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Cecilia Sala, i genitori chiedono il silenzio stampa

Cecilia Sala, i genitori chiedono il silenzio stampaRoma, 3 gen. (askanews) – I genitori di Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata e detenuta in Iran, chiedono il silenzio stampa sulla vicenda.


“La situazione di nostra figlia, Cecilia Sala, chiusa in una prigione di Teheran da 16 giorni, è complicata e molto preoccupante – scrivono Elisabetta Vernoni e Renato Sala in una nota -. Per provare a riportarla a casa il nostro governo si è mobilitato al massimo e ora sono necessari oltre agli sforzi delle autorità italiane anche riservatezza e discrezione. In questi giorni abbiamo sentito l’affetto, l’attenzione e la solidarietà delle italiane e degli italiani e del mondo dell’informazione e siamo molto grati per tutto quello che si sta facendo. La fase a cui siamo arrivati è, però, molto delicata e la sensazione è che il grande dibattito mediatico su ciò che si può o si dovrebbe fare rischi di allungare i tempi e di rendere più complicata e lontana una soluzione. Per questo – sottolineano – abbiamo deciso di astenerci da commenti e dichiarazioni e ci appelliamo agli organi di informazione chiedendo il silenzio stampa”. “Saremo grati per il senso di responsabilità che ognuno vorrà mostrare accogliendo questa nostra richiesta”, concludono Elisabetta Vernoni e Renato Sala.

Cecilia Sala, lunedì il sottosegretario Mantovano riferirà al Copasir

Cecilia Sala, lunedì il sottosegretario Mantovano riferirà al CopasirRoma, 3 gen. (askanews) – Lunedì 6 gennaio, alle ore 14, presso l’Aula del VI piano di Palazzo San Macuto, il governo renderà, attraverso il sottosegretario Alfredo Mantovano, comunicazioni al Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Lo rende noto Montecitorio.


Ieri pomeriggio, in una nota diffusa dopo il vertice sul caso della giornalsta italiana Cecilia Sala, arrestata e detenuta in Iran, Palazzo Chigi aveva fatto sapere che “il sottosegretario Mantovano, in veste di Autorità delegata, venendo incontro alle richieste delle opposizioni, ha dato immediata disponibilità al presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica Lorenzo Guerini a riferire al Copasir già domani mattina (Oggi, NdR), e quindi per suo tramite al Parlamento”.

Schlein: 2025 anno giusto per costruire l’alternativa, Meloni ha esaurito spinta

Schlein: 2025 anno giusto per costruire l’alternativa, Meloni ha esaurito spintaRoma, 3 gen. (askanews) – “Noi non abbiamo mai smesso di costruire l’alternativa. Si è già vista in tante elezioni amministrative e regionali, quando abbiamo fatto una proposta credibile e abbiamo vinto insieme alle altre forze di opposizione”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein rispondendo, in un’intervista alla Stampa, a una domanda sulla costruzione di un’alternativa credibile al governo guidato da Giorgia Meloni.


“Ora – prosegue Schlein – si tratta di costruire un progetto per il Paese e questo è l’anno giusto per farlo, chiamando le migliori energie a dare un contributo e coinvolgendo tutte le culture politiche che hanno a cuore l’attuazione della Costituzione antifascista. Noi dobbiamo lavorare insieme per farci trovare pronti – aggiunge la segretaria del Pd – perché ormai è chiaro che Meloni ha esaurito la sua spinta, naviga a vista senza una rotta, galleggia senza una visione”. Schlein parla anche della giornalista Cecilia Sala, detenuta in Iran: le notizie sulle sue condizioni “sono preoccupanti, il governo si adoperi per far rispettare i suoi diritti fondamentali. Quello che è successo non è accettabile, a maggior ragione senza avere chiarezza sui motivi dell’arresto. Deve essere chiaro che chi calpesta la dignità di Cecilia Sala sta calpestando la dignità dell’Italia”. Sulla vicenda “siamo in contatto” con l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, prosegue Schlein, “chiediamo di essere coinvolti e informati sulle iniziative assunte dal governo per la sua liberazione. Fin dal primo momento noi abbiamo rispettato la richiesta di discrezione e offerto collaborazione, com’è giusto vista la delicatezza della situazione, ma è importante che ci sia condivisione con tutte le forze politiche in Parlamento”.

