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Vent’anni senza Giorgio Gaber, esce speciale numero monografico

Vent’anni senza Giorgio Gaber, esce speciale numero monograficoRoma, 12 mar. (askanews) – “Gaber racconta se stesso” è la nuova rivista monografica edita da Sprea Editori, lo speciale numero monografico, con contenuti d’epoca, recensioni, foto, articoli e interviste, realizzato per celebrare il ventennale dalla scomparsa del Signor G. e volto a ricordare il lavoro di uno dei più grandi artisti del nostro tempo.
Il volume da collezione che uscirà in edicola con una preziosa copertina con lavorazione rossa a caldo, verrà messo in commercio anche nello store dell’editore, sia in formato cartaceo che digitale e sarà disponibile nelle principali piattaforme di magazine.
“Gaber racconta se stesso” esce a vent’anni dalla scomparsa di Giorgio Gaber (mancò il 1 gennaio 2003). “Quando Sprea Editori ci ha proposto di collaborare a questa pubblicazione, la Fondazione Gaber non ha esitato un attimo e ha aderito al progetto che si inserisce in una serie di eccellenti pubblicazioni monografi che dedicate ai protagonisti dello spettacolo. Un progetto di cui siamo orgogliosi e che non sarebbe potuto nascere senza la competenza, la cura e la passione di tutti i professionisti che vi hanno collaborato. A tutti loro va il nostro più sentito ringraziamento al quale, ne siamo certi, si unirà anche quello dei lettori”, racconta Paolo Dal Bon, Presidente della Fondazione Gaber.
“Ho fortemente voluto pubblicare questo volume per commemorare la figura di Giorgio Gaber. Sono felicissimo della proficua collaborazione che abbiamo avuto con la Fondazione e con Dalia Gaberscik, che hanno permesso di realizzare una monografia davvero imperdibile, ricca di frammenti e documenti che rivelano un Gaber inedito, che il grande pubblico che passa per l’edicola potrà scoprire e apprezzare”, racconta Alessandro Agnoli, CEO Sprea Editori.

Cirque Du Soleil, arriva a Roma il Grand Chapiteau

Cirque Du Soleil, arriva a Roma il Grand ChapiteauRoma, 11 mar. (askanews) – Cirque du Soleil è tornato in Italia e ha alzato il suo Grand Chapiteau a Tor di Quinto, a Roma. Tutto è pronto per ospitare, il 21 marzo, il debutto italiano dello spettacolo “KURIOS – Cabinet of Curiosities”, uno degli show più imponenti della celebre compagnia canadese, prodotto dai partner italiani Show Bees e Vivo Concerti.
Oltre 120 lavoratori hanno contribuito ad innalzare il Grand Chapiteau, costituito per la prima volta in Italia da una tela gialla e blu che, in corrispondenza dei quattro alberi principali, arriva a misurare un’altezza superiore ai 25 metri e dominerà la skyline della capitale fino al 29 aprile. Intorno al tendone, che è in grado di ospitare circa 2.500 persone, sono stati issati più di 100 pali necessari a completare, entro sei giorni, questo villaggio straordinario dalla superficie di 48.000 metri quadrati.
“KURIOS – Cabinet of Curiosities” vanta un cast di 49 artisti provenienti da 17 paesi diversi, alcuni dei quali sono in tournée con il Cirque du Soleil da oltre 15 anni. Più di 8.000 costumi e 426 oggetti di scena sono stati realizzati per questa produzione, la 35esima dal 1984.
Lo show di Cirque du Soleil Entertainment Group, dopo le date di Roma a Tor di Quinto, si sposterà a Milano a Piazzale Cuoco da mercoledì 10 maggio 2023 a domenica 25 giugno.

