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Fibra ottica italiana per monitorare pavimentazioni Aeroporto Parigi

Fibra ottica italiana per monitorare pavimentazioni Aeroporto ParigiRoma, 25 gen. (askanews) – Durante il transito degli aerei le condizioni delle infrastrutture sono molto importanti. Le pavimentazioni aeroportuali possono essere costituite da grandi lastre di cemento che si sollevano e si abbassano a seconda della temperatura e degli agenti atmosferici. Magari sono pochi millimetri, ma il continuo transito degli aerei causa un progressivo degrado della pavimentazione.

L’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi, il secondo più trafficato d’Europa, ha pertanto avviato uno studio sperimentale per studiare le sollecitazioni e ha chiesto a NTSG Italia (Gruppo Mon.it) di realizzare un progetto di monitoraggio delle lastre per capire quali sono le variazioni che la struttura subisce nel corso del tempo e di conseguenza capire qual è il suo stato di salute. L’obiettivo – informa una nota – è pianificare con precisione le attività di manutenzione basandosi sulle reali condizioni della pista e di migliorare la conoscenza delle sollecitazioni subite dalle lastre per affinare i modelli teorici usati per il dimensionamento delle pavimentazioni.

Il lavoro di NTSG Italia consiste in due fasi: la prima prevede il monitoraggio strutturale delle lastre di una pavimentazione aeroportuale. Ogni lastra – un quadrato di 5 metri di lato – è stata dotata di castelletti di ferro sui quali, prima di colare il cemento, sono stati installati sensori di tensione e temperatura, oltre a sensori di umidità e piezometrici che misurano la percentuale di acqua nello strato di asfalto drenante sottostante. I dati trasmessi dall’insieme di questi sensori collegati con fibra ottica permettono di monitorare le deformazioni del cemento. La seconda fase consiste nel riconoscimento dei mezzi transitati. In questo caso l’obiettivo è arrivare a tracciare una parte della traiettoria degli aerei in transito per qualificare lo spostamento laterale degli stessi sulle infrastrutture.

Per installare i sensori viene scavata una trincea nel cemento larga 2,5 cm e profonda 5 cm dove sono posizionate le fibre ottiche, sorrette da supporti a incastro per mantenere tutte le fibre alla stessa altezza. Paolo Persi del Marmo, amministratore delegato di NTSG Italia, afferma: “Questo primo passo ci ha visti installare 700 metri di fibra e 70 sensori. E’ l’avvio di una nuova era nel monitoraggio degli aeroporti e un balzo in avanti nel miglioramenti delle azioni di manutenzione. Conoscere esattamente le condizioni delle infrastrutture, infatti è fondamentale per pianificare con precisione il momento giusto per gli interventi di manutenzione. Ci aspettiamo che altri aeroporti nel mondo seguano l’esempio del Charles De Gaulle”.