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Nuova vita allo storico jingle Negroni con l’Accademia della Stella

Nuova vita allo storico jingle Negroni con l’Accademia della StellaMilano, 12 lug. (askanews) – Un’armonizzazione virtuosa del coro e un originale utilizzo di voci adulte con quelle dei bambini che in un istante hanno il potere di condurci in un passato pieno di ricordi ma anche in un presente ricco di dolcezza. È questa la reinterpretazione del celebre jingle “Le stelle sono tante, milioni di milioni…”, che ha conquistato la “giuria popolare” ed è quindi vincitrice della terza edizione dell’Accademia della Stella di Negroni, il progetto nato in occasione dei 90 anni di Negronetto per scoprire, sostenere e illuminare i giovani negli ambiti che rappresentano le eccellenze creative del made in Italy. A idearla, quattro studenti del CPM Music Institute di Milano – Davide Mettifogo, Mario Vernetti, Marco Pezzali e Gaetano Dino Chirico – che si sono aggiudicati una borsa di studio da investire in formazione.

“È stata un’edizione a tema musica piena di sorprese e di emozioni – ha commentato Claudia Ferrari, Responsabile Marketing Salumi Negroni – Gli studenti coinvolti hanno davvero dato prova della loro creatività, della loro passione e delle loro abilità musicali, contribuendo in modo originale e innovativo al racconto del brand, entrato nella storia della pubblicità con il suo celebre jingle. Ringraziamo tutti i ragazzi partecipanti dei tre istituti partner di quest’anno, ma anche i coordinatori del progetto e soprattutto la giuria tecnica che ha saputo offrire professionalità ed entusiasmo, mettendo a disposizione il proprio indiscusso bagaglio tecnico”. Sono stati il direttore di orchestra Enrico Melozzi, il noto giornalista e critico musicale Gino Castaldo e il giovane cantante Albe i giurati scelti da Negroni per selezionare i 7 finalisti dell’edizione 2023 di Accademia della Stella su 75 candidature proposte da oltre 100 gli studenti provenienti da tre importanti istituti musicali italiani (CPM Music Institute di Milano; Saint Louis College of Music di Roma e NAM – Nuova Audio Musicmedia di Milano). A decretare la versione vincitrice sono stati però gli utenti di tutta Italia, tramite un sondaggio online sul sito di Negroni che ha registrato complessivamente circa 60mila voti.

“Reinterpretare un jingle così iconico, oltre ad essere una grande opportunità di crescita professionale – spiega la ‘band’ del CPM Music Institute – è stata per noi una sfida inedita, molto stimolante e per nulla semplice. Alla base della nostra idea, la scelta di ricollocare un elemento essenziale come la voce, tradizionalmente relegato ad un ruolo melodico, all’interno della complessità delle produzioni contemporanee, mettendone in luce le varie possibilità ritmiche e timbriche e rendendola di fatto anche un elemento di sound design. Unendo le nostre attitudini e competenze – concludono i quattro studenti vincitori – siamo quindi riusciti a creare una sinergia tra i nostri differenti background musicali e siamo davvero molto felici di aver saputo conquistare tanto la giuria tecnica quanto quella popolare”. È un vero e proprio tormentone pubblicitario che incarna da sempre lo spirito di casa Negroni: “Le stelle sono tante, milioni di milioni, la Stella di Negroni vuol dire qualità”. Sin dal suo esordio, negli anni Sessanta, ha fatto breccia nei cuori degli italiani, entrando nell’immaginario collettivo come una sorta di inno al buon umore e ancora oggi racconta la storia ultracentenaria del marchio della Stella in modo fresco e spensierato. Dagli spot radiofonici alle interpretazioni di grandi artisti del panorama artistico italiano (Enrico Ruggeri, Mario Biondi, Noemi e Tiromancino), passando per lo storico programma Rai il Carosello, questo celebre motivetto musicale conosce una popolarità senza fine, entrando di diritto nel novero dei jingle più amati d’Italia, ma anche tra più longevi (è andato in onda solo negli ultimi 20 anni per oltre 47mila minuti). Come ogni jingle pubblicitario di successo, anche il “tintinnio” di Negroni evoca ricordi e stimola emozioni e quest’anno con l’Accademia della Stella torna alla ribalta per guardare al futuro con gli occhi dei giovani.

È il primo salamino brandizzato tascabile e d’asporto della storia italiana, frutto del genio di Paolo Negroni, figlio di Pietro che nel 1907 fonda a Cremona l’azienda omonima. Stiamo parlando del Negronetto, prodotto icona di casa Negroni, nato nel 1931 e ispiratore, in occasione del suo 90 anniversario, dell’Accademia della Stella di Negroni, iniziativa ideata nel 2021 con l’obiettivo di scoprire, illuminare e sostenere i giovani del nostro Paese negli ambiti che rappresentano le eccellenze creative del made in Italy. Forse non tutti sanno che la sua storia è infatti legata ad un espediente semplice ma geniale. Durante la Fiera Internazionale di Nizza del 1931, Paolo Negroni inventò infatti un nuovo mini-formato tascabile, ancora oggi rimasto invariato, per superare il divieto imposto ai produttori italiani di affettare salami da offrire agli ospiti. Ne fece produrre uno dalle dimensioni ridotte (di soli 14 cm), ma con le stesse caratteristiche del tradizionale salame cremonese, fiore all’occhiello dei salumi dell’epoca. Nonostante il passare dei decenni e il cambiamento dei costumi e delle abitudini alimentari nel Paese, da allora la sua ricetta non è mai cambiata: ottenuto da carni 100% italiane accuratamente selezionate e mondate per donare profumo intenso, gusto delicato e una consistenza morbida e compatta, Negronetto si è sempre distinto per la sua personalità unica e il suo gusto inconfondibile, presente sin da subito sulle tavole degli italiani e portando con sé giocosità, voglia di condivisione e l’autenticità tipica dei salumi Negroni.