Da oggi in radio e sulle piattaforme digitali “Lunatica” di Shade

Da oggi in radio e sulle piattaforme digitali “Lunatica” di ShadeRoma, 10 mar. (askanews) – È disponibile da oggi in radio e su tutte le piattaforme digitali “Lunatica” (Epic Records/Sony Music Italy), il nuovo singolo di Shade, l’hit maker di successo re del freestyle con all’attivo 12 dischi di platino e 4 dischi d’oro. Il brano, che anticipa il prossimo progetto discografico dell’artista, è accompagnato dal videoclip ufficiale.
Il singolo descrive la relazione con una ragazza dalla faccia d’angelo, ma dai comportamenti imprevedibili e incostanti – lunatica, appunto. Attraverso le sue parole, Shade racconta nel testo le contrapposizioni e i dualismi tipici di questo tratto caratteriale che a volte porta a sbandare e a cambiare repentinamente direzione. Tuttavia, grazie a questa sua essenza, la persona di cui l’artista parla non smette mai di essere unica e magnetica ai suoi occhi. Nel brano, inoltre, l’immagine del fiore di loto è affiancata a quella della ragazza amata, un simbolo che rimanda al mondo orientale e che trasmette in maniera perfetta il suo restare a galla anche nei momenti in cui la pioggia rischia di rovinare tutto. “Lunatica” alterna sonorità differenti, unendo un mood più vintage nel ritornello a un sound attuale, con un ritmo coinvolgente che fa muovere la testa e rimane impresso nella mente sin dal primo ascolto.
Il video, diretto da Federico Santaiti e con la produzione di Overlock, vede protagonisti Shade e la sua ragazza lunatica, affascinante e dai tratti orientali. Sono infatti evidenti i richiami al mondo asiatico, che mettono in evidenza l’immaginario di questa cultura già evocata attraverso la metafora del fiore di loto. Nel videoclip, Shade trasmette perfettamente il messaggio del brano e le molteplici sfaccettature di una donna lunatica, che si propone in vesti ogni volta diverse, nel susseguirsi delle singole scene: sensuale e ipnotica, ma anche composta e riservata. La frenesia e i cambiamenti improvvisi tipici del suo carattere sono ulteriormente sottolineati da stacchi di camera e spostamenti veloci tra i vari frame, che seguono il flow del singolo.
Con “Lunatica”, la cui produzione è affidata al team di Itaca e a Jaro, il rapper continua il percorso iniziato con il singolo “Pendolari”, pubblicato lo scorso 13 gennaio, mostrando uno stile musicale diverso dalle uscite precedenti. Sperimentazione, ritmo e freschezza sono gli elementi centrali del nuovo brano firmato dal poliedrico Shade, capace di offrire ancora una volta ai suoi fan un nuovo modo di interpretare il rap.
Nella sua musica, l’artista unisce tecnica e abilità di scrittura, creando un mix in cui il rap abbraccia talvolta melodie pop, con testi irriverenti, raggiungendo in poco tempo milioni di stream e views con le sue hit. “Lunatica” arriva dopo “Pendolari” e “Tori seduti”, il singolo feat. J-Ax certificato disco d’oro, e dopo la certificazione platino di “In un’ora”, colonna sonora della stagione estiva 2021, il triplo platino di “Irraggiungibile”, il doppio platino di “Autostop” e segue i successi “Allora Ciao” (platino), “La hit dell’estate” e “Bene ma non benissimo”, entrambi doppio platinO, “Senza farlo apposta” (platino), “Amore a prima insta” (oro).

Fuori l’album del jazzista Di Sabatino “Glauco plays Paolo”

Fuori l’album del jazzista Di Sabatino “Glauco plays Paolo”Roma, 10 mar. (askanews) – Fuori venerdì 10 Marzo “Glauco plays Paolo” (Egea Music), nuovo disco prodotto da Arte e Suoni e Ce Agency del pianista jazz Paolo Di Sabatino, nei negozi di dischi e sulle piattaforme streaming e download.
“Questo album è nato dal desiderio di mio fratello Glauco di sottolineare la propria affinità con le mie composizioni. Una volta in un’intervista disse ‘non sento la necessità di comporre perché quello che scrivi tu lo sento anche mio’. Sono i doni preziosi che ci offre la musica”, ha affermato in un comunicato Paolo di Sabatino.
“Glauco plays Paolo” è un album voluto fortemente da Glauco Di Sabatino che ha tenuto a consolidare così il legame profondo con il fratello Paolo e con la poetica delle composizioni di quest’ultimo. Undici composizioni di Paolo di Sabatino eseguite in trio con Paolo Di Sabatino al pianoforte e Glauco Di Sabatino alla batteria e nelle quali si alternano Luca Bulgarelli al contrabbasso e Daniele Mencarelli al basso elettrico: i 5 brani suonati da Daniele sono figli del periodo di isolamento dovuto alla pandemia infatti sono tutti intitolati Quaran.
Melodia, ritmo, colori e dinamiche sono da sempre le connotazioni di questo trio che i fratelli Di Sabatino portano da anni sui palchi e negli studi di registrazione, anche in collaborazione con artisti pop come Fabio Concato, Grazia Di Michele, Mario Biondi, Mietta, Iva Zanicchi e altri.

