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Lollobrigida: ci saranno scaffali dedicati per le farine da insetti

Lollobrigida: ci saranno scaffali dedicati per le farine da insetti


Lollobrigida: ci saranno scaffali dedicati per le farine da insetti – askanews.it



Lollobrigida: ci saranno scaffali dedicati per le farine da insetti – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – “Per quel che riguarda la farina da insetti, pensiamo che serva una etichettatura specifica e delle scaffalature apposite in cui sia visibile la provenienza”. Lo ha detto il ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, nel corso di una conferenza stampa per presentare i decreti che riguardano le raccomandazione sulla immissione in commercio delle farine di insietti. Poi ha spiegato: “Dobbiamo rafforzare la capacità di discernimento delle persone. Abbiamo tentato di affrontare l’argomento seguendo le direttive europee, ma il tema riguarda il nostro modello di consumo”. Il ministro ha quindi aggiuto: “Con questo provvedimento garantiamo ai cittadini italiani la consapevolezza di quello che mangiano. Se l’Europa ha autorizzato l’utilizzo di farine derivanti da insetti i cittadini devono sapere e conoscere”, ha aggiunto.

Salario minimo, Pd: lavoriamo a testo comune delle opposizioni

Salario minimo, Pd: lavoriamo a testo comune delle opposizioni


Salario minimo, Pd: lavoriamo a testo comune delle opposizioni – askanews.it



Salario minimo, Pd: lavoriamo a testo comune delle opposizioni – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – “Come abbiamo già detto, il Pd è disponibile a ridiscutere, per arrivare ad un testo comune con le opposizioni, la proposta presentata ad inizio legislatura, che prevede un ruolo centrale della contrattazione collettiva più rappresentativa per la fissazione del salario minimo di ogni settore che non può essere comunque inferiore a 9,50 euro l’ora. Combattere la povertà e lo sfruttamento è una priorità del Partito Democratico”. Lo dichiara il deputato del Pd Marco Sarracino, membro della commissione Lavoro della Camera.

“Ieri – afferma Sarracino- alla Camera si è finalmente avviata la discussione sulle proposte di legge per il salario minimo presentate dal Pd e dalle altre forze di opposizione. L’esigenza di individuare strumenti nuovi per combattere la piaga del lavoro povero e di rafforzare la contrattazione collettiva contrastando i contratti pirata, è patrimonio comune e rappresenta una novità che fa ben sperare per raggiungere un obiettivo così importante. Del resto, nonostante se ne parli da tempo, non si è giunti purtroppo ad approvare una legge sul salario minimo neanche quando sembrava ci fossero condizioni favorevoli, sia con il Presidente Conte nelle sue due epserienze di Governo sia con l’esecutivo Draghi quando si era in una fase avanzata di dialogo con le forze sociali. Ma in questa legislatura si può e si deve voltare pagina.”

Salario minimo, Fratoianni a Schlein e Conte:”subito proposta comune”

Salario minimo, Fratoianni a Schlein e Conte:”subito proposta comune”


Salario minimo, Fratoianni a Schlein e Conte:”subito proposta comune” – askanews.it



Salario minimo, Fratoianni a Schlein e Conte:”subito proposta comune” – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – “Sta per cominciare finalmente la discussione in Parlamento sul salario minimo legale, e ci sono diverse proposte una di queste è la nostra: allora mi rivolgo a tutte le opposizioni in particolare a Conte a Schlein, perché ne abbiamo discusso insieme a Rimini al congresso della Cgil”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra in un video sui social.

“Elly in quella sede – prosegue il leader di SI – ha proposto di chiuderci in una stanza finché non troviamo una proposta convincente per fare una battaglia comune . Allora cominciamo adesso, perché ci sono in Italia più di 4 milioni di persone che lavorano in condizioni di povertà” . “Povertà e lavoro non possono stare più – conclude Fratoianni – nella stessa frase, lavoriamo insieme, è arrivato il momento di cambiare il Paese”.

