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto intervenendo in diretta al XIX congresso nazionale Ali in corso a Pisa a proposito del dibattito sul Pnrr e delle polemiche sui ritardi nella realizzazione degli obiettivi. “Non voglio fare polemiche” e “dobbiamo parlare il linguaggio della chiarezza, siamo in una fase di attuazione, il governo ha come orizzonte temporale non la scadenza immediata ma il giugno del 2026 con l’obiettivo di mettere in sinergia il Pnrr con i programmi sulla coesione… mettere insieme questi programmi dà la possibilità di avere una visione comune”. Fitto ha ribadito la necessità di un “dialogo costruttivo con tutti gli interlocutori su temi veri e concreti, cercando di immaginare le soluzioni”.

Pnrr, Fitto: no polemiche, orizzonte temporale governo è il 2026

Pnrr, Fitto: no polemiche, orizzonte temporale governo è il 2026


Pnrr, Fitto: no polemiche, orizzonte temporale governo è il 2026 – askanews.it



Pnrr, Fitto: no polemiche, orizzonte temporale governo è il 2026 – askanews.it




















Pisa, 30 mar. (askanews) – “Non voglio fare polemiche” e “dobbiamo parlare il linguaggio della chiarezza, siamo in una fase di attuazione, il governo ha come orizzonte temporale non la scadenza immediata ma il giugno del 2026 con l’obiettivo di mettere in sinergia il Pnrr con i programmi sulla coesione… mettere insieme questi programmi dà la possibilità di avere una visione comune”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto intervenendo in diretta al XIX congresso nazionale Ali in corso a Pisa a proposito del dibattito e delle polemiche sul Pnrr.

Fitto ha ribadito la necessità di un “dialogo costruttivo con tutti gli interlocutori su temi veri e concreti, cercando di immaginare le soluzioni”.

Pnrr, Fitto: ritardi? Siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni

Pnrr, Fitto: ritardi? Siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni


Pnrr, Fitto: ritardi? Siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni – askanews.it



Pnrr, Fitto: ritardi? Siamo al governo da 4 mesi, non da 4 anni – askanews.it



















Pisa, 30 mar. (askanews) – “Stiamo lavorando di concerto con la Commissione europea, altri paesi hanno avuto sulla verifica del raggiungimento degli obiettivi delle proroghe concordate di uno o due mesi. Noi siamo al governo da quattro mesi e non da quattro anni, non lo dico per fare polemica… Dobbiamo dire le cose come stanno”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto intervenendo in diretta al XIX congresso nazionale Ali in corso a Pisa a proposito del dibattito sul Pnrr e delle polemiche sui ritardi nella realizzazione degli obiettivi.

Autonomia,Ricci:pronti a firme per referendum abrogativo ddl Calderoli

Autonomia,Ricci:pronti a firme per referendum abrogativo ddl Calderoli


Autonomia,Ricci:pronti a firme per referendum abrogativo ddl Calderoli – askanews.it



Autonomia,Ricci:pronti a firme per referendum abrogativo ddl Calderoli – askanews.it




















Pisa, 30 mar. (askanews) – Il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata “crea nuovo centralismo regionale che non serve a nessuno ed è per questo che ci batteremo contro questo disegno di legge e se il governo andrà avanti a testa bassa noi raccoglieremo le firme per un referendum abrogativo. Il ddl Calderoli non passerà e non dividerà questo paese”. Lo ha detto Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e presidente nazionale Ali – Autonomie locali italiane, parlando con i giornalisti a Pisa a margine del XIX congresso nazionale “Ricuciamo l’Italia”.

Lollobrigida: il Pnrr non rischia, è solo un ritardo

Lollobrigida: il Pnrr non rischia, è solo un ritardo


Lollobrigida: il Pnrr non rischia, è solo un ritardo – askanews.it



Lollobrigida: il Pnrr non rischia, è solo un ritardo – askanews.it



















Roma, 30 mar. (askanews) – “Di sicuro possiamo dire che il Pnrr non è solo un giardino di rose. Già in campagna elettorale denunciammo molte criticità”. E’ quanto ha detto il ministro Francesco Lollobrigida in un colloquio con il Foglio. “La mia sensazione personale è positiva nei rapporti con l’Europa”, ha aggiunto. “Sul Pnrr c’è un tema legato al ritardo, ma è solo un ritardo”.