Rai, tre prime serate per Eurovision Song Contest 2023

Rai, tre prime serate per Eurovision Song Contest 2023

Evento a Liverpool, 9 e 11 maggio su Rai 2. La finale su Rai 1

Roma, 10 mar. (askanews) – Prossima tappa Liverpool. Dopo il successo dell’edizione di Torino 2022 organizzata da Rai, grazie alla vittoria dei Måneskin, Eurovision Song Contest 2023 si sposta nel Regno Unito e sarà la BBC a ospitare la 67ª edizione del concorso per conto di UA:PBC, il servizio pubblico ucraino, impossibilitato a ospitare la manifestazione in casa a causa dell’invasione militare russa.
L’Ucraina – presente a Torino nonostante le difficoltà con i Kalush Orchestra e la canzone “Stefania” – aveva vinto l’edizione di Torino grazie alla larghissima affermazione al televoto.
In programma dal 9 al 13 maggio alla Liverpool Arena, l’Eurovision Song Contest vedrà in gara i rappresentanti di 37 paesi. Le 20 canzoni qualificate dalle due semifinali raggiungeranno in finale le 6 qualificate di diritto: Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito – i cosiddetti “big 5” – e l’Ucraina campione in carica. Le due semifinali del 9 e 11 maggio, andranno in onda in prima serata su Rai 2, la Grand final del 13 maggio, invece su Rai 1. Su Rai Radio 2 il commento in simulcast delle tre serate. ESC 2023 sarà anche trasmesso su RaiPlay.
L’Italia sarà rappresentata per la seconda volta da Marco Mengoni che, dopo 13 anni di carriera, 7 album in studio, 69 dischi di platino, oltre 1.8 miliardi di stream audio/video e 9 tour live, ha trionfato alla 73° edizione del Festival di Sanremo. A dieci anni dalla sua vittoria con “L’essenziale” – brano certificato quattro volte disco di platino – e dalla prima partecipazione all’Eurovision Song Contest a Malmö nel 2013, il cantautore ha dichiarato: “Non vedo l’ora di essere a Liverpool e sono orgoglioso di rappresentare il mio paese, intraprendo questa nuova avventura con lo stesso spirito con cui ho deciso di affrontare Sanremo: mi voglio divertire, voglio portare su quel palco tutto me stesso”.
E la città inglese gli ha già portato fortuna: nella serata delle cover sul palco dell’Ariston si è infatti classificato al primo posto interpretando “Let It Be”, inno senza tempo dei Beatles, insieme al coro internazionale The Kingdom Choir. Degli oltre quaranta artisti o gruppi che hanno rappresentato l’Italia in 48 edizioni dell’Eurovision Song Contest a cui abbiamo partecipato, Marco Mengoni è l’ottavo artista a tornare in gara: prima di lui Domenico Modugno (tre volte), Claudio Villa, Gigliola Cinquetti, Massimo Ranieri, Al Bano e Romina Power, Mia Martini e Mahmood (due volte). Tra gli altri italiani in gara, Gianni Morandi, Toto Cutugno, Alice e Franco Battiato, Umberto Tozzi e Raf e, negli ultimi anni, Il Volo, Francesca Michielin, Francesco Gabbani, Ermal Meta, Fabrizio Moro, i Måneskin e Blanco (con Mahmood). E Mengoni è pronto a lanciare la sfida alle altre Nazioni per riportare lo “show dei record” nel nostro Paese ancora una volta.
Oltre a Marco Mengoni, altri due paesi affideranno la propria bandiera ad artisti italiani. I nostri vicini di San Marino presenteranno “Like An Animal”, dei Piqued Jacks, un gruppo vocale e strumentale definito rock-funk che a dispetto della lingua inglese sono pistoiesi, di Buggiano. I Piqued Jacks hanno vinto a sorpresa il concorso “Una voce per San Marino”, che determina il diritto di sventolare la bandiera del Titano all’Eurovision.
La Norvegia sarà rappresentata da Alessandra Mele, savonese di Cesano sul Neva, trasferitasi nel paese materno dopo gli studi: si era fatta notare con un passaggio fugace in The voice of Norway, e, da semisconosciuta, ha ribaltato tutti i pronostici trionfando nel Melodi Gran Prix, il “Sanremo” norvegese. La sua canzone è tra le più ascoltate, e in molti puntano su un suo successo.
La superfavorita di quest’anno è la Svezia: Loreen, la vincitrice dell’Eurovision 2012 con il successo europeo “Euphoria” è tornata in gara con una canzone, “Tattoo” che sta accendendo l’entusiasmo degli appassionati e dei critici. La finale del Melodifestivalen, il festival della canzone svedese, è in programma l’11 marzo. Loreen, considerata favorita, è tenuta a vincere per confermare i pronostici. Solo un artista, l’Irlandese Johnny Logan, ha vinto l’Eurovision Song Contest 2 volte.
Dietro gli scandinavi, che puntano anche a raggiungere l’Irlanda a quota 7 vittorie eurovisive, nel tabellone degli scommettitori oggi ci sono l’Ucraina, ancora una volta con una canzone difficile, contemporanea, violenta e intensa, la Norvegia e la Finlandia, con un techno-rap dal titolo “Cha cha cha” affidato all’istrionico Käärijä. Sono accreditati per un buon piazzamento anche il Regno Unito, la Francia e la Spagna: il team di casa non ha ancora annunciato la sua canzone, la Francia si affida all’esotismo contemporaneo della franco-marocchina La Zarra, la Spagna, con la cantautrice Blanca Paloma, ripropone la tradizione flamenca dopo 33 anni.
A presentare lo spettacolo internazionale un anno dopo Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika ci sono Graham Norton, tra i conduttori radio e tv britannici più noti, l’attrice Hannah Waddingham e le cantanti Alisha Dixon, inglese, e Jula Sanina, ucraina.