Lavoro, Meloni: per la prima volta superati i 10 milioni di donne occupate

Lavoro, Meloni: per la prima volta superati i 10 milioni di donne occupateRoma, 3 gen. (askanews) – “Vado fiera” dei “dati sull’occupazione”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un’intervista al settimanale Sette del Corriere della Sera.


“Abbiamo il tasso di occupazione più alto dalla Spedizione dei Mille e il tasso di disoccupazione più basso da quando è stato lanciato il primo iPhone – sottolinea la premier -. Gli ultimi dati Istat relativi al terzo trimestre 2024 hanno confermato questa tendenza, e ci dicono che il tasso di occupazione è arrivato al 62,4% e che la disoccupazione continua a calare, con una riduzione dello 0,6% rispetto al trimestre precedente”. “E sono particolarmente orgogliosa – aggiunge Meloni – del fatto che, sotto il primo governo guidato da una donna, il tasso di occupazione femminile sia il più alto di sempre e che per la prima volta abbiamo superato il tetto dei dieci milioni di donne lavoratrici”.

Cecilia Sala, Schlein: chi calpesta la sua dignità calpesta l’Italia

Cecilia Sala, Schlein: chi calpesta la sua dignità calpesta l’ItaliaRoma, 3 gen. (askanews) – “Le notizie sulle condizioni” della giornalista italiana Cecilia Sala, arrestata e detenuta in Iran, “sono preoccupanti, il governo si adoperi per far rispettare i suoi diritti fondamentali. Quello che è successo non è accettabile, a maggior ragione senza avere chiarezza sui motivi dell’arresto. Deve essere chiaro che chi calpesta la dignità di Cecilia Sala sta calpestando la dignità dell’Italia”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein in un’intervista alla Stampa.


Sulla vicenda “siamo in contatto” con l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, prosegue Schlein, “chiediamo di essere coinvolti e informati sulle iniziative assunte dal governo per la sua liberazione. Fin dal primo momento noi abbiamo rispettato la richiesta di discrezione e offerto collaborazione, com’è giusto vista la delicatezza della situazione, ma è importante che ci sia condivisione con tutte le forze politiche in Parlamento”.

Governo, Meloni: suo punto di forza è dialogare con tutti i Paesi

Governo, Meloni: suo punto di forza è dialogare con tutti i PaesiRoma, 3 gen. (askanews) – “Uno dei punti di forza di questo governo è la capacità di dialogare con tutti. In questi due anni abbiamo rafforzato le nostre tradizionali alleanze, ma abbiamo anche aperto canali di confronto con partner con i quali prima si parlava poco o con cui i rapporti erano meno intensi. E questo è un grande valore aggiunto, che permette all’Italia di diversificare la sua proiezione geopolitica e geoeconomica”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo, in un’intervista al settimanale Sette del Corriere della Sera, alla domanda se ci sia qualcuno in particolare degli altri leader mondiali con cui si confronta prima di prendere le decisioni.


“Pensate – spiega la premier – al nuovo partenariato che abbiamo instaurato con l’India: fino a pochi anni fa lì c’era persino il ban sulle imprese italiane, ora i nostri rapporti sono completamente cambiati, e questo ci sta offrendo grandi opportunità in campi prima inesplorati. Dalle interconnessioni economiche allo sviluppo dei biocarburanti, ad esempio”.

