Udinese-Lazio 1-2, decisivo è VecinoRoma, 7 gen. (askanews) – Terza vittoria di fila per Lazio che sbanca Udine 2-1 con una prestazione di grande sostanza e, al momento, sale al sesto posto dietro al Bologna. Ai bianconeri invece non riesce il sorpasso a Frosinone e Sassuolo. Lazio in vantaggio dopo 12′ con una punizione da limite di Pellegrini: botta rasoterra e niente da fare per Okoye. Il pareggio arriva nella ripresa: punizione bassa dalla destra di Lovric e tocco vincente di Walace. Il sorpasso al 59′ con splendido inserimento e destro in diagonale di Vecino, entrato al posto dell’inconcludente Kamada.
Torino-Napoli 3-0, azzurri sconfitti e contestatiRoma, 7 gen. (askanews) – Pesante sconfitta del Napoli, priva di tanti big e contestata dai tifosi dopo il 3-0 incassato a Torino. Gli azzurri restano provvisoriamente al 9° posto in classifica. Granata pericolosi in avvio con Zapata e Vlasic, ci prova anche Raspadori fermato da Milinkovic-Savic. Prima dell’intervallo la sblocca Sanabria. Debutto da dimenticare per Mazzocchi, entrato al 46′ ed espulso dopo cinque minuti per l’intervento del Var. Raddoppia Vlasic. Palo di Sanabria, la chiude Buongiorno.
Tennis, nuovo stop per Nadal: strappo muscolare, salto gli AustralianRoma, 7 gen. (askanews) – Era appena rientrato sui campi da tennis, dopo quasi un anno di stop, e ora Rafa Nadal è costretto a fermarsi nuovamente. L’ex numero uno al mondo non sarà in campo agli Australian Open, primo Slam della stagione.
“Un micro strappo ad un muscolo”, scrive Nadal in un post su Instagram lo costringe al forfait. “In questo momento non sono pronto per competere al massimo livello in partite al meglio dei 5 set. Quindi tornerò in Spagna per vedere il mio medico, farmi curare e riposare”, conclude nel post.
Padel, la favola di Melisi: “Posso dire di aver battuto Pat Rafter”Roma, 5 gen. (askanews) – “Posso dire di aver battuto Pat Rafter all’Australian Open. Ma non dirò che era padel…”. Ci scherza su Andrea Melisi, italiano che da un anno e tre mesi vive a Sidney. In coppia con l’australiano Timothy Brown, Melisi ha vissuto un’esperienza irripetibile: si è trovato dall’altra parte del campo una leggenda del tennis come Rafter, e gli ha lasciato quattro game, qualificandosi per il secondo turno del Fip Rise Australian Open e proseguendo ulteriormente il suo cammino dopo aver superato, poche ore dopo, anche gli ottavi. “Si vedeva che Rafter era alle prime armi con il padel, ma è uno che con la racchetta ci sa fare – racconta -. Lo smash e le volée sono quelle che tutti noi ci ricordiamo: se gioca sei mesi, ci supera tutti”.