É morto Carlo Macchitella, produttore ed ex dirigente Rai

É morto Carlo Macchitella, produttore ed ex dirigente RaiRoma, 10 mar. (askanews) – Si è spento il produttore cinematografico ed ex dirigente Rai Carlo Macchitella. Lo comunica la società di produzione cinematografica Mompracem che aveva fondato insieme ad Antonio e Marco Manetti, i Manetti bros., e alla società tedesca Beta Film.
I funerali si terranno a Roma domani, sabato 11 marzo, alle ore 14.30 presso il Tempietto Egizio del Cimitero Monumentale del Verano.
“Con immensa tristezza vi comunichiamo l’improvvisa scomparsa del nostro socio, amico e fratello Carlo. Abbiamo perso un pezzo della nostra esistenza. Come vivremo ogni giorno senza di lui? Senza la sua ironia, senza il suo affetto discreto, senza la sua passione per questo mestiere. Sarà difficile, ma dovremo fare come avrebbe voluto lui, onorandolo con discrezione. Ci uniamo al dolore di Chiara, Gabriellina, Nicola e Giulia a cui va il nostro più grande e commosso abbraccio. Buon viaggio carissimo amico. Marco, Antonio, Pier Giorgio e tutta la Mompracem” si legge nella nota della società.
Carlo Macchitella, nato a Firenze nel 1952, già docente di Diritto costituzionale all’Università di Firenze, è stato per trent’anni dirigente in Rai, dove ha ricoperto vari ruoli. Negli anni Ottanta e Novanta è stato consigliere di amministrazione di Cinecittà e dell’Istituto Luce, contribuendo al rilancio del gruppo cinematografico pubblico, sia sotto il profilo organizzativo che editoriale e produttivo. Nel 1999 viene nominato Direttore Generale di Rai Cinema e presidente di 01 Distribution alla cui ideazione, progettazione e organizzazione ha partecipato attivamente in prima persona. Dal 2008 ha svolto l’attività di produttore indipendente, fondando prima la società Madeleine che ha prodotto, tra gli altri, “Ammore e malavita” dei Manetti bros., in concorso al festival di Venezia 2017 e vincitore del David di Donatello come Miglior Film. Insieme ai fratelli Manetti, a Pier Giorgio Bellocchio e alla società tedesca Beta, ha poi fondato la Mompracem, che, tra i vari titoli, ha prodotto “Tutte le mie notti” di Manfredi Lucibello, “The end – l’inferno fuori” e “Il mostro della cripta” di Daniele Misischia, “Letto n.6” di Milena Cocozza, “Perfetta illusione” di Pappi Corsicato, diversi documentari e la trilogia dedicata a “Diabolik” dei Manetti bros.

