Fugatti fa il bis in Trentino, in Alto Adige Svp vince ma cala
Fugatti fa il bis in Trentino, in Alto Adige Svp vince ma calaRoma, 23 ott. (askanews) – In Trentino Massimo Fugatti centra il bis, mentre in Alto Adige, il sensibile calo della Sudtirol-Volkspartei apre scenari inconsueti per la formazione della giunta provinciale.
Trento Maurizio Fugatti, il presidente uscente della Provincia di Trento, sostenuto da una coalizione di centrodestra, ha vinto le elezioni provinciali con il 51,82% dei voti (21 seggi), e si conferma, per un secondo mandato, sullo scranno più alto di Palazzo Trentini. “Il centrodestra unito porta a casa un altro grande risultato. Complimenti a Maurizio Fugatti, rieletto presidente della Provincia autonoma di Trento e buon lavoro a lui e a tutta la squadra”, ha scritto sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, ha espresso soddisfazione per i risultati in Trentino sottolineando che la “Lega e Civica del presidente sono la prima forza politica con oltre il 20%… Lombardia, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Molise e ora Provincia Autonoma di Trento: premiata nel 2023 la concretezza e la buona amministrazione del territorio con la Lega e il centrodestra”, ha scritto il vice premier sui social.
“Credo che i cittadini trentini abbiano apprezzato il lavoro anche difficile fatto in questi cinque anni dal sottoscritto dai suoi assessori e dai suoi consiglieri provinciali e alla fine ci abbiano premiato”, ha commentato Fugatti subito dopo la certezza della vittoria. Il Pd di Elly Schlein, che sosteneva il candidato presidente Francesco Valduga (assieme ad Azione, Iv, Campo Base, Casa Autonomia, Avs e Fascegn) è il primo partito con il 16.64%. Valduga, con la coalizione di centro sinistra, ha raccolto complessivamente il 37,4% (13 seggi). Forza Italia, alla prima elezione senza il presidente Berlusconi, si è fermata 2.02% e si ritrova fuori dal Consiglio. Stessa sorte per il MoVimento 5 stelle che non è andato oltre l’1.95%.
Bolzano Le urne della provincia di Bolzano e dell’Alto Adige – con una legge elettorale differente – hanno decretato un ridimensionamento della Sudtirol-Volkspartei, del presidente uscente Arno Kompatscher, che punta al suo terzo mandato. La Svp scende dal 41% del 2018 al minimo storico del 34,5%. I 13 consiglieri eletti non basteranno per formare la nuova giunta e Kompatscher dovrà comporre il puzzle delle alleanze per raggiungere quota 18.
I voti della Svp sono stati intercettati in buona parte dalla destra tedesca a partire dagli indipendentisti di Süd-Tiroler Freiheit che raddoppiano preferenze e seggi(10,9%, 4) e dalla formazione no vax JWA- Wirth Anderlan (5,9%, 2 seggi). Male la Lega che dall’11% del 2018 che la vide primo partito di lingua italiana scende al 3% (1 seggio), sorpassata non solo da Fratelli d’Italia, triplica i voti (6%. 2 seggi) e diventa il primo partito in lingua italiana, ma anche dal Pd che sale dal 3% del 2018 all’attuale 3.5%, 1 seggio. Restano fuori dal consiglio Cinque stelle, Forza Italia, Centro destra ed Enzian.