Con Draghi, la Commissione fu più clemente? “Questo deve chiederlo al ministro Fitto, che è titolare del dossier”, precisa Lollobrigida. “Di sicuro i nostri allarmi la scorsa estate restano agli atti. Ma quando dicevamo che alcuni obiettivi erano da rivedere, che lo scenario era cambiato, ricordo le risposte dell’opinione pubblica”. E cioè? “Ci saltavano tutti addosso: il Pnrr non si cambia, era la risposta cora- le. Ma adesso i nodi, come si suol dire, vengono al pettine”. Lollobrigida ritiene che vada fatta “una grande operazione verità”. “Che vadano spiegati alla Nazione i motivi dei ritardi: serve un approfondimento sulle cause di questi ritardi anche per tranquillizzare l’opinione pubblica. Mi capisce perché le dico che il Pnrr non sono solo rose?”.

Insomma l’Europa adesso sta presentando il conto al governo italiano, per la sua radice anti Ue? “Questa ricostruzione non è la mia”, sottolinea il ministro. “Io parlo con i fatti”. “Nel Pnrr ci sono misure che non hanno mercato. Vuole un esempio che mi riguarda? Eccolo: prendiamo i trattori. La motorizzazione Stage V riduce fino al 95 per cento le emissioni dei vecchi mezzi. L’Europa ci chiedeva una misura che, partendo da un presupposto ideologico, non permette di raggiungere facilmente l’obiettivo. Ed è una delle cose che sto chiedendo di rivedere, quella appunto che riguarda i trattori elettrici”, commenta.

Nordio: faremo il massimo per cambiare la decisione francese sugli ex terroristi

Nordio: faremo il massimo per cambiare la decisione francese sugli ex terroristi


Nordio: faremo il massimo per cambiare la decisione francese sugli ex terroristi – askanews.it



Nordio: faremo il massimo per cambiare la decisione francese sugli ex terroristi – askanews.it



















Milano, 29 mar. (askanews) – “Noi abbiamo fatto veramente il possibile e anche i colleghi francesi, che ringraziamo, hanno fatto il possibile per riattivare quantomeno una procedura che era stata interrotta, anzi mai governata”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio a Porta a Porta a proposito della decisone della Cassazione francese e che ha detto per sempre no all’estradizione di dieci ex terroristi italiani attivi negli anni di piombo.

La distinzione fatta in Francia tra chi ha compiuto fatti di sangue e chi non li ha compiuti, ha proseguito Nordio, “è una distinzione platonica, perché esiste il concorso nel reato. Noi ce la metteremo veramente tutta” per trovare strade alternative per “continuare questa nostra legittima aspettativa, posso assicurare che se esiste un min imo di possibilità di riprendere in mano la situazione lo faremo quanto prima”. Nordio ha ipotizzato il ricorso alla Corte dei Diritti dell’uomo, pur ammettendo che “non è un percorso facile, perché una decisione della Cassazione come questa pesa come una pietra. Ma nei meandri della legislazione internazionale e gli accordi tra gli Stati è possibile che ci sia un barlume di speranza per riprendere in mano questa situazione irrazionale e immorale”.

Telefonata Meloni-Zelensky: perseguire una pace giusta

Telefonata Meloni-Zelensky: perseguire una pace giusta


Telefonata Meloni-Zelensky: perseguire una pace giusta – askanews.it



Telefonata Meloni-Zelensky: perseguire una pace giusta – askanews.it




















Roma, 29 mar. (askanews) – Telefonata tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

“Ho avuto una telefonata produttiva con il primo ministro italiano Giorgia Meloni – ha scritto Zelensky su Telegram -. Abbiamo discusso delle nostre iniziative bilaterali e internazionali. La via per la pace in Ucraina è il completo ritiro delle truppe russe dal territorio ucraino e l’attuazione della nostra formula di pace. Ringraziamo i nostri amici italiani per il loro sostegno. Continuiamo così!” Nel corso della telefonata di oggi, ha riferito poi Palazzo Chigi, Meloni e Zelensky “hanno parlato della necessità di perseguire una ‘pace giusta’”. Zelensky “ha espresso gratitudine all’Italia, ha ricordato la forte motivazione dell’esercito ucraino e espresso fiducia nella capacità di respingere gli attacchi della Russia a difesa dell’integrità territoriale dell’Ucraina, anche grazie all’assistenza degli Stati occidentali, compresa l’Italia”.

Il presidente ucraino ha anche “manifestato apprezzamento per la prossima Conferenza di Roma sulla ricostruzione dell’Ucraina prevista per il 26 aprile, un’occasione importante per rafforzare i rapporti tra le imprese italiane e l’Ucraina”.