Ed Sheeran lancia il nuovo singolo “Eyes Closed”

Ed Sheeran lancia il nuovo singolo “Eyes Closed”Milano, 9 mar. (askanews) – Ed Sheeran ha annunciato poco fa sui social con un breve estratto live che il 24 marzo esce “Eyes Closed” il nuovo e primo singolo del cantautore tratto dal nuovo album “-” (Subtract) – l’ultimo nella sua era decennale di album matematici previsto per il 5 maggio 2023.
“(Subtract) è un album che ritorna alle radici cantautorali di Ed e che è stato scritto in un contesto di dolore personale ma anche di grande speranza, e presenta una delle più grandi star del pianeta nella sua forma più vulnerabile e onesta”.
Ed ha affermato: “Ho lavorato a Subtract per un decennio, cercando di scolpire l’album acustico perfetto, scrivendo e registrando centinaia di canzoni con una visione chiara di ciò che pensavo dovesse essere. Poi, all’inizio del 2022, una serie di eventi ha cambiato la mia vita, la mia salute mentale e, in definitiva, il modo in cui vedevo la musica e l’arte.
Scrivere canzoni è la mia terapia. Mi aiuta a dare un senso ai miei sentimenti. Ho scritto senza pensare a quali sarebbero state le canzoni, ho solo scritto quello che è successo. E in poco più di una settimana, ho sostituito un decennio di lavoro con i miei pensieri più profondi e oscuri.
Nel giro di un mese, a mia moglie incinta è stato detto che aveva un tumore, senza cure fino a dopo il parto. Il mio migliore amico Jamal, un fratello per me, è morto improvvisamente e mi sono ritrovato in tribunale a difendere la mia integrità e la mia carriera di cantautore. Stavo attraversando una spirale di paura, depressione e ansia.
Mi sentivo come se stessi annegando, con la testa sott’acqua, guardando in alto ma non riuscendo a risalire per prendere aria.
Come artista non mi sentivo di fare uscire un album che non fosse credibile, che non rappresentasse accuratamente dove sono e come ho bisogno di esprimermi a questo punto della mia vita. Questo album è esattamente questo, è come guardare nel profondo della mia anima. Per la prima volta non sto cercando di creare un album che piaccia alla gente, sto semplicemente pubblicando qualcosa che sia onesto e fedele a dove mi trovo nella mia vita adulta. Questo è il racconto di quello che mi è successo lo scorso febbraio e il mio modo di dargli un senso. Questo è Subtract.”
Da quando ha imparato per la prima volta “Layla” di Eric Clapton alla chitarra all’età di 12 anni, è iniziato l’amore di Sheeran per il cantautorato. Cresciuto con artisti del calibro di Damian Rice, Bruce Springsteen e Bob Dylan che suonavano a ripetizione nella casa dei suoi genitori – artisti che suo padre, John, gli aveva presentato – “-” era sempre all’orizzonte di Ed. Tuttavia, poiché le canzoni e il processo di scrittura hanno assunto un significato e una direzione completamente nuovi dopo che una serie di eventi incisivi hanno avuto un impatto sul mondo di Ed nel 2022, una cosa che è rimasta intatta è stato il suo forte desiderio di realizzare un disco ancorato al suo amore per il cantautorato e le composizioni. E ora, mentre si prepara per l’uscita dell’album più intimo e profondo, “-” ricorda a tutto il mondo il motivo per cui Ed Sheeran rimane uno dei compositori più dotati della sua generazione; un artista che riesce ad analizzare le proprie esperienze così in profondità affinché i fan trovino conforto e appartenenza.
‘-‘ è il risultato di Ed Sheeran che spinge i confini della sua arte, mentre offre la scrittura di canzoni più profonda della sua carriera. Ha collaborato con Aaron Dessner (The National) alla scrittura e alla produzione dopo che Taylor Swift li ha fatti conoscere. Ed e Aaron hanno iniziato a creare l’album nel febbraio dello scorso anno, scrivendo oltre 30 canzoni in un solo mese passato insieme in studio. Le 14 tracce che compongono l’album sono perfettamente legate insieme da una produzione squisita sia per i brani più acustici sia per quelli molto più orchestrati.
Ed Sheeran è apparso sulla scena musicale del Regno Unito nel 2011 con il suo album di debutto “+”. Affermandosi rapidamente, hanno fatto seguito “x”, “÷”, “No.6 Collaborations Project” e “=” – un catalogo che ha visto Ed Sheeran diventare uno degli artisti di maggiore successo al mondo del 21 ° secolo. Solo in Italia la sua carriera vanta 1 disco di Diamante ( Shape of you), 76 Platini, e 14 Oro.

