Estate 2023: una stagione all’insegna dei ritardatari “organizzati” tra Belpaese ed Europa
Estate 2023: una stagione all’insegna dei ritardatari “organizzati” tra Belpaese ed EuropaRoma, 18 mag. (askanews) – Il 70% degli italiani non ha ancora prenotato le proprie vacanze estive: la motivazione principale, per oltre il 54% delle persone, è il non aver ancora deciso quale sarà la propria meta. Meno impattanti, invece, altre motivazioni come i costi troppo elevati (19%), la preferenza per viaggi autunnali/invernali (8%) oppure ragioni di carattere personale (19%).
È quanto emerge dal primo Osservatorio sui trend di viaggio degli italiani per l’estate 2023 di PiratinViaggio – la piattaforma italiana del gruppo HolidayPirates Group, il portale di offerte di viaggio più seguito in Italia – che ha analizzato gli elementi chiave della prossima estate: dalle tempistiche di prenotazione ai driver di scelta delle mete, dalla durata del soggiorno alle destinazioni più gettonate fino ad arrivare agli aspetti fondamentali tenuti in considerazione nell’organizzazione delle proprie vacanze. I trend di prenotazione ed organizzazione di viaggio degli italiani
– Early birds or latecomers: in merito alle tempistiche di prenotazione, quasi il 40% degli intervistati ha affermato di prenotare con circa 3 mesi di anticipo e quasi il 30% un mese prima di partire; meno coloro che prenotano molto prima, con 3-6 mesi di anticipo (il 22%) oppure last minute (solo il 9%). Si nota, in particolare, come la Gen Z sia più propensa a prenotare con più anticipo: il 48% dei rispondenti ha infatti affermato di prenotare con 3 mesi di anticipo e il 25% un mese prima di partire. – Team mare, montagna o città: sulle preferenze di viaggio è interessante notare come, in generale, il mare sia la meta preferita da oltre il 50% dei rispondenti (53%), rispetto alla città e alla montagna che hanno ottenuto rispettivamente il 34% e il 13% delle preferenze. Analizzando nello specifico le generazioni, però, si nota come questo dato venga confermato dai Millennials e dalla Gen X (entrambe 55%) e Baby Boomers (51%) mentre per la Gen Z è la città a spiccare come meta preferita, scelta da quasi il 50% delle persone. Il mare risulta essere la meta preferita anche tra chi ha figli (59%) rispetto alla città (28%) mentre chi non ha figli si divide più equamente tra mare (48%) e città (40%). La montagna ottiene meno preferenze, il 13% per i genitori e il 12% per chi non ha figli.
– Interessi personali ed hobby, i principali driver di scelta: l’ispirazione per un nuovo viaggio, per il 71% dei rispondenti, deriva principalmente dai propri hobby e interessi personali; importanti, tuttavia, anche i consigli di famiglia, amici e conoscenti (42%), i contenuti degli account social dei brand (25%) e delle persone che si seguono (18%). Meno rilevanti, invece, la pubblicità (15%) e le serie TV e i film (13%). Più nello specifico, analizzando i vari target di pubblico, l’ordine di importanza dei vari driver di scelta resta lo stesso; si può notare una leggera variazione nella Gen Z: per i più giovani, le serie tv e i film sono più impattanti (22%) rispetto alle altre generazioni nella scelta del proprio viaggio. – Gen Z campioni di sostenibilità: i viaggi più sostenibili, per il 43% delle persone, risultano essere più interessanti rispetto al passato. La metà delle persone intervistate ha però dichiarato che il proprio interesse verso l’argomento non è cambiato e quasi il 7% ha affermato addirittura di non poterne più della tematica. Questa divisione, con piccole variazioni, si conferma in tutti i target generazionali tranne per la Gen Z che si dimostra più attenta alla propria impronta ecologica: più della metà (52%) infatti ha dichiarato di prestare maggiore attenzione alla sostenibilità dei propri viaggi.