Esperienza unica, si diceva: “Quando abbiamo saputo che avrebbe giocato questo torneo siamo stati tutti felicissimi, immaginatevi ad averlo trovato come avversario nel sorteggio. Sul tabellone c’era scritto ‘Patrick Rafter’ e mi sono detto: ‘Ma è veramente lui? Io l’ho sempre chiamato Pat’. Era effettivamente lui: Rafter e Lleyton Hewitt, in Australia, sono dei monumenti viventi”. Non solo: Rafter è stato recentemente nominato ambasciatore fondatore di Padel Australia direttamente da Tennis Australia, la federazione tennistica australiana. “Non vedo l’ora di unirmi a Padel Australia e di contribuire a diffondere uno sport a cui mi piace davvero tanto giocare. Gareggerò in alcuni eventi qui in Australia, e chissà questo dove mi porterà”, le parole di Rafter. Melisi, nato a Brescia – nel nord dell’Italia -, prima di partire per l’Australia è stato un buon tennista a livello giovanile, affrontando anche Jannik Sinner e rischiando di vincere un set. “Il livello era molto alto e l’attività altrettanto costosa, quindi ho sentito l’esigenza di cambiare e ho intrapreso il percorso per diventare maestro. Ora lavoro come High Performance Coach alla Voyager Tennis Academy, nel centro sportivo che in questi giorni sta ospitando la United Cup di Tennis. L’idea è quella di conciliare il tennis con il padel”. Ma il rapporto tra Melisi e il padel è sempre più forte: “All’inizio l’avevo vissuto come un modo per scappare dallo stress del tennis ma, con il passare del tempo, ho cominciato sempre di più a viverlo come uno sport, anche perché esalta le mie caratteristiche: a tennis non ho mai avuto un grande servizio, ma sono sempre stato un giocatore rapido. Sto cercando di giocare qualche torneo qui in Australia o in Asia per prendere punti nel ranking”.
Il padel, in Australia, sta crescendo: “Fino allo scorso anno c’erano soltanto due circoli per un totale di quattro campi. Ora, solo nel centro sportivo dove si sta giocando il Fip Rise Australian Open, i campi sono 10 e sempre in Australia nei prossimi giorni si giocherà anche un Promotion a Melbourne. In questo torneo il livello è molto buono: sono arrivati giocatori spagnoli, argentini, giapponesi e la coppia testa di serie numero 1 (Manuel Vives e Julien Seurin, ndr) è francese. Poi se Rafter continuasse a giocare, sarebbe un’ulteriore pubblicità per il movimento”. E Andrea, Rafter, lo ha battuto.
Tennis, Nadal fermato ai quarti a Brisbane dopo 3h di giocoRoma, 5 gen. (askanews) – Finisce nei quarti di finale l’ATP 250 di Brisbane di Rafa Nadal. Il maiorchino è stato sconfitto dall’australiano Jordan Thompson che si è imposto in rimonta per 5-7, 7-6, 6-3 al termine di una partita durata poco meno di tre ore e mezza di gioco, partita nella quale Nadal rimpiangerà i tre match point non sfruttati nel secondo set, uno sul 5-4 e gli altri due nel successivo tiebreak. In semifinale Thompson affronterà il bulgaro Grigor Dimitrov, testa di serie numero 2 del torneo. Nella parte alta di tabellone, invece, la testa di serie numero 1, Holger Rune affronterà il russo Roman Safiullin che ha eliminato Matteo Arnaldi. Nadal dopo Brisbane recupererà oltre 200 posizioni nel ranking, l’appuntamento sarà agli Australian Open, torneo al quale è iscritto con il ranking protetto.
Tennis, Djokovic: “Il polso? Per gli Australian Open sarà ok”Roma, 4 gen. (askanews) – “Il polso penso che andrà a posto, starà bene. Oggi contro De Minaur ha avuto un impatto, soprattutto quando servivo e colpivo di diritto. Ma non voglio parlarne troppo né togliere meriti a De Minaur”. Novak Djokovic ha spiegato l’entità del problema al polso, e le immediate prospettive, dopo la sconfitta in United Cup, la prima per lui in terra australiana dall’Australian Open 2018. Nella manifestazione a squadre miste, trasmessa su SuperTennis e SuperTenniX, Djokovic ha sconfitto il cinese Zhang Zhizhen e il ceco Jiri Lehecka, pur mostrando i segni di un infortunio al polso destro. Poi nel quarto di finale contro l’Australia si è arreso a De Minaur che ha festeggiato la prima vittoria in carriera su un numero 1 del mondo in carica.