Alice canta Battiato con l’Orchestra La Fenice al Pantheon a Roma

Alice canta Battiato con l’Orchestra La Fenice al Pantheon a RomaRoma, 9 mar. (askanews) – Il 16 aprile Alice si esibirà al Pantheon di Roma in un concerto tra spiritualità e musica dedicato a Franco Battiato. Ad accompagnarla sul palco in questa occasione così speciale sarà l’Orchestra del Teatro La Fenice, diretta dal maestro Carlo Guaitoli, già stretto collaboratore del cantautore siciliano per oltre vent’anni.
Alice, con la sua personalità vocale unica e un percorso artistico sempre in evoluzione, canterà le canzoni di Franco Battiato, quelle cui sente di aderire maggiormente, privilegiando le sue composizioni più spirituali e mistiche, in un luogo straordinario come la Basilica di Santa Maria ad Martyres, il Pantheon di Roma, che per la prima volta accoglie un concerto di questo genere musicale, in una serata che vuole ricordare il carismatico compositore anche di alcuni dei più grandi successi di Alice.
Nessuno riesce a rendere omaggio all’artista siciliano con autenticità ed eleganza come Alice, non solo per la loro collaborazione e amicizia di una vita, ma soprattutto per l’affinità artistica e spirituale che li ha uniti.
“Vivo la possibilità che mi è data di cantare in questo storico luogo sacro, come un grande privilegio e con infinita gratitudine. Ancor di più, desidero essere semplice strumento, per quel che posso cogliere e accogliere, di ciò che Franco Battiato ha trasmesso attraverso la sua musica e i suoi testi, in questo suo straordinario passaggio sulla Terra”, ha affermato Alice in un comunicato.
Il concerto di Alice al Pantheon è parte delle attività del Capitolo nell’ambito dell’iniziativa “da turista a pellegrino” che prevede lo sviluppo del progetto di accoglienza, con idee di narrazione nate nell’ambito della nuova conduzione delle attività di cura del pellegrino, realizzate dal Capitolo dei Canonici e dall’Arciprete Rettore, Monsignor Daniele Micheletti, tramite D’Uva, azienda operativa dal 1959 nel settore dell’interpretazione del patrimonio culturale e della gestione dei servizi di accoglienza.
“Ogni anno milioni di visitatori entrano nella Basilica del Pantheon, che conserva vivissima una sua vita, parla al presente e ha uno sguardo luminoso verso il futuro – ha commentato Monsignor Micheletti – Il Pantheon è ancora oggi un luogo di raccoglimento e di ricerca, di domanda e di risposta, è ancora uno spazio sacro, un Tempio. E un semplice visitatore, un turista distratto, improvvisamente, può scoprirsi pellegrino. Pellegrino dello spirito, protagonista di un viaggio che fa ritrovare ciò che siamo e che amiamo, ciò che speriamo e desideriamo. Al Pantheon si deve perciò alzare lo sguardo. Si deve non soltanto vedere, ma osservare. E sarà meraviglioso ascoltare la voce di Alice risuonare in questi spazi aperti al cielo, e accogliere la profonda bellezza delle parole che canterà”.
L’evento a scopo benefico, e offerta libera, richiede la prenotazione obbligatoria. Debitamente autorizzato dal Vicariato di Roma, è organizzato dal Capitolo di Santa Maria ad Martyres con la collaborazione di D’Uva e Adesiva Discografica. I fondi raccolti saranno devoluti alle attività pastorali e alle iniziative caritatevoli del Capitolo.
Luca Mazzini, responsabile Direzione Centro Sud di Banco BPM, ha sottolineato: “Questa iniziativa unisce l’amore per l’arte e per la musica a quello per la città, rappresentata da uno dei suoi luoghi simbolo come la Basilica del Pantheon. Uno spazio di storia, di incontro, bellezza e spiritualità che si presta perfettamente all’esecuzione di un concerto così intimo e al suo scopo benefico. Per tutte queste ragioni abbiamo deciso di sostenerla e siamo orgogliosi di contribuire a renderla possibile”.
Un ringraziamento è stato rivolto alla squadra di International Music and Arts.
Ulteriori informazioni su www.pantheonroma.com dove è necessario prenotarsi – fino a esaurimento posti – per assistere al concerto.