Migranti, Schlein a Bruxelles: l’Italia dovrebbe chiedere il superamento del regolamento di Dublino

Migranti, Schlein a Bruxelles: l’Italia dovrebbe chiedere il superamento del regolamento di Dublino


Migranti, Schlein a Bruxelles: l’Italia dovrebbe chiedere il superamento del regolamento di Dublino – askanews.it



Migranti, Schlein a Bruxelles: l’Italia dovrebbe chiedere il superamento del regolamento di Dublino – askanews.it



















Bruxelles, 23 mar. (askanews) – Sui migranti “io dico, e dico anche al governo italiano che celebra la grande attenzione che ottiene su questo tema, che questa è la strada sbagliata, fanno le domande sbagliate all’Unione europea. Dovrebbero invece chiedere una maggior condivisione della responsabilità dell’accoglienza, e di superare quindi il regolamento di Dublino”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, che ha partecipato questa mattina al pre-vertice del Partito socialista europeo (Pse) a Bruxelles. L’Italia, ha aggiunto, dovrebbe chiedere “una missione europea di ricerca e soccorso in mare, perché dove non ci sono, dove non arrivano purtroppo le motovedette della guardia costiera e le ONG, vediamo tragedie e stragi in mare”.

Migranti, Cei: la tragedia del naufragio di Cutro è una ferita aperta

Migranti, Cei: la tragedia del naufragio di Cutro è una ferita aperta


Migranti, Cei: la tragedia del naufragio di Cutro è una ferita aperta – askanews.it



Migranti, Cei: la tragedia del naufragio di Cutro è una ferita aperta – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – “La recente tragedia di Cutro”, rappresenta una “ferita aperta che mostra la debolezza delle risposte messe in atto. Il limitarsi a chiudere, controllare e respingere non solo non offre soluzioni di ampio respiro, ma contribuisce ad alimentare irregolarità e illegalità. Servono invece politiche lungimiranti – sul piano nazionale e su quello europeo – capaci di governare i flussi di ingresso attraverso canali legali, ovvero vie sicure che evitino i pericoli dei viaggi in mare, sottraggano quanti sono costretti a lasciare la propria terra a causa della fame e della violenza alla vergogna dei centri di detenzione e diano loro prospettive reali per un futuro migliore”. E’ quanto si afferma nel documento finale dei lavori del Consiglio permanente della Cei.

I vescovi italiani tornano, quindi, a dire che “i corridoi umanitari rappresentano al contempo un meccanismo di solidarietà internazionale e un potente strumento di politica migratoria. Nel ribadire che il diritto alla vita va sempre tutelato e che il salvataggio in mare costituisce un obbligo per ogni Stato, – si conclude – i Vescovi hanno quindi ricordato quanto sia strategica per il bene comune un’accoglienza dignitosa che abbia nella protezione, nell’integrazione e nella promozione i suoi cardini”.

La Camera dice sì alla commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori

La Camera dice sì alla commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori


La Camera dice sì alla commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori – askanews.it



La Camera dice sì alla commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori – askanews.it


















Roma, 23 mar. (askanews) – L’Aula della Camera ha approvato all’unanimità con 245 voti a favore e nessun contrario l’istituzione della commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Alla seduta erano presenti i familiari di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori.

I familiari di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori hanno seguito dalla tribuna della Camera le dichiarazioni di voto sull’istituzione della commissione bicamerale d’inchiesta sulle due ragazze scomparse. “Oggi sono presenti in Aula ed è forse giunto il momento in cui questo Parlamento rivolgesse le scuse per il tanto, troppo tempo per arrivare fino qui” e per esprimere un “grande abbraccio per il dolore senza risposta che hanno avuto” e “un forte ringraziamento per la fiducia che continuano ostinatamente a riporre nelle istituzioni” e che più che “mai abbiamo il dovere di ripagare”, ha detto il capogruppo del M5S Francesco Silvestri, tra gli applausi dei parlamentari.

Ucraina, Meloni: non mi preoccupa Lega, guardo ai fatti

Ucraina, Meloni: non mi preoccupa Lega, guardo ai fatti


Ucraina, Meloni: non mi preoccupa Lega, guardo ai fatti – askanews.it



Ucraina, Meloni: non mi preoccupa Lega, guardo ai fatti – askanews.it



















Bruxelles, 23 mar. (askanews) – La posizione della Lega sull’Ucraina “francamente non mi preoccupa. Non sono preoccupata perchè guardo ai fatti e sulla linea italiana, che è molto chiara, non ho mai avuto problemi”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivando al Consiglio europeo.

“Al di là delle posizioni espresse e del necessario richiamo a continuare a lavorare per una soluzione del conflitto, sul quale tutti lavoriamo il punto è capirsi su cosa sia utile per arrivare alla fine del conflitto. Ho detto – ha ricordato – come la penso: nell’attuale contesto non c’è misura più efficace di garantire un equilibrio tra le forze in campo, è l’unico modo per costringere a una negoziazione giusta, non si può prescindere da chi è l’aggressore e chi l’aggredito”.