“Non è mai bello perdere una partita ma non penso che ci penserò troppo a lungo. Sapevo che non sarei stato al 100% fisicamente, emotivamente, mentalmente, tecnicamente nella prima settimana dell’anno. E nemmeno lo volevo, fa tutto parte della preparazione per l’Australian Open, è lì che voglio performare al meglio”. Il percorso necessario per recuperare un infortunio, ha detto, “lo conosco bene, mi sono trovato molte volte in questa situazione e so cosa devo fare insieme al mio team. Naturalmente non sai mai cosa può succedere, mi sono infortunato prima dell’Australian Open 2021 e 2023 e ho comunque vinto il torneo. Stavolta spero di non avere problemi prima del torneo”.
Fip Rise Australian Open, la leggenda Pat Rafter debutta nel padelRoma, 3 gen. (askanews) – Scorrendo l’entry list del Fip Rise Australian Open, torneo di padel che apre il Cupra Fip Tour 2024, alla riga 12 c’è un nome che salta all’occhio più degli altri. Patrick Rafter. Sì, proprio lui, la leggenda del tennis, vincitore di due edizioni dello US Open consecutive (1997 e 1998) e protagonista di due finali a Wimbledon, una delle quali memorabile giocata di lunedì e persa 9-7 al quinto set contro la wild card Goran Ivanisevic. E mentre il croato è in Australia al seguito di Novak Djokovic, Rafter – che oggi ha 51 anni – è pronto a cimentarsi con il padel.
Sarà Sidney, si legge in una nota, a ospitare il torneo, con Rafter – che ovviamente non ha punteggio nel ranking Fip – che giocherà in coppia con il connazionale Luke Morland, che di punti ne ha 2 ed è numero 954 del mondo. Ma c’è da giurarci, il pubblico sarà tutto per loro. Rafter, dopo aver chiuso la sua carriera agonistica – tra i successi, anche la Coppa Davis del 1999, anno in cui divenne per una settimana numero 1 del ranking ATP -, vive lontano dai riflettori: cercando sui social, non esistono profili Instagram collegati al suo nome, così come rare sono state le interviste rilasciate. Indimenticati, però, il suo gioco d’attacco, il suo serve and volley (che potrebbe fargli comodo nel padel) e anche la crema solare applicata sotto gli occhi e sul naso. La curiosità di vederlo all’opera nel padel è enorme, e non sarà il primo giocatore di tennis arrivato in fondo a uno Slam a cimentarsi con la ‘pala’: è già successo con il polacco Jerzy Janowicz, semifinalista a Wimbledon nel 2013 e stabilmente nel circuito FIP di padel. Adesso tocca a Rafter.
A Brisbane rientro vincente per Nadal: “Ora mi sento bene”Roma, 2 gen. (askanews) – “Mi sono sempre sentito bene quando la gente mi sostiene, e in questo momento ancora di più. È stato il periodo di tempo più lungo senza aver partecipato a un torneo professionistico da quando ho iniziato la mia carriera tennistica. Quindi è una sensazione fantastica tornare e sentire il pubblico che ti sostiene ancora più di prima”. Rafa Nadal torna al tennis giocato dopo un anno di stop e lo fa battendo in due set Thiem (7-5, 6-1) all’Atp 250 di Brisbane. Grazie alla vittoria contro Thiem, Nadal è salito a quota 1069 vittorie nel circuito ATP, il quarto all-time nell’era Open davanti a Lendl (1068) e dietro a Djokovic (1089). “C’è stato grande impegno da parte mia per cercare di tornare nel circuito e probabilmente questo è stato capito”, ha detto lo spagnolo in conferenza stampa.
