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Dublino, la grande parata per la festa di San Patrizio

Dublino, la grande parata per la festa di San PatrizioDublino, 17 mar. (askanews) – La festa di San Patrizio viene celebrata dagli irlandesi in tutto il mondo, ma tutto il mondo viene anche a Dublino per quattro giorni del festival che attira migliaia e migliaia di persone. Una grande celebrazione collettiva che ha il proprio culmine nella parata che attraversa le strade della capitale all’insegna di una marea verde, di persone festanti e di spettacoli di vario genere, oltre che di vere e proprie sfilate in stile militare.



Da nord a sud il grande corteo scivola lungo le vie di Dublino, con partecipanti che vengono dall’Europa e dall’America, e naturalmente non può mancare proprio San Patrizio, forse più mondano di come ce lo saremmo aspettati. “Quest’anno è la parata più grande e più bella di sempre – ci ha detto – ma io sono sempre lo stesso, le stesse battute, gli stessi gossip”, e poi via verso un altro abbraccio della folla. Per strada volti di ogni etnia, cappelli vistosi, bandiere e travestimenti vari. E poi canti, balli, persone affacciate alle finestre o addirittura arrampicate fuori dai pub, per poter dire anche nel 2024: “Io c’ero”. Così come c’erano le bandiere e messaggi per la Palestina, che qualcuno ha voluto ricordare anche nel giorno di festa.


I giorni del St. Patrick Festival, poi, sono anche l’occasione per scoprire Dublino, per esempio partendo dal Trinity College, dove passarono Jonathan Swift e Oscar Wilde, Bram Stoker e Samuel Beckett e dove si può visitare la magnifica biblioteca su cui aleggia una Terra dell’artista Luke Jerram o fare esperienza di un meraviglioso volume dell’800 d.C., il Libro di Kell. Oppure si può visitare il castello di Malahide e incontrare il misterioso fantasma della donna bianca che si dice lo abiti da lungo tempo, prima di dedicarsi a una degustazione storica di whisky irlandesi, per sentire ancora più intensamente il sapore di questa terra o ancora assistere a uno spettacolo di danze tradizionali dal ritmo incalzante. (Leonardo Merlini)