Migranti, Meloni: dal Consiglio Ue mi aspetto passi avanti

Migranti, Meloni: dal Consiglio Ue mi aspetto passi avanti


Migranti, Meloni: dal Consiglio Ue mi aspetto passi avanti – askanews.it



Migranti, Meloni: dal Consiglio Ue mi aspetto passi avanti – askanews.it



















Bruxelles, 23 mar. (askanews) – Dal Consiglio europeo “mi aspetto passi avanti, il dossier migranti verrà aggiornato con una relazione della presidente della Commissione che racconterà dei passi concreti sulla base delle conclusioni dello scorso febbraio”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivando al Consiglio europeo.

“Io – ha aggiunto – sono soddisfatta della bozza di conclusioni che sta girando che chiede alla commissione di procedere spedita e rimanda sullo stato di verifica di queste misure al prossimo Consiglio. Possiamo confermare il fatto che il tema delle migrazioni è considerato centrale, una cosa impensabile fino a qualche mese fa e che viene seguito passo passo dal Consiglio, un’ottima notizia”.

Meloni al Consiglio Ue, nodi Patto ed energia. Migranti non a odg

Meloni al Consiglio Ue, nodi Patto ed energia. Migranti non a odg


Meloni al Consiglio Ue, nodi Patto ed energia. Migranti non a odg – askanews.it



Meloni al Consiglio Ue, nodi Patto ed energia. Migranti non a odg – askanews.it



















Bruxelles, 23 mar. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è attesa alle 11 all’Europa Building a Bruxelles dove prende il via oggi un Consiglio europeo che si preannuncia complicato, in particolare per l’Italia. Il summit, che si aprirà con una sessione speciale alla presenza del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, ha all’ordine del giorno vari temi: Ucraina; competitività; mercato unico ed economia; energia. Non è invece prevista una discussione sul tema, caro all’Italia, dei migranti, su cui ci sarà una “breve informativa” della presidenza svedese e della Commissione europea sul progresso nell’attuazione delle conclusioni del summit dello scorso 9 febbraio.

Sull’Ucraina i 27 leader riaffermeranno la condanna della guerra di aggressione russa, inclusi i recenti attacchi missilistici, e il pieno sostegno europeo a Kiev. Particolarmente rilevante e complesso – per la diversità di vedute – il tema dell’economia e della competitività, con un gruppo di Paesi (Germania in testa) che spingono per un ampio allentamento dei vincoli agli aiuti di Stato e altri, come l’Italia, contrari. Meloni ribadirà la convinzione che l’allentamento dei vincoli e i sostegni che ne deriveranno non devono “creare disparità tra Stati membri”. Gli aiuti devono quindi essere “mirati e temporanei” in modo da garantire parità di condizioni e “pieno funzionamento” del mercato unico. Per l’Italia l’obiettivo principale è invece assicurare da parte europea la “piena mobilitazione” dei finanziamenti disponibili e degli strumenti finanziari esistenti, compresi quelli del Pnrr. La discussione sulla competitività si intreccia con il negoziato in corso per la revisione del Patto di stabilità e crescita. Per Meloni servono “nuove regole e principi credibili, realistici e coerenti con la situazione post-Covid” con un “equilibrio effettivo tra stabilità e crescita”. Una battaglia, quella del governo, complessa tanto che ieri, parlando alla Camera, Meloni ha sottolineato che rispetto alla proposta della Commissione, già considerata non sufficiente, adesso “si rischia anche di tornare indietro”.

Per quanto riguarda l’energia, l’Italia sostiene l’importanza di una risposta a 27 con “strumenti e obiettivi comuni” tesi a rafforzare il sistema energetico nel suo complesso: la diversificazione delle fonti, in particolare del gas naturale; la lotta contro la speculazione e le disfunzioni del mercato del gas, volta a ripristinare un livello di prezzi ragionevole per famiglie e aziende europee; la riduzione della domanda energetica; l’accelerazione dello sviluppo e della diffusione delle rinnovabili; il rapido riempimento degli impianti di stoccaggio. Le posizioni assunte sullo stop alla vendita di auto a benzina e diesel dal 2035 e sulla direttiva sulle case green hanno creato però qualche frizione con Bruxelles. Infine il tema delle migrazioni, centrale per l’Italia, a cui Meloni ha dedicato la maggior parte delle sue comunicazioni alle Camere. La questione non è stata posta all’ordine del giorno perché, fanno notare fonti europee, nel corso del Consiglio del 9 febbraio “è stato già approvato un piano di intervento che deve essere solo attuato”. Sullo stato di avanzamento dell’implementazione ci sarà dunque un “breve aggiornamento”. Meloni proverà a sollevare un confronto più approfondito, perchè “non c’è più un solo minuto da perdere”, vista anche la situazione di difficoltà in cui versa la Tunisia. Difficile, però, che trovi sponde per ottenere qualche ulteriore intervento.