Nadal ha ammesso di non avere aspettative precise su quale sarebbe stato il suo livello: “Poteva succedere qualsiasi cosa dopo così tanto tempo senza giocare un match di tennis professionistico. Puoi aspettarti cose straordinarie, ma puoi aspettarti anche disastri. Può succedere una brutta giornata o una giornata normale o una positiva. Penso che questa sia stata una giornata positiva e forse anche qualcosa di più. Ho giocato bene senza commettere troppi errori gratuiti e credo di non aver preso nemmeno molte decisioni sbagliate scegliendo i colpi da giocare, e questo non è così scontato dopo così tanto tempo. Ed è qualcosa di cui sono felice”. E comunque Rafa resta con i piedi per terra: “Sono stato onesto prima e per me non è cambiato nulla ora. E’ solo un inizio positivo. Voglio dire, dopo un anno è solo una partita che ho giocato abbastanza bene, onestamente. La prima cosa e la più importante oggi è restare in salute. Il mio approccio è cercare di godermi ogni singolo giorno che ho la possibilità di essere in campo. Se potrò giocare più partite, sarà più utile in termini di recupero di automatismi che devi ritrovare se vuoi essere competitivo. Ed è sempre questo il mio obiettivo a medio termine: tra un paio di mesi essere nuovamente, competitivo. Ora, se ci riuscirò sarà fantastico ma, se devo essere sincero, per me sarà una grande sorpresa se sarò competitivo a un buon livello”.
Tornare di nuovo in campo è stata un’emozione forte, e Nadal lo ha ammesso anche nell’intervista post-match: “Prima del match ero molto nervoso. C’era una combinazione di fattori. Per prima cosa, l’emozione di tornare in campo dopo tanto tempo e dopo un percorso molto duro. Seconda cosa, i dubbi sulla prestazione fisica. E la terza cosa, giocare la partita. Sapevo di essermi allenato bene la scorsa settimana ma all’atto pratico non sapevo come sarebbe andata. Ed il mio team e la mia famiglia erano perfettamente consapevoli di come mi sentissi”. Anche il suo avversario, Dominic Thiem, ha dovuto affrontare un rientro complicato dopo l’operazione al polso: “Penso che per lui sia stato un inizio difficile dopo l’infortunio. Non so se quando è tornato fosse abbastanza sano per sentirsi libero di giocare. E questo probabilmente lo ha destabilizzato molto all’inizio perché gli ha fatto perdere molte partite di fila. Recuperare la fiducia poi è dura, più del ritrovare il livello di gioco. Ma penso che l’ultimo anno sia stato positivo per lui perché dopo un periodo difficile è riuscito a tornare tra i primi 100”.
Juve-Roma 1-0, Allegri: “L’obiettivo è la Champions”Roma, 31 dic. (askanews) – La Juventus chiude l’anno solare con un successo sulla Roma che riavvicina i bianconeri all’Inter. Con la vittoria dello Stadium sulla squadra di Mourinho per 1-0, la squadra di Allegri si riporta a -2 dai nerazzurri. Gara molto intensa, Cristante colpisce il palo per la Roma, Kostic e Vlahovic pericolosi per i bianconeri. Dybala sfiora il gol dell’ex. A inizio ripresa Rabiot la sblocca su assist di Vlahovic. La Roma ci prova fino alla fine ma vince la Juve.
