Nuove intimidazioni per l’Interporto Marche
Nuove intimidazioni per l’Interporto MarcheAncona, 15 dic. (askanews) – Un anno di intimidazioni per Massimo Stronati, presidente della società pubblica Interporto Marche S.p.A., nonché presidente nazionale di Confcooperative per il settore lavoro e servizi. Questa volta, il manager che da gennaio scorso vive sotto scorta è tornato di nuovo nel mirino di anonimi contestatori attraverso l’ennesima lettera minatoria; la decima in ordine di tempo, accompagnata da un proiettile e una serie di minacce contro la sua figura personale e la sua famiglia.
Recapitata alla redazione del Corriere Adriatico di Ancona mercoledì 13 dicembre, la busta con proiettile è stata indirizzata a Stronati ritenuto colpevole di aver creato le condizioni e di aver gestito in prima persona la trattativa per l’approdo in regione di uno dei più ingenti investimenti in Europa meridionale della multinazionale Amazon. I lavori per il complesso logistico sono iniziati lo scorso maggio a Jesi (AN) su un’area di 22 ettari alla presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Come annunciato dallo stesso colosso americano, si tratta dell’hub logistico più grande del sud Europa e dovrebbe portare a mille posti di lavoro nell’area. Dopo l’ultima minacciosa missiva e incassate le dimostrazioni di solidarietà dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, oltre che dei vertici istituzionali e produttivi locali, Stronati ha rilasciato una nota nella quale si dichiara profondamente scosso, seppur sottolineando come quanto sta accadendo non condizionerà il suo impegno manageriale. L’avvocato di Interporto Marche, Saverio Sabatini, ha espresso “il più sentito ringraziamento alle Forze dell’Ordine che si stanno prodigando nelle indagini che, auspichiamo, possano condurre finalmente alla verità e a far chiudere questa dolorosa pagina, rimanendo in fiduciosa attesa dell’esito del lavoro di indagine”.
Il piano di sviluppo dell’Interporto marchigiano. Proprio in questi giorni, intervenendo alla “giornata delle Marche”, il presidente Stronati aveva annunciato il rilancio del piano di sviluppo dell’Interporto attraverso un sostanzioso pacchetto di investimenti: circa 4 milioni di euro da impiegare nel potenziamento dell’attività di logistica intermodale e per la connessione con il porto di Ancona e lo scalo aeroportuale Raffaello Sanzio di Falconara. Tra gli investimenti previsti ci sono il potenziamento del raccordo ferroviario, la realizzazione di una comunità energetica rinnovabile e un impianto per la distribuzione dell’idrogeno per autotrazione. Progetti che puntano a rendere più sostenibile il sistema logistico regionale e resi possibili proprio grazie alla conclusione dell’iter di insediamento di Amazon che ha fatto chiudere il bilancio d’esercizio dell’Interporto con un utile di 1,94 milioni di euro e una posizione finanziaria netta in grado di attivare gli investimenti.
“I risultati di bilancio ottenuti ci hanno consentito di guardare al futuro per investire dell’intermodalità a vantaggio del territorio – sottolinea Massimo Stronati – A distanza di due anni dall’insediamento del C.d.A. abbiamo messo in atto tutte le sinergie possibili ponendo le basi per l’insediamento di un player internazionale come Amazon. Grazie a questa operazione, che ha visto coinvolte istituzioni e privati e, grazie alle recenti convenzioni stipulate con la Regione Marche e il MIMS, l’Interporto può tornare ora al suo ruolo di volano dello sviluppo economico e sociale della regione. Vogliamo rappresentare il punto nevralgico del sistema logistico integrato insieme al porto e all’aeroporto, con i quali è stato già sottoscritto un accordo programmatico per l’intermodalità, attraverso investimenti nella digitalizzazione e soprattutto nella sostenibilità ambientale”.