Cecilia Sala, la mamma: condizioni cella non la segnino per sempre

Cecilia Sala, la mamma: condizioni cella non la segnino per sempreRoma, 2 gen. (askanews) – “Sono due” gli elementi che preoccupano di più Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, la cittadina italiana arrestata e detenuta in Iran: “La prima – ha spiegato Vernoni uscendo da Palazzo Chigi al termine dell’incontro con la premier Giorgia Meloni – sono le condizioni di vita carceraria di mia figlia, si è parlato di celle singole ma non esistono celle singole lì, esistono delle celle di detenzione comuni e poi ci sono le celle di punizione, lei è in una di queste, evidentemente. Io non so come sono queste celle ma se una donna è per terra nel 2024 mi fa pensare che si chiamino così”, ha aggiunto Vernoni riferendosi alla possibilità che si tratti di una cella di punizione.


“Quindi la prima cosa sono le condizioni più dignitose di vita carceraria e poi decisioni importanti e di forza del nostro paese per ragionare sul rientro in Italia… Io non piango, non frigno, e non chiedo tempi perché sono realtà molto particolari, ma come dicevo a Cecilia ‘cerca di essere un soldato’ cerco di esserlo anch’io, però le condizioni carcerarie per una ragazza di 29 anni che non ha compiuto nulla devono essere tali che non la segnino per tutta la vita. Poi, io rispetto i tempi che mi diranno, ma le condizioni devono essere quelle di non segnare una ragazza che è un’eccellenza italiana, non solo il vino e i cotechini”, ha sottolineato Vernoni.

Cecilia Sala, la mamma: incontro con Meloni mi ha aiutato

Cecilia Sala, la mamma: incontro con Meloni mi ha aiutatoRoma, 2 gen. (askanews) – “Va male, è ovvio, però questo incontro” con la premier Giorgia Meloni “mi ha aiutato: ci siamo guardate negli occhi, anche tra mamme. La fiducia è tanta, sicuramente stanno lavorando e io sono un po’ come Cecilia, sono un po’ un soldato, aspetto e rispetto il lavoro che stanno facendo. Quello che potrò fare da parte mia lo farò, sicuramente loro stanno facendo il loro”. Lo ha detto Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, la cittadina italiana arrestata e detenuta in Iran, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


“La Premier ha fatto un salto di qualità dalle rassicurazioni comprensibili che ricevo sempre, è stata più precisa e puntuale ed è questo che io volevo, e questo ho avuto”, ha aggiunto. Sui tempi hanno detto “qualche cosa, ma cose molto generiche su cui adesso attendo notizie più precise”, ha concluso.

Cecilia Sala, P.Chigi: impegno per liberazione, rispettare dignità umana

Cecilia Sala, P.Chigi: impegno per liberazione, rispettare dignità umanaRoma, 2 gen. (askanews) – Il “Governo conferma l’impegno presso le autorità iraniane per l’immediata liberazione di Cecilia Sala, e, in attesa di essa, per un trattamento rispettoso della dignità umana”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi, dopo il vertice che si è tenuto nel pomeriggio, convocato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, cui hanno preso parte il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e il consigliere diplomatico del Presidente, Fabrizio Saggio.


Per quanto riguarda Mohammad Abedini, che è al momento in stato di detenzione cautelare su richiesta delle autorità degli Stati Uniti, si puntualizza nella nota di Chigi, “il Governo ribadisce che a tutti i detenuti è garantita parità di trattamento nel rispetto delle leggi italiane e delle convenzioni internazionali”.

Cecilia Sala, la mamma ricevuta da Meloni a Palazzo Chigi

Cecilia Sala, la mamma ricevuta da Meloni a Palazzo ChigiRoma, 2 gen. (askanews) – Elisabetta Vernoni, madre di Cecilia Sala, la cittadina italiana arrestata e detenuta in Iran, è entrata da qualche minuto a Palazzo Chigi, dove sarà ricevuta dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


Nel pomeriggio si è tenuto un vertice governativo sulla vicenda presieduto dalla premier Meloni a cui hanno partecipato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro della giustizia Carlo Nordio, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e i rappresentanti dei nostri servizi di intelligence.