Nordio ha detto che il governo vuole soltanto “rimodulare” il reato di tortura

Nordio ha detto che il governo vuole soltanto “rimodulare” il reato di tortura


Nordio ha detto che il governo vuole soltanto “rimodulare” il reato di tortura – askanews.it



Nordio ha detto che il governo vuole soltanto “rimodulare” il reato di tortura – askanews.it




















Milano, 29 mar. (askanews) – “Il governo senza se e senza ma non ha nessuna intenzione di abrogare il reato di tortura. Vi è soltanto un aspetto tecnico che deve essere rimodulato per una ragione molto semplice: il reato di tortura, così come è strutturato, ha delle carenze tecniche di specificità e tipicità che devono connotare la struttura della norma penale”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio rispondendo a un’interrogazione a risposta immediata alla Camera.

“L’impossibilità di modificare e la volontà ferma del governo di tenere il reato di tortura è determinato da una ragion pura e da una ragion pratica, la ragion pura è quanto è stato stabilito dalle norme internazionali, la ragion pratica è una ragione di coerenza, perché questo è un reato particolarmente odioso e abbiamo tutte le intenzioni di mantenerlo”, ha aggiunto Nordio.

Elezioni, M5s: centrodestra vuole sovvertire esito di politiche 2022

Elezioni, M5s: centrodestra vuole sovvertire esito di politiche 2022


Elezioni, M5s: centrodestra vuole sovvertire esito di politiche 2022 – askanews.it



Elezioni, M5s: centrodestra vuole sovvertire esito di politiche 2022 – askanews.it




















Roma, 29 mar. (askanews) – “Il centrodestra sta sovvertendo l’esito delle votazioni delle elezioni politiche del 2022 in Calabria”. Così Carmela Auriemma, vicepresidente della Giunta per le elezioni, nel corso della conferenza stampa nella sede del MoVimento 5 Stelle, assieme al leader Giuseppe Conte, al capogruppo alla Camera, Francesco Silvestri, alla vicecapogruppo, Vittoria Baldino, alla capogruppo in Giunta delle elezioni, Stefania Ascari. Incontro convocato per denunciare il tentativo della maggioranza di “stravolgere il risultato elettorale” per “garantire l’assegnazione di un seggio in Calabria ad un candidato di Forza Italia”.

“Ci troviamo di fronte a un fatto gravissimo dal punto di vista politico”, ha rimarcato Ascari. “La maggioranza vuole cambiare le regole che gli elettori hanno osservato dentro l’urna per esprimere il proprio voto. Ma in questo modo si sovvertono i principi di legalità posti alla base della nostra Costituzione”. “Stiamo assistendo a un colpo di mano a colpi di maggioranza”, ha aggiunto Baldino. “Credono che con i numeri si possa fare di tutto, in barba al principio democratico. Ma non si cambiano le regole ex post, non si possono cambiare le regole dopo che la partita è stata giocata a danno degli elettori”. Per Baldino “questo emendamento presentato dalla maggioranza potrebbe avere delle conseguenze in generale in tutto il Paese, anche sul piano della ripartizione dei seggi nel proporzionale”.

“Se necessario ci rivolgeremo anche al presidente della Repubblica, garante della Costituzione”, ha sottolineato Silvestri. “I principi della nostra Carta non possono essere cancellati a colpi di maggioranza”. “Dobbiamo convenire che la nostra democrazia è malata e il segno più evidente della patologia è la sfiducia dei cittadini. Non affrettiamo il definitivo collasso cambiando le regole per le elezioni, come si sta tentando di fare dalla maggioranza nella Giunta per le elezioni”, ha detto Conte. “Non c’è alcun dubbio interpretativo” sul regolamento del ministero dell’Interno per le elezioni del 25 settembre scorso. “Modificarlo ora sarebbe grave e discriminatorio per chi ha rispettato le regole”, ha aggiunto.

Braga: sabato Pd in piazza su superbonus e codice appalti

Braga: sabato Pd in piazza su superbonus e codice appalti


Braga: sabato Pd in piazza su superbonus e codice appalti – askanews.it



Braga: sabato Pd in piazza su superbonus e codice appalti – askanews.it




















Roma, 29 mar. (askanews) – “Una delle scelte più gravi di questo codice appalti è il subappalto a cascata” che fa perdere “ogni controllo sulla qualità e anche sulla sicurezza del lavoro”. Una “soluzione gravissima, saremo a fianco delle parti sociali e dei sindacati sabato, in questa manifestazione, nelle piazze, per chiedere che su questo tema e sul superbonus il governo risolva i problemi che ha creato”. Lo ha detto la capogruppo Pd alla Camera Chiara Braga parlando a ‘Radio Immagina.