– La lotta tra meta e budget: il fattore più importante, nella definizione delle proprie vacanze estive, per ben il 76% delle persone risulta essere la destinazione; rilevante anche il budget (69%) e a pari merito le esigenze della persona con cui si viaggia e la temperatura e il tempo della meta da selezionare (17%). Anche in questo caso si possono notare differenze tra le diverse generazioni: se per la Gen Z il budget è l’elemento chiave al 78%, per i Baby Boomer è il luogo a distaccarsi maggiormente dalle altre opzioni, tanto da essere scelto dall’80% dei rispondenti. – Solo travel, ormai una certezza: i viaggi in solitaria sembrano non spaventare gli italiani: il 66% delle persone ha affermato di non temerli più e di vederli come un’opportunità particolarmente apprezzata per le proprie vacanze. Una leggera differenza, tuttavia, si riscontra confrontando le risposte degli uomini, per i quali la percentuale arriva al 77% rispetto alle donne, per le quali scende al 62%. A livello generazionale, infine, si può notare una piccola differenza, con la Gen Z più pronta ad affrontare i viaggi in solitaria (67%) rispetto ai Baby Boomer (62%).
– Fun fact, c’è sempre solo ed esclusivamente un “planner”: per quanto riguarda l’organizzazione e la prenotazione dei viaggi il sondaggio evidenzia che circa il 70% delle persone – senza differenze di genere ed età – si ritengono i veri organizzatori delle vacanze! Vi è quindi sempre solo ed esclusivamente una persona all’interno della coppia, della famiglia o del gruppo che dichiara di prendere in mano personalmente tutto il processo la quale, pertanto, non percepisce una suddivisione equa dei compiti.
Grazie ai dati derivati dall’Osservatorio, PiratinViaggio rivela quali sono le scelte di chi ha già prenotato le proprie vacanze dell’estate 2023.
– Italia ed Europa, le regine estive: nella scelta della destinazione, i rispondenti si dividono equamente tra Italia ed Europa (rispettivamente al 40%); un numero nettamente inferiore contraddistingue coloro che hanno scelto mete al di fuori dei confini europei (20%). Più nello specifico, per la Gen Z “domina” l’Europa, scelta da ben il 60% del campione intervistato – rispetto all’Italia (23%) e all’extra-Europa (17%). Per i Millennials la divisione risulta meno netta con il 43% di preferenze per l’Europa, il 36% per l’Italia e il 21% per altre mete internazionali. Per le generazioni meno giovani, le preferenze si invertono: ben il 48% della Gen X e il 46% dei Baby Boomer ha scelto, infatti, destinazioni italiane, a discapito dell’Europa (34% della Gen X e 33% dei Baby Boomer) e dell’extra-Europa (18% Gen X e 21% Baby Boomer). Differenti le scelte della destinazione delle prossime vacanze di genitori e non genitori: se per i primi a prevalere è il Bel Paese (50%), i secondi preferiscono l’Europa (46%).
– Durata della vacanza, vince la via di mezzo: anche in merito alla durata della vacanza è interessante notare come, a livello generale, la maggior parte delle persone soggiornerà da una a massimo due settimane (62%); meno coloro che vivranno una vacanza più breve (15% per meno di una settimana) o più lunga (23% per oltre le due settimane). La durata del viaggio varia, tuttavia, in base all’età dei rispondenti: se la vacanza da una e due settimane resta la scelta più gettonata da tutte le fasce di età, un numero significativo di Gen Z viaggerà per meno di una settimana (32%) mentre per i Baby Boomer le vacanze saranno più lunghe con un 38% che ha optato per soggiorni di lunga durata (oltre le due settimane). Vacanze di oltre due settimane anche per chi ha figli (scelte dal 27%) rispetto a chi viaggia senza figli (19%).
– Compagni di viaggio, una scelta da non sottovalutare: la coppia è la scelta più popolare, con il 42% delle preferenze, seguita dalla famiglia (36%), dagli amici (18%) e dal viaggio in solitaria (4%). La Gen Z viaggia principalmente in coppia (53%) o con gli amici (34%), mentre i Millennials e la Gen X apprezzano anche il viaggio in famiglia (36% e 49%).