Al Consiglio europeo Meloni è pronta a dar battaglia su migranti e Patto di stabilità

Al Consiglio europeo Meloni è pronta a dar battaglia su migranti e Patto di stabilità


Al Consiglio europeo Meloni è pronta a dar battaglia su migranti e Patto di stabilità – askanews.it



Al Consiglio europeo Meloni è pronta a dar battaglia su migranti e Patto di stabilità – askanews.it



















Bruxelles, 22 mar. (askanews) – Giorgia Meloni è attesa questa sera a Bruxelles, dove da domani parteciperà al Consiglio europeo che si chiuderà venerdì. I temi all’ordine del giorno (più vago rispetto al solito) sono Ucraina; competitività, mercato unico ed economia; energia, mentre il dossier che sta più a cuore al governo, quello dei migranti, al momento è finito nel cassetto delle “varie ed eventuali”. Sul punto, nella lettera di invito ai leader, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha scritto che ci sarà un “breve aggiornamento” (short debrief) da parte della Commissione. Meloni è però intenzionata a non far scivolare via l’argomento nel dibattito. Per la premier, di fronte a una “emergenza che sta diventando strutturale”, il piano messo a punto dalla Commissione è “un passo avanti” ma l’Italia non è ancora “soddisfatta” perchè “non c’è più un solo minuto da perdere”. L’obiettivo è tornare da Bruxelles con in mano qualche intervento concreto, ma non sarà facile.

Sull’Ucraina la presidente del Consiglio non cambia di un millimetro la linea adottata dall’Italia dall’inizio del conflitto: “Il sostegno all’Ucraina e alla sua popolazione sarà assicurato in ogni ambito” senza badare a “gradimento” e “consenso”, ha detto nelle comunicazioni alle Camere. Altro tema centrale all’ordine del giorno del Consiglio è quello dell’economia, con l’Italia schierata sul fronte contrario a un semplice e ampio allentamento dei vincoli agli aiuti di Stato. La posizione che ribadirà sarà che serve “flessibilità nell’uso dei fondi esistenti”, “compreso il Pnrr”, con aiuti di Stato “circoscritti e temporanei”. In prospettiva, però, la questione centrale è quella della revisione del Patto di stabilità e crescita che, per Meloni, deve essere completata entro il 2023, con “regole nuove” che devono dare “maggiore attenzione” alla crescita e minore alla stabilità perchè “il tempo dell’austerità è finito”. E invece, è la critica rivolta a Bruxelles, rispetto alla proposta della Commissione, che già non apprezzava molto, adesso “si rischia anche di tornare indietro”. Sull’energia e la transizione verde, Roma ha una posizione critica rispetto alle proposte di Bruxelles, in particolare su temi come lo stop alla vendita di auto a benzina e diesel dal 2035 e sulla direttiva sulle case green. L’Italia condivide gli obiettivi della transizione ma il percorso verso un’economia verde “deve essere sostenibile dal punto di vista sociale ed economico”. Ad esempio sulle case green, ha sottolineato stamani alla Camera, porre dei target in “assenza di contributi” specifici “rischia di risolvere questa fattispecie in un ulteriore onere molto complesso in un momento molto difficile”.

Su queste posizioni, negli ultimi giorni, Meloni ha cercato di creare un consenso o almeno di smussare gli angoli più acuti sentendo il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, il premier polacco Mateusz Morawiecki e Ursula von der Leyen. La presidente del Consiglio, in particolare, ha sensibilizzato la presidente della Commissione sul rischio default della Tunisia, che porterebbe a una destabilizzazione dell’area con conseguenze anche sulle migrazioni: “Se non si interviene rischiamo di avere un flusso che nessuno potrebbe governare”, è l’allarme lanciato da Meloni che domani von der Leyen dovrebbe riprendere nella sua relazione. Fuori sacco, secondo quanto si apprende, Meloni vorrebbe approfittare del vertice per uno scambio di vedute con le istituzioni europee sul tema dei balneari. L’intenzione, infatti, è quella di procedere d’intesa con Bruxelles sui prossimi passi che il governo farà sul dossier.