“Giocare contro la Roma non è mai semplice, è stata una bella partita – le parole di Allegri a fine gara – Nel primo tempo abbiamo rischiato in un paio di situazioni ma la squadra è rimasta compatta. Nel secondo abbiamo approcciato bene, potevamo segnare anche il secondo gol, era importante vincere per allungare su quelle dietro. Abbiamo fatto 43 punti che sono tanti, vediamo quanti saranno alla fine del girone d’andata”. Una Juve che fa della solidità la sua arma migliore: “In questo momento stiamo discretamente bene sul piano fisico, stasera abbiamo sviluppato buone geometrie di gioco buttando via qualche palla di troppo ma ci stava anche se dobbiamo migliorare sulle diagonali di passaggio e uscite – spiega ancora – Però la squadra ha fatto bene e dopo i gol facili presi nelle ultime partite la squadra è tornata ad avere paura di prendere gol e questa ci ha aiutato nella fase difensiva”. Nota di merito per Vlahovic sempre pericoloso dalle parti di Rui Patricio: “Stasera ha fatto una bella partita, come le ultime, stasera in crescendo perché sta meglio fisicamente e lo abbiamo cercato abbastanza. Ha giocato bene anche tecnicamente, può giocare da solo o con un’altra punta vicino. Yildiz è meno attaccante di Chiesa, solo giocando insieme possono migliorare”. Allegri vuole evitare polemiche e non risponde ad Acerbi: “Non commento le parole di un giocatore dell’Inter, sono davanti a noi di 2 punti. Stanno facendo una stagione straordinaria, cerchiamo di stargli attaccati sapendo che il nostro è un percorso diverso, basta vedere l’età della nostra rosa. Siamo soddisfatti di quello che stiamo facendo senza pensare agli altri”. In chiave mercato: “La nostra rosa la possiamo migliorare soltanto noi, attraverso il lavoro come stiamo facendo. Un altro che potremmo vedere presto è Nonge che sta crescendo, va un po raddrizzato ma sa giocare molto bene a calcio”. Un augurio per il prossimo anno: “Che la Juve torni in Champions League, questa è stata una vittoria molto importante per allontanare la Roma e le altre. 43 punti ci consentono di doverne fare meno per giocare la Champions il prossimo anno”.
Mourinho sottolinea la prova dei suoi: “Ho visto tanta personalità, è mancata un po di concretezza – dice – Abbiamo creato più di quello che ci si aspetta contro il muro di Torino. Nel primo tempo sullo 0-0 siamo stati la squadra con più qualità di gioco colpendo anche un palo e creandogli problemi. Ci è mancato il gol. A inizio ripresa abbiamo preso un gol per due rimbalzi e dopo è diventato tutto più difficile contro una difesa così strutturata. Peccato perché il risultato poteva essere diverso, però sono contento di come l’abbiamo preparata, anche se ciò che conta di più sono i punti”. La Roma rende molto in casa e meno in trasferta: “In casa ovviamente siamo una squadra più forte, ma non solo noi, per tutte le squadre con un tifo importante è così. Serve un grande rispetto per ciò che stiamo facendo, ci manca un po di personalità per imporsi con il nostro gioco anche in trasferta però la verità è che oggi non è successo – spiega ancora – Siamo venuti a giocare contro una squadra che lotta per lo scudetto, super motivata dopo il risultato dell’Inter e abbiamo fatto una partita con coraggio, nel primo tempo la Juve era in difficoltà. Non ci sono state grandissime opportunità ma Dybala ha avuto una grossa occasione e così anche Cristante” “Champions nel 2024? Sogniamo e lavoriamo per farlo”
Sinner: “Nel 2024? Olimpiadi, Slam e Sanremo”Roma, 29 dic. (askanews) – Le Olimpiadi, uno Slam e Sanremo. Sono gli obiettivi per il 2024 di Jannik Sinner confessati in una lunga intervista a La Stampa. “I Giochi – ha detto il tennista altoatesino – sono sul mio calendario, sarà molto particolare tornare al Roland Garros per il torneo olimpico. Per quanto riguarda il doppio vedremo cosa si decide, mi sono divertito molto con Lorenzo durante la finale della Coppa Davis”. Sono però gli Slam l’obiettivo per il 2024 “I Grandi Slam sono importantissimi ma non dimentichiamo i Masters 1000 che contano anche tanto. Spero di poter mostrare un livello molto alto in questi eventi chiave e quindi stabilizzare la mia classifica. Voglio tornare a Torino per le Atp Finals e per farlo devo essere costante durante tutta la stagione”. E sul “privato” confessa un desiderio: “Se il mio programma me lo permette mi piacerebbe molto fare un salto a Sanremo. Mi piace tanta musica diversa dal rap al rock e anche il pop. In Italia siamo fortunati abbiamo tanti artisti straordinari e la nostra musica è bellissima”. Infine aggiunge: “Essere famoso mi sorprende, ogni tanto mi viene da ridere. Ma è importante essere un esempio per i giovani”.