“L’Infinito più o meno” di Francesco Renga e Nek Filippo Neviani

“L’Infinito più o meno” di Francesco Renga e Nek Filippo NevianiMilano, 9 mar. (askanews) – Due amici, due grandi voci unite per una brano emozionante e profondo che affronta il tema della paternità in tutte le sue sfumature. Renga e Nek lasciano il posto a Francesco e Filippo nel nuovo singolo “L’Infinito più o meno” (Epic/Sony Music), in radio e digitale dal 10 marzo. “Tu mi hai indicato stelle con la mano. Come se fosse una strada che non conoscevo. La notte vista da un treno, un terremoto leggero. Così forte che tremo ma che lo amo se con te”, cantano i due amici nel ritornello che entra subito in testa e nel cuore. Ma è solo l’inizio. Il brano (scritto da Edwyn Roberts, Cheope, Gianluigi Fazio, Alex “Raige” Vella e prodotto da Enrico Brun, Marco Paganelli) anticipa il nuovo progetto discografico condiviso. In attesa dell’evento celebrativo il prossimo 5 settembre all’Arena di Verona, a grande richiesta si aggiunge un altro imperdibile appuntamento live sabato 7 ottobre al Mediolanum Forum di Assago – Milano, per ripercorrere ancora una volta le incredibili carriere di due artisti che con la loro musica hanno segnato intere generazioni!
Inoltre, RENGA e NEK saranno impegnati in un tour nelle principali città italiane: 02 luglio – Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Roma. 07 settembre – Piazza della Loggia – Brescia. 11 ottobre – Teatro Augusteo – Napoli 12 ottobre – Teatro Team – Bari. 16 ottobre – Europauditorium – Bologna. 19 ottobre – Teatro Verdi – Firenze. 21 ottobre – Teatro Colosseo – Torino.
I biglietti per le nuove date sono disponibili in prevendita a partire dalle ore 16.00 di oggi, mercoledì 1° marzo, su www.ticketone.it e nei punti vendita abituali.
Le date live sono prodotte e organizzate da Friends & Partners. Il concerto al Mediolanum Forum di Assago (Milano) è realizzato in collaborazione con Showbees.

A “Sono ancora vivo” Premio Eurimages al Cartoon Movie di Bordeaux

A “Sono ancora vivo” Premio Eurimages al Cartoon Movie di BordeauxRoma, 9 mar. (askanews) – “Sono ancora vivo” (I’m Still Alive) ha vinto il Premio Eurimages per la coproduzione alla 25esima edizione del Cartoon Movie di Bordeaux. Il premio è attribuito a un progetto di animazione in fase di sviluppo considerato eccezionale sul piano artistico e destinato a essere realizzato come coproduzione.
Il premio del valore di 20.000 euro è stato assegnato da Simon Crowe (SC Films International – Regno Unito), Elena Kotova (Eurimages) e Pierre Mazars (Charades – Francia) che componevano la giuria di quest’anno e che ha valutato il progetto creativamente audace e coraggioso.
“Sono ancora vivo”(I’m Still Alive) che avrà la regia di Roberto Saviano, è tratto dall’omonima graphic novel a firma di Saviano e da Asaf Hanuka, uno dei disegnatori israeliani – nel team di Valzer con Bashir. Il film è una coproduzione internazionale Mad Entertainment e Lucky Red (Italia), GapBusters (Belgio) e SIPUR (Israele). Il film è scritto dallo stesso Saviano con Alessandro Rak, Filippo Bologna, Stefano Piedimonte.